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Castello Sforza Cesarini: un luogo da fiaba italiano

Il nostro Paese è tutto bellissimo, ma ci sono degli angoli che sono in grado di catapultare direttamente dentro a una fiaba. Uno di questo è il Castello Sforza Cesarini, un antico maniero che svetta tra i cieli e i boschi di Rocca Sinibalda, un comune italiano di poco più di 100 anime che fa parte della provincia di Rieti.

Castello Sforza Cesarini: con una storia ricca di fascino

Il Castello Sforza Cesarini, chiamato anche Castello di Rocca Sinibalda, fa da guardiano alle case del borgo laziale e si distingue per essere uno dei più suggestivi di tutta la regione. La sua fondazione risale al 1080 e, oltre a essere passato di proprietà in proprietà, è stato anche vittima di episodi drammatici, come dilapidazioni, incendi, abbandoni e saccheggi.

Per questo motivo, non c’è chiarezza sulla sua storia, ma quel che è certo è che tutto questo mistero gli dona quel qualcosa in più, quella bellezza unica che caratterizza costruzioni così speciali come questa.

Cosa vedere

Varcare la soglia di questo Castello è come fare un tuffo nella magia: pur potendolo visitare solo in parte (le visite private includono anche le zone interdette), l’esperienza è a dir poco eccezionale. L’ingresso conduce, tramite una stretta galleria, presso la corte grande che si distingue per essere un elegante ed ampio spazio merlato.

Degni di nota sono anche il piano nobile del palazzo signorile e la sala grande che è abbellita da affreschi del ‘700. Visitabile parzialmente è invece il cosiddetto Cannocchiale, una curiosa prospettiva che tocca la biblioteca, la sala dello sciamano, la sala del criminale, la sala del giardino incantato, la sala della musica e il grande salone del totem bianco. Un qualcosa di davvero straordinario, tanto da essere definito come un percorso di trasformazioni possibili.

All’interno delle mura di questo incantevole maniero sono custodite anche “Le Collezioni”, un insieme di maschere rituali del Nord Ovest americano, totem indiani (uno persino di 9 metri di altezza), maschere, oggetti tribali africani e molto altro ancora.

Chiamato anche Castello delle Metamorfosi perché tra le sue mura si trovano affreschi e grottesche ispirate alla Metamorfosi di Ovidio, nasconde pure delle cantine in cui spesso sono ospitate installazioni e performance artistiche.

Come si può visitare il Castello

Per scoprire il maestoso Castello Sforza Cesarini è necessario prenotare perché le visite avvengono esclusivamente con l’ausilio una guida turistica.

È bene sapere, tuttavia, che le parti che si possono visitare sono l’ingresso, la corte grande, i vari camminamenti che percorrono l’intero perimetro del castello, il piano nobile del palazzo signorile, alcune delle sale lungo il Cannocchiale  – quindi la biblioteca e la sala dello sciamano – gli affreschi rinascimentali, le grottesche, le cantine, il teatro e Le Collezioni.

Per conoscere tutto il resto occorre prenotate una visita privata.

Il borgo di Rocca Sinibalda

Se si sceglie di prenotare una visita presso il Castello Sforza Cesarini, bisogna approfittare di questa occasione per visitare il borgo di Rocca Sinibalda che svetta maestoso sui colli dell’Alta Sabina, tra il verde dei boschi e la valle dove scorre il fiume Turano.

Tra le cose da non perdere c’è il Museo Agapito Miniucchi, un medico originario di Rocca Sinibalda che ha creato tra Spoleto, Todi, Terni e questo bel borgo una serie di opere in ferro, legno e pietra davvero uniche nel loro genere. Una sua opera in pietra è visibile anche al centro dei giardini della piazza, mentre altre sono parte della collezione del Castello.

Infine, è possibile passeggiare lungo il fondovalle per raggiungere i resti di un grande mulino ad acqua, le cui mole sono ora conservate nei giardini del Castello.

Di Admin

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