Categorie
attrazioni turistiche italiane e internazionali capitali europee Europa mete storiche mosaici Notizie Roma siti archeologici Viaggi

Roma, scoperti i resti di un’antica domus con mosaici rarissimi

Individuati già nel 2018, alcuni preziosi resti di un’antica domus romana sono ora riemersi nei pressi del Parco Archeologico del Colosseo, durante una campagna di scavi condotta all’interno di un progetto di studio e ricerca. Si tratta di un ritrovamento sensazionale, soprattutto per via di ciò che è stato scoperto tra gli ambienti riportati alla luce nel corso dei lavori: gli esperti hanno rinvenuto dei mosaici rarissimi, che non trovano confronto con altro di simile appartenente all’epoca in questione.

Trovati i resti di una domus romana

Considerato uno dei siti archeologici più importanti d’Italia, quello del Colosseo è una vera miniera di tesori incredibili: solo poco tempo fa è stata riaperta al pubblico la domus Tiberiana, e ora gli esperti hanno riportato alla luce un altro gioiello di inestimabile valore. Stiamo parlando dei resti murari di un’antica domus d’età tardo-repubblicana, situata alle pendici del colle Palatino, esattamente dietro l’area in cui si trovano gli Horrea Agrippiana (i magazzini costruiti lungo la strada commerciale che collegava il porto sul Tevere e il Foro Romano).

Gli scavi compiuti nel 2018 avevano permesso di individuare alcune strutture murarie, ma solo adesso emergono i lussuosi ambienti che caratterizzavano questa domus. L’abitazione si sviluppava probabilmente su più piani, con numerose terrazze: la sua costruzione sembrerebbe aver attraversato tre diverse fasi, comprese in un periodo che va dalla seconda metà del II secolo a.C. e la fine del I secolo a.C. In base ai primi studi, appare chiara la sua disposizione attorno ad un giardino che doveva fungere anche da atrio.

“Dopo la riapertura della domus Tiberiana e il miglioramento dell’accessibilità dell’Anfiteatro Flavio, il cuore della romanità ha disvelato un autentico tesoro, che sarà nostra cura salvaguardare e rendere fruibile al pubblico. Si tratta di un importante risultato, che ripaga un lungo lavoro di studio e di ricerca e che rientra in uno degli obiettivi prioritari del Parco, quello della conoscenza e della sua diffusione. Lo scavo archeologico si concluderà nei primi mesi del 2024 e successivamente lavoreremo intensamente per rendere al più presto accessibile al pubblico questo luogo, tra i più suggestivi di Roma antica” – ha affermato Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura.

I preziosi mosaici

La scoperta più interessante è avvenuta in uno degli ambienti principali della domus, chiamato specus aestivus: si tratta di una sala per banchetti costruita su immagine di una grotta naturale. Veniva usata durante i mesi estivi, perché molto più fresca di altre stanze, e i suoi ospiti dovevano essere intrattenuti da affascinanti giochi d’acqua. Sono infatti stati trovati dei tubi in piombo, incastonati tra le pareti decorate, che permettevano il passaggio dell’acqua e la realizzazione di veri e propri spettacoli. Ma le sorprese non sono finite qui.

All’interno dello specus aestivus, gli archeologi hanno trovato un meraviglioso rivestimento parietale in mosaico, che non è possibile confrontare con niente di simile. È un mosaico “rustico”, realizzato con materiali di diverso tipo: conchiglie, scaglie di marmo bianco, tessere di blu egizio, frammenti di travertino spugnoso, vetri preziosi e cretoni di pozzolana, il tutto legato con la malta. Complesse e variegate sono anche le scene rappresentate, una vera e propria sequenza di figure. Secondo gli esperti, il mosaico risalirebbe agli ultimi decenni del II secolo a.C.

Categorie
Idee di Viaggio Veneto Viaggi

Alla scoperta di Murano, una preziosa perla veneta

Avete mai visto qualcuno trasformare la sabbia, l’aria e il fuoco in un’opera d’arte? Se non lo avete fatto sappiate che c’è un posto in Italia in cui tutto questo è possibile, se invece avete già ammirato questo spettacolo è bene essere a conoscenza che c’è sempre un ottimo motivo per tornare in questa magica destinazione del nostro Paese. Parliamo di Murano, una perla del Veneto tutta da scoprire.

Murano: informazioni utili

Murano è un pittoresco centro abitato che sorge nella magnifica Laguna Veneta, a Nord-Est di Venezia. Si tratta di un borgo davvero speciale, perché si sviluppa su sette graziose isole poste lungo il canale dei Marani. Farci un viaggio vuol dire ritrovarsi al cospetto di un tripudio di canali, rii e ponti che rendono l’atmosfera altamente emozionante.

Una passeggiata da queste parti, infatti, permette di ammirare case basse dalle facciate variopinte che si mescolano armoniosamente con eleganti palazzi. Per non parlare degli scorci che sono davvero suggestivi e in particolare al tramonto, quando la laguna diventa più romantica che mai.

Murano, Veneto

Fonte: iStock

Veduta di Murano

Gli abitanti di Murano si distinguono da quelli di molte altre località del mondo perché sono maestri dell’artigianato, e soprattutto del vetro che, pur essendo un materiale umile, è stato reso dalle loro mani un qualcosa di particolarmente prezioso.

Cosa vedere

Murano è bellissima, in lungo e in largo e in qualsiasi angolo che possiede c’è qualcosa che riesce a colpire i visitatori. Molti la conoscono per la fama di maestria della lavorazione del vetro, ma in realtà questo borgo veneto è un susseguirsi di attrazioni da visitare, e a partire dalla sua splendida Basilica di Santa Maria e San Donato.

Questo edificio da solo vale il viaggio e i motivi sono principalmente due: è una delle chiese più antiche della laguna, ed è anche uno splendido esempio di romanico lagunare.

Dalle origini incerte, offre una facciata apparentemente semplice ma che nasconde una piacevole sorpresa: girando attorno al perimetro della chiesa, vi troverete di fronte un magnifico abside con archi bizantini e colonne di marmo bianco. Non è di certo da meno l’interno, poiché vi sono conservati dei meravigliosi mosaici su fondo d’oro, in stile bizantino, e un mosaico pavimentale in tessere colorate che raffigura personaggi biblici tramite allegorie paleocristiane.

Poi ancora la Chiesa di Santa Maria degli Angeli che, nel corso degli anni, è stata un lazzaretto, un ospedale e una casa per le famiglie povere. Si affaccia sull’omonimo canale, in uno degli estremi lembi dell’isola.

Mentre nella zona più meridionale sorge la ex Chiesa di Santa Chiara le cui origini risalgono al 1231. Un edificio che nel corso del tempo ha vissuto diverse vicissitudini, fino a subire un crollo parziale e ritrovarsi in uno stato di abbandonato. Tuttavia, nel 2012 è stato intrapreso un progetto di ristrutturazione e riconversione con l’intenzione di creare uno spazio per la presentazione della lavorazione del vetro.

Molto bello è anche il signorile Palazzo da Mula che spesso ospita mostre ed esposizioni, come molto interessante è la Chiesa di San Pietro Martire che tra le sue mura cela delle tele di Bellini, Tintoretto e Veronese. Infine, il famosissimo faro di Murano. Come ogni degno paesaggio sull’acqua dai profili romantici, anche questo faro resiste allo scorrere del tempo e alle intemperie, tanto da essere ancora in funzione.

È considerato il guardiano della laguna di Venezia, e la sua forma e imponenza ricordano i fari solitari nel mezzo dell’Oceano. Dall’eleganza puramente veneziana, è circondato da piccole casette colorate che creano una particolare armonia con il blu del cielo e del mare e con il bianco del materiale con cui è stato costruito, ovvero la pietra d’Istria.

Murano e il suo faro

Fonte: iStock

Veduta di Murano e del suo imponente faro

L’arte del vetro di Murano

Si narra che, nell’ormai lontanissimo 1291, il Doge decise di spostare tutte le vetrerie di Venezia a Murano. Da quel momento in poi, questo semplice materiale divenne il più grande vanto e bene prezioso di quest’isola veneta.

Gli artigiani, da queste parti, sono da sempre estremamente rispettati in quanto creatori di un’arte centenaria gelosamente protetta. Insieme a loro ci sono due aiutanti, chiamati servente e serventino, che risultano fondamentali nel processo della soffiatura.

Il lento ma affascinante processo di lavorazione dà vita a delle vere e proprie opere d’arte, rifinite e curate nei minimi dettagli, e tutte rigorosamente Made in Italy.

Dove ammirare la lavorazione del vetro

È proprio l’ex Chiesa di Santa Chiara uno dei luoghi dove ammirare l’arte del vetro di Murano. Oggi, infatti, è un magnifico spazio per eventi aziendali e feste private con all’interno una fornace attiva per la lavorazione del vetro. Restaurata e riaperta al pubblico nel 2016, il nome ufficiale è ormai The Glass Cathedral – Santa Chiara, e vi è possibile vivere un’esperienza immersiva nell’arte contemporanea del vetro di Murano.

Imperdibile è anche il Museo del Vetro che delizia i visitatori dal 1861. Inizialmente era stato concepito come un archivio di documenti che potessero testimoniare la storia e la vita sull’isola ma, grazie a generose donazioni delle vetrerie locali, oggi è uno splendido museo che possiamo tutti visitare.

Un luogo da non perdere perché permette di fare un viaggio nei settecento anni di storia del vetro di Murano, a partire del Trecento fino ai giorni nostri.

Gli occhi e l’anima saranno molto felici di scoprirlo, perché vi sono contenuti capolavori di arte vetraria di tutti i periodi storici. Non manca la possibilità di approfondire la conoscenza della lavorazione di questo materiale e delle diverse tecniche possibili. Il tutto all’interno di un elegante palazzo in stile gotico veneziano che fu persino la residenza dei vescovi di Torcello.

Infine, un viaggio a Murano non può prescindere da una visita a uno dei tanti laboratori del vetro che si sviluppano dentro il borgo. Qui, infatti, si avrà l’occasione di osservare da vicino come vengono realizzati tutti i manufatti che sono in mostra al museo.

In genere si può assistere a una spiegazione del processo di produzione e della tecnica di soffiatura, poi il percorso prosegue verso la fornace in cui  un maestro artigiano mostra e racconta il modo in cui si creano i preziosi oggetti in vetro soffiato.

La visita termina con una piccola tappa nell’outlet aziendale per chiunque volesse acquistare gioielli, sculture, lampadari e murrine con uno sconto. Infine, per chi lo desidera, c’è anche la possibilità di partecipare a corsi e laboratori di modellazione del vetro e creazione gioielli.

Murano e il vetro

Fonte: iStock

L’arte della lavorazione del vetro a Murano
Categorie
camping meteo Notizie vacanza natura Viaggi

Pioggia di stelle cadenti in Italia: il glamping lunare per ammirare lo show

C’è qualcosa di magico che sta accadendo intorno a noi, proprio ora che le strade, i quartieri e le piazze delle città del mondo hanno sfoggiato il loro abito più bello. Il miracolo del Natale ha trasformato tantissime destinazioni in vere e proprie fiabe, tutte da vivere e condividere. Ma non è l’unico spettacolo che riempie lo sguardo e riscalda il cuore.

Anche il cielo, questo dicembre, ha deciso di trasformarsi nel palcoscenico di uno spettacolo incantato, quello portato in scena dalla Luna, dagli astri e dalle stelle. Il calendario di eventi da ammirare a testa in su è davvero fittissimo, ma l’appuntamento più atteso è quello che vedrà le Geminidi danzare e illuminare le nostre notti.

La data da segnare in agenda, per avvistare il picco massimo, è la notte tra il 13 e il 14 dicembre. Dopo il crepuscolo sarà possibile osservare la pioggia di stelle cadenti, una delle più spettacolari dell’intero anno. Il consiglio, come sempre, è quello di raggiungere luoghi privi di inquinamento luminoso per godere dello show.

Tuttavia, se è un’esperienza incredibile e unica che volete vivere questo dicembre, vi consigliamo il luogo perfetto da raggiungere che, vi anticipiamo, si trova a due passi dalla capitale. In provincia di Viterbo, infatti, esiste il più grande bubble hotel del Paese, un glamping lunare dal soffitto trasparente che vi consentirà di ammirare la prossima pioggia di stelle.

Dormire sotto una pioggia di stelle: l’esperienza da sogno in Italia

Nella notte tra il 13 e il 14 dicembre si potranno sussurrare i desideri al cospetto delle Geminidi, uno dei più spettacolari sciami metorici dell’anno. Il picco massimo, che ci sarà tra qualche giorno, consentirà di osservare fino a 100 stelle cadenti ogni ora. Non si tratta dell’unico evento celeste degno di nota: nel 2024, infatti, il cielo tornerà a dare spettacolo.

Se in questa occasione, però, volete vivere un’esperienza unica e indimenticabile, sappiate che in Italia c’è un alloggio davvero straordinario che fa volare sulle stelle e dormire sulla Luna. Si tratta de Le Perseidi, il più grande Bubble Hotel del Paese che, proprio quest’anno, ha presentato una romantica suite, dal nome Luna, che offre agli ospiti un’esperienza magica.

Situata sul Lago di Bolsena, a poco più di un’ora da Roma, il glamping offre tutta una serie di sistemazioni pensate per rendere l’osservazione del cielo un’esperienza incantata, da vivere e da condividere. E quale occasione migliore, se non quella dell’ultima pioggia di stelle dell’anno, per dormire in una bolla trasparente?

Il glamping che ti fa volare fra le stelle e dormire sulla Luna

Situato su una distesa collinare che si affaccia sulle acque placide del Lago di Bolsena, il glamping Le Perseidi è il luogo perfetto per trascorrere serate indimenticabili. Dormire sotto il cielo stellato, del resto, è un sogno per tantissimi viaggiatori che qui può essere realizzato.

Tutto merito della bubble suite Luna, una bolla trasparete dedicata al nostro satellite naturale. Dotata di ogni comfort, tra i quali una piscina idromassaggio riscaldata, un letto a baldacchino, questa stanza ospita anche un telescopio per ammirare gli spettacoli del cielo.

Il momento più bello è quello dopo il tramonto. Quando il sole lascia spazio alla notte più scura, è possibile ammirare la danza dei pianeti e delle stelle immersi nella vasca idromassaggio o comodamente sdraiati sul letto.

Categorie
crociere Curiosità Msc Notizie vacanze avventura Viaggi

Sono partite le vendite per la crociera che farà il giro del mondo nel 2026

Sembra quasi un’avventura d’altri tempi, uscita da un romanzo che ha fatto battere il cuore di migliaia di lettori: il giro del mondo, tuttavia, è una realtà che ormai da anni è ben consolidata, soprattutto nel settore crocieristico. E proprio in questi giorni MSC Crociere ha dato il via alle vendite per la sua nuova World Cruise 2026, che partirà dall’Italia tra poco più di due anni. Andiamo alla scoperta di questo viaggio pazzesco.

World Cruise 2026, un’esperienza unica

Il giro del mondo in crociera è un’avventura che non tutti possono permettersi, anche semplicemente per il tempo che richiede: si tratta di un viaggio della durata di quasi quattro mesi, che porta alla scoperta di luoghi meravigliosi e di culture lontanissime dalla nostra. MSC Crociere ha appena aperto le vendite per i biglietti della World Cruise 2026, una lunga vacanza in mare aperto  con tantissime tappe in tutto il mondo, per visitare le più belle città e i panorami incontaminati che anche gli altri continenti hanno da offrirci.

Si parte il 4 gennaio 2026 da Civitavecchia e, il giorno successivo, da Genova: la World Cruise è un itinerario di 119 giorni, che toccherà ben 47 destinazioni in 32 Paesi diversi, per un totale di oltre 36mila miglia nautiche. Il tutto a bordo di MSC Magnifica, una delle veterane della flotta targata MSC Crociere, dotata di centinaia di suite e cabine super confortevoli, ben 12 bar e 5 ristoranti gourmet, oltre ad un’area relax, ad una grande piscina all’aperto e ad una vasta offerta di intrattenimento per grandi e piccini.

“MSC Magnifica navigherà per quattro mesi, attraverserà l’Equatore due volte e visiterà una serie di suggestive destinazioni che saranno sicuramente in grado di soddisfare i più grandi desideri degli ospiti” – si legge in una nota diramata dalla compagnia di navigazione. L’avventura include non solamente il lungo itinerario a bordo, ma anche 7 notti con pernottamento in altrettante località sparse per il mondo e un pacchetto di 15 esperienze da vivere a terra, tra cui – ad esempio – un tour panoramico di San Francisco, una visita tra le meraviglie di Tokyo e un po’ di shopping a Creta.

Le tappe del giro del mondo in crociera

La World Cruise 2026 si prospetta dunque un’avventura strepitosa, ora non ci resta che scoprire l’itinerario e tutte le tappe più affascinanti in giro per il mondo. La prima parte del viaggio è dedicata all’Europa meridionale, ammirando il panorama delle coste mediterranee di Italia, Francia e Spagna, prima di toccare il Portogallo e addentrarsi tra le impetuose acque dell’oceano Atlantico. Dopo una sosta a Funchal, la MSC Magnifica si dirige in Sud America e, attraverso il canale di Panama, tocca l’oceano Pacifico, per un mese di incredibili paesaggi.

Dal Centro e Nord America, con tappa notturna a San Francisco, la nave affronta di nuovo una lunga traversata oceanica – con tappa ad Honolulu – per la seconda parte del viaggio. Raggiunte le coste australiane, l’avventura prosegue in Estremo Oriente tra le Filippine, Taiwan e il Giappone. Dopo una magnifica esperienza a Tokyo, ha inizio la terza e ultima parte dell’avventura: la crociera si dirige verso il Medio Oriente, con altre tappe in Cina, Vietnam, Malesia, Singapore e India. Lasciandosi incantare dalla bellezza tra passato e futuro dei Paesi Arabi, ci si appresta a fare ritorno nel Mediterraneo, con un’ultima sosta in Grecia prima del rientro.

Categorie
Borghi Calabria montagna Viaggi

Cosa vedere e cosa fare a Laino Borgo, tra le montagne della Calabria

Al confine tra Calabria e Basilicata, nel cuore di uno dei parchi più straordinari d’Italia, sorge un borgo davvero incantevole che da molti viene persino considerato la “Città più piccola d’Italia”. Il suo nome è Laino Borgo, un luogo dalle origini antichissime e che si fa amare per le sue bellezze naturali, così come per il suo ricco patrimonio architettonico e culturale.

Cosa aspettarsi

Laino Borgo è parte della provincia di Cosenza ed è immerso nel Parco Nazionale del Pollino, riconosciuto dal 2015 come Geoparco Mondiale Unesco. Sorge lungo il corso del fiume Iannello ed è parte dei Borghi Autentici d’Italia. Molti scelgono di raggiungere questa bellissima meta per fare rafting sul fiume Lao, così come per le attività di trekking, kayak e canyoning.

Ma la realtà dei fatti è che Laino Borgo colpisce anche per i suoi tanti preziosi edifici e per i frequentatissimi eventi che si svolgono sul territorio. Uno di questi, per esempio, è la Festa della Madonna delle Cappelle, ma ancor più curiosi sono il singolare Paliu cui Ciucci, una specie di Palio di Siena fatto con gli asini, e la Giudaica, una rappresentazione storico-religiosa che ripropone il racconto del processo a Gesù.

Cosa vedere a Laino Borgo

Questo prezioso borgo della Calabria è un vero piacere per gli occhi. Tra le meraviglie della natura che lo circondano, infatti, si fanno spazio tantissimi edifici di particolare interesse e che vale la pena conoscere. Ma non solo, perché ogni piccolo vicolo permette di ammirare angoli naturali che riescono persino a far emozionare.

Tra le attrazioni da non perdere vi segnaliamo il Santuario delle Cappelle dedicato a Maria Santissima dello Spasimo che prende vita a pochi chilometri dal centro storico. Fu costruito centinaia di anni fa da Domenico Longo, un cittadino di Laino che una volta tornato da un viaggio nella Terra Santa decise di edificare 16 piccole cappelle che rappresentano i luoghi più importanti della vita di Cristo, della Vergine e di altri personaggi del Vangelo, e la chiesa.

Ma la verità è che a colpire è tutto il centro storico di Laino Borgo, perché è un intreccio di vicoletti che si aprono su scorci naturali emozionanti. Poi ci sono i cortili nascosti, le piccole chiese, i portali artistici in pietra, palazzi nobiliari e, soprattutto, l’affascinante Chiesa Matrice del Santo Spirito, che si distingue per essere un posto ricco di storia e tradizioni secolari.

Una struttura che vanta un ricco patrimonio artistico-culturale e che custodisce tra le sue splendide mura una pala attribuita al maestro fiorentino G. Balducci, un coro settecentesco con stalli intagliati in noce e un pulpito ligneo dipinto e dorato.

La natura e le attività da fare

Le grotte che impreziosiscono il territorio di Laino Borgo sono di grande interesse archeologico, storico e botanico. Una di queste è la Grotta dei Briganti, in cui nel 1901 si rifugiò il brigante Musolino per sei mesi, poco prima di essere catturato.

Altrettanto straordinaria è la Grotta del Capelvenere che colpisce sin dal primo istante in cui si decide di visitarla: per arrivarci occorre solcare un sentiero impervio e particolarmente suggestivo in mezzo alla natura più pura e autentica.

Come vi abbiamo accennato in precedenza, Laino Borgo è il top per gli amanti delle attività all’aria aperta e a contatto con la natura. Il fiume Lao è la meta preferita dagli amanti del rafting in Calabria perché ci sono tantissimi percorsi possibili che vanno dai più semplici e adatti ai bambini, fino alla traversata dell’intero corso del fiume.

Poi ancora il trekking in mezzo alla vegetazione più pura, sentieri che conducono persino verso il Monte Gada da cui è possibile godere di una magica vista sul Golfo di Policastro. Il fiume Iannello, invece, è il top per coloro che sono interessati a praticare canyoning, dove insieme a guide esperte si può scivolare sulle superfici delle rocce, discendere le numerose cascate e anche tuffarsi da importanti altezze nei sottostanti laghetti freschi e cristallini.

Cosa vedere nei dintorni

Il bellissimo Laino Borgo confina con altri comuni che vale davvero la pena esplorare. Uno di questi è Rotonda, in provincia di Potenza, che offre un centro storico che è un susseguirsi di vie strette e ripide, scale in pietra e case con splendidi portali. Da non perdere assolutamente è la sua Faggeta Vetusta di Cozzo Ferriero, riconosciuta Patrimonio Unesco per l’eccezionale valore universale.

Altrettanto affascinante è l’antico borgo di Mormanno, in provincia di Cosenza, che quasi si presenta come fosse un presepe. Qui prende vita anche un faro che è uno dei pochi di montagna presenti in Italia. È stato costruito nel 1928 in onore dei soldati calabresi caduti nella prima guerra Mondiale.

Straordinari, inoltre, sono la grande Chiesa di Santa Maria del Colle e il Lago del Pantano, un bacino d’acqua artificiale che oggi è molto amato da chi vuole praticare canoa e kayak.

Papasidero, sempre in provincia di Cosenza, si erge alle pendici di una collina e si fa amare sin da subito grazie al suo Santuario di Nostra Signora di Costantinopoli del XVII-XVIII secolo e al sito archeologico della Grotta del Romito.

Non è di certo da meno il suo centro storico di origine medievale con alla sommità la Chiesa madre di San Costantino e il Castello normanno-svevo. Inoltre, resiste ancora una cinta muraria con le sue antiche porte d’ingresso.

Ma non è finita qui, perché alzando gli occhi verso l’alto è impossibile non notare i resti di uno dei più caratteristici borghi fantasma della Calabria: Laino Castello. Quel che rimane oggi è un misterioso agglomerato di viuzze e case diroccate che sembrano cercare di resistere al tempo che passa aggrappandosi attorno alla Chiesa centrale.

Abbandonato all’inizio degli anni ’80, mette ancora a disposizione di chi lo visita le stradine ripide, resti di porte, torri e fortificazioni, insieme a una serie di grotte naturali che durante il periodo natalizio si riempiono di persone perché vi viene allestito un Presepe Vivente. Oggi, tra le altre cose, si caratterizza per essere un albergo diffuso.

Insomma, Laino Borgo è un piacere per l’anima e per il cuore, e anche i suoi dintorni sono delle straordinarie perle italiane tutte da scoprire.

Categorie
itinerari culturali lusso piscine Posti incredibili Viaggi

Le piscine naturali che sembrano dipinte da un artista

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, lo facciamo per raggiungere i monumenti artistici e i capolavori architettonici che sono diventati i simboli di città e Paesi interi, per visitare i luoghi iconici, per toccare con mano e con i sensi le tradizioni, le usanze e le culture delle popolazioni vicine e lontane.

Ma lo facciamo anche per osservare da vicino tutte quelle opere straordinarie che portano la firma di Madre Natura e che sono così belli da non sembrare reali. E invece lo sono, e per questo appaiono al nostro sguardo come un sogno a occhi aperti.

Ed è questo quello che succede quando si visita il parco di Huanglong, un’area di interesse storico e paesaggistico che si trova nella contea di Songpan, nella provincia di Sichuan, in Cina. È qui che esistono delle piscine naturali che hanno il colore del cielo e che sembrano dipinte da un artista.

Il parco delle meraviglie che ha rubato i colori da un quadro

La nostra avventura di oggi ci conduce dall’altra parte del mondo, in una destinazione incantata che, da sola, vale l’intero viaggio. Ci troviamo a Huanglong, un’area scenica e paesaggistica di immensa bellezza situata nella provincia di Sichuan, in Cina, e poco conosciuta al turismo di massa. Un parco delle meraviglie che è stato inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1992 e che è oggi considerata riserva della biosfera.

Cosa c’è da vedere di così straordinario qui lo mostrano le istantanee presenti sul web e sui social. L’area, infatti, è conosciuta per le sue pozze d’acqua di un intenso celeste formate dai depositi di calcite. Tutto intorno, poi, si snodano foreste rigogliose, picchi innevati e cascate fragorose che rendono lo scenario degno di una fiaba.

Il parco di Huanglong, inoltre, si è trasformato negli anni nell’habitat di numerose specie autoctone in via d’estinzione. Tra queste c’è anche il panda gigante che si nasconde tra le maestose conifere.

La visione che si apre davanti agli occhi di chi arriva fin qui è davvero surreale. Protagoniste assolute dello scenario sono le piccole piscine naturali caratterizzate da tinte cangianti e brillanti che, nell’insieme, sembrano un quadro dipinto. E invece, ancora una volta, è tutto merito di Madre Natura.

il mozzafiato paesaggio innevato delle piscine di travertino, nell'area panoramica di Huanglong

Fonte: ChinaImages / IPA

Il mozzafiato paesaggio innevato delle piscine di travertino nell’area panoramica di Huanglong

Come e quando visitare le piscine naturali che sembrano dipinte

Il parco di Huanglong, sicuramente meno conosciuto dell’area scenica di Jiuzhaigou, si apre davanti allo sguardo dei viaggiatori come un sogno a occhi aperti. Il tempo e gli agenti atmosferici, infatti, hanno trasformato questa zona nel palcoscenico di uno spettacolo incredibile, quello di tante piscine naturali dai colori incredibili.

L’acqua azzurra, infatti, assume infinite sfumature grazie ai depositi di carbonato di calcio, trasformandosi in un arcobaleno scintillante che ammalia e incanta.

Tanti e diversi sono i sentieri da percorrere per raggiungere le piscine dipinte da Madre Natura e per ammirare l’intero paesaggio. Il periodo migliore per intraprendere questo viaggio è sicuramente l’autunno, durante il quale è possibile ammirare lo scenario sotto la suggestiva luce della stagione. Anche in estate, Huanglong, mostra il suo volto più bello: durante la stagione delle piogge, infatti, le piscine e le cascate sono più rigogliose che mai.

Per raggiungere Huanglong e fare il pieno di bellezza, il consiglio è quello di atterrare all’aeroporto di Jiuzhai Huanglong e da lì noleggiare un auto. In alternativa è possibile prendere parte ai numerosi tour che vengono organizzati durante l’anno.

Huanglong, le piscine naturali che sembrano dipinte da un artista

Fonte: iStock

Huanglong, le piscine naturali che sembrano dipinte da un artista
Categorie
luoghi misteriosi Natale Notizie Viaggi

Il Natale tropicale è un trionfo di luci e magia che lascia senza fiato

Sono tanti, diversi e bellissimi i luoghi da raggiungere adesso, e tutti sono destinati a incantare. Organizzare un viaggio durante il periodo dell’Avvento, infatti, permette di scoprire e riscoprire le città, le capitali, le metropoli e i villaggi che si addobbano a festa e che mostrano il loro aspetto più scintillante.

Tutto merito del miracolo di Natale che prende vita tra le strade, tra le piazze e i quartieri e anima di magia e meraviglia ogni angolo esplorato. Vienna, Budapest, Londra, Parigi e New York: le destinazioni da visitare, dicevamo, sono davvero tantissime. Alcune di queste, poi, sono così celebri per le loro storie, per le tradizioni e le decorazioni che ogni anno fanno il pieno di turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Oltre a queste però, esistono dei luoghi davvero sorprendenti che vi permetteranno di vivere una favola dell’Avvento unica e uguale a nessun’altra. A Singapore, per esempio, il Natale tropicale è un trionfo di luci e magia che lascia senza fiato. Ecco perché dovresti preparare i bagagli e salire sul primo volo aereo per raggiungere la Malesia.

Bentornati a Singapore, dove il Natale è una fiaba “calda” da vivere

Il nostro viaggio di oggi ci conduce dall’altra parte del mondo e più precisamente nell’isola città-stato situata nel sud della Malesia. Visitare Singapore, lo sappiamo, è sempre un’ottima idea, lo è perché questa destinazione ospita meraviglie incredibili che non smettono di stupire. Il clima tropicale, le affascinanti aree verdi, i grattacieli e gli edifici futuristici che caratterizzano lo skyline: questi sono solo alcuni dei motivi che spingono gli avventurieri a raggiungere Singapore.

E poi c’è lui, il Garden by the Bay. Un avveniristico parco pubblico, che si snoda su una superficie di oltre 100 ettari nel cuore cittadino, e che è stato eletto da chi lo ha visitato come uno dei luoghi più suggestivi del mondo intero.

Raggiungere Singapore, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è davvero un’esperienza che tutti dovremmo fare almeno una volta nella vita. Ma farlo adesso, nel mese di dicembre, vuol dire vivere un’avventura davvero unica. A partire dalla fine di novembre, infatti, l’isola si abbiglia a festa e nonostante le temperature vicine ai 30 gradi è comunque possibile vivere una delle più belle favole natalizie del mondo intero.

Le luci scintillanti che illuminano Singapore a Natale

Fonte: Ufficio Stampa

Le luci scintillanti che illuminano Singapore a Natale

Le luci di Natale più belle del mondo

Le luci che hanno acceso di magia Singapore sono tra le più belle del mondo: basta guardare le fotografie che ritraggono il territorio per averne la conferma. Tutto merito della 40esima edizione di Christmas on A Great Street, una manifestazione incantata che ha come obiettivo quello di permettere a cittadini e viaggiatori di vivere l’incanto di Natale, anche se tropicale.

Il tema scelto quest’anno è un invito a risvegliare il bambino che è in noi. Nuvole di zucchero filato che fluttuano nell’aria, alberi maestosi, campanelle, orsacchiotti, renne e bastoncini di zucchero: gli addobbi scelti trasportano in un paesaggio da fiaba che invita a sognare a occhi aperti.

Non manca, ovviamente, il villaggio di Natale, anzi 3. Gli indirizzi da segnare in agenda sono: Shaw House Urban Plaza, Plaza Singapura e Ngee Ann City Civic Plaza. Qui i visitatori potranno fare shopping tra i mercatini, assaggiare le prelibatezze territoriali e caratteristiche del periodo e divertirsi con giochi e attrazioni incredibile.

L’anima della festa sarà, come sempre, Orchard Road. La strada dello shopping più famosa di Singapore si illumina per tutto dicembre con decorazioni e installazioni scintillanti per ricordare ai viaggiatori che la magia del Natale è arrivata in città.

Singapore a Natale: la festa è magica

Fonte: Ufficio Stampa

Singapore a Natale: la festa è magica
Categorie
Idee di Viaggio montagna Viaggi

Alla scoperta di Ushguli, villaggio incantato tra le montagne

Ricca di paesaggi straordinari, la Georgia è una delle porte verso l’Oriente: è qui, tra le sue più imponenti montagne nella regione della Svanezia, che si trova un villaggio davvero speciale. Si tratta di Ushguli, una piccola comunità abitata da poco più di una manciata di famiglie, dove le condizioni di vita sono spesso molto difficili. A causa della sua posizione geografica e del clima poco favorevole, per mesi interi è letteralmente tagliato fuori dal resto del mondo. Andiamo alla scoperta di questo luogo incantevole.

Ushguli, un angolo meraviglioso della Georgia

La Svanezia è una regione storica della Georgia, situata nel nord-ovest del Paese: è principalmente caratterizzata da un panorama montuoso, con alcune delle vette più alte della catena del Caucaso, ma anche da profonde valli e da una rigogliosa vegetazione, prevalentemente di tipo alpino. In questa cornice meravigliosa, si staglia un paesaggio semplicemente incantevole, pur nella sua ostilità. Stiamo parlando di Ushguli, un luogo dove vivere è davvero difficile, per via degli inverni lunghi e gelidi che colpiscono l’intera regione.

Ushguli è in realtà una comunità composta da 5 minuscoli villaggi (Zhibiani, Chvibiani, Chazhashi, Murqmeli e Lamjurishi): in totale, conta all’incirca 200 abitanti suddivisi in una settantina di famiglie, la maggior parte delle quali risiede qui da secoli. I paesi sono situati ad altitudini comprese tra i 2.060 e i 2.200 metri di quota, ed è per questo che Ushguli viene citato come uno degli insediamenti umani permanenti più alti d’Europa – lo batte solamente Kurush, piccolo villaggio russo che si trova a quasi 2.500 metri di altezza.

Il paesaggio naturale che circonda la comunità è davvero spettacolare: i villaggi si trovano infatti lungo le pendici del monte Shkhara, la vetta più alta della Georgia. Le montagne intorno ad essi sono praticamente invalicabili, anche se negli ultimi anni si sono fatti molti passi avanti per rendere Ushguli più accessibile. Sebbene il paese si trovi ad appena 45 km da Mestia, piccola cittadina della Georgia servita persino da un aeroporto, l’unica strada di collegamento è inservibile per circa 6 mesi l’anno, ovvero durante l’inverno – quando possono arrivare a cadere fino a 6 metri di neve.

Cosa vedere e cosa fare a Ushguli

Proprio la sua inaccessibilità ha reso Ushguli un luogo unico al mondo, dove il tempo sembra essersi fermato. Non sono passati molti anni da quando qui sono arrivate le prime auto (si parla degli anni ’60 del secolo scorso), e altrettanto si può dire della corrente elettrica: insomma, fino a poco fa le condizioni di vita in questa comunità erano piuttosto ardue. È proprio a questo, però, che dobbiamo il fascino incredibile di questo remoto angolo di mondo. Tra i villaggi che lo compongono, ancora oggi si possono ammirare centinaia di case-torri, antiche strutture difensive tipiche della Georgia.

Le case-torri (solo nel villaggio di Chazhashi ce ne sono più di 200) sono alte generalmente da 3 a 5 piani, e risalgono al periodo compreso tra il IX e il XII secolo. Nella maggior parte delle città e dei paesi, queste costruzioni sono cadute in rovina o demolite, ma l’isolamento di Ushguli le ha preservate quasi intatte, e hanno donato alla regione la possibilità di entrare a far parte dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO. Oltre alle case-torri, c’è ben poco altro da visitare in questo luogo: spicca, tra tutti, il Santuario di Lamaria, incastonato a circa 2.400 metri di altitudine e custode di affreschi meravigliosi.

Categorie
Idee di Viaggio Viaggi viaggiare

Courchevel, viaggio in una delle località sciistiche più famose al mondo

Nel cuore del massiccio della Vannoise, oltre i 2000 metri di altitudine, svetta una delle stazioni sciistiche più rinomate al mondo, con sei paesi nel Comprensorio sciistico delle 3 valli (Les 3 Vallées): si tratta di Courchevel, amatissima meta per gli sport invernali, salita alla ribalta nel 1992 per i Giochi Olimpici di Albertville.

Racchiude in sé tre favolosi comprensori sciistici e vanta ben 600 chilometri di piste, più di 140 rosso-nere e 180 verde-blu: è, così, accessibile agli sciatori di ogni livello che potranno trascorrere giornate di svago e divertimento “sci ai piedi” nell’abbraccio di ghiacciai e massicci innevati.

Alla scoperta dei sei villaggi di Courchevel

Diamo subito uno sguardo ai sei lussuosi e incantevoli villaggi che suddividono la località sciistica, tutti accomunati dall’eccellenza e dall’attenzione al dettaglio.

Il villaggio più apprezzato è Courchevel 1850, realizzato seguendo i canoni del lusso e dell’eleganza, molto chic e dall’atmosfera esclusiva: qui è dove trovare negozi di alta moda, hotel superlusso, bistrot gourmet e ristoranti stellati.

Fiabesco grazie ai suoi chalet in legno e ai vicoli stretti che si inseriscono alla perfezione nel contesto alpino, è poi Courchevel Le Praz, ideale per chi desidera un ambiente tranquillo dove rilassarsi sulle terrazze, nei bar e nei ristoranti dopo una giornata sugli sci o sui trampolini olimpici del salto con gli sci.

In un angolo incontaminato della valle, ecco invece La Tania, la stazione sciistica più recente e moderna, frequentata in particolare da famiglie con bambini che qui trovano attività dedicate e piste da slittino.
Insuperabile è la pista Folyères che si snoda lungo una suggestiva foresta di abeti rossi.

Vanta anche un centro acquatico e benessere, l’Aquamotion, Courchevel Village, altro paradiso per famiglie, dall’atmosfera intima ma dotato di tutti i comfort e servizi: piste da slittino, negozi, hotel family friendly e navetta gratuita per arrivare a Courchevel 1850 in cinque minuti.

Vivace vita serale “dopo sci”, locali e bar per tutti i gusti (dalla discoteca, al pub inglese fino al ristorante di classe) contraddistinguono il villaggio di Courchevel Moriond, adatto a un pubblico più giovane, mentre il villaggio originario, con chiesa barocca e tipici vicoli di montagna, è Saint-Bon, dove fu costruito il primo hotel, Le Lac Blue, nel 1908.

Il sogno delle piste da sci

Come accennato, Courchevel sa andare incontro a tutti gli sciatori grazie alla sua vasta offerta di piste da sci per ogni livello.

Per i principianti, ad esempio, sono 7 le aree Easy Rider, dove sciare in tranquillità su ampie piste con scarsa pendenza e chiuse al flusso degli sciatori: servite da impianti dedicati, sono ottime per chi desidera fare pratica e/o non si sente ancora sicuro sulle piste verdi e blu.

Eccole nel dettaglio:

  • Topolino, su fondo pista con risalita gratuita, e Western Ski Park a Courchevel Moriond
  • Altiporto, con Giardino Alpino e due ascensori dedicati a Courchevel 1850
  • Ler Roys, con tappeto dedicato gratuito a Courchevel Village
  • Grizzly e Brown Bear a Courchevel La Tania

Non manca il Family Park, sulla pista Verdons, per famiglie con bambini e amanti del freestyle. Dispone di molte strutture di base, sia per i principianti che per i rider esperti: kicker, rail, big air, box, air bags e percorso boardercross, fruibili anche la sera.

Ancora, i piccoli possono divertirsi al Western Park, vero e proprio “paese del Far West” con indiani e cowboy, e tutti al Wood Park, con percorso per lo slalom, ed Esay, Medium e Pro Line.

Infine, i sciatori esperti che amano l’adrenalina e il brivido, troveranno ad attenderli la Combe Saulire, la zona Chanrossa e la Grand Couloir di Courchevel, la pista nera più ripida d’Europa.
Ma non solo: il Freeride LAB consente di sperimentare i fuoripista più gettonati e il Roche Grise, con una pista nera e una rossa, promette emozioni pure.

Categorie
Idee di Viaggio isole Viaggi

Eigg, l’isola “smeraldo” tutta da scoprire

A circa 24 chilometri dalla terraferma, l’isola di Eigg fa parte di un gruppo di isole delle Ebridi Esterne chiamate “Piccole Isole“: infatti, tutte insieme, Eigg, Canna, Sanday, Rùm e Muck hanno una popolazione di appena 150-200 persone.

Ed è proprio Eigg a essere la più abitata, con una comunità di 110 residenti che ha saputo farsi carico del suo futuro all’insegna della sostenibilità e dell’attenzione all’ambiente: qui, i rifornimenti arrivano via traghetto alcune volte alla settimana, un aspetto che concorre a rendere le persone consapevoli di ciò che stanno utilizzando e azzera gli sprechi.

Il vivace senso di comunità e la vita all’aria aperta di Eigg

Appena si scende dal traghetto, è An Laimhrig, il centro del molo ampliato e ristrutturato di recente, ad accogliere i visitatori, il vero fulcro della vita comunitaria: ospita l’unico negozio di alimentari dell’isola, che funge anche da ufficio postale, il bar, un negozio di artigianato, un noleggio di biciclette, un lavatoio che fornisce servizi igienici e docce per chi soggiorna in camper, e il monumento che ricorda l’acquisizione dell’isola da parte della comunità nel 1997.

Anche se i turisti sbarcano per svariati motivi, la piccola isola è ideale per chi è in cerca di vacanze attive all’aria aperta: i suoi principali punti di interesse sono, infatti, la spiaggia di Singing Sands, a nord, che “scricchiola” a ogni passo sulla sabbia di quarzo, e il gigantesco blocco di roccia nera di An Sgurr a est, una delle colline più spettacolari della Scozia da cui si gode di un panorama eccezionale verso Rùm, Skye e la terraferma, formatosi circa 58 milioni di anni fa a seguito di un’eruzione vulcanica.

Tutt’intorno, il paesaggio è plasmato da aspre pianure, brughiere, boschi, chilometri di costa e spiagge di sabbia bianca dall’atmosfera caraibica, e persino da una piccola porzione di foresta pluviale temperata.

Eigg è rimasta in gran parte incontaminata e al riparo dalle industrie che hanno modificato, invece, le campagne della Gran Bretagna: non esiste agricoltura intensiva né pesca commerciale e la costa, le spiagge e il mare vantano acque limpide e pulite.

Parola d’ordine: sostenibilità

A proposito di sostenibilità ambientale, la comunità dell’isola di Eigg è stata la prima al mondo a lanciare, nel 2008, un sistema elettrico off-grid alimentato da energia eolica, idrica e solare: i tre sistemi si completano a vicenda in modo che quasi tutte le condizioni atmosferiche siano favorevoli alla produzione di elettricità.

Certo, esistono ancora generatori di riserva per garantire l’approvvigionamento ma il 90% dell’energia proviene ormai da fonti rinnovabili e i benefici, per i residenti e per l’ambiente, sono numerosi: dal miglioramento della vita quotidiana senza i “grattacapi logistici” di quando l’isola dipendeva dai generatori diesel fino all’autosufficienza e, con la crisi energetica globale che fa salire i prezzi in tutto il mondo, anche un modo per proteggere Eigg dall’aumento del costo della vita.

Ma l’impegno per l’ambiente non si ferma: l’isola smeraldo è coinvolta in un ulteriore studio di fattibilità per verificare come potrebbe diventare “carbon neutral” ed è in cantiere la prova delle pompe di calore ad aria (che funzionano al di fuori dalla rete elettrica) per verificare quanto sono efficienti.

E, siccome per il riscaldamento la maggior parte degli isolani per ora utilizza la stufa a legna, Eigg sta portando avanti un progetto di silvicoltura sostenibile ripiantando ed espandendo i boschi per favorire la riforestazione.