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Bardonecchia è stata eletta come miglior stazione sciistica d’Europa

La stagione sciistica è ormai ufficialmente iniziata, ma quest’anno la settimana bianca si rivela più cara che mai per gli italiani: tuttavia, nel mare degli aumenti che hanno colpito anche le vacanze sulla neve, c’è un piccolo barlume di speranza. Bardonecchia, infatti, è stata scelta come miglior stazione sciistica d’Europa per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo, secondo l’indagine del Post Office Travel Money (riportata dal Financial Times).

Bardonecchia, la miglior stazione sciistica

Il piccolo borgo di Bardonecchia, incastonato tra le montagne della Val di Susa, è una delle più rinomate località sciistiche d’Italia. Oggi si aggiudica un altro importante riconoscimento: è infatti riuscita a spuntarla contro la Bulgaria, che da tempo domina la classifica delle migliori stazioni sciistiche europee, nel nuovo report stilato dal Post Office Travel Money, in collaborazione con Crystal Ski Holidays.

La nostra splendida perla delle Alpi, dunque, si aggiudica il primo posto per il suo rapporto qualità/prezzo: accanto ad un’offerta incredibilmente ricca per gli amanti dello sci, bisogna tenere in considerazione l’aumento dei costi rispetto allo scorso anno (si registra un +1,4%, quasi il tasso più basso di tutta la classifica). Per la classica settimana bianca, infatti, è possibile spendere in media 618 euro a persona.

Le altre località italiane premiate

L’Italia spicca, in generale, come la meta preferita per sciare sulle Alpi, in quanto a risparmio: sono infatti diverse le località premiate dal report del Post Office Travel Money. Al quarto posto, ad esempio, troviamo (per la prima volta in classifica) Livigno. Presso la splendida stazione sciistica della Lombardia, a pochi passi dal confine con la Svizzera, si può spendere mediamente 713 euro a persona per una vacanza sulla neve.

Al quinto posto c’è invece Sauze d’Oulx, di nuovo in Val di Susa: il costo medio della settimana bianca è di circa 742 euro a persona, con un aumento del 2,7%. Ancora il Piemonte si aggiudica l’ottavo posto, con la celebre località sciistica di Sestriere. Qui si raggiunge la cifra media di circa 811 euro a persona, e si registra un aumento più consistente dell’8,1% rispetto allo scorso anno. Infine, in nona posizione spicca La Thuile, piccola località valdostana nei pressi di Courmayeur: con un aumento del 2,9%, offi la settimana bianca costa mediamente 824 euro a persona.

La classifica generale

La classifica del Post Office Travel Report ha preso in considerazione 36 località sciistiche distribuite in tutta Europa, intervistando oltre 2.000 persone. In particolare, si basa sulle spese da sostenere nel corso di una settimana bianca (di 6 giorni, dal momento che uno viene sfruttato per il viaggio): ci sono dunque i costi per lo skipass, il noleggio dell’attrezzatura e il corso di sci per i meno esperti, ma anche quelli per mangiare e bere sulle piste da sci – pranzi, caffè, lattine di qualche bibita gassata, bottiglie di birra e bicchieri di vino inclusi.

Vediamo la classifica completa per la stagione 2023/2024:

  • Bardonecchia, in Italia (618 euro);
  • Borovets, in Bulgaria (643 euro);
  • Le Corbier, in Francia (710 euro);
  • Livigno, in Italia (713 euro);
  • Sauze d’Oulx, in Italia (742 euro);
  • Bansko, in Bulgaria (745 euro);
  • Baqueira Beret, in Spagna (808 euro);
  • Sestriere, in Italia (811 euro);
  • La Thuile, in Italia (824 euro);
  • Ruka, in Finlandia (853 euro).
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Sempre più stranieri vengono in Italia per fare un viaggio sostenibile

Dalle grandi città d’arte ai piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato, dalle splendide spiagge alle montagne dove sciare o immergersi nella natura, dai cammini più suggestivi alle destinazioni dedicate al wellness: l’Italia è da sempre una delle mete turistiche più apprezzate dagli stranieri per le loro vacanze. Ma quali sono i trend di viaggio più recenti? A svelarcelo è il nuovo report Global Travel Intentions Study 2023, pubblicato da Visa: scopriamo le novità più interessanti.

Viaggi sostenibili e personalizzati

La nuova indagine sulle abitudini di viaggio degli stranieri che vengono in Italia ci offre uno spaccato della situazione nel 2023: è un quadro rassicurante, dopo il periodo “nero” della pandemia che ha messo in ginocchio il settore turistico. Ormai si può parlare di ritorno ai flussi pre-Covid, soprattutto grazie agli eventi che si susseguiranno nel nostro Paese nei prossimi mesi – come il Giubileo e le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina. Dai dati, inoltre, emerge chiaramente il profilo medio del turista. Si tratta generalmente di millennial o viaggiatori alto-spendenti, provenienti soprattutto da Svizzera, Regno Unito, Francia, Spagna, USA ed Emirati Arabi (con questi ultimi due Paesi che hanno una spesa media maggiore rispetto agli altri).

Per quanto riguarda invece le tendenze, proprio nel periodo post-pandemia si registra una netta crescita dei viaggi sostenibili: i turisti hanno una sempre maggiore consapevolezza del loro impatto ambientale, facendo di tutto per ridurre tali effetti negativi con i mezzi a loro disposizione. I viaggiatori internazionali sono particolarmente attenti, soprattutto nella scelta dell’alloggio (26%), nella mobilità (24%), nel comportamento d’acquisto (23%) e nel supporto all’economia locale (22%). L’altro trend emergente è la personalizzazione delle esperienze in vacanza: molti turisti organizzano il viaggio in modo autonomo, per rispondere al meglio possibile alle proprie esigenze.

Le mete preferite e la spesa media

Il report evidenzia poi quali sono le mete più apprezzate dai turisti stranieri: in vetta troviamo le grandi città d’arte, e in particolar modo Roma, Milano e Venezia. Perché scegliere il nostro Paese per i propri viaggi? I francesi sono alla ricerca di relax e di luoghi nuovi da esplorare, mentre gli statunitensi vogliono andare all’avventura. Per i nostri “vicini” svizzeri, infine, la spinta arriva dal desiderio di incontrare amici e parenti che vivono in Italia. Per quanto riguarda il periodo di permanenza, la durata media delle vacanze è di 8 giorni, mentre per le famiglie con bambini si raggiungono picchi di 10 giorni.

È poi molto interessante studiare le abitudini di pagamento dei viaggiatori internazionali che giungono da noi. La spesa media ammonta a ben 2.424 dollari (poco più di 2.220 euro), di cui solo il 40% viene speso prima della partenza, mentre il resto è il budget a disposizione una volta giunti a destinazione. Carte di pagamento e digital wallet rimangono i metodi più apprezzati per pagare, anche se esperienze come ristoranti e shopping vedono ancora protagonisti i contanti. I turisti optano spesso per le carte perché sono ben accette nella maggior parte dei casi, perché sono sicure e proteggono dalle frodi, e perché spesso è possibile utilizzare in Italia quelle già in uso nel proprio Paese di provenienza.

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Mercatini, ghiaccio e luci: la Città dei Balocchi esiste davvero. Si trova in Italia

Esiste un luogo di cui tutti abbiamo sentito parlare almeno una volta nella vita, un posto dove i grandi possono tornare bambini e i bambini possono restare tali. Una destinazione che ha preso forma nella nostra immaginazione grazie alla penna visionaria di Carlo Collodi e alle avventure di Pinocchio. Un posto che è meraviglia, stupore, immaginazione, sogno e magia. Questo luogo si chiama il Paese dei Balocchi.

Tutti lo abbiamo sognato, immaginato e pensato, lo abbiamo letto e formato nella nostra mente con dettagli più o meno creativi. Quello che non tutti sanno, però, è che questo luogo esiste davvero e può essere raggiunto ora, perché è adesso che ha indossato il suo abito più scintillante.

Non è un propriamente Paese, ma una città, e si trova in Italia, sulle sponde di uno dei laghi più affascinanti e suggestivi del Bel Paese. È qui che tra mercatini, piste di ghiaccio e spettacoli di luce è possibile perdersi e immergersi completamente nella Città dei Balocchi.

La Città dei Balocchi esiste davvero: si trova in Italia ed è bellissima

È una fiaba natalizia che profuma di cannella e pan di zenzero quella che ha preso forma a inizio dicembre sulle sponde del Lago di Como, la stessa che invita i viaggiatori di ogni età a vivere e condividere una delle esperienze più magiche del periodo dell’Avvento.

Ci troviamo a Cernobbio, un comune italiano che si affaccia sullo splendido Lago di Como e che ogni anno è raggiunto da migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. È proprio qui che a partire da dicembre, e fino a gennaio, le strade, le piazze e i quartieri subiscono un incantesimo trasformando questo luogo, seppur per breve tempo, in una favola mozzafiato.

Città dei Balocchi, questo il suo nome, non è solo un evento natalizio, ma esperienza intrisa di magia da vivere almeno una volta nella vita. Intrattenimento, spettacoli di luce, corsi, laboratori, shopping e divertimento: da 30 anni, durante il periodo dell’Avvento, le sponde del lago di Como permettono a grandi e bambini di vivere un’avventura incantata.

La manifestazione, giunta alla sua trentesima edizione, ha come obiettivo quello di trasformare i sogni in realtà che combina la magia del periodo natalizio alla bellezza di una città che, con i suoi scorci pittoreschi e i suoi palazzi sontuosi, diventa la cornice perfetta per i ricordi più belli di sempre.

Cosa succede a Cernobbio, dal 7 dicembre al 7 gennaio del 2024 è presto detto: un Calendario dell’Avvento nel quale immergersi, un presepe olografico, una slitta speciale che trasporterà i viaggiatori virtualmente all’interno della casa di Babbo Natale e poi, ancora, spettacoli gratuiti, una pista di pattinaggio e un villaggio natalizio composto da tante casette in legno dove degustare prelibatezze territoriali e fare shopping.

Il tutto è illuminato dalle scintillanti luci dell’Albero di Natale situato sulla riva e dal tunnel dell’Arcobaleno, una cornice luminosa che costeggia il lago e che consentirà a chiunque di fare passeggiate magiche.

Il presepe olografico nella Città dei Balocchi

Fonte: Ufficio Stampa

Il presepe olografico nella chiesa Madonna delle Grazie, Città dei Balocchi

Il presepe olografico, la pista di pattinaggio e le luci: tutti gli appuntamenti imperdibili

Sono tante e diverse le cose da fare a Cernobbio, o meglio nella Città dei Balocchi, durante il periodo dell’Avvento. Tra spettacoli di luci e colori, trionfi di profumi, shopping delle meraviglie e passeggiate scintillanti chiunque arriverà qui potrà vivere la sua favola personale.

Tra gli appuntamenti più attesi c’è quello che permetterà a chiunque di aprire il calendario dell’Avvento che prenderà vita tra le strade cittadine. Durante il countdown infatti, grazie alla tecnica del video-mapping, la facciata dell’Hotel Miralago si trasformerà in un gigantesco calendario en plein air pronto a svelare le sue sorprese, una per ogni giorno. L’appuntamento è previsto in Piazza Risorgimento in Riva.

La luce è, e resterà fino a gennaio, la protagonista assoluta della manifestazione. Sarà proprio lei a illuminare il lungo lago con l’albero di Natale e il viale alberato trasformato in un tunnel dai colori dell’arcobaleno. Brilleranno anche le vie dello Shopping, la Strettoia e Villa Bernasconi, cuori culturale della Città dei Balocchi che sarà impreziosita da un mapping colorato e magico.

Un altro indirizzo imperdibile è quello che ci conduce negli interni della chiesa Madonna delle Grazie in piazza Belinzaghi. È qui che fino al 7 gennaio resterà visibile un Presepe Olografico. Grazie a questa tecnica, la visione della natività sarà resa ancora più emozionante, realistica e magica.  Il risultato finale sarà un’esperienza in cui la tradizione del presepe si fonde con le nuove tecnologie.

Tra le esperienze più magiche da vivere e da condividere segnaliamo il Babbo Natale Express, un’avventura che conduce grandi e bambini direttamente nella casa di Santa Claus. Entrando in un container, che assumerà le forme di una slitta contemporanea, le persone attraverseranno virtualmente tremila chilometri per arrivare direttamente a Rovaniemi, nella casa di Santa Claus. Una volta atterrati, grazie a un visore 3D, le persone saranno accolte da Babbo Natale in persona che porterà grandi e bambini all’interno della sua fabbrica di giocattoli. Per fare questo viaggio straordinario dovrete raggiungere Largo Filippo Mondelli.

Un’altra esperienza imperdibile è quella che permetterà alle persone di viaggiare nello spazio. Sempre a Largo Filippo Mondelli, all’interno di un igloo, sarà possibile osservare il sole da vicino e scoprire la Luna e gli altri Pianeti. Si parlerà della cometa di Natale e del fascino dei buchi neri grazie alla presenza dello staff dell’Osservatorio Astronomico di Sormano. Entrando nell’igloo gli ospiti potranno osservare i corpi celesti da vicino e viaggiare nello spazio.

Per gli amanti della tradizione, invece, è stato allestito un villaggio natalizio in riva al lago. Una via che propone i colori e i sapori tipici del territorio e che offrirà a chiunque esperienze sensoriali da vivere passo dopo passo. La pista di pattinaggio sul ghiaccio, invece, è stata allestita all’interno del Parco di Villa Erba.

I bambini, inoltre, avranno la possibilità di ritirare un passaporto speciale a Villa Bernasconi e collezionare i timbri in ogni tappa del percorso. Una volta completato, si riceverà un piccolo regalo come ricordo di questa magica esperienza.

I mercatini di Natale nella Città dei Balocchi

Fonte: Ufficio Stampa

I mercatini di Natale nella Città dei Balocchi
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Isole di Luce: l’Italia regala uno spettacolo mai visto

Natale è un periodo coloratissimo in tutta Italia: da Nord a Sud, passando per le isole, il Paese si accende di luci e brilla di magia. Ma quest’anno c’è qualcosa di ancora più speciale, un incredibile spettacolo che è un evento mai visto prima d’ora. Si chiama “Isole di Luce”, e ora scopriremo insieme di cosa si tratta e quando vi è è possibile partecipare.

La“nuova luce” alle storiche costruzioni lacustri

I laghi Maggiore e d’Orta sono due vere perle preziosissime del nostro Paese. Tra le loro placide acque sorgono delle meravigliose isole che quest’anno beneficiano di un nuovo progetto che mira fortemente a promuovere e a valorizzare il patrimonio turistico e culturale locale. In che modo? Dando “nuova luce” alle storiche costruzioni lacustri – tra pesca e fede – presenti su entrambe le isole tramite due prestigiosi spettacoli di luce di cui i visitatori potranno godere durante tutto il periodo delle festività.

Francesco Gaiardelli, Presidente del Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola, tramite comunicato stampa ha fatto sapere che: “per i nostri eventi si è pensato di prediligere nuovamente una tipologia di spettacolo a basso impatto ambientale, che fosse silenzioso e suggestivo allo stesso tempo, perfetto per ricreare un’ambientazione natalizia unica nel suo genere”.

In sostanza, già in questi giorni le luci stanno ricoprendo di colori i palazzi, i monumenti più belli e gli angoli più suggestivi delle due isole. Il risultato è uno skyline eccezionale, con mille colori scintillanti che si riflettono nell’acqua e che vanno a creare una sorta di presepe galleggiante.

A partire da martedì 12 dicembre, con accensione quotidiana dalle ore 17.00 alle ore 1.00, e per tutto il periodo delle festività, palazzi e monumenti saranno valorizzati da incantevoli illuminazioni che a loro volta ricreeranno un’ambientazione magica.

Le isole scelte per questi eventi rappresentano anche due “borghi d’eccellenza” e che si prestano a meraviglia pure per la loro particolare suggestione: l’Isola dei Pescatori, uno spettacolo della provincia del Verbano-Cusio-Ossola che si affaccia sul Lago Maggiore, e l’Isola di San Giulio, unico fazzoletto di terra “galleggiante” del Lago d’Orta e vero e proprio gioiello della provincia di Novara

Lo spettacolo sull’Isola dei Pescatori

Una serie di proiettori hanno già iniziato a modificare radicalmente l’isola che è proprio adesso protagonista di un’atmosfera di festa riflessa sull’acqua. Lente animazioni danno vita a centinaia di combinazioni di colore sempre diverse che coinvolgono tutta la superficie.

L’Isola dei Pescatori, infatti, è un affascinante borgo lacustre d’eccellenza e persino l’unica isola dell’arcipelago Borromeo ad essere stabilmente abitata.

Quando ci si arriva ci si ritrova di fronte un borgo da cartolina che pare dipinto sull’acqua, per poi perdersi nello spettacolare dedalo di vicoli acciottolati, lungo i quali ci si sposta rigorosamente a piedi e si ammirano le caratteristiche case colorate a più piani.

Appartenente al territorio del Comune di Stresa, offre un lungolago contornato da eleganti alberghi, dove poter assaggiare anche i biscotti tipici di Stresa, le Margheritine sfornate per la prima volta nel 1857 dal pasticciere stresiano Pietro Antonio Bolongaro e che fecero innamorare la Regina Margherita; proprio in onore della sovrana, ai fragranti biscotti venne dato il suo nome.

L’amministrazione della Città di Stresa ha accolto con grande entusiasmo l’evento “Isole di Luce” e ha ringraziato il Distretto Turistico dei Laghi per l’iniziativa che mira ad attrarre il turismo di prossimità nel periodo invernale, e quindi anche con l’obiettivo di prolungare la stagione.

Stresa, tra le altre cose, è già stata la Città del Natale dal 2021 e questa iniziativa si rivelerà un ulteriore occasione per aumentare l’interesse e la visibilità della cittadina che, in contemporanea, offrirà anche iniziative di videomapping, luminarie natalizie, mercatini di Natale, giostre, giochi creativi e altre importanti appuntamenti per grandi e piccoli.

Lo spettacolo sull’Isola di San Giulio

Non sarà di certo meno protagonista l’illuminazione presso l’affascinante e unica Isola di San Giulio, dove lo spettacolo è iniziato venerdì 15 dicembre e continuerà per tutte le festività con accensione quotidiana dalle ore 17.00 alle ore 1.00.

Da non perdere sono le stelle di Giotto con un’installazione che unisce poesia, spettacolo e misticità. L’isola è infatti dipinta di toni blu chiaro e scuro con alcuni elementi giallo oro.

L’Isola di San Giulio, sul Lago d’Orta, è di competenza amministrativa del Comune di Orta San Giulio ed è la costruzione più alta edificata sull’antico castello, il Seminario del 1844, oggi abbazia di monache benedettine “Mater Ecclesiae”. Altrettanto incredibile è la Basilica di San Giulio, fondata nel IV secolo, così come lo sono l’Ambone ricavato da un monolito in serpentino grigio-verde di Oira e la cripta con la teca argentea (1697) con le spoglie di San Giulio. Una strada percorre ad anello tutta l’isola, la cosiddetta “Via del Silenzio e della Meditazione” a seconda di come la si percorra.

“Nel silenzio della notte, la magia dei colori che illumina di Luce l’Isola di San Giulio, rende l’atmosfera del Lago d’Orta un piccolo scrigno di bellezza e di armonia. Fa sognare ed emozionare. Allo sguardo della Stella Cometa l’anima si riempie di Pace e lo Spirito resta ricco di Gioia e di Speranza.”, ha dichiarato il sindaco di Orta San Giulio, dott. Giorgio Angeleri.

“È un vero onore continuare la collaborazione con il Distretto Turistico dei Laghi ” ha poi commentato Cristiano Pigino, CEO Proietta SRL, sottolineando che: “Sull’ Isola di San Giulio abbiamo scelto un tema in sintonia con il luogo, sede di un antico e attivo monastero di clausura, per celebrare Giotto, genio e Maestro che ha letteralmente rivoluzionato la pittura. Le sue stelle, uniche e riconoscibili, insieme ai caratteristici toni di blu e giallo, “dipingono” l’isola nel contesto dello straordinario paesaggio naturale che la circonda. L’installazione natalizia realizzata sull’isola dei Pescatori invece vuole essere un segnale di serenità attraverso luci e colori in un momento di grandi tragedie internazionali. L’obiettivo è quello di trasmettere emozione attraverso il continuo mutare delle cromie generato da tanti piccoli proiettori led posizionati in punti strategici dell’isola. Grazie per la fiducia e l’opportunità di far parte di questi nuovi stimolanti progetti”.

Insomma, queste due spettacolari isole italiane ci regaleranno un Natale davvero unico nel suo genere.

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Newgrange, segui in diretta il ritorno del sole

Mentre il mondo si prepara a celebrare il giorno più magico dell’anno, l’autunno ci saluta silenziosamente per fare spazio all’inverno. L’appuntamento col solstizio, infatti, è previsto martedì 22 dicembre, giorno in cui la luce solare raggiungerà il suo minimo.

In questa occasione, e in molte parti del mondo, la stagione fredda viene accolta con tutta una serie di rituali, tradizioni e usanze antichissime che meritano di essere scoperte. E quale occasione migliore, se non questa, per organizzare un viaggio last minute?

La destinazione da raggiungere, per godere dell’incanto di questo momento, si chiama Newgrange. Si tratta di un sito preistorico situato nella contea di Meath, in Irlanda, le cui origini affondano nel 3200 a.C., e che quindi è più antico di Stonehenge e delle piramidi d’Egitto. È proprio qui che in occasione del solstizio d’inverno ogni anno viene organizzata una grande festa per celebrare il ritorno del sole che, nel 2023, sarà trasmessa anche in diretta streaming.

Bentornato inverno: l’esperienza magica del solstizio in Irlanda

L’appuntamento col solstizio d’inverno, come abbiamo anticipato, quest’anno è previsto il 22 dicembre. In questa occasione il sole ci terrà compagnia per appena 8 ore e 46 minuti facendo registrare così la giornata più corta dell’anno. Questo accade perché la stella madre del sistema solare raggiunge il punto di declinazione minima lungo l’eclittica, dando inizio ufficialmente alla stagione fredda nell’emisfero boreale.

Un momento, questo, che preannuncia l’arrivo di giorni bui e freddi, ma che in realtà coincide con il ritorno del sole. A partire dal 22 dicembre, infatti, la luce lentamente prenderà il sopravvento sull’oscurità. Come abbiamo anticipato, sono tantissimi i rituali antichi e moderni che celebrano questo momento. Tra i più suggestivi e affascinanti c’è sicuramente quello del Newgrange, uno dei siti preistorici più importanti d’Irlanda e del mondo intero.

Solstizio d'inverno a Newgrange

Fonte: Tourism Ireland

Newgrange

Situata nella contea di Meath, nell’Ireland’s Ancient East, l’area megalitica si trasforma nel palcoscenico di uno spettacolo mozzafiato durante il solstizio. Grazie a un lavoro sapiente, e alla competenza astronomica, gli architetti riuscirono infatti a creare una struttura in grado di catturare la luce del sole.

All’alba del solstizio d’inverno accade che i raggi solari, dopo aver percorso lo stretto corridoio, raggiungono la camera funeraria e illuminano completamente lo spazio buio regalando a chi guarda la sensazione di trovarsi davanti a un incantesimo compiuto.

Newgrange, come assistere al ritorno del sole

Ammirare il solstizio d’inverno a Newgrange è una di quelle esperienze da vivere almeno una volta nella vita. Una visione suggestiva ed emozionante che però è accessibile solo a pochissime persone. Per entrare all’interno del sito, infatti, è necessario partecipare a una lotteria annuale che consente l’ingresso a soli 50 fortunati. Tutti gli altri, invece, si riuniscono all’esterno della tomba per ammirare la nascita del sole il primo giorno d’inverno.

Tuttavia c’è un altro modo quest’anno per assistere al solstizio A partire dal 21 dicembre, infatti, sarà messo a disposizione di tutti un collegamento in diretta streaming da Newgrange sul sito Heritage Ireland. Sarà questa l’occasione perfetta per sentirsi dall’altra parte del mondo e prendere parte a un evento unico e magico.

Solstizio d'inverno a Newgrange

Fonte: Tourism Ireland

Solstizio d’inverno a Newgrange
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In crociera nell’estate 2024: i nuovi itinerari

È sempre tempo di pensare alla prossima estate e alle tanto attese vacanze da programmare: e, per chi ama il fascino intramontabile di una crociera, MSC Crociere ha appena aggiornato gli itinerari per il 2024.

In particolare, spicca un programma completamente rinnovato per MSC Musica nel Mediterraneo occidentale e un itinerario ripensato per MSC Opera alle isole greche.

MSC Musica: 7 notti alla scoperta delle mete più gettonate del Mediterraneo occidentale

Dal 13 maggio al 28 ottobre 2024, MSC Musica fa sognare in grande con una crociera di 7 notti verso alcune delle località più apprezzate del Mediterraneo occidentale, tra cui Genova, Cannes, Barcellona, Ibiza e Cagliari.

L’itinerario parte da Civitavecchia da cui gli ospiti possono fare tappa alla vicina Roma per godersi una giornata all’insegna delle bellezze della Città Eterna, con luoghi iconici come la Fontana di Trevi, il Colosseo, Piazza Navona, il Vaticano nonché mercati rionali, ristoranti tipici e gourmet e musei dal valore inestimabile.

Lo scalo successivo è a Genova, l’affascinante capoluogo ligure che vanta un centro storico Patrimonio UNESCO impreziosito dai “Palazzi dei Rolli”, magnifiche chiese, il famosissimo Acquario con il waterfront e vedute inimitabili sul porto antico.
Una tranquilla passeggiata in Via Garibaldi, uno sguardo all’imponente architettura del Duomo e una golosa sosta nei ristoranti e locali caratteristici completano una giornata unica.

Ecco poi l’opportunità di vivere un pomeriggio glamour in Costa Azzurra, a Cannes, celebre per il suo Festival del Cinema: è una città davvero magnetica che offre spiagge incontaminate, panorami mozzafiato, l’elegante Boulevard de la Croisette con negozi di lusso, ristoranti d’eccellenza, e le Suquet, il centro storico ricco di bellezza.

Il viaggio prosegue a Barcellona, perla della Catalogna, dove vivere esperienze che non si dimenticano: autentiche meraviglie architettoniche, tra cui l’iconica Sagrada Família di Gaudí, spiagge favolose, musei a non finire (tra cui va citato il Museo Picasso), il medievale Barric Gòtic e il rinomato viale delle Ramblas la rendono indimenticabile.

E che dire poi di Ibiza, che sa incantare i visitatori da tutto il mondo grazie alla vivace vita notturna, ai siti archeologici, a meravigliose spiagge e panorami incredibili? Una passeggiata per le vie lastricate del centro storico, un po’ di relax a Cala D’Hort e attività e intrattenimento per gli ospiti di ogni età.

Infine, ideale meta vacanziera è Cagliari, amata per il suo mare turchese, la storia millenaria, i tesori architettonici come il Castello medievale, il Duomo del XIII secolo e il Bastione di San Remy, e la deliziosa cucina sarda.

MSC Opera e l’incanto delle isole greche

Dal 12 maggio al 5 ottobre 2024, MSC Opera regala l’incanto delle isole greche partendo da Bari, antica città portuale che offre un piacevole mix di antico e moderno, e navigando con un nuovo itinerario con tappa al Pireo e la possibilità di visitare Atene, Santorini, Katakolon, Corfù e Cefalonia.

Il Pireo, sede del porto più grande della Grecia, è l’ideale per una fuga ad Atene, la capitale tra le città più antiche del mondo, ricca di monumenti di sicuro fascino tra cui svetta il Partenone, uno dei simboli del Paese.

E poi, rotta verso Santorini, acclamata per le candide spiagge, le bianche casette, le chiese dai tetti blu e le viste impagabili sul Mar Egeo, Katakolon, affascinante cittadina affacciata sul Mar Ionio e punto di accesso al rinomato sito di Olimpia, Patrimonio UNESCO, e le bellezze naturalistiche di Corfù, tra spiagge magnifiche, montagne, lussureggiante vegetazione e una capitale dal centro storico UNESCO.

Infine, non può fare a meno di incantare anche Cefalonia, un paradiso grazie alle insenature sabbiose, le grotte, le spiagge, i pittoreschi villaggi e le acque cristalline.

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La festa di Capodanno thailandese è ora Patrimonio Unesco

Dopo la danza Khon, il massaggio Thai e la danza acrobatica Nora, anche il Songkran, il Capodanno Thailandese, può fregiarsi del riconoscimento UNESCO come Patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

Il festival, che segna l’ingresso nel segno zodiacale dell’Ariete, si svolge a metà aprile ed è il momento in cui le famiglie si riuniscono per rendere omaggio agli antenati, agli anziani e alle immagini sacre del Buddha.

Di cosa si tratta e qual è la sua storia leggendaria

Songkran deriva dal termine sanscrito saṃkrānti, ovvero movimento, per indicare lo spostamento del sole all’interno dello zodiaco: e se vi è un songkran ogni mese, il più importante è quello che cade tra il 13 e il 15 aprile segnando il capodanno buddhista thailandese, quando il sole passa dal segno dei Pesci a quello dell’Ariete.

È l’inizio del nuovo anno, simbolo di purificazione fisica e spirituale, e le sue origini affondano nella leggenda della morte del Bhrama Rossiccio, il Kapila Bhrama.

Egli, infatti, un giorno decise di verificare la saggezza di un giovane molto intelligente che sapeva parlare agli uccelli, Thammabal, proponendogli tre indovinelli da risolvere in sette giorni: la posta in gioco era la testa del perdente.

Non conoscendo la risposta, Thammabal decise di uccidersi piuttosto che sottostare alla disfatta ma, giunto nei pressi di una palma, ascoltò un’aquila sussurrare la soluzione ai suoi piccoli: tornò, allora, dalla divinità che, sconfitta, ordinò a una delle sue sette figlie di tagliargli la testa.

Da quel giorno, ogni anno, una delle figlie, per l’occasione chiamata Nang Songkran, conduce la testa del padre in processione verso il sacro Monte Meru.

Come si festeggia il Capodanno Thailandese

Il Songkran è innanzitutto una festa religiosa le cui celebrazioni vanno in scena nell’arco di tre giorni: il 13 aprile (Maha Songkran) quando termina il segno dei Pesci, il 14 aprile (Wan Nao), il passaggio tra il vecchio e il nuovo anno, e il 15 aprile (Wan Thaloeng Sok) l’inizio della nuova era.

La vigilia, i fedeli puliscono a fondo le loro case ed eliminano il superfluo in modo che siano pronte e perfette per l’anno che deve iniziare mentre il 13 al mattino si recano in processione al tempio del villaggio per portare cibo ai monaci. Il pomeriggio è dedicato ai rituali di purificazione: dopo aver lavato le rappresentazioni del Buddha, i giovani versano acqua profumata nei palmi delle mani e sui piedi degli anziani, in segno di rispetto.

Durante i tre giorni di festa, inoltre, ci si reca al tempio con candele, bastoncini di incenso e acqua profumata e li depongono di fronte all’altare del Buddha.

Oltre alle cerimonie religiose, il Capodanno Thailandese si festeggia anche con il “Songkran Water Festival“, una vera e propria “battaglia d’acqua” per le strade, le piazze e i parchi delle città: per “lavare via” la sfortuna in modo allegro e divertente, si getta acqua sui passanti con una “battaglia”, appunto, di gavettoni, secchi, canne, pistole e mitra giocattolo.

Si tratta di una festa spassosa che coinvolge tutti, dai residenti ai turisti, e, tra processioni e carri colorati, si allestiscono postazioni per lanciare l’acqua sui passanti in segno di purificazione volta ad allontanare le energie negative.

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Da un Paese all’altro a piedi: 5 frontiere da attraversare

Solo quando hai lasciato le tue impronte, solo lì sei stato davvero“. Queste parole, pronunciate da Goethe, risuonano ancora oggi profonde e intense. Trasformare un viaggio in un’esperienza autentica non significa solo visitare un luogo, ma viverlo, respirarlo, percorrerlo con i propri passi.

Oltrepassare una frontiera a piedi può sembrare un’esperienza insolita, quasi anacronistica nel nostro mondo frenetico e moderno. Tuttavia, c’è qualcosa di straordinariamente umano e avvincente nell’attraversamento lento di un confine: il cambiamento della terra sotto i nostri piedi, la percezione di un’atmosfera diversa e di un passaggio simbolico e fisico allo stesso tempo.

Oggi ti porteremo in un viaggio unico ed emozionante attraverso cinque frontiere che, siamo sicuri, lasceranno un’impronta indelebile nel tuo cuore. Ogni passo ti condurrà verso una nuova scoperta, una nuova storia, un nuovo angolo del mondo da esplorare.

Un passo alla volta tra Thailandia e Cambogia

PoiPet

Fonte: iStock

Confine internazionale di PoiPet

Il percorso a piedi da Bangkok, in Thailandia, a Siem Reap, in Cambogia, è un’entusiasmante avventura che unisce scoperte, emozioni e una sana dose di adrenalina.

Il nostro viaggio inizia alla stazione ferroviaria di Bangkok, la nostra destinazione: Aranya Prathet. Il treno ci condurrà attraverso la Thailandia rurale, offrendovi un assaggio della vita locale lontano dalle luci abbaglianti della città. Una volta arrivati ad Aranya Prathet, un tuk-tuk locale ci porterà fino al confine.

Il punto di attraversamento più frequentato tra Thailandia e Cambogia è sicuramente Aranyaprathet-Poipet, un crocevia vivace e animato, dove diverse culture si incontrano e l’incessante flusso di persone e merci crea un’atmosfera unica e vibrante.

Una volta superato il frenetico confine, vi accoglie la Cambogia, un Paese di incredibile bellezza e ricchezza culturale. Le sue antiche rovine, i mercati colorati e l’accoglienza calorosa dei suoi abitanti contribuiranno a creare un’atmosfera davvero unica.

Attraversare a piedi la frontiera tra Stati Uniti e Messico

Il confine tra Stati Uniti d’America e Messico, lungo 3.169 km, attraversa territori di diversa conformazione, aree urbane e desertiche. La barriera fisica che separa questi due Paesi, in alcuni luoghi, sembra quasi svanire, lasciando spazio a una sorta di “no man’s land” dove l’ambiente naturale prende il sopravvento. Questo tratto di terra, spesso solitario e ostile, è un forte contrasto con le vivaci città e comunità che lo circondano. Qui, la vastità del deserto e la rigida geometria della barriera si fondono in un paesaggio surreale. Nonostante le difficoltà e i pericoli, questo spazio offre anche attimi di straordinaria bellezza e tranquillità, dove il cielo infinito e le distese sembrano invitare alla riflessione e all’introspezione.

Attraversare questo confine è una vera sfida che richiede una grande preparazione. In primo luogo, è essenziale ottenere una documentazione specifica conosciuta come Forma Migratoria Multipla (FMM) per garantire l’ammissione legale in Messico. Inoltre, l’attesa per ottenere il documento, i controlli di sicurezza rigorosi e l’atmosfera tesa alla frontiera, tutto ciò contribuisce a creare un’esperienza veramente intensa.

In particolare, la città di Tijuana è un polo magnetico per coloro che desiderano attraversare la frontiera a piedi. L’energia di questa città, infatti, è palpabile: la vita qui scorre a un ritmo che si percepisce nelle strade affollate, nei mercati effervescenti e nell’atmosfera vivace che pervade ogni angolo della città.

Viaggiare via terra tra Perù e Bolivia

La prossima tappa del nostro affascinante itinerario è Puno, una meravigliosa cittadina situata sulle rive del lago Titicaca. Da qui, la maggior parte dei viaggiatori si dirige verso Copacabana, in Bolivia, per scoprire la famosa Isla Del Sol. Durante il viaggio in autobus per raggiungere il confine, sarai completamente immerso nella cultura locale, circondato da venditori ambulanti che offrono prodotti tipici e panorami mozzafiato che ti toglieranno il fiato.

Desaguadero o Yunguyo, i due principali valichi di frontiera tra Perù e Bolivia, segnano solo l’inizio di questa magnifica avventura. Una volta arrivato, inizierai un emozionante viaggio a piedi attraverso il confine. Tra culture diverse e scoperte sorprendenti, sarai travolto da un susseguirsi di emozioni mozzafiato.

Che tu scelga di dirigerti verso la vibrante La Paz o la tranquilla Copacabana, vivrai indubbiamente un’avventura difficile da dimenticare.

Percorrere la frontiera dal Malawi al Mozambico

Per i viaggiatori intraprendenti, la vera essenza del viaggio è immergersi completamente nel paesaggio e nella cultura dei luoghi che visitano. Attraversare a piedi la frontiera tra Malawi e Mozambico, vuol dire proprio questo, vivere un’avventura ricca di emozioni uniche e intense.

Il percorso inizia dal Malawi, un Paese ricco di tradizioni affascinanti e paesaggi suggestivi. Qui l’ospitalità non è una semplice parola, ma uno stile di vita. Il popolo malawiano accoglie i viaggiatori a braccia aperte, desideroso di condividere la propria cultura. Le maestose montagne che baciano il cielo, i laghi che brillano sotto il caldo sole africano e i vibranti villaggi pieni di vita e colori, sono solo alcune delle meraviglie che ha da offrire.

Ma la vera avventura inizia quando si decide di attraversare la frontiera a piedi per raggiungere il Mozambico. Una decisione che richiede coraggio, forza e determinazione. Eppure, per coloro che osano, l’esperienza è memorabile.

Il Mozambico ti accoglierà con un panorama mozzafiato: spiagge di sabbia bianca che si estendono a perdita d’occhio, bagnate da acque cristalline che riflettono i raggi del sole in un gioco di luci abbaglianti.  Questa è la bellezza dell’Africa in tutta la sua autenticità, un omaggio alla forza vitale di un continente che non smette mai di sorprendere e affascinare.

A piedi tra Italia e Svizzera

Non avremmo potuto immaginare un modo migliore per concludere la nostra avventura che esplorare il confine più vicino a noi: quello tra Italia e Svizzera.  E quale modo migliore per viverla se non attraversarlo a piedi?

Un viaggio lungo il confine offre una prospettiva unica su questi due Paesi europei. Partendo da Lugano, ad esempio, è possibile seguire l’itinerario che attraversa il basso Ticino fino a Chiasso. Questo percorso ti permetterà di ammirare la bellezza della natura intatta e di immergerti nelle peculiarità culturali e storiche di questa terra meravigliosa.

Un’altra esperienza affascinante è quella di percorrere i sentieri antichi che si snodano lungo il confine italo-elvetico. Questi percorsi, un tempo utilizzati per il commercio e come vie di fuga durante i periodi di conflitto, sono oggi dei luoghi di pace e tranquillità. Qui è possibile immergersi nella bellezza dei paesaggi e riflettere sulla storia di due nazioni affascinanti.

confine Italia Svizzera

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Confine tra Italia e Svizzera
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Puoi camminare sulla Luna restando a terra

Il nostro pianeta, un gioiello sospeso nel vuoto cosmico, è una culla di meraviglie che non smette mai di stupirci. Ogni angolo della Terra è un tesoro di bellezza incommensurabile, un mosaico di paesaggi che sembrano usciti dalla tela di un artista. Talvolta, ci troviamo di fronte a panorami così strani e meravigliosi che non sembrano appartenere a questo mondo. Siamo sorpresi dalla loro esistenza e rapiti dal loro fascino. Luoghi che superano la nostra immaginazione e ci ricordano quanto la nostra Terra sia affascinante.

Ed è proprio in uno di questi luoghi straordinari che inizia il nostro viaggio. Oggi ci troviamo a Lanzarote, un’isola che sembra scolpita dal fuoco e dal vento, una terra di contrasti dove l’azzurro intenso dell’oceano incontra l’arido rosso della terra: il Parco Nazionale di Timanfaya.

Qui, è come varcare una porta verso un altro universo. L’atmosfera è quasi lunare in questa terra in cui i vulcani dormienti hanno plasmato il paesaggio, creando un’opera d’arte naturale di ineguagliabile bellezza. Quindi, tieniti forte, respira profondamente e lasciati avvolgere dalle emozioni. Il viaggio a Timanfaya sta per cominciare. E promettiamo, sarà un’esperienza che non dimenticherai mai.

Parco Nazionale di Timanfaya: in tesoro delle Canarie

Parco di Timanfaya Lanzarote Isole Canarie

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Parco di Timanfaya, Lanzarote, Isole Canarie

Un luogo che risveglia l’anima e incanta gli occhi con la sua bellezza cruda e selvaggia. Questo è il Parco Nazionale di Timanfaya, situato sull’isola di Lanzarote, la più orientale delle Isole Canarie.

Immerso in un paesaggio vulcanico mozzafiato che si estende su 5000 ettari di terra rossa e nera, è riconosciuto a livello internazionale come Riserva della Biosfera dell’UNESCO, per la sua elevata importanza ecologica e la sua preziosa biodiversità. Infatti, nonostante le condizioni estreme, la vita ha dimostrato una resilienza sorprendente, trovando il modo di prosperare e creare un ecosistema diversificato e resistente.

Questa terra ospita venticinque vulcani maestosi, tutti in uno stato di sonno profondo, tranne uno, il Timanfaya, guardiano solitario e ardente che regna supremo, dando il suo nome all’intera area. Un deserto di roccia e cenere, una terra brulla che, nonostante la mancanza di vegetazione, è ricca di contrasti mozzafiato.

La caratteristica più impressionante, infatti, è il suo ecosistema, un fenomeno raro e straordinario nato dalle colate di lava. Un paesaggio punteggiato da punti caldi, caldere e condotti vulcanici che spuntano ovunque, come sentinelle di un mondo sotterraneo in costante fermento. Il terreno vanta una ricchezza cromatica senza precedenti, con toni rosso intenso che dominano il paesaggio, dovuti all’alta concentrazione di ossido di ferro presente nella composizione della lava. Questo elemento, unito alla continua attività vulcanica, ha contribuito a creare un ambiente che sembra tratto da un romanzo di fantascienza.

Ma come si accede a questo straordinario ecosistema? Per la maggior parte dei visitatori, l’accessibilità al parco è garantita da tour guidati, offerti in varie lingue, che permettono di esplorare in modo sicuro e confortevole le meraviglie di Timanfaya. Durante il viaggio, le guide esperte raccontano la storia del parco, spiegano i fenomeni geologici che hanno plasmato il paesaggio e indicano le formazioni rocciose più interessanti.

Invece, per chi preferisce un contatto più diretto con la natura, è possibile fare escursioni a piedi, sempre in compagnia dei ranger autorizzati, che accompagnano i visitatori lungo i sentieri che attraversano le colate di lava, offrendo spiegazioni dettagliate sulla flora, la fauna e la geologia del luogo.

Infine, per chi cerca un’esperienza decisamente alternativa, è possibile prenotare gite a dorso di cammelli, un modo divertente e originale di esplorare il parco.

Timanfaya: il potente vulcano di Lanzarote

Il parco che ammiriamo oggi è l’espressione di una storia vulcanica lunga e turbolenta, dominata dalla figura imponente del monte Timanfaya.

La storia del parco risale al 1730, quando il vulcano Timanfaya iniziò un’eruzione che durò per ben sei anni. Non si trattò di un evento isolato, ma di una serie prolungata di fuoruscite che continuarono a riversare magma sul territorio. Queste variavano in intensità, ma la loro presenza costante durante quel periodo ha lasciato un’impronta indelebile sul terreno.

La terra fertile fu coperta da uno strato di roccia lavica, creando un ambiente aspro e alieno. Dopo un periodo di relativa calma, il monte Timanfaya tornò a far sentire la sua presenza nel 1824 con un’altra eruzione significativa. Ancora una volta, la terra fu cambiata dal flusso incessante di lava, cementando ulteriormente l’aspetto unico del parco.

Oggi, ogni roccia, ogni formazione geologica racconta la storia di questi eventi. È un luogo che parla della forza della natura, della sua capacità di creare e distruggere e dell’inevitabile impatto che ha sul nostro pianeta.

Parco di Timanfaya Lanzarote Isole Canarie

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Parco di Timanfaya, Lanzarote, Isole Canarie
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Andalo, una vera e propria perla del Trentino

È uno scenario idilliaco che fa la gioia di chiunque ami la montagna in tutte le stagioni, quello che accoglie il paese di Andalo, tra le Dolomiti del Brenta e la Paganella: a 1039 metri di altitudine, a circa 37 chilometri da Trento, qui la natura è protagonista assoluta, tra il profumo dei boschi e l’aria frizzante in estate e i fiocchi di neve, il fuoco nei caminetti e le luci delle Feste in inverno.

Il panorama è il suo fiore all’occhiello: le vette Patrimonio UNESCO, uno splendido lago montano che “appare e scompare”, suggestivi sentieri nel Parco Adamello Brenta per escursioni e trekking lasciando alle spalle ogni pensiero e la frenesia delle città, skiarea con 50 chilometri di piste da sci e numerosi punti di interesse da scoprire.

Cosa vedere ad Andalo, paradiso trentino

Meta ideale per una Settimana Bianca d’eccellenza o per una rigenerante vacanza estiva, Andalo dona un paesaggio invidiabile dove vivere appieno la montagna e ammirarne il fascino millenario.

Gli escursionisti troveranno il loro paradiso al cospetto della Cima Paganella, a 2125 metri di altezza, raggiungibile in funivia fino a Doss Pelà per poi proseguire in funivia oppure a piedi: si tratta di un impagabile punto panoramico che lascia davvero senza parole e che dona l’occasione di scorgere, allo stesso tempo, sia il Lago di Molveno sia il Lago di Garda.

Per godere di rilassanti passeggiate nel verde, invece, ecco gli sconfinati Prati di Gaggia, ideali anche per famiglie con bambini: il breve percorso per arrivare (anche in cabinovia da Andalo) è a dir poco spettacolare, ma non basta. Dai prati, infatti, è possibile continuare fino all’Acqua delle Scudelle, dove si incontra un tronco a vasca con acqua di sorgente, e al Belvedere sul Lago di Molveno.

Inoltre, ai Prati di Gaggia, cattura lo sguardo la prima biblioteca ad alta quota, il Biblioigloo, dove leggere a 1335 metri di altitudine, immersi nella pace e nel silenzio della natura di montagna e a pochi passi dalle piste da sci: aperta estate e inverno, dotata di connessione wi-fi gratuita e sede di stimolanti iniziative artistiche, si raggiunge con la telecabina Laghet-Gaggia.

E che dire del favoloso Lago di Andalo, non lontano dal centro, gemma che “appare e scompare”? È uno specchio lacustre di origine carsica in cui l’acqua, che sgorga in primavera, riempie la conca scavata nel calcare per poi scomparire nel sottosuolo durante i periodi di siccità.
Attorno alle sue sponde, si snoda un agile percorso ad anello di 2,5 chilometri per una rilassante passeggiata adatta a tutti.

In paese, ecco poi una originale mostra di miniature e presepi permanente, di grandi dimensioni, che raffigura case popolari, cattedrali e rappresentazioni sacre realizzate a mano dagli artigiani locali e curate fin nei minimi dettagli.

Cosa fare ad Andalo in tutte le stagioni

Innanzitutto, Andalo è perfetto per godersi vacanze attive all’aria aperta all’insegna dello sport in ogni periodo dell’anno.

In inverno, ovviamente, è il regno dello sci con gli impianti di risalita che raggiungono i 2125 metri della Cima Paganella e l’innevamento programmato che copre tutta l’area sciabile e garantisce la neve al 100%.

Gli amanti dello sci di fondo troveranno un percorso ad anello con illuminazione notturna di 3 chilometri attorno a un piccolo lago naturale e uno più lungo, di 5 chilometri, nell’emozionante cornice delle abetaie.

Non mancano la pista di pattinaggio e la possibilità di un entusiasmante gita in slitta trainata dai cavalli.

In tutte le stagioni, in centro, si distingue anche il moderno centro sportivo all’avanguardia con campo da calcio, minigolf, stadio del ghiaccio, piscina coperta, tiro con l’arco, campo di pallavolo, minigolf, palestra di roccia, campo da basket, tennis, bocce, sala giochi e centro per equitazione.