È tra gli appuntamenti più celebri di tutta la Penisola, una vera e propria battaglia storica alla quale bisogna arrivare armati di arance e di molto coraggio. La location? Ivrea dove ogni anno va in scena la Battaglia delle arance, tre giorni durante i quali si combatte e lo si fa utilizzando proprio gli agrumi.
La città in provincia di Torino ospita quello che viene definito il più antico Carnevale Storico d’Italia, le cui radici pare vadano ricercate nel Medioevo e in cui si intrecciano la Storia e la leggenda, dando vita a un evento che richiama tantissime persone per la sua spettacolarità. La Battaglia delle Arance è solo uno di tanti momenti che scandiscono il Carnevale ma è senza dubbio uno dei più rappresentativi, che coinvolge per tre giorni alcune delle piazze più importanti della città.
Lo Storico Carnevale di Ivrea, l’edizione 2024
Ha preso il via già il sei di gennaio lo Storico Carnevale di Ivrea, con la tradizionale prima uscita di Pifferi e Tamburi, ma è nella tradizionale Battaglia delle Arance che vede uno dei suoi momenti più significativi.
Il via è domenica 11 febbraio e durerà per tre pomeriggi fino al Martedì Grasso, ovvero il 13. L’inizio è alle 14, il primo giorno – secondo quanto riporta il programma ufficiale dell’edizione 2024 – e prevede che le nove Squadre a piedi diano vita alla Battaglia con i tiratori sui Carri da Getto nelle piazze di tiro di Ivrea: piazza Ottinetti, piazza di Città, Borghetto, piazza del Rondolino e piazza Freguglia.
Ma non solo si tiene un suggestivo corteo storico che parte il Giovedì Grasso, nell’edizione 2024 l’otto febbraio, e marcia nei giorni più importanti del Carnevale per la città, sino al Martedì Grasso quando termina in serata. Il programma è fitto e articolato e il corteo è, come viene spiegato sul sito ufficiale: “Denso di evocazioni storico-leggendarie che attinge a diverse epoche”. La protagonista è la Vezzosa Mugnaia e il perché rivela anche le origini della Battaglia delle Arance.
Si tratta, infatti, della rievocazione della rivolta a cui aveva dato vita la figlia di un mugnaio di nome Violetta. La giovane voleva sottrarsi allo ius primae noctis, quel presunto diritto del Medioevo secondo il quale il signore poteva sostituirsi al marito durante la prima notte di nozze. E si racconta che Violetta abbia ucciso il Marchese di Monferrato, che affamava la città, dando vita alla rivolta popolare.
Come si svolge la Battaglia delle Arance
Come detto, la Battaglia delle Arance si dipana su tre giorni, durante i quali il popolo è rappresentato dalle squadre di arancieri a piedi, che non hanno protezioni, a differenza di quelli che si trovano sui carri trainati dai cavalli che, invece, hanno apposite protezioni e maschere in cuoio.
Viene stilata una classifica che prende in considerazione, come spiega il sito ufficiale, l’ardore in battaglia, la correttezza nel tiro e la qualità degli allestimenti. Solo per i carri si aggiungono i finimenti dei cavalli.
Un dettaglio curioso da sapere se si vuole partecipare alla manifestazione: dal Giovedì Grasso a Ivrea, che dista una quarantina di minuti da Torino, si indossa il Berretto Frigio, di colore rosso e a forma di calza.
I numeri della Battaglia
Tra gli aspetti più peculiari di questo appuntamento vi sono i numeri. In città arrivano circa 7mila quintali di arance destinate al macero, che provengono – nella maggior parte dei casi – da aziende calabresi e siciliane che fanno parte del circuito di Libera, ovvero realtà che vogliono sensibilizzare e contrastare le mafie. Sono 7mila gli arancieri, ogni di loro lancia in media 240 agrumi al giorno. Nove le squadre a piedi, 54 i carri.
Inoltre, va ricordato che l’evento ha già una lunga tradizione: la prima è datata 1947. La Battaglia delle Arance prende il via domenica 11 febbraio 2024 alle 14, a seguire lunedì 12 alle 14,15 e martedì 13 alle 14. Gli abitanti di Ivrea hanno l’accesso gratuito, mentre per i visitatori è previsto l’acquisto di un biglietto per prendere parte agli eventi in programma domenica.
E per partecipare come arancieri? Bisogna iscriversi direttamente sui siti dei vari gruppi.