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In Italia è avvenuta un’altra importantissima scoperta

L’Italia è magnifica da qualsiasi punto di vista, comprese le viscere della terra che ancora nascondono tesori antichi che aspettano di essere ritrovati. Non a caso, è appena avvenuta un’altra importantissima scoperta che ha riportato alla luce tante meraviglie preziosissime.

La scoperta di Casalromano

Ci troviamo a Casalromano, in provincia di Mantova, un grazioso borgo di poco più di 1000 anime dove uno scavo iniziato nel 2022, curato dall’archeologo esperto in digital field archaeology, Guglielmo Strapazzon, con la collaborazione con l’Istituto Centrale per l’Archeologia e a fondi speciali stanziati dalla Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, ha riportato alla luce ben tredici sepolture risalenti alla tarda età del ferro, con corredi funerari, armi e addirittura la spada di un guerriero – solo per citare alcuni dei ritrovamenti effettuati.

È stata perciò scoperta una vera e propria necropoli antichissima, che è stata individuata grazie ad alcune indagini geofisiche effettuate con magnetometro e georadar.

I tantissimi reperti che sono ritornati alla luce in questa realtà del mantovano risalgono al periodo compreso tra la seconda metà del secondo secolo prima di Cristo e l’inizio del primo secolo prima di Cristo. Si tratta di un’epoca antichissima in cui da queste parti vivevano i Cenomani, un popolo guerriero di cultura celtica, che ha intrattenuto anche rapporti di alleanza con i romani.

La necropoli dell’età del ferro

La necropoli scoperta a Casalromano risulta di particolare interesse perché è una delle poche risalenti a questo periodo ad essere stata indagata nella provincia di Mantova con i moderni metodi scientifici di cui vi abbiamo parlato sopra.

È caratterizzata de tredici tombe disposte una a fianco all’altra, alcune rivolte verso Nord mentre altre a Sud. Ad attirare maggiore interesse sono state le due sepolture rivenute al termine degli scavi, una maschile e una femminile che, oltre alle ceneri dei defunti, proteggevano al loro interno diversi reperti.

In quella femminile sono stati ritrovati vasellami in ceramica, un coltello in ferro e una collana in vetro e bronzo. Da quella maschile, invece, è emerso il corredo di un guerriero con tanto di scudo, di cui si è conservato l’umbone, una lancia, una lunga spada con fodero, un coltello e un interessante corredo ceramico.

Non sono mancati tesori anche dalle altre sepolture. Parliamo di  spille, recipienti, fibule, ceramiche e collane con colori e decorazioni e pendenti in bronzo, tra cui un elemento a forma di ruota sormontato da un cavallino particolarmente somigliante a quello del sito etrusco del Forcello di Bagnolo San Vito, sempre in provincia di Mantova. Non a caso, si sono aperte diverse ipotesi su un possibile collegamento che saranno indagate in maniera più approfondita durante lo studio che verrà effettuato prossimamente.

Sono poi state ritrovate prove di cremazione e di resti ossei. Questi ultimi appartenenti a due bambini, tra i quali una femmina che al polso sinistro portava un bracciale in vetro blu. Dell’altro bambino non è purtroppo possibile determinare il genere, ma quel che è certo è che in uno dei recipienti in ceramica rinvenuto nella sua tomba conservava alcuni frammenti ossei, probabili resti di un pasto sacro.

Durante le indagini sono stati prelevati anche campioni di terreno, sui quali saranno effettuate analisi, così come ne verranno svolte altre sui resti ossei.

Di Admin

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