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Londra nasconde un pub segreto ed esclusivo, ecco dove

Ci sono luoghi che sanno raccontare la storia di una città e di un’intera nazione anche solo attraverso la vista. Posti in cui le tradizioni sono preservate perché la loro missione è proprio quella di tramandarle alle generazioni future.

Ci troviamo a Londra e più precisamente nella Tower of London, la magnifica fortezza dalla storia quasi millenaria che ancora oggi rappresenta uno dei simboli della città. Tra le viuzze antiche che si snodano tra le sue mura, esiste un luogo dove storia e tradizioni si intrecciano e vengono custodite gelosamente. Stiamo parlando di The Keys, un pub segreto ed esclusivo dove si viene serviti da baristi insoliti e nel quale ogni angolo parla con fierezza della storia inglese.

The Keys: il pub più esclusivo di Londra

Nel cuore della Tower of London, la celebre Torre di Londra che custodisce i preziosi gioielli della corona reale, si nasconde un pub molto suggestivo: The Keys.

Divanetti in pelle rossa, tavoli e bancone in legno e numerose testimonianze della sua storia incredibile appese lungo i muri, fanno di questo locale un luogo suggestivo in cui recarsi per assaporare l’essenza della storia inglese. Qui si trova esposta, tra i tanti cimeli storici, anche un’ascia cerimoniale del XVI secolo.

Anche se a prima vista potrebbe sembrare normale, The Keys non è un pub come tutti gli altri. Sì, perché qui non verrete serviti da gente comune, ma dagli Yeomen Warder, ossia le Guardie della Torre di Londra, che gestiscono questo locale davvero insolito (oltre all’intera fortezza).

Comunemente chiamate “Beefeater” per il pasto di carne che veniva loro assegnato in passato, sono 35 le guardie che quotidianamente aprono le porte di questo gioiello storico per servire agli avventori esclusive bevande dai nomi orgogliosamente personalizzati: Beefeater Bitter, Treason e Yeoman 1485 sono solo alcune delle bevande che vengono proposte agli ospiti. Ma attenzione: non tutti possono entrarvi, solo chi ha ricevuto l’invito da parte delle Guardie.

Tra le curiosità che fanno di The Keys un luogo unico merita di essere menzionato anche il tradizionale e bizzarro brindisi dei “Beefeater” nel momento in cui alzano i calici al cielo: “May you never die a Yeoman Warder“, che tradotto significa “Che tu non possa mai morire come Yeoman Warder”.

The Keys pub

Fonte: Paula Joyce / Alamy / IPA

Entrata dell’esclusivo pub The Keys

La Torre di Londra tra storia e superstizioni

Nata come fortezza per la difesa, trasformata in prigione durante la dinastia dei Tudor e poi utilizzata come zecca reale e anche come zoo che ospitava animali esotici, la Torre di Londra ha più di 900 anni e una storia incredibile da raccontare. In queste mura sono passate, oltre a numerose famiglie reali, anche figure storiche che tutti noi conosciamo bene, come Anna Bolena, la prima regina inglese ad essere condannata a morte e che qui vi era stata imprigionata.

Oggi la Tower of London è una delle attrazioni turistiche più importanti, con più di 3 milioni di visitatori annuali, e oltre a custodire gelosamente i gioielli della corona reale è anche il luogo dove tradizione e superstizioni sono ancora vivi e vengono tramandati di generazione in generazione dagli Yeomen Warder. Sono loro a risiedere nell’orgogliosa comunità che popola le mura della fortezza, con tanto di studio medico e una cappella: un vero e proprio villaggio che vive di storia e tradizioni antiche, ma anche di superstizioni. Una di queste è davvero curiosa e riguarda i sei corvi che da numerosi anni sono tenuti nei terreni della Torre di Londra: la leggenda dice che se i corvi scappassero, la Torre di Londra si sbriciolerebbe in polvere portando a gravi conseguenze per l’intero Regno inglese.

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Aeroporto di Malpensa: tutte le novità di quest’anno

Considerato uno dei principali (e più trafficati) scali italiani, l’aeroporto di Milano Malpensa ha chiuso il 2023 con oltre 35,2 milioni di passeggeri, in netto aumento rispetto all’anno precedente, segnando così definitivamente la ripresa dei viaggi aerei post-Covid. Ma non è finita: il 2024 si prospetta ricco di sorprese, soprattutto sul fronte della connettività. Scopriamo quali sono le nuove rotte e le nuove compagnie aeree che decolleranno dallo scalo milanese.

Malpensa, tutte le nuove rotte

L’aeroporto di Milano Malpensa si arricchisce di diverse nuove partenze, per ampliare la sua rete in tutto il mondo: ci sono diverse novità sia sul corto che sul lungo raggio, per offrire ai suoi passeggeri un ventaglio sempre più completo di destinazioni. Partiamo dalle low cost, che aggiungeranno alcuni collegamenti a quelli già presenti. È il caso di easyJet, che tornerà a volare verso Tolosa con 2 frequenze settimanali, a partire dal 1° aprile. Sono inoltre in partenza due nuove rotte settimanali su Gran Canaria (dal 31 marzo) e Sitia (dal 29 giugno).

Ryanair sta per attivare nuovi collegamento verso Atene, Budapest, Parigi Beauvais e Marrakech, mentre Wizz Air amplierà il suo network aggiungendo nuovi voli per Tenerife e Comiso. Anche Sun Express ci porterà una bella novità: dal 29 marzo volerà due volte alla settimana verso Antalya. Per quanto riguarda il lungo raggio, dal 19 marzo Hainan Airlines opererà 2 frequenze verso Chongqing. Neos aggiungerà invece un volo per Almaty dal 5 aprile, passando così a 3 frequenze settimanali, mentre Cathay Pacific ha già inaugurato il nuovo collegamento verso Hong Kong, arrivando a 4 partenze settimanali.

Le nuove compagnie aeree in partenza

Sono poi diverse le compagnie aeree che arriveranno per la prima volta presso l’aeroporto di Malpensa, con tante novità interessanti. La prima riguarda Bulgaria Air, che dal 1° marzo effettuerà 2 voli settimanali verso Sofia (che dal 31 marzo entrerà a far parte dell’area Schengen, rendendo così molto più facile viaggiare). È invece Turkmenistan Airlines a lanciare il collegamento con Ashgabat, una nuova destinazione per lo scalo milanese: dal 6 marzo partirà con un volo settimanale, al quale si aggiungerà una seconda partenza dal 10 aprile.

Tra le novità molto attese c’è poi il collegamento che, a partire dal 4 aprile, permetterà di raggiungere l’aeroporto di Parigi Orly: saranno ben 6 frequenze settimanali operate da Transavia, che andranno ad aggiungersi alle numerose altre rotte già operative da Milano Malpensa verso la capitale francese. In arrivo anche il vettore Azores Airlines, che dal 5 giugno servirà Ponte Delgada sulle isole Azzorre con due voli settimanali – i quali proseguiranno poi verso Boston, per aggiungere così una nuova rotta in direzione degli Stati Uniti.

Sta per tornare la Thai Airways, che questa volta – a partire dal mese di luglio – consentirà ai suoi passeggeri di raggiungere Bangkok con un volo giornaliero. Infine, dal 3 luglio sarà possibile salire a bordo di BeOnd, la nuova compagnia aerea maldiviana fondata alla fine del 2022: il vettore introdurrà un collegamento diretto con le Maldive, portando due voli settimanali che faranno rotta verso la capitale Malé. Grazie a tutte queste novità, l’aeroporto di Milano Malpensa vedrà il suo network raggiungere la cifra da record di ben 176 destinazioni in 77 Paesi diversi, con voli operati da 77 compagnie aeree.

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Le più belle crociere sui fiumi da fare a primavera

Pasqua e i ponti di primavera sono l’occasione perfetta per concedersi una rilassante vacanza per staccare dalla routine e dagli impegni quotidiani in attesa dell’estate.

Un’idea rilassante è rappresentata dalle crociere fluviali, un’esperienza dal fascino innegabile che soddisfa il desiderio di stare all’aria aperta per vivere, insieme alla famiglia o con gli amici più cari, indimenticabili esperienze a ritmo lento tra relax e avventura.

Vediamo una selezione delle più coinvolgenti.

Scoperte culturali lungo il Canal du Midi, Patrimonio Mondiale Unesco

Il turismo fluviale è molto popolare nella regione francese della Linguadoca e il Canal du Midi è una delle vie navigabili più famose al mondo: con una lunghezza di 240 chilometri, nel cuore delle Francia meridionale, collega il fiume Garonna con il Mar Mediterraneo, tra le città di Tolosa e Sète.
Realizzato nel XVII secolo, dispone di 328 strutture (chiuse, acquedotti, ponti, gallerie) ed è una delle più straordinarie opere di ingegneria civile dell’era moderna, riconosciuto Patrimonio culturale UNESCO nel 1996.

Gli itinerari proposti da Le Boat, il leader europeo del turismo fluviale con oltre 50 anni di esperienza, lungo il Canal du Midi toccano moltissime città e borghi, tra i quali spicca la città fortificata di Carcassonne, anch’essa Patrimonio UNESCO, tra le più grandi e meglio conservate città medievali d’Europa.

Tra le altre tappe, degne di nota sono Minerve, Trèbes, Homps, Tolosa con la Basilica di San Saturnino e la romana Narbonne. Nei pressi di Béziers è mozzafiato il passaggio attraverso le chiuse di Fonseranes, formate da otto vasche di forma ovale su diversi livelli, con un’altezza complessiva di 21,5 metri su una lunghezza di 300 metri.

Lungo i canali della Borgogna, un vero paradiso per i buongustai

La Borgogna Franche Comté è una delle regioni francesi più rinomate per il turismo fluviale grazie alla presenza di molti canali navigabili: il Canal du Centre, il fiume Saône, il Canal di Rhône au Rhin, il fiume Seille, il Canale tra la Champagne e la Borgogna e il Canal de Bourgogne.

Punteggiata da maestosi castelli, vanta un territorio dalla natura rigogliosa con svariate specie di mammiferi e volatili (tra cui il martin pescatore) che vivono lungo i canali ed è anche un vero paradiso per i buongustai, tra vini rinomati e specialità come tartufi, la famosa senape di Digione e la tipica torta di meringhe ripiena di crema al burro (Idéal Mâconnais) o, ancora, la torta di zenzero.

Lungo i numerosi itinerari fluviali proposti da Le Boat (tutti totalmente personalizzabili nella durata e nei luoghi di sosta) sono decine i borghi e i villaggi da visitare tra cui la fiorita città di Dole, Gray, la dolce Besançon (sul fiume Doubs con il quartiere Battant, in origine abitato da viticoltori, e le facciate seicentesche con i balconi in ferro battuto), Chagny con i meravigliosi vigneti Grand Cru, oltre a luoghi imperdibili come la città medievale di Digione e Beaune, per visitare l’Hôtel-Dieu, perla dell’architettura medievale, costruito nel XV secolo per aiutare i malati più poveri.

La Dolce Vita tra Veneto e Friuli

Le Boat propone crociere in houseboat anche in Italia, tra Veneto e Friuli, lungo la rete di fiumi e canali che si diramano nell’entroterra tra Chioggia e Grado. Oltre a Venezia (che non ha bisogno di presentazioni) sono innumerevoli le perle da scoprire o riscoprire arrivando con la propria barca, in primis le isole della laguna (i vetri di Murano, i merletti di Burano, il campanile di San Giorgio Maggiore, l’isola-cimitero di San Michele e l’affascinante Torcello, il più antico insediamento veneziano).

E poi il centro storico di Dolo, la cittadina di Chioggia detta anche la Piccola Venezia, i siti archeologici di Concordia Sagittaria e di Aquileia, l’antico borgo marinato di Marano Lagunare, ma anche i centri termali della zona o le spiagge di Jesolo e Caorle dove concedersi momenti di relax in ogni stagione.

Punti di partenza o di arrivo sono Precenicco e Casale sul Sile, ma è possibile anche il round trip con ritorno al punto di partenza.

I tesori del Reno tra Amsterdam e Basilea

Il Reno è, senza dubbio, uno dei fiumi più sorprendenti dell’Europa centrale che, nato in Svizzera nel Lago di Costanza, prosegue il suo cammino lambendo la città francese di Strasburgo per poi scorrere in Germania nel suo massimo splendore.

Lungo il suo percorso, incontra castelli, torri e rovine per secoli di storia e custodisce autentici gioielli che si fanno apprezzare con una crociera fluviale da Amsterdam a Basilea passando per Colonia, dove tradizione e modernità si fondono in armonia, Coblenza, una delle città più antiche della Germania con chiese superbe e signorili abitazioni dell’alta borghesia, Rudesheim, nota per il Museo degli strumenti musicali meccanici, e Mannheim dalla ricca offerta gastronomica, artistica e culturale.

La navigazione prosegue poi per Spira, nella Renania-Palatinato, custode della Cattedrale Romanica più grande al mondo, Patrimonio UNESCO, per poi arrivare a Strasburgo, dall’influenza francese e tedesca, e ripartire per Basilea, adagiata lungo le sponde del Reno in Svizzera, ricca di musei di fama mondiale.

Il classico Danubio blu

È una bellezza davvero singolare quella che sprigiona il fiume Danubio e che si può vivere appieno grazie a una crociera fluviale con partenza e arrivo a Vienna per ammirare la spettacolare valle di Wachau, le meravigliose città imperiali di Budapest e Bratislava, graziosi paesini, fortezze medievali e castelli da favola.

Si parte dal porto fluviale di Vienna per arrivare dapprima a Durnstein, grazioso paese della Valle di Wachau che si fa notare per il castello risalente al Medioevo, e proseguire, costeggiando la valle, per Melk, millenario centro culturale e spirituale nonché meraviglia naturale Patrimonio UNESCO.

Da qui, la navigazione notturna conduce a Bratislava, la capitale politica, economica e culturale della Slovacchia, accogliente e ricca di attrazioni culturali e storia, e poi a Budapest, la capitale ungherese chiamata anche “Parigi dell’Est”, divisa in due dal Danubio e celebre per il suggestivo Ponte delle Catene del XIX secolo che unisce la zona pianeggiante di Pest con quella collinare di Buda.

Ancora, la crociera continua arrivando a Strigonio (Esztergom), raccolta cittadina sulle sponde del Danubio che vanta la Basilica più grande del Paese, per poi ritornare a Vienna, autentica perla austriaca.

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Chartres, un piccolo capolavoro alle porte di Parigi

A una settantina di minuti in treno dalla romantica e cosmopolita Parigi, si apre lo scenario incantevole di Chartres, immersa in una suggestiva atmosfera medievale che riporta indietro nel tempo.

Sulla riva sinistra dell’Eure nel magico territorio della Valle della Loira, importante centro spirituale e intellettuale dell’Anno Mille, merita assolutamente una deviazione poiché ha davvero molto da offrire, a partire da una delle cattedrali più incredibili d’Europa.

Cosa vedere a Chartres, gioiello medievale

Mezza giornata è sufficiente per assaporare appieno la bellezza intramontabile di Chartres e per ammirare con i propri occhi i notevoli punti di interesse che la contraddistinguono.

Una visita può iniziare dal raccolto e pittoresco centro storico che risale al Medioevo, con le caratteristiche e colorate case a graticcio, ripide stradine, ponti di pietra, scalinate, terrazze, negozietti di antiquariato e suggestivi caffè: la città vecchia è un tripudio di scoperte a partire dal Centro Internazionale del Vetro colorato dedicato alle vetrate di oggi e di ieri e alle tecniche di lavorazione per arrivare al Museo delle Belle Arti, all’interno dell’ex Palazzo Episcopale, custode di una cospicua collezione di dipinti, antichi strumenti musicali, sculture medievali in legno policromo e smalti del Cinquecento.

Ma siamo appena all’inizio.

Altri musei da non perdere sono, infatti, il Musée de l’École de Chartres et d’Eure-et-Loir per conoscere la trasformazione della scuola nel corso degli anni, e il Conservatoire de l’Agriculture – Le Compa, museo dedicato all’agricoltura con un’importante collezione di macchinari, strumenti e attrezzi.

E poi la passeggiata nel cuore di Chartres continua con l’incontro di un eccezionale complesso architettonico che include la Maison de la Truie qui file e la Maison du Saumon, splendidi edifici scolpiti nel legno e impreziositi da immagini riguardanti la pesca, del mercato coperto in ferro e vetro che ogni mercoledì e sabato mattina si anima con colori e sapori, e di Place des Épars, conosciuta per i sorprendenti giochi d’acqua, dove si affaccia il Grand Monarque, hotel il cui bar è fulcro della vita notturna della cittadina.

Dopo aver apprezzato la parte alta con le sue meraviglie, è tempo di scendere verso la zona bassa camminando lungo orti, viuzze di ciottoli, piccoli giardini e un susseguirsi di stupende case a graticcio ricche di decorazioni: oltre a rilassarsi lungo le sponde dell’Eure, da vedere sono il Quartiere di Bel Air, riqualificato con un ambizioso progetto di “rigenerazione urbana” da giovani designer e artisti di strada che hanno realizzato ben 400o metri quadri di trompe-l’oeil, e la Maison Picassiette, costruita da Raimond Isydore nel corso di 34 anni servendosi di pezzi di vetri rotti e ceramiche per un totale di 15 tonnellate di detriti.

Tutto il fascino della Cattedrale di Notre-Dame di Chartres

Indiscusso fiore all’occhiello di Chartres è la sua cattedrale in stile gotico, tra le più belle d’Europa, edificata nel XIII secolo sulle rovine di una cattedrale romanica distrutta da un incendio nel 1911, e dichiarata Patrimonio UNESCO nel 1979.

Colpisce dapprima la superba facciata con il portone decorato e i due campanili, uno gotico (Clocher Neuf) e l’altro romanico (Clocher Vieux), e poi il maestoso interno con navata centrale, un labirinto intarsiato nel pavimento, percorso in ginocchio dai pellegrini di un tempo, e la reliquia del Voile de la Vierge, la camicia indossata da Maria durante l’Annunciazione.

Ma a lasciare davvero senza fiato sono le spettacolari vetrate istoriate realizzate nel XIII secolo che ammaliano con l’intensa e brillante tonalità del blu e 2600 metri quadri di estensione che raccontano i libri dei santi e la Bibbia con più di 5000 personaggi raffigurati.

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Anche l’Argentina ha il suo mostro che si nasconde nel lago

Misteri, avvistamenti strani, leggende che si tramandano di bocca in bocca: ci sono luoghi del mondo ammantati da un fascino sinistro, perché celano segreti, perché si raccontano storie, perché trasmettono sin dal principio la sensazione di essere in un posto in cui la fantasia e la leggenda si incontrano.

Tra i più celebri c’è Loch Ness, in Scozia, nel cui lago si racconta viva un mostro. Ma non è l’unico, infatti anche l’Argentina ha il suo che si nasconde tra le acque. Lì sarebbe stato avvistato un animale imponente, chi lo ha notato lo avrebbe descritto come simile a un plesiosauro. La leggenda ha un’origine antica e, come tutte le migliori storie, è affascinante e lascia moltissime domande aperte, che spingono a voler verificare con i propri occhi. Per farlo bisogna andare in Argentina e visitare il lago Nahuel Huapi.

Il mostro del lago Nahuel Huapi: dove si trova Nahuelito

Le testimonianze raccontano di un animale le cui dimensioni potrebbero aggirarsi tra i 10 e i 15 metri, con un lungo collo, una testa piccola e alcune gobbe. A immaginarlo ricorda molto Nessie, il celebre mostro che si racconti viva nelle acque di Loch Ness. Proprio come Nahuelito, che si racconta si aggiri nel lago Nahuel Huapi.

Questo è un luogo dal grande fascino, non solo per le leggende ma perché immerso in una natura che toglie il fiato. Si trova in Argentina nella regione della Patagonia, diviso tra due province: quella di Neuquén e quella di Rio Negro.

Una destinazione davvero amata, perché immersa in un contesto bellissimo: il lago si estende su una superficie molto vasta di 550 chilometri quadrati e si suddivide in sette rami, si trova – inoltre – a circa 700 metri sopra il livello del mare.

Un posto che regala agli occhi un’immersione nella bellezza e nelle tante sfumature che offre la natura, ma anche un posto che accoglie i turisti con i suoi tanti servizi. Tra le location che vale la pena visitare vi è la città di San Carlos de Bariloche, alle pendici delle Ande e affacciata sulle sponde del lago, è una meta imperdibile con le sue offerte per tutti: da quelle per gli amanti dello sci, a chi apprezza tour e gite immersi in uno scenario meraviglioso.

E con la sua leggenda, come quella di Nahuelito, il mostro del lago Nahuel Huapi.

Tutto sulla leggenda di Nahuelito

Si pensa che la leggenda di Nahuelito abbia radici antichissime e che sia stata tramandata nelle storie degli abitanti nel posto che raccontavano del mostro senza gambe e braccia, che sembra abiti nelle acque di questo lago bellissimo. La prima volta che l’avvistamento del mostro è stato reso noto era il 1922 e la risonanza mediatica fu tale da spingere a dare il via a una prima spedizione per trovarlo.

Diverse le testimonianze, ma non mancano neppure delle foto datate 1988 che si presume ritraggano il mostro. E altre, più recenti, del 2006. E, come la leggenda della sua esistenza, non mancano le teorie che cercano di spiegarla. Ma che non hanno ricevuto riscontro, si pensa che si tratti di un animale preistorico, che sia il risultato di una mutazione o che sia un sottomarino.

Resta il fascino di una storia, di un mistero, di un animale che potrebbe nascondersi nello specchio acquatico del lago Nahuel Huapi. E le leggende, con il loro fascino e le loro domande irrisolte, spesso, sono più appassionanti della verità.

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Inaugura in Italia il primo resort dedicato al Padel, ecco com’è

Padel che passione: è uno sport che viene praticato da tantissime persone che, racchetta alla mano (diversa da quella per il tennis), si sfidano in un’attività che si fa a coppie e all’insegna del divertimento e della sfida.

Non stupisce, quindi, che in Italia apra il primo resort dedicato al padel, un luogo dedicato a questo sport, ma non solo: è il benessere delle persone a essere al centro del progetto. Campi al chiuso e all’aperto, piscina, palestra, ristorante dove gustare piatti di altissima qualità, ma anche camere dotate di ogni confort, in uno spazio di design e curato in ogni minimo aspetto.

The Padel Resort aprirà i battenti a Como, alla fine di febbraio e sarà uno spazio accogliente e capace di rispondere alle esigenze più disparate. Ecco com’è.

Tutti i dettagli per conoscere come sarà The Padel Resort

The Padel Resort, primo in Italia ad avere 11 campi da padel, dovrebbe aprire i battenti per la fine del mese di febbraio a Como e la sua realizzazione ha avuto uno scopo importante: quello di recuperare e riqualificare la zona industriale che di trova in via Pasquale Paoli. Il progetto è stato realizzato dalla famiglia Parolini, proprietaria anche di Iperauto S.p.a. e questo resort mira a diventare un luogo in cui gli ospiti non solo possono divertirsi e praticare attività sportiva, ma anche staccare dal mondo esterno. Le menti dietro al progetto sono Roberto Parolini e l’architetto Vito Ruscio.

Ma com’è il The Padel Resort? Nella struttura saranno presenti 11 campi, di questi 9 saranno interni. Ma non solo, ci saranno: una palestra, un centro di fisioterapia, un ristorante gourmet I tigli, un bistrot (entrambi affidati alle sapienti mani dello chef Franco Caffara), un coworking, una concessionaria Maserati, e, ma in questo caso l’inaugurazione è prevista entro l’estate, ci sarà un boutique hotel dotato di 21 camere deluxe, piscina e solarium. Il resort si sviluppa su 17mila metri quadrati.

Gli stazi di The Padel Resort

Fonte: The Padel Resort

The Padel Resort, gli spazi e gli arredi

Lo sport protagonista del resort

Aperti tutti i giorni dell’anno e dotati di un’Academy con professionisti, gli 11 campi da padel sono superpanoramici, a questi si aggiungono due studi di fisioterapisti e osteopati, una palestra e un’area coworking. La piscina da 25 metri, poi, si trova nella parte esterna e con l’inaugurazione dell’hotel è previsto anche il taglio del nastro del solarium.

Un vero e proprio tempio del benessere, il luogo perfetto per dedicarsi all’attività sportiva ma anche per lavorare e rilassarsi grazie agli spazi coworking e alle aree verdi.

E anche un progetto che mira ad accontentare gli amanti di questa attività sportiva. Il padel, infatti, è uno sport che sta attirando sempre più appassionati, basti pensare che – secondo un articolo di giugno 2023 pubblicato sulla Gazzetta dello Sport – i tesserati in Italia ammontano a 1,2 milioni. Dati che, se confrontati con i numeri degli anni precedenti, dimostrano che c’è stata una crescita del 489% in quattro anni.

The Padel Resort, lo spazio per le riunioni

Fonte: The Padel Resort

The Padel Resort uno spazio per le riunioni

Come sarà l’hotel

Aprirà per l’estate, invece, l’hotel annesso che metterà a disposizione degli ospiti 24 camere tutte di tipologia deluxe. Le stanze saranno molto ampie, grandi 25 metri quadrati e saranno tutte dotate di un ampio balcone affacciato sul giardino, la piscina, il solarium attrezzato e il beach bar.

Sport, benessere, spazi per riunioni, ottimo cibo: il tutto in un solo luogo, nella bellissima città di Como. Le attività e i servizi del resort saranno disponibili per gli ospiti dell’hotel, per i tesserati e per tutti, previa prenotazione.

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Anche una compagnia aerea europea ora pesa i passeggeri all’imbarco

Pesare i passeggeri prima dell’imbarco: l’iniziativa di alcune compagnie aeree tra cui Air New Zeland nel 2022 e Korean Air nel 2023, sbarca per il 2024 anche in Europa.

È, infatti, Finnar, la compagnia di bandiera finlandese, che dall’inizio di febbraio ha iniziato a chiedere a chi stava per imbarcarsi a bordo degli aerei a Helsinki di salire sulla bilancia (insieme a trolley e zaini).

Le motivazioni

La ragione di questa novità, che dapprima può apparire “bizzarra”, non sta nell’introduzione di un pagamento extra ma nella necessità di aggiornare i dati al fine di determinare con precisione il peso dei velivoli al momento del decollo.

Non è, quindi, una “mera curiosità” del vettore bensì un modo per poter calcolare il peso effettivo dell’aeromobile tenendo conto di vari elementi quali il carburante, il cargo, i bagagli nella stiva, il catering, le merci, l’acqua e, ovviamente, i passeggeri.

In questo caso, di norma, si utilizzano i dati medi del settore che, in Europa, vengono forniti dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa), che, tuttavia, si rivelano meno accurati di quelli ricavati singolarmente.

Si tratta di elementi indispensabili per bilanciare al meglio l’aereo e per evitare, come accaduto più volte, che vi siano problemi in fase di decollo come, ad esempio, il cosiddetto “tail-strike”, ovvero la “coda che tocca la pista”.

Il sondaggio di Finnair

Proprio per raccogliere dati più precisi e aggiornati, Finnair ha deciso (come fatto in precedenza nel 2017-2018) di predisporre un proprio sondaggio con una prima raccolta dati durante la stagione invernale e una seconda nel mese di maggio con riferimento al periodo estivo.

La distinzione è d’obbligo: indossando abiti più pesanti, il peso dei passeggeri aumenta in inverno e va di conseguenza a influire sul carico del velivolo.

Reclutare volontari non è stato difficile: sono state oltre 800 persone, sia uomini che donne di varie taglie, a raccogliere l’invito e, in cambio della loro disponibilità, hanno ricevuto dalla compagnia aerea una targhetta identificativa per il bagaglio.

Il principale vettore della Finlandia ha, quindi, seguito le orme di Air New Zealand e di Korean Air in quanto le autorità di sicurezza richiedono che i dati siano aggiornati ogni 5 anni: Finnair invierà le informazioni raccolte all’agenzia finlandese per i trasporti Traficom che le impiegherà come parametro di riferimento per il periodo 2025-2030.

Il rapporto dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea

Per avere un quadro più chiaro della stima del peso dei passeggeri dei velivoli in Europa possiamo fare riferimento al rapporto 2022 dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea secondo cui, in media, si aggirerebbe attorni ai 75,6 chili (più 7,6 chili di bagaglio a mano).

Da notare le differenze di stagione e di genere: da fine marzo a fine ottobre (vale a dire “l’estate”) il peso medio si attesta sui 74,7 chili e per il resto dell’anno (ovvero “l’inverno”) sui 77,6 chili, mentre le donne pesano in media 67,5 chilogrammi e gli uomini 82,2.

I dati su cui si basa Finnair e che derivano dal sondaggio effettuato nel 2018 indicano circa 76 chili per le donne con il bagaglio a mano e circa 95 chili per gli uomini, sempre con bagaglio a mano.

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Cenare in una cupola di vetro a lume di “stelle” tra la neve: è magia

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, e anche se sono tutti differenti tra loro, sono accomunati dal medesimo desiderio di vivere e condividere esperienze uniche e irripetibili con la famiglia, con gli amici, o con la propria dolce metà. Tra quelle più incredibili di sempre ce n’è una che, da sola, vale un intero viaggio e che tutti dovremmo concedersi almeno una volta nella vita.

Si tratta di una cena romantica e suggestiva che non ha nulla a che fare con ristoranti turistici o stellati, ma che è unica e uguale a nessun altra. Sì perché qui, in Carinzia, è possibile mangiare all’interno di una cupola di vetro a lume di stelle con la vista sulle montagne innevate. Un’esperienza magica tutta da gustare.

L’esperienza più magica di sempre si vive in Carinzia

Torniamo in Carinzia, ancora una volta, per sperimentare il ritmo slow che caratterizza l’intero territorio. La regione dell’Austria meridionale, incastonata tra le Alpi orientali, è infatti conosciuta per i suoi paesaggi incantati e mozzafiato che portano la firma di Madre Natura. I laghi alpini, le montagne e gli edifici medievali fanno da cornice a tutti gli avventurieri che vogliono vivere esperienze lente all’insegna della natura e della bellezza.

Ed è proprio in uno dei luoghi simbolo del paesaggio della regione che oggi vogliamo portarvi, proprio lì dove si innalza verso il cielo, possente e maestoso, il monte Goldeck, uno dei massicci più sorprendenti dell’intera Carinzia. È ai suoi piedi che si trova una locanda di campagna, caratterizzata da interni calorosi e suggestivi, che offre agli ospiti la possibilità di immergersi completamente nella natura grazie alla sua posizione privilegiata.

Ma non è tutto perché proprio qui, è possibile cenare a lume di stelle in una cupola incastonata nella natura. Il momento più bello per vivere e condividere questa esperienza magica è sicuramente l’inverno, quando la neve si trasforma nella scenografia naturale di un sogno a occhi aperti.

La cena a lume di stelle nella cupola di vetro

Se avete in mente di vivere un’esperienza al di fuori dall’ordinario con la vostra dolce metà, o con gli amici di sempre, allora l’indirizzo da segnare in agenda è il Landgasthof Marhube. Situata a Baldramsdorf, ai piedi del monte Goldeck e nei pressi lago Millstätter See, gioiello della Carinzia, si trova questa struttura ricettiva intima e suggestiva.

Oltre ad offrire alloggi semplici e genuini agli escursionisti, e a tutti gli amanti degli sport invernali, il Landgasthof Marhube ospita anche una cupola di vetro all’interno della quale è possibile cenare godendo di una vista esclusiva e sconfinata sulle montagne circostanti.

Questo particolare ristorante, che può ospitare fino a sei persone, è situato proprio sopra a uno degli specchi d’acqua più suggestivi della regione. Ma la vera magia è offerta dalla struttura, completamente trasparente, che consente di abbracciare con lo sguardo il paesaggio fiabesco che si snoda tutto intorno.

Quando le luci del giorno lasciano spazio alla notte, la cupola di vetro si trasforma in un posto incantato. Gli ospiti possono cenare a lume di stelle e, se fortunati, ammirare i fiocchi di neve che danzano nel vento sopra e intorno a loro.

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Occhi puntati verso il cielo: arrivano le stelle cadenti di San Valentino

C’è qualcosa di magico, che succede intorno a noi, quando il sole lascia spazio al crepuscolo e le luci della città si spengono. È lo spettacolo del cielo, quello che incanta e meraviglia, quello che illumina le nostre notti e ci permette, ancora, di sussurrare i desideri.

Gli appassionati dell’astronomia sanno bene che la volta celeste non smette mai di stupire, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Basta infatti raggiungere quei luoghi cari all’astroturismo, quelli dove l’inquinamento luminoso è ridotto al minimo o è assente, per godere di uno show mozzafiato e straordinario.

Congiunzioni, Superlune, danze e baci tra i pianeti. E poi, ancora, stelle cadenti. Come quelle che illumineranno le nostre notti proprio in occasione di San Valentino: un regalo bellissimo da parte del cielo per gli innamorati di tutta Italia Scegliete il posto giusto e mettetevi comodi: lo spettacolo sta per cominciare.

Le stelle cadenti di San Valentino

Il cielo di questo 2024 ha deciso di stupirci. Sono tantissimi, infatti, gli eventi astronomici previsti per i prossimi mesi che ci terranno compagnia. Il più atteso, in assoluto, è quello della grande eclissi solare che, però, non sarà visibile dall’Italia. Osservabili a occhio nudo, invece, saranno gli spettacoli portati in scena dalle stelle e dagli astri proprio in occasione di questo febbraio.

L’evento più suggestivo è sicuramente quello che arriva grazie alle Psi Leonidi, meglio conosciute come stelle cadenti di San Valentino. Proprio a ridosso della festa più romantica dell’anno, infatti, sarà possibile osservare uno show di immensa bellezza per sussurrare i desideri, magari proprio in compagnia della propria dolce metà. E quale occasione migliore, se non questa, per organizzare un viaggio nei luoghi più bui d’Italia?

La pioggia di stelle che illuminerà di meraviglia il nostro cielo raggiungerà il suo picco massimo nella notte tra il 12 e il 13 febbraio. L’avvistamento non sarà semplicissimo, come spiega l’UAI, infatti, si tratta di stelle cadenti veloci e poco luminose, ma comunque bellissime. Occhi puntati verso il cielo, quindi, dal tramonto all’alba.

Quelle di San Valentino non saranno le uniche stelle cadenti del mese. A fine febbraio, infatti, arriveranno le sigma Leonidi, ma a causa della Luna vicina al plenilunio, la loro osservazione sarà pressoché impossibile.

Gli altri eventi del cielo di febbraio

Quello delle stelle cadenti di San Valentino, però, non sarà l’unico appuntamento degno di nota. Se avete in mente di organizzare un viaggio durante il mese dell’amore, il consiglio è quello di raggiungere destinazioni poco luminose per godere degli altri spettacoli portati in scena dai pianeti.

L’11 febbraio, infatti, è previsto un bacio stellare e romantico, quello tra la Luna e Saturno che daranno via a una delle congiunzioni più belle del mese. Non sarà l’unica, però. Il 15 febbraio, infatti, il nostro satellite naturale incontrerà Giove nella Costellazione dell’Ariete mentre il giorno successivo raggiungerà l’ammasso stellare delle Pleiadi.

Toccherà proprio alla Luna chiudere il calendario degli eventi del cielo di febbraio con un plenilunio affascinante e suggestivo. Il 24 febbraio la Luna piena della Neve apparirà nel nostro cielo. Sarà una Microluna, la prima del 2024, chiamata così perché posizionata nel punto più lontano dalla Terra. Apparirà ai nostri occhi più piccola e lontana, ma bellissima come sempre.

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Cinecittà World diventerà un resort con tre parchi tematici

Prosegue senza sosta la crescita di Cinecittà World, il Parco Divertimenti dedicato al mondo del cinema e della tv a Castel Romano, sulla Via Pontina: l’ambizioso progetto dell’a.d. Stefano Cigarini prevede, infatti, lo stanziamento di oltre 100 milioni per trasformare il parco in un immenso resort ideale sia per la clientela business che per quella leisure.

Inoltre, è in cantiere lo sviluppo di un hotel 4 stelle con 100 camere e attività congressuali nel recentissimo Palastudio, il centro congressi inaugurato a Natale: l’hotel vedrà la luce dalla riconversione di un immobile impiegato in passato per ospitare registi e attori e per le grandi produzioni.

Il mega investimento nelle parole dell’a.d. di Cinecittà World

È con queste parole che l’a.d. di Cinecittà World ha anticipato al Sole 24 Ore la grande trasformazione che attende l’apprezzato parco tematico: “Le intenzioni sono di creare un resort con tre parchi tematici e un’offerta alberghiera sia per il leisure, sia per il bt. Per Cinecittà World sono pianificati investimenti provenienti da mezzi propri per 12 milioni nell’arco di 4 anni. Roma World, dopo il milione stanziato lo scorso anno per realizzare la ricostruzione dell’accampamento romano, entra nella fase 2 con la preparazione di uno show che si svolgerà sul set di Ben Hur e la fase 4 nel 2030 prevede la ricostruzione dell’intero impero romano, un’operazione da circa 80 milioni da raccogliere attraverso partner e investitori”.

La ricostruzione di Roma World

Il nuovo piano di sviluppo del Resort mira a incrementare ulteriormente la già ricca offerta del Parco del Cinema e della TV di Roma che, dopo tre anni, conta a oggi più di 40 attrazioni, 6 spettacoli live al giorno e 7 aree a tema e che ha chiuso il 2023 con il miglior risultato e il sesto anno di crescita consecutiva (dal 2017).

Il 2025 sarà il momento della ricostruzione di Roma World, il parco di 5 ettari immerso nella natura tra prati e sugherete, che consente di vivere una giornata come gli antichi Romani in un “autentico accampamento di legionari”: troviamo, infatti, l‘Arena dei Gladiatori, arena dove imparare tecniche di combattimenti e/o assistere a sfide, l’Accampamento dove è possibile trascorrere la notte, la Taberna in cui assaporare i piatti dell’epoca, e un mercato tipico che espone oggetti e tecniche di quel tempo lontano.

L’investimento di 10 milioni di euro del prossimo anno e la fase 4 programmata per il 2030 con un’operazione da circa 80 milioni, hanno l’obiettivo di ricostruire la Roma Imperiale e poi l’intero Impero Romano su una superficie complessiva di 70 ettari.

Debutta, invece, dal 1 giugno 2024 lo spettacolo serale “Roma on fire“.

Al lavoro anche su Aqua World

Un investimento da due milioni e mezzo di euro anche per Aqua World, il parco acquatico di Cinecittà che aprirà per questa stagione il 1 giugno 2024 in una prima fase come “parco stand alone” con il completamento entro l’estate del 2025.

Accessibile con un unico biglietto valido anche per Cinecittà World e Roma World, offre la prima piscina cinematografica d’Italia, la Cinepiscina, dove guardare film sullo schermo gigante tra un tuffo e un cocktail, il lento fiume Paradiso, gli scivoli Boomerang e Vortex, nonché spiagge attrezzate con ombrelloni e lettini gratuiti, RistoBar e una miriade di eventi sempre coinvolgenti.