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La bellissima città a forma di labirinto che scacciava i pirati

Il mondo è pieno di città particolari, dalla storia assai curiosa e che si può toccare con mano anche oggi. È il caso di una località che sorge su una spettacolare isola e che è stata costruita a forma di labirinto. Per quale motivo? Per disorientare i pirati, e quindi per difendere gli abitanti dagli invasori. Strade strette e tortuose ma sulle quali si affacciano edifici di eleganza e prestigio, che a loro volta si aprono su angoli di inaspettata e pura bellezza.

Camagüey, una città capolavoro

Ci troviamo a Cuba, e più precisamente nella sua provincia più orientale, più estesa e più pianeggiante della zona centrale. Proprio qui sorge la magnifica città di Camagüey, una località che vanta una pianta urbana davvero irregolare e che è il risultato di due secoli trascorsi a combattere contro i pirati.

Un vero e proprio dedalo di vicoli che, secondo la leggenda, sono nati con l’obiettivo di disorientare i malintenzionati e proteggersi dagli attacchi. Strade strette e tortuose che ricordano una medina marocchina e che prendono vita in una città che è anche nota tra i cubani come la località dei tinajones, per la gran quantità di vasi di creta dalle dimensioni enormi che vi si possono ammirare.

Allo stesso tempo, è anche la città con il più grande centro storico della nazione, che in parte è stato dichiarato persino Patrimonio Culturale dell’Umanità per la varietà di stili architettonici che si possono ammirare.

Un vero capolavoro cubano, quindi, e che offre anche una natura che lascia senza fiato e alla quale non si può proprio resistere se si decide di visitarlo.

Cosa vedere

A Camagüey si può fare un vero e proprio tuffo nella storia cubana, e a partire proprio dalle su strade sulle quali si specchiano interessanti edifici e grandiosi monumenti. Fondata nel 1514 con il nome di Santa María del Puerto Príncipe, divenne Camagüey solo nel 1903.

A rendere Camagüey unica rispetto a tutte le altre realtà di Cuba non è solo la sua curiosa storia, ma anche la sua anima cattolica che si può comprendere ammirando le sue diverse chiese barocche spesso dotate di altari dorati molto interessanti. Ne sono un esempio la Catedral de Nuestra Señora de la Candelaria e la Iglesia de Nuestra Señora de la Merced.

La Catedral de Nuestra Señora de la Candelaria regala un belvedere dal quale si può godere di un’incredibile vista panoramica sulla città, mentre la Iglesia de Nuestra Señora de la Merced è l’edificio coloniale più impressionante di Camagüey e dove aleggia una leggenda secondo cui, nel 1601, una miracolosa figura emerse dalle profondità dell’acqua.

Molto bella è anche la Chiesa di Nuestra Señora de la Soledad che è è probabilmente la più importante della città. Colpisce sin dal primo instante il viaggiatore per i suoi suggestivi colori giallo e bianco, ma anche per i suoi interni che sono visitabili gratuitamente.

Chiesa di Nuestra Señora de la Soledad, Camaguey

Fonte: iStock

La bellissima Chiesa di Nuestra Señora de la Soledad

E poi ci sono i luoghi ricchi di cultura, come il Museo de San Juan de Dios che sorge all’interno di un antico ospedale. Una visita di queste parti consente di conoscere più a fondo la storia della città. C’è poi la Casa de la Trova, il posto perfetto per ascoltare lun po’ di vibrante musica cubana, che prende vita all’interno di un’antica casa coloniale restaurata.

Passeggiando sulle sue strade sinuose, ci si ritrova al cospetto di piazze e parchi che a loro volta sono lo scrigno di numerosi luoghi storici, come Plaza del Carmen e il Parque Ignacio Agramonte.

Plaza del Carmen è uno degli angoli più caratteristici di Camaguey e la stesso spazio in cui svetta nei cieli la chiesa barocca Nuestra Señora del Carmen. Ma non solo, perché da queste parti si possono ammirare gli artigiani che producono i tinajones e anche diverse sculture a grandezza naturale che riproducono gente comune che chiacchiera, gioca a carte e così via.

Presso il Parque Ignacio Agramonte, invece, è presente una statua equestre di Ignacio Agramonte, protagonista della Guerra d’Indipendenza.

Da non perdere è anche la Necropolis dove sono ancora conservate delle tombe bianche, una attaccata all’altra. Sulle rive del fiume Jatibonico vale la pena fare un salto presso il Mercado Agropecuario Hatibonico dove ci sono i pregones, imbonitori che a voce altissima promuovono le qualità della loro merce.

La natura nei dintorni della città

Non solo storia, a Camagüey ci si viene anche per i suoi dintorni che sono un’esplosione di natura eccezionale. Vi basti sapere che il territorio è un continuo susseguirsi di enormi pianure ricche di palme, di specie differenti, e che è circondato dalla Sierra de Cubitas a nord e la Sierra de Najasa a sud.

Poi ci sono le spiagge e le e isole accarezzate da acque cristalline, così come la possibilità di conoscere alcune delle principali specie d’uccelli della regione, come gli incredibili fenicotteri rosa delle Americhe, e paesaggi pieni di barriere coralline.

Playa Santa Lucía, per esempio, regala un paesaggio naturale incontaminato fatto di spiagge di sabbia bianca, palme da cocco e acque cristalline che invitano a fare più tuffi possibili. Poi c’è Playa los Cocos a Cayo Sabinal che sorprende per la sua bellezza tropicale.

Cayo Cruz, invece, è una fantastico isolotto puntellato di spiagge bianche di sabbia fine, alcune delle quali sembrano rubate direttamente al paradiso.

Tante soddisfazioni le possono vivere anche coloro che amano le escursioni perché, nonostante la natura pianeggiante della zona, qui sono presenti numerosi fiumi che hanno scavato canyon eccezionali, grotte e piscine naturali.

Gli isolotti Jardines de la Reina, invece, sono un eden esotico e selvaggio dove sopravvivono abbondanti barriere coralline di ampia biodiversità. Poi ancora i due gruppi montuosi di bassa quota che svettano nel paesaggio pianeggiante: la Sierra de Cubitas, nota per i canyon e i passi che la tagliano in profondità e trasversalmente, e la Sierra de Najasa, pregna di boschi fossili ed altri elementi naturali notevoli.

Insomma, un viaggio a Camagüey può far vivere di tutto, dall’ebrezza del nascondersi dai pirati fino al relax più puro in luoghi paradisiaci.

Cosa fare a Camagüey

Fonte: Getty Images – Ph: Arterra

La straordinaria Plaza del Carmen con la Iglesia de Nuestra Señora del Carmen
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Lago di Gramolazzo: una cartolina in qualsiasi stagione

Nel panorama suggestivo delle Alpi Apuane, c’è un luogo che sembra essere quasi magico: si tratta del lago di Gramolazzo, un incanto turchese su cui si riflettono i boschi circostanti. Siamo in Toscana, e più precisamente nei pressi di un piccolo borgo della Garfagnana. Questa è la meta ideale per un bel trekking o per una semplice camminata nella natura, alla scoperta di paesaggi da sogno.

La storia del lago di Gramolazzo

Forse non avete mai sentito parlare del lago di Gramolazzo, ma è ben più probabile che invece il suo “vicino”, il lago di Vagli, non vi sia del tutto sconosciuto. Entrambi sono infatti bacini artificiali, accomunati da una storia che affonda le radici nel secolo scorso. Fu la SELT Valdarno (Società Ligure-Toscana di Elettricità) a decidere della realizzazione di una diga sul fiume Serchio, per poter sfruttare le sue acque – e quelle dei suoi affluenti – per scopi idroelettrici. La prima ad essere eretta fu la diga sul torrente Edron, nel 1947, ed è anche la più famosa.

Lo sbarramento, infatti, portò all’inabissamento di alcuni piccoli borghi nei dintorni, il più noto dei quali è Fabbriche di Careggine, un centro abitato di fabbri artigiani bresciani: quando il lago, eccezionalmente, viene svuotato è ancora possibile vedere i suoi resti. Pochi anni dopo, venne eretta la diga sul fiume Serchio, una maestosa opera in muratura larga be 96 metri e alta 34 metri. Fu questa a dare vita al lago di Gramolazzo, una vera bellezza. Sebbene sia di origine artificiale, infatti, lo specchio d’acqua è uno dei più suggestivi della regione.

Lago di Gramolazzo e dintorni: cosa vedere

Perché il lago di Gramolazzo merita assolutamente una visita? Si tratta di un luogo straordinario, perfetto per una gita fuori porta in ogni periodo dell’anno. In primavera e in autunno, in effetti, i suoi colori lasciano incantati: il verde dei boschi che si specchiano nel lago dona alle acque lacustri un incredibile color smeraldo, mentre l’arrivo della stagione autunnale regala mille sfumature di giallo e di rosso a tutto il paesaggio. In estate, naturalmente, la natura è più rigogliosa che mai e se ne può approfittare per qualche bella passeggiata nelle foreste e per un tuffo rinfrescante – nei dintorni del lago ci sono strutture ricettive, zone per pic nic, aree giochi e piccole spiagge balneabili.

E in inverno? Qui siamo nel cuore delle Alpi Apuane, ai piedi della montagna più alta della catena (il Monte Pisanino, 1947 metri di quota). Non è raro poter ammirare il paesaggio bellissimo della neve che imbianca i boschi e che si riflette nel lago con il suo candore incredibile. La Vigilia di Natale, è proprio lungo le sue sponde che vengono accesi i Natalecci, caratteristici falò che inaugurano le feste. Ovviamente, non c’è solo la natura: nei pressi del lago di Gramolazzo si può visitare il borgo di Minucciano, un piccolo gioiello della Garfagnana.

Tra i capolavori da visitare c’è sicuramente la pieve di San Lorenzo di Vinacciara, costruita attorno al 1.100 secondo i dettami dello stile romanico, utilizzando come materiale principale la pietra. Al suo interno, sono custodite numerose opere d’arte realizzate da artisti locali. Non meno affascinante è l’eremo santuario della Beata Vergine del Soccorso, che sorge sul valico che conduce verso la Lunigiana. Meta di pellegrinaggio, venne eretto nel ‘500 sul luogo in cui si trovava un’edicola in onore della Madonna del Soccorso.

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Stelle cadenti, congiunzioni e danze tra pianeti: il cielo dà il benvenuto al nuovo anno

Mentre la natura silenziosamente dà spettacolo, trasformando i luoghi che conosciamo in cartoline di immensa bellezza, anche il cielo non si risparmia. Il suo benvenuto a questo 2024, infatti, è davvero magico e surreale. Sono tantissimi gli eventi astronomici che animeranno la volta celeste durante il mese di gennaio.

Stelle cadenti, congiunzioni e danze tra pianeti, ci sarà persino un occultamento e poi una Luna Piena, quella del Lupo. E questo è solo l’inizio: il calendario degli appuntamenti da ammirare a testa in giu nel 2024, infatti, ha già preannunciato un anno magico e indimenticabile per tutti gli appassionati di astronomia.

Il consiglio è sempre quello di raggiungere i luoghi privi di inquinamento luminoso, per avere una vista privilegiata sul cielo, e di farlo adesso perché lo spettacolo è già iniziato. Ecco gli eventi imperdibili da ammirare a testa in su.

Il cielo di gennaio dà spettacolo: gli appuntamenti imperdibili

Sarà un inizio grandioso, quello celebrato dal cielo di gennaio, che porterà in scena lo spettacolo delle Quadrantidi, uno degli sciami meteorici più scintillanti dell’anno paragonabile solo alle Perseidi. L’appuntamento per sussurrare i desideri è previsto nella notte tra il 3 e il 4 gennaio, momento in cui le stelle brilleranno come non hanno fatto mai. Meteo permettendo, lo show sarà visibile a occhio nudo. Vi consigliamo di raggiungere spiagge, montagne e luoghi lontani dai centri abitati per lasciarvi incantare da questa visione magica.

Si proseguirà, poi, con la congiunzione tra la Luna e Venere. Il nostro satellite naturale sarà più vicino che mai al pianeta a partire dalle ore 21.15 dell’8 gennaio. Il momento migliore per osservare lo spettacolo in tutto il suo splendore è all’alba.

La Luna continuerà a dare spettacolo durante tutto il mese, avvicinandosi prima a Mercurio, il 9 gennaio, e poi a Marte il giorno successivo. Il 14 gennaio, invece, toccherà a Saturno duettare con la magica Luna, ma la magia non finisce qui.

Il giorno 15 gennaio, infatti, il nostro satellite naturale passerà davanti a Nettuno occultando il pianeta. Per ammirare lo show consigliamo di munirvi di un telescopio. La Luna concluderà le sue  danze il 19 gennaio insieme a Urano per l’ultima congiunzione del mese. Anche in questo caso, consigliamo di munirvi di telescopio o cannocchiale astronomico per ammirare i movimenti degli astri.

Torna la Luna piena del Lupo: ecco quando

È la Luna la vera protagonista del cielo di Gennaio. Dopo le danze, gli abbracci e i baci ai pianeti, il nostro satellite naturale tornerà a mostrarsi nella sua veste più bella e luminosa. L’appuntamento è previsto il 25 gennaio con la prima Luna piena dell’anno, quella del Lupo.

Il nome, evocativo e suggestivo, è stato scelto dai nativi americani non a caso. Durante il freddo inverno, infatti, i branchi di lupi si avvicinavano ai villaggi in cerca di cibo e riparo. Questo plenilunio, il primo del 2024, è conosciuto anche con il nome di Luna Piena del Ghiaccio.

Non vi resta dunque che organizzare il prossimo viaggio, scegliendo tra le tante destinazioni dell’astroturismo, e lasciarvi guidare dalla luce degli astri e delle stelle per iniziare alla grande il nuovo anno.

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Après-ski, le migliori destinazioni europee per divertirsi sotto lo zero

È tempo di vacanze invernali, di sport ad alta quota, di benessere e di relax, ma anche di tanto divertimento. Le proposte in giro per il mondo sono tantissime, così come altrettante sono le destinazioni da raggiungere in questo periodo.

Montagne, colline e vallate si sono trasformate nel palcoscenico di uno spettacolo incredibile, quello della natura che ha colorato tutto di bianco regalandoci cartoline invernali in cui perderci e immergerci per rilassarci, per meditare, per praticare sport, ma anche per divertirsi con l’après-ski.

Chi cerca, infatti, svago e relax ad alta quota non ha che l’imbarazzo della scelta. Sono tantissimi i luoghi da raggiungere, questo inverno, per godere di panorami mozzafiato e per lasciare andare i problemi e lo stress del quotidiano. Dove andare, dunque? Una ricerca condotta da UNIQLO ce lo svela: ecco i 10 migliori resort europei per l’après-ski.

Après-ski, il divertimento ad alta quota

L’arrivo della stagione fredda ci ricorda che è questo il momento di organizzare nuovi viaggi, quelli che ci conducono al cospetto di paesaggi innevati che sembrano usciti da una fiaba. È questo il momento perfetto per dedicarsi agli sport sulla neve, al relax nelle spa, e anche al divertimento dell’après-ski.

Chi non vuole rinunciare allo svago ad alta quota, infatti, può contare su tutta una serie di proposte davvero incredibili, tutte da vivere e da condividere con gli amici o con la famiglia. Merito dell’après-ski, che tradotto letteralmente vuol dire “dopo lo sci”, e che sta a indicare tutta una serie di attività ricreative e di intrattenimento da svolgere dopo una giornata trascorsa tra le piste e gli sport invernali.

L’après-ski è un vero e proprio must per gli amanti delle vacanze invernali. Diventato popolare negli anni ’50 tra le Alpi francesi, oggi è considerato un appuntamento imperdibile per tutti i viaggiatori. Si balla, si ascolta musica e si brinda, ci si rilassa e si gustano prelibatezze locali all’interno di locali o terrazze che affacciano sulle piste da scii o sulle montagne innevate circostanti. E poi, ancora, ci si dedica allo shopping e al relax. Un vero e proprio momento di svago, da vivere e da condividere, che si traduce in un’esperienza unica e indimenticabile.

Ma quali sono i luoghi migliori per dedicarsi al divertimento ad alta quota? Ad aiutarci a scegliere le destinazioni da raggiungere questo inverno ci ha pensato UNIQLO, il brand giapponese specializzato in capi d’abbigliamento casual, che ha realizzato la lista dei 10 migliori luoghi europei per l’après-ski.

I 10 migliori luoghi da raggiungere per le tue prossime vacanze invernali

Se avete in mente di organizzare una vacanza in montagna per godere delle sue meraviglie, ma al contempo non volete rinunciare né allo sport, né al divertimento, allora siete nel posto giusto. Come abbiamo anticipato, infatti, UNIQLO ha realizzaro la lista dei migliori luoghi  in Europa per l’après-ski, da quelli super lussuosi a quelli più economici, ma comunque sempre bellissimi.

Tenendo conto di diversi parametri, come il numero di locali, spa e negozi, le visualizzazioni su TikTok e le recensioni su Google, la località francese di Courchevel ha conquistato il podio ottenendo il punteggio complessivo più alto nella classifica. Questo non ci stupisce poi molto considerando il fatto che si tratta di uno dei comprensori sciistici più famosi d’Europa. Ogni anno, qui, si riuniscono migliaia di avventurieri per percorrere le favolose piste innevate che offrono una vista privilegiata e mozzafiato sul Monte Bianco. Sempre qui i viaggiatori possono godere di numerose attività di svago e intrattenimento dopo una giornata trascorsa sulla neve.

Per gli amanti di feste e party, invece, le località elette sono Zermatt, Bormio e Val Thorens, situate rispettivamente in Svizzera, in Italia e in Francia. Se oltre allo svago, però, non volete rinunciare allo shopping con vista, allora il consiglio è quello di raggiungere Bormio e Livigno, località che ospitano il maggior numero di negozi, seguite poi da St. Moritz in Svizzera e Megève in Francia.

A chi vuole rilassarsi consigliamo di restare in Italia, sempre a Bormio e Livigno: le due località, infatti, ospitano il maggior numero di centri termali tra le destinazioni prese in considerazione e sono dunque perfette per chi desidera un après-ski all’insegna del benessere fisico e mentale.

Bormio

Fonte: iStock

Bormio

Se è un po’ di movida che cercate dopo aver trascorso una giornata a sciare, allora la destinazione perfetta da raggiungere è Val Thorens, una località francese situata nel dipartimento della Savoia della regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi. La miglior vita notturna invernale ed europea è qui. Seguono, poi, anche Val-D’Isère con ben 18 locali per l’après-ski e Courchevel, che per vita notturna si piazza solo al quinto posto.

I luoghi più economici da raggiungere per l’après-ski

Se avete in mente di organizzare una vacanza invernale economica, ma non volete rinunciare allo svago e al divertimento, allora queste sono le destinazioni da raggiungere. Secondo la classifica di UNIQLO, la Spagna e l’Italia sono i luoghi perfetti da raggiungere senza spendere un patrimonio. Sulla base dei prezzi medi degli alloggi e della ristorazione, è emerso che Candanchú e la Sierra Nevada, in Spagna, sono le mete ideali più convenienti. Qui potrete provare lo scii, lo snowboard e tantissime attività après-ski senza spendere troppo.

In Italia, invece, è ancora Bormio a detenere il primato, anche quello low cost. Seguono poi Sauze d’Oulx, Livigno, Courmayeur, Canazei, Sestriere e Madonna di Campiglio.

Vacanze di lusso tra Svizzera e Francia

Se invece cercate il lusso ad alta quota, allora vi anticipiamo che le migliori destinazioni da raggiungere si trovano tutte tra la Svizzera e la Francia. È qui che è presente il maggior numero di location esclusive, ristoranti stellati, negozi, alberghi a 5 stelle e centri benessere da mille e una notte.

A conquistare il podio della classifica delle destinazioni di lusso per l’après-ski è Zermatt, la cittadina del Canton Vallese adagiata ai piedi del picco del Cervino, con 23 negozi di lusso, 14 spa, 9 hotel a cinque stelle e 12 ristoranti inclusi nella guida Michelin. Conquistano il secondo e il terzo posto, rispettivamente, Courchevel in Francia e St. Moritz in Svizzera. Seguono poi le località francesi di Megève e Chamonix. Chiudono la classifica di lusso, invece, le italiane Corvara, Cortina d’Ampezzo, Val Gardena e Livigno.

St. Moritz

Fonte: iStock

St. Moritz
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Anno sabbatico? Questo paradiso terrestre è il luogo perfetto

Le vacanze in genere durano al massimo una manciata di settimane, durante le quali esplorare i luoghi e conoscerli davvero, percepirne le sfumature e coglierne le tradizioni più profonde, diventa difficile. Se a questo si aggiunge l’impatto che gli spostamenti possono avere sull’ambiente, allora pianificare il prossimo viaggio potrebbe diventare più complicato. Ma non se si decide di trascorrere più tempo nello stesso luogo, magari concedendosi il sogno di una vita, ovvero un anno sabbatico.

E il luogo perfetto per farlo è un vero e proprio paradiso terrestre dove una compagnia ha organizzato tutto affinché il viaggio possa avvenire nel rispetto dell’ambiente, conoscendolo e collaborando in prima persona alla sua tutela. Benvenuti a North Island nelle Seychelles.

North Island nelle Seychelles, il luogo perfetto per un anno sabbatico

Un anno lontani da tutto e da tutti: dalla routine, dagli impegni, dalla quotidianità. Per molti un sogno, che alcuni riescono a trasformare in realtà. Se poi si riesce a trascorrere un anno sabatico in un paradiso terrestre con una particolare attenzione alla tutela dell’ambiente, allora il proprio tempo acquisisce ancora più valore.

A pensarci è stata la società Natucate che li organizza a North Island nelle Seychelles. I loro programmi durano dai 26 ai 52 giorni, come racconta CNN travel, durante i quali si possono svolgere diverse attività come quelle rivolte alla tutela delle popolazioni di tartarughe affiancati da esperti che si occupano proprio di quello.

Ad avere l’intuizione è stato il Ceo di Natukate, Daniel Kaul, che ha spiegato che l’idea è arrivata dopo aver fatto il volontario in vari parchi degli Stati Uniti.

I viaggi più lunghi, poi, possono essere un mezzo per ridurre le emissioni di carbonio degli aerei, ma permettono anche di conoscere in maniera più profonda e vera i luoghi che si visitano.

Nello specifico delle Seychelles si può comprendere il lavoro di conservazione che viene portato avanti da anni, e questo può avere impatto anche al di fuori del tempo in cui le persone soggiornano lì, o al di fuori del territorio specifico, come lui stesso ha spiegato nell’articolo di CNN Travel: “Abbiamo persone che tornano da un lungo anno sabbatico e organizzano un evento di donazione e raccolgono finanziamenti per quei progetti di conservazione. Ma vediamo anche persone impegnarsi con le ONG nel loro paese e pensare alla fauna selvatica o alla conservazione della natura e a cosa si può fare nel proprio quartiere”.

E lì, in quel luogo bellissimo delle Seychelles, i viaggiatori oltre alla tutela della fauna si occupano anche della vegetazione eliminando ciò che non dovrebbe esserci, occupandosi della piantumazione della flora autoctona e poi monitorando la salute nel mare.

North Island, l’isola delle Seychelles è un paradiso

North Island delle Seychelles è un’isola che si trova a nord-ovest da Mahé, la più grande tra quelle che compongono l’arcipelago e dove sorge la capitale Port Victoria. Qui, chi vuole vivere questa esperienza unica, potrà entrare a far parte del gruppo di lavoratori e ricercatori che si occupano della protezione dell’ambiente naturale, alloggerà su North Island dove – come viene spiegato sul sito ufficiale – vi è un’apposita dimora che può ospitare fino a due volontari.

Si lavora dai cinque ai sei giorni alla settimana, il resto del tempo lo si può dedicare a scoprire questo luogo dalla bellezza che toglie il fiato. North Island, infatti, è un’isola privata con spiagge bianche e mare cristallino: un vero e proprio paradiso terrestre da scoprire e da proteggere.

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Il misterioso segreto americano che puoi vedere, ma non toccare

Evanescente e colorata, questa illumina il buio. C’è chi dice che la Luce di Paulding sia un fenomeno sovrannaturale, nonostante studiosi abbiano dato una spiegazione scientifica. Fatto sta che in questo luogo lontano, che si trova nel Michigan settentrionale, quando arriva la sera molte persone si incontrano fuori dalla US Highway 45, per assistere con i propri occhi all’apparizione della luce che arriva come per magia.

Le leggende sul perché queste luci siano visibili nella notte, sono senza dubbio più intriganti della loro spiegazione logica, e in tanti si radunano per vedere i bagliori sfuggenti.

Il fenomeno misterioso della Luce di Paulding

Il mondo è pieno di luoghi misteriosi, le cui leggende si incontrano con la realtà dando vita ad attrazioni che richiamano non solo i cultori del paranormale, ma anche i curiosi. Basta citare, ad esempio, il Lago di Loch Ness in Scozia, oppure i tanti castelli in Italia che si narra siano infestati.

E anche negli Stati Uniti esistono luoghi in cui fenomeni particolarissimi attirano le persone e incuriosiscono le masse. Come accade nel Michigan settentrionale e, più precisamente, fuori dalla cittadina di Paulding dove un gruppo di giovani ha notato la misteriosa luce già nel lontano 1966.

Non importano le condizioni meteo o il periodo dell’anno, le luci appariranno e per vederle ci si dovrà recare su Robbins Road. Da lì si potranno vedere i bagliori, che hanno l’aspetto simile a piccole sfere e i cui colori variano. Possono essere bianche, oppure rosse, altre volte gialle e sono visibili se si guarda verso una collina che si trova a circa 8 chilometri di distanza. Non si possono toccare, infatti non ci si può avvicinare altrimenti spariscono nel nulla, almeno così racconta chi le ha viste. Ma si possono ammirare, non sempre nello stesso modo, fino all’alba.

Le misteriose luci nel Michigan a Paulding
Sono simili a questo bagliore le misteriose luci che si vedono nel Michigan a Paulding

Le leggende sulla Luce di Paulding

Il misterioso fenomeno della Luce di Paulding ha dato vita a più di una leggenda. Una di queste narra che, a creare questo fenomeno, sia il fantasma di un ferroviario deceduto a seguito di un disastro che dà vita a queste luci perché non accada ad altri. La ferrovia da qui, però, non passa. Altre leggende narrano di fuochi fatui che cercano bambini scomparsi o di extraterrestri.

Le ipotesi sono tante e regalano ai visitatori il brivido di assistere in prima persona a qualcosa di paranormale e straordinario. Del resto, è così che accade quando ci si imbatte in fenomeni che la mente umana non riesce a spiegare. Eppure, la Luce di Paulding ha una sua spiegazione e a trovarla sono stati degli studenti universitari che si sono recati sul posto per trovare una ragione logica a questi bagliori notturni.

La spiegazione scientifica

Nonostante in tanti ancora oggi vadano alla ricerca del fenomeno paranormale della Luce di Paulding, nel 2010 degli studenti, insieme a un dottorando in ingegneria elettrica della Michigan Tech University (MTU),  si sono recati sul posto per trovare una spiegazione scientifica.

Ed è emerso che si tratta dei fari delle auto che, combinanti all’ambiente e al clima, danno vita a queste luci particolarissime con un’illusione ottica capovolta, come spiegato da un articolo di BBC Travel. Nonostante sia stata trovata la motivazione, il fascino del luogo resta. Insieme alle sue leggende.