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Perché è la meta da tenere sotto la lente nel 2024

Per chi è alla costante ricerca di nuove mete da scoprire, come veri esploratori d’altri tempi, per il 2024 ce n’è una che dovrebbe essere presa in grande considerazione e vi spieghiamo anche il perché.

Si tratta del Turkmenistan, nell’Asia centrale, un Paese appartenente all’ex Unione Sovietica e incredibilmente affascinante per le tante vicende storiche che lo hanno caratterizzato, dal grande Alessandro Magno che giunse fin qui nel IV secolo a.C. alla mitica Via della seta, che collegava l’Impero cinese con quello romano e che l’ha attraversato per secoli.

Alcuni dei siti Patrimonio Unesco del Paese sono proprio legati a questa strada, come l’antica città-oasi di Merv, la più antica e meglio conservata sorta lungo questa antica direttiva, i cui resti raccontano 4mila anni di storia, e poi, il corridoio Zarafshan-Karakum, che comprende antiche strade carovaniere tracciate tra aspre montagne, fertili valli fluviali e un deserto invivibile.

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Fonte: 123rf

L’antica città-oasi di Merv nel Turkmenistan, patrimonio Unesco

Il Turkmenistan è una regione antichissima, insomma, dove sono state trovate tracce di insediamenti umani risalenti a 7.000 anni prima della nascita di Cristo, Ecco perché è giunto il momento di andarci.

Perché fare un viaggio nel Turkmenistan nel 2024

Un Paese ricco di bellezze, storiche e soprattutto naturalistiche, ancora poco note e decisamente ancora poco visitato dai turisti, ma, proprio per questo, di grande appeal per i viaggiatori curiosi. Uno dei motivi per cui il turismo non ha ancora attecchito nel Turkmenistan è sicuramente dovuto alla difficoltà nel raggiungere il Paese dall’Italia.

Chi desidera andarci deve organizzarsi facendo almeno uno scalo e, spesso, ciò costituisce un deterrente per chi ama viaggiare comodamente. La buona notizia, però, è che a partire da marzo 2024 ci sarà un volo diretto dall’Italia verso il Turkmenistan. La compagnia di bandiera Turkmenistan Airlines inaugurerà un volo non-stop tra l’aeroporto di Milano Malpensa e la Capitale turkmena di Ashgabat. Il volo, operato con un Boeing 777/200LR, sarà settimanale (ogni mercoledì), ma non è detto che in futuro non aumenti la frequenza.

Cosa vedere nel Turkmenistan

Il Turkmenistan è un Paese incredibilmente vario dal punto di vista paesaggistico. Chi lo conosce lo chiama il “Paese dalle mille meraviglie“, nonostante il deserto del Karakum, uno dei più freddi della Terra, occupi circa il 70% dell’intero territorio.

Ci sono canyon e montagne che superano i tremila metri nella catena del Kopet Dag, al confine con l’Iran a Sud, dove s’affaccia sul Mar Caspio, ma ci sono anche le vette della Riserva Naturale di Kugitang. E poi fiumi e corsi d’acqua, come l’Amu Darya (l’antico fiume Osso), che scorre lungo il confine Nord-orientale in direzione del Mare d’Aral, il Tejen e il Morghab.

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Fonte: 123rf

Il deserto di Karakum nel Turkmenistan

Il territorio a ridosso del Caspio è quello che regala più emozioni. Qui si passa dai canyon che si sono formati a Nord di Türkmenbaşy alle montagne multicolori fino a un paesaggio quasi lunare. È uno degli angoli più belli del Paese.

Il Turkmenistan riserva tante sorprese, con fenomeni naturali e non unici al mondo. Una di queste – che giustifica da sola il viaggio – è la fiammeggiante Porta per l’Inferno, un cratere largo circa 70 metri e profondo 50 che brucia nel deserto del Karakum. Non si tratta di un fenomeno naturale: questa spettacolare voragine brucia ininterrottamente dal 1971, da quando, cioè, un gruppo di geologi sovietici si mise a trivellare il suolo alla ricerca di petrolio, ma trovando una gigantesca caverna.

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Fonte: iStock

La Porta per l’Inferno nel Turkmenistan

Ashgabat, una Capitale in pieno fermento

Quando si cresce velocemente si può commettere qualche errore. Ed è ciò che è accaduto ad Ashgabat, dove, negli ultimi decenni, sono sorti edifici e monumenti alquanto discutibili. Basti pensare che uno di questi viene spesso inserito nelle classifiche dei più brutti al mondo. Si tratta dell’Arco della Neutralità, costruito nel 1998 e alto la bellezza di 75 metri. Sulla cime si trova una statua d’oro massiccio di Saparmurad Niyazov, ex presidente del Turkmenistan, che ruota 24 ore su 24, in modo da trovarsi sempre di fronte al Sole.

La città di Ashgabat è relativamente recente. È stata fondata solo nel 1881, diventando la Capitale della Repubblica socialista sovietica turkmena nel 1924. Vanta il singolare primato di città con il maggior numero di edifici ricoperti di marmo chiaro, titolo che le è valso il soprannome di “città bianca”. Il bianco è considerato simbolo di purezza e di unità. Ce ne sono moltissimi in tutto il centro e sono le sedi degli uffici governativi e amministrativi cittadini.

Il più imponente è sicuramente il Türkmenbaşy Palace, il Palazzo Presidenziale con le sue vistose cupole, i palazzi dei ministeri e gli immensi e i viali che lo circondano. Bianche sono anche la Moschea Artogrul Gazi e la Moschea Turkmenbashi Ruhy, una delle più grandi del mondo con una cupola decisamente impressionante, così come bianco il Centro di intrattenimento di Alem, che ospita la ruota panoramica indoor più alta del mondo.

Due i musei da non perdere nella Capitale: il Museo della storia e il Museo delle Arti. Il primo, che espone oltre 30.000 reperti, offre ai visitatori un excursus storico ed etnografico delle vicende del Turkmenistan, il secondo espone antichi manufatti e opere risalenti al XVII secolo e, tra le sue particolarità, c’è quello di presentare al pubblico uno dei tappeti antichi più grandi al mondo (circa 193 metri quadrati per 885 kg di peso).

Ad Ashgabat tutto è candido come la neve, anche gli edifici moderni, i condomini, le villette a schiera, l’aeroporto internazionale e persino i vagoni della metropolitana sono bianchi.

 

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Questa isola paradisiaca lancia il nuovo trend di viaggio sostenibile

Ormai sono diversi anni che si parla dell’impatto del turismo sull’ambiente e dell’opportunità di diventare viaggiatori più responsabili, un tema finalmente di dominio pubblico, che coinvolge sempre più persone. Purtroppo, le attuali soluzioni adottate per diminuire l’impronta di carbonio dei viaggi in aereo sono del tutto insufficienti. Quali altre possibilità esistono? Una piccola isola sperduta nell’oceano Indiano ha lanciato un nuovo trend che potrebbe dare risultati soddisfacenti.

L’impatto dei voli sull’ambiente

Volare è senza dubbio il metodo più comodo per raggiungere mete lontane – e praticamente l’unico percorribile quando si tratta di andare dall’altra parte del mondo. Tuttavia, l’impatto ambientale di un viaggio in aereo è tra i più alti in assoluto: motivo per cui, quando possibile, viene incentivato l’uso di un mezzo di trasporto alternativo, come il treno. E quando non se ne può fare a meno? Diverse compagnie aeree stanno adottando alcune strategie per ridurre l’impronta di carbonio di ogni volo, senza tuttavia riuscire davvero a fare la differenza.

Uno studio commissionato dall’Unione Europea nel 2017 ha dimostrato che l’85% dei programmi nati per compensare le emissioni di CO2 derivanti dai viaggi aerei non sta funzionando. Occorre dunque cercare un nuovo approccio: l’idea è di sfruttare al massimo ogni volo, accorpando tutte le vacanze di un anno in una sola avventura lontano da casa. In questo modo, si viaggerà di meno (come frequenza), ma si resterà nella località di destinazione molto più a lungo. E le Seychelles, da questo punto di vista, hanno già stabilito un nuovo trend.

Il progetto delle Seychelles

Natucate, associazione che organizza viaggi sostenibili, ha scelto North Island per il suo nuovo progetto: si tratta di una piccola isola privata dell’arcipelago delle Seychelles, spesso meta di turisti alla ricerca di spiagge meravigliose e acque cristalline. Il programma è rivolto a chi vuole concedersi un anno sabbatico, o semplicemente a coloro che hanno la possibilità di fare almeno un mese di vacanza, per massimizzare la “spesa” in termini di emissioni di CO2 prodotte durante il volo aereo per raggiungere l’isola.

I viaggi possono durare dai 26 ai 52 giorni (anche se non c’è un limite massimo al quale attenersi): c’è dunque tutto il tempo per godersi l’esperienza, per rilassarsi un po’ sulle spiagge da sogno delle Seychelles e per fare molto altro. Ad esempio, vengono proposte attività volte alla conservazione dell’ambiente come la piantumazione di specie vegetali autoctone (al posto di quelle importate) o la protezione delle popolazioni di tartarughe giganti. I visitatori possono assistere gli scienziati nel monitoraggio degli esemplari già adulti e delle loro uova, aiutandoli a localizzarle tramite GPS.

Si tratta di una possibilità unica, che permette di immergersi davvero nella natura e fare del bene. Con risvolti spesso positivi: molti turisti tornano per impegnarsi nuovamente nella tutela dell’ambiente, oppure decidono di fare altrettanto presso il loro Paese di residenza. “La tendenza che stiamo osservando è che le persone utilizzano più vacanze in una volta sola: faranno solo un volo internazionale ogni due anni, ma si fermeranno molto più a lungo” – ha affermato Daniel Kaul, CEO di Natucate.

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Esiste una locanda costruita su una roccia a strapiombo

Chi soffre di vertigini dovrebbe tenersi a debita distanza da questo luogo, ma per tutti coloro che amano i posti mozzafiato e le viste indimenticabili, mentre si è immersi nella natura, allora la locanda costruita sulla roccia a strapiombo è il posto giusto da raggiungere.

Per arrivarci si deve percorrere una camminata di circa sette chilometri, della durata di tre ore, ma si viene ripagati dalla bellezza dell’ambiente circostante e dalla magia di un luogo che sembra uscito da un sogno. La struttura è inaspettata, incastrata tra la montagna e il cielo, e circondata da tantissima bellezza.

Siamo in Svizzera e, più precisamente, nel Canton Appenzello: qui si trova la locanda di montagna più famosa.

La locanda costruita su una roccia a strapiombo

È un luogo amatissimo, che anche il National Geographic ha inserito tra quelli da vedere nel corso della vita: stiamo parlando della locanda Aescher che si trova in Svizzera nel Canton Appenzello. Al momento è chiusa per l’inverno e la sua riapertura è datata maggio 2024, è anche possibile il pernottamento. Da lì si gode di una vista magnifica sulle montagne mentre si è in un luogo che lascia senza fiato.

Pare che la locanda nella sua forma originaria sia datata 1860, come viene riportato sul sito ufficiale, l’apertura è da maggio a ottobre, sette giorni su sette a partire dalle 7,30. La cucina è aperta dalle 11 alle 20,30. Nel mese di novembre, invece, l’apertura va dalle 8 alle 20 e si può mangiare dalle 11 alle 19,30. Si può raggiungere con la funivia oppure a piedi e si trova a un’altitudine di 1454 metri sul livello del mare.

E le immagini di questo luogo parlano da sole, mostrando la bellezza di un posto che appare quasi sospeso tra cielo e terra e che sembra mettere alla prova ogni legge dell’ingegneria e dell’architettura.

Come raggiungere la locanda costruita sulla roccia

Ci sono due modi per raggiungere questa locanda aggrappata alla roccia. Uno di questi è in funivia: partendo dalla stazione di Wasserauen in circa 15 minuti si raggiunge l’arrivo a monte e da lì poi si procede con una breve camminata.

L’altra strada è un percorso di montagna che permette di vivere anche il percorso e di scoprire luoghi e viste davvero suggestive. Per percorrerlo ci vogliono oltre tre ore e al ritorno si può comunque optare per la funivia.

Si parte sempre dalla stazione di Wasserauen per raggiungere, in circa un’ora di cammino con alcuni tratti di salita ripida, il Seealpsee un bellissimo laghetto di montagna che si inserisce in un panorama straordinario, con lo specchio d’acqua circondato dalle vette. Poi si prosegue per un sentiero abbastanza ripido, ma che alla fine porta fino alla locanda Ascher, da cui si gode di scorci indimenticabili e dove si possono gustare piatti tipici. Nei pressi della locanda si trovano anche le grotte del Wildkirchli e la cappella dell’eremita.

Un luogo da sogno, come tutti quelli che sembrano sfidare ogni legge: eremi da brivido che si trovano in Italia, ma anche in altre parti del mondo.

Proprio come la locanda Aescher, che il National Geographic ha inserito tra i siti da vedere almeno una volta nella vita, uno di quei posti che, vertigini permettendo, vanno raggiunti per lasciarsi stupire dalla magia della natura e dell’ingegno umano.

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Sognando l’America: i parchi che devi visitare nel 2024

Spazi aperti e natura incontaminata: gli Stati Uniti sono anche questo, con i loro suggestivi parchi da visitare per poterne apprezzare la vegetazione, gli animali e risalire all’anima più vera di questi luoghi. Se si sogna un viaggio in America vale la pena inserire tra le proprie tappe almeno uno di questi tantissimi luoghi che punteggiano la mappa della parte nord del continente.

Google Maps a dicembre ha reso note le tendenze di ricerca, stilando una lista dei dieci parchi più cercati: tra questi ci sono i più celebri e noti, ma anche alcuni luoghi meno famosi ma ugualmente meravigliosi, da inserire tra la location di un viaggio alla scoperta di un’America più selvaggia, fatta di natura e storia, di scenografie mozzafiato e bellezza che resta impressa per sempre negli occhi e nel cuore.

La lista dei dieci parchi più cercati su Google Maps dalla decima posizione alla prima, da visitare nel 2024 se si programma un viaggio alla scoperta degli Stati Uniti.

Rocky Mountain National Park, Colorado

Alla decima posizione dei parchi più cercati c’è il Rocky Mountain National Park in Colorado, uno dei più alti di tutti gli Stati Uniti. Al suo interno si possono ammirare montagne, ma anche valli e ogni luogo ha le sue caratteristiche: foreste sub alpine, spazi ricchi di fiori e punti da cui ammirare il suggestivo panorama. Da non sottovalutare il fatto che vicino si trovano delle bellissime foreste nazionali che si possono visitare. La città più grande vicina al parco è Denver.

Bryce Canyon National Park, Utah

Lasciarsi sorprendere dallo spettacolo che ha creato la natura non è difficile nel Bryce Canyon National Park, che si trova nel sud dello Utah. Qui, a dominare l’ambiente sono le rocce rossastre che si chiamano hoodoos e sono colonne irregolari e regalano allo sguardo un’ambientazione indimenticabile. Vale la pena visitare questo luogo in ogni stagione, sapendo però che ci sono periodi dell’anno (come l’estate) in cui c’è una maggiore affluenza. Tante le escursioni che si possono fare per esplorare questo parco. Per raggiungerlo c’è un po’ di strada da fare e gli aeroporti più vicini si trovano a Las Vegas e Salt Lake City.

Acadia National Park, Maine

Un piccolo gioiello da scoprire, ricco di scenari suggestivi e unici: è il Acadia National Park che si trova nel Maine. Tantissime le cose da vedere e da esplorare, ma tra le più affascinanti non si può non citare il fiordo del Somes Sound. E poi i panorami, le coste e gli animali. La Cadillac Summit Road, una strada celebre, ha l’accesso su prenotazione da maggio a ottobre. Si trova vicino a due aeroporti: Bangor e quello della contea di Hancock

Sequoia National Park, California

Alberi altissimi e le montagne della Sierra Nevada: in California si può visitare il Sequoia National Park. Tra le tappe obbligate, se si programma una visita a questo luogo, la Foresta Gigante dove si trova l’albero del Generale Sherman, il più grande di tutti con le sue dimensioni davvero notevoli. Basti pensare che ha un’altezza di quasi 84 metri. Da qui si può raggiungere il Fresno Yosemite International che si trova a un paio di ore di distanza in auto. Vicino si trova anche il Kings Canyon.

Joshua Tree National Park, California

Restiamo in California con il Joshua Tree National Park che si trova a sud dello stato, un luogo particolarissimo con i suoi alberi dalle forme contorte, ma anche per i suoi scenari che lasciano senza fiato e l’incontro di due differenti ecosistemi desertici. Gli aeroporti più vicini sono a Palm Springs e a Los Angeles.

Glacier National Park, Montana

Ci spostiamo in Montana, vicino al confine con il Canada, dove si trova il parco che è alla quinta posizione tra i più cercati su Google Maps. Si tratta del Glacier National Park dove ci si può immergere nella natura tra laghi, fiumi e ghiacciai ma anche scoprire di più su questa terra. L’estate è il periodo con maggiore afflusso di turisti. L’aeroporto più vicino è il Glacier Park International Airport.

Grand Canyon National Park, Arizona

È senza dubbio tra i parchi più celebri e visitati, stiamo parlando del Grand Canyon National Park che si trova in Arizona e che attrae le persone per le sue scenografie uniche. Il Grand Canyon è lungo 445 chilometri ed è attraversato dal fiume Colorado, un luogo in cui si possono ammirare con i propri occhi le diverse stratificazioni di roccia appartenenti a epoche completamente diverse della storia del mondo. Vi sono due aeroporti vicini: uno interazionale a circa 4 ore di auto (il Phoenix Sky Harbor International) e uno che dista un’ora e mezza (il Flagstaff Pulliam Airport).

Zion National Park, Utah

Nel sud dello Utah si trova il Zion National Park, un parco che è facilmente raggiungibile da grandi città come Las Vegas e Salt Lake City e che ha un suo canyon molto suggestivo. Si tratta di una gola che si estende per una lunghezza di 24 chilometri lungo cui scorre il Virgin River. Da visitare in tutte le stagioni, ma l’autunno e la primavera sono le più consigliate.

Yosemite National Park, California

Tra i più celebri parchi americani vi è anche il Yosemite National Park che si trova in California e all’interno del quale si possono ammirare foreste, laghi, fiumi, cascate e molto altro. È un luogo molto selvaggio, ricco di animali da scoprire, e di storia. Si trova a una manciata di ore da San Francisco e qualcuna di più da Los Angeles, è il luogo perfetto da visitare – quindi – se si programma una vacanza che comprenda una delle due (o entrambe) le città.

Yellowstone National Park, Wyoming, Idaho e Montana

Al primo posto dei più cercati su Google Maps c’è il Yellowstone National Park che si estende tra Wyoming, Idaho e Montana. È il primo degli Stati Uniti e al suo interno si possono ammirare una varietà di luoghi diversi e che lasciano senza fiato. Basti pensare ai colori e allo spettacolo che offrono i gayser al suo interno. Da non dimenticare anche la vicinanza con altri luoghi da visitare come il Ashton-Tetonia Trail State Park.

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Sarà questa la meta lusso numero uno del 2024

Dal prossimo 3 luglio, partirà dall’Italia una nuova compagnia aerea con solo posti di Business Class diretta alle Maldive. La compagnia è la BeOnd e collegherà lo scalo di Milano Malpensa con quello di Malé due volte alla settimana (mercoledì e sabato).

A bordo del piccolo Airbus A321neo ci saranno solamente 44 poltrone di pelle completamente reclinabili econ varie amenity di lusso per altrettanti fortunatissimi passeggeri che potranno aggiudicarsi un posto alla modica cifra di 2.590 euro, tasse incluse (le compagnie di linea costano a che il doppio).

Questa grande novità darà la possibilità a tutti coloro che scelgono di trascorrere una vacanza di lusso alle Maldive di raggiungere l’arcipelago iniziando il viaggio nel migliore dei modi. Le prenotazioni sono già aperte.

La principale meta turistica al mondo

Le Maldive sono la meta da sogno per eccellenza, tanto che lo scorso 1° dicembre in occasione dei World Travel Awards 2023 che sono stati assegnati durante una cerimonia a Dubai si sono aggiudicate, per il quarto anno di fila, il premio come “World’s Leading Destination”, la principale destinazione turistica mondiale. Ma non è tutto. le Maldive hanno vinto anche un altro premio nato da poco e legato a quelle destinazioni che, dopo la pandemia, hanno saputo riprendersi in maniera rapida e strategica, il “Global Tourism Resilience Award”.

Nei giorni scorsi sono stati annunciati i dati degli arrivi turisti nell’arcipelago nel 2023: sono stati ben 1,8 milioni i visitatori arrivati, il numero più alto mai raggiunto finora.

Maldive super lusso

Una volta atterrati all’aeroporto internazionale di Malé e avere atteso il proprio transfer in una prestigiosa lounge, si viene condotti in idrovolante o motoscafo privato, a seconda della distanza, sulla propria isola-resort.

E qui c’è solo l’imbarazzo della scelta perché di resort cinque stelle alle Maldive ce ne sono tantissimi, dal Constance Moofushi sull’atollo di Alifu, il primo resort frequentato dagli italiani anche per via della barriera corallina raggiungibile a piedi dalla spiaggia, al Sun Siyam Olhuveli affacciato su una splendida laguna, dal Baglioni Resort Maldives sull’atollo di Dhaalu, una struttura italiana che ha portato un po’ della nostra tradizione nell’oceano Indiano e indirizzo prediletto dei vip, all’Emerald Maldive Resort, sull’isola di Fasmendhoo, che fa parte dei Leading Hotels of the World.

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Fonte: @Constance Hotels & Resorts

Il Constance Moofushi sull’atollo di Alifu alle Maldive

Ma la lista è infinita perché gli atolli delle Maldive, proprio per come sono fatti, si prestano a ospitare un solo resort per isola, personalizzando ogni struttura e ogni cosa in base al proprio stile, design e obiettivo. tutto dipende dal budget in quanto, anche nel lusso, ci sono diversi livelli: si può trovare un resort da 2mila euro a notte, come l’elegantissimo COMO Maalifushi sull’atollo di Thaa, ma anche da 10mila, come Kudadoo Maldives Private Island nell’atollo di Lhaviyani, un micro-resort che ospita solo 15 over water villa super esclusive.

Maldive per tutti

Se c’è una cosa bella delle Maldive è che c’è un’isola per ogni gusto. Chi cerca il lusso, la privacy e il silenzio li trova su uno dei tanti atolli che ospitano resort a cinque stelle adults only.

Chi, al contrario, viaggia con la famiglia e ha esigenze particolari legate all’intrattenimento dei bambini trova isole-resort con animazione, kids club e tante attenzioni dedicate proprio ai più piccoli. L’Holiday Inn Resort Kandoona di Malé Sud, per esempio, ai bambini sotto i 13 anni viene offerto vitto, alloggio e transfer dall’aeroporto.

Per chi viaggia in coppia o è in luna di miele ci sono isole super romantiche che hanno saputo creare situazioni ed esperienze memorabili, dalla cena a lume di candela sulla spiaggia al pic-nic su un sand bank in mezzo all’oceano alla spa per coppia soggiornando in una di quelle meravigliose water villa dove si ha la sensazione di essere da soli sull’isola. Uno di questi è il Constance Halaveli, nell’atollo di Ari Nord, un cinque stelle extra lusso che detiene il record di jetty (pontile) più lungo di tutte le Maldive, lungo il quale si accede agli alloggi.

Per i più sportivi, che seguono i ritmi del sole, poi, c’è solo l’imbarazzo della scelta tra snorkeling, immersioni, attività nautiche di ogni tipo, soggiornando, magari, non in un resort super lusso bensì in una guesthouse più semplice ma autentica e lontana dal turismo di massa. Tra tutte, il Reveries Diving Village sull’isola di Gan, nell’atollo Laamu, animata da villaggi di pescatori per scoprire le loro tradizioni e il loro stile di vita immergendosi nell’atmosfera locale.

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Castello di Hohenschwangau, un vero spettacolo della Baviera

Tutti hanno visto almeno un’immagine del meraviglioso Castello di Neuschwanstein, un maniero da fiaba situato in Germania che ha persino ispirato Walt Disney in persona. Ma in pochi sanno che a due passi da questo prende vita un altro bellissimo maniero che è addirittura più antico dell’altro, e che vale assolutamente la pena visitare. Parliamo del Castello di Hohenschwangau, un vero spettacolo della Baviera.

Cosa aspettarsi

Il Castello di Hohenschwangau domina il grazioso paesino di Schwangau dalla cima di una boscosa collina che regala un pittoresco panorama sul placido Lago Alpsee. L’atmosfera è romantica, come in pochi altri posti al mondo, anche se la struttura si presenta come meno sfarzosa rispetto a Neuschwanstein.

Ciò non toglie che sia ancora pregno di arredi originali e che sia immerso in uno splendido scenario naturale.

Un po’ di storia

Essendo il “fratellino minore” del Castello di Neuschwanstein, verrebbe facile pensare che anche l’Hohenschwangau sia uno dei “castelli di Ludwig”. In realtà non è così. Come vi accennavamo in precedenza, infatti, tra i due è il più vecchio e per questo motivo non è stato fatto costruire del re di Baviera.

Hohenschwangau, Germania

Fonte: iStock

Il Lago Alpsee e il Castello di Hohenschwangau

Tuttavia, la sua particolare atmosfera ha sicuramente avuto un ruolo determinante nella vita del sovrano, che qui trascorse buona parte della giovinezza durante le pause estive.

Questa straordinaria struttura era originariamente una fortezza medievale, già nominata nel XII secolo. Nel corso del tempo cambiò più volte proprietario, fino all’abbandono e alla rovina. Bisogna poi arrivare al Cinquecento, momento in cui, per fortuna, ciò che rimase di questo castello venne acquistato dalla ricca famiglia patrizia dei Paumgartner che si impegnò nel restauralo completamente in stile rinascimentale italiano.

Nel 1829 Massimiliano II, padre di Ludwig II, decise di comprarlo per farlo nuovamente restaurare dalle abili mani e dalle brillanti idee di Domenico Quaglio. Grazie agli interventi voluti da Massimiliano II, il maniero fu trasformato in un palazzo divenendo poi un luogo davvero eccezionale e amato da chiunque lo visiti.

Il Castello di Hohenschwangau oggi

È un posto assai importante per la Germania, perché proprio all’interno delle sue stanze Ludwig ebbe i primi contatti con le saghe nordiche e le leggende teutoniche. Ma non c’è da sorprendersi: il Castello di Hohenschwangau si presenta con un peculiare colore giallo e con guglie e torrette che svettano su un caratteristico e meraviglioso territorio alpino.

Conta ben 6000 metri quadri impreziositi da 200 stanze che si sviluppano su 4 piani. Per entrarvi occorre varcare un monumentale portale d’ingresso che conduce al cortile d’onore, che a sua volta è diviso in due piani.

Le sale del castello

A colpire sono anche le sale del castello come quella più grande, la Sala degli Eroi, che occupa interamente il quarto piano. Il suo ruolo era quello di essere una sala da ballo e, non a caso, è decorata con affreschi che richiamano il Parsifal ed il Lohengrin, ovvero ciò che ha ispirato l’omonima opera di Wagner che in queste mura è passato diverse volte. In più, è presente anche un busto di Ludwig, in marmo di Carrara, opera della scultrice americana Elisabeth Ney che ebbe come modello il re in persona.

Molto interessante è anche la Hohenstaufenzimmer, la sala dello spogliatoio che è stata poi trasformata nella stanza della musica. Proprio qui, infatti, è protetto il pianoforte verticale con cui suonava Richard Wagner, insieme al telescopio usato da Ludwig per osservare il progredire dei lavori del suo nuovo maniero.

Castello di Hohenschwangau visita

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L’ingresso del Castello di Hohenschwangau

Non poteva di certo mancare la Sala del Trono che vanta la particolarità di assomigliare a una chiesa e che è impreziosita con immagini di Gesù, dei Dodici Apostoli e di angeli dipinti nelle vele. Voliamo ora nella meravigliosa Stanza da Letto della regina Maria che è sorprendentemente decorata in stile moresco. È presenta anche la Stanza di Berchta in cui la sovrana si dedicava alla scrittura, un angolo del castello abbellito con episodi relativi alla vita di Carlo Magno e di sua madre.

Il motivo per cui è stata adornata in questo modo è molto semplice: secondo una leggenda locale, Carlo Magno venne al mondo nel mulino Reiss, presso Gauting, nelle vicinanze del Lago di Starnberg. Al centro della stanza, inoltre, svetta una coppa dorata che è un dono dei cavalieri dell’Ordine di San Giorgio al principe reggente Luitpold, in occasione del suo 50° anno di appartenenza all’ordine.

Poi ancora la Camera da letto reale, detta anche Camera del Tasso, che è decorata con scene della storia di Rinaldo e Armida tratta dalla “Gerusalemme liberata”.

Infine, per approfondire ancora di più la vita, la storia e le vicende della dinastia dei Wittelsbach e di Ludwig II si può fare visita al Museum Bayerischen Könige, che si trova ai piedi del castello e dove è esposto persino il mantello in velluto blu di re Ludovico.

Cos’altro vedere a Schwangau

Hohenschwangau e Neuschwanstein sono sicuramente le due attrazioni principali di Schwangau, ma ciò non toglie che questo grazioso comune della Baviera abbia anche molti altri siti di interesse da scoprire.

Molto bello, per esempio, è il vertiginoso Ponte di Maria, il Marienbrucke, che sorge a centinaia di metri sopra la gola di Pollat. Camminandoci sopra, tra le altre cose, si ha la possibilità di ammirare una delle più emozionanti vedute sul Castello di Neuschwanstein e di tutta l’area circostante.

Alla fine del ponte è possibile intraprendere un sentiero che attraversa una rigogliosa foresta di conifere popolata scoiattoli e cerbiatti. Girovagando per il centro, invece, si ha la possibilità di scovare alcune interessanti e antiche chiese come la Colomanskirche, fondata da un monaco irlandese nel XI secolo e ricostruita in un magnifico stile barocco. Non è di certo meno suggestiva la cappella di Maria und Florian, uno più dei rari esempi di architettura romanica sopravvissuti in Baviera.

Infine, sappiate che da qui si può intraprendere anche l’avventuroso percorso della Romantische Straße, il tracciato delle antiche strade romane che da Schwangau permette di arrivare alla regione di Wurzburg, a circa 360 chilometri a nord.

Insomma, questo angolo della Germania è uno scrigno di meraviglie naturali e architettoniche da scoprire il prima possibile.

Schwangau: cosa vedere

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Veduta di Schwangau
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Sono arrivati i primi voli in offerta per l’estate 2024

Ryanair ha voluto fare un regalo di fine anno a tutti coloro che stanno già pensando alle vacanze della prossima estate. Ci sono voli in offerta a partire da 29,99 euro per tantissime destinazioni, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Basta prenotare entro il 31 gennaio 2024 per volare tra il 1° aprile e il 30 settembre. Oltre alla maggior parte delle Capitali europee e di molte altre città raggiunte dalla compagnia aerea, ci sono anche tutte quelle mete tipiche dell’estate che fanno già sognare.

Malta, l’isola dell’eterna primavera

Tra le mete mare più consigliate per la prossima primavera-estate c’è sicuramente Malta. Vicina, low cost e molto varia, è una delle destinazioni che piace a tutti. Ci sono voli low cost in partenza da Parma da non farsi sfuggire.

Finestra Azzurra Blue Hole

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Il Blue Hole a Gozo, vero paradiso estivo

Malta offre ai visitatori l’opportunità di percorrere millenni di storia attraverso un’infinità di luoghi da esplorare. Ovunque, gli scenari e le architetture delle sue isole (ci sono anche Gozo e Comino) regaleranno sempre uno sfondo spettacolare, tra colori, atmosfere e bellezze naturali inaspettate.

Ed è soprattutto Gozo il luogo dove rifugiarsi se si desidera trascorrere una vacanza all’insegna del mare e del totale relax. La seconda isola dell’arcipelago maltese è famosa per i suoi ritmi tranquilli. I panorami che delineano il profilo dell’isola qui sono di una bellezza struggente e sono caratterizzati dalle alte scogliere di Sannat che si alternano a silenziose baie come il fiordo di Wied il-Għasri, dalle morbide colline verdeggianti dalla valle di Il-Lunzjata ricamata da ordinate colture fino ai villaggi radicati in una cultura plurimillenaria come il capoluogo, Victoria.

A Gozo si può scegliere di soggiornare in un hotel a cinque stelle così come in un b&b o in una tipica farmhouse, l’antica casa colonica costruita nella tipica pietra calcarea locale color miele.

Marsiglia, per chi ama Provenza e Costa Azzurra

Se siete indecisi se è più bella la Provenza o la Costa Azzurra non avete che andare a Marsiglia e visitare tutto ciò che sta a Est o a Ovest della città costiera, senza omettere di visitarla. Ci sono voli in offerta dall’aeroporto di Catania.

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Il fascino di Marsiglia

Da quando ha rivestito il ruolo di Capitale europea della cultura dieci anni fa, Marsiglia ha visto una rinascita sociale e culturale oltre che infrastrutturale che tuttora caratterizza la città. Il nuovo porto, i musei, gli edifici progettati dalle archistar (da Boeri a Jean Nouvel, da Fuksas a Frank O. Gehry sono stati coinvolti tutti) si integrano perfettamente con gli edifici storici del Panier, l’antico quartiere situato tra il Vieu Port e la Cattedrale di Santa Maria Maggiore – da non confondere con la Basilica Notre-Dame-de-la-Garde che domina la città dall’alto di una collina -, fatto di vicoli stretti e di piccoli negozi.

Da Marsiglia si raggiungono comodamente sia le città provenzali come Aix-en-Provence sia la Camargue, ma anche il resto della costa tra Provenza e Costa Azzurra, perfette per trascorrervi le prossime vacanze estive. E su questo tratto costiero ogni località merita una tappa perché sono tutte diverse l’una dall’altra.

C’è il piccolo borgo marinaro di Cassis, da cui si accede alle famose calanques con le loro acque meravigliose, così come la super trendy St Tropez, con le sue lunghissime spiagge di Ramatuelle, ci sono le località di villeggiatura molto amate dalle famiglie come Sainte-Maxime e Saint-Raphaël, dove tutto è accessibile e a portata di mano, e poi ci sono le calette selvagge di Théoule-sur-Mer caratterizzate dal color rosso del massiccio dell’Esterel, e infine ci sono le città di Antibes, Cannes, Nizza e Mentone gettonatissime da sempre dagli italiani.

Le Calanques di Cassis francia

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Le Calanques di Cassis, piscine naturali dove immergersi
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Shopping tourism: sempre più stranieri scelgono l’Italia

Non più solo bellezze paesaggistiche, storiche e culturali. Il nostro Paese sta diventando sempre di più la mecca dello ‘shopping tourism’, ovvero di quel fenomeno che fa spostare i viaggiatori in un determinato luogo con il desiderio di fare acquisti come motivazione principale. A confermare il trend in crescita sono i numeri. Ben 2,1 milioni di visitatori hanno scelto quest’anno l’Italia per una vacanza all’insegna dello shopping (+7% sul 2019). Meta preferita? La lussuosa Via Montenapoleone a Milano, che sale al secondo posto nella classifica mondiale per valore retail per metro quadro (18mila euro, +31% sul 2019).

Shopping tourism in Italia: le mete più gettonate dagli americani

Secondo gli ultimi dati di Risposte Turismo, nel 2025 il numero di outlet village e department store attivi nel nostro Paese sfiorerà quota 100 – con 28 outlet village e 71 department store, rendendo l’Italia sempre più centrale nella geografia delle destinazioni scelte dai visitatori, stranieri e non, desiderosi di trascorrere una vacanza all’insegna dello shopping.

Per quanto riguarda il mercato statunitense, sul quale quest’anno si è concentrata l’attenzione della società di ricerca e consulenza a servizio della macro-industria turistica, l’analisi mostra come siano sempre Roma, Milano, Napoli, Venezia e Firenze – in quest’ordine – le città più ambite dai turisti amanti degli acquisti. Tra gli altri centri di minori dimensioni, spiccano invece Bologna e Genova, che hanno registrato punteggi superiori ad altre località come Taormina, Cortina e Capri.

Complessivamente, l’indagine fa emergere come il 91% degli statunitensi in viaggio nel nostro Paese non rinuncerebbe all’acquisto di prodotti italiani: su tutti la gastronomia, seguita dagli articoli di moda. Il 34% del campione esaminato afferma di aver viaggiato in più occasioni con l’intento di fare acquisiti, percentuale che sale al 47% considerando tutti coloro che lo hanno fatto almeno una volta. L’indagine, infine, evidenzia come la spesa media giornaliera dei visitatori statunitensi in shopping si attesti a 110 euro. Un altro dato interessante riguarda gli statunitensi che non hanno mai viaggiato per shopping, dei quali il 16% ha dichiarato che fare acquisti è comunque una delle attività imprescindibili quando si viaggia.

Tempo di saldi: Roma sfoggia il suo lato Glam

Il 5 gennaio prenderanno il via i tanto attesi saldi invernali, il periodo più desiderato per gli amanti dello shopping che potranno divertirsi a fare acquisti a prezzi vantaggiosi. Roma è la destinazione perfetta per i viaggiatori che hanno voglia di coniugare una vacanza all’insegna della cultura, dell’arte e degli acquisti. Qui, tra monumenti iconici, fanno capolino le lussuose vetrine dei brand più celebri come Valentino, Gucci,Chanel, Yves Saint Laurent, Dolce e Gabbana, Louis Vuitton e tanti altri.

Nel cuore della Capitale, racchiusa tra Piazza del Popolo e Piazza Venezia, sorge la strada più frequentata da turisti e romani, Via del Corso, un chilometro e mezzo di negozi considerato come il paradiso per lo shopping, il tempio della moda e il luogo ideale dove lasciarsi ispirare dalle meravigliose vetrine.  Da qui è possibile raggiungere le cosiddette vie del Tridente – ovvero Via Condotti, Via Borgognona e Via Frattina – meta ideale per chi desidera comprare articoli extra-lusso. Gli acquisti possono poi proseguire verso Piazza di Spagna, dopo essere rimasti estasiati dalla bellezza infinita della scalinata di Trinità dei Monti,  e restando nel centro storico fare poi tappa a Via di Campo Marzio, lungo la quale, tra edifici sontuosi come Palazzo Farnese e Palazzo Borghese, oggi è possibile trovare non solo negozi lussuosi ma anche oggetti per la casa e pezzi unici di antiquariato.

Organizzare una vacanza a Roma durante il periodo dei saldi consente di assaporare la bellezza della Città Eterna sotto più punti di vista, passeggiando in cerca dell’occasione giusta e al contempo ammirando strade, piazze e monumenti tra i più belli del mondo.

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Dove è stata girata la serie Tv “Il giro del mondo in 80 giorni”

A partire dal 27 dicembre del 2023 su Rai 2 va in onda una nuova serie Tv chiamata “Il giro del mondo in 80 giorni”. Un appuntamento atteso da molti telespettatori e che il secondo canale della Tv di Stato trasmetterà in quattro puntate, quindi due episodi a serata. Come preannuncia il titolo, si tratta di un telefilm basato sul celebre romanzo dello scrittore Jules Verne, pubblicato nel 1872, che racconta le avventure del gentiluomo inglese Phileas Fogg. Ma dove è stata girata la serie Tv che tutti desiderano vedere?

La trama della nuove serie Tv su Rai 2

Siamo a Londra nel 1872 e Phileas Fogg – interpretato dall’attore scozzese David Tennant – si trova seduto come il suo solito sul divano del Reform Club. Sta leggendo un articolo che racconta quanto il progresso tecnologico abbia cambiato il modo di viaggiare.

C’è poi la storia di una cartolina ricevuta da una donna amata e poi perduta, un messaggio sintetico che ha però l’incredibile potere di sconvolgerlo. Un piccolo dettaglio da non sottovalutare, perché sarà proprio questa cartolina ad indurlo a lanciare una scommessa piuttosto impossibile da vincere: circumnavigare il globo in soli 80 giorni.

Phileas si ritroverà ad abbandonare la sua caratteristica flemma e il divano dove ha passato i suoi ultimi vent’anni per fare appello a tutta la sua capacità di resistenza, adattamento e improvvisazione, contando sull’aiuto dell’astuto valletto francese Passepartout. Si unirà al viaggio che intraprenderà anche l’intrepida Abigail Fix, giornalista del Daily Telegraph e autrice dell’articolo che stava leggendo Fogg, nonché ideatrice dell’avventura che li vedrà uniti.

Oltre David Tennant, tra gli altri attori ci sono anche Ibrahim Koma e Leonie Benesch che sono stati diretti da Steve Barron, Brian Kelly e Charles Beeson.

Dove è stato girato

Come dice il nome stesso, la serie Tv “Il giro del mondo in 80 giorni” è stata girata in diverse parti del pianeta. Del resto, si tratta di una serie in costume in cui i personaggi viaggiano per il globo. Tuttavia, il telefilm è stato registrato in parte durante la pandemia e, per questo motivo, dopo aver cominciato le riprese all’inizio del 2020, la produzione ha subito una lunga battuta d’arresto durata circa un anno.

Quando si è potuto finalmente ricominciare, il set si è spostato in Sudafrica e Romania, dove tra teatri di posa e luoghi appositamente ricercati si è girato per un periodo di 5 mesi: sono stati registrati quattro episodi nel continente africano e quattro in Romania.

Ciò vuol dire che la Parigi che vedrete sullo schermo tv, così come Londra, l’Italia e così via, sono tutti luoghi fittizi, perché nei fatti i set di questa nuova serie Tv sono stati principalmente la Romania e il Sudafrica.

Quel che è certo, però, è che “Il giro del mondo in 80 giorni” non è solo un viaggio romantico e straordinario: è un insieme di mirabolanti avventure che permetteranno ai protagonisti di scoprire l’importanza della fiducia, della tolleranza e persino una più ampia visione del mondo e dell’amore.

Non resta che seguire e scoprire questa nuova e interessante avventura in televisione.

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Ball drop: è tutto pronto per il Capodanno più magico del mondo

L’arrivo del nuovo anno a New York è un evento davvero affascinante. Non c’è nulla di paragonabile alla magia che avvolge Times Square quando l’orologio si avvicina alla mezzanotte del 31 dicembre, un’emozione che cattura l’attenzione di milioni di persone in tutto il mondo.

E tu sei pronto a salutare il 2023 e accogliere con entusiasmo il 2024? Sei pronto a farlo nel cuore della Grande Mela, in mezzo a migliaia di persone che condividono lo stesso senso di meraviglia?

Uno dei momenti più attesi e iconici è sicuramente il leggendario Ball Drop a Times Square. Nella calma della mezzanotte, una magnifica sfera luminosa inizia il suo percorso verso il basso, scendendo progressivamente lungo un’asta fino a raggiungere il suo punto più basso esattamente allo scoccare della mezzanotte. Il conto alla rovescia che precede questo momento è carico di tensione e aspettativa, e quando finalmente arriva il momento, un’onda di emozioni positive si diffonde tra la folla, dando il benvenuto al nuovo anno con un senso di ottimismo e speranza per il futuro.

Il cielo sopra Times Square si illumina di mille colori, È un momento di pura magia, un istante sospeso nel tempo che sembra durare un’eternità e che rimarrà impresso nel tuo cuore per sempre.

Il Ball Drop a New York: uno spettacolo di luci e colori

Times Square Ball drop

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Times Square Ball drop, New York

Ogni anno, mentre l’orologio si avvicina alla mezzanotte del 31 dicembre, gli occhi del mondo si rivolgono nuovamente alle luci scintillanti e all’energia effervescente di Times Square. Milioni di persone si radunano in questa iconica piazza per assistere al conto alla rovescia e alla discesa della sfera luminosa che segna l’inizio del nuovo anno.

Già nelle prime ore del pomeriggio, la piazza inizia a riempirsi. Famiglie, gruppi di amici, coppie e solitari, tutti in cerca del posto perfetto per assistere allo spettacolo. Dopo una certa ora, tutta la piazza viene completamente chiusa, e chi arriva troppo tardi rischia di perdere l’evento.

E per chi non riesce a raggiungere il palco, nessun problema: Times Square è dotata di molti maxischermi posizionati nei settori meno vicini, così da permettere di godersi lo show anche da altri punti della piazza

Qui, si radunano artisti di fama internazionale, pronti a regalare performance indimenticabili in attesa del conto alla rovescia finale. E quando la sfera luminosa inizia la sua discesa e i fuochi d’artificio illuminano il cielo notturno, non si può fare a meno di sentirsi parte di qualcosa di grande, di speciale e indimenticabile

Festeggiare il Capodanno 2024 a New York: un’esperienza unica

Ma non è solo Times Square ad animarsi durante la notte di Capodanno. Da Central Park al Grand Army Plaza a Brooklyn, passando per il Luna Park, ogni angolo della città offre qualcosa di unico. Puoi scegliere di partecipare a una corsa, di goderti un veglione esclusivo o di assistere ai fuochi d’artificio che illuminano il cielo notturno.

Tra le numerose opzioni per festeggiare, una delle più affascinanti è senza dubbio la festa al Rockefeller Park. Durante il Capodanno, però, il parco si anima e diventa teatro di un evento spettacolare. Qui, avvolto nel calore della comunità e nell’atmosfera festosa, potrai ammirare lo straordinario spettacolo pirotecnico che illumina Liberty Island e il New Jersey.

Ma New York è anche la città della musica e il Capodanno è l’occasione perfetta per scoprire i suoi ritmi. Se sei un amante del jazz, la città ti offre una vasta scelta. Il Blue Note, storico locale di Greenwich Village, è un vero e proprio tempio del jazz, dove potrai ascoltare i grandi maestri e le nuove promesse di questo genere musicale.

Broadway e Soho, invece, con i loro locali chic e alla moda, sono il luogo ideale per chi vuole immergersi nell’eleganza e nel glamour, mentre la East Side Manhattan, con i suoi ristoranti raffinati e i suoi locali esclusivi, offre un’atmosfera sofisticata e distinta.

E infine, per chi ama l’atmosfera dei club, District36 e Webster Hall sono due indirizzi da non perdere. Qui, tra luci psichedeliche e ritmi travolgenti, potrai ballare fino all’alba e dare il benvenuto al 2024 in pieno stile newyorkese.

Times Square Ball drop

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Times Square Ball drop, New York