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In questa bellissima isola d’Europa gli abitanti si ribellano ai turisti

Gli abitanti di un’isola spagnola molto amata dai vacanzieri, italiani inclusi, hanno esortato i visitatori ad andarsene, per gli impatti negativi che il turismo di massa ha sull’ambiente e sul loro stile di vita. E spunta anche l’ipotesi di introdurre una “eco-tassa”. Ecco che succede.

Tenerife contro i visitatori: “Turisti tornatevene a casa”

“Turisti tornatevene a casa”. La scritta ‘shock’ comparsa da qualche tempo sui muri di Tenerife, oltre che su una delle sue più belle spiagge, la Tejta, è il grido lanciato dai residenti, stanchi ed esasperati dal turismo di massa che, a detta loro, sta rendendo l’isola invivibile. Nella soleggiata perla delle Canarie, i vacanzieri, quindi, sembrerebbero non essere più i benvenuti.

I manifestanti sono scesi in strada per chiedere un intervento contro quelli che considerano “danni irreparabili” causati dal turismo di massa nei principali centri dell’isola, come la moderna e cosmopolita Santa Cruz de Tenerife, e San Cristóbal de La Laguna, l’unica città dell’isola a essere stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Secondo quanto riportato dalla testata locale Canarian Weekly, associazioni e ambientalisti hanno sventolato cartelli con le scritte “le Canarie non sono più un paradiso” e “le Canarie non sono in vendita“. Il malcontento degli abitanti del posto deriva dagli impatti negativi che le folle di turisti hanno su ambiente e stile di vita. Per questo motivo, chiedono di ridurre il numero di visitatori e di introdurre una “eco-tassa” per finanziare progetti di conservazione ambientale.

Le lamentele si estendono ai problemi riguardanti le fuoriuscite di liquami, i lunghi ingorghi e i danni causati dall’eccessivo turismo e dalla costruzione di nuovi complessi alberghieri lungo le popolari spiagge del sud di Tenerife, che stanno iniziando a intaccare le meraviglie naturali dell’isola. Le Canarie, però, non sono le uniche isole spagnole a voler respingere le folle di turisti. Anche le Baleari, tra cui Maiorca e Ibiza, hanno imposto un giro di vite ai visitatori indisciplinati, implementando nuove regole per i vacanzieri, come ad esempio il limite di sei drink nei resort all-inclusive.

L’impegno di Tenerife per ridurre le emissioni

Nell’ambito della gestione dell’impatto ambientale, il Ministero del Turismo e dell’Occupazione delle Isole Canarie ha partecipato alla COP28 a Dubai, ed è stata l’unica destinazione turistica spagnola a farlo. Alla conferenza, la ministra Jéssica de León ha illustrato una tabella di marcia per ridurre l’impronta di carbonio, tra cui uno strumento digitale gratuito per le imprese turistiche per misurare e ridurre le proprie emissioni.

Secondo Statista, nel 2022 più di 5,8 milioni di turisti si sono recati a Tenerife. Quasi tre milioni di questi provenivano da località al di fuori della Spagna. Un portavoce dei manifestanti ha affermato che gli spazi naturali dell’isola vengono distrutti dal turismo di massa, lamentando la costante presenza di cantieri che deturpano l’ambiente e la crescita vertiginosa dei costi degli immobili, in parte dovuta alla domanda di affitti per le vacanze.

Le richieste degli abitanti sono molteplici. Tra queste, che venga limitato il numero di coloro che si trasferiscono a tempo pieno sull’isola, così come gli acquisti di una seconda casa. Si chiede, inoltre, oltre all’introduzione dell’eco-tassa, anche quella di un tetto al numero di turisti che arrivano sull’isola. Tenerife, però, non è l’unica a voler mettere un freno al turismo di massa. Anche Lanzarote ha recentemente sconvolto i visitatori, quando ha annunciato di volersi spostare al turismo di qualità, mentre Barcellona ha visto aumentare le proteste contro l’alto numero di persone che visitano la città.

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Val Rendena, un angolo d’italia selvaggio e misterioso

Nel cuore del Parco Naturale Adamello-Brenta sorge una di quelle valli che pare dipinta dalle mani di un artista straordinario. Un magnifico angolo d’Italia immerso nella natura più autentica, puntellato di tipici borghetti e dove la vita scorre dall’insegna della lentezza e dell’ospitalità. Siamo in Val Rendena, vera e propria meraviglia del Trentino.

Cosa aspettarsi

La Val Rendena è un fazzoletto di terra emozionate incorniciato dalle Dolomiti di Brenta, patrimonio Unesco. Pare un mondo a parte anche grazie ai suoi 1.650 metri di altitudine in cui si sviluppano contesti di grande silenzio, dove la natura domina incontaminata, e in cui si fanno spazio borghi, località glamour ed eventi sportivi.

Fare un viaggio da queste parti significa scoprire un territorio che pare intriso di mistero, selvaggio, ma che allo stesso tempo è anche luminoso, pieno di acqua e pascoli, di boschi, di rocce e ghiacciai meravigliosi. Un microcosmo dove tutto riesce a conservarsi in maniera quasi ottima: i maestosi ghiacciai Adamello e Presanella, le  torri e pinnacoli del Gruppo di Brenta, le nude pareti granitiche e poi i prati, i boschi, i torrenti, i laghi e le cascate.

Madonna di Campiglio, Italia

Fonte: iStock – Ph: Stefano_Pellicciari

Veduta di Madonna di Campiglio, Val Rendena

I borghi della Val Rendena

La Val Rendena è composta di diversi piccoli borghi e località che sono una più speciale dell’altra. Una di queste è Pinzolo, dove senza ombra di dubbio merita una visita la chiesa cimiteriale di San Vigilio che conserva diversi prestigiosi affreschi all’interno ma anche una meraviglia all’esterno: “La Danza Macabra”, posto sulla facciata Sud. Si tratta di un vero e proprio capolavoro perché è lungo 21 metri e contiene 40 personaggi a dimensione umana.

Frequentata sia in estate che in inverno, è ideale per le famiglie ma anche per chi ama la neve: lo sci alpino è sicuramente uno dei motivi che spinge a scegliere Pinzolo per le settimane bianche grazie alle sue piste, soprattutto di media difficoltà.

Un altro borgo da non perdere è la famosissima Madonna di Campiglio, frazione di Pinzolo, che sa colpire per la sua eleganza. Situata a 1.550 metri di altitudine, è una delle migliori stazioni sciistiche italiane, ma anche meta perfetta per praticare moltissimi sport in tutte le stagioni e per ammirare la natura più vera. Volete un esempio? Il bellissimo Lago Nambino che regala dei panorami che arrivano dritti al cuore.

Da non perdere è anche Darè dove vi sembrerà di tornare indietro nel tempo: è pieno di e tipiche casette in pietra come la Casa Cues, che si distingue per essere un ottimo esempio di architettura medievale. Bellissima è anche la fontana di piazza Roma.

Poi ancora Villa Rendena, il cui centro storico è incorniciato da vecchie case con muri massicci con incastrati portali di granito, e Sant’Antonio di Mavignola, nota stazione di soggiorno estiva e pure invernale.

Molto suggestivo è anche Spiazzo che vanta una bellissima chiesa dedicata a Sant’Antonio che rappresenta un connubio di architettura romanica e gotica. Da queste parti da non perdere è il Museo della Guerra Bianca Adamellina in cui poter ammirare tutti gli oggetti rinvenuti sui sentieri percorsi dai soldati durante la Prima Guerra Mondiale.

Voliamo ora a Strembo, un borgo antichissimo in cui scorre il fiume Sarca, nella cui ansa è sorto il parco fluviale che, insieme all’area ricreativa, forma un’ampia zona in cui potersi rilassare a dovere.

Infine – ma i borghi della Val Rendena non sono finiti qui – Bocenago che ancora oggi conserva al massimo la tipica architettura rurale dei suoi edifici  legata all’economia silvo-pastorale. Parliamo quindi di strutture con robusti basamenti in muratura di forma rettangolare, dove trovavano spazio il focolare e la stalla.

Con i portali in granito, vantano originali poggioli che a loro volta si affacciano su curiose stradine. Il centro del paese è indicato da un’originale fontana composta da due grandi massi, uno di granito a simboleggiare l’Adamello, e uno di dolomia a richiamare le Dolomiti di Brenta.

Pinzolo, Val Rendena

Fonte: iStock

Bellissima veduta di Pinzolo, Val Rendena

La natura della Val Rendena

La Val Rendena è il posto perfetto per vivere la natura d’alta quota. D’inverno è un tappeto di bianco, ma nelle altre stagioni a dominare è il verde lambito dal fiume Sarca che permette di avere una rete di oltre 400 km di sentieri in cui sorgono autentici gioielli naturali.

Tante gioie le possono vivere anche gli amanti della mountain bike, perché qui fa tappa la “Bike Transalp”, e coloro che adorano il golf grazie a due straordinari green: il Campo Carlo Magno a Madonna di Campiglio e il Golfclub Rendena a Bocenago.

Ma la verità è che in questo meraviglioso angolo d’Italia la montagna mostra la sua personalità nelle cime rocciose del Gruppo di Brenta, dell’Adamello, della Presanella e del Carè Alto. Un posto ottimale, quindi, per praticare sport come l’arrampicata, l’alpinismo e l’escursionismo.

Da Pinzolo, per esempio, si può arrivare al Doss del Sabion che è uno dei punti più panoramici della zona perché fa posare lo sguardo tra malghe ed emozionanti orizzonti. D’inverno, invece, da queste parti ci sono più di 150 km di piste adatte a tutti i livelli.

Poi ci sono le suggestive valli laterali, come la Val Genova, che si rivelano dei veri paradisi acquatici grazie alle loro attrazioni. Un esempio di tutto questo sono le cascate di Nardis, un fragoroso salto d’acqua che precipita per oltre 130 metri tra le montagne del Parco Naturale Adamello Brenta.

Altrettanto interessante è la piccola, ma non meno emozionante, cascata del Masanel che si fa spazio nel paese di Bocenago. Per raggiungerla occorre fare un’escursione semplice e rigenerante che può essere praticata anche dai bambini.

Infine, sappiate che la Val Rendena è da prendere in considerazione anche se si cerca una vacanza dedicata al benessere in quanto sono stati creati dei particolari percorsi che possono portare numerosi benefici. Parliamo di itinerari come la camminata a piedi nudi su cortecce, erba e ciottoli, natural Kneipp, silence room, Bagno di Foresta e natural walking.

Insomma, la Val Rendena è in grado di accontentare davvero tutti.

Val Rendena in inverno

Fonte: iStock

Veduta della Val Rendena in inverno
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L’albero più bello del mondo è italiano: è a tema Barbie e celebra le donne

In un’atmosfera festosa, carica di significati profondi e palpabili, è stato acceso un albero di Natale diverso da qualsiasi altro. Ricco di vivaci tonalità di rosa, rappresenta non solo la stagione natalizia, ma anche un vibrante e commovente omaggio alla battaglia contro la violenza sulle donne, coinvolgendo tutti noi in un messaggio di speranza e solidarietà.

Ci troviamo nel pittoresco paesino di Terrasini, nella provincia di Palermo, più precisamente nella vivace Piazza Duomo, in cui quest’albero tutto in rosa risplende, illuminando l’atmosfera con la sua luce delicata. Ogni decorazione, ogni luce che brilla, è un tributo alle donne che hanno sofferto, un impegno emotivo e importante per dire “basta“, per stimolare il cambiamento e per costruire un futuro in cui ogni donna possa vivere senza paura.

Terrasini illumina il Natale per tutte le donne del mondo

Nel suggestivo contesto di Terrasini, una splendida località balneare a due passi da Palermo, l’atmosfera natalizia si è tinta di un sorprendente rosa Barbie. Quest’anno, la storica Piazza Duomo brilla con un maestoso abete di Natale rosa, un omaggio alla celebre bambola che racchiude un significato profondo e commovente.

Il progetto è stato ideato da Vincenzo Cusumano, assessore al Turismo del Comune di Terrasini. Accanto all’albero, un messaggio potentissimo cattura l’attenzione dei passanti: “Come nel mondo di Barbie, in cui si combatte per il diritto delle donne ad avere ambizioni durante il passaggio dal mondo di plastica a quello reale. Più Barbie si sente donna, meno desidera una vita perfetta da bambola.”

Non è solo un simbolo di gioia e festività, ma anche un promemoria della lotta continua per l’uguaglianza di genere e per il diritto delle donne di sognare e ambire a più di quello che la società spesso pretende da loro.

E così, l’albero si illumina davanti al magnifico Duomo di Maria SS. delle Grazie. La sua imponente facciata domina l’orizzonte, un simbolo di fede e tradizione che dimostra la sua eterna bellezza, risplendendo di una calda luce natalizia. Un tributo all’incredibile forza delle donne e un richiamo a celebrare e onorare il loro ruolo nella società ogni singolo giorno.

Un coinvolgimento condiviso per dire “no”

L’albero, bellissimo e unico nel suo genere, è adornato con cuori, stelle, faccine di Barbie, occhiali da sole, rossetti: ogni decorazione rappresenta un messaggio d’amore, di riconoscimento e di ammirazione rivolto a tutte le donne, in ogni parte del mondo.

Una trentina di volontari dall’Associazione Arcobaleno hanno collaborato con passione per creare questo straordinario capolavoro. Hanno lavorato insieme, mettendo tutto il loro impegno nella costruzione della base dell’albero e nella realizzazione dei decori.

Ogni singolo dettaglio riflette l’amore e la dedizione che hanno destinato a questo progetto. Le luci dell’albero, che risplendono come stelle nella notte siciliana, sono state magicamente allestite da Nuccio Anselmo, il rinomato direttore artistico del Terrasini Opera Festival e del Sicilia Classica Festival. Grazie alle sue incredibili abilità artistiche, l’albero brilla ancora di più, diventando un autentico punto di riferimento che illumina la città.

Agata D’Anna, Presidente dell’Associazione Arcobaleno, ha espresso grande soddisfazione per il progetto realizzato. “Siamo molto felici del risultato finale” hanno dichiarato. Inizialmente, l’idea era di creare un tema specifico contro la violenza sulle donne, ma ha ritenuto che lanciare un messaggio positivo avrebbe avuto più senso e valore, soprattutto durante il periodo più magico dell’anno, il Natale. “Quest’anno, dunque, il nostro Natale è rosa, speriamo che il messaggio arrivi“, ha concluso, sottolineando l’importanza di diffondere un messaggio di speranza e amore.

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Al mare con Babbo Natale: la bizzarra usanza francese che ci piace

Man mano che la neve cade silenziosamente e le luci natalizie illuminano le strade, ogni angolo del mondo si prepara ad accogliere il Natale con gioia e meraviglia, celebrando una miriade di tradizioni uniche e affascinanti.

Tra le tante, ce n’è una che suscita particolare attesa e curiosità: il bagno di Natale a Nizza, in Francia. Un centinaio di audaci si danno appuntamento sulla spiaggia, pronti a immergersi nelle acque fresche del Mediterraneo per questa usanza bizzarra. Accompagnati da Père Noël (l’equivalente francese di Babbo Natale), questi coraggiosi nuotatori sfidano il freddo in nome della tradizione e del divertimento.

Un’indimenticabile nuotata natalizia con Babbo Natale a Nizza

bagno di natale nizza

Fonte: IPA

Bagno di Natale a Nizza

La tradizione che scalda il cuore è tornata, un appuntamento tanto atteso quanto amato. Come ogni anno, pochi giorni prima delle vacanze di fine anno, si è rinnovato l’emozionante rituale del bagno popolare di Natale sulla Promenade des Anglais a Nizza, nelle Alpi Marittime.

Un evento imperdibile, che ha coinvolto e affascinato tutti i presenti. Un’occasione unica per immergersi nello spirito del Natale e creare ricordi unici e originali. L’evento, organizzato dalla Fédération Sportive et Gymnastique du Travail 06 (FSGT) in collaborazione con la città di Nizza, ha radunato una folla impavida, pronta a immergersi nelle acque fresche del Mediterraneo per festeggiare l’arrivo del Natale.

L’incontro, avvenuto sulla spiaggia di Ruhl, è diventato una leggenda, un momento di festa e di unione che risveglia lo spirito natalizio in modo unico e indimenticabile. Più di una tradizione: è un tributo alla vita, all’amore e alla gioia di stare insieme.

La tradizione invernale che celebra lo spirito natalizio

Il bagno di Natale a Nizza è un evento che va ben oltre un semplice tuffo nel mare. Si tratta di un’intera giornata di festeggiamenti, un vero e proprio carnevale invernale che cattura l’essenza dello spirito natalizio in un modo del tutto unico.

La giornata si apre con la sfilata dei pointus, piccole imbarcazioni colorate tipicamente provenzali. Queste barchette, dipinte con vivaci sfumature, danzano sull’acqua in un balletto pittoresco, creando un quadro vivace che sembra uscito da un dipinto. Il rumore delle onde che si infrangono contro le barche si mescola alle risate e agli applausi della folla, dando il via alla festa in un tripudio di colori e suoni.

Segue la parata dei kayak del Sea Club. I membri del club, con le loro imbarcazioni eleganti e agili, solcano le onde con grazia e destrezza. Mentre remano lungo la costa, offrono uno spettacolo affascinante che aggiunge un tocco di avventura alla festa. La vista dei kayak che si muovono sinuosamente tra le onde è un’immagine indimenticabile, un simbolo della forza e del coraggio che caratterizzano questa celebrazione.

Imperdibile lo spettacolo delle cheerleader cattura l’attenzione dei partecipanti e degli spettatori. Le ragazze, con i loro costumi colorati e le pompon scintillanti, eseguono routine acrobatiche che mescolano danza e gymnastics. Sotto il cielo azzurro di Nizza, illuminano la scena con la loro energia contagiosa e le loro performance mozzafiato.

E infine, un momento emozionante, pieno di tensione e adrenalina, è la gara di nuoto di 250 metri. I nuotatori, vestiti con costumi da bagno colorati, si tuffano nel mare e iniziano a nuotare con determinazione.

L’evento è aperto a tutti, e la registrazione può essere effettuata sul posto. Non importa se sei un nuotatore esperto o un principiante, il bagno di Natale è un’esperienza unica che ti permette di celebrare il Natale in un modo del tutto speciale.

Promenade des Anglais

Fonte: iStock

Promenade des Anglais, Nizza
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Le più belle crociere da fare a Natale e Capodanno

Gli italiani amano viaggiare sulle navi da crociera, non solo in estate, ma anche a Natale e Capodanno. È quanto emerso dall’indagine condotta da Crocierissime sulle prenotazioni dei nostri connazionali, in cui cui si segnala un incremento del 70% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Scopriamo quali sono le destinazioni più ambite per queste festività.

Natale e Capodanno 2023: gli italiani prediligono le crociere

Il 2023 è stato consacrato come l’anno della ripresa dei viaggi, dopo gli strascichi post pandemici, con un settore turistico che sembra godere di ottima salute, mostrando una predilezione degli utenti per le crociere in nave. Una soluzione vacanziera che permette di ottenere quel mix ben calibrato di relax, scoperta e divertimento per una fuga emozionante e rigenerante dalle fatiche della vita quotidiana. Inoltre, come sottolinea Laura Amoretti, CEO di Crocierissime, tra i motivi di questa preferenza, c’è l’opportunità di trascorrere le festività in un luogo dove trovare il comfort e gli stimoli necessari per staccare la spina in compagnia della propria famiglia o degli amici più cari.

C’è da aggiungere che, durante le feste, le principali compagnie di crociera riservano un’accoglienza speciale agli ospiti a bordo, tra tavole imbandite con i deliziosi piatti della tradizione rivisitati da chef stellati, tanta musica e attività a tema pensate per divertire gli adulti e intrattenere allegramente i più piccoli. Non mancano, poi, i mercatini di Natale e coinvolgenti show natalizi, pensati per regalare ai passeggeri un ricordo tangibile delle loro memorabili vacanze invernali.

Le destinazioni di crociera più ambite per queste festività

Anche quest’anno la maggior parte degli italiani ha scelto di fare rotta verso il Mediterraneo Occidentale, con prenotazioni in aumento del 47,62% rispetto al 2022. Un tour crocieristico dei più classici che tocca alcune tra le più emblematiche città europee. Dalla vivacissima Barcellona, con i suoi palazzi modernisti e i magnifici scorci del Barrio Gotico, a Palermo, con il fascino arabo e normanno delle sue splendide architetture e gli inebrianti profumi del mercato di Ballarò. Dalla luminosità di Marsiglia, storica città portuale della Francia del sud con il suo spirito bohémien e la tipica atmosfera mediterranea, all’unicità di Napoli, città ricca di sorprese, con un panorama sull’omonimo golfo che non ammette rivali.

L’indagine di Crocierissime evidenzia, però, anche un notevole incremento per le crociere dirette a Dubai ed Emirati Arabi, con un sorprendente +140% di preferenze in confronto a quelle registrate nel Natale 2022. Un viaggio via mare che conduce alla scoperta del mondo arabo in tutte le sue sfaccettature, permettendo di assaporare tutto il fascino misterioso e controverso d’Oriente, per calarsi tra le audaci architetture avveniristiche ad Abu Dhabi e Dubai e le atmosfere da mille e una notte nel Golfo dell’Oman.

A catturare l’interesse dei passeggeri ci sono però anche destinazioni nuove. Un aumento di prenotazioni si registra, per esempio, per le crociere dirette ai Caraibi, con un +96,67%. Un dato che conferma il desiderio dei viaggiatori di trascorrere le vacanze di Natale e Capodanno in maniera non convenzionale, nelle splendide baie di questo arcipelago paradisiaco. Non manca, infine. chi ha deciso di immergersi nelle meraviglie del Nord Europa seguendo le rotte degli antichi esploratori, itinerari via mare in grado di ispirare e sorprendere qualunque viaggiatore.

Natale e Capodanno: le crociere imperdibili

Per le festività, Norwegian Jewel organizza una splendida crociera di 14 giorni – dal 22 dicembre al 5 gennaio – in Thailandia, Indonesia e Vietnam, tra spiagge paradisiache, templi indù e tantissime attrazioni imperdibili, a partire da 1.245 euro. Sulla Norwegian Spirit, invece, si possono raggiungere Sydney, Melbourne e Wellington ad Auckland, dal 23 dicembre al 4 gennaio, a partire da 1.029 euro.

Si parte invece da Orlando, in Florida, a bordo della Mariner of the Seas, con Royal Caribbean, a partire da euro 508. 5 giorni e 4 notti alle Bahamas e una giornata sulla splendida isola di Cocoa.

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La montagna delle meraviglie che ha ispirato Cézanne

Le suggestioni, le sensazioni e le emozioni che ci può trasmettere la natura sono incredibili. E se abbiamo il talento di assorbire quella bellezza e trasformala in altra, allora la nostra opera diventa immortale.

Ed è proprio così che è accaduto a Paul Cézanne, il pittore francese vissuto tra la metà del 1800 (più precisamente il 1839) e i primi anni del Novecento (è morto nel 1906), che ha realizzato un intero ciclo di opere ispirandosi a una montagna: Mont Sainte-Victoire, un massiccio calcareo che potremmo definire delle meraviglie, tanto da dare vita ad acquerelli e oli su tela. Al centro sempre questo luogo che si trova vicino ad Aix-en-Provence.

Vent’anni di opere, a partire dalla metà del 1860 circa, che immortalano quel luogo, visto dallo stesso punto di osservazione. E così questa montagna è diventata immortale, sue raffigurazioni si trovano in tanti musei di tutto il mondo, a testimonianza dell’arte di Cézanne, ma anche del fascino di un luogo.

La montagna delle meraviglie di Cézanne

Siamo ad Aix-en-Provence, lì dove Paul Cézanne ha vissuto. Lì dove si staglia la montagna delle meraviglie, quella che lo ha ispirato a tal punto da essere dipinta per circa 20 anni. Mont Sainte-Victoire è un massiccio calcareo, che si trova in Provenza. Si estende per circa 18 chilometri e la sua vetta più alta supera di poco i mille metri.

Pare che l’artista la osservasse e ritraesse dal terrazzo della sua abitazione, dove aveva posto anche il suo studio. Tantissimi dipinti, realizzati con tecniche diverse, che ritraggono lo stesso luogo. Cambia la tecnica, cambia lo stile, ma quel luogo resta fisso sulla tela. E lo fa per tantissimi anni e in tantissime opere.

Non solo sue, a quanto pare, infatti Mont Sainte-Victoire è stato in seguito immortalato su tela da altri artisti. Un vero e proprio luogo delle meraviglie. Del resto, ce ne sono altri che hanno ispirato gli artisti, che hanno creato opere immortali, proprio come la natura che hanno catturato sulla tela. Come Le bianche scogliere di Rügen, un dipinto di Caspar David Friedrich, oppure La notte stellata sul Rodano, impressa su tela da Vincent van Gogh durante il soggiorno ad Arles.

Mont Sainte-Victoire, cosa vedere nei dintorni

Ci troviamo a circa 25 chilometri da Aix-en-Provence e Mont Sainte-Victoire è raggiungibile anche con tour in bicicletta, che permettono di ammirare la natura della zona, inoltre si tratta di un’area dove si possono fare tante escursioni, da scegliere sulla base delle difficoltà. Se si sceglie di visitare questa regione tra la metà di giugno e la fine del mese di agosto, si potrà assistere alla fioritura della lavanda, che regala scenari indimenticabili.

Naturalmente merita una visita anche Aix-en-Provence, cittadina elegante, di grande bellezza e ricca di luoghi da scoprire: dalla città vecchia, alla Cattedrale di Saint-Sauveur, fino a una delle biblioteche più belle del mondo, ovvero quella di Méjanes.

Senza dimenticare le fontane e i palazzi di questa cittadina vivace, piena di vita e accogliente. Naturalmente vale la pena inserire tra le tappe del viaggio lo studio di Paul Cézanne, che si trova sulla collina di Lauves, da dove osservava e dipingeva la montagna delle meraviglie.

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Itinerari dell’architettura a Milano, i più belli

Sono passati ben 100 dall’istituzione dell’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri, ed è per celebrare questo grande traguardo che il 2023 è stato dedicato alla scoperta degli edifici più iconici di Milano. In occasione della manifestazione chiamata “100 anni di architettura”, nascono tre nuovi itinerari che ci portano nei meandri della splendida città lombarda, alla scoperta dei suoi angoli più belli e dei palazzi che ne hanno segnato la storia.

L’itinerario degli anni ’30

Siamo nel pieno del fascismo, in un periodo storico dove l’edilizia è caratterizzata principalmente dalla costruzione di edifici pubblici: gli anni ’30 sono però, a Milano, incentrati soprattutto sulla riqualificazione del centro urbano. Questo primo itinerario vede dunque protagonisti alcune delle architetture ad oggi più suggestive della città. La prima tappa è la storica Università Cattolica del Sacro Cuore, uno dei più importanti istituti privati italiani: la sua sede venne istituita presso l’antico monastero cistercense dell’Abbazia di Sant’Ambrogio, per l’occasione ristrutturata da Giovanni Muzio.

Si passa poi a Piazza Affari e al suo affascinante Palazzo della Borsa (conosciuto anche come Palazzo Mezzanotte, dall’architetto che lo progettò all’inizio degli anni ’30). Fu sin dall’epoca simbolo dell’economia e della finanza non solo milanesi, ma anche italiane. L’itinerario prosegue con una tappa al Palazzo di Giustizia, l’imponente edificio costruito dall’architetto Marcello Piacentini. Infine, due altre opere di Giovanni Muzio: sono la Torre Turati, maestoso grattacielo affacciato su Piazza della Repubblica, e l’Auditorium Angelicum.

L’itinerario degli anni ’40

Il secondo itinerario ci porta alla scoperta dell’architettura degli anni ’40: ha inizio con le rovine di Via Sant’Agnese e con Casa Caccia Dominioni, situata in Piazza Sant’Ambrogio. Passando per Via Lanzone e per Corso Italia, si arriva poi a Piazza Velasca, uno dei luoghi di riqualificazione post-guerra (non vi era ancora la celebre Torre Velasca a svettare verso il cielo). Il percorso prosegue con Ca’ Granda, un tempo sede dell’Ospedale Maggiore di Milano e oggi dell’Università Statale: il palazzo venne restaurato negli anni ’40 da Liliana Grassi.

Un’altra tappa è quella che ci conduce in Corso Europa, dove Luigi Caccia Dominioni e Vico Magistretti realizzarono numerosi complessi di edifici che vennero adibiti ad uffici. Fu invece Luigi Moretti a dare vita alla Casa Albergo di Via Corridoni, un enorme complesso abitativo voluto a seguito del secondo dopoguerra per ripopolare la città. Infine, si apre ai nostri occhi l’imponente Torre Monforte situata in Via Mascagni: venne costruita all’inizio degli anni ’50 su progetto dell’architetto Alessandro Pasquali.

L’itinerario degli anni ’50

Ora non ci resta che scoprire l’ultimo itinerario, che ci trascina negli splendidi anni ’50 per ammirare le architetture di Luigi Mattioni e Luigi Vietti. Si inizia da Torre Breda e dalla vicina Torre Turati, due grandi complessi abitati, per poi giungere davanti al caseggiato residenziale e commerciale di Piazza Stati Uniti d’America. È il turno di Palazzo Omsa e della Sede Liquigas, caratterizzati dalle linee pulite e squadrate. Il percorso prosegue con il Centro San Babila e il complesso della Racchetta, quindi ci si dirige verso il complesso per uffici e negozi di Via San Pietro all’Orto.

Un altro affascinante complesso, questa volta ad uso misto residenziale e commerciale, è quello di Via Pattari. Da questo, l’itinerario si snoda verso il Centro Diaz e l’edificio che ospita la Banca Popolare di Novara, per poi condurci verso altri due complessi residenziali e commerciali: sono quelli di Piazza San Simpliciano e quello di Piazza Paolo VI. Infine, non resta che ammirare il profilo imponente del Grattacielo Piaggio Marsano, in Corso Sempione.

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La natura ha dipinto di bianco la città: è una fiaba invernale

C’è qualcosa di magico che accade intorno a noi tra dicembre e gennaio, quando le luci abbaglianti del Natale si spengono rivelando paesaggi silenziosi e mozzafiato. È la magia dell’inverno che prende vita, è la neve che avvolge le strade, i quartieri e le piazze di alcune destinazioni del mondo trasformandole in cartoline di immensa bellezza.

La natura, anche se in letargo, continua a dare spettacolo. Lo fa questa volta attraverso il freddo e il gelo, con la neve che invade e pervade borghi e Paesi che si mostrano abbigliati di candida intensità. Gli amanti della stagione fredda sanno bene che questo è il momento perfetto per organizzare viaggi inediti e straordinari, quelli che conducono alla scoperta di paesaggi solitari e silenziosi, ma estremamente suggestivi.

Tra questi c’è anche Jilin, capitale dell’omonima provincia cinese situata nella regione nord orientale del Paese. È qui, che sulla riva del fiume Songhua, cittadini e viaggiatori hanno potuto assistere a un incantesimo: la brina ha ricoperto completamente il viale alberato, mentre la neve ha avvolto le strade con il suo candido manto. Così l’intera città si è trasformata in una fiaba invernale.

Lo straordinario scenario invernale in Cina

È successo all’improvviso e ha lasciato senza fiato: gli abitanti della città di Jilin si sono risvegliati nel regno di Frozen. Non è la prima volta che la natura ci regala visioni così superlative, certo è che alla grande bellezza non ci si abitua mai.

Se volete farne incetta, allora, il consiglio è quello di organizzare un viaggio in Cina: tra praterie, deserti, montagne, laghi, fiume e migliaia di chilometri di costa, questo Paese incanta e stupisce in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni trasformandosi nel palcoscenico degli show più affascinanti di Madre Natura.

Uno di questi è in scena proprio ora a Jilin, nel nord est della Cina, e più precisamente sulle rive del fiume Songhua, uno dei più grandi e importanti corsi d’acqua del territorio che attraversa le province di Heilongjiang e Jilin. Durante l’inverno, quando le acque del grande fiume si ghiacciano, l’area si trasforma in una sorta di parco giochi invernale per persone di ogni età.

Anche se Jilin non è propriamente una destinazione battuta dal turismo di massa, vale davvero la pena organizzare un viaggio qui durante la stagione fredda. Basta guardare le foto per capire il motivo: sembra davvero di essere nel regno di Frozen.

Gli alberi di Jilin sono completamente ricoperti di ghiaccio e brina

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Gli alberi di Jilin sono completamente ricoperti di ghiaccio e brina

La neve ha colorato di bianco questa città: è magia

Cosa succede nella città di Jilin, quando l’inverno arriva, lo abbiamo già detto: la brina invade e pervade gli alberi che corrono lungo la riva del fiume mentre la neve, tutto intorno, tinge la città di bianco. Gli amanti degli scenari invernali dovrebbero davvero inserire questa destinazione nelle loro travel wish list. Anche se dall’altra parte del mondo, il paesaggio vale davvero il viaggio.

Jilin, situata nell’omonima provincia, offre molte attrazioni turistiche. Tra gli hotspot imperdibili segnaliamo il Monte Jingyuetan Scenic Area, il Parco Forestale di Songhua, il Museo della Scienza di Jilin e il Palazzo Pubblico della città. Per gli amanti del benessere, invece, imperdibili sono le sorgenti termali del territorio.

E se questo non dovesse bastarvi, allora, ci pensa la natura a trasformarsi nell’ennesima attrazione turistica, forse la più bella, quella che trasforma la città in una meravigliosa cartolina invernale.

La città cinese che sembra una cartolina d'inverno

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La città cinese che sembra una cartolina d’inverno
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Vacanze di Natale, italiani pazzi per la montagna

Secondo i dati raccolti dall’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, la montagna si conferma la regina delle destinazioni natalizie di quest’anno.

Tanti italiani nelle località sciistiche

La conferma arriva proprio dalle strutture alberghiere, piene al 93% (+2% rispetto al 2022) durante le festività natalizie. Tantissimi gli italiani che hanno deciso di trascorrere le prossime vacanze invernali in una località di montagna, con un picco per il Capodanno che si appresta al tutto esaurito, con un’occupazione di camere in hotel al 97% (+5% rispetto al 2022).

Scende, ma resta comunque molto alto, il dato delle prenotazioni per l’Epifania, che al momento è dell’86%, ma, conoscendo i nostri connazionali che tendono a prenotare le vacanze all’ultimo minuto, c’è ancora tempo per superare questi numeri, tanto più che, si sa, dopo Capodanno i prezzi sono anche più bassi.

In questo particolare periodo dell’anno, sostiene Confindustria, i turisti italiani saranno nettamente dominanti in tutte le destinazioni, ma resta alta l’attenzione del turismo straniero grazie alla presenza di viaggiatori provenienti soprattutto dagli Stati Uniti, dalla Germania, Francia, Spagna e dal Regno Unito.

Dove si può risparmiare

Nonostante i prezzi alti delle località sciistiche, gli italiani quindi non rinunciano ad andare in montagna. Se la meta più cara dell’inverno si conferma Cortina d’Ampezzo, ce ne sono di molto più convenienti che meritano di essere prese in considerazione, specie da chi non ha ancora prenotato.

La migliore meta per rapporto prezzo qualità quest’anno è Bardonecchia, in Piemonte. A decretarlo è stato il Financial Times che l’ha eletta addirittura miglior stazione sciistica d’Europa, battendo anche una località bulgara, Borovets.

Tra le stazioni sciistiche meno care Altroconsumo ha individuato Tarvisio, nel Friuli-Venezia Giulia, Champoluc, in Valle d’Aosta, Vigo di Fassa, in Alto Adige, e l’Abetone, sull’Appennino toscano.

Anche il circuito del Monterosa Ski, che collega quattro valli tra Valle d’Aosta e Piemonte, riserva interessanti sorprese per la stagione perché il costo dello skipass giornaliero ha persino registrato una riduzione, passando da 58 euro a 56.

Montagna sempre più sostenibile

E sono sempre più numerose le proposte per portare la sostenibilità anche in vacanza. Se un tempo si potevano raggiungere molte località di montagna con i pullman, oggi sono sempre più i treni, molto più veloci ed economici, ad arrivarci.

I treni della neve partono da diverse città d’Italia e portano gli sciatori fino alla partenza delle piste da sci. Ci sono persino treni notturni, che consentono di risparmiare il tempo degli spostamenti. L’ultimo arrivato è quello di Trenitalia che parte da Roma e che arriva a Cortina, ma c’è anche il notturno che arriva a San Candido, in Val Pusteria.

In Lombardia, da diverse stazioni, partono i treni di Trenord per l’Aprica-Corteno e Valmalenco, ai quali si aggiungono quelli di Madesimo, dei Piani di Bobbio e di Domobianca in Piemonte.

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Biglietti aerei a meno di 20 euro per viaggiare subito dopo Capodanno

Ryanair ha lanciato una flash sale con tantissimi biglietti aerei a partire da 19,99 euro – ma anche meno – per volare a partire dal 1° gennaio e fino al 15 marzo 2024.

L’offerta scade alla mezzanotte di domani 21 dicembre ed è un’ottima occasione per regalarsi o regalare un viaggio e iniziare il nuovo anno nel migliore dei modi.

Le destinazioni sono tantissime, in partenza da tutti gli aeroporti da cui opera la compagnia. Se volete il nostro consiglio, ecco quali sono le mete dove andremmo noi.

Scoprire (e riscoprire) Praga

Inverno, primavera… ogni stagione è ottima per visitare Praga, un piccolo gioiello che non smette mai di incantare. Soprannominata “la città delle cento torri“, ha un fascino esoterico, ed è nota in tutto il mondo per quella piazza Staroměstské Náměstí dove si trova l’orologio astronomico medievale che attira sempre una folla di turisti e che ogni ora dà spettacolo.

Praga

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L’atmosfera unica di Praga

A Praga, il fascino di ieri incontra l’anima di una metropoli moderna, e questa splendida fusione attrae turisti da tutto il mondo. Il cuore di Praga comprende la Città Vecchia o Staré Mesto, il Piccolo Quartiere o Malá Strana, il Borgo del Castello o Hradčany e la Città Nuova o Nové Město.

La collina di Hradčany con il Castello, il più grande del mondo a corpo unico, domina la città dall’alto. Il circuito base del castello comprende la Cattedrale di San Vito, l’Antico Palazzo Reale, la Basilica di San Giorgio e il Vicolo d’Oro con la Torre di Daliborka. È molto interessante perdersi nel quartiere di Malá Strana. Per sapere tutto quello che c’è da fare a Praga e dintorni, vi suggeriamo la nostra guida completa con video, podcast e un taccuino di viaggio da scaricare.

Varsavia d’inverno

La Capitale della Polonia è una città giovane e dinamica, che attira sempre un gran numero di visitatori, grazie alla sua storia e alla bellezza del paesaggio attraversato dal fiume Vistola. Motivo per cui viene spesso soprannominata la “Parigi del Nord”. Una meta perfetta per un weekend fuori porta, ma anche per scoprirla e godersela in più giorni.

Varsavia

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Varsavia, un tuffo tra storia e cultura

In due ore di volo potrete immergervi subito in quell’atmosfera tipica dell’Est Europa. La Città Vecchia è a pieno titolo Patrimonio dell’Umanità Unesco e sorprende grazie ai molti esempi di architettura rinascimentale e barocca.

Su piazza del Castello si staglia il magnifico Castello Reale, voluto dai duchi di Mazovia e residenza ufficiale dei monarchi polacchi, distrutto dai nazisti ma ricostruito nel 1984. Sulla stessa piazza spicca anche la Colonna di Sigismondo, intitolata a quel re che spostò la capitale da Cracovia a Varsavia. Ma sono molte le cose da fare a Varsavia, qui una guida completa.

Napoli evergreen

Si fa un gran parlare di Napoli ultimamente, merito soprattutto del fatto che è stata scelta come location di film e di serie Tv (dal Commissario Ricciardi a Mare Fuori), fatto sta è diventata la città più visitata d’Italia. Se siete fan di queste fiction, potete fare i tour sui luoghi visti in Tv.

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Napoli, sorprese e magia a ogni angolo

Se non ci siete mai stati, invece, concentratevi sulle tappe più turistiche: il centro storico, la Cappella San Severo, la Cappella di San Gennaro, San Gregorio Armeno, che nel periodo natalizio con i suoi presepi è il top, Palazzo Reale, piazza del Plebiscito, il Teatro San Carlo e il lungomare di Mergellina.

Se avete già visitato queste meraviglie napoletane, allora potete dedicare più tempo per esplorare altre zone, come Spaccanapoli, i Quartieri Spagnoli, i sotterranei di Napoli (ci sono diversi accessi, il più noto è quello in via dei Tribunali) o visitare con tutta calma il Museo archeologico dove sono custoditi reperti degli scavi di Pompei (raggiungibile, volendo, in mezz’ora con la Circumvesuviana).