È veramente difficile, per chi non l’ha visto almeno una volta, descrivere il luogo di cui stiamo per parlarvi. Si tratta di una città che non ha una sola anima, ne ha diverse, tutte splendidamente complesse, tutte perfettamente intersecate e connesse. E, se ciò non bastasse, si tratta di un posto che ha un patrimonio storico-culturale immenso, talmente immerso da essergli valso l’appellativo di Città delle 500 Cupole. Ma dov’è? Qual è questa città?
È in Italia, ed è Napoli. Napoli, in grado di rapire il cuore di chi la percorre, di restituire a chi la visita odori e sapori che non si trovano da nessun’altra parte al mondo. Napoli, che coniuga opulenza e ricchezza a scorci poveri ma genuini e colorati. Napoli, che nel caso non lo sapeste è ance la città più ricca al mondo di chiese, edifici di culto e conventi, che punteggiano il suo cielo con le sue calotte circolari, uniche e incantevoli.
Napoli e le sue 500 cupole
Scoprire (e riscoprire) Napoli dovrebbe essere una delle priorità nella vita di chi viaggia spesso. Il capoluogo campano è uno di quei luoghi che offre ristoro a ogni anima, che rinfranca lo spirito e infonde un’incredibile energia. I motivi di questa sua “capacità” sono davvero moltissimi, ma se volessimo sceglierne uno, in questa sede sceglieremmo il meraviglioso mix di sacro e profano che la contraddistingue.
Palazzi storici e nobiliari ed strutture civiche incontrano chiese maestose e basiliche che spiccano, svettano, quasi a segnalare che questa città più d’ogni altra è vicina a Dio. È proprio per questo che nel XVIII secolo la città si è, appunto, aggiudicata il soprannome di città delle 500 cupole: chi aveva il privilegio di osservare Napoli dall’alto rimaneva colpito da questi tetti tondi, che sembravano e sembrano intervallare la mappa della città, segnalandone la potenza spirituale.
Le chiese più belle di Napoli
E attenzione, le cupole non sono che un “antipasto”. Straordinarie da fuori e dall’alto, molte delle chiese di Napoli nascondono anche dei tesori straordinari al loro interno, lasciando di stucco chiunque le visiti. È il caso, per esempio, del Basilica Santuario di Santa Maria del Carmine Maggiore, con interni in stile barocco, o della Chiesa di San Ferdinando, anch’essa con interni barocchi e con incredibili volte affrescate.
Da non perdere neanche la di Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio, che nasconde capolavori di Stanzione e Giordano e, ovviamente, la maestosa e simbolica Chiesa di San Francesco di Paola di piazza Plebiscito, che “cela” un altare in marmi policromi e lapislazzuli finemente intarsiato.
Vedere Napoli e poi morire (di bellezza)
“Vedi Napoli e poi muori“, dice un detto che si è diffuso velocemente nel corso della storia della città e di cui non tutti conoscono il significato. Questo famoso aforisma, scritto da Goethe, è un realtà una delle celebrazioni più alte della città. In pochissime parole (che possono quasi apparire crude, minacciose), Goethe ha cercato di trasmettere un’esperienza totalizzante che lo ha travolto quando ha scoperto la storia della città, le persone che la abitavano, la sua cultura e tutta la sua folgorante bellezza.
Oltre alle cupole (come se ci fosse bisogno di dirlo!) c’è molto di più. Meraviglie nascoste ed esperienze segrete si accostano facilmente alle visite più “canoniche” ai monumenti della città, ma anche una semplice passeggiata tra i muri dei vicoli della città può facilmente diventare pura suggestione. Dunque, se non ci siete mai stati, è il momento di pensarci: visitate la città dalle 500 cupole e ciò che avrete in cambio sarà un sogno a occhi aperti.