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Tequila, Whisky e vino: puoi gustarli a bordo di questi treni

Viaggiare in treno è un’esperienza che affascina e incanta, un modo per scoprire il mondo che risveglia il senso dell’avventura in ognuno di noi. Il ritmo lento e cadenzato del convoglio che attraversa paesaggi mozzafiato, il comfort dei vagoni, la possibilità di incontrare persone provenienti da ogni angolo del pianeta, tutto contribuisce a creare un’atmosfera unica, quasi magica. E poi, c’è quel tocco retrò che solo i viaggi in treno possono offrire, un richiamo nostalgico a un tempo in cui la vita scorreva più lentamente.

Ma c’è un elemento che può rendere un viaggio in treno ancora più memorabile: la degustazione di bevande alcoliche a bordo. Immagina di sederti comodamente al tuo posto, mentre il mondo scorre lentamente davanti ai tuoi occhi, e di avere tra le mani un bicchiere di whisky pregiato, o di vino dal gusto intenso.

Oggi ti porteremo in un incredibile viaggio dove potrai gustare alcune delle bevande alcoliche più eccezionali al mondo, in un autentico paradiso su rotaie. Sei pronto a salire a bordo?  Allora rilassati, bevi e lasciati trasportare dal fascino senza tempo di un’esperienza unica nel suo genere.

Sapori in movimento: i tour enogastronomici più affascinanti del mondo

desgustazione treno

Fonte: istock

Puoi degustare bevande alcoliche pregiate su questi treni

In ogni angolo del globo, treni speciali sono pronti a condurti in un viaggio indimenticabile. Non si tratta di semplici mezzi di trasporto, ma di veri e propri portali verso un universo di sapori e aromi, dove ogni sosta è un’occasione per scoprire tradizioni secolari, tecniche di distillazione e segreti di famiglia. Oggi, ne abbiamo selezionati alcuni che vale davvero la pena provare almeno una volta nella vita. Perché viaggiare non è solo vedere, ma anche assaporare. E questi treni sono l’occasione perfetta per farlo. Quindi, prepara la valigia, prendi il tuo bicchiere e sali a bordo. Il viaggio sta per cominciare.

Alla scoperta delle cantine di San Diego

Immergiti nel cuore vitivinicolo della California con il tour in treno delle cantine di San Diego, un’esperienza indimenticabile per gli amanti del buon vino. Questo tour, della durata di circa cinque ore, ti porterà alla scoperta delle migliori cantine urbane e sale di degustazione della zona, offrendoti un assaggio autentico della cultura vinicola locale.

Non solo avrai la possibilità di conoscere da vicino il processo di vinificazione, ma potrai anche assaporare fino a 15 degustazioni di vini locali, serviti direttamente a bordo del treno. Un modo unico per goderti il viaggio, mentre i paesaggi californiani scorrono fuori dal finestrino. Inoltre, il tour include un pranzo italiano, accuratamente abbinato ai vini per esaltare i loro sapori e aromi. Una vera festa per il palato, che ti permetterà di scoprire le affinità tra i vini locali e la cucina italiana.

Esplorando il Texas a bordo del treno della vodka

Immagina di salire a bordo del Sunset Express, un treno straordinario che ti porterà in un affascinante viaggio da Cedar Park a Bertram e ritorno. Durante le 2,5 ore di percorrenza per le 44 miglia, ogni momento sarà indimenticabile.

A bordo, saranno offerti tre campioni di vodka, un drink di benvenuto e tre cocktail. È un’esperienza unica dove il gusto si unisce al divertimento in un’atmosfera festosa. Qui, ti aspetta una serata all’insegna del gusto, durante la quale avrai l’opportunità di assaporare le creazioni di Vintage Distilling, Kruto Vodka e Bloody Buddy. Ma ricorda: l’obiettivo è godersi la vodka in modo responsabile. Quindi, non saranno ammessi ulteriori alcolici a bordo.

Il viaggio è previsto per il 20 gennaio 2024. Non perdere l’occasione di vivere un’esperienza diversa dal solito, all’insegna del divertimento e della scoperta.

Alla scoperta della Scozia: un viaggio emozionante sul treno del whisky

Preparati per un’avventura indimenticabile a bordo del Royal Scotsman, il leggendario treno whiskey che ti guiderà in un viaggio sensoriale attraverso le affascinanti Highlands scozzesi.

Questo non è un viaggio come tutti gli altri, ma un tour di quattro giorni organizzato dalla Scotch Malt Whisky Society, che ti condurrà da Edimburgo a Kyle of Lochalsh, passando per Dundee, Keith, Inverness e altri luoghi incantevoli. Durante il viaggio, avrai l’opportunità di visitare la storica distilleria Benromach, di esplorare la maestosa tenuta Rothiemurchus e di partecipare a degustazioni di whisky guidate da esperti nel settore.

Qui, avrai l’opportunità di gustare una cucina raffinata, goderti panorami spettacolari dalle finestre del treno e rilassarti in alloggi di lusso.

Il Jose Cuervo Express: un’avventura sul treno della tequila in Messico

Immergiti in un’avventura che ti porterà nel cuore pulsante dell’iconica bevanda messicana: la tequila. Il Jose Cuervo Express ti offre un’esperienza unica, intrisa di cultura, sapori e paesaggi affascinanti.

Il viaggio inizia nella vivace città di Guadalajara, ti conduce attraverso la pittoresca Tlaquepaque e culmina nella leggendaria città di Tequila. Durante questo tour di 11 ore, avrai l’opportunità di assaporare il vero spirito del Messico.

Mentre il paesaggio cambia fuori dalla finestra, avrai la possibilità di gustare cocktail esclusivi a base di tequila Jose Cuervo, aggiungendo un tocco di lusso al tuo viaggio. L’apice dell’esperienza sarà la visita alla distilleria La Rojeña, dove potrai scoprire i segreti dietro la produzione di questa bevanda iconica.

Le vie dell’Amarone e le meraviglie del paesaggio alpino

Se siete alla ricerca di un’avventura indimenticabile nel cuore dell’Italia, preparatevi a salire a bordo del Treno delle Alpi e lasciatevi trasportare in un viaggio straordinario lungo le vie dell’Amarone, da Milano fino alla incantevole Cortina d’Ampezzo.

Qui, potrai assaporare l’autenticità e la passione che si nascondono dietro ogni bottiglia di questo pregiato vino italiano. Il tuo percorso ti porterà attraverso i panorami mozzafiato delle Alpi, fino a raggiungere la magica Cortina d’Ampezzo. Lì, avrai l’opportunità di immergerti nella bellezza delle Dolomiti e di assaporare l’atmosfera unica di questa rinomata località montana.

Un’esperienza indimenticabile, che vi lascerà ricordi indelebili e un amore ancora più profondo per le meraviglie del nostro Bel Paese.

Viaggio sulla Ferrovia Circumetnea, il treno dei vini dell’Etna

La Strada del Vino dell’Etna ti invita a scoprire il cuore pulsante del territorio siciliano a bordo di un treno unico nel suo genere, il Treno dei vini dell’Etna.

Un viaggio straordinario, organizzato da associazioni locali dedicate, vi condurrà attraverso le più belle cantine della regione, permettendovi di degustare vini squisiti direttamente alla fonte. Non solo avrete l’opportunità di visitare aziende agricole rigogliose e strutture ricettive accoglienti, ma sarete anche introdotti ai prodotti locali e ai piatti tradizionali della Sicilia, rendendo la vostra esperienza ancora più ricca e indimenticabile.

Ogni luogo visitato racconta una storia, una parte dell’affascinante tessitura culturale che rende la Sicilia così unica e affascinante.

Preparati a vivere un’esperienza che risveglia i sensi e tocca l’anima. Sali a bordo del Treno dei Vini dell’Etna e lasciati trasportare in un viaggio indimenticabile attraverso la bellezza, la cultura e i sapori della Sicilia.

tour enogastronomico treno

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Ecco i migliori tour enogastronomici in treno nel mondo
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Bellamonte, un meta ideale in tutte le stagioni

Molto spesso ci capita di associare le località alle stagioni: se c’è il mare ci si va in estate, se c’è la montagna in inverno. Ma la verità è che commettiamo un errore, perché sia il mare che la montagna hanno molto da offrire in tutti i periodi dell’anno. Per questo motivo, abbiamo deciso di parlavi di una bellissima meta che si fa spazio tra le montagne italiane e che è il paradiso per coloro che amano gli sport sulla neve, ma anche per quelli che adorano fare passeggiate nella natura e nel verde: benvenuti a Bellamonte.

Cosa aspettarsi e dove si trova

Bellamonte è una realtà piccolissima ma una grande destinazione turistica. Vi basti pensare che è una frazione, ma che nei fatti è piena di alberghi e servizi che possono accontentare qualsiasi tipo di esigenza. Situata nel paesaggio fiabesco della Val di Fiemme, a un’altitudine di 1.373 metri sul livello del mare, sorge lungo la Valle del Travignolo, all’ombra della Catena del Lagorai e delle Pale di San Martino.

È una frazione del comune di Predazzo, in provincia di Trento, e vanta una posizione fortemente soleggiata che la rende una meta ideale per le vacanze durante la bella stagione, ma allo stesso tempo la sua incredibile vicinanza con il Comprensorio sciistico dell’Alpe Lusia, uno di quelli che compongono il famoso Dolomiti Superski, fa sì che sia una destinazione ottimale anche durante l’inverno.

Cosa fare e vedere

Questo incantevole angolo del Trentino è comunemente considerato una delle località più suggestive della Val di Fiemme, nonché della stessa regione di cui fa parte. Il merito è senza ombra di dubbio della sua fortunata posizione che permette di ammirare, da molteplici angolazioni, uno dei più bei panorami sul gruppo delle Pale di San Martino e sulle vaste praterie che circondano le caratteristiche baite in tronchi di abete e pietre.

Quando è tempo di neve si rivela una destinazione favolosa per le vacanze invernali in quanto il comprensorio dell’Alpe Lusia permette di sciare anche ai meno esperti, grazie alle sue pendenze basse e ai tracciati ampi.

Non è di certo da meno l’altrettanto vicino comprensorio Val di Fiemme – Obereggen che offre in totale ben 1.200 chilometri di tracciati, serviti da 460 impianti di risalita.

In estate e in primavera è tutta un’altra storia, ma quel che è certo è che Bellamonte è una vera e propria chicca, grazie alle tante possibilità di escursioni in montagna che mette a disposizione. Il bellissimo Parco Naturale di Paneveggio e Pale di San Martino regala ai visitatori boschi alpini e natura incontaminata.

E proprio passeggiando da queste parti sarà impossibile non notare il legno degli abeti che sono una vera istituzione: da essi si ricavano i migliori violini del mondo: gli Stradivari. Molto bello è anche il Lago di Fortebuso, un bacino artificiale nel quale si può praticare la pesca sportiva e da dove, tramite un trekking totalmente immerso nella natura, si può raggiungere il Forte Dossaccio, una struttura risalente alla Prima Guerra Mondiale.

Da non perdere è anche il Museo di Nonno Gustavo che permette di scoprire una collezione di attrezzi contadini e oggetti antichi.

Infine, non dimenticate l’enogastronomia perché Bellamonte fa parte della Strada dei Formaggi delle Dolomiti in cui assaggiare i gustosi formaggi locali, gli squisiti salumi e i deliziosi frutti di bosco della zona preparati secondo le ricette tradizionali.

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31 dicembre e non solo: ecco quando il mondo festeggia la fine dell’anno

La notte più esplosiva e magica di sempre si avvicina, ed è quella che celebra la fine e l’inizio. Stiamo parlando del capodanno, che segna il passaggio tra la fine di un anno e l’inizio di quello nuovo. Si tratta di una celebrazione, tanto attesa quanto sentita, che cade nella notte tra il 31 dicembre, ultimo giorno del calendario gregoriano, e il primo gennaio, e che vede portare in scena tutta una serie di riti e tradizioni antiche e contemporanee.

Le usanze sono tante e diverse, e sono tutte bellissime. C’è chi mangia chicchi d’uva, chi si riunisce davanti all’orologio con un countdown fragoroso ed emozionante e chi, addirittura, lancia piatti dalla finestra per buon auspicio. Non tutti sanno però che le celebrazioni del nuovo anno non corrispondono sempre al 1° gennaio.

In alcune parti del mondo, infatti, la fine dell’anno si celebra in giorni e mesi non sospetti, almeno per noi. La magia, però, resta la stessa. In queste giornate, infatti, viene portato in scena un trionfo di tradizioni e usanze dal fascino indiscusso. Se siete quindi amanti dei nuovi inizi prendete carta e penna e segnate queste date: sarà l’occasione per festeggiare ancora, e ancora, il capodanno in diverse parti del mondo.

Il capodanno nel mondo

A differenza di quanti molti credono, il capodanno non si celebra il 1° gennaio, o almeno non sempre, anche se è questa la data che designa l’inizio in moltissime parti del mondo. La festa di capodanno, così come la conosciamo noi, è strettamente legata al calendario gregoriano adottato dalla maggior parte dei Paesi del mondo. Tuttavia, le sue origini sono molto antiche e affondano nelle tradizioni pagane.

Nell’Antica Roma, infatti, nel mese di gennaio si era soliti riunirsi per celebrare il dio romano Giano. Una ricorrenza questa che succedeva i Saturnali che, invece, coincidevano con la fine dell’anno.

Nei secoli successivi furono molti i popoli e i Paesi a perpetuare questa tradizione, seppur con date diverse. Fu poi Papa Innocenzo XII, nel 1691, a unificare le feste tradizionali e a imporre una sola data: quella del 1° gennaio, ufficializzata poi anche dal calendario gregoriano.

Diverso è, invece, il caso delle popolazioni che osservano il calendario lunare o di tutte quelle che, per onorare e celebrare il passato, le tradizioni e le usanze antiche, hanno scelto altre date per festeggiare la fine e l’inizio. Scopriamo quali.

Capodanno cinese

Tra le celebrazioni di fine anno più emozionanti, suggestive e affascinanti, c’è quella del capodanno cinese. Si tratta di un evento incredibile che vede ogni anno spostamenti in massa, sia da parte dei cittadini che tornano a casa o dalle loro famiglie, sia da parte dei viaggiatori che vogliono toccare con mano la magia di questa festa.

Il capodanno cinese, conosciuto anche come capodanno lunare o festa di primavera, è una delle più importanti festività nazionali che celebra l‘inizio del nuovo anno secondo il calendario del Paese. La data non è fissa e non è mai la stessa, ma varia perché l’inizio del mese viene calcolato con il novilunio. Coincide, però, con la seconda luna nuova che appare dopo il solstizio d’inverno e che può essere calcolata tra il 21 gennaio e il 20 febbraio del nostro calendario.

Cosa succede durante il capodanno cinese è presto detto: a partire dalla data designata, i cittadini danno il via ai festeggiamenti che durano per 15 giorni e che si concludono con il suggestivo Festival delle Lanterne.

Capodanno ortodosso

Nei Paesi dell’Europa Orientale c’è chi celebra il Vecchio Anno Nuovo, si tratta del capodanno ortodosso che segue ancora il calendario giuliano ormai in disuso. La data dei festeggiamenti è stata fissata tra il 13 e il 14 gennaio, una notte che porta in scena tutta una serie di tradizioni antiche che vengono tramandate da generazioni.

Cene di famiglia, rintocchi di campane, piatti tradizionali e cerimonie sacre nelle chiese e nei templi: i cittadini dei Paesi come Russia, Macedonia e Ucraina, si riuniscono in questi giorni di festa per salutare l’anno concluso e per accogliere il nuovo, anche con balli popolari e canti folkloristici.

Capodanno coreano

Un viaggio in Corea, a metà gennaio, può trasformarsi in un’esperienza unica ed emozionante. È in questi giorni, infatti, che i cittadini del Paese si riuniscono tra le strade e le piazze per celebrare il Seollalo Sŏllalè. Non è solo la festività più importante del Paese, ma è il loro capodanno, quello che si celebra il primo giorno del calendario lunare.

La data fissata è il 22 gennaio: un giorno molto importante che vede trionfare tradizioni e usanze antichissime. I cittadini, infatti, usano abbigliarsi dei loro hanbok per eseguire rituali del tè, cucinare piatti tipici della tradizione e riunirsi in famiglia.

Capodanno tibetano

C’è qualcosa di magico che accade in Tibet nel mese di febbraio, uno degli eventi più importanti dell’intero Paese. Stiamo parlando del Losar che, tradotto letteralmente, vuol dire nuova era. Un capodanno davvero incredibile che vede il protrarsi dei festeggiamenti per 15 lunghi giorni.

In questo periodo i cittadini si riuniscono per dare vita a tutta una serie di rituali antichissimi che celebrano la vittoria del bene sul male, della luce sul buio. Non mancano canti, balli, preghiere e meditazioni. L’appuntamento è previsto il primo giorno del primo mese lunare.

Capodanno balinese

Si celebra a marzo, ed è la festa nazionale di Bali che celebra l’inizio del nuovo anno secondo il calendario lunare dell’isola. A differenza degli altri festeggiamenti nel mondo il Nyepi Day – questo il nome del capodanno – è un momento di introspezione e riflessione. Non è un caso che sia conosciuto anche come Giorno del silenzio.

Durante questo giorno l’isola si ferma completamente per 24 ore, per immergersi in un sacro silenzio che serve a riflettere e a purificare, ma anche a benedire il nuovo anno e a proteggerlo dalla negatività e dal male.

Capodanno indù

Si chiama festa di Ugadi, ed è quella che celebra l’inizio di una nuova era secondo il calendario Shalivahana samvat. Un capodanno antichissimo e suggestivo che cade a fine marzo e inizio aprile e che viene celebrato dagli indù dell’Andhra Pradesh.

Si tratta di una celebrazione molto sentita per alcuni popoli che, proprio durante questi giorni, portano in scena tutta una serie di tradizioni antiche e condivise. Le case vengono decorate con foglie di mango, i pavimenti vengono decorati con motivi tradizionali, si visitano i templi indù e si fa beneficenza. Ci si riunisce, infine, per celebrare la luce, la speranza e la felicità per il nuovo anno.

Capodanno etiope

C’è un altro capodanno, nel mondo, che vale davvero la pena conoscere e celebrare. Si tratta dell’Enkutatash, la festa del nuovo anno in Etiopia che cade l’11 settembre, o il 12 settembre negli anni bisestili. Il giorno coincide con la fine della stagione delle piogge e viene celebrato dai cittadini con cene, balli e canti.

Durante la giornata vengono perpetuate anche antiche tradizioni, come benedizioni e offerte di cibo e bevande alle divinità. Immancabile, poi, è la cerimonia del caffè – chiamata Buna – che vede familiari e amici riunirsi per condividere speranze, buoni propositivi e aspettative per l’anno appena iniziato.

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È la regina delle destinazioni visitate dagli italiani

Gli italiani amano molto il proprio Paese, ma quando si tratta di vacanze sono in tanti a scegliere alcune delle più belle destinazioni straniere: in vetta alle preferenze c’è sicuramente la Spagna, perfetta sia per l’estate che per l’inverno. Dalle città d’arte ai piccoli borghi, passando per le sue splendide spiagge e la movida, c’è davvero tutto ciò di cui si può avere bisogno per un viaggio a cinque stelle. Scopriamo qualcosa in più.

La Spagna è la meta preferita dagli italiani

Sarà un po’ la voglia di scoprire luoghi nuovi, o forse la spinta post-pandemia che ha portato moltissimi italiani ad andare all’estero: nel 2023, secondo i dati riportati dall’Ente Spagnolo del Turismo, sono stati quasi 5 milioni i nostri connazionali che hanno scelto la Spagna per le loro vacanze. Un vero e proprio record, soprattutto considerando che i numeri sono in aumento del 20% rispetto al 2022. In ascesa anche la spesa media dei turisti, che segna un incremento di ben 7 punti percentuali rispetto allo scorso anno.

“Abbiamo raggiunto risultati straordinari, un record per quanto riguarda il numero di arrivi. L’Italia è il quarto mercato internazionale e il terzo sulla connessione aerea. Questo rapporto tra Italia e Spagna deriva dalle esperienze che offriamo e dalle iniziative sia sportive che turistiche che culturali proposte” – ha affermato Gonzalo Ceballos, direttore dell’Ente Spagnolo del Turismo di Roma, ad askanews – “Abbiamo lavorato molto sulla sostenibilità turistica, ambientale, sociale, culturale. Tanto che Lonely Planet ci ha definito migliore destinazione sostenibile”.

La Spagna è la meta perfetta per ogni occasione: in estate, le sue località di mare sono tra le più apprezzate in tutto il mondo – non dimentichiamo che il territorio spagnolo consta anche delle isole Baleari e delle Canarie. Proprio queste ultime sono una delle prime scelte degli europei per godersi un po’ di clima caldo anche durante l’inverno, viste le temperature gradevoli che caratterizzano l’arcipelago. E poi ci sono tantissime città d’arte da scoprire, destinazioni ideali per l’autunno e la primavera, quando il sole non picchia troppo forte.

Cosa vedere in Spagna nel 2024

Dopo un 2023 da record, la Spagna si attende un nuovo anno ricco di presenze italiane sul suo territorio. Ma quali sono le sorprese in serbo per i turisti? Innanzitutto, ci sarà Valencia che è stata eletta Capitale Verde Europea per il 2024: si tratta di un titolo importante, ottenuto per i suoi meriti nell’impegno in una transizione sostenibile (l’Italia non lo ha ancora mai ottenuto). La splendida città sarà dunque la meta perfetta per chi vuole organizzare un city break non troppo lontano da casa e visitare una delle più belle località d’arte della Spagna.

Un altro appuntamento da non perdere è quello con la nuova Capitale Gastronomica spagnola: per il prossimo anno sarà Oviedo a detenere questo titolo, e moltissimi turisti sono attesi presso l’incantevole città asturiana, per assaporare le sue specialità. A proposito, quali sono? Il piatto tipico è la fabada, a base di fagioli bianchi, pancetta, chorizo e morcilla. Mentre la bevanda più amata dai locali è il sidro, molto apprezzata anche dai turisti. Infine, per quanto riguarda il turismo religioso, Caravaca de la Cruz si prepara a vivere il suo anno giubilare.

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L’emozionante show musicale che si tiene nel cielo all’alba

C’è qualcosa di magico che sta accadendo proprio adesso nei cieli della Germania, e non si tratta di uno spettacolo portato in scena dalle stelle e dagli astri, anche se quelli, come abbiamo visto, non mancano mai. Ma di uno show emozionante, unico e suggestivo che si tiene all’alba, proprio lì nella volta celeste, sospeso tra la terra e il cielo.

Autore di questa meraviglia surreale e sensoriale, che sta incantando ed entusiasmando il web e i cittadini tedeschi, è il compositore e musicista svizzero Alain Roche. Ogni mattina all’alba, appeso letteralmente a un filo collegato a una gru, l’artista intrattiene gli spettatori con uno show musicale ipnotico, che incanta e sorprende. Noi non abbiamo dubbi: questo è il concerto più emozionante di sempre.

Lo show musicale sospeso tra cielo e terra

Correva l’anno 2020 quando il compositore svizzero Alain Roche stupì i cittadini di Monaco di Baviera e del mondo intero con il suo concerto. Cosa aveva di così speciale quello spettacolo musicale ve lo sveliamo subito: il suo pianoforte era sospeso a oltre 70 metri d’altezza grazie all’ausilio di una gru.

Una straordinaria esibizione, quella, che aveva incantato chiunque avesse avuto la fortuna di assistervi. Magia: questa la prima reazione di tutti coloro che, dal vivo o attraverso i social network, avevano ammirato Alain Roche suonare seduto al suo pianoforte sospeso tra cielo e terra.

Una sorta di incantesimo che adesso si ripeterà per 182 giorni, da solstizio a solstizio, di nuovo a Monaco. A partire dal primo giorno d’inverno, e fino al 20 giugno 2024, il compositore svizzero intratterrà i cittadini e i viaggiatori che giungeranno in città con un concerto davvero particolare.

Si siederà davanti al suo pianoforte, sospeso a 10 metri d’altezza e collegato con un filo a una gru, nello spazio che sovrasta quella che sarà la nuova sala da concerti della città. Ad accompagnare la sua musica ci saranno i suoni della natura che verranno trasmessi in streaming grazie a dei microfoni installati presso alcune delle più belle aree naturali della Baviera e della Svizzera.

Quando e come assistere ai concerti di Alain Roche

Quando e come è possibile assistere ai concerti di Alain Roche? Come abbiamo anticipato, lo show musicale sospeso tra cielo e terra, si terrà fino al solstizio d’estate. L’appuntamento è previsto all’alba, tutti i giorni, condizioni meteo permettendo.

I concerti, che fanno parte del progetto “When The Sun Stands Still – Solstice To Solstice”, si terranno nel quartiere Werksviertel Mitte, a Monaco di Baviera, davanti alla platea di ascoltatori. Chiunque vorrà assistere, infatti, potrà accomodarsi su delle sedie a sdraio e ascoltare la magia che prende forma in musica attraverso delle cuffie.

Nessun concerto è mai uguale a quello precedente e a quello successivo: le note del compositore, infatti, accompagnano ed enfatizzano i suoni della natura trasmessi dai microfoni posizionati nelle aree di interesse naturalistico e paesaggistico della Baviera e della Svizzera. Il rumore del ghiaccio che si scioglie, la foresta che respira, gli uccelli che cantano e l’acqua che scorre faranno da sfondo alle note di Alain Roche dando vita a uno show musicale unico e mozzafiato da ammirare a testa in su.

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Milano, “Capitale dello stile”: l’elogio del Daily Mail

Se c’è una città nel nostro Paese che ha saputo tirare fuori il meglio di sé e diventare una vera icona di stile e di bellezza, quella è Milano. Sono anni, infatti, che tutto il mondo si è accorto del suo incredibile fascino, tanto che si possono leggere diversi elogi ad essa anche nei quotidiani stranieri. Uno degli ultimi giornali che ha voluto celebrare Milano è il Daily Mail, che ha definito il capoluogo lombardo la “Capitale dello stile”.

L’elogio a Milano

L’autore del pezzo del Daily Mail racconta che ha iniziato il suo tour di Milano dedicato alla moda da quello che è “il centro commerciale più bello del mondo”: l’imponente Galleria Vittorio Emanuele II. Non c’è da sorprendersi che sia stata definita così, perché si tratta di una magnifica struttura costruita in ferro e vetro nel 1865 e con una particolare forma di crocifisso, in un cenno all’imponente Duomo cittadino che svetta fiero nei cieli proprio lì accanto.

Un posto che per gli amanti dello shopping è un piccolo paradiso: “È qui che troverai il primo negozio Prada, allora noto come Fratelli Prada, dove le borse sono ancora esposte negli armadietti di legno originali. Dall’altra parte della strada c’è il negozio di cappelli più famoso d’Italia, Borsalino, che prende il nome dal maestro cappellaio Giuseppe Borsalino, che aprì qui il suo primo negozio nel 1857″, sottolinea il quotidiano britannico.

Un posto per ricchi, si potrebbe giustamente pensare, ma in qualche maniera non è propriamente vero perché tutti possono entrare in queste spettacolari sale ed essere accolti con gentilezza. Sull’articolo si può infatti leggere si “viene trattati con cortesia, anche nei negozi più ricercati”.

La tappa successiva è stata l’altrettanto straordinario Teatro alla Scala, luogo magico in cui l’autrice dell’articolo ha appreso che la moda non riguarda solo ciò che si indossa.

“Milano è moda”

Presso il Teatro alla Scala, uno dei più prestigiosi al mondo, chi ha scritto l’articolo è venuto a conoscenza che “Milano è moda”, e che quindi racchiude tutto, dai vestiti al cibo, dall’arte alla musica. La Scala, in tutto questo, è sempre stata il vero cuore pulsante.

Questo splendido teatro, inaugurato nel 1778, dispone di sei ordini di palchi privati impreziositi con sontuosi interni in velluto rosso e broccato, ma che un tempo erano decorati individualmente dai proprietari come espressione di quanto fossero alla moda.

La Scala ospita attualmente una mostra sul defunto soprano Maria Callas, una delle più grandi cantanti del mondo, con un suo abito di seta rossa disegnato da Giorgio Armani.

C’è poi il Portrait Milano, uno dei migliori boutique hotel 5 stelle della città,  che si trova proprio nel centro del quadrilatero della moda conosciuto come il Quadrilatero d’Oro. Sebbene l’edificio, un tempo seminario risalente al 1565, e il suo enorme chiostro siano ancora di proprietà della chiesa, “è gestito dalla regina della moda italiana, il Gruppo Ferragamo, fondato nel 1927 dal calzolaio delle star Salvatore Ferragamo”.

La giornalista racconta di “vedere” Audrey Hepburn e Sophia Loren sfoggiare le loro eleganti calzature in fotografie in bianco e nero e gli schizzi di Ferragamo che sembrano più progetti di grattacieli futuristici che scarpe. Tante diverse meraviglie appese alle pareti.

L’articolo si conclude raccontando due interessanti mostre. La prima è la collezione di moda civica ospitata nel decadente Palazzo Morando del XVIII secolo che vanta soffitti affrescati, arredi d’epoca e opere d’arte che mostrano Milano durante l’epoca napoleonica. È strutturata in quattro sale che illustrano la moda milanese, inclusi gli abiti disegnati da donne pioniere e purtroppo dimenticate, come Jole Veneziani, che aprì un laboratorio di fascia alta nel 1944 e contribuì a mettere Milano sulla mappa della moda internazionale.

L’altra è il museo Armani Silos, che celebra il colosso della moda attraverso 50 anni di design. Insomma, Milano è davvero la “Capitale dello stile”.

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Piramidi di Giza, tutti i trucchi per visitarle al meglio

L’Egitto è molto più che spiagge da sogno e un mare cristallino dove fare snorkeling: nasconde un patrimonio archeologico di valore immenso, tra cui spiccano soprattutto le Piramidi di Giza. Sono un monumento storico preziosissimo, nonché l’unica delle sette meraviglie del mondo antico ad essere ancora in piedi. Avete deciso di concedervi un viaggio alla scoperta di questi incredibili capolavori dell’ingegno umano? Ecco alcuni consigli che potranno tornarvi utili.

Cosa sapere per visitare le Piramidi di Giza

Le Piramidi di Giza si trovano in Egitto, situate nella piana di Giza che segna l’inizio del Deserto Occidentale: siamo a poca distanza dal Cairo, la vivace capitale egiziana, in una zona altamente turistica. Naturalmente, rappresentano una tappa imperdibile per tutti coloro che visitano il Paese, ma come fare? Innanzitutto, è bene sapere che ci vogliono circa 30 minuti di viaggio in auto dalla capitale per arrivare alle piramidi. Si tratta di un breve tragitto, ma è comunque consigliabile pernottare almeno una notte nella vicinissima Giza, anche per godere al meglio della visita. Qui si trovano hotel extra lusso con vista sulle imponenti piramidi, un’esperienza davvero meravigliosa.

Una volta scelta la meta del vostro soggiorno, bisogna pensare al periodo migliore per viaggiare. L’alta stagione, in Egitto, consiste nel periodo che va da ottobre ad aprile: sono i mesi in cui il caldo allenta un po’ la sua morsa, offrendo le condizioni climatiche migliori per vivere le escursioni con maggior tranquillità. Ovviamente, è in bassa stagione che si trovano i prezzi più bassi, quindi dovrete decidere se optare per un viaggio più confortevole o se risparmiare un po’. Considerate poi che il venerdì e il sabato le piramidi sono affollate di bambini egiziani, quindi molto più caotiche, cosa che nel resto della settimana (inclusa la domenica) difficilmente si verifica.

Se siete pronti per organizzare la vostra vacanza in Egitto per visitare le Piramidi di Giza, ci sono altri dettagli da tenere in considerazione. Gli egiziani parlano arabo, anche se in zona turistica non è difficile comunicare in inglese: tuttavia potreste trovare utile imparare qualche semplice frase per salutare, ringraziare o chiedere informazioni. Inoltre, in Egitto l’islamismo è la religione ufficiale (la maggior parte della popolazione è musulmana sunnita): alle donne viene solitamente richiesto di coprire ginocchia e spalle quando sono in pubblico. Le piramidi si trovano in zona turistica e le regole sono molto meno stringenti, ma potreste comunque sentirvi più a vostro agio rispettando queste usanze.

Gli orari e i costi

Passiamo ora a qualche informazione sulle visite alle Piramidi di Giza: l’area dell’Altopiano di Giza è aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 16:00 (in inverno) o alle 17:00 (in estate), mentre l’interno della Piramide di Cheope è aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 12:00 e dalle 13:00 alle 16:00. Considerate che il mantenimento di questi incredibili capolavori egiziani richiede una manutenzione costante e molto dispendiosa, quindi è possibile che le piramidi non siano aperte tutte e tre durante le vostre vacanze. Una visita completa all’Altopiano può richiedere almeno 4 ore, quindi valutate bene i tempi del vostro tour per non perdervi le bellezze di questo luogo.

Infine, parliamo dei costi: la valuta in Egitto è la sterlina egiziana (LE), il cui attuale tasso di cambio è di circa 0,029 euro. Per accedere all’Altopiano di Giza e alle piramidi occorre acquistare un biglietto d’ingresso, che varia in base al tipo di visita e ai servizi richiesti. Si parte da 200 LE a persona per gli adulti e da 100 LE per i bambini e gli studenti, mentre l’accesso alla Piramide di Cheope costa da 400 LE a persona. Ricordate di avere sempre con voi un po’ di moneta, perché potreste averne bisogno per dare la mancia agli addetti o per usufruire di alcuni servizi aggiuntivi, come l’uso della toilette.

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Un mare di luci e colori sta illuminando New York: è magia

La città delle mille luci si veste di meraviglia e accoglie un’installazione sorprendente e che è destinata a regalare un’esperienza magica a tutti coloro che la visiteranno. Siamo a New York dove lo spettacolo è appena iniziato e resterà visibile per cittadini e turisti per diversi mesi.

A immaginarlo non si potrebbe riuscire a ricreare la magia che si vive se lo si guarda con i propri occhi. Si chiama Field of Light at Freedom Plaza ed è un mare di luci e di colori, che accompagnano i visitatori mentre percorrono un sentiero tortuoso: a fare da sfondo lo skyline della città, uno dei più celebri e amati al mondo.

Un’esperienza indimenticabile, che sembra essere frutto della magia, ma che è vera, reale, e nasce dalla mente creativa dell’artista Bruce Munro.

Il mare di luci che illumina New York: un sogno nella Grande Mela

New York è una città magica, piena di vita, di bellezza, di arte, cultura. Un luogo in cui è impossibile non sentirsi al centro del mondo, in cui si percepisce la sensazione che ogni cosa sia possibile. Anche quella di passeggiare in un’ambientazione che sembra uscita direttamente da un sogno ma che, invece, è frutto della mente geniale e creativa dell’artista Bruce Munro. Stiamo parlano di Field of Light at Freedom Plaza: un’installazione composta da oltre 17mila luci che brillano nel buio. Si tratta di sfere a stelo, realizzate in fibra ottica a bassa luminosità, che scintillano sulla piazza mentre i visitatori la percorrono attraverso un sentiero.

Magica ed eterea, l’installazione si inserisce in un’ambientazione impareggiabile, con lo skyline della città da una parte e il lungomare dell’East River a fare da sfondo.

L’installazione si trova nell’East Side di Manhattan e si estende su una superficie molto vasta, che va dalla 38a alla 41a strada a est della First Avenue.

Il risultato è indimenticabile e lascia letteralmente senza fiato. Come riporta il New York Post, l’artista ha spiegato che per lui questa opera: “Rappresenta l’immaginazione illimitata e la libertà di sognare. La mia speranza è che riscaldi i cuori e ispiri grandi e piccini a trarne spunto e a creare qualcosa di proprio da trasmettere agli altri”.

L’accesso è gratuito, ma è meglio prenotare il proprio biglietto; infatti, al momento i primi disponibili sono per il mese di marzo 2024, con l’apertura alle prenotazioni a partire da febbraio. L’installazione è stata realizzata da Bruce Munro e resa possibile dalla Fondazione Soloviev.

Tutto quello che c’è da sapere sull’installazione

Se avete in programma una vacanza a New York nei prossimi mesi, dunque, il consiglio è quello di inserire tra le tappe del viaggio anche Field of Light at Freedom Plaza: sarà senza dubbio uno scenario indimenticabile, con la sua atmosfera eterea a fiabesca di luci, che si vanno a sommare a quelle che già illuminano la città.

Il percorso da seguire è designato e non è possibile uscire dal sentiero o toccare le luci. Importante sapere che non c’è un tempo preciso di percorrenza, ma quello consigliato è di 30 minuti. Si può accedere dal giovedì al sabato, dalle 17 alle 21.

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La spettacolare installazione nel deserto che si muove col vento

C’è qualcosa di magico che sta accadendo proprio adesso nel deserto di Abu Dhabi, un incantesimo plasmato dall’uomo e portato a compimento dalla natura, che cambia, si trasforma e muta, proprio come lo fa il vento. Il fautore di questa magia è Jim Denevan, un artista contemporaneo statunitense che celebra la bellezza effimera ed eterna della natura.

La sua nuova installazione, un’opera che vive e respira, si trova nel deserto di Abu Dhabi. È fatta solo di sabbia e si muove col vento ed è uno dei capolavori più grandi, maestosi e affascinanti che l’uomo abbia mai creato in collaborazione con Madre Natura.

La nuova installazione nel deserto di Abu Dhabi

Self Similar, questo il nome dell’ultima installazione di Jim Denevan, ha trasformato l’arido deserto in un museo a cielo aperto regalando a chiunque arrivi fin qui una visione davvero mozzafiato. Ci troviamo ad Abu Dhabi, e più precisamente sull’isola di Fahid, tra le dune di sabbia che si affacciano sul mare.

È qui che l’artista statunitense ha deciso di creare un’opera di land art straordinaria, forse la più grande mai creata dall’uomo. Un capolavoro in movimento che si trasforma, e che non resta mai uguale a prima, che ci ricorda tutta la grandiosità di Madre Natura.

Self Similar è caratterizzata da 19 cerchi concentrici che si espandono verso l’esterno e verso l’alto. Questi sono stati ricreati attraverso centinaia di piramidi, 448 per l’esattezza, che disposte accuratamente – e viste dall’alto – evocano la forma di un mandala effimero e bellissimo.

Ma si tratta anche di un’opera immersiva, dove il visitatore è chiamato a diventare parte integrante del processo artistico. Lo spazio tra le piramidi, infatti, è percorribile a piedi. La sensazione finale è quella di trovarsi all’interno di un labirinto di sabbia che trasporta in dimensioni oniriche.

Self Similar, come vi abbiamo anticipato, è un’opera vivente, che muta e si trasforma, proprio come gli esseri umani e la natura. A causa del vento e degli agenti atmosferici che si abbattono sull’isola di Fahid, infatti, le piramidi di sabbia si alzano e si abbassano, si spostano e si trasformano e raccontano la vulnerabilità e la forza della natura.

Self Similar, come visitare la maestosa opera di land art

Come abbiamo anticipato, Self Similar è situata sull’isola di Fahid, ad Abu Dhabi. L’opera fa parte del programma Public Art Abu Dhabi, una manifestazione inaugurale promossa dal Dipartimento di Cultura e Turismo e che prevede ben 35 opere site specific nella capitale degli Emirati Arabi Uniti.

Self Similar sarà visibile e visitabile fino al 30 gennaio del 2024. Oltre a passeggiare tra le piramidi, i visitatori possono scalare due dune che si sono trasformate in punti di osservazione che permettono di ammirare dall’alto l’intero paesaggio. Il cuore dell’opera, invece, consentirà alle persone di contemplare la simmetria geometrica e la connessione di questa con la natura.

Il consiglio? Restate tra le dune fino al tramonto. Quando il sole lascia spazio al crepuscolo, infatti, l’installazione si trasforma in uno scintillante spettacolo di luci grazie alla presenza di migliaia di lanterne solari.

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Croazia Europa foreste Natale Notizie vacanza natura Viaggi

C’è una foresta delle meraviglie che a Natale è popolata dai 7 nani

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, lo facciamo per esplorare i capolavori selvaggi e sconosciuti, per raggiungere i luoghi iconici e i monumenti architettonici che sono diventati il simbolo di città e Paesi interi e per immergerci nella cultura e nelle tradizioni locali. Lo facciamo per visitare gallerie, musei e luoghi del sapere, e anche per raggiungere tutti quei parchi e quei giardini dove, grazie all’intervento dell’uomo, la natura può esplodere in tutta la sua bellezza.

Ed è proprio in uno di questi posti che vogliamo portarvi oggi, in un parco delle meraviglie che con gli anni si è trasformato in una destinazione imprescindibile per chi visita la Croazia. Stiamo parlando del Parco Angiolina, un gioiello suggestivo e affascinante situato nella città costiera di Opatija, che in italiano è chiamata Abbazia, che ospita centinaia di specie vegetali provenienti da ogni parte del mondo.

È proprio in questo polmone verde cittadino che, tra i sentieri pittoreschi, gli arbusti e i fiori colorati, esiste una foresta che ha subito un incantesimo temporaneo. Si è trasformata, infatti, nella dimora dei 7 nani e dei loro amici. La magia durerà per tutte le vacanze di Natale.

Il parco delle meraviglie che ha subito un incantesimo

Organizzare un viaggio in Croazia è sempre un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in ogni stagione. Il paese dell’Europa orientale che si affaccia in parte sul mare Adriatico, infatti, è un concentrato di meraviglie naturali, culturali e storiche che incantano a ogni chilometro percorso. Le cose da fare e i posti da visitare sono davvero tantissimi, tra questi c’è anche Abbazia.

Si tratta di una rinomata località turistica e balneare frequentata soprattutto nel periodo estivo. La città, infatti, affaccia direttamente sul mare e la sua posizione strategica consente di vivere vacanze da sogno fatte di relax e spensieratezza.

Abbazia, inoltre, è conosciuta anche per lo splendido Parco Angiolina, un giardino di piante provenienti da ogni dove che si snoda attorno all’omonima villa di origine ottocentesca e che ospita anche il Museo del Turismo Croato.

Il parco, uno dei più belli di tutto il Paese, è la casa di un’ampia varietà di specie floreali che danno spettacolo in ogni stagione. La camelia, che qui prospera, è diventata il simbolo della città. Oltre a questo esemplare troviamo l’abete americano, il cipresso dell’Himalaya, l’aralia e altre 150 specie.

Questo polmone verde urbano, come abbiamo anticipato, merita sempre una visita, in ogni periodo dell’anno. Tuttavia è adesso che i suoi sentieri hanno subito un incantesimo. Durante il periodo dell’Avvento, e fino al 7 gennaio, è possibile fare degli incontri davvero molto particolari con creature magiche! I 7 nani e i loro amici, infatti, hanno deciso di trasferirsi momentaneamente qui.

Parco Angiolina: un Natale da fiaba

Fonte: Pixsell/Alamy Live News/ Ipa

Parco Angiolina: feste da fiaba

Parco Angiolina: un Natale da fiaba

Se avete in mente di organizzare un viaggio in Croazia durante il periodo delle feste, allora, non potete non inserire nel vostro itinerario di viaggio anche una tappa ad Abbazia. Raggiungendo la città potrete visitare il Parco Angiolina che, in questo periodo, si è acceso di magia.

Migliaia di luci hanno illuminato il giardino, i padiglioni e l’affascinante villa, e l’intero parco si è trasformato nel palcoscenico di spettacoli musicali che si alterneranno fino al 7 gennaio. Ma è solo addentrandovi nei fitti sentieri lussureggianti dell’area che potrete toccare con mano l’incantesimo.

Camminando all’interno del parco, infatti, si raggiunge una foresta verdeggiante dove vivono delle strane creature. Si tratta dei 7 nani, e dei loro amici, che hanno scelto di trasferirsi momentaneamente qui, forse in attesa di Biancaneve, o forse perché anche loro non sono rimasti immuni dal fascino del giardino. Fatto sta che la loro presenza ha trasformato il Parco Angiolina in una fiaba tutta da vivere.

Questo parco si è trasformato in una fiaba

Fonte: Pixsell/Alamy Live News/ Ipa

Questo parco si è trasformato in una fiaba