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È allarme dengue, a Fiumicino scattano i controlli

L’aeroporto di Roma Fiumicino ha innalzato il livello di sorveglianza per l’allerta dengue a codice giallo in seguito all’aumento dei contagiati con il virus in particolare in Brasile e Argentina (la presenza in Argentina un tempo era limitata ai confini con Bolivia e Paraguay, ma la scorsa estate si è estesa fin quasi alla Patagonia e i casi si sono quintuplicati).

Sono, così, scattati maggiori controlli sugli aerei provenienti dal Sudamerica per ridurre il più possibile il rischio di “importare zanzare infette”.

Scopriamo di più.

Dengue, la malattia virale trasmessa dalle zanzare

Ma che cos’è la dengue?

Si tratta di una malattia virale (endemica nei Paesi del mondo a clima tropicale, oltre 100) trasmessa all’uomo dalla puntura di zanzare infette appartenenti al genere Aedes.

I principali sintomi, causati da un arbovirus, sono febbre alta, eruzioni cutanee, mal di testa acuto, nausea e vomito, e dolori articolari e muscolari.

Negli ultimi decenni ha visto un significativo incremento e alcuni focolai si sono verificati anche in Europa: infatti, la globalizzazione e la “tropicalizzazione” del clima rischiano di far diventare endemiche anche da noi malattie che, in passato, apparivano invece molto lontane.

La situazione in Brasile

In questo inizio 2024, il Brasile è risultato il Paese più colpito dalla dengue, con oltre 740.000 contagi e svariate aree in cui le strutture sanitarie sono ormai arrivate al collasso: un momento serio che si mostra peggiore di quello del 2023 con 151 decessi nelle prime settimane del nuovo anno rispetto ai 118 registrati in tutto il 2023, appunto.

E in Italia?

In Italia la dengue è sotto controllo, il sistema sanitario è “allertato ma tranquillo”.

Infatti, a febbraio, i casi registrati sono 48 ma tutti importati mentre, nel 2023 si erano verificati 347 casi di dengue, la stragrande maggioranza relativi a viaggiatori in arrivo da Paesi stranieri.

Il livello di allerta e vigilanza è stato innalzato “nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia“.

I controlli all’aeroporto di Roma Fiumicino

Dopo l’incremento dei casi soprattutto in Brasile e in Argentina, l’aeroporto di Roma Fiumicino ha aumentato il livello di vigilanza nei confronti degli aerei, delle merci e dei passeggeri che arrivano da tutti quei Paesi in cui è frequente il rischio di contrarre la malattia Dengue.

Infatti, il direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, ha inoltrato una richiesta agli uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf-Sasn) invitandoli a “innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia o dove è presente Aedes aegypti“.

Inoltre, la circolare sottolinea che “il regolamento sanitario internazionale prevede che l’area aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti siano tenuti liberi da fonti di infezione e contaminazione, quindi anche roditori e insetti“.

Tra le misure introdotte presso lo scalo della Capitale c’è la disinfezione, sanificazione e disinfestazione degli aerei provenienti dai Paesi a rischio. In più, da mesi sono presenti dei totem, in italiano e inglese, che illustrano ai viaggiatori internazionali le raccomandazioni comportamentali da attuare prima della partenza, durante la permanenza e poi al ritorno in Italia.

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lago Olanda Viaggi Wanderlust

Dormire su una zattera in un lago: succede in Olanda

Sognate una vacanza veramente differente da tutte quelle che avete già vissuto? Se siete amanti della natura e dell’avventura, in coppia o in solitaria, e volete mettere alla prova le vostre capacità di problem solving, o semplicemente volete scollegarvi dalla vita quotidiana e dalla modernità per rigenerare spirito, mente e corpo, esiste un’esperienza che fa al caso vostro.

Ci troviamo nei Paesi Bassi e più precisamente nella regione settentrionale, a Waaland, tra canali, laghetti e tanta natura. Qui esiste un Airbnb nel quale si dorme in una tenda, ma non stiamo parlando di un soggiorno in stile glamping e nemmeno di un classico campeggio. Sì, perché la tenda in cui dormire non si trova sulla terraferma, bensì sull’acqua. Non aspettatevi nessun lusso e comodità: solo pochi accessori per i servizi primari e l’originalità di una zattera nel lago che vi permette di spostarvi alla scoperta del paesaggio circostante.

Dormire su una zattera in mezzo al lago

Una pedana motorizzata di 18 metri quadrati realizzata con legno sostenibile, una tenda gonfiabile, una sdraio e alcuni accessori basici per un soggiorno all’insegna dell’avventura. Questa camera-zattera parte dalla semplicità, con pochi elementi essenziali per vivere un’esperienza unica e memorabile completamente immersi nella natura.

Voi dovrete portarvi l’attrezzatura da campeggio, quindi sacco a pelo, materassino, cibo e bevande varie, mentre al resto ci ha pensato Kees Meester, il proprietario della zattera: a bordo troverete un piccolo wc chimico portatile, una borsa frigo, un fornelletto a gas con tanto di pentolini per cucinare e alcuni coperti per mangiare. Completano il kit 3 casse in legno grezzo nelle quali sono contenuti questi accessori e che, all’occorrenza, diventano un tavolino e due sedute.

Il ritorno alle origini e alla vita semplice e senza agi, fa di questo soggiorno un’esperienza da provare. I viaggiatori più temerari la adorano, ma piace molto anche a coloro che hanno semplicemente bisogno di disconnettersi dalla frenesia della vita quotidiana per ritrovare un contatto genuino con la natura e con se stessi. Dimenticatevi quindi di smartphone e social, anche perché sulla zattera non c’è elettricità e non potrete ricaricarli se non porterete con voi una power bank.

Una volta saliti a bordo, sarete voi i capitani della zattera e potrete spostarvi nei diversi punti del laghetto e lungo i vari canali di quest’area alla ricerca del panorama perfetto. Ricordatevi però di gettare l’ancora prima di andare a dormire, altrimenti potreste navigare in notturna ritrovandovi da tutt’altra parte la mattina seguente.

Durante il soggiorno potrete leggere quel libro che non siete ancora riusciti a finire per mancanza di tempo libero, fare un tuffo nelle acque del laghetto di Waarland e nei canali collegati (in estate), attraccare la zattera e addentrarvi nella natura per una sana camminata. E quando cala la notte, cullati dal leggero dondolio dell’acqua, potrete stendere i vostri sacchi a pelo sulla zattera, sdraiarvi e ammirare quel magico e infinito cielo stellato che Madre Natura ci ha donato.

La zattera può essere affittata per 75 euro a notte tramite il sito di Airbnb, per un minimo di due notti.

Airbnb tenda su zattera nel lago

Fonte: Jam Press/Airbnb / IPA

La zattera Airbnb e i suoi accessori

Cosa vedere nelle vicinanze

Ci troviamo a Waarland, un villaggio che fa parte del comune di Schagen, nell’Olanda Settentrionale, a un minuto da Oudkarspel e a circa 6 km a nord di Heerhugowaard. Qui tra canali, dighe, canneti e natura, sorgono piccoli centri abitati che conservano ancora gli edifici storici, le chiese antiche e i celebri mulini a vento. Uno di questi, che merita una sosta, è il “Slootgard Molen“, un mulino costruito intorno al 1532 e rimasto in servizio per più di 400 anni, fino al 1949. Ora è possibile ammirarne tutta la bellezza grazie alla fine ristrutturazione eseguita nel 2017.

Se volete variare il vostro soggiorno sull’acqua, potete attraccare a riva la zattera e addentrarvi a piedi, in bicicletta o in auto, verso la zona nord del villaggio per raggiungere il curioso “Vlindorado”, il Giardino delle farfalle dove potrete lasciarvi meravigliare dagli splendidi colori di queste piccole creature e dalla calma della natura circostante. In questo giardino sono presenti anche una suggestiva voliera per gli uccelli e un minigolf, per un po’ di sano divertimento dedicato a grandi e piccini.

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Inseguendo le balene in Italia: i luoghi del Whale Watching

Entusiasmanti spruzzi d’acqua, movimenti di pinne, increspature, canti e poi salti e tuffi: è la meraviglia della danza delle balene che regala uno spettacolo unico alla vista e al cuore. Sono maestose, imponenti ed estremamente intelligenti. E per assistere alla magia di queste abili nuotatrici possiamo munirci di barca, binocolo e tanta pazienza, allontanandoci dalle coste marine verso i luoghi dove il mare è sempre più blu.

Dall’Australia all’Alaska e dall’Islanda al Sudafrica, sono diversi i paesi celebri per l’attività di Whale Whatching. Ma forse non tutti sanno che non serve volare dall’altra parte del mondo per avvistare le balene, perché anche l’Italia possiede un’area ricca di cetacei tutta da esplorare.

Stiamo parlando del Santuario dei cetacei, il luogo perfetto in cui fare Whale Whatching e lasciarsi meravigliare dall’incontro ravvicinato con queste fantastiche creature, per un’avventura memorabile in mezzo al mare.

Cos’è il Whale Whatching e come farlo

Il Whale Whatching è l’attività di avvistamento dei cetacei che avviene in mare e solitamente lontano dalla costa. Intatti, sono estremamente pochi i luoghi nel mondo in cui si possono individuare i cetacei dalla terraferma (ad esempio in alcune zone del Sudafrica e dell’Australia).

Parliamo di cetacei perché il Whale Whatching in realtà non include solo l’avvistamento delle balene, ma anche numerose altre specie animali. Oltre alle balenottere o alle megattere, fanno parte del gruppo anche capodogli, delfini e orche, per citarne alcuni tra i più conosciuti.

Per vivere l’esperienza fantastica di ammirare da vicino una balena è necessario che vengano seguite alcune accortezze. Innanzitutto, servono le giuste condizioni meteorologiche, una barca (o un gommone) e delle guide esperte che vi accompagnino in quest’avventura. È importante affidarsi sempre ad agenzie qualificate che organizzano questo tipo di escursioni e che mettono a disposizione personale esperto, come i biologi marini. Queste figure sapranno spiegarvi quali sono le differenze tra le varie tipologie di balene e, più in generale, di cetacei, oppure quali sono i movimenti di queste creature da riconoscere e cosa possiamo trovare in un determinato tratto di mare.

Inoltre, è essenziale non intralciare mai la rotta delle balene o non inseguirle, con il rischio di scontrarsi e provocare loro delle ferite. Per questo si tende a rispettare una certa distanza dall’animale, spegnendo i motori o muovendosi molto lentamente (anche per ridurre al minimo il rumore) e aspettando che sia lui ad avvicinarsi e a mostrarsi facendo capolino fuori dall’acqua.

Tipicamente le escursioni per il Whale Whatching hanno una durata di circa 4/5 ore, ma esistono tour che possono coprire anche l’intera giornata. Armatevi di occhiali da sole, cappellino (sarete in mare aperto e rischiereste un’insolazione!), binocolo (spesso viene fornito dagli organizzatori), tanta pazienza e occhi vigili: i movimenti delle balene sono molto veloci e rischiereste di perdervi lo spettacolo più bello senza la giusta attenzione.

Whale Whatching in Italia: il Santuario dei cetacei

Si pensa spesso di dover intraprendere lunghi viaggi in giro per il mondo per poter vivere l’emozione di avvistare le balene, ma in realtà non è così. Non serve andare in Australia, in Sudafrica o in California. Le balene vivono anche ad un passo da noi, in Italia, e in particolare in quello che viene comunemente chiamato il Santuario internazionale dei cetacei. Sebbene potrebbe essere possibile avvistare alcune balene anche in altre zone della nostra penisola, quest’area è riconosciuta a livello mondiale come quella maggiormente ricca di tali esemplari all’interno del Mediterraneo.

Stiamo parlando del Santuario Pelagos per la protezione dei mammiferi marini nel Mediterraneo, istituito a partire dal 1999 nella vasta area del Mar Mediterraneo compresa tra 3 paesi: Italia (con Liguria, Toscana e nord della Sardegna), Francia (con la Costa Azzurra e la Corsica) e Principato di Monaco.
Con una superficie marina di ben 87.500 km² che forma un quadrilatero, è classificata come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo per la ricca e preziosa biodiversità che popola le sue acque. Nel Santuario, infatti, vivono regolarmente ben otto specie diverse di cetacei.

Dalle coste italiane vi servirà navigare per pochi chilometri per potervi meravigliare di fronte allo spettacolo del Whale Whatching. Ma da quali punti partire per andare alla ricerca delle balene in Italia?

Dalla Liguria

Il mare della Liguria ha una conformazione geomorfologica che rappresenta un habitat perfetto per le balene e i cetacei in generale. Nelle profondità marine, infatti, troviamo due grandi canyon nei quali questi animali amano vivere. Partendo da Genova (dal porto antico), ma anche da Imperia, Savona (vicino alla Torretta) e Alassio, sono numerosi i tour organizzati per il Whale Whatching che permettono di avvistare diverse specie oltre alla balenottera comune, come la stenella striata e il capodoglio. Il periodo migliore per avvistare le balene in Liguria? È quello primaverile ed estivo, fino a settembre.

Balena in Italia

Fonte: 123rf

Avvistamento di una balena vicino a Genova

Dalla Toscana

A partire dall’Isola d’Elba e dal resto dell’Arcipelago Toscano, vengono proposti numerosi tour da agenzie specializzate per l’avvistamento dei cetacei, con barche a vela (meno rumorose) o a motori. L’area toscana è di elevato interesse dal punto di vista della fauna marina, infatti è popolata sia da gruppi stanziali di balene, sia da quelle di passaggio. Scegliete le giornate prive di vento e con mare calmo per assicurarvi un’esperienza mozzafiato alla ricerca di queste maestose creature.

Dalla Sardegna

La costa nord della Sardegna rientra nel Santuario dei cetacei, in particolare a partire da Capo Falcone e fino a Capo Ferro. Quest’area è il luogo perfetto per l’avvistamento delle balene, ma in alcuni punti in particolare è più facile vederle. Vengono organizzati tour per il meraviglioso canyon di Caprera, a Poltu Quatu o dall’Isola Asinara e dalle splendide coste lungo l’omonimo golfo, in provincia di Sassari. Anche in quest’area marina, il periodo dell’anno migliore per l’avvistamento dei branchi di balene è la primavera (e anche le prime settimane estive), grazie al mare non troppo mosso e alle acque fresche e ricche di pesci, che attirano i cetacei.

Un’esperienza magica ed emozionante da provare almeno una volta nella vita, per meravigliarsi una volta in più di fronte allo spettacolo incantevole della natura.

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Gargano Idee di Viaggio mete storiche Puglia Viaggi

Manfredonia, vivace (e bellissima) cittadina pugliese

Definita “Porta del Gargano”, Manfredonia è una vivace cittadina balneare pugliese nota per il suo porto ma anche per il vasto patrimonio storico che si svela passo dopo passo lungo le stradine del centro che pullulano di negozietti tipici.

Infatti, il nucleo originario, ovvero la cittadina di Siponto (attuale frazione) prosperò in epoca greca e romana mentre il nuovo nucleo vide la luce per volere dell’ultimo sovrano svevo del Regno di Sicilia, Manfredi di Hohenstaufen, da cui deriva il nome.

Le tappe da non perdere a Manfredonia

Una visita a Manfredonia può iniziare dal suo cuore pulsante, Piazza del Popolo, su cui si stagliano la Chiesa di San Domenico, dal bel portale gotico, fatta edificare da Carlo d’Angiò II alla fine del XII secolo, e l’ex Convento di San Domenico, oggi sede del Municipio, custode della Cappella di Santa Maria Maddalena che espone la “Collezione Rizzon“, dal valore inestimabile poiché composta da manufatti provenienti dall’antica Siponto.

Seconda tappa imprescindibile è il Castello Svevo, edificato nel 1256 grazie al Re Manfredi e rimaneggiato nel corso dei secoli fino ad assumere la struttura dalla pianta irregolare che possiamo ammirare: ospita il Museo Archeologico Nazionale per scoprire la storia dell’antica città di Sepontina nonché preziosi reperti quali le Stele di Daune che rappresentano figure umane e che risalgono al VI e VII secolo.

Altro simbolo indiscusso di Manfredonia è poi la sua Cattedrale, intitolata al patrono San Lorenzo Maiorano, costruita nel XII secolo in stile gotico, distrutta dagli Ottomani nel 1620 e infine riedificata nel 1643-48 in marmo traventino: al suo interno conserva le reliquie del Santo nonché pregevoli opere d’arte tra cui un crocifisso ligneo del Duecento, la statua in legno policromo “Madonna dagli occhi sbarrati” o “La Sipontina”, e l’icona della Madonna di Siponto.
Attiguo alla Cattedrale, merita una sosta anche il Museo Diocesano, con sette spazi espositivi con reperti archeologici dell’antica Siponto insieme a oggetti sacri ed ecclesiastici.

Rimanendo in tema di edifici religiosi, non va tralasciata la Chiesa di San Francesco, la più antica della città, voluta dall’arcivescovo Pietro II nel 1348, rasa al suolo durante l’invasione turca e ricostruita nel 1676: l’esterno rimane in stile romanico mentre l’interno è gotico.

Ancora, a dieci minuti di auto in direzione Foggia, incanta il Parco Archeologico di Siponto, che testimonia il grande ruolo dell’antica città in epoca romana, in particolare con i resti della Basilica Paleocristiana con pavimento a mosaico e tre navate con abside centrale, e la Chiesa medievale di Santa Maria Maggiore, costruita tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo.

Infine, non può mancare una passeggiata sul lungomare, fulcro della movida estiva, da cui si gode di una splendida vista sul Golfo di Manfredonia.

Turismo balneare a Manfredonia: le spiagge da vivere

Come accennato, Manfredonia è un’apprezzata meta balneare della Puglia grazie alle sue spiagge di sabbia fine accarezzate da un mare cristallino.

Tra le più gettonate troviamo il Lido di Seponto, ampio arenile sabbioso con aree libere e attrezzate, la Spiaggia degli Sciali, tratto di costa che include località come Scalo dei Saraceni, Sciali di Lauro e Sciali degli Zingari, ed è dotato di stabilimenti balneari, strutture ricettive e zone libere, la Spiaggia di Ippocampo e la Spiaggia di Zaponeti, entrambe con sabbia chiara e limpide acque azzurre.

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Caraibi Idee di Viaggio vacanza natura Viaggi

Corn Islands: l’ultimo Eden terrestre che devi visitare

In mezzo alle limpide acque del Mar dei Caraibi, si celano due autentiche perle: le Corn Islands. Questi gioielli naturali, Big Corn Island e Little Corn Island, giacciono al largo della costa orientale del Nicaragua, offrendo un’esperienza paradisiaca che mescola la bellezza incontaminata della natura con la vibrante cultura caraibica.

Spesso trascurate dalle rotte turistiche convenzionali, tra spiagge di sabbia bianca, acque turchesi e la rigogliosa vegetazione tropicale, queste isole incantate conquistano i sensi e catturano l’anima. Qui, il tempo fluisce con calma, permettendo di assorbire appieno la pace e la tranquillità del paesaggio circostante. Ogni istante si trasforma in un’occasione per ritrovare la serenità interiore e riconnettersi in modo autentico con l’ambiente naturale che ci circonda, mentre la vita sull’isola procede al ritmo rilassato dei Caraibi.

Corn Islands: le perle del Nicaragua

Corn Islands

Fonte: iStock

Corn Islands, Caraibi

Situate al largo della costa sud-orientale del Nicaragua, queste splendide isole, avvolte da una storia ricca di avventure e misteri legati a corsari e bucanieri, offrono un rifugio paradisiaco per i viaggiatori in cerca di autenticità e avventura.

Sebbene un tempo fossero rifugio per temibili pirati, hanno liberato il loro fascino da quell’oscuro passato, lasciando che la maestosità della natura prendesse il sopravvento. Oggi, queste terre selvagge e incontaminate catturano l’immaginazione dei visitatori con la loro bellezza intatta e la loro aura misteriosa.

Diversamente dalle mete turistiche più affollate e commerciali, qui non ci sono lussuosi resort a cinque stelle. Al contrario, vi accoglieranno modesti alberghi e appartamenti in affitto, dove la semplicità è parte integrante del fascino del territorio. Un minimalismo che incarna la vera essenza di questa destinazione, invitando i viaggiatori a immergersi completamente nella realtà locale.

Corn Islands: una vacanza autentica a contatto con la natura

Nel cuore delle Corn Islands, le attività di intrattenimento ruotano tutte attorno al mare, vero fulcro della vita quotidiana dei residenti locali. Dai pescatori che solcano le onde alle spiagge incontaminate, dalle acque cristalline ai ricchi reef corallini, ogni elemento offre un’esperienza unica per gli amanti dell’oceano. I visitatori avranno l’opportunità straordinaria di immergersi nella cultura marina delle isole attraverso escursioni di pesca guidate da esperti pescatori, per scoprire da vicino le tradizioni secolari e le tecniche tramandate di generazione in generazione, che costituiscono il cuore pulsante della vita sull’isola.

In aggiunta, nelle acque ricche e variegate di queste isole, lo snorkeling offre un’esperienza emozionante per i visitatori desiderosi di esplorare il mondo sottomarino. Tra coralli vibranti e creature marine dai colori vivaci, sarai catapultato in un universo affascinante, pieno di vita e di splendore. I reef corallini sono un vero e proprio santuario per una vasta gamma di specie marine, tra cui pesci tropicali e molluschi, creando così una vera e propria foresta subacquea tutta da esplorare.

Nei ristoranti locali sparsi per l’isola, inoltre, è possibile deliziare il palato con piatti prelibati, preparati con pesce fresco appena pescato nelle acque cristalline circostanti. Questa esperienza culinaria offre un autentico assaggio della cucina locale, mentre permette ai commensali di immergersi direttamente nella vita carabica.

Corn Islands

Fonte: iStock

Corn Islands, Caraibi
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AAA Cercasi assaggiatore di burritos. Il lavoro dei sogni per viaggiatori golosi è questo

Sono tanti e diversi i motivi che ci spingono a viaggiare intorno al mondo, a esplorare il globo in lungo e in largo per scoprire tutte le sue meraviglie. Lo facciamo perché ispirati dalle bellezze di Madre Natura, o perché siamo desiderosi di raggiungere tutti quei luoghi iconici che sono diventati il simbolo di città e Paesi. Ma lo facciamo anche per toccare con mano la cultura e le tradizioni di popoli lontani. Altre volte, invece, saliamo su un treno o su un aereo spinti dalla voglia di commettere l’unico peccato concesso: quello della gola.

È proprio attraverso il cibo, infatti, che si possono vivere delle vere e proprie esperienze sensoriali che passano anche per la cultura locale. E questo lo sanno bene tutti quei viaggiatori golosi che non perdono occasione per scoprire e riscoprire un determinato luogo attraverso le ricette territoriali. E se vi dicessimo che questo potrebbe diventare un lavoro per voi?

Non c’è bisogno di andare poi così lontano, perché è nella splendida capitale d’Italia che sono aperte le selezioni per il primo assaggiatore di burritos professionista del Bel Paese. Chi ha voglia di candidarsi?

AAA Cercasi assaggiatore di burritos

Se state pensando di lasciare tutto, città e lavoro compresi, per reinventarvi, allora c’è una nuova e imperdibile opportunità che attende i più golosi a Roma. Si tratta di un’offerta di lavoro davvero particolare, sicuramente allettante per chi si è sempre affidato al palato per ogni sua scelta.

L’annuncio arriva da Maybu Margaritas y Burritos, un tex mex restaurant situato nella città eterna, che ha deciso di ampliare la squadra di lavoro con un assaggiatore professionista di burritos. La persona scelta avrà il compito di degustare, valutare e recensire i burritos offerti dal ristorante, con l’obiettivo di fornire un prodotto culinario che sia in grado di trasportare i clienti in posti lontani. Non solo, a lui sarà richiesto anche di suggerire nuove ricette e di confrontarsi con i clienti per arrivare al perfezionamento del burrito.

Quello di essere pagato per mangiare, per i più golosi, è un sogno che diventa realtà. Sicuramente un’esperienza lavorativa senza precedenti che consentirà, a chi lo desidera, di cambiare vita.

Come candidarsi

Se l’idea di inserire nel vostro curriculum la dicitura “Assaggiatore professionista di burritos” vi alletta, allora non resta che candidarvi a questa particolare posizione lavorativa. Il profilo ricercato è una persona golosa, ovviamente, amante dei sapori internazionali e sempre aggiornato sulle ricette dal mondo. Deve essere dotato, inoltre, di eccellenti capacità di comunicazione, anche sul web, a lui sarà richiesto, infatti, di creare contenuti digitali per promuovere e valorizzare i burritos  del ristorante capitolino.

La persona scelta, quindi, dovrà assaggiare tutti i burritos proposti da Maybu, e valutarli. Avrà, inoltre, il ruolo di degustare i margaritas, per poi raccontare la sua esperienza attraverso dei brevi video che verranno pubblicati su Instagram e TikTok. L’obiettivo è quello di scegliere la combinazione migliore di ingredienti e creare così il miglior burrito tex mex.

In cambio il ristorante offre un contratto da freelance e uno stipendio di 1.000 euro al mese. Chi diventerà il primo assaggiatore professionista di burritos in Italia? Le selezioni sono già aperte, non vi resta che inviare la vostra candidatura inviando una mail a Maybu Margaritas y Burritos.

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Belgio Bruxelles capitali europee Europa giardini Idee di Viaggio itinerari culturali musei vacanza natura Viaggi

In questo museo si nasconde un giardino di cuori: è un incanto

Nel cuore della vivace Bruxelles, tra le vie trafficate e gli edifici storici, si cela un gioiello dell’Art Déco che pochi conoscono: il Van Buuren Museum. Questo splendido parco, un tempo residenza privata della famiglia Van Buuren, è diventato recentemente il primo sito belga a entrare a far parte dell’esclusiva rete dei giardini storici promossa dal Consiglio d’Europa.

L’istituzione di questo itinerario culturale risale al 2016 e rappresenta un’importante iniziativa volta a preservare e promuovere la ricchezza artistica e paesaggistica dei giardini storici sparsi per il contintente. Il Museo si unisce così a una selezionata lista di siti iconici, tra cui spiccano il Giardino di Boboli in Italia e il Parco Serralves in Portogallo, rinomati per la loro bellezza e importanza storica.

Van Buuren Museum, tesoro nascosto di Bruxelles

Nascosti tra le tranquille strade di Uccle, i giardini del Van Buuren Museum sono molto più di un semplice parco: sono un tributo alla passione per l’arte e la bellezza di Alice e David van Buuren, un rinomato banchiere e collezionista d’arte di origine ebraico-olandese. Da quando hanno aperto le loro porte al pubblico nel lontano 1975, questi giardini hanno incantato il mondo con la loro atmosfera unica e affascinante.

Un capolavoro che prende il nome proprio da questa coppia affiatata, il cui impegno per il design ha plasmato non solo i giardini stessi, ma anche la sontuosa villa che li sovrasta. Originariamente estesi su una superficie di 26 acri nel lontano 1924, i giardini si sono trasformati nel corso degli anni in un’incantevole oasi verde che si estende su 1,2 ettari, una vera e propria oasi di serenità e incanto senza tempo.

La residenza, oltre a essere un esempio superbo di architettura dell’epoca, è intrisa di storia e racconta la vita affascinante di questa coppia visionaria. Tuttavia, con l’occupazione nazista del Belgio nel 1940, fu costretta a fuggire a New York, dove trascorse gli anni più bui della guerra.

Nonostante le avversità, il loro legame con la casa e i giardini rimase saldo, tanto che al loro ritorno in Belgio, decisero di mantenere viva la memoria di questo luogo unico aprendolo al pubblico. Oggi, una sala della villa è dedicata a documentare la storia travagliata dell’edificio e la vita straordinaria dei suoi proprietari

Salvaguardare un patrimonio inestimabile

I giardini del Van Buuren Museum a Bruxelles sono stati creati in più fasi grazie alla partnership tra i celebri architetti paesaggisti belgi Jules Buyssens e René Pechère, che ha portato alla creazione di un luogo unico, dove ogni angolo è un’opera d’arte in sé.

Gli interni della dimora sono un vero e proprio scrigno di tesori, dove si trovano mobili rari, tappeti pregiati, vetrate colorate, sculture e dipinti di maestri belgi e internazionali. Dalle opere rinascimentali alle creazioni dell’Art Nouveau, fino ai capolavori dell’Art Déco, ogni pezzo racconta una storia e offre uno sguardo privilegiato sulla ricca eredità culturale di Bruxelles e oltre.

Il viaggio inizia con il suggestivo Giardino Pittoresco, che accoglie con la sua tavolozza di fiori colorati e sentieri sinuosi, promettendo una passeggiata tanto rilassante quanto romantica. Proseguendo lungo il percorso, si incontrano il Piccolo e il Grande Roseto, dove la bellezza dei fiori è celebrata in tutto il suo splendore, catturando l’essenza più romantica di questi gioielli botanici. Infine, il suggestivo Giardino del Cuore e l’incantevole Frutteto chiudono il cerchio di questa straordinaria esperienza, offrendo ai visitatori un rifugio di pace e relax, arricchito dalla magia di un patrimonio naturale inestimabile.

In aggiunta alle esposizioni d’arte e ai concerti musicali, il sito ospita convegni culturali e incontri con artisti di fama internazionale, garantendo un programma ricco di stimoli e di interesse per il pubblico. Questa varietà di eventi conferma i Giardini Van Buuren come un centro culturale vivace e dinamico, posizionandoli saldamente come un punto di riferimento nel panorama artistico e culturale di Bruxelles.

Giardini Van Buuren

Fonte: Van Buuren Mudeum and Gardens © Visit Brussels – Jean-Paul Remy

Van Buuren Museum, Bruxelles
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B&B day 2024, dove dormire gratis e come funziona

Torna sabato 2 marzo 2024 il B&B Day, l’appuntamento annuale dedicato all’accoglienza italiana nel segno del bed and breakfast, organizzato dal portale Bed-and-Breakfast.it e giunto alla diciassettesima edizione.

Si tratta di un’occasione imperdibile per tutti gli amanti dei viaggi autentici e delle esperienze locali che potranno, così, usufruire di una notte gratuita in uno dei tanti B&B che aderiscono all’iniziativa, a patto di prenotare almeno una notte aggiuntiva, prima o dopo la data dell’evento.

B&B gratis, come funziona

Nato nel 2007, il B&B Day rappresenta un momento di festa e scoperta, grazie all’accoglienza intima, familiare e personalizzata delle strutture che vi prendono parte: dalle baite immerse nel verde delle montagne alle eleganti ville nobiliari, dai casali rustici alle dimore storiche fino alle accoglienti abitazioni nei centri storici e nei borghi più suggestivi d’Italia.

Ma come funziona nella pratica la speciale offerta? Soggiornare in qualunque struttura aderente il sabato 2 marzo sarà completamente gratuito per tutti coloro che prenoteranno un pernottamento a pagamento il venerdì 1° marzo o la domenica 3 marzo.

Sito di riferimento per tutti i viaggiatori interessati a un contatto diretto e autentico con le tradizioni e la cultura locali è, come sempre, BBDay.it, piattaforma semplice e intuitiva per scoprire le strutture partecipanti, organizzare il proprio soggiorno in base alla località, al tema del viaggio desiderato (mare, montagna, campagna, lago, arte e cultura) e alle specifiche esigenze (pet-friendly, disponibilità di parcheggio, ecc.).

B&B gratis in Veneto a Verona

Verona, patria di Romeo e Giulietta, è un’affascinante città Patrimonio UNESCO ricca di storia, cultura, architettura e bellezze che è sempre un piacere scoprire (o riscoprire).

In occasione del B&B Day a Verona, è possibile alloggiare presso sei bed and breakfast aderenti, prenotando dal sito apposito:

  • La Casa di Luisa, palazzo d’epoca nel cuore della città, in posizione tranquilla e panoramica;
  • Rivacolta, dimora di prestigio a Ca’ di David, in posizione tranquilla con ampio giardino ma comoda per raggiungere velocemente il centro;
  • 3 Antiche Vie B&B, a pochi passi dal quartiere Borgo Milano, elegante villa di campagna di nuova costruzione;
  • Juliet Suites, nel cuore di Verona, struttura di design caratterizzata dall’attenzione ai particolari;
  • Comfort Apartment Verona, in posizione tranquilla da cui si gode di una splendida veduta panoramica in zona Borgo Milano;
  • Art & Coffe, dimora di prestigio nel cuore della Città Antica.

B&B gratis a Bologna

Città d’arte e cultura nota per i quasi 40 chilometri di portici Patrimonio UNESCO, Bologna incanta i viaggiatori in ogni stagione, con il centro storico medievale tra i meglio conservati in Europa.

Per approfittare del B&B Day a Bologna, sono tre i bed and breakfast a disposizione:

  • Alle Mura, ospitale struttura di design in centro e comoda alla stazione;
  • B&B Hope, dimora di prestigio in palazzo d’epoca in zona stazione;
  • B&B L.G., in posizione tranquilla in zona Fiera.

B&B gratis ad Assisi

Assisi, Patrimonio UNESCO dal 2000, è una di quelle tappe da cui non si può prescindere durante una vacanza in Umbria, custode di monumenti simbolo e meta di spiritualità.

Durante il B&B Day ad Assisi, tre sono le strutture in cui prenotare il soggiorno:

  • B&B Francesco in Assisi, in tranquilla zona residenziale della frazione Santa Maria degli Angeli;
  • La Sorgente del Subasio, immersa nella natura in frazione Rivotorto;
  • B&B Residenza di Campagna, tipica casa di campagna ristrutturata con ampio giardino a Rivotorto.

B&B gratis a Lecce

Lecce, la “Firenze del Sud”, incanta per il tipico barocco leccese e per gli innumerevoli monumenti di pregio disseminati lungo il centro da esplorare piacevolmente a piedi.

Per il B&B Day a Lecce, sono quattro i bed and breakfast tra cui scegliere:

  • Stelle del Salento, a pochi passi dal cuore storico della città;
  • Luna Piena, a 15 minuti a piedi dal centro;
  • Li Figuli, in posizione tranquilla a 10 minuti a piedi dal centro;
  • La Casa Gialla di Mariella, vicino alla storica Porta San Biagio e alla piazza centrale S. Oronzo.

B&B gratis in Sicilia a Catania

Ai piedi dell’Etna, Catania è una perla siciliana che pullula di vita, autenticità, architettura barocca, scorci pittoreschi e svariati punti di sicuro interesse.

In occasione del B&B Day a Catania, è possibile alloggiare presso

  • Varagghiu, casa vacanze recentemente ristrutturata a 800 metri da Piazza Duomo.
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SiViaggia ti regala il numero 37 dello sfogliabile GATE

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda e attualità.

Alle pagine 78-81 del numero 37, trovate l’ultimissimo articolo di SiViaggia dedicato all’isola di Rodrigues, nell’arcipelago di Mauritius, una piccola gemma che spunta nel bel mezzo dell’Oceano Indiano ancora poco conosciuta dai turisti.

Circondata da una laguna cristallina dalle mille sfumature di blu che fa sognare, con una costa, piuttosto frastagliata,
regala tantissime baie e anse minuscole dove sembra di stare in paradiso con pochi hotel (che però stano crescendo rapidamente).

Vi raccontiamo cosa c’è da vedere e perché è il momento di andarci, prima che ci vadano tutti.

E poi, qualche utile consiglio per organizzare le prossime gite fuori porta, tra borghi, fiumi ed esperienze gastronomiche.

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Borghi isole itinerari culturali Lombardia Toscana tradizioni Viaggi

Questo borgo è un’isola di Toscana in Lombardia

Un borgo dalla storia affascinante e antichissima, collocato a metà tra il Lago di Como e il Lago di Varese. Castiglione Olona è conosciuto come ‘un’isola di Toscana in Lombardia’. Un luogo di arte, cultura e tradizioni, di rievocazioni storiche, di tesori da scoprire passo dopo passo, con la netta sensazione di addentrarsi in un’epoca lontana.

Un viaggio nella storia e nell’arte di Castiglione Olona

L’origine di Castiglione Olona è collocata intorno al V secolo d.C. quando, secondo la leggenda, sui resti dell’accampamento delle truppe del generale Stilicone nacque il Borgo di Castiglione, adagiato nella valle del fiume Olona. Attorno all’anno Mille, il territorio risulta essere possedimento della nobile famiglia Castiglioni, originaria di Milano, più volte coinvolta in giochi di alleanze politiche parteggiando ora per i Torriani ora per i Visconti. A questo periodo risalgono le costruzioni delle mura di cinta del borgo che si conservano solo nella parte più alta del colle, dove fu eretta la rocca nel XII secolo, una costruzione minacciosa e inespugnabile che fu al centro di numerose vicende belliche a difesa dal corso del fiume.

L’epoca rinascimentale fu il periodo di massimo splendore di questo luogo, grazie alla presenza e alle iniziative del Cardinale Branda Castiglioni. Si deve invece alla laboriosità e all’ingegno della famiglia Mazzucchelli, nella metà del 1800, la trasformazione di Castiglione Olona nel primo polo industriale della provincia di Varese.

La visita del borgo può cominciare dalla piazza, su cui si affacciano la Chiesa del SS. Corpo di Cristo, detta “di Villa”, edificio di ispirazione brunelleschiana, il Palazzo Branda Castiglioni, il Pio Luogo dei Poveri di Cristo e, sulla salita alla Collegiata, la Scuola di Canto e Grammatica, la Scolastica, oggi sede del Municipio.

Il Palazzo Branda Castiglioni è l’antica dimora del cardinale. L’edificio è composto da due corpi di fabbrica, uno del XIV e l’altro del XV secolo con ampliamenti successivi, che al suo interno ospita sale con pregevoli affreschi del 1400 di scuola lombarda e toscana. I suoi principali ambienti sono la Cappella Cardinalizia di “S. Martino”, la Quadreria, la camera e lo studio del cardinale.

In cima alla breve salita della via Cardinale Branda si elevano i ruderi della porta che immetteva nell’antico castello: qui si trova il complesso della Collegiata, costituito principalmente dalla chiesa e dal battistero. La chiesa in stile gotico-lombardo a croce latina fu dedicata nel 1425 alla Vergine e ai Santi Stefano e Lorenzo, raffigurati insieme a S.Ambrogio e S.Clemente nella lunetta del portale. Sulla facciata si può ammirare anche il rosone marmoreo. Ospita al suo interno gli affreschi di Masolino da Panicale (“Storie della Vergine”) e dei suoi due allievi, Lorenzo di Pietro detto “il Vecchietta” e Paolo Schiavo. Sempre al maestro toscano appartengono le “Storie di San Giovanni” nell’adiacente battistero.

Da non perdere anche il piccolo Museo della Collegiata, che ospita preziosi oggetti sacri e alcune interessanti opere artistiche. La passeggiata esplorativa del borgo porterà, poi, alla scoperta di ulteriori particolari e testimonianze legate al suo periodo di fioritura artistica.

L’attrazione più recente risale al giugno 2004, quando nelle sale affrescate del trecentesco Palazzo dei Castiglioni di Monteruzzo è stato inaugurato il [MAP] Museo Arte Plastica, che raccoglie una originale collezione di più di cinquanta opere degli anni Settanta. Il grande successo delle materie plastiche spinsero il conte Lodovico Castiglioni e suo cugino Franco Mazzucchelli a dar vita, tra il 1969 ed il 1973, al “Polimero Arte”, un centro di ricerche estetiche e un laboratorio dotato di tecnologie e personale qualificato della Mazzucchelli Celluloide, la fabbrica più importante d’Italia nella produzione e lavorazione di materiale plastico. Noti artisti dell’epoca vi parteciparono e molte delle loro opere furono esposte in occasione di prestigiose mostre nazionali ed internazionali. Oggi ai visitatori è offerta una straordinaria galleria d’arte contemporanea inserita in un antico e prezioso edificio, quasi una continuità artistica tra passato, presente e futuro.

Gli eventi da non perdere a Castiglione Olona

Ogni prima domenica del mese, si svolge nel centro storico di Castiglione Olona la Fiera del Cardinale, il tradizionale Mercatino dell’artigianato locale e dell’antiquariato, dove gli espositori propongono manufatti artigianali, mobili antichi e molto altro. La particolarità e il fascino di questo mercatino attraggono migliaia di visitatori da ogni parte della Lombardia, del Piemonte e della Svizzera.

L’amore per le tradizioni locali entra ancora di più nel vivo in estate, quando ha luogo la manifestazione annuale del Palio dei Castelli, con l’avvincente Corsa delle Botti, tra i diversi rioni della cittadina. Funziona in questo modo: ogni rione schiera una squadra di cinque “bottari” nei loro costumi d’epoca, i quali, per vincere il Palio – che consiste in un prezioso stendardo dipinto ogni anno da un artista diverso – devono raggiungere per primi il Castello Monteruzzo, facendo rotolare una botte per il percorso che attraversa le vie del centro storico. Allo scopo di preparare i giovani del paese alla gara, è stata istituita anche una scuola all’interno del Gruppo Bottari del Palio.

Cosa vedere nei dintorni

A poca distanza da Castiglione Olona ci si imbatte nell’affascinante Parco archeologico di Castelseprio,  l’antico Castrum Sibrium situato tra un altopiano e la valle del Fiume Olona, che fu roccaforte militare sin dal tempo dei Romani. Nel 1287, per ordine di Ottone Visconti, signore di Milano, Castelseprio fu distrutta ad eccezione degli edifici religiosi, tra i quali la chiesa di Santa Maria foris portas, risalente probabilmente al IX secolo. L’edificio, ora sconsacrato, è un autentico gioiello d’arte longobardo-bizantina e cela al suo interno un originalissimo e straordinariamente conservato ciclo di affreschi che decora il vano dell’abside, tra le testimonianze più importanti della pittura muraria europea nell’Alto Medioevo. La posizione dell’edificio, situato su un’altura a pochi metri oltre l’antica cinta muraria, è il motivo della sua denominazione.

Il Monastero benedettino di Santa Maria Assunta è stato, invece, fondato nel 737, e costituisce uno dei primi insediamenti monastici nel territorio dell’attuale Lombardia, legato alla vicina presenza del Castrum di Castelseprio e del Monastero di Torba. Quest’ultimo è stato eletto Patrimonio UNESCO, immerso nei verdi boschi del Varesotto, ai piedi del parco archeologico. Il primo e il secondo piano, un tempo adibiti rispettivamente a sepolcreto e oratorio, ospitano rari e importanti affreschi dell’VIII secolo. Visitare questi luoghi è come viaggiare nel tempo.