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Anno bisestile: per chi ama viaggiare, è una bella notizia

Il 2024 che è appena iniziato è un anno bisestile, il che significa che, anziché 365 giorni, ne avremo 366. L’anno bisestile, calcolato secondo il calendario solare, serve a colmare un gap temporale nel mutare delle stagioni.

Infatti, la Terra impiega 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi a completare un’orbita intorno al Sole, pertanto, onde evitare lo sfasamento, si è deciso che ogni, quattro anni uno, avrebbe avuto un giorno in più: il 29 febbraio (visto che il mese di febbraio ha solo 28 giorni è sembrato il più fattibile).

Anno bisesto, anno funesto? Non per chi ama viaggiare

Nella tradizione popolare, si dice che l’anno bisestile sia considerato un anno di sventura. E, se pensiamo all’ultimo anno bisestile prima del 2024, ovvero il 2020, quello della pandemia di Covid, potremmo convincerci che sia proprio così. Tuttavia, non è stato un anno sfortunato quello precedente, il 2016, e neppure quelli prima. Anzi, per chi pensa che ci sia troppo poco tempo per fare tutto quello che si vuole un giorno in più nell’anno non può che fare piacere. A partire da coloro che, come noi, amano viaggiare.

Quindi, quest’anno non solo c’è un giorno in più per viaggiare, ma il 29 febbraio 2024 cade anche di giovedì ed è un’ottima occasione per organizzare un ponte scaramantico.

Le mete portafortuna in Italia

Detto che un long weekend è perfetto per qualunque meta italiana o per un corto raggio anche all’estero, per chi desidera organizzare una breve vacanza portafortuna, nel nostro Paese ci sono diverti luoghi scaramantici, perfetti per trascorrere il ponte di fine febbraio sotto una buona sorte.

A Roma, città che merita sempre un viaggio, il luogo più fortunato di tutti è naturalmente la Fontana di Trevi. Gettare una monetina nella fontana, lanciandola di spalle, significa che si tornerà ancora nella Città Eterna. Gettandone due, invece, significa trovare l’amore. Ma se se ne gettano tre, ci si sposerà proprio a Roma.

Se Napoli è stata la meta top dello scorso anno, nel 2024 non sarà da meno. Tra le tappe di un tour partenopeo quest’anno è d’obbligo anche quella al Cimitero delle Fontanelle, dove sono sepolte le vittime delle tante pandemie che hanno colpito la città anche prima del Covid. Si dice, infatti, che i defunti possano fare miracoli. Basta fare una breve visita tenendo in mano un corno rosso per avere fortuna. E si sa che la scaramanzia a Napoli è nel suo DNA.

A Firenze, oltre ai monumenti, ai musei e, perché no, agli ottimi ristoranti, c’è un luogo portafortuna da visitare: si tratta della statua del Porcellino (che in realtà sarebbe un cinghiale) che si trova nel pieno centro, vicino alla Loggia del Mercato Nuovo. La fortuna arriva se si strofina con una moneta il muso della statua esprimendo un desiderio. Dopodiché, bisogna baciare la moneta e farla cadere. Se cade nella griglia sottostante, il desiderio si avvera. Attenzione, però, questo rituale va eseguito non più di tre volte.

Fontana del Porcellino a Firenze

Fonte: 123rf

La celebre Fontana del Porcellino nel cuore storico di Firenze

A Torino, in piazza Castello, si trova un medaglione di bronzo raffigurante Cristoforo Colombo che regge un mappamondo. Chi vuole invocare la buona sorte, deve sfregare il mignolo che è messo in bella mostra e che ha ormai cambiato colore per le continue carezze.

A Verona, la città dell’amore, per la vicenda di Giulietta e Romeo narrata da Shakespeare, c’è la famosa statua di Giulietta che, al contrario di quanto si possa pensare, non è solo legata alla fortuna in amore. La scultura si trova in quella che, secondo la credenza, sarebbe stata la casa della giovane, nel pieno centro storico cittadino. Se si tocca il seno destro della statua di bronzo di Giulietta, che si trova proprio sotto l’iconico balcone, si avrà fortuna in qualunque cosa si faccia.

Statue portafortuna: Giulietta

Fonte: 123rf

La statua di Giulietta a Verona

Qualcosa di simile c’è anche a Treviso: si tratta di una fontana che rappresenta un mezzo busto di donna dai cui seni sgorga l’acqua. Un tempo, però, vi sgorgava il vino. Nel XVI secolo, il podestà di Treviso, Alvise Da Ponte, fece costruire questa singolare statua in seguito a una forte siccità che aveva colpito tutto il territorio. Durante tutta l’epoca veneziana, la statua era collocata all’interno del palazzo pretorio e, ogni anno, per celebrare l’elezione dei podestà, per tre giorni veniva fatto sgorgare da uno seno vino bianco e dall’altro vino rosso, che tutti i cittadini potevano bere liberamente. In epoca napoleonica la statua fu danneggiata e quella che c’è ora e che si trova nel cortile di Palazzo Zignoli è una copia ricostruita nel 1989 dallo scultore peruviano Miguel Miranda Quinones. Si dice che toccare entrambi i seni porti fortuna.

Chi desidera convolare a nozze, invece, quest’anno deve andare a Ravenna. Oltre a visitare i meravigliosi mosaici e i luoghi danteschi, tappa obbligata è il Museo d’arte dove viene ospitata la statua di Guidarello Guidarelli, un condottiero al servizio di Cesare Borgia, che aspetta solo che le ragazze gli bacino le labbra per esaudire il loro desiderio entro l’anno.

Per quanto riguarda Milano, tutti sanno che al centro della Galleria Vittorio Emanuele II c’è un mosaico raffigurante un toro che, se calpestato, porta fortuna. Bisogna farlo nel modo giusto, però: toccare con il tallone destro le “parti basse” dell’animale e compiere un giro di 360°. Perché sia valido bisognerebbe farlo tra il 24 e il 31 dicembre, ma il 29 febbraio non può di certo fare male.

milano toro

Fonte: Ph anshar73 – iStock

Il mosaico del toro nella Galleria Vittorio Emanuele II di Milano

Una cosa simile si fa anche nella cittadina di Gubbio, ma bisogna essere già un po’ fortunati di partenza. Infatti, per avere fortuna bisogna fare tre volte il giro della Fontana del Bargello, ma in compagnia di un cittadino. Iniziate a pensare a come convincerlo.

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Dormire in un letto anche volando in Economy? Ora è possibile

Avete mai avuto l’opportunità di viaggiare in aereo in classe Business? Se vi è capitato siete assolutamente consapevoli che è tutto un altro tipo di spostamento rispetto alla classe Economy perché, oltre a una serie di servizi “di lusso” in più, si ha a disposizione una particolare poltrona che si trasforma in un vero e proprio letto. Un viaggio da fare invidia e che, visti i prezzi, sembrerebbe destinato principalmente ai ricchi, o almeno così è stato fino ad adesso.

La verità, infatti, è che per molte compagnie aeree non sarà più così, in quanto hanno deciso di fare una scelta strategica differente: hanno rinunciato del tutto alla prima classe, facendo della Business class la cabina più importante sui voli internazionali a lungo raggio, e stanno introducendo un ritorno del comfort in classe economica, dopo che per anni è sempre stata resa più scomoda. Vediamo tutte le novità che ci attendono e che sono state raccolte da un articolo prodotto GuidaViaggi.

Le novità per chi viaggia in Economy

Il Covid, volente o nolente, ha modificato sia in meglio che in peggio il mondo dell’aviazione. I servizi di ristorazione e i posti a sedere sono stati ridotti (non solo a causa della pandemia, ad essere del tutto onesti), ma allo stesso tempo i passeggeri sono diventati più esigenti visto anche il notevole aumento dei prezzi degli ultimi mesi.

Per questo motivo, alcuni vettori sono intervenuti sulla loro flotta con lo scopo di rendere il volo in Economy più comodo e attraente.

Da settembre 2024 arriverà lo “Skynest” di Air New Zealand, una vera e propria rivoluzione perché permetterà ai viaggiatori in classe Economy di dormire per davvero, grazie alla possibilità di riposarsi in un letto a doghe simile a quello che abbiamo in casa.

Verranno infatti implementate due file di tre cuccette, impilate l’una sull’altra, nella sezione centrale di alcuni Dreamliner (un modello di aereo sviluppato dall’azienda statunitense Boeing) che voleranno sulle rotte Auckland-New York e Auckland-Chicago.

In questo modo tutti i passeggeri potranno acquistare un posto letto e dormire per quattro ore per circa 200-300 sterline (oltre alla tariffa del volo in classe Economy).

Sarò un viaggio davvero particolare, perché ci si potrà accomodare in una capsula-letto con tanto di illuminazione soffusa che cambierà a seconda delle condizioni della cabina. In più, si potranno collegare i propri dispositivi a una porta Usb e sdraiarsi in un vero e proprio (e comodo) letto in alta quota.

Ogni cuccetta avrà a disposizione un cuscino, un paio di lenzuola e una coperta che verranno cambiate a ogni turno da 4 ore. Tuttavia, è bene sapere che tra un turno e l’altro ci sarà una pausa di 30 minuti utile a risistemare le cuccette per l’ospite successivo.

Skynest non è la prima innovazione di Air New Zealand basata sul dormire. Già nel 2011, infatti, la compagnia aerea aveva introdotto lo “Skycouch”: i passeggeri potevano prenotare una fila di tre posti tutta per loro, provvista di poggiagambe imbottiti in modo da vivere un viaggio come se si fosse sdraiati su un divano tra le nuvole.

Da quel momento in poi altre compagnie aeree, tra cui la giapponese All Nippon, hanno utilizzato questo nuovo servizio. Lufthansa, invece, sta cercando di introdurlo nelle sue nuove cabine “Allegris” entro il 2025, che per la classe Economy prevede ampie poltrone di ultimissima generazione – ergonomiche e dotate di poggiatesta regolabili individualmente per il massimo comfort.

Le altre novità

Molte altre compagnie che volano nei cieli del mondo stanno implementando novità per rendere i voli a lungo raggio delle vere e proprie oasi in volo. “Project Sunrise”, l’offerta di voli diretti a lunghissimo raggio di Qantas da Sydney a Londra, New York, è una reale rivoluzione.

Prevede che i suoi 12 Airbus A350 ospitino 238 passeggeri rispetto agli oltre 300 posti specificati da altri vettori, in modo da avere più spazio. I passeggeri di Economy e Premium Economy, per esempio, potranno avere un frigorifero per servirsi di bottiglie d’acqua, succhi di frutta e snack salutari. In più, ci sarà uno spazio dedicato allo stretching con tanto di televisore touchscreen e pareti imbottite a cui appoggiarsi.

Altre compagnie stanno invece rivedendo i menù previsti nella classe Economy: i pasti dei migliori chef torneranno (e in alcuni casi sono già tornati) a disposizione di tutti coloro che si trovano a bordo. A partire da quest’anno, infatti, le persone che viaggeranno con il vettore taiwanese China Air potranno mangiare una serie di piatti curati da un ristorante a tre stelle Michelin.

Novità anche su Eva Air, un altro vettore taiwanese, dove i passeggeri di Economy Class possono scegliere di assaggiare le delizie della Business Class pagando un piccolo supplemento.

Cathay Pacific, invece, da agosto del 2023 ha messo a disposizione sui suoi aerei un menù a base vegetale realizzato dal ristorante Veda di Hong Kong, con gustosi piatti indiani e cinesi.

Tanti miglioramenti sono avvenuti anche per i passeggeri in attesa di salire a bordo, quindi a terra. Ne è un esempio Emirates che nel 2022 ha aperto la più grande vertical farm del mondo, con l’obiettivo di produrre un milione di chilogrammi di verdure, tra cui insalate e spinaci, all’anno. Tutti prodotti freschi che vanno poi utilizzati nei pasti di tutte le categorie di cabina.

E poi c’è la questione Wi-Fi, che in moltissimi voli è già disponibile ma a costi non sempre possibili. Per questo motivo, la connessione gratuita sta iniziando a essere distribuita a tutti i passeggeri. A dare il via a questa ulteriore rivoluzione sono state le compagnie aeree nordamericane: JetBlue già offre il Wi-Fi gratuito a tutti i viaggiatori dall’ormai lontano 2017.

Delta, compagnia aere di bandiera statunitense, ha annunciato l’intenzione di introdurre connessione internet gratuita e illimitata su tutti i voli internazionali entro la fine del 2024. Poi ancora Singapore Airlines, che ha iniziato a diffondere questo servizio nel luglio 2023, e Qatar Airways, che si appresta a fornirlo gratuitamente per i passeggeri di tutte le cabine.

Anche Lufthansa, a partire da metà gennaio 2024, metterà a disposizione dei suoi passeggeri la possibilità di utilizzare Whatsapp senza alcun costo aggiuntivo.

Insomma, spostarsi per il mondo a bordo degli aerei non sarà più la stessa cosa in qualsiasi classe di viaggio.

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Curiosità Viaggi viaggiare

Questi sono i biscotti più famosi del web: ecco dove puoi mangiarli

I social network hanno cambiato ogni cosa, sicuramente hanno influenzato il nostro modo di viaggiare. Ne sono un esempio i feed di Instagram, che negli ultimi anni si sono trasformati in una delle più grandi fonti di ispirazione per chi è sempre alla ricerca di esperienze incredibili e di luoghi straordinari da raggiungere.

Non solo monumenti artistici, capolavori architettonici e sculture naturali, i social network sono capaci di dettare dei veri e propri trend, alcuni dei quali vale davvero la pena di seguire, soprattutto perché capaci di regalarci avventure sensoriali uniche.

E questo è il caso dei golosissimi cookies al cioccolato prodotti da Van Stapele, una piccola pasticceria situata nel cuore di Amsterdam diventata celebre proprio per la sua produzione. I suoi biscotti, infatti, sono diventati famosi in tutto il web, e virali su TikTok. Il motivo? Sono strepitosi!

Da TikTok a Instagram: i biscotti virali che devi assaggiare anche tu

Organizzare un viaggio ad Amsterdam è sempre una buona idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. La capitale dei Paesi Bassi, infatti, è un concentrato di meraviglie artistiche, architettoniche e paesaggistiche tutte da esplorare.

Il Quartiere dei Musei, che ospita il Rijksmuseum e quello dedicato a Van Gogh, le case strette con facciate a capanna, i suggestivi canali dai quali godere di tramonti mozzafiato e poi, ancora, il mercato galleggiante e il Palazzo Reale: questi sono solo alcuni dei motivi che vi faranno amare Amsterdam.

Ma c’è un’altra ragione per fare visita alla capitale dei Paesi Bassi e ha a che fare direttamente con l’unico peccato capitale concesso: quello della gola. Ad Amsterdam, infatti, esiste una piccola pasticceria di quartiere che produce un unico prodotto: un biscotto al cioccolato che è diventato virale sui social network.

Video, foto e reels mostrano viaggiatori entusiasti che, morso dopo morso, allietano il palato con gli iconici cookies. Chi li ha provati li ha definiti “Strepitosi”, un’autentica esperienza di gusto che, da sola, vale l’intero viaggio. Curiosi di provarli?

I biscotti più famosi del web

Fonte: Van Stapele Koekmakerij

I biscotti più famosi del web

Dove mangiare i biscotti più famosi dei social network

Cos’hanno di tanto speciale i biscotti prodotti ad Amsterdam ve lo sveliamo subito. I cookies Van Stapele sono realizzati con un impasto di cioccolato fondente che conserva, al suo interno, un ripieno di cioccolato bianco. Sono stati realizzati per la prima volta nel febbraio del 2013 da Vera van Stapele all’interno della sua cucina domestica.

Entusiasta di quella ricetta, la donna ha deciso di condividere la sua creazione con il mondo intero e il 1° dicembre dello stesso anno ha aperto le porte del suo accogliente negozio in un vicolo di Amsterdam.

I biscotti vengono preparati ogni giorno e serviti caldi. Per assaggiarli dovrete prepararvi ad affrontare lunghe file d’attesa (non è un caso se sono considerati i biscotti più famosi del web) che, però, valgono l’esperienza di gusto.

Trovate la pasticceria Van Stapele a Heisteeg 4, ad appena 650 metri a piedi dalla celebre Piazza Dam. Il negozio è aperto tutti i giorni dalle 10.00 fino alla vendita dell’ultimo biscotto.

I biscotti di Van Stapele sono virali sui social network: ecco dove mangiarli

Fonte: Van Stapele Koekmakerij

I biscotti di Van Stapele sono virali sui social network: ecco dove mangiarli
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Borghi montagna Viaggi

Baselga di Piné, amato per la tranquillità e la bellezza

Un grazioso centro storico, splendidi monumenti e tanta natura a circondarlo: il borgo di Baselga di Piné è un vero gioiello, scelto dai turisti per la sua atmosfera tranquilla, ma anche per le molte opportunità sportive che offre. Immerso tra le montagne, è infatti il punto di partenza ideale per tanti itinerari – l’ideale per chi ama il trekking. Andiamo alla scoperta delle bellezze di questo paesino da sogno.

Baselga di Piné, tra storia e natura

Il borgo di Baselga di Piné, situato in provincia di Trento, è il centro abitato più popolato dell’Altopiano di Piné, incastonato tra le cime montuose della catena del Lagorai. La sua storia affonda le radici molti secoli addietro: le prime testimonianze di un insediamento in zona risalgono al 1.160, quando il paese era considerato una pieve dei canonici della Cattedrale di Trento. Nel corso del tempo, Baselga di Piné ha assunto via via un ruolo sempre più importante, e ad oggi è una delle località turistiche più famose della zona.

Particolarmente interessante è la sua natura incontaminata: il panorama montano offre molte opportunità per gli amanti delle attività all’aria aperta, tra piste da sci e sentieri di trekking. Tra le escursioni più belle c’è sicuramente il circuito ad anello che permette di esplorare il biotopo di Laghestel, un lago trasformatosi ormai in un’ampia zona paludosa, particolarmente ricca di fauna locale. Un altro luogo molto suggestivo è il lago di Serraia, situato a poca distanza dal paese: in primavera ed estate è la meta perfetta per un bel pic nic, mentre in inverno spesso la sua superficie ghiaccia, diventando un’ottima pista per il pattinaggio.

Cosa vedere a Baselga di Piné

Il centro storico di Baselga di Piné è davvero grazioso e ricco di sorprese. Gran parte del suo patrimonio artistico è custodito in due edifici religiosi: il primo è la Chiesa di Santa Maria Assunta, l’antica pieve costruita nel XII secolo in stile romanico e ampiamente restaurata in diverse occasioni, assumendo l’aspetto gotico attuale. A poca distanza sorge anche la più recente Chiesa di Santa Maria Assunta Nuova, che è invece risalente al XX secolo e presenta, al suo interno, dei pregiati dipinti e dei mosaici meravigliosi.

È invece nella frazione di Montagnaga che si può visitare la Chiesa di Sant’Anna, conosciuta anche con il nome di Santuario della Comparsa. Situato in cima ad una collina, è spesso meta della Via Crucis dei fedeli, in pellegrinaggio lungo la ripida salita. Molte le opere d’arte in esso custodite, tra cui anche la celebre Madonna di Caravaggio. Nei dintorni è stato costruito anche il Monumento al Redentore, dove si trova una copia della Scala Santa di Roma: i suoi ambienti sono decorati con opere d’arte che raffigurano diversi episodi della vita di Gesù.

Un altro luogo da visitare è la frazione di Miola, la più popolosa del paese. Merita soprattutto in inverno, per via delle sue numerose attrazioni. Ad esempio, è qui che si trova lo stadio olimpico del ghiaccio (l’Ice Rink Piné), un anello per il pattinaggio di velocità che ha più volte ospitato competizioni europee e mondiali. È il luogo ideale dove praticare sport come il pattinaggio artistico, l’hockey su ghiaccio e il curling. Mentre, durante il periodo natalizio, Miola si trasforma nel Paese dei Presepi: le vie del borgo si affollano di presepi di ogni tipo, che incantano grandi e piccini.

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grotte lusso Posti incredibili Viaggi

In questa caverna esiste l’alloggio più esclusivo del mondo. E puoi dormirci

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, e anche se questi sono differenti gli uni dagli altri sono tutti accomunati dal medesimo desiderio di vivere e condividere esperienze uniche, quelle che passano anche per gli alloggi.

Hotel a tema, case immerse nella natura, lodge di lusso e sistemazioni da mille e una notte: le strutture ricettive non sono più solo i luoghi del riposo e del ristoro, ma sono diventati parte integrante e caratterizzante delle nostre esperienze di viaggio.

Ed è proprio di un luogo così che vogliamo parlarvi oggi. Di una caverna delle meraviglie che ospita uno degli alloggi più esclusivi del mondo, un lodge confortevole e lussuoso nel quale potrete dormire durante un viaggio in Arkansas. Benvenuti nel Beckham Creek Cave Lodge.

Questo ex rifugio antiaereo ora è un lodge di lusso

Il nostro viaggio di oggi ci conduce nelle terre sconfinate e remote dell’Arkansas. È qui che tra aspre montagne, parchi lussureggianti e aree naturali selvagge, esiste quella che può essere considerata una delle esperienze più incredibili di una vita intera. Certo si tratta di un lungo viaggio, ma siamo certi che i chilometri percorsi valgono la fatica.

Percorrendo gli insidiosi sentieri delle Montagne Ozark nell’Arkansas nord occidentale, e giungendo nei pressi della città di Jasper, è possibile raggiungere una caverna che anche se a prima vista assomiglia a tutte le altre, in realtà nasconde un incredibile segreto. Proprio qui, anni fa, fu costruito un rifugio antiaereo che oggi è stato trasformato in un alloggio esclusivo e unico al mondo.

Stiamo parlando del Beckham Creek Cave Lodge che, come gli stessi gestori ammettono, è diverso da qualsiasi altro posto sulla terra. Il motivo? Gli interni della caverna, labirintici e intricati, ospitano una lussuosa e confortevole casa pronta a ospitare 8 viaggiatori.

Puoi dormire in un alloggio di lusso situato in una caverna

Fonte: Jam Press/beckhamcave.com / IPA

Puoi dormire in un alloggio di lusso situato in una caverna

Dormire in una caverna remota: l’esperienza incredibile

Protetto alla stregua di un tesoro prezioso, il Beckham Creek Cave Lodge è situato su una scogliera che domina l’intera valle in un territorio privato a pochi chilometri da Jasper, città e capoluogo della contea di Newton nello Stato dell’Arkansas. Una casa nella grotta che può ospitare fino a 8 persone e che si dichiara “un alloggio unico al mondo”. E in effetti, a guardare le fotografie, non facciamo fatica a crederlo.

Perfetto per fughe romantiche, per ritiri o per riunioni tra amici o familiari, questo alloggio offre tutto ciò che si può desiderare da una vacanza: posizione strategica, viste mozzafiato, silenzio e tranquillità, comfort e lusso da hotel a 5 stelle. L’appartamento, infatti, ospita 4 camere da letto e 4 bagni, una suite privata per una luna di miele indimenticabile, una cucina dotata di ogni comfort e una zona living. Non mancano una cascata naturale e un piccolo laghetto situato appena al di fuori della caverna.

Oltre a rilassarsi all’interno dei suggestivi ambienti, è possibile andare alla scoperta della natura circostante. Partendo dalla caverna, infatti, gli ospiti possono esplorare le grotte, visitare le cascate e attraversare le zone selvagge fermandosi a contemplare la natura nelle aree ristoro. Beckham Creek Cave Lodge è dotato, inoltre, di un eliporto per chi sogna un’entrata scenica.

Ma quanto costa realizzare questo sogno al Beckham Creek Cave Lodge? La tariffa, si legge dal sito, è di 2200 dollari a notte, tasse escluse, per avere l’appartamento tutto per sé. È richiesta, inoltre, una prenotazione minima di 2 notti.

Dormire in una caverna remota: un'esperienza da sogno

Fonte: Jam Press/beckhamcave.com / IPA

Dormire in una caverna remota: un’esperienza da sogno
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Europa Notizie Viaggi

Tra le migliori 10 stazioni ferroviarie europee ce n’è anche un’italiana

Anche per il 2023, è arrivata la classifica delle migliori stazioni ferroviarie europee, stilata dall’European Railways Index con l’obiettivo di “agevolare i passeggeri nella scelta della stazione ideale per il loro prossimo viaggio in modo da godere della migliore esperienza possibile“: nella Top Ten si ritaglia un posto d’onore un’italiana.

Si tratta di Napoli Centrale, all’ombra del Vesuvio, che si aggiudica la settima posizione, davanti a Roma, Milano, Bologna e Torino.

I parametri dell’analisi della quarta edizione

L’European Railways Index ha preso in considerazione cinquanta tra le più grandi stazioni ferroviarie in Europa (in termini di volume di passeggeri) e ha stilato la classifica 2023 sulla base di vari fattori tra cui i servizi presenti in loco, le opzioni di accessibilità, i collegamenti di trasporto, la qualità delle informazioni fornite, le biglietterie, i negozi, le lounge, le possibilità di ristorazione, la connessione Wi-Fi gratuita, la copertura ferroviaria, i taxi e il ride-sharing.

In più, il metodo di ricerca ha incluso i rapporti ufficiali forniti dalle autorità nazionali, le statistiche online, le mappe delle stazioni, gli aggiornamenti in tempo reale e i feedback dei passeggeri su tutti quegli aspetti che ritengono prioritari come i tempi di attesa, la percentuale di treni in ritardo, le app e i biglietti.

Napoli Centrale, nella Top Ten delle migliori stazioni

Così, la trafficata stazione di Napoli Centrale ha conquistato il settimo posto nella Top Ten delle migliori stazioni ferroviarie d’Europa nel 2023, unica italiana, con un punteggio di 86 su un massimo di 123.

Infatti, le altrettanto frequentate stazioni di Roma, Bologna e Milano non sono riuscite a piazzarsi tra le prime dieci: Roma Termini si è fermata al 16esimo posto, Bologna Centrale al 26esimo e Milano Centrale al 29esimo.

Le altre stazioni che spiccano in Top Ten e la vincitrice assoluta

Quali sono le altre migliori stazioni d’Europa oltre a Napoli?

Decime classificate, a pari merito, Oslo e Vienna, con 81 punti su un totale di un massimo di 123, nona Paris La Gare con 82 punti, ottava Amsterdam con 85 punti, sesta Francoforte con 86 punti, quinta Utrecht con 90 punti, e poi, sul podio, terze a pari merito e 90 punti ciascuna Berna e Berlino, seconda la stazione centrale di Vienna con 94 punti.

Prima ancora una volta, Zurigo, con 102 punti complessivi e servizi definiti “eccellenti”: la sala d’attesa neobarocca è talmente grandiosa da aver ospitato spettacoli d’opera, uno spazioso centro commerciale offre ai passeggeri tutto ciò di cui possono avere necessità, e i treni conducono verso 21 destinazioni tra cui Amsterdam e Budapest.

Le peggiori stazioni europee

Ma la classifica dell’European Railways Index non si ferma alle migliori stazioni del Vecchio Continente.

Infatti, l’analisi ha rilevato anche le cinque “peggiori” stazioni ferroviarie in Europa, quelle, per così dire, “bocciate”.

E, nonostante Francoforte e Berlino Centrale siano nella Top Ten delle migliori con il sesto e il terzo posto, le stazioni meno accoglienti sono tutte in Germania: si tratta di Essen, Berlino Ostkreuz, Berlino Zoologischer Garten, Monaco-Pasing e Brema.

I motivi? I passeggeri lamentano lunghi tempi di attesa per i treni, i troppi ritardi e un servizio ferroviario attualmente “logoro” con livelli di affidabilità in netto calo.

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Europa Idee di Viaggio Ungheria Viaggi

Questo villaggio da fiaba è il più suggestivo del mondo intero

Nel nostro pianeta, esistono luoghi che sembrano essere stati sottratti direttamente alle pagine di un libro di fiabe o da una scena di un film fantastico. Posti dove l’immaginazione e la realtà si intrecciano così perfettamente da farci domandare se stiamo vivendo un sogno o se abbiamo davvero aperto gli occhi su un mondo incantato.

Tra questi luoghi magici, ce n’è uno nascosto nel cuore verde dell’Ungheria. Benvenuti a Tokaj, un villaggio che sembra essere stato disegnato dalla penna di Tolkien, un insieme di casette accoglienti scavate nelle colline, immerse in un bosco rigoglioso che pare uscito dalle descrizioni pittoresche della Terra di Mezzo.

Qui, è possibile respirare la meraviglia, toccare con mano la bellezza di un mondo che sembra appartenere a un altro universo, vivere un’esperienza unica che trasforma la realtà in qualcosa di straordinario. Il paesino in cui la fantasia prende vita e la realtà diventa un sogno ad occhi aperti.

Tokaj: il villaggio incantato nascosto nel cuore dell’Ungheria

Tokaj cantine vino

Fonte: iStock

Cantine di vino a Tokaj, Ungheria

Il villaggio di Tokaj è un luogo che ti accoglie con un senso di meraviglia e stupore. E non è solo la sua bellezza naturale a catturare il cuore, ma il ricco patrimonio culturale, unito alla sua lunga storia vinicola, lo rendono un sito unico nel suo genere.

Dal 2002, il villaggio è orgogliosamente riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, un titolo che mette in evidenza l’importanza del borgo per l’intero globo. Un incantevole mosaico di cantine dalla caratteristica forma triangolare, che si intagliano nelle pendici delle colline circostanti. Queste appaiono come pittoresche villette, coperte da tetti di erba fresca, che si fondono alla perfezione con il territorio. Ma non lasciarti ingannare dalle apparenze. Nonostante le loro modeste dimensioni, queste cantine celano un segreto sorprendente. In realtà, sono dei veri e propri labirinti sotterranei che si estendono dai 10 ai 40 metri di profondità, creando un sistema a più livelli che si snoda nel sottosuolo. Questi corridoi, freschi e umidi, sono l’habitat ideale per la conservazione del vino, e permettono agli abitanti del villaggio di produrre dei nettari pregiati. Infatti, custodiscono il rinomato vino Tokaji Aszú, frutto dell’arte e della passione dei viticoltori locali. Le uve impiegate nella sua produzione non sono soltanto frutti, ma autentiche perle, lasciate appassire fino a raggiungere una perfezione unica.

Inoltre, Tokaj è popolato da edifici antichi come chiese, castelli e palazzi che raccontano storie di epoche passate. Tra queste, spicca la Rakoczi Pince es Udvarhaz, una cantina che offre molto più di semplici vini prelibati. Oltre a deliziosi assaggi enogastronomici, qui è possibile partecipare a visite guidate che ti trascineranno in un’avventura coinvolgente, immergendoti nelle tradizioni di questa incantevole regione.

Tokaj: una destinazione sostenibile entro il 2030

Secondo l’Ufficio Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), quest’angolo di paradiso ha conquistato un posto d’onore tra i migliori villaggi turistici del mondo.

Un riconoscimento dovuto all’ambizioso piano della municipalità di Tokaj per trasformare questo luogo in una regione vinicola di rilevanza mondiale e in una destinazione sostenibile entro il 2030. Una visione che si estende su diversi ambiti, dall’enfatizzazione del vino e delle tradizioni gastronomiche locali alla valorizzazione delle esperienze culturali, religiose e architettoniche che il villaggio ha da offrire. Inoltre, sono in corso progetti di rinnovamento e sviluppo, come la costruzione di una nuova funivia e il rinnovamento di strade e insediamenti, tutti volti a migliorare l’accessibilità e l’attrattività del villaggio.

Indubbiamente, una destinazione in ascesa, un luogo che ha saputo guardare al futuro senza dimenticare il passato. Grazie al suo impegno per la sostenibilità e alla sua ricchezza culturale e naturale, Tokaj promette di diventare una delle mete turistiche più amate del mondo.

Tokaj

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Tokaj, Ungheria
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Bad Gastein, la Montecarlo delle Alpi

Nel cuore del Parco Nazionale degli Alti Tauri, eden del Salisburghese, si cela una delle mete sciistiche più rappresentative dell’Austria, un’amena località in stile Belle Epoque che ha accolto illustri personaggi a partire dal Settecento (Freud, la Principessa Sissi, Beethoven, Schopenhauer, solo per citarne alcuni): ecco Bad Gastein, meraviglia termale, perfetta per vivere la magia dell’inverno ma anche piacevoli escursioni in estate, nonché relax e riposo.

Qui gli amanti della natura, di paesaggi da favola, dello sci e del benessere troveranno davvero la loro “valle incantata”.

Cosa vedere a Bad Gastein, paradiso di montagna

È un’atmosfera internazionale e d’altri tempi quella che si respira a Bad Gastein, splendida cittadina imperiale conosciuta come la “Montecarlo delle Alpi”, immersa in un ambiente di rara bellezza tra vette innevate e distese di verdi prati.

Passeggiare lungo il suo centro signorile è un’esperienza ammaliante, tra il suono della fragorosa cascata che suddivide in due il paese, suggestivi balconi fioriti in primavera, hotel alla moda e l’armonia tra natura e storia: tra i punti d’interesse da non perdere spiccano, ad esempio, la quattrocentesca Chiesa di San Nicola dai pregevoli affreschi e la Chiesa Parrocchiale di Nostra Signora di Bad Gastein, della fine del XV secolo, con un notevole altare barocco.

Oppure il Museo minerario e il Museo di Gastein con pinacoteca, incentrato sulla storia dei bagni termali: non va dimenticato, infatti, che uno dei fiori all’occhiello di Bad Gastein sono proprio le rinomate terme, le Felsentherme, le cui proprietà benefiche e curative sono ormai note in tutto il mondo. L’acqua, che sgorga in pieno centro ai piedi del Graukogel, è ricca di minerali preziosi e di radon così da favorire la circolazione sanguigna, trattare con efficacia le malattie croniche, sciogliere le tensioni muscolari e donare una sferzata di vitalità ed energia.

A vegliare su tutto, etereo sulla cima della collina, il tardogotico Castello di Weitmoser, risalente al 1554.

Una vacanza a Bad Gastein: opportunità per tutti i gusti e tutte le stagioni

Nella cornice mozzafiato delle Alpi Austriache, dove la Valle del Gastein si estende a perdita d’occhio, Bad Gastein offre, in una sola vacanza, innumerevoli possibilità per chi desidera dimenticare almeno per un po’ la frenesia e i rumori della città e ritrovare pace, serenità, equilibrio e benessere in ogni stagione.

Con le vette che superano i 3000 metri e si impongono al di sopra dei ghiacciai degli Alti Tauri, la “Montecarlo delle Alpi” si trasforma, sia durante l’inverno che in estate, nella scelta ottimale per gli appassionati di sport, della mountain bike e delle vacanze attive all’aria aperta: si tratta, infatti, dell’area sciistica più alta del Salisburghese e vanta una fitta rete di sentieri escursionistici dove praticare trekking e fare rigeneranti passeggiate nel silenzio dei boschi e dei pascoli alpini.

Ma non è tutto.

Ogni estate, oltre all’aria fresca, a Bad Gastein si respira anche il fascino dell’arte contemporanea con il “Festival delle Arti“, un entusiasmante programma cui prendono parte artisti di prim’ordine, giovani ed emergenti: la storica centrale elettrica nei pressi della cascata diventa una vera e propria galleria d’arte aperta al pubblico mentre, grazie al Sentiero dell’Arte, gli appassionati possono partire alla scoperta delle varie opere inserite nell’idilliaco paesaggio di montagna.

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Puoi entrare gratuitamente nei grandi parchi americani: ecco quando

Immagina di attraversare l’ampia distesa del Grand Canyon, di respirare l’aria fresca e pura delle Montagne Rocciose, o di lasciarti incantare dalla selvaggia bellezza di Yellowstone. Questo è il fascino ineguagliabile dei Parchi Nazionali degli Stati Uniti, una vera e propria perla del Nuovo Mondo che aspetta solo di essere scoperta.

Fare un tour in questi luoghi è sicuramente un’esperienza unica ed emozionante, un’avventura che ti porterà a contatto con la natura incontaminata e con panorami mozzafiato. Eppure, organizzare un viaggio del genere può comportare costi considerevoli.
Ma niente paura! Ogni anno, il National Park Service apre le porte dei suoi magnifici parchi per alcuni giorni gratuitamente., un’occasione imperdibile per risparmiare qualche soldo e goderti ancora di più l’esperienza.

Preparati per un’avventura imperdibile, un viaggio che ti porterà da un parco all’altro degli Stati Uniti, in un tour on the road che promette emozioni, scoperte e ricordi indimenticabili.

Ecco quando esplorare i Parchi Nazionali gratuitamente

Parco nazionale del Grand Canyon

Fonte: iStock

Parco nazionale del Grand Canyon, Arizona, Stati Uniti

Quest’anno, gli amanti della natura e dell’avventura avranno un’opportunità straordinaria. Il National Park Service degli Stati Uniti ha annunciato sei giorni di ingresso gratuito a tutti i suoi 63 Parchi Nazionali e quasi 430 luoghi protetti. Questa iniziativa offre non solo un risparmio significativo, ma anche un invito a immergersi nella magica bellezza del paesaggio americano. Che tu sia un appassionato escursionista, un fotografo di paesaggi o semplicemente un amante della natura, questa è l’occasione perfetta per pianificare la vacanza all’aria aperta che hai sempre sognato.

Ecco le date da cerchiare sul calendario:

  • 15 gennaio – celebra il compleanno di Martin Luther King Jr., un’occasione per riflettere sulla lotta per i diritti civili e apprezzare la bellezza naturale del paese che King ha tanto amato;
  • 20 aprile – segna l’inizio della Settimana dei Parchi Nazionali, un periodo perfetto per immergersi nella natura e scoprire le meraviglie dei parchi statunitensi;
  • 19 giugno – Giornata Nazionale dell’Indipendenza, un’opportunità unica per celebrare la libertà e l’uguaglianza in un ambiente naturale sorprendente;
  • 4 agosto – celebra l’anniversario del Great American Outdoors Act, una legge che ha contribuito a proteggere e preservare i parchi nazionali per le future generazioni;
  • 28 settembre – Giornata Nazionale delle Terre Pubbliche, dedicata alla celebrazione e cura delle aree naturali;
  • 11 novembre – Giornata dei Veterani, un momento per onorare coloro che hanno servito il Paese in un contesto di pace e bellezza naturale.

Questo giorno libero a gennaio offre l’opportunità perfetta per avventurarsi in questi luoghi affascinanti, vivendo la bellezza della natura in una stagione diversa dal solito.

Infatti, gennaio, con le sue temperature più miti, offre condizioni ideali per esplorare e scoprire alcuni dei parchi più affascinanti del Paese. Luoghi come il Death Valley in California, il Big Bend National Park in Texas, il Bryce Canyon nello Utah e l’Everglades National Park in Florida, che durante i mesi estivi possono diventare estremamente caldi e meno accoglienti, si trasformano in veri e propri paradisi per gli amanti dell’avventura.

Come pianificare la tua visita ai Parchi Nazionali degli Stati Uniti

Per far fronte all’aumento dell’affluenza, molti parchi popolari hanno adottato sistemi di prenotazione su misura per gestire in modo efficace il flusso di visitatori.

Ad esempio, lo Yosemite National Park ha introdotto una politica di prenotazione obbligatoria per coloro che desiderano visitare il parco in determinati giorni dell’anno, come durante il fenomeno naturale dell’Horsetail Fall nel mese di febbraio.

Allo stesso modo, l’Arches National Park richiede di prenotare per le visite tra aprile e fine ottobre. In ogni caso, si consiglia di consultare sempre il sito ufficiale del National Park Service per ottenere informazioni più aggiornate.

Death Valley

Fonte: iStock

Death Valley, California, Stati Uniti
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Borghi Lucignano Toscana Viaggi

Questo è il “luogo più bello del mondo” e si trova in Italia

Definito da tutti come “la perla della Valdichiana”, il raccolto borgo medievale di Lucignano è stato definito da Vittorio Sgarbi come “il luogo più bello del mondo“, la meta da lui scelta per salutare il 2023 e accogliere il 2024.

Ma non soltanto: durante la diretta dal suo profilo Facebook mentre era in visita al Museo Civico, ha speso altre parole d’elogio per il borgo toscano raccontando che “È bello perché è un paese indimenticabile, con l’urbanistica medievale che di casa in casa ti porta dentro il passato e poi è illuminato e illumina tutta la Toscana con l’Albero della vita”.

E proprio “l’Albero della Vita”, conosciuto anche come “Albero dell’Amore”, è uno dei fiori all’occhiello di Lucignano, un pregevole reliquiario alto 2 metri e 60 di scuola orafa senese del 1471, realizzato in oro e adornato con pietre preziose e coralli, fulgida testimonianza della maestria artigianale toscana del XIV-XV secolo.

Una meraviglia in provincia d’Arezzo

Bandiera Arancione del Touring Club e nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia, Lucignano è uno dei centri più rilevanti della Toscana e della provincia d’Arezzo, che sa affascinare con il suo impianto ellittico ad anelli concentrici, arrivato fino a noi intatto attraverso i secoli.

Una passeggiata lungo le strette stradine ombreggiate dalle antiche case in pietra e mattoni consente di respirare appieno l’atmosfera di un tempo che fu e di apprezzare le bellezze architettoniche che ne sono vanto, a partire dalle mura costruite nel Trecento e perfettamente conservate: l’accesso avviene da tre porte, le principali di San Giusto e San Giovanni, e la terza nota come “Porta Murata”.

Di sicuro interesse sono poi la Chiesa di San Francesco, che spicca nell’omonima piazza, edificata nel XIII in stile gotico, ricca di splendidi affreschi di artisti senesi del XIV e XV secolo tra cui va citato “Il Trionfo della Morte” di Bartolo di Fredi, e la Collegiata di San Michele Arcangelo, in via San Giuseppe, dalla facciata mai terminata e custode di un notevole altare in marmo e di opere di artisti del XVI e XVII secolo.

Non si può non prevedere una visita al Museo Civico, che si trova al pianterreno del Palazzo comunale, un trionfo di opere d’arte senza eguali e di numerosi oggetti sacri su cui soffermare lo sguardo: per fare qualche esempio, un cofanetto in osso con legnetti colorati, una croce lignea dipinta sui due lati del XVI secolo, un navicella in argento e un turibolo del 1628, e il già citato “Albero della Vita“, proveniente dalla Chiesa di San Francesco: esposto all’interno della Sala delle Udienze, attira l’attenzione dei turisti a livello internazionale grazie alle sue dimensioni imponenti e alla ricchezza delle decorazioni.

I dintorni non sono da meno

E se Lucignano è il “luogo più bello del mondo”, i suoi dintorni non sono da meno: il borgo toscano, infatti, sorge in una “posizione turistica privilegiata” e permette di raggiungere in breve tempo i più apprezzati centri turistici dell’Italia centrale come Arezzo, Perugia, Firenze, Cortona e Siena.

Al contempo, la natura tutt’intorno rimane incontaminata e autentica, lontana dal turismo di massa, con verdeggianti distese a perdita d’occhio e una campagna curata che si fonde in totale armonia con il paesaggio. Appena fuori dalle mura, ecco il Santuario della Madonna delle Querce, il cui progetto è attribuito al Vasari, e i resti delle fortificazioni medicee mentre, a poca distanza, nel folto dei boschi si erge il trecentesco borgo fortificato di Gargonza.