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Esiste un altro Louvre nel mondo e si trova a due passi dal deserto

In un mondo in cui le notizie di conflitti e tensioni internazionali sembrano essere all’ordine del giorno, la necessità di pace e tolleranza tra popoli e culture diverse risulta oggi più urgente che mai.

Eppure, esistono esempi virtuosi, testimonianze viventi di come sia possibile costruire ponti di dialogo e comprensione tra popolazioni differenti.

Uno di questi luoghi si trova ad Abu Dhabi, sulla meravigliosa isola di Saadiyat. Qui, tra architetture mozzafiato e panorami spettacolari, si erge un simbolo potente di ciò che è possibile realizzare quando le persone si uniscono in un progetto comune.

La nostra meta è il museo del Louvre, una sorta di succursale del famoso museo di Parigi, frutto di una collaborazione trentennale tra Abu Dhabi e il governo francese. Questo luogo unico rappresenta una fusione perfetta tra l’arte occidentale e la cultura araba, offrendo ai visitatori un’esperienza imperdibile e coinvolgente, alla scoperta di opere straordinarie.

Il “Louvre del deserto”

Louvre Abu Dhabi

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Louvre di Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti

Il Louvre di Abu Dhabi, inaugurato nel 2017, è stato soprannominato dai francesi “Louvre del deserto” e rappresenta una straordinaria fusione tra architettura moderna e tradizione araba.

Progettato dal rinomato architetto Jean Nouvel, si distingue per la sua visione audace e la sua profonda sensibilità verso il contesto culturale e ambientale in cui si trova. L’elemento più distintivo dell’edificio è la sua gigantesca cupola, un reticolo di acciaio e alluminio che filtra la luce solare, creando un effetto simile a un’oasi di palme. Questa struttura, che sembra sospesa tra cielo e terra, crea un gioco di luci e ombre in continua evoluzione durante il giorno.

Il museo si estende tra una serie di edifici bianchi ispirati all’architettura tradizionale araba. Queste strutture sono collegate da passaggi coperti e circondate da canali d’acqua, creando un intricato labirinto di spazi espositivi che invitano alla scoperta e alla riflessione.

Al suo interno ci sono 23 gallerie permanenti dedicate all’arte moderna e contemporanea, testimoniando l’incessante progresso e l’evoluzione continua del linguaggio artistico. Tuttavia, la sua grandezza risiede nel suo vasto percorso storico che abbraccia le antiche culture dell’Egitto, della Grecia e dell’Impero Romano.

Va sottolineato che, in questa regione, le temperature possono raggiungere facilmente i 40 gradi, mettendo a rischio le opere d’arte. Per tale motivo, sono state predisposte misure speciali al fine di garantirne la corretta conservazione.

Il tesoro artistico del Louvre di Abu Dhabi

Il Louvre di Abu Dhabi custodisce splendidi capolavori che includono dipinti, sculture e altre meravigliose opere d’arte.

La collezione permanente del museo comprende più di 600 manufatti provenienti da diverse epoche storiche e civiltà. Inoltre, ospita 300 opere che illustrano come culture diverse abbiano coesistito nello stesso spazio, sottolineando le somiglianze e gli scambi reciproci.

Tra le più importanti spiccano capolavori come “La Belle Ferronnière” di Leonardo da Vinci, “Ritratto di una dama” di Rogier van der Weyden e la “Madonna con Bambino” di Giovanni Bellini. Ma il Louvre di Abu Dhabi non si limita alle opere classiche. Qui troverete anche opere di grandi maestri contemporanei come Marcel Duchamp e Andy Warhol.

Le opere sono esposte in ordine cronologico, consentendo ai visitatori di seguire l’evoluzione delle diverse civiltà, dalla Preistoria ai giorni nostri. Ogni opera rappresenta un tassello di un puzzle più ampio che narra la storia del nostro mondo.

Oltre alle collezioni permanenti, il museo ospita regolarmente mostre temporanee e dispone anche di un museo per bambini. Inoltre, offre una varietà di servizi, tra cui caffè e ristoranti, dove i visitatori possono rilassarsi e contemplare le opere appena ammirate.

Louvre Abu Dhabi

Fonte: iStock

Louvre di Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti

 

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I mercatini di Natale più pittoreschi affacciati sui laghi d’Italia

I laghi, così affascinanti in tutte le stagioni, diventano la cornice perfetta per vivere la magia delle Feste passeggiando tra le pittoresche bancarelle dei tradizionali mercatini di Natale, una delle tappe imperdibili per scandire i giorni dell’Avvento.

Illuminati da una miriade di luci e colori, sanno far riscoprire ai residenti e ai turisti gli autentici e intramontabili sapori del periodo più magico dell’anno.

Ecco, allora, una selezione da segnare in agenda.

Briennio, incanto sul Lago di Como

Nei giorni 2-3 e 8-9-10 dicembre i portici e le cantine di Briennio, uno dei borghi più caratteristici che si specchiano nel Lago di Como, si trasformano e si animano con i meravigliosi mercatini immersi in una magica atmosfera di profumi, luci e innumerevoli proposte da scoprire e da acquistare.

In più, non mancano i punti ristoro dove assaggiare bontà tipiche e l’iconica Casa di Babbo Natale, ricca di dolciumi, in attesa dei bambini per la consegna delle letterine.

Disponibile un servizio navetta da Cernobbio ad Argegno e una fermata del battello di linea.

Riva del Garda e la Casa di Babbo Natale

Riva del Garda è la meta perfetta per far vivere ai più piccoli il magico e atteso incontro con Babbo Natale: nel cuore della Rocca di Riva, spettacolare maniero che si specchia nel Lago di Garda, il vecchietto con la barba bianca, assistito dagli Elfi, accoglie i bimbi nella sua accogliente dimora con laboratori creativi, dolci a volontà e area gioco.

Inoltre, tappa da non perdere è il Villaggio natalizio “Di Gusto in Gusto“, in Piazza Garibaldi e in Piazza Cesare Battisti, con tantissime casette per un delizioso itinerario alla scoperta della tipica gastronomia trentina a chilometro zero tra specialità, vini e fumanti tazze di cioccolata calda e vin brulé.

Leggiuno, uno spettacolo da favola

Piacevole località turistica sulle sponde del Lago Maggiore, Leggiuno torna a brillare dal 2 dicembre al 7 gennaio con le Lucine di Natale che danno vita a uno spettacolo da favola per piccoli e grandi.

Sono ben 700mila le luci LED (200mila in più rispetto all’edizione del 2022) per accendere la magia delle Feste con suggestive installazioni (gli animaletti del bosco, i fiori variopinti e tutte le creazioni fantastiche) realizzate interamente a mano dalla squadra di Lino Betti, ideatore della manifestazione, utilizzando materiali di recupero, come plastiche riciclate e scarti edili.

Il percorso, che quest’anno supera il chilometro, sarà ricco di sorprese dai mille colori: le 23 installazioni luminose condurranno i bambini di tutte le età in un “paese delle fantasie” a cielo aperto.

Tra le novità dell’edizione 2023 da non perdere il Campo di Lilium, il Lago dei Desideri e il Cappello Dell’Elfo, ricavato da un abete alto 25 metri, mentre si confermano le grandi attrazioni che nelle scorse edizioni hanno fatto sognare i visitatori, come il Bosco Incantato, il Castello e la Carrozza delle Fiabe.

Immancabili cioccolata calda e vin brulé per scaldarsi nelle giornate più fredde, oltre allo stand gastronomico.

A Bolsena si respira l’atmosfera del Natale

A Bolsena si respira appieno l’aria del Natale con tante iniziative in programma che invitano a immergersi nell’atmosfera di festa, tra cui i tradizionali mercatini.

Dal 7 al 10 dicembre, per tutto il giorno, la centralissima piazza Giacomo Matteotti offrirà un’esperienza unica, con moltissime bancarelle che proporranno una vasta gamma di prodotti: dagli scialli e dai maglioni per le fredde giornate invernali, alle saponette artigianali agli oli essenziali profumati, dai prodotti enogastronomici e dolciari fino alle decorazioni natalizie.

E poi, dopo il successo dell’appuntamento di fine ottobre, torna l’8 e il 9 dicembre, dalle 9.30 alle 18, a palazzo del cardinale Teodorico Ranieri, al civico 141 di piazza Santa Cristina, il mercatino del riciclo “Sgombera tutto”, organizzato dalla Pro loco Bolsena: è l’occasione giusta per scambiare libri, riviste, giornali, cartoline, francobolli, figurine, oggettistica varia, vecchi arnesi e attrezzi, piccoli elettrodomestici usati, tessuti, accessori nuovi, giochi, modellismo e altro ancora.

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Rethymno: in Grecia per fare un viaggio nella bellezza e nel tempo

È la terza città più grande della splendida isola di Creta, una felice unione tra storia, lusso, turismo e modernità, graziosa, vivace e coloratissima: ecco Rethymno, a metà strada tra Heraklion e Chania, sulla costa settentrionale, un gioiello tutto da scoprire e da vivere plasmato dalla Città vecchia di epoca veneziana, una Fortezza simbolo e spiagge tropicali.

Qui è dove il sogno di una vacanza al mare in un paradiso di bellezza e poesia diventa realtà.

Rethymno, un tuffo mozzafiato nel passato

Il modo migliore per conoscere a fondo l’anima autentica di Rethymno è una passeggiata nel cuore della Città Vecchia dove scoprire, angolo dopo angolo, tutti i suoi tesori, avvolti in un’atmosfera talvolta veneziana oppure ottomana ma, in fondo, davvero cretese.

Gli stretti e suggestivi vicoli profumati dal gelsomino racchiudono infatti caratteristici edifici, mercati tipici, caffè, taverne in cui gustare la deliziosa cucina cretese al suono della musica tradizionale nonché moschee, porte impreziosite da stemmi veneziani e antichi palazzi dalla facciata in legno.

Tra i punti di sicuro interesse spiccano, ad esempio, la Fontana Rimondi con le tre teste di leone, costruita dai veneziani nel 1626 laddove sorgeva un’antica fontana di epoca romana, la Loggia Veneziana, luogo di ritrovo per la nobiltà e i funzionari veneziani le cui pareti, aggiunte nel 1625, presentano archi magnifici, la Chiesa di Agio Frangiskos (Basilica di San Francesco) che oggi ospita il Museo Archeologico, la Moschea di Neratzes (o Gazi Hussein) dal maestoso minareto, ex chiesa veneziana di Santa Maria convertita nel XVII dagli ottomani con l’aggiunta di tre cupole, odierna sede dell’Odeon municipale, e il Museo della Storia e del Folclore, dimora veneziana risalente al XVII secolo, custode di un’importante collezione di arte popolare e artigianato locale.

Ma le sorprese, ovviamente, non finiscono qui.

Che dire del Porto Veneziano, fiore all’occhiello non soltanto della Città Vecchia ma di Rethymno nella sua interezza? Si tratta della meta perfetta per gustare piatti a base di pesce fresco e per lasciarsi incantare dalla vista della celebre Fortezza del XVII secolo, che conserva tutt’ora alcuni dei numerosi edifici che componevano la cittadella all’interno delle sue mura e dona un panorama sulla città e sul blu che assomiglia a una cartolina.

Infine, dalla Fortezza, il tour si conclude con una piacevole camminata sul lungomare Eleftheriou Venizelou, ombreggiato da palme e con pista ciclabile, che conduce al moderno porto turistico: un tavolo vista mare è il top per un aperitivo o una cena golosa, magari proprio al tramonto per un’esperienza ancora più coinvolgente. In più, qui la vita notturna è vivace e offre moltissime occasioni di divertimento.

L’incanto delle spiagge, tra le più belle della Grecia

Il fascino indiscusso delle spiagge di Creta è noto a livello internazionale e la prefettura di Rethymno non è certo da meno: si fregia, infatti, di alcune delle spiagge più belle della Grecia tra cui va menzionata Preveli Beach, una favolosa laguna adornata da oleandri e palme e una spiaggia dove sfocia il fiume Kourtaliotis.

La costa nord è quella delle spiagge immense, molto gettonate e attrezzate, mentre la costa sud, affacciata sul Mar Libico, è disegnata da un paesaggio ancora intatto e “selvaggio”, punteggiato da baie protette, calette isolate e caratteristici villaggi.

Per una vacanza balneare, Rethymno vanta la propria spiaggia cittadina, lunga 10 chilometri e dotata di tutti i servizi: inizia dal centro e si estende nella zona dei grandi alberghi, fino alla località di Scaletta.

A ovest, invece, si trova la spiaggia di Episcopi, vasta, sabbiosa e, come tutte le altre spiagge di questo angolo di paradiso terrestre, accarezzata da acque limpidissime.

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La Spa più stravagante d’Europa è un capolavoro architettonico

Fermati un attimo e immagina un mondo dove l’arte e la realtà si mescolano in un’armonia di colori, forme e sensazioni. Un luogo dove le opere d’arte prendono vita e diventano parte integrante del paesaggio stesso, invitandoci a immergerci in un universo fiabesco.

Questo luogo magico esiste e si trova nell’incantevole Stiria, in Austria. Sono le terme Rogner Bad Blumau. Non una semplice Spa, ma un capolavoro artistico abitabile, un regno incantato dove ogni dettaglio è stato attentamente progettato per stuzzicare la fantasia e stimolare i sensi.

Quindi, preparati a lasciare alle spalle la solita routine e a immergerti in questo paradiso terrestre. Un luogo in cui l’arte prende vita, regalando uno spettacolo davvero indimenticabile.

Bad Blumau: un capolavoro di arte e relax nell’Austria orientale

Kunsthaus, Art House, Bad Blumau

Fonte: Getty Images

Kunsthaus, Bad Blumau, Austria

Nel cuore verde della Stiria, si nasconde un tesoro colorato e vibrante che brilla come un diamante sotto il cielo austriaco. Le terme Rogner Bad Blumau rappresentano molto più di una semplice destinazione termale, sono una vera e propria opera d’arte, un “Gesamtkunstwerk“, progettata dal celebre artista Friedensreich Hundertwasse.

Ogni dettaglio è curato con passione e dedizione e ogni elemento riflette un impegno costante per l’eccellenza. Ma ancora più importante, tutta la struttura ha un’anima green. Qui, la sostenibilità è una pratica quotidiana integrata nel DNA del luogo.

Fin dal primo sguardo, le terme affascinano con la variopinta facciata della Stammhaus (Casa madre), un edificio unico nel suo genere, la cui filosofia si basa sulla fusione tra uomo, architettura e natura. La cupola dorata, simbolo tipico dell’artista, risplende come un augurio di buon auspicio per i visitatori.

Un po’ più distante, la Ziegelhaus (Casa in mattoni) si innalza su una collina, con una facciata che prende il suo nome dai mattoni provenienti dalle vecchie case contadine di Bad Blumau. Tutte le stanze di questa struttura sono collegate alle terme tramite un sistema di corridoi sotterranei, offrendo un accesso diretto al cuore rilassante del complesso.

La Steinhaus (Casa di pietra), invece, vanta una facciata colorata e distintiva. Al suo interno, offre ben 45 suite lussuose e spaziose, mentre la Kunsthaus (Casa d’arte) è un vero e proprio angolo di stile urbano che ricorda l’omonima facciata di Vienna.

E se la Augenschlitzhaus (Casa occhi socchiusi) e la Waldhofhaus (Casa nel bosco), con la loro forma particolare e la loro posizione privilegiata immersa nel parco, offrono un’oasi di tranquillità e relax, i Portici si distinguono indubbiamente per essere una delle costruzioni più originali di tutta l’Austria.

Quest’area, conosciuta anche come “luogo nel luogo“, è molto di più di un passaggio coperto. È uno spazio di creatività e apprendimento che ospita una varietà di laboratori, tra cui cucito, cucina e lettura. Qui, circondati dai colori vivaci e dalle forme sinuose dell’architettura di Hundertwasser, i visitatori possono immergersi in attività che stimolano la mente e alimentano lo spirito.

Rogner Bad Blumau: un mondo di meraviglie tra le acque termali

Il Rogner Bad Blumau non è solamente un luogo di relax, ma un viaggio alla scoperta di luoghi unici, ricchi di magia e di significato.

Uno dei più imperdibili è il “Giardino di rarità Arca di Noè“, un’oasi verde dove prosperano più di 200 diverse specie di piante, creando un incantevole mosaico di colori e profumi. Qui, immerso tra delicate rose e lussureggianti arbusti, ti sembrerà di percepire la vita pulsare in ogni angolo, in ogni foglia, in ogni petalo.

Poi c’è il “Giardino dei 4 Elementi“, un luogo che celebra l’armonia tra acqua, fuoco, terra e aria. Un’area in cui gli elementi si completano reciprocamente, creando un equilibrio perfetto che riflette quello del nostro mondo interiore.

E infine, nel cuore delle terme, sorge una figura che incanta e affascina. È la “Dea dell’Acqua“, una statua creata dal celebre artista André Heller come regalo per l’architetto visionario Friedensreich Hundertwasser. Questa opera d’arte non è solo un omaggio alla creatività dell’artista, ma rappresenta anche la sacralità dell’acqua, elemento vitale e fonte di guarigione.

Ogni angolo di Rogner Bad Blumau custodisce una storia, rivela un mistero e regala esperienze uniche. È un luogo dove potrai riscoprire te stesso, un autentico paradiso dove l’acqua termale ti accoglierà in un abbraccio rigenerante e luoghi incantevoli ti conquisteranno.

Vulkania Building, Bad Blumau

Fonte: Getty Images

Vulkania Building, Bad Blumau, Austria
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Il paradiso terrestre dove crescono i cactus giganti

Il mondo, con la sua infinita bellezza, è un tesoro di meraviglie che stimolano l’immaginazione, la creatività e la curiosità. Viaggiare è l’arte di scoprire e svelare questi tesori nascosti, l’opportunità di apprendere e stupirsi di ciò che madre natura ha sapientemente creato.

Un patrimonio che merita di essere ammirato, una testimonianza tangibile dell’incredibile bellezza del nostro pianeta, che aspetta solo di essere esplorata.

Tra le tante meraviglie che ci riserva, oggi ti portiamo alla scoperta dell’isola di Incahuasi, una tappa imprescindibile per chiunque visiti il Salar di Uyuni, in Bolivia. Questo luogo è un’oasi di pace che sorge nel bel mezzo di un mare di sale bianco come la neve, creando uno scenario eccezionale e davvero unico nel suo genere.

Incahuasi: l’isola inaspettata nel Salar di Uyuni

Isola di Incahuasi

Fonte: iStock

Isola di Incahuasi, Salar de Uyuni, Bolivia

Immagina di navigare in un mare immenso di sale bianco, abbagliante come la neve sotto il sole cocente. All’improvviso, all’orizzonte, vedi spuntare un affioramento roccioso. Man mano che ti avvicini, scopri che non è solo una collina, ma un’isola verde e rigogliosa nel mezzo di un oceano di sale. Questa è l’isola di Incahuasi, una meraviglia naturale nel cuore del Salar di Uyuni in Bolivia.

Anche conosciuta come Inkawasi, che in lingua quechua significa “la casa dell’Inca”, è un’antica isola ricoperta di cactus giganti, alcuni dei quali hanno più di mille anni. Qui, avrai l’opportunità di passeggiare tra queste antiche piante, immergendoti in un’atmosfera unica e selvaggia.

All’alba poi, l’isola si trasforma in un vero e proprio spettacolo di luci e colori, creando effetti visivi di rara bellezza. Inoltre, il suggestivo panorama è ulteriormente arricchito dalla vista dei vulcani all’orizzonte che, con le prime luci del mattino, assumono una tonalità rosa delicata.

Un sentiero ben tenuto conduce i visitatori alla cima dell’isola, da dove è possibile ammirare una vista panoramica mozzafiato sul Salar di Uyuni. Qui, lo sguardo può spaziare sull’immensità di questa distesa salina, un paesaggio che sembra estendersi all’infinito, offrendo una prospettiva unica su uno dei luoghi più singolari del pianeta.

Ma fai attenzione, dopo l’alba il salar inizierà a brillare in modo accecante. Il bianco puro del sale, infatti, riflette la luce solare, creando un effetto simile a quello della neve sotto il sole di mezzogiorno. A questo punto, sarà necessario indossare occhiali da sole per proteggere gli occhi.

Salar de Uyuni: il più grande deserto di sale del mondo

Nascosto tra le vette delle Ande boliviane, è senza dubbio una delle meraviglie più stupefacenti del globo. Con una superficie di oltre 10.000 chilometri quadrati (circa 27 volte il Lago di Garda), la più grande al mondo, è il risultato di un lungo processo geologico.

Infatti, milioni di anni fa, quest’area era coperta da un vasto lago preistorico. Con il passare del tempo, l’acqua è evaporata, lasciando dietro di sé un paesaggio lunare di sale cristallizzato, che riflette perfettamente il cielo come uno specchio.

Oggi, è una meta molto amata dai viaggiatori in cerca di esperienze irripetibili e da coloro che non temono di perdersi in un orizzonte magico e surreale.

Ma il Salar de Uyuni non è solo un paradiso per gli amanti dell’avventura. È anche un luogo di grande importanza economica. Nel suo suolo, infatti, giace una delle più grandi riserve di litio del mondo, un elemento fondamentale per la produzione di batterie per veicoli elettrici.

Questa risorsa preziosa ha trasformato il Salar in un centro di attività industriale, un luogo dove la bellezza della natura si unisce al progresso della tecnologia.

Isola di Incahuasi

Fonte: iStock

Salar de Uyuni, Bolivia
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Il regno dell’inverno mite e fiabesco: benvenuti nel Quarnero

Avete mai pensato di trascorrere l’inverno in un luogo dai tipici profili fiabeschi della stagione, dove le tradizioni del periodo sono festose e vivaci, in cui la bellezza è praticamente in ogni angolo, ma dove il freddo è solo una parola e quasi impossibile da percepire? Se questo è il vostro desiderio, sappiate che un paradiso così esiste e che sorge a pochissima distanza dall’Italia: la regione del Quarnero.

Il Quarnero si trova in Croazia, ed è una zona magnifica che si distingue per la presenza di palazzi eccezionali e di una serie di attrazioni naturalistiche che sono una migliore dell’altra: pensate che è lambito da acque limpidissimi in cui nuotano i delfini, a loro volta incorniciate da una natura incredibilmente misteriosa e selvaggia. Particolarmente amato d’estate, in inverno è il paradiso del clima mite, impreziosito da un ventaglio di esperienze diverse che piacciono ai visitatori di tutte le età.

Natale nel Quarnero

Nel Quarnero si susseguono pittoresche città costiere che durante questo periodo dell’anno si riempiono di graziosi mercatini di Natale, ognuno con il suo peculiare fascino e la sua atmosfera incantata.

Fiume, Cirquenizza, Novi Vinodolski e la Riviera di Abbazia, sono solo alcune delle località in cui lo spirito è festoso, le strade scintillanti e l’aria ricca dei profumi tipici del periodo.

Sì, il Quarnero è una sorta di paradiso in terra anche per le papille gustative, perché l’offerta gastronomica è straordinaria, e a Natale lo diventa ancora più del solito: locali e ristoranti mettono a disposizione tantissime specialità invernali e dolci tradizionali.

E poi c’è la natura, come quella del vicino Gorski Kotar, un’affascinante regione montuosa che è ricoperta di boschi per quasi il 70% del territorio, tanto da essere considerata il polmone verde della Croazia.

Il posto ideale per gli amanti dell’inverno, che qui possono ammirare paesaggi innevati che sembrano usciti da un libro di fiabe, e fare persino escursioni e slittate sulla candida e morbida neve.

Uno dei mercatini di Natale più suggestivi del Quarnero è quello di Fiume, interessante cittadina sospesa tra montagne e mare e con un grazioso centro storico.

Dal 2 dicembre fino al 7 gennaio, piazza Corso (Korzo), nel cuore delle città, diventa uno scrigno di luci e colori. Ma non solo, perché a gioire sono anche le nostre bocche grazie alle saporite salsicce, dolci, pasticceria e creative proposte di street food, tutte accompagnati dall’inconfondibile aroma del vin brulé.

Poi ci sono le esibizioni dal vivo, una pista di pattinaggio sul ghiaccio adatta a tutte le età e l’Ufficio Postale di Babbo Natale nel Tunnel di Fiume per spedire la propria letterina al barbuto più famoso del mondo.

Non può di certo mancare una visita presso lo storico castello di Tersatto che sorge su una collina a 138 metri di altezza, regalando uno dei migliori punti di osservazione dell’atmosfera natalizia di Fiume. E poi ci sono i musei, da visitare gratuitamente, e anche un regalo di benvenuto per tutti i visitatori che soggiornano in città per 2 o più notti durante l’inverno;  l’Ente Turistico della Città di Fiume ha preparato una promozione speciale – il Winter Pass.

Natale nel Quarnero

Fonte: TB Rijeka

Natale nel Quarnero

Carnevale: tra colori e appuntamenti imperdibili

A fine gennaio il Quarnero indossa il suo abito più esuberante, perché questo periodo segna l’inizio della ricorrenza più festosa dell’anno: il Carnevale.  Le vie si riempiono di colori, le strade vibrano con i suoni di allegre parate e vivace musica, mentre abitanti e visitatori indossano costumi elaborati e maschere divertenti.

Non mancano le danze tradizionali, l’energia contagiosa e anche una serie di ricche tradizioni culturali che rendono l’inverno molto più gioioso di qualsiasi altro periodo dell’anno.

Come per il Natale, anche durante il Carnevale la città di Fiume dà il meglio di sé: vanta una tradizione che dura oltre un secolo, guadagnando riconoscimento e apprezzamento a livello globale.

Esplosioni di colori e creatività invadono le strade del centro, che permettono anche di vivere una vera e propria immersione culturale. La città, infatti, è un susseguirsi di parate variopinte con rappresentazioni tematiche e performance coreografate.

La più famosa e spettacolare si chiama proprio Parata del Carnevale, che ogni anno conta ben 100.000 visitatori provenienti da tutto il mondo. E poi il ballo del Carnevale, i concerti del Carnevale, l’incoronazione della Regina del Carnevale di Fiume e la deliziosa parata dei bambini: qui la noia non si sa nemmeno cosa sia.

Le altre attività da fare in inverno

L’inverno del Quarnero è pura magia anche al di là delle festività. Merito della sua natura raggiante che in questo periodo ha un fascino più unico che raro. Oltre ai mercatini natalizi di Fiume, il Carnevale e i paesaggi innevati di Gorski Kotar, ad essere davvero pittoresche sono anche le isole di Veglia, Cherso e Lussino che offrono una fuga serena e di pura bellezza.

C’è poi il fascino antico, quello storico che è in grado di regalare Arbe, graziosa città circondata da mura secolari, che accoglie i visitatori con una miriade di esperienze culturali interessanti.

Sì, il Quarnero è un paradiso in terra, d’estate, d’inverno o in qualsiasi stagione dell’anno, grazie agli splendidi paesaggi naturali diversificati uniti a una moltitudine di offerte turistiche che lo rendono una meta ideale durante 365 – ma anche 366, come nel 2024 – giorni all’anno.

Carnevale nel Quarnero

Fonte: TB Rijeka

Carnevale nel Quarnero

 

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Mercatini di Natale ad Aosta: le date e cosa bisogna sapere

La Valle d’Aosta ha inaugurato il periodo più magico dell’anno. Fino a inizio gennaio le festività si tingono dei colori della tradizione e riempiono di allegri e pittoreschi mercatini il territorio, regalando ai visitatori di tutte le età atmosfere fiabesche e l’opportunità di trovare il regalo perfetto, tra prodotti tipici e il meglio della produzione artigianale valdostana. Ecco cosa sapere sui Mercatini di Natale ad Aosta e sugli altri eventi imperdibili della regione più piccola d’Italia.

Mercatini di Natale ad Aosta, cosa sapere

Tutti i giorni, fino al 7 gennaio 2024, le vie e le piazze del centro storico di Aosta si trasformano in un affascinante Mercatino di Natale a cielo aperto, che riempie di luci, colori e atmosfere magiche il territorio della regione più piccola d’Italia. Si chiama “Marché Vert Noël”, e si articola in alcuni luoghi simbolo del capoluogo valdostano.

Le piazze Roncas, Caveri e Giovanni XXIII – quest’ultima conosciuta come piazza della Cattedrale – ospitano per più di un mese un incantevole villaggio alpino, ricco di idee regalo per celebrare al meglio il Natale. È possibile trovare manufatti di artigianato tipico valdostano, prodotti enogastronomici del territorio, oggetti d’antan e ispirazioni nordiche. Il tutto è allestito sui banchi delle tipiche casette in legno della tradizione natalizia.

I Mercatini di Natale offrono anche l’occasione di regalarsi una passeggiata tra i monumenti simbolo della città e punti di interesse, come le torri medievali, Porta Praetoria, il museo archeologico, la Cattedrale, la Collegiata di Sant’Orso e il Teatro Romano.

Gli altri eventi natalizi da non perdere

Risalendo la valle di Gressoney, è possibile immergersi in un’altra importante tradizione. Qui si parla walser, l’antica lingua germanica, e a Gressoney-La-Trinité, il Mercatino di Natale, si chiama – non a caso – “Wiehnacht Märt”. Per tutta la giornata di sabato 2 dicembre, nell’isola pedonale del paese, si potrà visitare la mostra-mercato con le creazioni degli artisti locali e acquistare i prodotti agroalimentari della regione, mentre bambini e bambine potranno incontrare Babbo Natale e i suoi elfi nella sua casa. Sempre a Gressoney, martedì 5 dicembre si celebra San Nicola – “SanKt Kloas” – festa ispirata alla tradizione germanica, un’usanza della minoranza walser ancora molto sentita dai più piccoli.

Il Petit Marché du Bourg a Châtillon si svolgerà quest’anno nel borgo del paese il 2 dicembre, raggruppando circa 100 espositori che propongono oggetti e decorazioni natalizie, candele, artigianato tipico, decoupage e cartonage, fiori secchi, pizzi e ceramiche.

Il vischio, invece, già noto come simbolo di prosperità presso le popolazione celtiche, ha una sua festa, organizzata a Saint-Denis, nella Valle Centrale, per rievocare l’antica tradizione della raccolta di questa pianta beneaugurante che cresce nei boschi circostanti. La Festa del Vischio è programmata, come da tradizione, per l’8 dicembre, dove sono immancabili i banchi di un mercatino tipico e l’accensione di un falò druidico. Il 9 dicembre sarà la volta del Petit Marché de Noël, a Brusson, nella val d’Ayas, piccolo e delizioso mercato di prodotti dell’artigianato.

Dal 7 al 9 dicembre, nel borgo di Hône si svolgerà la Festa della Micòoula, la sagra dedicata al tipico pane nero di segale con castagne, noci, fichi secchi, uva passa, e, talvolta, anche scaglie di cioccolato. Una vera prelibatezza del patrimonio gastronomico valdostano. In origine la micòoula — che già in epoca medievale era preparata a dicembre — era l’antico pane con castagne tipico della vallata di Champorcher. Poi, arricchita negli ingredienti, si è imposta come dolce natalizio, destinato ad allietare anche le successive veglie invernali nel villaggio di Hône. Il mercatino, evento principale della festa, si svolge l’ 8 dicembre, dal mattino, in occasione dell’Immacolata. Durante la giornata, gli abitanti del posto propongono dimostrazioni di impasto e cottura del pane.

Le festività natalizie a Bard

In occasione delle festività, il borgo medievale di Bard, all’ombra dell’imponente Forte, ospita tante iniziative per tutta la famiglia. Il 10 dicembre torna il tradizionale Mercatino di Natale, che si aggiunge all’atmosfera magica dei presepi e agli gnomi natalizi. Prevista, inoltre, la seconda edizione dello spettacolo delle “Lumières de Noël au Fort de Bard – Luci di Natale al Forte di Bard”. Si tratta di uno spettacolo immersivo a 360° di video mapping nella grande Piazza d’Armi della fortezza, dove le facciate saranno lo scenario di un’atmosfera scintillante a tema “La Valle incantata”, in omaggio alle tradizioni e ai paesaggi della Valle d’Aosta.

Mercatini di Natale di Aosta: info utili

Il Marché Vert Noël rimarrà aperto tutti i giorni, fino al 7 gennaio 2024, nei seguenti orari:

  • dal lunedì al venerdì, dalle 11 alle 20
  • sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 22
  • il giorno di Natale e il giorno di Capodanno, dalle 15 alle 20

Come raggiungere Aosta

Torino è collegata direttamente con l’autostrada A5 e dista solo 55 km da Pont-Saint-Martin – porta “Est” della Valle d’Aosta e primo comune che si incontra entrando in Valle d’Aosta – 98 km dal capoluogo regionale Aosta (uscita Aosta Est) e 136 da Courmayeur. Provenendo, invece, da Milano (164 Km), lungo l’autostrada A4 occorre imboccare il raccordo a Santhià, in direzione Aosta. Limitato anche il tempo di percorrenza per chi proviene da Genova (226 km).

Raggiungere la Valle d’Aosta in treno è una buona alternativa al traffico stradale e alla nebbia dei mesi invernali, oltre che all’inquinamento. La stazione ferroviaria di Aosta è ubicata vicino al centro storico della città e nell’immediata prossimità della stazione di partenza della telecabina che collega il capoluogo valdostano al comprensorio sciistico di Pila. Aosta è collegata senza cambi con le stazioni di Torino Porta Nuova e Torino Porta Susa, con oltre 20 corse giornaliere, e un tempo di percorrenza inferiore ai 120 minuti. Le principali stazioni ferroviarie valdostane che si incontrano lungo il tracciato (Pont-Saint-Martin, Verrès e Châtillon/Saint-Vincent) sono collegate alle valli laterali da servizi bus con partenze generalmente correlati agli orari dei treni.

Arrivare in treno da Milano è possibile in circa 180 minuti, con un cambio treno alla stazione di Chivasso. Attenzione: per lavori di elettrificazione della ferrovia, il servizio di trasporto lungo il tratto Ivrea-Aosta, dal 3 gennaio 2024 fino al 13 dicembre 2026 sarà effettuato mediante autobus.

Gli aeroporti più vicini sono Milano Malpensa e Torino. Per i camperisti, infine, sono presenti 2 parcheggi: viale Piccolo San Bernardo (parcheggio antistante il cimitero) a pochi minuti dalla città, gratuito, e CamperPark (via Caduti del lavoro) vicinissimo al centro, custodito e a pagamento.

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Nell’antico regno dei Faraoni: l’esperienza che ti farà viaggiare nel tempo

Un’esperienza immersiva che porta nel passato, quello lontanissimo dell’antico regno dei Faraoni: siamo a Giza, dove il Grande Museo Egizio (Gem) ospita Tutankhamun – The Immersive Exhibition in collaborazione con Madrid Artes Digitales.

E non solo la mostra è un vero e proprio viaggio nel passato, ma la location merita tantissimo dal momento che non è ancora ufficialmente aperta se non per questi eventi speciali.

A guardare le immagini i visitatori sembrano venire accolti dentro un sogno, in un’ambientazione che li fa letteralmente immergere nella storia. Durerà tre mesi e vale la pena inserirla tra le tappe di un viaggio se si programma una vacanza in Egitto.

La mostra che ti porta nell’antico regno dei Faraoni

Il viaggio del tempo ha inizio, per intraprenderlo bisogna recarsi al Grande Museo Egizio a Giza, in Egitto. Qui, infatti, in questa struttura che non è ancora aperta del tutto se non per eventi come questo, viene ospitata la mostra Tutankhamun – The Immersive Exhibition: un evento imperdibile, come dimostra il grande successo che ha ottenuto in Europa. Basti pensare che in otto mesi è riuscita a catturare l’attenzione di oltre 300mila visitatori e che viene ospitata in alcune grandi città. A partire da Madrid, del resto è stata realizzata proprio da Madrid Artes Digitales (MAD) e si tratta della loro prima produzione interna, come riporta il sito ufficiale. Si può, poi ammirare ad esempio anche a Barcellona e Vienna, ed è attesa in altri luoghi del mondo.

A Giza ha preso il via nel mese di novembre, non a caso proprio quello durante il quale è stata scoperta più di 100 anni fa la tomba di Tutankhamun (oTutankhamon).

L’esperienza dura circa 30 minuti e, grazie a proiezioni digitali, si fa un vero e proprio salto a ritroso del tempo. La location, come viene raccontato su Condé Nast Traveller, è una stanza buia, all’interno della quale le immagini avvolgono i visitatori e vengono proiettate ovunque, pavimento compreso. A fare da narratore proprio Tutankhamon che ripercorre la sua vita e il suo regno, durato circa una decina d’anni. Dalla sua nascita e dalla creazione della città di Heliopolis, fino ai templi e alla scoperta della sua tomba.

Un viaggio nella storia, da quella del passato più antico, fino a quella più recente con la scoperta della tomba del Faraone: il ritrovamento del primo gradino della scala che accompagnava al suo interno è datata 4 novembre 1922.

Il Grande Museo Egizio, quello che c’è da sapere sulla sua apertura

A eccezione di questi eventi speciali, come la Tutankhamun – The Immersive Exhibition, il Grande Museo Egizio (Gem) dovrebbe aprire i battenti a metà del 2024: un luogo che raccoglierà tantisisme opere, compresa la collezione di Tutankhamon che ne conta circa 5400, a esclusione – a quanto pare – della mummia che resterà a Luxor, nella teca climatizzata all’interno della tomba.

Alcune aree del Gem sono già visitabili, come l’atrio, il museo interattivo per i visitatori più piccoli e la grande scalinata, mentre altre verranno svelate alla sua apertura. Apertura che, sul sito informativo creato e gestito da John Navarre, editore di EgyptTravelBlog.com e conduttore dell’Egypt Travel Podcast, viene stimata poter essere nella tarda primavera 2024.

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Notizie Viaggi

Il Natale nei Beni del FAI: i luoghi più belli da visitare

Anche il FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, si prepara per celebrare il Natale, e lo fa dando il via a una serie di interessanti iniziative che senza ombra di dubbio sorprenderanno il pubblico. Essendo custode di innumerevoli storie da raccontare, invita il pubblico a scoprirle durante le festività, nei suoi tanti Beni addobbati a festa, con proposte speciali di visite, iniziative, allestimenti e attività per grandi e bambini. Noi di SiViaggia abbiamo selezionato alcuni degli appuntamenti che riteniamo imperdibili.

Il mercatino di Natale dentro le mura del Castello di Avio

Nei giorni 2, 3, 8, 9, 10, 16 e 17 dicembre, sarà  possibile partecipare alla sesta edizione del mercatino di Natale dentro le mura del Castello di Avio, in provincia di Trento. Si tratta di uno degli eventi natalizi più suggestivi del Trentino: prende vita all’interno di una cinta muraria medievale.

Ben trenta espositori animeranno le sale del Palazzo Baronale e il suo cortile esterno, all’ombra del grande mastio. Tante le eccellenze enogastronomiche e delle tradizioni del Natale trentino da poter gustare e acquistare: dolci, salumi, formaggi del territorio, vini, sidri, birre artigianali, miele e chi più ne ha più ne metta.

Non mancheranno concerti corali, piccoli spettacoli itineranti, attività per bambini e visite guidate che faranno vivere magiche atmosfere.

Natale al Castello di Avio

Fonte: Maurizio Sbrozzi_2019 – FAI

Il meraviglioso Castello di Avio a Natale

Visite guidate del piano nobile di Torre e Casa Campatelli

Nel bellissimo borgo di San Gimignano, in provincia di Siena, nei giorni 3, 10 e 17 dicembre aprirà Torre e Casa Campatelli al pomeriggio per visite guidate del piano nobile, con il racconto di questa bellissima abitazione e dei suoi abitanti.

A seguire, nelle antiche soffitte e nella torre medievale, un racconto multimediale ripercorrerà i mille anni di storia di questo borgo da sogno affacciato sulle meraviglie della campagna toscana.

Matera, una passeggiata tra i Sassi (e non solo)

Voliamo ora a Matera, incanto della Basilicata, dove gli appuntamenti di Natale sono tantissimi. Il primo che vi segnaliamo è quello che va in scena il 9, 23 e 30 dicembre, ovvero una passeggiata tra i Sassi, presepe naturale di Matera, per vivere l’atmosfera natalizia alla ricerca del più rappresentativo simbolo del Natale, la Natività.

Un racconto della tradizione tra raffigurazioni in affreschi, presepi artistici rinascimentali e architetture rupestri.

Il 9 e 30 dicembre, invece, a disposizione c’è un trekking dolce per immergersi nel territorio e nella natura del Parco della Murgia Materana, tra musei a cielo aperto, all’interno di antiche cave di calcarenite e architetture religiose costruite nella roccia. Si partirà dalla stazione le FAL e si procederà verso il Parco Scultura la Palomba, detta Cava Paradiso, al cui interno saranno esposte le sculture dell’artista Antonio Paradiso, che rappresentano il connubio tra l’antico e il moderno, tra la pietra calcarea estratta dall’antica cava e il ferro moderno della nuova era.

Dall’alto sulla cava domina il Santuario di Santa Maria della Palomba, che si raggiungerà a piedi. Si tratta di un capolavoro dell’architettura romanica edificato su un’antica chiesa rupestre, al cui interno è gelosamente conservata una natività in cartapesta.

Subito dopo si procederà con un trekking orientato a scoprire la natura del luogo, fino a raggiungere il presepe illuminato di Madonna delle Vergini come punto panoramico per ammirare i Sassi.

Il 22 dicembre “appuntamento” a Casa Noha che propone uno speciale tour virtuale che – tra dipinti, sculture e paesaggi notturni – consentirà di percepire tutta la magia del Natale attraverso i presepi lucani, piccole opere d’arte conservate nei borghi storici di tutta la regione.

Matera Natale

Fonte: iStock

Veduta di Matera

Giardino della Kolymbethra, Valle dei Templi

Dal 27 al 30 dicembre, invece, da non perdere è il Giardino della Kolymbethra, nel cuore del Parco della Valle dei Templi di Agrigento. Nella grotta, che in epoca paleocristiana fu santuario rupestre, anche quest’anno si celebrerà la bellissima tradizione del presepe contadino realizzato secondo le consuetudini della Sicilia rurale.

Una straordinaria tradizione che rinnova l’omaggio della terra, e degli uomini che la coltivano, al Salvatore dell’Umanità. Dinanzi al Presepe un gruppo di musici suonerà le antiche novene del Natale ,e i visitatori potranno così vivere un’indimenticabile esperienza legata alla tradizione del popolo siciliano.

Ma non è finita qui, perché saranno in programma altri due appuntamenti dedicati ai bambini tra storie, giochi e laboratori creativi per vivere l’atmosfera natalizia a contatto con la natura.

Monastero di Torba, una meraviglia

L’8 e il 9 dicembre una meraviglia si apre all’interno dell’oratorio nobiliare di S. Maria foris portas, a Castelseprio in provincia di Varese, antico castrum sovrastante il Monastero di Torba. Partendo dalla lettura dei brani dei vangeli apocrifi, si potranno scoprire tanti dettagli sulla storia della Sacra Famiglia.

Si raggiungerà poi il Monastero di Torba per scoprire come le immagini sacre mutino stile e colori, per ricondurci sempre dentro la storia viva del Cristianesimo antico.

Bosco di San Francesco, Assisi

L’8 dicembre il magico Bosco di San Francesco, ad Assisi, ospiterà uno speciale concerto dei giovanissimi TUNING VOICES, gruppo vocale a cappella che nasce sui banchi di scuola e che da oltre dieci anni si esibisce con un energico repertorio pop. La scaletta è speciale: fra i brani proposti, Amen, della tradizione gospel; Carol of the Bells, Signed sealed delivered I’m yours di Stevie Wonder; Oh Holy Night, e molte altre sorprese.

Il 10 dicembre, invece, sarà il giorno del tradizionale laboratorio di cucina per bambini in compagnia dello chef Luca Fabbri, in cui realizzare fantasiosi biscotti da mangiare o regalare. Gli eventi di Natale al Bosco di San Francesco si svolgeranno presso il complesso benedettino di Santa Croce e sono su prenotazione.

L’Abbazia di Santa Maria di Cerrate

Per tutto il periodo natalizio l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, in provincia di Lecce, in collaborazione con la Delegazione FAI, ospiterà il prezioso presepe con statue “focheggiate” e dipinte in cartapesta dei maestri Angelo e Giulia Capoccia. Un manufatto che racchiude tutta la tradizione natalizia del territorio salentino.

Il 9 e 10 dicembre, invece, adulti e ragazzi dai 15 anni in su potranno imparare a scrivere un biglietto di auguri come gli antichi amanuensi. Un laboratorio di calligrafia medievale tenuto dall’esperto Alessandro Fiorentino permetterà ai partecipanti di acquisire le tecniche base della scrittura a mano.

Poi ancora il 26 dicembre, quando alle ore 10 le navate della Chiesa di Santa Maria di Cerrate risuoneranno di canti e musiche. Il coro di voci bianche “In… Canto Insieme” dell’Istituto Comprensivo “Elisa Springer” di Surbo, diretto dalla prof.ssa Garzya Dora, eseguirà brani del repertorio di canti tra i più rappresentativi del Santo Natale.

Ma non è finita, perché il 6 gennaio il gruppo vocale Viri Cantores de Finibus Terrae, dell’associazione Salicus, proporrà una meditazione con canti del repertorio gregoriano tra i più rappresentativi del Santo Natale.

Inoltre, il 24 dicembre in Chiesa si attenderà la nascita di Gesù con la Santa Messa della Veglia di Natale. Ancora, il 28, 29 e 30 dicembre e 6 gennaio 2024, presso l’Abbazia si svolgerà “La Porta della Fede”, percorso teatrale del Presepe.

Abbazia di Santa Maria di Cerrate

Fonte: Getty Images – Ph: NurPhoto

La bellissima Abbazia di Santa Maria di Cerrate
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Capri Chiese Idee di Viaggio turismo religioso Viaggi

Si trova in Italia la chiesa col pavimento più bello del mondo

A guardarlo sembra di camminare nel Paradiso terrestre, perché le scene che sono state riprodotte sul pavimento della chiesa hanno proprio come obiettivo quello di riprodurre l’immagine di quel luogo e la cacciata di Adamo ed Eva dopo il peccato originale.

È il pavimento più bello del mondo, che colma gli occhi di stupore e meraviglia: non potrebbe essere diversamente, perché è inaspettato, un vero e proprio gioiello artistico che racchiude alcune delle tipicità della zona.

Per poterlo ammirare bisogna programmare una visita a Capri, isola amatissima del Golfo di Napoli, luogo elegante, ricco di bellezze da scoprire: naturali, ma anche frutto della mano sapiente dell’uomo.

È a Capri la chiesa col pavimento più bello

La chiesa monumentale di San Michele Arcangelo è una delle mete imperdibili se si programma una vacanza a Capri: il suo pavimento realizzato in maioliche dipinte a mano, infatti, non solo è particolarmente suggestivo alla vista, ma è anche un perfetto e importante esempio della scuola napoletana del Settecento.

Per poterlo ammirare in tutto il suo splendore bisogna prendersi un po’ di tempo: osservare le scene e le figure, apprezzarne la bellezza e il valore artistico.

Sul pavimento è stato raffigurato il Paradiso terrestre e il peccato originale quindi si possono notare molti elementi significativi come l’Albero della conoscenza del Bene e del Male su cui si può riconoscere il serpente. Poi l’Arcangelo Gabriele, Eva che viene scacciata e Adamo che fugge. Vi sono molti animali, alcuni tipici della vita contadina, altri che invece hanno un significato più profondo. Come l’unicorno che rappresenta la purezza, il cervo che si contrappone al male, oppure il coccodrillo che rappresenta le tentazioni del diavolo.

Anche il contorno del pavimento è stato realizzato con maioliche, in questo caso di colore giallo e nero. E la veduta d’insieme è spettacolare, lascia senza fiato e si apprezza molto di più se ci si concede il tempo di coglierne i dettagli e i significati più profondi.

Realizzato da Leonardo Chianese, sono state avanzate delle ipotesi su chi possa aver lavorato al cartone preparatorio e, tra le supposizioni, c’è quella che sia stato Francesco Solimena.

Dove si trova la chiesa monumentale di San Michele Arcangelo

Per ammirare questo pavimento che, senza dubbio, si può annoverare tra i più belli al mondo, bisogna andare a Capri. La stupenda isola del Golfo di Napoli, infatti, ospita la chiesa monumentale di San Michele Arcangelo ad Anacapri. Si trova in piazza San Nicola ed è stata realizzata tra il 1698 e il 1719. La pavimentazione, invece, è databile a circa 40 anni dopo.

Ovviamente non si tratta dell’unica meraviglia che impreziosisce l’isola, luogo ricco di fascino e di dettagli da scoprire. Proprio in questa zona, ad esempio, si possono scoprire la Grotta Azzurra o il Monte Solaro. Poco distante anche la celebre Piazzetta (piazza Umberto I) e le strade ricche di negozi alla moda.

Vale la pena pensare anche a un tour in barca per poter cogliere la bellezza e il fascino dell’isola nella sua interezza: meraviglie naturali e nate dalle sapienti mani dell’uomo a Capri si intrecciano per restituirci un luogo indimenticabile.