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I migliori cammini da fare d’inverno nel Sud Italia

Tra un periodo di festa e un altro e in attesa delle ferie estive, ritagliarsi un weekend oppure quattro o cinque giorni per una mini vacanza fuori porta durante i mesi autunnali e invernali è la scelta ideale per ricaricare le pile e dimenticare per un po’ il lavoro e gli impegni della routine quotidiana.

E per rilassarsi e staccare davvero, cosa c’è di meglio che organizzare un viaggio all’insegna dei cammini immersi nella natura, con cui vivere vacanze attive ma lente e assaporare il fascino dei paesaggi che scorrono lenti passo dopo passo?

Ecco, allora, una selezione dei migliori cammini che potete prendere in considerazione in inverno nel Sud Italia, per fare il pieno di bellezza e di relax.

La Via Francigena nel Sud

Sono 930 chilometri tra Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, un affascinante itinerario culturale che consente di vivere preziose esperienze e che può essere suddiviso in base ai giorni a disposizione.

Da non perdere sono, ad esempio, due tappe nei luoghi più suggestivi dell’agro romano: dopo aver visitato le antiche catacombe cristiane, si cammina per vari chilometri sul selciato del Parco regionale dell’Appia Antica per poi ritrovarsi al cospetto di Castel Gandolfo, con la residenza papale, e la sorprendente bellezza dei laghi Albano e di Nemi.

Si tratta di un percorso facile e raggiungibile con i mezzi pubblici, che è possibile completare con altre due tappe: da Velletri al lago di Giulianello e, camminando tra le colline punteggiate da ulivi, si arriva a Cori; da qui si prosegue verso Norma, lungo una strada panoramica che apre lo sguardo sulla pianura Pontina e il mare. Senza mancare la visita all’antica abbazia di Valvisciolo, ecco infine il borgo medievale di Sermoneta.

Il Cammino di San Nilo

100 chilometri in otto tappe dai monti al mare del Cilento sulle tracce del monaco vissuto intorno all’anno Mille, un autentico viaggio nelle tradizioni dell’entroterra campano che dà il suo meglio con cinque giorni a piedi nella natura del Parco nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e dei monti Alburni.

Con partenza da Sapri, seguendo le prime quattro tappe del Cammino, si giunge a Caselle in Pittari.

Il Cammino di Don Tonino Bello

400 chilometri in Puglia da Molfetta ad Alessano, per scoprire il territorio del pastore salentino che ha trascorso la sua vita ad “aiutare gli ultimi”.

Il modo perfetto per familiarizzare con questo itinerario è camminare da Lecce, la bellissima “Firenze del Sud“, fino ad Alessano, la città natale di don Tonino, per visitare i luoghi dell’infanzia e della formazione del religioso, tra capolavori di arte e fede.

Il Cammino Materano

Si tratta di uno straordinario viaggio a piedi di sette giorni tra Puglia e Basilicata, lungo la Via Peuceta.

Se non riuscite a ritagliarvi una settimana per percorrerlo interamente, con tre giorni potete goderne un assaggio tra colline e grotte rupestri: la partenza è dal borgo medievale di Altamura e l’arrivo a Matera, la città dei sassi.

La Via Normanna da Palermo a Messina

È un interessante itinerario storico attraverso le cime delle Madonie, i boschi dei Nebrodi e le vette dei Peloritani, fino allo Stretto, antica porta della Sicilia sull’Oriente, con 21 tappe a piedi tra il Tirreno e lo Ionio.

Se i giorni a disposizione sono quattro, il percorso consigliato parte dal castello di Caccamo per apprezzare i borghi medievali madoniti, Montemaggiore Belsito, Caltavuturo, Polizzi Generosa e le Petralie, tra arte gotica siciliana, barocco e natura, alla scoperta delle chiese normanne.

La Via Fabaria

I 300 chilometri da Agrigento all’Etna si possono suddividere in più tappe come, ad esempio, i quattro giorni da Agrigento a Niscemi lungo la Via dei castelli, la variante interna della Fabaria, a piedi sulle regie trazzere un tempo percorse dai cavalieri del Tau, giunti da Altopascio sulla Francigena toscana a protezioni dei viandanti.

Oppure, chi ama il barocco orientale siculo può pianificare un itinerario breve tra i borghi di Ragusa, Modica, Ispica e Noto, ricostruiti dopo il terremoto del 1693 e che oggi fanno bella mostra del loro stile unico.

La Magna Via Francigena

Sono 190 chilometri sulle strade percorse dai greci, romani, arabi e normanni, da Palermo ad Agrigento.

Durante una mini vacanza di tre giorni, è possibile camminare sul tratto che parte da Sutera, fra i Borghi più Belli d’Italia, per percorrere zone boschive e distese di campi di grano e così raggiungere Racalmuto, il paese natio di Leonardo Sciascia, scrittore, saggista, giornalista, poeta e drammaturgo, ma anche critico d’arte, politico e insegnante di italiano.

Si procede poi verso i centri minerari della valle del Platani, Comitini e Aragona, dove si estraevano sale e zolfo. Infine, gli ultimi chilometri conducono alla magnifica cattedrale di Agrigento.

Il Cammino minerario di Santa Barbara

Per ammirare tutto il fascino del Sulcis-Iglesiente-Guspinese, tra storia e natura, il Cammino minerario di Santa Barbara in Sardegna è davvero imperdibile, un percorso ad anello di 500 chilometri che da Iglesias si snoda lungo le piste e i sentieri battuti dai minatori lungo 8.000 anni di storia, dal Neolitico al Novecento.

Per una prima esperienza, chi ama il verde dei boschi può dedicare un week end lungo a conoscere una Sardegna più insolita: arrivati a Monti Mannu (con i mezzi pubblici), si attraversano in tre tappe le più estese foreste della regione, si cammina sulle rocce granitiche del Linas e dell’Oridda, incise da spettacolari cascate, e sulle formazioni calcaree del Fluminese, scavate da splendide grotte come quella di Su Mannau, per poi raggiungere il Tempio di Antas e arrivare al borgo minerario di San Benedetto dove termina la tappa.

13 spettacolari itinerari per vivere la Sardegna a piedi

Infine, per godersi la Sardegna a piedi sono ben 13 gli itinerari dedicati con escursioni di un giorno, un week-end o veri e propri percorsi a tappe su sentieri alla portata di tutti.

Una proposta di tre giorni prevede l’esplorazione della penisola del Sinis.

La prima tappa, la più breve e facile, si snoda lungo il promontorio di Capo San Marco ed è una “preparazione” alle due tappe successive, più impegnative: si segue la costa del Sinis su sentieri e sterrate che corrono lungo i bordi della falesia fino alle spiagge di is Arutas e, poi, si continua là dove la costa diventa più alta e frastagliata con le spettacolari falesie di su Tingiosu.

Si torna al mare a s’Arena Scoada e agli insediamenti di Putzu Idu e Porto Mandriola per camminare di nuovo nella macchia e lungo piccole appartate spiagge aggirando l’articolato promontorio di Capo Mannu.

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Idee di Viaggio tradizioni Viaggi

L’Hogmanay: le tradizioni di un Capodanno indimenticabile

C’è chi celebra la fine e l’inizio di un anno a settembre e chi, invece, è più tradizionalista e fa coincidere la fine del proprio anno con quella canonica del 31 dicembre.

Una cosa che li accomuna? In tanti apprezzano trascorrere questi momenti seguendo delle tradizioni, che – male non fa – siano anche di buon auspicio per il futuro. Ce ne sono tante, del resto paese che vai, usanza che trovi, ma ognuno può decidere di abbracciare e mettere in pratica le proprie, oppure di trarre ispirazione da quelle di altri luoghi.

Come l’Hogmanay: si tratta di un termine scozzese che indica proprio i festeggiamenti che si fanno in occasione del Capodanno e pare essere di origine molto antica. Perché non provare a immergersi in questa atmosfera per concludere l’anno e iniziare quello nuovo in maniera indimenticabile?

Per viverlo pienamente bisogna volare in Scozia, magari proprio a Edimburgo la sua capitale.

L’Hogmanay: di che cosa si tratta

Pare che si tratti di una tradizione molto antica, quella dell’Hogmanay, che ancora oggi si usa seguire per accogliere l’anno nuovo in Scozia. Chi decide di festeggiare il Capodanno così, dovrà seguire qualche piccola regola. Tra le tante quella di pulire casa, attività che, ovviamente, ha lo scopo di lasciarsi alle spalle il passato e iniziare l’anno nuovo con lo spirito giusto. Molto celebre, poi, quella del first-footing che prevede che, la prima persona a superare la soglia della propria abitazione allo scoccare del Capodanno, sia di sesso maschile, alta e con in capelli castani. Ovviamente non dovrà essere a mani vuote ma portare con sé una bottiglia di whisky e qualche altro dono. La prima cosa che si farà? Brindare all’anno nuovo con un po’ di distillato.

Un’altra tradizione interessante è quella secondo la quale il primo giorno dell’anno è bene che nessun oggetto venga portato fuori casa, almeno fino a quando non ne viene portato uno nuovo.

Edimburgo, dove vivere l’Hogmanay

Per vivere appieno lo spirito dell’Hogmanay vale la pena volare a Edimburgo, la bellissima capitale della Scozia. Qui sono in programma diversi eventi per accogliere il nuovo anno con la predisposizione giusta.

Ad esempio, la sera del 29 dicembre si tiene una fiaccolata nel centro storico della città, che ha anche uno scopo benefico. Inizio alle 18, il percorso prenderà il via alle 19,30 per concludersi intorno alle 21. Il 30, invece, spazio alla Night Afore Disco Party sotto il castello di Edimburgo.

Artisti di strada, musica, cibo e bevande: la sera del 31 l’appuntamento è con il Hogmanay Street Party: sono previste diverse aree, compresa una dedicata alla Silent Disco. Inoltre, ci sarà un concerto dei Pulp, celebre band britannica.

Appuntamenti per grandi e piccini, per vivere l’attesa e l’inizio dell’anno in maniera speciale e unica, volando in luoghi suggestivi come solo la Scozia ed Edimburgo sanno essere.

Ci sono, poi, diverse tappe da inserire in un itinerario di viaggio se si visita questa città. Tra queste il castello, Patrimonio dell’Umanità Unesco, che domina l’orizzonte dalla cima di Castle Rock, oppure – se si è appassionati di libri – si deve visitare l’Elephant House, dove J.K. Rowling ha iniziato a scrivere Harry Potter. Da non perdere anche la cattedrale St. Giles in stile gotico. E poi camminare per la città, per carpirne ogni, bellissimo, dettaglio.

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Questo gioiello italiano ha subito l’incantesimo di Natale: è un sogno

Le luci che si riflettono sull’acqua, trasformando un luogo già magnifico in un vero e proprio sogno a occhi aperti. Siamo a Bacoli, un comune che si trova in provincia di Napoli, dove le luci d’artista hanno fatto la magia. Un vero e proprio incantesimo di Natale, di cui è stato oggetto un gioiello italiano: la Casina Vanvitelliana.

Guardando questo scenario si viene proiettati in un luogo che ha le sembianze incantante della fiaba, con un percorso pedonale luccicante che si specchia sulle acque del lago Fusaro per raggiungere la Casina Vanvitelliana, che si accende con la magia che solo le luci sanno donare.

Ma non solo quella, infatti la cittadina di Bacoli avrà non uno, ma ben due parchi in cui immergersi per sentire appieno e godere della magia che solo questo periodo dell’anno sa donare.

Un sogno: l’incantesimo di Natale a Bacoli

Una fiaba da vivere l’ha definita il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione. Lo ha fatto con grande entusiasmo quando ha annunciato che le luci d’artista avrebbero illuminato la Casina Vanvitelliana e che il paese avrebbe avuto due parchi natalizi su altrettanti laghi flegrei.

La Casina Vanvitelliana all’interno del parco, con tutta l’area illuminata da luci e figure luminose che creano una scenografia molto suggestiva e che sembra trasportare nel mondo magico della fantasia. E poi la Villa Comunale con oltre 10mila metri quadri di addobbi lungo il lago Miseno. Luoghi da sogno, per grandi e piccini che, qui, possono vivere un’esperienza intrisa della bellezza dei sogni, ma anche prendere parte agli eventi in programma.

In merito a questa iniziativa il sindaco ha scritto in un lungo post pubblicato su Facebook, in cui si legge anche: “Ci riusciamo grazie alla sinergia tra Comune di Bacoli, Centro Ittico Campano e PLC-City. Un’intesa molto bella, che valorizza il rapporto tra pubblico e privato. Insieme, siamo più forti. Una città, due Giardini Incantati sui laghi flegrei. E due magie diverse. Villa Comunale. Parco Reale. A 5 km di distanza. A 10 minuti in auto. Ringrazio la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Area Metropolitana di Napoli. Ringrazio l’Ente Parco dei Campi Flegrei. Ringrazio quanti stanno rendendo possibile questo nuovo traguardo così atteso per la nostra terra”.

Casina Vanvitelliana, la bellezza di un luogo del passato

È un vero e proprio gioiello italiano la Casina Vanvitelliana, usata nei tempi passati come casina di caccia. L’area su cui sorge dalla metà circa del 1700 veniva utilizzata dai Borbone per la caccia e la pesca. La struttura, realizzata nel 1782 dall’architetto Carlo Vanvitelli, veniva utilizzata per ospitare personaggi di spicco e come luogo in cui rilassarsi.

La pianta dell’edificio è particolarissima e gli interni sono strutturati in maniera molto interessante: vi è una Sala Circolare al primo piano, mentre al secondo – ovvero il piano Nobile dell’edificio –vi è la Sala delle Meraviglie. Ad arricchire il tutto la location suggestiva: si trova infatti nelle acque del lago Fusaro. Ed è anche un luogo celebre, comparso in più di una pellicola cinematografica famosa (un esempio: Ferdinando e Carolina di Lina Wertmuller).

Bellissima in ogni periodo dell’anno, vero e proprio gioiello italiano, grazie alle luci che la illuminano si è trasformata anche in un luogo incantato dove vivere l’atmosfera del Natale.

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crociere lusso Notizie Viaggi viaggiare

Salpano le navi di lusso, solo per pochi fortunati

Il nuovo trend dei viaggi, specie per chi ama le crociere (e se lo può permettere) è salire a bordo delle nuove navi superlusso, boutique hotel a cinque stelle galleggianti, e destinate solo a pochi fortunatissimi ospiti.

Un superyacht per pochi fortunati

La prima è già salpata e a bordo è come soggiornare al Ritz. Infatti, questa nave-yacht (per via delle dimensioni ridotte) appartiene al gruppo The Ritz-Carlton, la catena di hotel di lusso famosa in tutto il mondo.

A metà tra una nave da crociera e un hotel a cinque stelle, la nave Evrima ha dimensioni contenute e può ospitare pochi fortunati passeggeri. Lunga 190 metri, ha una stazza di 25.400 tonnellate (un decimo della Icon of the Seas, la nave più grande del mondo) e soltanto 298 persone possono godere dei servizi lussuosi e degli itinerari esclusivi della Ritz-Carlton Yacht Collection.

A bordo, solo 149 suite di grandi dimensioni e dei loft a due piani. Tutte le cabine hanno una terrazza privata ed enormi finestre che vanno dal pavimento al soffitto, in modo da renderle incredibilmente ariose e spaziose. Grazie a una parete oscurante, alcune suite possono essere trasformate in spazi ancora più ampi e aperti, personalizzando ulteriormente la stanza.

Quanto ai servizi, naturalmente rappresentano il massimo del lusso, a partire dal letto king-size, il bagno con il doppio lavabo, biancheria di lusso e molto altro.

Cinque i ristoranti da provare a bordo, tra cui quello dello chef tri-stellato Sven Elverfeld, ma anche sushi bar e interpretazioni creative della cucina del Sud-Est asiatico.

Le prossime navi in arrivo

A breve salperà anche la seconda delle navi Ritz, la Ilma. Grande quasi il doppio della Evrima (46.750 tonnellate), questo super yacht potrà ospitare anche più passeggeri: 448, sempre pochi, non di certo i 6000 di certe navi da crociera che incrociano i nostri mari.

La Ilma avrà anche lei cinque ristoranti, sei bar e una cantina dove i super ospiti potranno godersi i migliori dei pasti.

I cantieri stanno già lavorando alla costruzione di una terza nave firmata The Ritz-Carlton: la Luminara, che sarà varata nel 2025. Poco più grande della Ilma (46.750 tonnellate per 452 ospiti in 226 suite), a bordo avrà sempre cinque ristoranti e sei bar e la lussuosissima The Ritz-Carlton Spa.

Le crociere Ritz sono perfette anche per chi ha bambini, che possono godere di uno spazio dedicato, il Ritz Kids, dove imparare tutto sulla conservazione dell’ambiente marino.

Escursioni personalizzate

Una volta giunti nei porti, i passeggeri possono farsi consigliare escursioni meravigliose dai concierge della nave. Dai da tour guidati nei musei alla visita dei siti Unesco, dallo yoga sulle spiagge private alle zip-line nelle foreste pluviali, dalla caccia al tartufo agli sport acquatici nel porto. Alcuni itinerari sono notturni, per vivere un’esperienza culturale indimenticabile e unica, prima di raggiungere lo yacht nella destinazione successiva.

Gli itinerari

La maggior parte dei viaggi a bordo delle navi Ritz ha una durata compresa tra le sette e le dieci notti, con scali anche in porti più intimi. Non esistono due itinerari uguali, in questo modo è possibile combinare percorsi diversi senza il rischio di dover rivisitare una destinazione.

A seconda della stagione, la nave salpa verso il Mediterraneo, i Caraibi, il Centro e il Sudamerica. Le tappe comprendono alcune mete classiche, come le Baleari, la Spagna e la Costa Azzurra, ma anche le spiagge di Aruba e le coste tropicali del Costa Rica. Ma ci sono anche porti meno battuti, come Mykonos, Saint-Tropez e St. Barts.

Quanto costa una crociera di lusso

I prezzi ovviamente sono molto flessibili, dipende dalla durata, dal tipo di cabina e dai servizi di cui si desidera usufruire a bordo e a terra.

Giusto per farvi un’idea, una crociera di sette notti nel Mediterraneo a bordo di questo yacht di lusso con imbarco a Roma Civitavecchia e destinazione Marsiglia parte da 7,746 euro, più di mille euro a notte, insomma. Per alcune crociere, però, il preventivo è personalizzato e va richiesto solo online.

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Idee di Viaggio isole Viaggi

Benvenuti nell’isola abitata più remota del mondo

Qual è l’insediamento abitato più remoto al mondo? Non può che trattarsi di un’isola, ovviamente sperduta nel bel mezzo dell’oceano. In particolare, si tratta di Tristan da Cunha: un nome che, probabilmente, alla maggior parte delle persone dice ben poco. Il posto più vicino dove trovare stabilmente altri esseri umani è ad oltre 2.000 km di distanza, e i contatti sono ridotti all’osso anche a causa delle carenti infrastrutture. Scopriamo qualcosa in più su questo vero e proprio eremo.

Tristan da Cunha, un luogo sperduto

Geograficamente parlando, Tristan da Cunha è un piccolo arcipelago situato nel cuore dell’oceano Atlantico, tuttavia è anche il nome con cui viene conosciuta l’isola più grande – nonché l’unica abitata. Le altre (l’isola Inaccessibile, le isole Nightingale e l’isola Gough) sono dei fazzoletti di terra del tutto inospitali, ed è qui che la natura ha preso il sopravvento. Ma torniamo a Tristan da Cunha: è un’isola vulcanica attiva, dal profilo piuttosto montagnoso, la cui vetta più alta è il Picco della Regina Maria che raggiunge i 2.000 metri di quota.

L’unica zona pianeggiante è anche quella che ospita la città di Edinburgh of the Seven Seas, capitale dell’arcipelago, ed è qui che si concentrano i poco più di 250 abitanti che vivono permanentemente sull’isola. La sua caratteristica principale è la lontananza dal resto del mondo: il primo insediamento abitato più vicino è l’isola di Sant’Elena, che si trova a quasi 2.400 km di distanza. Se parliamo invece della città continentale più vicina, dobbiamo arrivare nientemeno che a Città del Capo, in Sudafrica: sono ben 2.800 km di navigazione.

Oltre alla lontananza, la difficoltà principale nei collegamenti consiste nel fatto che Tristan da Cunha non possiede né un aeroporto né un porto. La si può raggiungere solo via mare, in 5-7 giorni di navigazione con partenza dal Sudafrica, e in ogni caso occorre sbarcare al largo e poi arrivare alla costa con piccole imbarcazioni da pesca. Senza contare che, se le condizioni climatiche sono avverse, l’isola può rimanere del tutto inaccessibile anche per mesi. Insomma, siamo davvero di fronte al luogo abitato più remoto del mondo.

La storia e le condizioni di vita a Tristan da Cunha

L’isola venne scoperta nei primi anni del ‘500 dal navigatore portoghese Tristão da Cunha, che le diede il suo nome – senza tuttavia esservi mai sbarcato. Le prime spedizioni avvennero solamente più di un secolo e mezzo dopo, ma non ci fu alcun vero tentativo di colonizzare l’isola fino all’800, quando gli inglesi vi spedirono una settantina di persone: solamente quattro di esse decisero di rimanere, tra cui William Glass, che viene considerato il vero fondatore dell’insediamento. Pian piano, altri coraggiosi si aggiunsero al piccolo centro abitato, sino ad arrivare ai poco più di 250 residenti attuali.

Vivere a Tristan da Cunha non è certo facile: l’isolamento è quasi totale, e la popolazione vive principalmente di pesca, agricoltura e allevamento. C’è però tutto quello di cui si può aver bisogno, tra cui un ospedale, due chiese, una scuola e un paio di locali di ritrovo. Curiosità: sull’isola è vietata l’immigrazione, sebbene i turisti siano ben accetti – almeno i pochi coraggiosi che sono pronti ad affrontare la traversata – e ci sia la possibilità di trasferirsi momentaneamente per lavoro. Naturalmente, i problemi non mancano. A partire dalla scarsità di risorse per arrivare alla salute: studiosi hanno notato una particolare diffusione di malattie genetiche dovute alla riproduzione in un ambiente estremamente ristretto di persone.

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Africa Egitto Idee di Viaggio vacanze Viaggi

Egitto, la migliore meta per una vacanza invernale all inclusive

Negli anni, la concorrenza è stata molto forte, ma l’Egitto è riuscito a mantenere il primato di destinazione più conveniente dove trascorrere una vacanza invernale al caldo all inclusive. Almeno per noi europei ovviamente.

Resort di lusso “abbordabile”

I resort sul Mar Rosso, da Sharm el-Sheikh a Hughada fin giù al confine con il Sudan, sono tra i migliori come rapporto prezzo-qualità.

Gli esperti parlando di “affordable luxury“, lusso abbordabile, quello che piace a noi italiani, insomma. La media delle strutture è 4-5 stelle, le formule sono quasi sempre all inclusive e chi parte per una vacanza in Egitto il più delle volte si rivolge a un’agenzia. sia essa online o fisica, che propone pacchetti volo incluso.

Il bello di una vacanza in Egitto sta proprio nel fatto di sapere quanto costa – spezzo molto poco – prima ancora di partire. Naturalmente possono esserci degli extra, in base alle proprie esigenze, dagli alcolici ai souvenir, dai trattamenti nella spa alle escursioni, ma chi desidera semplicemente godere di ciò che offre il resort dove si soggiorna può anche non sborsare un centesimo in più.

In Egitto, una coppia può trascorrere sette notti in un hotel a 5 stelle – incluso di biglietto aereo di andata e ritorno da una delle principali città italiane – con una spesa molto più contenuta rispetto ad altre mete.

Egitto sulla cresta dell’onda

Dopo qualche anno di down, dovuto alla pandemia in primis ma anche a un calo di popolarità per questioni di sicurezza e di concorrenza (il competitor numero uno, almeno per gli italiani, è sicuramente Dubai, non tanto per i prezzi quanto per il clima), l’Egitto sta tornando alla grande.

Se si desidera trascorrere una vacanza d’inverno al caldo, senza spendere troppo e senza andare troppo lontano da casa, le spiagge del Mar Rosso egiziano restano ancora le più popolari.

Amr El-Kady, CEO di Egyptian Tourism Authority, ha spiegato di recente che “Negli ultimi due anni, quando abbiamo avuto limitazioni ai viaggi a causa della pandemia, l’Egitto ha migliorato le sue infrastrutture e ha lavorato per incrementare le esperienze disponibili per i visitatori. Quindi, anche se siete già stati in Egitto, troverete molte attività da fare e potrete scegliere tra nuove strutture dove soggiornare”.

Egitto, non solo Mar Rosso

Per gli amanti del mare, la costa egiziana è decisamente l’ideale dove andare e d’inverno e la si apprezza ancor più per via della differenza di temperatura rispetto all’Italia. Le acque calde e cristalline, le spiagge bianche e le città costiere come Sharm,e Hurghada, Marsa Alam che si affacciano sul Mar Rosso, circondate da catene montuose imponenti, sono le più gettonate. Merito anche Il Mar Rosso di una delle più belle barriere coralline del mondo.

Tuttavia, non bisogna scordare la costa mediterranea dell’Egitto, che si estende da Alessandria a Marsa Matruh e che offre acque turchesi e spiagge di sabbia bianca perfette per nuotare e praticare tante altre attività. Lo chiamano l’Egitto caraibico per via dei colori che ricordano proprio la latitudini dei Tropici.

Certo, d’inverno sulla costa mediterranea le temperature sono più basse rispetto alla costa del Mar Rosso, tuttavia è il posto ideale per tutti coloro che amano non soltanto il mare ma allo stesso tempo la cultura. D’altronde, proprio a Marsa Matruh, secondo la tradizione, avrebbe fatto una sosta Alessandro Magno prima di arrivare all’oracolo di Amon che, per gli egiziani, è il dio del sole, e si trova all’interno dell’oasi di Siwa. Anche se oggi del tempio restano solo poche costruzioni, da lì si può ammirare un meraviglioso paesaggio ed è una delle escursioni imperdibili per chi sceglie di trascorrere una vacanza sulla costa mediterranea egiziana.

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Come per magia: dopo due anni il lago riappare

C’è qualcosa di magico che accade intorno a noi quando la natura sceglie di trasformare la terra nel palcoscenico del suo spettacolo più bello. Foreste incantate, cascate maestose, parchi delle meraviglie, montagne multicolor e laghi dalle nuance turchesi: questi sono solo alcuni dei suoi più straordinari capolavori.

Opere d’arte che spingono i viaggiatori a esplorare il globo in lungo e in largo per toccare con mano la grande bellezza della terra. Ma non c’è bisogno di volare così lontano per contemplarla perché anche il nostro Paese ospita tutta una serie di meraviglie che meritano di essere conosciute.

Tra queste anche uno specchio d’acqua incastonato nella natura del Trentino meridionale che, dopo essere scomparso per più di due anni, è riapparso come per magia davanti agli occhi delle persone rivelando uno spettacolo incredibile. Adesso il lago di Loppio è tornato, anche se temporaneamente, ed è più bello che mai.

La storia del lago che non vuole scomparire

Il nostro viaggio di oggi ci porta in Trentino, nella regione dei paesaggi incontaminati e del laghi dai mille colori, gli stessi che ogni giorno vengono raggiunti da viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

A un’altitudine di 224 metri sopra il livello del mare, tra Torbole e Manzano, troviamo il lago di Loppio che, in realtà, lago non lo è più. Dopo la costruzione della galleria Adige-Garda, infatti, lo specchio d’acqua ha perso la sua portata, anche se rimane comunque un’importante zona umida.

Si tratta, infatti, della più grande area palustre di tutta la provincia autonoma di Trento, nonché punto naturalistico di particolare interesse per tutti gli escursionisti. Il bacino prosciugato, infatti, è diventato terreno fertile di una rigogliosa vegetazione, nonché habitat di numerosi esemplari faunistici.

In questa zona, inoltre, è possibile praticare il birdwatching. Le sponde del bacino offrono diverse posizioni strategiche per ammirare la vita e la quotidianità degli uccelli.

Come abbiamo anticipato, però, di quello splendido lago alpino è rimasto solo un biotopo, e come tale è tutelato. Succede però, anche se raramente, che le abbondanti piogge riempiono il bacino, anche se solo per qualche giorno. Ed è quello che è successo proprio adesso: dopo due lunghi anni, infatti, il lago è tornato a splendere.

Dopo due anni il lago riappare: lo spettacolo della natura

Come per magia, il lago di Loppio è tornato a splendere inaspettatamente. In realtà non si tratta di un vero e proprio incantesimo, anche se ci piace immaginarlo come tale, ma la causa è da ritrovarsi nelle piogge abbondanti che lo scorso novembre si sono riversate sul territorio. Queste hanno riempito nuovamente la conca e hanno permesso al lago di emergere.

La notizia, ovviamente, ha fatto il giro del web entusiasmando tutti quelli che non vedevano le acque da tempo. L’ultima volta che il lago di Loppio era stato avvistato, infatti, risale all’estate del 2021. Dopo quel momento il lago è sparito, lasciando al suo posto una conca verdeggiante ma prosciugata.

Per tanto tempo si è creduto che il lago, ormai, fosse solo un lontano ricordo, e invece la natura ha fatto il suo corso e alla fine ha regalato uno spettacolo senza eguali facendo riapparire il lago. Se avete quindi in mente un viaggio in provincia di Trento non perdetevi questa visione a tempo determinato.

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Prendere un aereo con i bambini: i consigli di una compagnia aerea

Le feste sono oramai alle porte, e in tanti sono pronti a regalarsi una vacanza con tutta la famiglia, per permettere anche ai bambini di vivere la magia del Natale in luoghi che in questo periodo dell’anno sono ancora più speciali. Tuttavia, se per i più piccoli volare è una vera e propria scoperta, un modo per guardare il mondo dall’alto e avere la sensazione di toccare il cielo con un dito, per i genitori serve un po’ di organizzazione, tra le incombenze aeroportuali da assolvere e le esigenze dei figli da assecondare. Per venire loro incontro, una nota compagnia aerea low cost ha pensato di stilare una lista di consigli utili per voli “family friendly”.

Trucchi e consigli per viaggiare in aereo con i bambini

Vueling ha stilato una lista di consigli da seguire per chi deve affrontare un viaggio in aereo con i bambini. Dall’intrattenimento a bordo all’accesso prioritario, dalle pappe ai bagagli leggeri, ecco avelati alcuni trucchi per un volo in tutta serenità insieme ai propri figli.

Il primo passo indispensabile per affrontare al meglio il viaggio con i bambini è stilare un elenco dettagliato di tutte le cose essenziali da portare con sé, al fine di non dimenticare nulla. Inoltre, è importante informarsi sui documenti di viaggio necessari e non dimenticare di inviarne una copia al proprio indirizzo e-mail per maggiore sicurezza.

Passiamo quindi a un altro problema che affligge i viaggiatori: lo stress delle lunghe code. Il consiglio per evitarle, è quello di effettuare il check-in online prima di arrivare in aeroporto. Per i bagagli in stiva, ad esempio, il vettore spagnolo dispone di un banco check-in riservato alle famiglie che viaggiano con la tariffa ‘Family’, e di controlli di sicurezza preferenziali nei principali aeroporti in cui opera.

Chi viaggia con neonati sotto i due anni, può usufruire dell’accesso prioritario per saltare la fila, con l’opportunità di far viaggiare il passeggino in stiva senza costi aggiuntivi. Inoltre, si può portare a bordo la propria valigia e un bagaglio per gli oggetti del bambino – di massimo 5 kg sui voli Vueling -, con la registrazione gratuita di 2 articoli aggiuntivi, tra cui passeggini e culle.

Altro tema caldo può essere l’alimentazione dei più piccoli durante il volo. Fortunatamente, c’è la possibilità di portare nel bagaglio a mano il cibo dei propri figli, comprese l’acqua e le pappe, che possono essere riposte in contenitori da più di 100ml senza preoccuparsi del limite imposto per i liquidi. Per i piccoli che hanno già cominciato lo svezzamento, si consiglia di portare un thermos per tenere il cibo al caldo. In alternativa, i genitori possono anche richiedere a bordo un menù studiato appositamente per i passeggeri più piccoli.

Dall’abbigliamento al pericolo noia: cosa fare

E per i pannolini? Se vi state chiedendo se portarli tutti con voi o acquistarli a destinazione, la risposta dipende dalla durata del viaggio. Se dura 2-4 giorni, si possono portare in valigia, se invece si trattasse di oltre 5 giorni, sarebbe più pratico portare con sé lo stretto necessario e procedere poi con l’acquisto una volta giunti a destinazione.

Una raccomandazione per i genitori è di pensare attentamente a un abbigliamento comodo e caldo. Fondamentali, quindi, una copertina, calzini di ricambio e un maglioncino in modo che siano coperti e a loro agio, durante e dopo il volo.

Per evitare che i bambini si annoino durante il tragitto, sono più che mai necessari dei passatempi nuovi e divertenti, come libri, album da colorare, musica e giochi. Ricordatevi, però, di portare con voi le cuffie per l’utilizzo di un tablet, per non correre il rischio di infastidire gli altri passeggeri.

Un’ottima soluzione per compensare le variazioni di pressione all’interno della cabina può essere quella di tenere a portata di mano un ciuccio o un biberon per aiutare i più piccoli a distrarsi durante le fasi cruciali di decollo e discesa prima dell’atterraggio. Infine, non dimenticatevi il consiglio più importante: divertirsi e rilassarsi. Il viaggio in famiglia deve essere prima di tutto un’opportunità per staccare la spina dalla routine e trascorrere tempo di qualità con i propri figli.

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Il tuo angolo di Paradiso, totalmente privato, ti aspetta in Sicilia

Sogni una fuga all’insegna dell’esclusività e del totale relax in un angolo di paradiso? Isula Travel ti apre le porte delle location più straordinarie della Sicilia, trasformando la tua vacanza in un’esperienza senza precedenti.

La tua casa lontano da casa

Con Isula Travel oltre a godere del lusso di soggiornare in ville da sogno, potrai personalizzare la tua esperienza con servizi esclusivi. Potrai infatti richiedere la presenza di Chef privati, optare per lezioni di cucina o yoga, avere assistenti personali, baby sitter ed effettuare tour privati per esplorare i luoghi più belli della regione o visitare le rinomate cantine locali: tutto è pensato per rendere il tuo soggiorno un’esperienza indimenticabile. Con oltre 15 anni di esperienza nella selezione delle migliori strutture, Isula Travel dispone di un portfolio di ville esclusive per ogni desiderio. Si va dalle dimore in campagna alle residenze fronte mare, da rifugi romantici per coppie ad accoglienti ambienti pet-friendly, la varietà delle opzioni garantisce la soluzione perfetta per ogni viaggiatore.

 

Modica Country Villa - Isula Travel - Sicilia
Modica Country Villa – Isula Travel

 

Perché scegliere la Sicilia?

Immagina di svegliarti ogni giorno della tua vacanza col dolce suono delle onde del Mediterraneo e con il caldo sole siciliano che illumina la tua terrazza privata. Le ville di lusso selezionate personalmente da Isula Travel garantiscono un livello incomparabile di esclusività e comfort. Ogni villa ha il suo fascino unico. Il meraviglioso territorio siciliano fa tutto il resto. La Sicilia offre infatti un mix affascinante di bellezze naturali, storia ricca e cucina squisita. Trascorrere del tempo qui significa immergersi nelle tradizioni locali, dai cibi tipici agli eventi popolari. Le ville di Isula Travel, concentrate principalmente nella regione sud-orientale, consentono di esplorare questo ricco patrimonio con facilità.

Modica Country Villa - Isula Travel - Sicilia
Modica Country Villa – Isula Travel

Perché Isula Travel?

Isula Travel non è solo un’agenzia di affitti, ma un team di siciliani appassionati, profondamente radicati nella tradizione e cultura siciliana. Con oltre 15 anni di esperienza, l’impegno per l’eccellenza si riflette nella selezione attenta delle ville più straordinarie. Inoltre cliccando il sito web di Isola Travel potrai creare una vera vacanza su misura, ti basterà infatti compilare la sezione dedicata e godere del servizio totalmente custom made.

Esplora la Sicilia con Isula Travel e regalati un’esperienza indimenticabile nel cuore del paradiso italiano.

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L’Italia ama il Natale e queste regioni lo confermano

Chi non ama il Natale? I Grinch di tutto il mondo, in questo momento, si sentiranno chiamati in causa. E anche se sì, esistono persone che per qualche strana ragione sono immuni dal fascino delle atmosfere scintillanti, non possiamo negare che ce ne sono tante altre che, invece, le adorano.

Migliaia di persone, infatti, proprio in questi giorni stanno viaggiando in lungo e in largo per raggiungere tutte quelle destinazioni che si sono appropriate dello spirito natalizio e che, durante il mese di dicembre, sfoggiano il loro abito più bello. Ce ne sono davvero tantissime, eppure non c’è bisogno di volare dall’altra parte del mondo per vivere una favola di Natale perché anche l’Italia si è appropriata dell’incanto dell’Avvento.

Benché qualcuno possa storcere il naso, la verità è che gli italiani amano il Natale. E non solo, esistono alcune regioni dove questo si trasforma in un trionfo di luci, colori e meraviglia. A svelare le regioni d’Italia che vivono più intensamente questo periodo è stata Musement, la piattaforma online di prenotazioni di esperienze di viaggio, che ha svelato la top ten. E quale occasione migliore, se non questa, per scoprire le bellezze italiane immerse nell’atmosfera di festa?

L’Italia ama il Natale: una ricerca lo conferma

Italiani popolo di santi, poeti, navigatori ed elfi, quelli di Babbo Natale. A confermarlo è stata una recente ricerca condotta da Musement che ha svelato quali sono le regioni del Paese che si sono appropriate dello spirito natalizio. Utilizzando i dati di volume di ricerca su Google in tutte le regioni italiane, è emerso che alcune di queste fanno davvero sul serio quando si parla del Natale.

Analizzando determinate parole e dividendo il numero di ricerche per quello degli abitanti, Musement ha assegnato un determinato punteggio a ogni territorio, arrivando a stilare la lista delle 10 regioni italiane con più spirito natalizio. E se ami il Natale dovresti davvero raggiungerle al più presto.

Le regioni italiane con più spirito natalizio

A capeggiare la lista della top ten delle regioni italiane con più spirito natalizio troviamo la Lombardia e questo non ci stupisce poi molto. Milano, capitale mondiale della moda e del design, in questo periodo indossa il suo abito più scintillante che trasforma le strade, le piazze e i quartieri della città in una fiaba tutta da vivere e da condividere. Oltre al capoluogo lombardo, però, ci sono altri luoghi da raggiungere nella regione, ne sono un esempio la Città dei Balocchi a Cernobbio, le magiche luci di Leggiuno, il villaggio di Natale di Livigno e il borgo di Talamona, chiamato anche il Paese dei Presepi.

Conquista il secondo posto, invece, la regione Lazio. I mercatini di Piazza Navona, le luminarie del centro e lo spettacolo luminoso Trame di Luce sono solo alcune delle manifestazioni dello spirito natalizio nella Capitale che non è certo l’unica ad averlo abbracciato. A Vetralla, in provincia di Viterbo, esiste infatti il Regno di Babbo Natale così come a Greccio, Rieti, è possibile toccare con mano tutta la suggestione del primo presepe della storia.

Segue poi la Campania, dove i le cose da fare a Natale sono davvero tantissimi. Una passeggiata tra i presepi di San Gregorio Armeno a Napoli, per esempio, oppure una visita alle luci d’artista di Salerno e lo spettacolo luminoso della Casina Vanvitelliana di Bacoli l’ha trasformata in una fiaba da vivere.

Nella top ten troviamo poi l’Abruzzo, la Puglia e il Veneto, che conquistano rispettivamente il quarto, il quinto e il sesto posto. Seguono la Toscana, le Marche e l’Emilia Romagna. Chiude, invece, il Piemonte con un punteggio pari a 30, rispetto alle prime tre che hanno collezionato un 100 (Lombardia), un 72.2 (Lazio) e un 47.9 (Campania).