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Un ponte verde collegherà due laghi italiani

Un nuovo percorso, in fase di realizzazione, collegherà due laghi del Nord Italia: il Lago di Como e il Lago di Ceresio, il versante italiano del Lago di Lugano. Il “Ponte verde tra i due laghi” sarà un nuovo itinerario percorribile facilmente in bicicletta e che collegherà i Comuni di Argegno, sul Lago di Como, e quello di Claino con Osteno sul Ceresio.

Questo nuovo e meraviglioso percorso, immerso nella natura, porterà alla scoperta della storia di una valle ancora poco nota ai turisti, ma in forte crescita: la Valle d’Intelvi, con tappe nei musei, nelle chiese e nei numerosi reperti storici che s’incontrano lungo la strada.

Il “Ponte verde tra i due laghi”

L’ambizioso progetto turistico è stato messo a punto dai Comuni del Centro della Valle d’Intelvi e di Alta Valle Intelvi, con il contributo della Regione Lombardia, al fine di promuovere e di fare scoprire la valle a un vasto pubblico di cicloturisti e di e-biker.

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Fonte: 123rf

Il paese di Argegno sul Lago di Como

Un invito, insomma, a scoprire alcuni paesaggi mozzafiato e le tradizioni secolari offerti dalla Valle d’Intelvi e dal Lago Ceresio, rendendo possibile, agli appassionati della bicicletta, l’esplorazione del territorio in modo unico e coinvolgente. Lungo tutto il percorso saranno disponibili punti di ricarica per le e-bike.

Un itinerario tra storia e laghi lombardi

Tanti sono i punti di interesse che si potranno incontrare lungo il nuovo “Ponte verde tra i due laghi”. A partire dal borgo di Erbonne, un microscopico borgo alpino a cavallo tra Italia e Svizzera che è una perla rara e dove il tempo sembra essersi fermato.

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Fonte: 123rf

Il piccolo borgo di Erbonne in Val d’Intelvi

Questo piccolissimo villaggio isolato, a quasi mille metri di quota, sul versante italiano del Monte Generoso, raggiungibile da una strada tortuosa che, d’inverno, con la neve spesso viene chiusa (quando è innevato sembra un vero presepe), conta solamente una decina di abitanti, un po’ italiani e un po’ svizzeri. Il suo isolamento lo caratterizza da sempre.

La sua storia è antichissima. Il villaggio di Erbonne, infatti, ha origine preromana e risale a ben 3mila anni fa, precedendo di 300 anni persino la fondazione di Roma.

Un altro borgo attraversato dall’itinerario è Sighignola, soprannominata “il balcone d’Italia”, da cui poter ammirare tutto l’arco alpino con il Monte Rosa e il Cervino e i laghi, di Ceresio e di Lugano e, nelle giornate limpide, persino il Lago Maggiore. Sorge sul confine italo-svizzero, tra il Comune italiano di Alta Valle Intelvi e quelli svizzeri di Arogno e Lugano.

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Fonte: 123rf

Il paese di Ceresio, affacciato sull’omonimo lago (anche chiamato Lago di Lugano)

Una delle attrazioni da non perdere lungo il tragitto è il Santuario San Pancrazio del 1186, che si trova in località Ramponio, lungo un percorso che, un tempo, collegava Scaria, Verna e Osteno, dove nell’antichità viveva la comunità medievale Vestobbia.

Dell’edificio originale oggi restano solo il campanile e l’abside romanica trasformata in una cappella intorno al XVI-XVI secolo.

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Lutago, un vero e proprio paradiso outdoor

Uno scenario spettacolare incornicia Lutago, incantevole paese altoatesino situato all’ingresso della Valle Aurina. Le cime imponenti che lo incorniciano fanno da sempre gola a escursionisti e alpinisti esperti, ma sono diverse le esperienze da vivere in questa popolare località turistica, perfetta per chi desidera organizzare una vacanza indimenticabile con tutta la famiglia e per chi non vede l’ora di vivere emozionanti avventure ad alta quota. Andiamo, dunque, alla scoperta di questa gemma dell’Alto Adige.

Vacanze in Alto Adige: benvenuti a Lutago in Valle Aurina

Situato a 956 m di altitudine, Lutago (Luchta in dialetto sudtirolese) è il primo paese del comune di Valle Aurina, in provincia di Bolzano. I suoi soleggiati versanti appartengono al maestoso Sasso Nero, alto 3.369 metri, una delle più importanti cime posizionate sul crinale spartiacque – confine italo austriaco – ma non l’unica che rallegra il cuore di scialpinisti ed esperti di escursionismo su ghiaccio. Ci sono infatti altre 13 cime oltre i tremila metri che si trovano nelle immediate vicinanze di questo incantevole paesino, che in ogni stagione garantisce una vacanza all’insegna della natura e del relax per grandi e piccini.

Simbolo di questa località di villeggiatura è la chiesa che svetta sopra una collinetta circondata dai prati di montagna, dedicata a San Sebastiano e a San Rocco, i santi protettori invocati contro la peste. Sui boscosi pendii scoscesi si stagliano, invece, i masi che impreziosiscono il versante meridionale della Alpi della Zillertal.

Se decidete di visitare Lutago in inverno, apprezzerete la sua eccellente posizione tra le due aree sciistiche dello Skiworld Valle Aurina: Speikboden, vicino a Campo Tures, e Klausberg, nei presis di Cadipietra  rispettivamente a 3 e 8 km di distanza dal paese, entrambe di dimensioni moderate e adatte alle famiglie, facilmente raggiungibili in autobus. Non mancano i percorsi per le escursioni con le ciaspole e per gli scialpinisti, mentre per chi preferisce lo slittino, c’è una pista che parte dalla stazione a monte dell’area sciistica Speikboden e arriva fino a qui, per un totale di 10 km di percorso. Trattandosi della pista più lunga dell’Alto Adige, può essere anche innevata artificialmente, offrendo un’esperienza di vacanza in Valle Aurina unica nel suo genere.

Oltre alle avventure sulla neve, Lutago offre altre occasioni di divertimento outdoor. Chi vuole fare il pieno di adrenalina, potrà ad esempio provare l’emozione del rafting sul fiume Aurino. Se, invece, si è in cerca di attività meno impegnative, in paese vengono offerti trekking a cavallo e giri in carrozza.

L’imperdibile Museo dei Presepi Maranatha

Per un’esperienza unica e diversa a Lutago, non perdetevi una visita al Museo dei Presepi Maranatha, inaugurato nel 2000, che vanta l’esposizione di presepi più grande d’Europa. Il nome “Maranatha” deriva dall’aramaico, significa “Venga nostro Signore”. Il Museo dei Presepi Maranatha rappresenta una ricostruzione di uno “stadel” (fienile) tirolese, costruito con il legno di un maso di Predoi che risale al 1725.

Per tutto l’anno, i visitatori possono ammirare i presepi provenienti da vari paesi e conoscere la tradizione della scultura dei presepi della Valle Aurina. Vi troverete presepi in miniatura o con figure a grandezza naturale, in stile alpino o orientale, opere che hanno più di 300 anni fino alle più moderne, tra cui anche un presepe Swarovski.

Si può inoltre entrare a contatto con la lunga tradizione della lavorazione del legno in Valle Aurina, con una visita all’atelier degli artisti, dove ammirare con i propri occhi come gli artigiani della zona lavorano e realizzano le loro opere d’arte. In questi laboratori, tra le altre cose, si realizzano anche le famose maschere dei Krampus. In una stanza del museo è infatti possibile ammirare le maschere realizzate per la tradizionale sfilata di San Nicolò.

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L’offerta voli low cost da prenotare entro oggi

Ryanair ha lanciato un’offerta flash da prenotare entro la mezzanotte di oggi per partire già da domani – e fino al 15 marzo – a prezzi bassissimi.

Ci sono biglietti aerei a partire da 19,99 euro a tratta, ma spulciando tra le offerte ci sono tariffe anche più basse che partono da 14,99 euro.

Se siete alla ricerca di idee, ecco quali sono i nostri consigli di viaggio e le mete più indicate dove andare entro metà marzo.

La magia di Riga d’inverno

Il freddo a Riga non manca, ma è anche il suo bello. La “perla del Baltico” è una città affascinante, capace di offrire ai visitatori molte attrazioni storiche e culturali, raggiungibile a 16,99 euro con Ryanair. È il centro commerciale e politico della Lettonia nonché la più grande dei Paesi baltici.

La storia di Riga vede la sua nascita nel XII secolo dal clero tedesco con le successive dominazioni svedesi e russe. Nei primi anni del 1900, la città e tutta la Lettonia conquistarono la loro definitiva indipendenza.

Testimonianze del passato sono ancora presenti nell’architettura, nei monumenti e nelle abitudini degli abitanti. Il centro storico è medievale, ma l’insieme della città spicca per la bellezza dei suoi edifici Art Nouveau.

Oltre all’arte e alla cultura, Riga è famosa per i numerosi locali notturni, i ristoranti e i bar, molti dei quali concentrati nella bellissima piazza Livu.

Capitali europee low cost dove andare autunno

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La bellezza di Riga in ogni stagione

La città da scoprire: Memmingen

Se siete in cerca di una nuova destinazione per iniziare il nuovo anno con una novità, allora la nostra proposta è la città bavarese di Memmingen, non lontana da Monaco, raggiungibile dall’Italia con voli a meno di 15 euro.

Quella di Memmingen è una storia antica e gloriosa, che merita d’essere conosciuta: in epoca tardo-romana, da piccolo centro abitato si trasformò in Libera città imperiale. Un titolo che mantenne sino agli inizi dell’Ottocento, prima di diventare, come è oggi, una piccola perla delle Prealpi svevo-bavaresi.

Nel 1525, a Memmingen la “guerra dei contadini” condusse alla prima Dichiarazione europea dei diritti dell’uomo, scritta da 12 contadini della città. E, questo passato di importanti avvenimenti e grande orgoglio è ancora oggi visibile nel suo raccolto centro storico: la piazza del mercato, la Marktplatz, era un tempo il cuore della città vecchia e vede oggi affacciarsi il Rathaus, un edificio dalla splendida facciata settecentesca, e la Steuerhaus, la “casa delle tasse”, coi suoi affreschi in stile Rococò.

Anche se l’edificio più interessante di Memmingen è la Siebendächerhaus, la “casa dei sette tetti”, costruita agli inizi del Seicento dalla corporazione dei conciatori. Una piccola perla da visitare anche in un weekend.

Memmingen, città della Baviera dalla storia gloriosa

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Memmingen, la città della Baviera dalla storia gloriosa

Scoprire i Paesi Baschi

Tra le rotte coperta da Ryanair c’è anche quella verso Vitoria, capoluogo dei Paesi Baschi, una regione autonoma spagnola, una tappa molto importante per il famoso Cammino di Santiago che oggi si fa apprezzare soprattutto per i suoi spazi verdi.

Nell’entroterra dei Paesi Baschi, questa città, un tempo crocevia commerciale e culturale, oggi conserva storie e leggende.

La città di Vitoria è divisa in due parti: il centro antico della città in stile Medievale è situato in collina e si concentra intorno alla cattedrale gotica di Santa Maria, circondata da strade storiche e raffinati palazzi rinascimentali. Ai piedi della città vecchia si sviluppa quella nuova, Gasteiz, più moderna e industrializzata, ma anche più romantica, con i suoi grandi viali, i giardini e gli edifici che raccontano quanto sia elegante Vitoria.

Se la cultura basca vi affascina da sempre, nella lista delle destinazioni dei prossimi viaggi non può mancare Vitoria.

La cultura basca a Vitoria

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La bellezza di Vitoria, nei Paesi Baschi
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L’arte di Dalì illumina la natura: a Parigi è magia

Immaginate di trovarvi nella meravigliosa Parigi, con l’aria frizzantina della notte intenta ad accarezzare la vostra pelle. È già un’immagine incantevole, non trovate? Bene, però si può sempre fare di meglio, come per esempio sognare di fare una passeggiata luminosa tra le opere di Dalì. Un’associazione troppo fantasiosa? Niente affatto, perché è proprio quello che potreste vivere (davvero!) al Parc de la Villette, uno dei più grandi parchi della capitale francese.

La passeggiata luminosa L’Art dans la Nature

Ma di cosa stiamo parlando nello specifico? Di L’Art dans la Nature,  non una “semplice” mostra ma un vero e proprio percorso luminoso, un cammino di luci e suggestioni pensato dall’associazione culturale e d’intrattenimento LETSGO per omaggiare Salvador Dalì, esaltare la bellezza di Parc de la Villette e risvegliare e stuzzicare i senti dei visitatori, portandoli a riflettere su ciò che apparentemente sembra illogico e strano e a tenere in alta considerazione il valore della vita, della natura e di ogni momento.

Art Dans Nature, mostra luminosa di Dalì a Parigi

Il cammino è ricchissimo: l’intero parco è stato diviso in 21 aree che si distinguono per un’opera principale ma che sono anche arricchite di piccole chicche e animazioni luminose. In tutto, ci sono più di 3.000 fra fontane illuminate, sculture iconiche, installazioni interattive e creazioni plastiche, che insieme formano il primo labirinto di luce mondiale in assoluto a dare spazio alle opere di Dalì, permettendo anche di guardarle da una diversa prospettiva.

Salvador Dalì, le danze incantate e la natura

Quasi tutte le luci di L’Art dans la Nature si muovono, si incontrano, volteggiano. E non è un caso, né si tratta “solo” di un escamotage scenografico. Anche i movimenti delle luci, a volte lenti e a volte veloci, a volte frenetici e a volte rallentati e morbidi, richiamano un punto cardine dell’arte di Dalì: la danza del tempo. Dalì era infatti ossessionato dal concetto di tempo e per mezzo delle sue opere (tra cui l’iconica La persistenza della memoria) ne sottolineava fugacità e importanza.

Parigi, mostra Arte nella natura

Allo stesso modo, Dalì era affascinato dalla natura: aveva con essa un legame profondo, molto più di quanto si possa pensare quando si immagina l’artista, così innovativo e “metropolitano”. Il legame traspare dalla presenza frequente, nelle sue opere, di elementi come uova, insetti, animali più o meno distorti.

Immagini oniriche e surrealismo

Alcuni di questi animali compaiono all’interno di L’Art dans la Nature: troviamo le formiche, che sembrano essere “fuggite” da alcuni capolavori, ma anche l’unicorno, gli elefanti e le lumache, tutti posizionati in scorci del parco che contribuiscono, durante la notte, a dare loro un aspetto ancora più magico, ancora più onirico.

Art Dans Nature, mostra luminosa di Dalì a Parigi

Tutto il percorso è stato studiato per restituire il desiderio di Dalì di sconvolgere le convenzioni ed esplorare gli angoli più nascosti della mente umana, quelli più creativi, quelli popolati da esseri e creature che non corrispondono al reale. Visitare L’Art dans la Nature è, dunque, un regalo da fare a noi stessi per sorprenderci a sognare l’insolito (o addirittura l’inammissibile). La passeggiata resterà aperta fino al 21 gennaio, ed è visitabile dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00.

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Vivi la Sardegna in modo autentico con Toucan Travel

Luoghi da sogno, rilassanti e dal sapore gourmet ma anche escursioni alla scoperta delle antiche tradizioni della Sardegna. Esperienze incredibili da vivere ogni mese dell’anno grazie agli itinerari ad hoc firmati Toucan Travel.

Tantissime soluzioni di viaggio una sola destinazione: la Sardegna

Quella di Toucan Travel è un’avventura nata nel 2016 con l’obiettivo di offrire qualcosa di nuovo e di diverso al mercato turistico. L’idea vincente è stata quella di puntare solo su un’isola del Mediterraneo che fosse in grado di stupire i viaggiatori durante tutti i dodici mesi dell’anno: la Sardegna. Toucan Travel da subito stringe importanti collaborazioni con alcuni dei player del turismo tra i più importanti come per esempio Grimaldi Lines e Corsica Ferries per il trasporto marittimo dei passeggeri. All’istante arrivano le prime proposte dei tour esperienziali che vanno della Maddalena e al Golfo di Orosei. Nel 2019 ampliano il servizio di trasporto marittimo con l’accordo con Grandi Navi Veloci per offrire sempre più opportunità di raggiungere la Sardegna via mare.

Toucan Diving & Tours - Sardegna - Orosei
Sardegna – Orosei

Quali sono i bellissimi tour ideati da Toucan Travel in Sardegna?

Tra gli itinerari proposti e le visite guidate di Toucan Travel spiccano i tour da Santa Teresa ad Orosei, dall’Asinara a Bosa. Tutte mete che offrono il meglio delle experience a contatto della natura. Percorsi resi incredibilmente unici, senza stress e pensieri, grazie al servizio di noleggio gommoni e skipper che ti condurranno ovunque vorrai, per esempio all’interno dell’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo dove, potrai scoprire paesaggi incantati e tuffarti in acque dal tono caraibico. Grazie anche ad un kit snorkeling che potrai utilizzare per ammirare dalla superficie i meravigliosi fondali dell’area marina ricchi di flora e fauna tipica del mar Mediterraneo.

 

Toucan Diving & Tours - Sardegna - Terme
Terme a Fordongianus, Oristano, Sardegna

I tour di Toucan Travel in Sardegna soddisfano le esigenze di chi, oltre a godersi il mare, ha voglia di praticare bellissimi trekking o dedicarsi al totale relax.

Da non perdere il percorso proposto sul Gennargentu, l’area dove meglio si può apprezzare la ricchezza naturalistica della Sardegna. Vero scrigno dei tesori nascosti nell’entroterra. Un vasto complesso montuoso dal paesaggio variegato in cui rocce e canyon si alternano con verdi vallate, boschi, spiagge e falesie. Gli estimatori del benessere invece non dovranno mancare una gita a Fordongianus, il piccolo paese noto sin da epoca romana per le sue terme custodito tra le affascinanti architetture di epoca imperiale.

Visto che i gli itinerari proposti da Toucan Travel in Sardegna soddisfano le esigenze dei viaggiatori anche durante la stagione invernale non esitare a scoprire quali esperienze puoi vivere in questo periodo dell’anno, visitando il suo sito web.

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Lo sai che in Italia esiste una città dalle 500 cupole?

È veramente difficile, per chi non l’ha visto almeno una volta, descrivere il luogo di cui stiamo per parlarvi. Si tratta di una città che non ha una sola anima, ne ha diverse, tutte splendidamente complesse, tutte perfettamente intersecate e connesse. E, se ciò non bastasse, si tratta di un posto che ha un patrimonio storico-culturale immenso, talmente immerso da essergli valso l’appellativo di Città delle 500 Cupole. Ma dov’è? Qual è questa città?

È in Italia, ed è Napoli. Napoli, in grado di rapire il cuore di chi la percorre, di restituire a chi la visita odori e sapori che non si trovano da nessun’altra parte al mondo. Napoli, che coniuga opulenza e ricchezza a scorci poveri ma genuini e colorati. Napoli, che nel caso non lo sapeste è ance la città più ricca al mondo di chiese, edifici di culto e conventi, che punteggiano il suo cielo con le sue calotte circolari, uniche e incantevoli.

Napoli e le sue 500 cupole

Scoprire (e riscoprire) Napoli dovrebbe essere una delle priorità nella vita di chi viaggia spesso. Il capoluogo campano è uno di quei luoghi che offre ristoro a ogni anima, che rinfranca lo spirito e infonde un’incredibile energia. I motivi di questa sua “capacità” sono davvero moltissimi, ma se volessimo sceglierne uno, in questa sede sceglieremmo il meraviglioso mix di sacro e profano che la contraddistingue.

Napoli dall'alto

Palazzi storici e nobiliari ed strutture civiche incontrano chiese maestose e basiliche che spiccano, svettano, quasi a segnalare che questa città più d’ogni altra è vicina a Dio. È proprio per questo che nel XVIII secolo la città si è, appunto, aggiudicata il soprannome di città delle 500 cupole: chi aveva il privilegio di osservare Napoli dall’alto rimaneva colpito da questi tetti tondi, che sembravano e sembrano intervallare la mappa della città, segnalandone la potenza spirituale.

Le chiese più belle di Napoli

E attenzione, le cupole non sono che un “antipasto”. Straordinarie da fuori e dall’alto, molte delle chiese di Napoli nascondono anche dei tesori straordinari al loro interno, lasciando di stucco chiunque le visiti. È il caso, per esempio, del Basilica Santuario di Santa Maria del Carmine Maggiore, con interni in stile barocco, o della Chiesa di San Ferdinando, anch’essa con interni barocchi e con incredibili volte affrescate.

Interno della chiesa di San Ferdinando a Napoli

Fonte: iStock

Chiesa di San Ferdinando a Napoli

Da non perdere neanche la di Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio, che nasconde capolavori di Stanzione e Giordano e, ovviamente, la maestosa e simbolica Chiesa di San Francesco di Paola di piazza Plebiscito, che “cela” un altare in marmi policromi e lapislazzuli finemente intarsiato.

Vedere Napoli e poi morire (di bellezza)

Vedi Napoli e poi muori“, dice un detto che si è diffuso velocemente nel corso della storia della città e di cui non tutti conoscono il significato. Questo famoso aforisma, scritto da Goethe, è un realtà una delle celebrazioni più alte della città. In pochissime parole (che possono quasi apparire crude, minacciose), Goethe ha cercato di trasmettere un’esperienza totalizzante che lo ha travolto quando ha scoperto la storia della città, le persone che la abitavano, la sua cultura e tutta la sua folgorante bellezza.

Napoli dall'alto di notte

Oltre alle cupole (come se ci fosse bisogno di dirlo!) c’è molto di più. Meraviglie nascoste ed esperienze segrete si accostano facilmente alle visite più “canoniche” ai monumenti della città, ma anche una semplice passeggiata tra i muri dei vicoli della città può facilmente diventare pura suggestione. Dunque, se non ci siete mai stati, è il momento di pensarci: visitate la città dalle 500 cupole e ciò che avrete in cambio sarà un sogno a occhi aperti.

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Riparte il treno che collega Milano e Parigi

Dopo essere stato interrotto a causa di una frana, finalmente è ripartito il treno veloce che collega Milano a Parigi (e viceversa). È stato necessario attendere circa 4 mesi, ma ora sarà di nuovo possibile tornare a circolare su questa interessante rotta che dalla Capitale italiana della moda conduce, a tutta velocità, alla volta di quella che è ritenuta una delle delle Capitali più romantiche del mondo.

Il TGV INOUI tra l’Italia e la Francia

Era il pomeriggio del 27 agosto 2023, e più o meno 700 metri cubi di roccia sono franati a Saint-Andrè en Savoi, appena al di là del confine con l’Italia e del tunnel del Frejusm, nella valle della Maurienne.

Per fortuna nessuna persona è rimasta ferita nemmeno durante i due crolli successivi, che hanno portato al distaccarsi di due rocce da un costone della montagna, facendo rotolare massi, terra e altri detriti a valle.

La buona notizia è che dopo quattro mesi da questo evento, SNCF Voyageurs ha riaperto il collegamento ferroviario di TGV INOUI tra lItalia e la Francia.

Il servizio TGV INOUI tra Milano e Parigi è ripreso il 10 gennaio e, anche nei prossimi giorni, sarà effettuato in treno e in bus nella parte ancora interrotta alla circolazione ferroviaria, tra Oulx e Saint-Jean de Maurienne.

Orari e info utili

Tutto sta per tornare alla quasi completa normalità, e per questo il primo treno da Milano a Parigi è partito (e partirà nei prossimi giorni) dalla stazione di Milano Porta Garibaldi alle ore 14:10. I passeggeri diretti in Francia viaggeranno in TGV INOUI da Milano e da Torino a Oulx, poi in bus da Oulx a Saint-Jean de Maurienne, dove un TGV INOUI li attenderà per completare il viaggio da Saint-Jean de Maurienne verso Chambéry e Parigi.

SNCF Voyageurs ha già messo in vendita i biglietti dal 10 gennaio al 24 marzo. L’azienda ha però deciso di prorogare la disponibilità dei biglietti, ciò vuol dire che prossimamente saranno presto resi disponibili per l’acquisto anche quelli per le date successive al 24 marzo.

Il prezzo del biglietto per il TGV INOUI parte da 39 euro e può essere acquistato sui canali di vendita abituali, sul sito e applicazione SNCF CONNECT e presso le agenzie di viaggio autorizzate. Ma non è finita qui, perché i clienti in possesso della Carta Avantage possono continuare ad utilizzarla usufruendo degli stessi vantaggi su tutto il tragitto, in particolare la riduzione del prezzo dei biglietti.

A bordo dei treni sarà come fare il viaggio dei sogni grazie al personale di bordo franco-italiano che assicurerà a tutti i passeggeri il massimo del comfort. Sarà disponibile per tutti il Wi-Fi, in più su una parte del percorso sarà addirittura possibile usufruire di un’offerta di ristorazione.

La riapertura del collegamento tra i due Paesi è stata accolta con entusiasmo sui social, soprattutto da coloro che privilegiano una tipologia di viaggio che sia economica e sostenibile.

A tal proposito il Dott. Ancora, Amministratore Delegato di Sncf Voyages Italia, ha dichiarato: “Oggi è un giorno di estrema importanza. Dopo 4 mesi di stop, TGV INOUI è lieta di annunciare il lancio del primo servizio sostitutivo di collegamento tra Italia e Francia. Si tratta di un’alternativa pratica e sostenibile al trasporto aereo, per la ripresa dei collegamenti tra due nazioni che sono sempre state interconnesse e il cui collegamento è per noi di fondamentale importanza. L’impegno verso i nostri clienti è il volano di ogni nostra azione e strategia, e la riapertura ne rappresenta una chiara dimostrazione”.

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In Italia esiste una Spa fatta di neve e ghiaccio: è un sogno

Un panorama bianco, innevato, candido e poi le alpi, punteggiate anch’esse di bianco, luminose e suggestive, e i dolci colori del legno che richiamano romanticismo e bellezza: basterebbe soltanto questo a farvi venire voglia di teletrasportarvi a Livigno, a ben 1.816 metri di altitudine in Italia, ma adesso c’è anche una ragione in più. Quale? Una Spa fatta di neve e ghiaccio che sembra quasi irreale per quanto è bella e per la sensazione di benessere che trasmette anche solo a un primo sguardo.

La cosa più interessante da sapere è che questa Spa permette di vivere due esperienze davvero incantevoli: immergersi nel calore e nei getti idromassaggio di una Jacuzzi e restare per qualche minuto all’interno di una sauna fredda. Non la “solita” sauna, dunque, ma un’esperienza alternativa che rigenera corpo e mente.

La Snow Spa Experience a Livigno

Ma andiamo per ordine, dicendovi innanzitutto che l’idea di questa Spa è del gruppo Lungolivigno, già proprietario dell’hotel Lac Salin che la ospita. Da molti anni (oltre 25) questo gruppo si occupa di creare con la neve delle installazioni artistiche o degli spazi dove pernottare, ma quest’anno è arrivata un’altra evoluzione che è riuscita a coniugare arte, neve e benessere. Come abbiamo già detto, la Snow Spa Experience promette di far vivere ai suoi ospiti un’esperienza bellissima, ma se ci pensate è anche più che bella se si pensa che si tratta di un’esperienza fugace, passeggera, che può essere colta solo in questa stagione fredda.

Spa nella neve Lac Salin

Sì, perché tutta (proprio tutta) questa “temporary spa” è davvero fatta di neve e ghiaccio, non è affatto un modo di dire. È stata infatti costruita con la neve e rimane solida e ferma grazie alle rigide temperature, che durante la notte raggiungono anche i -30 gradi. La sauna è stata scolpita dall’artista valtellinese Vania Cusini e ogni angolo è stato pensato per favorire il contatto con la neve.

Nef e Glec: il relax più assoluto

La jacuzzi prende il nome di Nef, mentre la sauna prende il nome di Glec: due parole dialettali che significano neve e ghiaccio. L’idea è quella di combinare il caldo e il freddo, proprio come facevano nel passato gli antichi romani che alternavano il caldo e il freddo nei loro bagni termali. D’altronde, la combinazione di queste due temperature porta effetti veramente benefici sulla salute, perché il contrasto aumenta non solo il benessere fisico, ma anche quello mentale.

Spa nella neve

Gli ospiti sono quindi invitati ad alternare i bagni caldi nella Nef Jacuzzi, ristoratori e rigeneranti, alla permanenza al freddo nella Sauna Glec, rinvigorente e corroborante. L’idea è vincente, perché i benefici della crioterapia (ossia quelli che derivano dal freddo) sono moltissimi e aumentano se combinati alla terapia del calore. Poi, l’aria di montagna rende tutto ancora più efficace!

Benessere ad alta quota

Caldo, freddo, aria di montagna: fondamentalmente questi tre elementi, insieme, creano una vera e propria ricetta di salute che può aiutare, fra le altre cose, a rafforzare il sistema immunitario, a migliorare la circolazione sanguigna, a rassodare i tessuti e a stimolare il metabolismo, oltre che a ridurre le infiammazioni. Il tutto, chiaramente, influendo positivamente sulla mente con una fortissima sensazione di rilassamento e appagamento.

Hotel Lac Salin Spa e Mountain Resort,Livigno

La Snow SPA Experience non è riservata solo agli ospiti del Lac Salin Hotel, è aperta anche agli esterni: l’ingresso giornaliero ha un costo di  53 euro per 4 ore. Se vi trovate nei paraggi, non perdete l’occasione!

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La città inserita nel più grande porto naturale del Mediterraneo

Ci sono alcune città che hanno il dono di sorgere incastonate in paesaggi eccezionali. È il caso della località di cui vi stiamo per parlare che è inserita nel più grande porto naturale del Mediterraneo (oltre che uno dei più sicuri). Grazie ai suoi ben 5 chilometri di lunghezza, è una vera e propria meraviglia ammirata e guardata con stupore sin dall’antichità.

Mahón, Capitale dell’isola di Minorca

Il posto in questione prende il nome di Mahón ed è la bellissima Capitale dell‘isola di Minorca, in Spagna. Chiamata Maó in catalano, è un vero e proprio fiordo naturale, così unico e speciale da essere persino uno dei più grandi di tutta Europa.

Non vi sorprenderà sapere, quindi, che nel corso dei secoli è stata persino la porta di accesso di numerose civiltà. Si tratta di un posto davvero particolare non solo per questa sua caratteristica naturale, ma anche perché è in grado di conservare l’atmosfera tipica dei piccoli centri insieme alla vivacità e al gusto tipici delle realtà più cosmopolite.

Una città in cui antico e moderno si fondono in maniera sublime e dove le anime sono principalmente due: tranquilla di giorno e festaiola di notte, grazie ad un’infinità di bar e ristoranti che la animano.

Ma Mahón è ancor di più di tutto quello che vi abbiamo appena raccontato, perché è anche un concentrato di edifici di pregio, architetture preziose e tante occasioni per dedicarsi alla shopping.

Mahón e il suo porto

Fonte: iStock

Mahón con le luci della sera

Cosa vedere

La prima cosa che occorre fare a Mahón è senza ombra di dubbio concedersi una passeggiata nel suo affascinante (e grandioso) porto naturale. A disposizione dei visitatori c’è anche una peculiare barca – con fondo in vetro – che permette di fare un’escursione di un’ora attorno al porto stesso

Poi ci sono le meraviglie create dall’uomo, come la Esglèsia de Santa Maria che risale al XVIII secolo. Qui da osservare assolutamente c’è un sontuoso organo, che è uno dei più maestosi d’Europa.

Decisamente affascinante è anche la Esglèsia de Sant Francesc che si presenta con un’ampia facciata dominata da un un arco a tutto sesto, 3 rosoni e una statua di San Francesco. Parliamo perciò di un antico monastero francescano che conserva anche un bellissimo chiostro, che oggi è la sede del Museu de Menorca e la casa di reperti risalenti all’età del ferro, anfore romane, piastrelle islamiche, ceramiche spagnole e inglesi e dipinti del Novecento, insieme a numerose sculture moderne.

Pont de Sant Roc era un tempo parte delle mura medievali cittadine che oramai non ci sono quasi più. Si tratta perciò di un antico portale che è l’unico rimasto a Mahón.

Molto bella è anche l’Església del Carmen, risalente al XVIII secolo, con il suo chiostro adiacente, il Claustre del Carme, che ospita il mercato principale della città. Un maestoso edificio che sfoggia una grande cupola rivestita da mattoni rossi e 3 magnifiche cappelle con preziose decorazioni.

Església del Carmen di Mahon

Fonte: iStock – Ph: Artem Bolshakov

Le bellissima Església del Carmen

Vale la pena fare un salto anche a S’Altra Banda, ovvero l’altro lato del porto dove risiede una raffinata casa padronale in terracotta, ufficialmente chiamata Finca Sant Antoni. Da qui è molto semplice raggiungere la Fortaleza de la Mola, uno dei migliori esempi dell’architettura militare della fine del XIX secolo.

Poi ancora l’Illa del Llatzaret che oggi è la culla di alcune rovine di un antico ospedale militare e l’Illa Piana, che come la “sorella maggiore” in passato ha svolto la funzione di lazzaretto.

Le spiagge di Mahón

Un viaggio a Mahón consente anche di rilassarsi nella sua bellissima spiaggia cittadina ed in incantevoli cale nelle sue vicinanze. Da non perdere è certamente Sa Mesquida, una cala con sabbia bianchissima, dove svetta una rocca che sembra avere la forma di un tozzo di pane, denominata Torre de sa Mesquita.

Poi ci sono Cala Rata e Cala Ratolì, angoli in cui si innalzano pittoresche case di villeggiatura, e Cala Figuera, dove l’acqua è limpida come quella di una piscina.

Nelle vicinanze da non perdere è Cala Mesquida, che si distingue per essere una distesa di sabbia bianca incorniciata da una rocca alta 68 metri, Es Pa Gros. Dietro quest’ultima c’è una seconda caletta, meno frequentata a causa delle sue ridotte dimensioni, che prende il nome di Sa Raconada Vella.

Straordinaria è anche Es Grau che grazie al suo fondale che rimane basso è perfetta anche per le famiglie con i bambini. Qui sorge persino un piccolo porto dal quale si può navigare alla volta dell’isola d’en Colom, dove potersi rilassare su due paradisiache spiaggette.

Infine Presili e Tortuga, due magnifiche spiagge che si trovano all’interno dell’area protetta del Parc Natural de S’Albufera. Dietro la Tortuga, vi sono delle dune e una piccola zona umida. In più, da qui si può arrivare anche all’altrettanto suggestiva Cala di Morella Nou.

Es Grau, Minorca

Fonte: iStock

veduta della splendida Es Grau

Cosa vedere nei dintorni

La prima cosa da vedere nei dintorni di Mahón è Es Castell, un sobborgo delle città in cui si estende Plaça de s’Esplanada, particolarmente grande e con un’atmosfera accogliente. Qui sorgono anche degli enormi cannoni che indicano l’ingresso del Museu Militar, sede di un’interessante collezione a tema militare. Da visitare è anche Cales Fonts, un grazioso porto fiancheggiato da ristoranti.

Qui vicino, inoltre, prende vita Sol d’Este che si distingue per essere il punto più orientale di Minorca: da queste parti il sole sorge per primo al mattino. Poi ancora la rovine del Castell de Sant Felip, che è possibile esplorare tramite una visita guidata, e il Fort de Marlborough, forte britannico settecentesco con una torre Martello e delle gallerie sotterranee.

Ma non è finita qui, perché in queste zone vale la pena andare a scoprire anche il piccolo borgo di Sant Climent, soprattutto se si viene da queste parti durante il terzo fine settimana di agosto: si celebra una delle festa più importanti di Minorca, piena di cavalieri che passano tra la folla per dare dimostrazione delle loro abilità.

Infine – ma in realtà le opzioni non si limitano a quelle che vi abbiamo suggerito – Talatí de Dalt, uno degli insediamenti preistorici più importanti dell’isola in cui poter osservare tanti antichi monumenti tra cui un talayot, a pianta ellittica e profilo troncoconico, il recinto della taula, un settore di abitazioni e molto altro ancora.

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Quest’isola è quel che resta di una principessa-drago

Avete mai sentito parlare di un’isola nata da una principessa, o meglio ancora da una principessa-drago? Probabilmente no: si tratta di un’antica leggenda che narra dell’origine di Tioman, considerata una vera e propria oasi paradisiaca. Non a caso, in molti la ritengono una delle isole più belle al mondo, un luogo dove la natura è ancora incontaminata e le spiagge sono un sogno. Andiamo alla sua scoperta.

L’isola di Tioman, un’antica leggenda

Situata al largo delle coste della Malesia, nello stato di Pahang, la splendida isola di Tioman è un gioiello lambito dalle acque del Mar Cinese Meridionale, a poco meno di 40 km dalla terraferma. Secondo la leggenda, sarebbe nient’altro che ciò che resta di una bellissima principessa-drago: si narra che questa creatura fantastica, mentre stava sorvolando il mare dalla Cina verso Singapore per andare a trovare il suo amato principe, decise di tuffarsi nelle acque cristalline sotto di lei per trovare un po’ di ristoro dal lungo viaggio.

La principessa restò completamente incantata dalla bellezza del luogo, tanto da decidere di porre fine al suo viaggio verso l’uomo che la stava aspettando. Si trasformò così in un’isola, pronta ad offrire riparo e accoglienza ai visitatori che fossero giunti sulle sue spiagge, regalando loro quel panorama meraviglioso da cui essa stessa era rimasta stregata. Si tratta ovviamente di una semplice leggenda, che si tramanda di padre in figlio per cercare di spiegare, con un pizzico di fantasia, un tale splendore come l’isola di Tioman.

Cosa vedere sull’isola di Tioman

Nonostante sia considerata una delle isole più belle al mondo, Tioman resiste ancora al turismo di massa e la sua è una natura pressoché incontaminata. Questo perché la maggior parte delle attività ricettive presenti sul territorio sono gestite da famiglie locali, offrendo così un’esperienza autentica ai visitatori. I pochi hotel di caratura internazionale non sono riusciti a snaturare questo ambiente intimo e riservato – almeno per il momento. Ci sono infatti in ballo diversi progetti per rendere l’isola più appetibile dal punto di vista turistico, tra cui la realizzazione di un nuovo aeroporto che inevitabilmente distruggerà un ampio tratto di barriera corallina.

Finora, però, Tioman resta un gioiello di indubbia bellezza. L’isola, lunga circa 20 km e larga 11, può essere raggiunta in traghetto o a bordo di un piccolo quadrimotore a elica che atterra presso il minuscolo aeroporto locale. Da qui, si dipana l’unica strada asfaltata di Tioman: per il resto, ci sono solo sentieri sterrati adatti a fuoristrada. Sull’isola ci sono 8 villaggi di medie dimensioni, tra cui il vivace centro abitato di Kampung Tekek. Il versante settentrionale è quello più turistico, con la cittadina di Kampung Salang che offre diversi ristorantini sulla spiaggia, splendidi negozi di souvenir e alcuni diving center.

Ad eccezione di questi villaggi un po’ più grandi, il resto dell’isola è disabitato e ricoperto da una fitta foresta pluviale, la meta ideale per gli amanti dell’avventura e del trekking. Ci sono numerosi itinerari che si addentrano nella giungla, alla scoperta di scroscianti cascate – come l’Asah Waterfall – e di vette montuose bellissime, tra cui i Dragon Horns (due grandi monoliti di roccia che si stagliano verso il cielo). Per chi preferisce rilassarsi al sole, c’è un’ampia scelta di spiagge da favola: tra le più famose ci sono Mango Bay e Paya, perfette per fare snorkeling e ammirare il prezioso monto sottomarino.