Mentre le luci scintillanti, insieme alle decorazioni, agli alberi maestosi e alle atmosfere incantate, riempiono di magia le giornate che ci separano al Natale, l’autunno lascia silenziosamente il suo posto per dare spazio alla nuova stagione.
Nei giorni che precedono la festa più attesa dell’anno, infatti, torna l’inverno. L’appuntamento col solstizio è previsto martedì 22 dicembre, in questa occasione vivremo la “giornata più corta dell’anno”, con il minor numero di ore di luce solare. Dall’altra parte del mondo però, e più precisamente nell’emisfero australe, i cittadini accoglieranno l’arrivo dell’estate.
Anche se siamo presi dai preparativi natalizi, non possiamo dimenticare l’importanza di questo momento. In molte parti del mondo, infatti, vengono portate in scena tutta una serie di celebrazioni, usanze e riti antichissimi per celebrare il solstizio d’inverno. E quale occasione migliore, se non quella del ritorno del sole, per organizzare un viaggio last minute? Ecco i luoghi più affascinanti e suggestivi da raggiungere quest’anno.
Solstizio d’inverno: cos’è e quando si verifica
La parola solstizio, che deriva dal latino solstitium, può essere tradotta come l’arresto del sole. In astronomia sta ad indicare il momento preciso in cui la stella madre del sistema solare raggiunge il punto di declinazione massima o minima. Il valore minimo, che si registra a dicembre dà inizio, nell’emisfero boreale, alla stagione fredda.
L’appuntamento, quest’anno, è previsto martedì 22 dicembre: durante quel giorno si registreranno appena 8 ore e 46 minuti di luce solare. Anche se all’apparenza ci prepariamo a vivere quelli che appaiono come i giorni più freddi e scuri dell’anno, in realtà il solstizio d’inverno coincide con il ritorno del sole. A partire da questo momento, anche se lentamente, la luce prenderà il sopravvento sull’oscurità fino a prevalere poi, con il ritorno della bella stagione.
L’importanza dell’arrivo dell’inverno era ben conosciuto nell’antichità. Sono tantissime le testimonianze arrivate fino ai giorni nostri di feste pagane, rituali sacri e usanze precristiane che, in alcune parti del mondo vivono e sopravvivono ancora oggi. Alcune di queste, poi, si sono sovrapposte ai festeggiamenti del Natale, come è successo ai Saturnali che venivano celebrati nell’Antica Roma per onorare Saturno, il dio dell’agricoltura e del raccolto.
Molte di queste usanze sono state tramandate da generazioni e, in alcuni del mondo, vengono ancora portate in scena durante il solstizio. Una delle celebrazioni più affascinanti, celebri e suggestive, è sicuramente quella che ogni anno attira migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo tra le grandi pietre di Stonehenge.
L’antico sito inglese, che per gli esperti è considerato il primo osservatorio astronomico della storia dell’uomo, consente di ammirare da una posizione privilegiata il movimento del sole nei giorni di Solstizio. Dall’alba del primo giorno d’inverno, e fino al tramonto, tantissime persone si riuniscono qui per celebrare l’arrivo della stagione. L’evento, di portata internazionale, può essere seguito anche in streaming.
Newgrange, celebrano il solstizio d’inverno in Irlanda
Non solo Stonehenge, sono affascinanti e diversi i luoghi da raggiungere questo 22 dicembre per accogliere la stagione e dare il benvenuto al sole. Tra i più celebri troviamo il Newgrange, un sito preistorico situato nella contea di Meath, in Irlanda, ad appena 4 km da Slane. Questa tomba a corridoio è stata fatta risalire al 3200 a.C., una data che la rende ancora più antica di Stonehenge e delle piramidi d’Egitto.
Durante il solstizio d’inverno, e più precisamente all’alba, un raggio di sole penetra all’interno dell’antica costruzione, attraverso una piccola finestra presente sul tetto, attraversa il corridoio e illumina la camera sepolcrale. Si tratta di una visione davvero suggestiva alla quale, però, in pochissimi possono accedere.
Per entrare all’interno di Newgrange, infatti, è necessario partecipare a una sorta di lotteria annuale che consente a soli 50 fortunati di entrare nella tomba. Tutti gli altri, invece, si incontrano all’esterno in attesa di ammirare la nascita del sole del primo giorno d’inverno.
L’inverno in Cina: il festival di Dongzhi
Ci spostiamo adesso in Cina dove le celebrazioni sono sempre vissute con un certo fervore. Ne sono un esempio i festival di primavera e quelli di autunno, e non da meno è quello organizzato per il ritorno dell’inverno.
Stiamo parlando del festival di Dongzhi, una festa che affonda le radici in tempi antichissimi e che ancora oggi viene celebrata con riti e tradizioni altrettanto lontane. Il festival dura tre giorni, dal 21 al 23 dicembre, un momento questo in cui i cittadini di tutto il Paese si incontrano nelle case e tra le strade per consumare pasti speciali, visitare le tombe dei loro cari e onorare gli antenati.
L’arrivo dell’inverno coincide anche con un momento di benessere e di relax. In Cina, infatti, la stagione fredda invita a riposare, a rilassarsi ed ad appropriarsi dell’energia Yang anche facendo il carico di cibi pieni, intensi e sostanziosi.
Tōji, inverno e benessere in Giappone
Ci spostiamo ora in Giappone, dove l’arrivo del solstizio d’inverno coincide con un momento di puro benessere. Durante i giorni più bui dell’anno i cittadini del Sol Levante celebrano il Tōji sono soliti pregare, consumare abbondanti pasti in compagnia e fare un bagno caldo negli agrumi.
Lo yuzuyu, questo il suo nome, è una delle tradizioni invernali più affascinanti del Paese. Nei giorni del solstizio i cittadini si recano presso le sorgenti termali del Paese e si immergono nell’acqua dove vengono fatti galleggiare i yuzu, agrumi invernali giapponesi. In alternativa si possono usare dei sali da bagno di questo frutto. Il motivo è presto detto: le sue proprietà rinforzano le difese immunitarie, fanno bene alla pelle e anche la mente. L’obiettivo è quello di rinvigorire il corpo per affrontare al meglio l’inverno.
Yule Log, l’inverno in Lettonia
C’è qualcosa di estremamente affascinante che succede in Lettonia, e soprattutto a Riga, quando arriva il solstizio d’inverno. Per celebrare la notte più lunga dell’anno, infatti, i cittadini del Paese perpetuano un usanza davvero suggestiva che affonda le sue origini in secoli antichissimi.
Si tratta della Yule Log, una pratica che prevede il trasporto di tronchi o di ceppi da un abitazione all’altra indossando delle maschere. In tempi lontani si credeva che questi avessero il potere di attirare le energie negative e gli spiriti maligni, per questo una volta terminato il giro, i tronchi venivano bruciati e utilizzati per fare grandi falò.
Questa tradizione, in alcuni luoghi del Paese, viene ancora celebrata e non solo. In occasione del solstizio d’estate le case, i locali e i pub delle città vengono decorati con abeti e tronchi di legno.
Arizona: la celebrazione della vita nuova
L’ultimo viaggio per celebrare il solstizio d’inverno ci conduce in Arizona alla scoperta del suggestivo Soyal. Si tratta di una cerimonia che viene perpetuata da secoli dagli indigeni Zuni e Hopi ogni dicembre. A partire dal giorno più corto dell’anno, e per 16 giorni, le popolazioni del posto accolgono il sole con danze rituali, regali e preghiere. Durante questo periodo le comunità, gli animali, le case e persino le piante vengono benedette dagli anziani per celebrare i nuovi inizi.