Categorie
Asia Cina eventi festival Idee di Viaggio Viaggi

L’inverno dà spettacolo: inaugurato il festival delle cascate di ghiaccio

La location è di quelle da visitare almeno una volta nel corso della vita e il periodo è perfetto per ammirarla in tutto il suo splendore. Siamo infatti nel parco nazionale di Jiuzhaigou, patrimonio dell’umanità Unesco, con le sue cascate ghiacciate che richiamano tantissime persone in occasione del Festival internazionale del turismo.

Questo luogo da sogno si trova nella provincia del Sichuan, nella Cina sudoccidentale, e non è affascinante solamente per l’acqua che il freddo ha trasformato in ghiaccio, ma anche per la foresta, i laghi e le formazioni rocciose di tipo carsico.

Durante l’inverno questo luogo sembra rubato ad un sogno, trasformandosi in un paese di ghiaccio e natura da esplorare e immortalare.

Le cascate di ghiaccio, ma non solo: il Festival

Il 4 gennaio ha preso il via la 19esima edizione del Festival internazionale del turismo, che richiama tantissime persone ad ammirare le numerose bellezze del parco nazionale di Jiuzhaigou, inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità Unesco.

Il freddo ha trasformato le sue cascate in vere e proprie sculture naturali di ghiaccio, creando un’atmosfera unica, da immortalare e che fa da sfondo perfetto a foto memorabili. Un luogo in cui l’inverno offre lo spettacolo più bello, che vale la pena visitare in questo periodo dell’anno, se si programma una vacanza in Cina e, più precisamente, nella provincia dello Sichuan.

Tra le cascate di ghiaccio da ammirare c’è quella di Nuorilang, ma comunque tutto il parco regala scorci indimenticabili. A cui, nella giornata di apertura, si è aggiunta anche una performance di danza.

Ma questo luogo dal fascino suggestivo non lo è solo d’inverno, quando diventa simile a un paese delle fiabe, ma anche durante tutto il corso dell’anno quando regala scorci indimenticabili.

Valle del Jiuzhaigou, il parco nazionale ricco di bellezza

Dal 1992 è diventata patrimonio dell’umanità Unesco, stiamo parlando della Valle del Jiuzhaigou, un parco dove si possono ammirare numerose cascate e laghi e che è una destinazione da raggiungere se si sta programmando un viaggio in Cina, nella provincia dello Sichuan. A quanto pare, dal 1997 è anche riserva della biosfera.

L’area si estende per circa 240 chilometri e al suo interno si può ammirare con i propri occhi la bellezza della natura. Il paesaggio, infatti, è davvero ricco e mutevole e regala scorci indimenticabili. C’è la foresta vergine, si possono vedere alcune tipologie di bambù e anche una rara conifera, è abitata dal panda gigante, specie tra quelle in pericolo di estinzione, e da oltre 140 tipologie di uccelli.

Le rocce, come detto, sono carsiche, mentre i laghi sono un vero e proprio spettacolo con i loro colori che offrono tantissime sfumature diverse: dal blu, al turchese senza dimenticare il verde.

Si tratta anche di un posto ricco di storia: abitato per lungo tempo da popolazioni tibetane, deve il suo nome ai nove villaggi che si trovano nel suo territorio. È una meta molto turistica e il numero di persone che visitano la Valle è cresciuto in maniera esponenziale nel corso del tempo. Dati che non stupiscono vista la sua bellezza sensazionale, le sue cascate, i laghi e la natura che qui si mostra in una delle sue versioni più magiche.

Categorie
aurora boreale Canada Curiosità Idee di Viaggio Nord America Viaggi

In questa remota città puoi ammirare l’aurora boreale per 300 notti l’anno

Uno spettacolo della natura incredibile, di quelli capaci di levare il fiato e di rimanere per sempre tra i ricordi più belli: stiamo parlando dell’aurora boreale, un fenomeno che tantissime persone “rincorrono” osservando i cieli del nord. Ma c’è un luogo, una remota città, in cui si può ammirare l’aurora boreale per circa 300 notti l’anno.

Per raggiungerla bisogna volare in Canada e, più precisamente, nella baia di Hudson dove si trova la cittadina di Churchill. A differenza di altri posti, dove riuscire ad ammirare il fenomeno delle luci nel cielo dipende da diversi fattori, qui la magia è quasi di casa.

Churchill, la remota cittadina che regala l’aurora boreale

Ci troviamo in Canada nella baia di Hudson, nella provincia del Manitoba. Qui c’è una piccola cittadina immersa nel paesaggio tipico di questi luoghi, dove il clima è rigido e la natura regala scenari da sogno. Churchill è un luogo remoto, ma dal grande fascino per diverse ragioni. Una di queste è che si tratta di uno dei luoghi perfetti da raggiungere per ammirare l’aurora boreale che qui è visibile per circa 300 giorni l’anno. Il periodo migliore per assistere allo spettacolo è quello che va da gennaio a marzo, quando le notti durano più a lungo e le temperature sono particolarmente fredde.

Esistono appositi tour guidati per poter godere al meglio della magia del cielo e che offrono anche luoghi perfetti dove attendere che la natura metta in scena lo spettacolo più bello. Che si può osservare, ad esempio dalle Aurora Domas: si tratta di cupole in plexiglass riscaldate dalle quali osservare il cielo lontano dalle luci artificiali. Vi sono anche tour che propongono di ammirare l’aurora boreale mentre si prendono lezioni di fotografia. Per chi cerca la comodità, poi, è bene sapere che esiste l’Aurora Pod: un luogo in cui la vista spazia a 360 gradi, mentre si sta comodamente al caldo ai margini della tundra.

Il clima è molto rigido, basti pensare che durante la stagione invernale si può arrivare anche a -23 gradi e questo fa anche parte del fascino del luogo.

Non solo aurora boreale, poi, perché Churchill è anche la location perfetta per ammirare la natura e gli animali come balene e orsi polari. A patto di visitare la cittadina nel periodo giusto.

L'aurora boreale a Churchill

Fonte: iStock Photo

L’aurora boreale nel cielo notturno di Churchill

Churchill, non solo aurora boreale: cosa fare

Churchill è il luogo da raggiungere per chi ama la natura, per chi desidera vedere gli animali nel loro habitat e per chi vuole collezionare ricordi che restano indelebili nella mente. Qui, infatti, si possono ammirare gli orsi polari, le balene ed esplorare il paesaggio.

Per vedere quelli che vengono definiti “Signori dell’Artico”, come viene spiegato sul sito della cittadina, è bene affidarsi a una guida esperta e a visite guidate. A quanto pare, il periodo migliore per ammirarli è l’autunno e, nello specifico, i mesi di ottobre e novembre.

Per incontrare le balene beluga, invece, si deve visitare la cittadina in estate: si possono incontrare mentre si è a bordo di navi, oppure mentre si gira con kayak o paddle boarding.

Da non sottovalutare anche la natura intorno a sé: vale la pena esplorare il paesaggio selvaggio e conoscerne le sue peculiarità e caratteristiche. Inoltre, non mancano storia e cultura in cui immergersi per scoprire le radici di questo luogo.

Categorie
capitali europee Europa location serie tv Luoghi da film Roma Viaggi

Le location del film “Il Gladiatore 2”, il sequel (senza Russell Crowe)

Non è più Roma al centro del sequel del film “Il Gladiatore 2”, diretto da Ridley Scott che esce nelle sale a fine 2024. E non c’è più Russell Crowe nei panni di Massimo Decimo Meridio, generale dell’esercito romano divenuto schiavo e quindi gladiatore.

Nel cast troveremo, invece, Paul Mescal, nel ruolo di Lucius, figlio di Lucilla, l’attrice Connie Nielsen, e nipote dell’Imperatore Commodo, ruolo interpretato da Joaquin Phoenix nel primo capitolo del kolossal. E poi, il grande Denzel Washington, che vestirà i panni di un ex gladiatore ancora scosso dal proprio passato.

Dove è ambientato “Il Gladiatore 2”

Non c’è più la Roma di Massimo Decimo Meridio nel secondo capitolo del film di Ridley Scott. Le riprese si sono spostate in un’altra area del Mediterraneo: l’isola di Malta.

Benché non sia celebre per le testimonianze di epoca romana (del periodo dell’Impero sull’isola non resta che una Domus aristocratica in rovina situata tra Mdina e Rabat), Malta fu comunque un importante avamposto dopo la conquista dei romani che avvenne nel 218 a.C. da parte delle forze guidate dal console Tiberio Sempronio Longo.

Allora era Melita (l’odierna Mdina) la città più importane e non La Valletta e il suo splendore durò fino alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, anno che gli storici hanno individuato come il 476 d.C..

Eppure, Malta è sembrata la location perfetta dove girare il nuovo film ambientato trent’anni dopo la morte di Massimo nel Colosseo. Vede come protagonista Lucius, salvato proprio da Massimo Decimo Meridio alla fine del primo film.

In rete sono circolate diverse immagini che mostrano alcune location che vedremo sul grande schermo.

Molte scene mostrano il famoso Forte Ricasoli alla Valletta, un luogo che Scott conosce molto bene per averlo già usato come sfondo nel primo film “Il Gladiatore” del 2000 e nel più recente “Napoleon“, interpretato da Joaquin Phoenix. Ma i cinefili se ne ricorderanno per averlo visto in un altro kolossal, “Troy”, con Brad Pitt nel ruolo di Achille, usato per la città di Troia, mentre i più giovani lo identificano soprattutto con Approdo del Re nella serie “Il Trono di Spade”.

Altra location è il Bastione di San Michele, sempre alla Valletta, uno dei luoghi più panoramici della città con vista sul Grand Harbour. Gli imponenti bastioni che cingono la Capitale colpiscono fin da subito quando si visita La Valletta.

Ed è qui che sono state ricreate alcune scenografie che hanno lo scopo di riportare in vita l’antica Roma. Tra queste, anche un (mezzo) anfiteatro, con tanto di gradoni per gli spettatori e statue marmoree e alcuni edifici di epoca romana, domus, templi, archi, con colonne e capitelli e tutto ciò che “fa Roma”.

Prima di Malta le scene sono state girate in Marocco e nel deserto del Sahara.

Bastione-di-San-Michele-La-valletta-Malta

Fonte: 123rf

Il Bastione di San Michele a La Valletta, Malta
Categorie
Asia Curiosità Gerusalemme Viaggi

Gerusalemme non smette mai di stupire: cos’hanno scoperto

Quanti misteri può nascondere ancora Gerusalemme? Una delle città più antiche del mondo, culla della civiltà e centro di tutte le religioni del mondo ha ancora molto da raccontare.

Gerusalemme è una delle città più antiche del mondo. Sebbene la sua fondazione risalga al 1004 a.C., i resti rinvenuti negli scavi archeologici hanno rivelato che la sua origine, in realtà, è molto più antica.

Sotto gli strati di strade e di antichi palazzi ancora oggi si celano segreti che solo ulteriori scavi archeologici e nuove scoperte possono rivelare. È quanto sta accadendo proprio al di sotto di uno dei luoghi più significativi della città: il Santo Sepolcro.

La scoperta sotto il Santo Sepolcro

Il Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Roma Sapienza ha appena presentato ai responsabili delle Comunità a Gerusalemme un aggiornamento sui lavori di scavi archeologici che sono in atto nell’intero complesso.

gerusalemme-strada-romana

Fonte: @Università di Roma Sapienza

Una porzione di strada romana rinvenuta a Gerusalemme sotto il Santo Sepolcro

In tutta l’area dove si trova il Santo Sepolcro, si è scavato cercando di raggiungere i livelli di cava e, dove non è stato possibile, si è ricorso a carotaggi per comprendere l’effettiva profondità dei depositi e per ricostruire l’andamento dello sfruttamento della cava.

La Professoressa Francesca Romana Stasolla dell’università romana ha spiegato che sono emerse alcune strutture di età romana nell’area del deambulatorio, dove, al di sotto delle murature della basilica cristiana, sono stati rinvenuti dei tratti di strade.

In particolare, è stato riportato alla luce un tratto di strada gradata con andamento Est-Ovest, dotata di marciapiede, non utilizzato al momento della costruzione della chiesa paleocristiana. Si tratta di elementi importanti che, sebbene ancora da coordinare con la topografia dell’area, consentono di cominciare a delineare i primi elementi di un insediamento di età romana.

Di maggiore rilevanza risultano essere gli elementi relativi alla prima età cristiana, concentrati per lo più nell’area della Rotonda. L’area dove sorgeva la tomba venerata, infatti, fu oggetto di un’opera imponente di sbancamento che arriva a ridosso dell’ingresso attuale dell’Edicola del Santo Sepolcro.

Al di sotto dell’attuale Edicola ottocentesca è stata rinvenuta una base circolare di marmo, realizzata con pezzi romani di riuso, che definisce un’area di circa 6 metri di diametro, attribuibile alla prima monumentalizzazione della tomba. Questa base appartiene a un sacello a base circolare con in avancorpo dotato di tre gradini e che era recitato. Immediatamente a Est di tale recinzione, al centro rispetto all’ingresso del sepolcro, doveva trovarsi una piccola mensa a cippo. Il monumento doveva essere circondato da una serie di 12 sostegni, forse delle colonne, che definiva un deambulatorio di circa 3 metri.

Di fronte al monumento, correva tutto un colonnato del quale è stato rinvenuto lo stilobate ovvero il piano su cui poggia solitamente un colonnato. La presenza di un canale di raccolta delle acque lungo tutta la base di marmo suggerisce che questa prima monumentalizzazione fosse a cielo aperto. Alla fine del IV secolo questa sistemazione ha subìto un cambiamento, con il completamento della costruzione della Rotonda e altre modifiche sono state fatte nel corso dei secoli successivi.

Il luogo più visitato di Gerusalemme

La Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme è uno dei luoghi più visitati del mondo dai pellegrini cristiani, sono milioni le persone che vi si recano ogni anno.

È situata all’interno delle mura della Città Vecchia, al termine della via Dolorosa, e comprende sia quella che è ritenuta la collina del Golgota, luogo della crocifissione, della sepoltura e della resurrezione di Cristo sia il sepolcro scavato nella roccia, dove il Nuovo Testamento riferisce che Gesù fu sepolto. Un luogo di incredibile grandezza, architettonica ed emotiva.

Si trova all’interno della Città Vecchia, un luogo unico al mondo. Grande solamente un chilometro quadrato, è un concentrato di attrazioni e di siti turistici. Qui ci sono tesori archeologici risalenti a migliaia di anni fa, ma anche luoghi d’arte contemporanea e mercati brulicanti di persone dove assaggiare i piatti tipici israeliani.

Categorie
Notizie Viaggi viaggiare

Affitti brevi: l’Italia è una delle mete più richieste

Probabilmente una delle ragioni principali è l’aumento generale del costo della vita in quasi tutto il mondo, ma negli ultimi tempi gli affitti brevi sono formule di viaggio particolarmente ricercate. Ma quali sono le mete più gettonate per questo tipo di vacanza? A rispondere a questa domanda è un’analisi condotta dalla Commissione Europea su alcune piattaforme utili alle prenotazioni (come Airbnb, Booking, Expedia Group e TripAdvisor).

Perché è boom di affitti brevi

Sì, uno dei motivi per cui si cercano sempre di più gli affitti brevi sono certamente i costi, ma dietro questo vero e proprio boom vacanziero c’è anche altro.

L’anno che è appena terminato è stato davvero un successo per quanto riguarda il turismo europeo. Ciò vuol dire che oggi i dati degli anni pandemici sono solo un brutto ricordo, ma il modo e la voglia di viaggiare hanno subito dei cambiamenti importanti, come del resto anche altre situazioni che riguardano la vita di tutti noi. Il merito del successo degli affitti brevi, inoltre, è anche del numero sempre maggiore di piattaforme online a cui rivolgersi per dedicarsi a vacanze di questo tipo.

Secondo il monitoraggio effettuato dalla Commissione Europea e riportato dal Sole 24 Ore, nel nostro continente, solo nella prima metà del 2023, gli ospiti hanno trascorso circa 237 milioni di notti in alloggi in affitto a breve termine prenotati tramite piattaforme online Airbnb, Booking, Expedia Group o TripAdvisor.

Un vero e proprio boom rispetto al 2022, quando le notti prenotate erano 199 milioni, ma anche ai 193 milioni di pernottamenti del 2019. Il dato interessante è che di tutti questi soggiorni più di 34 milioni sono stati trascorsi in Italia.

Le destinazioni top

La destinazione più ricercata per gli affitti brevi è la Francia che, nel 2023, ha registrato ben 57 milioni di notti prenotate. Il secondo gradino del podio è dalla Spagna, che lo scorso anno ha registrato quasi 47 milioni di notti trascorse in affitti brevi. La medaglia di bronzo, invece, è dell’Italia.

È importante sottolineare, tuttavia, che questo fenomeno degli affitti brevi necessita di essere destagionalizzato. Guardando più a fondo l’intera classifica, infatti, si scopre che le mete più ricercate sono caratterizzate da un maggior flusso di turismo estivo.

Nei mesi invernali, da gennaio a marzo, l’Italia è rimasta indietro. Nel periodo più freddo, infatti, il podio è andato alla regione croata di Jadranska Hrvatska, seguita da Francia e Spagna che vedono quattro destinazioni in classifica a testa: per la Spagna l’Andalusia, Catalogna, Canarie e Comunità Valenciana; per la Francia: la Provenza, Ile de France, Rodano-Alpi, Aquitania.

La prima regione italiana a comparire nella lista è la magnifica Toscana, ma solo al nono posto. Va comunque specificato che nelle prime 20 regioni più popolari in Europa per gli affitti brevi si trovano altre quattro italiane: Lazio, Lombardia, Sicilia e Veneto. Le regioni tradizionalmente alpine, invece, sono rimaste indietro. Il motivo di di tutto questo? Probabilmente il boom dei prezzi per le vacanze in montagna.

È la stagionalità, quindi, a guidare il fenomeno degli affitti brevi. E lo dimostrano ben 15 regioni, tra Bulgaria, Grecia, Francia, Croazia, Italia, Romania e Svezia, dove più di cinque pernottamenti turistici su dieci sono stati effettuati nei mesi di luglio o agosto.

Le cinque regioni con la più alta stagionalità (dati 2022) includono le due principali regioni turistiche della Bulgaria, Yugoiztochen (64,3 % di tutte le notti concentrate in luglio e agosto) e Severoiztochen (60,9 %), la regione costiera della Romania, Sud-Est (64,5%) e la regione croata Jadranska Hrvatska (60,2 %), che è anche la seconda regione dell’Ue per numero di pernottamenti durante l’intero anno.

La regione europea con il più alto livello di stagionalità è invece la nostra magnifica Calabria, con il 64,8% di tutte le notti prenotate e concentrate nei mesi di luglio e agosto.

Categorie
attrazioni turistiche italiane e internazionali Notizie Viaggi

L’attrazione più popolare del 2024 è un’esperienza immersiva unica

Stiamo per portarti in un viaggio virtuale verso un luogo più unico che raro. Non il solito museo d’arte digitale, ma un universo creativo senza precedenti. Qui, le opere artistiche non sono statiche, ma si muovono liberamente, interagendo tra loro senza confini.

Stiamo parlando del MORI Building DIGITAL ART MUSEUM: teamLab Borderless, un regno dove l’arte si sposa con la tecnologia, dando vita a un’esperienza che toglie il fiato. Un viaggio unico ed emozionante attraverso paesaggi digitali in continua trasformazione.

Questo spazio straordinario è il risultato del genio e dell’impegno di un gruppo visionario formato da artisti, scienziati ed esperti informatici, che hanno saputo fondere arte e tecnologia in modi innovativi, catturando l’immaginazione di milioni di persone in tutto il mondo. Nel corso degli anni, le loro opere hanno raggiunto più di 160 Paesi, affermandosi come un fenomeno globale che ridefinisce i confini dell’espressione artistica.

Dopo aver illuminato il quartiere di Odaiba con le sue meravigliose esposizioni digitali, il museo è pronto a dire addio alla sua storica sede e si trasferirà ad Azabudai Hills, nel cuore pulsante di Tokyo. L’inaugurazione di questa nuovissima location è prevista per l’inizio di febbraio, un evento davvero imperdibile.

Digital Art Museum di Tokyo: un tuffo nell’arte del futuro

DIGITAL ART MUSEUM Tokyo

Fonte: Getty Images

MORI Building DIGITAL ART MUSEUM: teamLab Borderless, Tokyo

Nel MORI Building DIGITAL ART MUSEUM, non troverai le classiche tele appese alle pareti o statue di marmo su piedistalli. Al contrario, le opere d’arte sono tutto tranne che statiche. Infatti, ti immergeranno in un universo mozzafiato di luci, suoni e immagini in costante movimento.

Un universo oscuro punteggiato da proiezioni digitali vibranti che danzano e si intrecciano, creando una sinfonia di immagini sulle pareti, sul pavimento, sul soffitto e persino sul tuo corpo. Qui, l’arte non è solo qualcosa da guardare, ma un mondo da vivere e da esplorare.

Ogni angolo del museo offre una nuova sorpresa, un nuovo scenario da scoprire, rendendo ogni visita un’avventura unica e affascinante. Alcune stanze sono piene di colori brillanti e forme geometriche in movimento, altre invece sono più tranquille e meditative, con immagini delicate che sembrano fluttuare nell’aria.

Esplorando l’arte senza confini

Il viaggio attraverso le installazioni del MORI Building DIGITAL ART MUSEUM di Tokyo è un’esperienza senza un vero e proprio punto di partenza. Le opere d’arte non sono ancorate a posizioni fisse, ma fluttuano liberamente nello spazio, creando un ambiente in perenne movimento. Non possono essere “consumate” con una semplice occhiata, ma richiedono tempo, pazienza e coinvolgimento per essere veramente apprezzate. È un invito a rallentare il passo, a prendersi un momento per osservare, ascoltare e sentire.

Tra tutte le attrazioni, imperdibile è il Bubble Universe, un’esperienza che ti trasporterà in un universo alternativo affascinante e luminoso. Immerso in un mare di bolle sfavillanti, ti sembrerà quasi di fluttuare in mezzo a loro. Ma ciò che rende davvero speciale questa installazione è la sua interattività. Le bolle reagiscono alle interazioni dei visitatori, cambiando colore e comportamento a seconda del tocco e del movimento.

Un’altra esperienza affascinante è la Megalith Crystal Formation, un’opera d’arte che ti trasporterà in un paesaggio quasi alieno, dominato da enormi formazioni cristalline che spuntano dal pavimento e si innalzano verso il soffitto, come gigantesche stalagmiti di luce. La bellezza di questo museo risiede proprio nella sua imprevedibilità, un’esperienza artistica mai uguale a sé stessa.

DIGITAL ART MUSEUM Tokyo

Fonte: Getty Images

MORI Building DIGITAL ART MUSEUM: teamLab Borderless, Tokyo
Categorie
Notizie treni Viaggi viaggiare

Viaggiare in treno nel 2024: tutte le novità che ci attendono

Il nuovo trend di viaggio? Spostarsi in treno: si tratta di un mezzo di trasporto molto più sostenibile, che sempre più turisti scelgono per poter vivere un’esperienza diversa. Viaggiare su rotaia è infatti essa stessa un’avventura che fa già parte della vacanza, ancor prima di giungere a destinazione. Visto il successo degli itinerari in treno, per il 2024 ci attendono numerose novità: ecco alcune delle principali.

Viaggiare in treno, il nuovo trend

Perché scegliere il treno per viaggiare? I dati parlano chiaro: sono ormai moltissimi i turisti che rinunciano all’aereo, almeno per gli spostamenti a breve e media percorrenza. Optare per un mezzo di trasporto lento è dunque diventato un vero e proprio trend, per iniziare a godersi l’esperienza ben prima di arrivare a destinazione. E il treno, da questo punto di vista, è proprio il top: consente di ammirare splendidi paesaggi e persino di fare tappe intermedie, se lo si desidera. I costi, d’altra parte, sono nettamente inferiori e, pur “perdendo” qualche ora di viaggio in più, si fa anche del bene all’ambiente.

Viaggi in treno: le novità del 2024

Insomma, viaggiare in treno sarà ancora una delle esperienze più scelte dai turisti nel 2024. Ma quali sono le novità che ci attendono? Per quanto riguarda l’Italia, c’è sicuramente grande fermento per la prima partenza dell’Orient Express-La Dolce Vita: il nuovo treno extra lusso, che richiama gli antichi fasti dell’originale Orient Express, dovrebbe accogliere i primi passeggeri alla fine dell’anno. A bordo di iconici vagoni d’epoca, sarà possibile scegliere tra sei diversi itinerari che affronteranno alcuni dei paesaggi più belli d’Italia, dal nord al sud.

Questa non è invece una novità, ma una splendida conferma: dopo la sperimentazione avvenuta negli scorsi mesi, Trenitalia ha deciso di proseguire con il suo collegamento settimanale ad alta velocità tra Roma e Pompei, a bordo del Frecciarossa. Si tratta, per moltissimi turisti (soprattutto provenienti dall’estero), di un’opportunità imperdibile per aggiungere alla propria vacanza nella Città Eterna una breve tappa presso quello che è uno dei più importanti siti archeologici italiani, alla scoperta delle rovine di un’intera popolazione sepolta sotto cenere e lapilli da quasi due millenni.

Ma lasciamo i confini italiani, per addentrarci verso le nuove esperienze in treno da vivere in Europa. Grande successo stanno riscuotendo i viaggi notturni, che anche nel 2024 saranno davvero numerosi: una delle principali novità riguarda l’European Sleeper, che aggiunge un nuovo itinerario alla sua rete, con il treno che collegherà Dresda e Praga. Mentre è la compagnia austriaca ÖBB a tornare sulla tratta Parigi-Berlino con il suo itinerario notturno tri-settimanale. Nel frattempo, la SNCF si sta preparando ad un treno diurno ad alta velocità sullo stesso tragitto.

NightJet sta per ampliare la sua rete in Europa, con un altro treno notturno che collegherà Roma e Barcellona – un’ottima notizia per i tanti viaggiatori italiani che amano la Spagna. Inoltre, entro la fine del 2024 dovrebbe essere attivo il nuovo collegamento Frecciarossa tra Madrid e Parigi. Infine, diamo un’occhiata al resto del mondo: ci sono due novità davvero molto interessanti. La prima è il giro del mondo di Railbookers, ben 80 giorni di viaggio su alcuni treni iconici che hanno fatto la storia del trasporto su rotaia. Mentre la seconda è l’Eastern & Oriental Express che, dopo una lunga pausa, tornerà operativo in Malesia, tra Singapore e Kuala Lumpur.

Categorie
discoteche Europa Notizie Viaggi

La discoteca più alta d’Europa sta per essere inaugurata: ecco dove

A pochi passi dall’Italia, si trova un Paese che sembra uscito da una favola, un luogo incantato che affascina in ogni stagione dell’anno. Ma è con l’arrivo della primavera che indossa il suo abito più bello, trasformandosi in un quadro vivente di colori vibranti e una natura rigogliosa: è la Svizzera, un vero paradiso tutto da scoprire.

Quest’anno, il suo fascino senza tempo è stato riconosciuto anche dalla rinomata rivista britannica di viaggi, Time Out, che l’ha inserita tra le esperienze imperdibili del 2024. Ma cosa rende così speciale la Svizzera quest’anno?

Dal 10 al 12 maggio, preparati a vivere un’esperienza straordinaria con l’apertura di Detour Discotheque, la discoteca itinerante più alta d’Europa. Un incredibile viaggio musicale a 3000 metri di altitudine, circondato da un panorama mozzafiato.

Per raggiungere questa destinazione straordinaria, serviranno ben quattro funivie, che ti porteranno fino al cuore delle montagne svizzere. Ma attenzione, l’evento è esclusivo e i posti sono strettamente limitati. Quindi, se vuoi assicurarti un posto in questo paradiso alpino, ti consigliamo di prenotare il tuo biglietto il prima possibile.

Detour Discotheque: un’esperienza glamour tra le Alpi svizzere

Detour Discotheque

Fonte: detourdisco

Detour Discotheque, Alpi Svizzere

Quest’anno, per un solo fine settimana, la vetta della catena montuosa di Schilthorn si trasformerà in una discoteca pop-up, inondando l’ambiente alpino da un’onda di energia, musica e lustrini. Un’esperienza imperdibile che promette di fondere la bellezza selvaggia e imponente del paesaggio con l’entusiasmo vibrante e la vivacità di una fiesta notturna.

Dopo aver illuminato i Westfjords d’Islanda nel 2022 e le Inner Hebrides in Scozia nel 2023, l’evento è già acclamato come uno degli appuntamenti più attesi dell’anno.

Tra le location protagoniste ci sarà il Piz Gloria, un affascinante ristorante rotante situato a 2.970 metri sopra il livello del mare, che offre una vista panoramica senza pari sul panorama alpino. Gli ospiti avranno anche l’opportunità di soggiornare nei caratteristici villaggi montuosi di Lauterbrunnen e Mürren, dove potranno respirare la vera atmosfera svizzera e godere della tranquillità di questi luoghi incantevoli.

Detour Discotheque: la discoteca più alta d’Europa

L’inizio dei festeggiamenti è già fissato per venerdì 10 maggio sulla terrazza della stazione di Birg, dove si potrà godere di una spettacolare vista sulle maestose montagne Eiger, Mönch e Jungfrau.

Sabato 11 maggio, invece, il cuore pulsante dell’evento sarà il Piz Gloria, dal quale sarà possibile ammirare un panorama più unico che raro sulle maestose Alpi svizzere, ballando fino all’alba. Non solo musica e danza, ma anche un’occasione per immergersi nella cultura locale. Potrai infatti degustare la cucina svizzera tradizionale, assaporando piatti autentici come la fonduta e il rösti, preparati con ingredienti freschi e locali.

Infine, domenica 12 maggio, la location sarà la Trinkhalle, una sala tradizionale incastonata nelle splendide terre di Interlaken, un finale perfetto per un weekend indimenticabile all’insegna della musica e del divertimento.

Detour Discotheque unisce l’atmosfera glamour e il senso di comunità delle discoteche originali degli anni ’70 a viaggi epici in luoghi incredibili, creando un’esperienza come nessun’altra che sta rapidamente guadagnando popolarità e attirando un pubblico sempre più ampio.

Quindi, preparati a scoprire la Svizzera come non l’hai mai vista prima. Un’esperienza incredibile ti aspetta, pronta a regalarti momenti che porterai nel cuore per sempre.

Detour Discotheque

Fonte: detourdisco

Detour Discotheque, Alpi Svizzere
Categorie
Alaska location serie tv Luoghi da film Nord America Viaggi

“True Detective 4”, la “vera” Alaska dove hanno girato la serie Tv

La quarta stagione di “True Detective” creata, scritta e diretta da Issa López, vede nel cast per la prima volta protagonista sul piccolo schermo Jodie Foster, che è anche executive producer della serie. Insieme al premio Oscar, a formare la coppia di investigatrici al centro dell’indagine, anche la pugile e attrice americana Kali Reis.

Con un mix di thriller, horror e soprannaturale, “True Detective: Night Country” racconta una storia ricca di suspense che prende il via durante l’ultimo giorno di sole dell’anno in Alaska.

Quelle atmosfere cupe e misteriose, in un ambiente ostile e gelido non sono però davvero l’ultima frontiera dell’Alaska. La serie Tv HBO, trasmessa in Italia su Sky e in streaming su NOW, infatti, è stata girata altrove, in un luogo che molto assomiglia alla fredda e inospitale terra dei ghiacci: l’Islanda.

true-detective-4-jodie--foster
Liz Danvers (Jodie Foster) ed Evangeline Navarro (Kali Reis), le due detective che investigano nella quarta stagione di “True Detective”

La trama di “True Detective: Night Country”

Quando la lunga notte polare scende su Ennis, in Alaska, gli otto uomini che lavorano all’interno della Tsalal Arctic Research Station svaniscono senza lasciare traccia. Per risolvere il caso, le detective Liz Danvers (Jodie Foster) ed Evangeline Navarro (Kali Reis) dovranno prima confrontarsi con il loro lato oscuro e scavare tra le inquietanti verità che giacciono sepolte sotto i ghiacci perenni.

Quando le due detective ritroveranno i corpi scomparsi, dovranno decifrare complessi messaggi e rispolverare un vecchio caso, prima che il ghiaccio, sciogliendosi, riporti in superficie gli orrori del passato.

L’Islanda come l’Alaska

In Alaska, la cittadina di Ennis non esiste. Si tratta di una località immaginaria al centro delle tragiche vicende intorno alle quali indagano le due detective. E la punta più estrema dell’Alaska, North Slope Borough, il punto più a Nord degli Stati Uniti d’America, quindi, con le sue distese ghiacciate, è stata ricreata in un Paese dove il ghiaccio d’inverno non manca di certo. L’Islanda, secondo la regista Issa López che ha visitato l’Alaska alla ricerca delle giuste ambientazioni, è sembrata la migliore location alternativa, dove trovare gli stessi ambienti, la stessa luce e la stessa atmosfera.

Ennis è una città mineraria a 150 miglia dal Circolo polare artico, dove per settimane intere non si vede sorgere il sole. Secondo l’Anchorage Daily News, sarebbe un mix di tre cittadine dell’Alaska: Kotzebue, Utqiagvik e Nome.

Sono tanti i paesaggi in Islanda che si prestano a essere associati allo Stato americano. Qui non mancano di certo i laghi ghiacciati. Il più famoso è Jökulsarlon, un lago glaciale che si incontra quando si percorre la famosa Ring Road, la strada ad anello più turistica d’Islanda. In questa laguna glaciale galleggiano pezzi di ghiaccio che vengono poi portati verso l’oceano. Le dimensioni degli iceberg sono variabili e provengono dal vicino e grande ghiacciaio Vatnajökull. Il lago apparve per la prima volta negli Anni ’30 e negli ultimi 40 anni la superficie è aumentata di oltre 10 chilometri quadrati a causa dello scioglimento dei ghiacci.

Ma c’è un altro lago glaciale a pochi chilometri da questo che è molto meno conosciuto e visitato dai turisti ed è il lago Fjallsarlon, anch’esso all’estremità meridionale del ghiacciaio Vatnajökull, solo che qui gli iceberg che fluttuano sono molti di più.

Devono essere stati luoghi ameni come questi ad aver ispirato la produzione della quarta stagione di “True Detective” convincendola che fosse questo il set più adatto.

true-detective-4

Fonte: IPA

Una scena di “True Detective: Night Country”
Categorie
arcipelaghi Idee di Viaggio mare Viaggi

Benvenuti ad Exuma, un vero e proprio arcipelago dei sogni

Vi sarà sicuramente capitato, almeno una volta nella vita, di vedere delle foto in cui dei buffi maiali nuotano in un mare da sogno. Forse vi siete domandati se quelle immagini fossero finte, senza però trovare una risposta definitiva. La verità è che sono foto assolutamente autentiche, perché in un incantevole angolo del nostro mondo esiste una lingua di sabbia popolata da dolcissimi maiali nuotatori, che fanno le feste appena vedono arrivare i turisti.

Exuma, informazioni utili

Il posto in questione si chiama Exuma ed è un fantastico arcipelago delle Bahamas composto da oltre 365 isole e isolotti (cays). Di tutti questi magnifici lembi di terra, solo tre sono abitati e sono gli stessi (e gli unici) che dispongono di strutture turistiche. Tutto il resto è puro paradiso, lingue di sabbia bianca lambite da un mar color zaffiro e caratterizzate da tanalità così brillanti che riescono persino ad essere visibili dallo spazio.

Fare un viaggio alle Exuma vuol dire arrivare in un posto quasi totalmente incontaminato, puntellato di isolotti deserti e resort esclusivi. Probabilmente questo favoloso arcipelago è uno dei pochi posti del mondo in cui la natura supera ancora l’uomo, e onestamente l’augurio è che tutto possa rimanere così.

Non è facile arrivarci perché non ci sono voli diretti dall’Italia, ma ciò non toglie che con un po’ di pazienza e organizzazione si possano raggiungere e godere a 360 gradi. Il posto ideale per dimenticare il freddo: qui l’inverno non esiste, anche se il periodo che va da giungo a ottobre è caratterizzato da una maggiore quantità di piogge e anche dal rischio uragani.

Le temperature medie si aggirano tra i 23° di minima registrata a gennaio e i 29° di massima registrata a luglio e agosto, mentre la temperatura del mare è più o meno sempre la stessa, e quindi intorno ai 27/28°.

Exuma, cosa fare

Fonte: iStock

Un angolo delle isole Exuma

Le tre isole principali

L’isola più grande, perciò quella con il maggior numero di hotel e anche sede dell’aeroporto, si chiama Great Exuma ed è il posto in cui sorge il capoluogo, che prende il nome di George Town.

Oltre agli alberghi, qui sono presenti diverse curiose case colorate, bar e ristoranti, ma soprattutto delle spiagge che sembrano cadute direttamente dal paradiso, e tutte accarezzate da un mare che per le sue sfumature pare quasi finto.

Great Exuma è collegata a un ponte a un’altra delle isole principali, ovvero Little Exuma. L’arrivo qui è come un sogno che si avvera: ci sono alcune delle spiagge più straordinarie del mondo.

Ma non solo, perché questo piccolo fazzoletto di terra è anche la culla di un antico fortino dei pirati, la Cotton House, e una salina. Non mancano ristoranti ed alloggi per trascorrere una vacanza perfetta.

Infine Stocking island, dalla forma lunga e stretta e non troppo distante da Great Exuma. A disposizione dei viaggiatori ci sono una manciata di resort appartati e tante spiagge che sono in grado di regalare un soggiorno indimenticabile.

Cosa fare

Le isole Exuma sono l’ideale per chi cerca il caldo, un mare limpido e una natura gentile. Le cose da fare, infatti, girano quasi tutte intorno alle sua spiagge eccezionali, dei posti che una volta visitati raramente si dimenticano.

La prima meraviglia da non perdere è Cocoplum Beach che sorge a circa 30 chilometri da George Town. Si tratta di una spiaggia praticamente immacolata perché priva di strutture. Un lembo di terra che dà il meglio di sé durante la bassa marea: dalle acque che brillano emergono dei poetici banchi di sabbia che creano un paesaggio emozionate, oltre alle condizioni perfette per nuotare anche quando si ha paura di farlo.

Hoopers Bay è un’altra bellissima spiaggia nei pressi di George Town e che vanta una forma assai curiosa: ricorda una mezza luna. Facilissima da raggiungere, si fa amare per la sua sabbia bianca come la neve e particolarmente fine. Il mare è sempre calmo, e una bella nuotata da queste parti permette persino di avvistare delle dolcissime tartarughe marine.

Jolly Hall è il posto ideale quando tira vento poiché si sviluppa all’interno di una baia. Caratterizzata da ombra naturale grazie alla presenza di diversi alberi, sfoggia una sabbia chiarissima, un mare calmo e limpido e un isolotto all’orizzonte con palme tropicali da raggiungere durante la bassa marea.

Exuma Point è considerato il luogo più suggestivo e fotogenico delle isole Exumas. Il motivo? Principalmente è la bassa marea che dà vita a un gran numero di lingue di sabbia che contrastano con il blu del mare, regalando un panorama davvero unico nel suo genere.

Spiagge più belle Exuma

Fonte: iStock

Una delle magnifiche spiagge delle isole Exuma

Un altro posto da non perdere è la Spiaggia del Tropico, la più famosa di Little Exuma. Sì, si tratta di un angolo molto popolare e frequentato, ma le sue notevoli estensioni permettono di trovare anche angoli praticamente deserti. Dalla forma di una lunga striscia e dalla sabbia assai candida, è puntellata da una bassa vegetazione e accarezzata da un mare particolarmente turchese.

C’è poi Sampson Cay, un’isola privata in cui possono accedere tutti dopo aver pagato una tassa. La sua particolarità? Nella sua magnifica baia vivono squali di 2 metri e mezzo con i quali è persino possibile nuotare, in quanto sono innocui.

Vale la pena fare un salto anche a Starfish Bay che è situata sul versante nord occidentale dell’isola di Stocking Island. A colpire è il fatto che è una spiaggia particolarmente selvaggia e nel cui splendido mare nuotano centinaia di stelle marine dalle grande dimensioni.

Dove si trovano i maiali nuotatori

Per correre a conoscere i maiali nuotatori occorre fare un’escursione che tra le sue tappe preveda anche l’isolotto di Big Major Cay, dove prende vita Swimming Pig, da molto conosciuta con il simpatico nome di Pig Beach.

Si tratta di una lingua di sabbia in cui vivono questi buffi maialini nuotatori che fanno le feste ai turisti appena avvistano una barca. Un’esperienza davvero imperdibile, purché venga fatta con rispetto.

Se vi state chiedendo come sia possibile che dei paffuti maiali si trovino su questo remoto angolo di paradiso, la risposta è che nessuno lo sa con certezza, anche perché Big Major Cay è disabitata e i maiali non sono originari dell’isola.

C’è chi sostiene che  furono lasciati qui da un gruppo di marinai che avevano intenzione di tornare e di cucinarli. Mentre altri ritengono che siano venuti a nuoto dopo un naufragio avvenuto nelle vicinanze. Di preciso non si sa, ma quel che è certo è che da queste parti ci sono circa 20 maiali e cucciolini che si godono al massimo la loro vita.

Big Major Cay, maialini

Fonte: iStock

Big Major Cay e i suoi maialini