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Il Triangolo d’oro in Asia, cosa vedere assolutamente

Panorami meravigliosi, ricche città dalle origini antichissime e una natura sconfinata: il Triangolo d’oro è una regione a cavallo tra ben tre diversi Stati asiatici, e solo di recente è diventato una vera e propria meta turistica. La sua storia, in effetti, è costellata di eventi che davvero poco hanno a che fare con le incredibili bellezze che lo caratterizzano. Scopriamo qualcosa in più su questo angolo incantevole e i suoi luoghi imperdibili.

Che cos’è il Triangolo d’oro

Vasta regione montuosa situata nel Sudest Asiatico, il Triangolo d’oro nacque là dove il fiume Mae Sai si getta nelle acque del Mekong, esattamente al confine tra Myanmar, Laos e Thailandia. Oggi, in realtà, questo nome identifica un’area ben più grande, che racchiude un’ampia varietà di paesaggi: dalle colline del nord-est di Myanmar alle montagne settentrionali della Thailandia, passando per gli incredibili altopiani del Laos e le rigogliose vallate che li circondano.

Da dove deriva questo nome così particolare? Un tempo, questo era il regno della droga: immense distese di papaveri da oppio ne hanno fatto una delle principali regioni al mondo dedita alla produzione di questa sostanza stupefacente, che veniva acquistata nelle città di frontiera e pagata con barre d’oro. Nel corso dei decenni, ha avuto inizio un vasto commercio di altre droghe, tra cui l’eroina e le metanfetamine. Gli sforzi fin qui compiuti per sradicare il traffico internazionale di stupefacenti non hanno veramente avuto successo, ma nel contempo il Triangolo d’oro è diventato una bellissima meta turistica.

Le tappe imperdibili

Cosa vedere in un viaggio alla scoperta del Triangolo d’oro? Immersa tra le montagne e circondata da una natura incontaminata, la città di Kengtung è una delle più belle del Myanmar: qui ci si può immergere nella cultura locale, passeggiando tra le coloratissime bancarelle del mercato di Kyaing Tong, per poi ammirare il suoi antichi templi buddisti come quello di Wat Kyaiktiyo. Non meno affascinante è il Palazzo di Kengtung, risalente al XVIII secolo: un gioiello assolutamente da visitare. Mentre, a poca distanza dal centro abitato, ecco il meraviglioso monastero di Wat Pa, uno dei più antichi del Paese.

È invece nel Laos che possiamo tuffarci tra le atmosfere uniche di Ban Houayxay: la città, adagiata lungo le sponde del fiume Mekong, è piccolina ma davvero molto graziosa, con un centro vivace dove si possono trovare ristoranti e caffè per chi vuole scoprire i sapori locali. Molto suggestivo è il tempio di Wat Chomkao Manilat, una delle attrazioni principali della zona, ma la vera bellezza si trova nella natura incontaminata del Parco Nazionale dell’Huay Xai, tra foreste pluviali e cascate incantevoli: è il luogo ideale per fare trekking.

Infine, in Thailandia si concentrano numerose città antiche tutte da scoprire. È il caso di Chiang Rai, ricca di templi come il Wat Phra Keow (un tempo ospitava la famosa statua del Buddha di Smeraldo) e il Wat Phra Sing. O di Chiang Mai, la seconda città più grande del Paese: il suo territorio ospita circa 300 edifici religiosi, tra cui il celebre Wat Phrathat Doi Suthep, meta di pellegrinaggio buddhista e punto di osservazione unico per ammirare il paesaggio circostante. Mentre a Mae Hong Son si possono visitare numerosi villaggi per fare un’esperienza autentica, oppure concedersi un’immersione nella natura selvaggia.

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Puoi ammirare l’eclissi solare totale del 2024 in volo. Ecco come

Tra gli eventi più attesi del prossimo anno c’è sicuramente la Great America Eclipse, un momento epico che consentirà ai viaggiatori di assistere a uno dei fenomeni del cielo più affascinanti e suggestivi di sempre. Un’eclissi grandiosa, quella prevista nella primavera 2023, che sta già mobilitando il mondo. Sono tantissime, infatti, le persone che stanno organizzando nuovi e straordinari viaggi per raggiungere tutti quei luoghi dove il cielo e la terra sprofonderanno nel buio totale in pieno giorno.

Il nome, attribuito a questo attesissimo evento, fa riferimento proprio alla visibilità dello stesso. L’eclissi solare totale cambierà, anche se solo per un giorno, i cieli dell’America Settentrionale e, più precisamente, il Messico, gli Stati Uniti e il Canada. Sarà in questi luoghi che il cielo si trasformerà nel palcoscenico di uno spettacolo destinato a lasciare senza fiato.

Il fenomeno ottico-astronomico sarà visibile dalle città e dalla periferia, dai grattacieli, dai parchi e dai giardini. Basterà alzare gli occhi verso il cielo per vedere il momento esatto in cui il disco solare viene coperto completamente. Ma c’è un altro modo per godere dell’eclissi solare totale che ci sarà nel 2024, ed è quello che permette di farlo in volo. Ecco come.

Ammirare la Great America Eclipse in volo

Gli amanti dell’astroturismo hanno già segnato in agenda un evento importantissimo, quello della grande eclissi totale che si paleserà nel cielo d’America nel mese di aprile del 2024. Si tratta di un appuntamento imperdibile per gli amanti dei fenomeni celesti, nonché rarissimo. Basti pensare, infatti, che la prossima eclissi solare si verificherà, di nuovo, nel 2045.

Come abbiamo anticipato, il fenomeno sarà visibile solo dai territori dell’America settentrionale. Prima di vedere quali sono le destinazioni migliori da raggiungere, però, dobbiamo dirvi che c’è anche la possibilità di ammirare l’eclissi solare totale del 2024 mentre si è in volo.

La notizia è stata lanciata da Southwest Airlines, una delle principali compagnie aeree degli Stati Uniti, nonché la più grande low-cost del mondo. Negli scorsi giorni l’azienda ha lanciato un comunicato per indicare i migliori voli aerei da prendere per vedere la grande eclissi del prossimo anno. Un modo sicuramente inedito, e altrettanto straordinario, per godere di uno spettacolo irripetibile.

Tre sono i voli da acquistare. Il primo è il numero 1252 in partenza da Dallas alle 12:45, e in arrivo a Pittsburgh. Il secondo, il numero 1721, partirà da Austin alle 12:50 per arrivare a Indianapolis. Il terzo, numero 1910, è quello che va da St. Louis a Houston. La partenza è prevista alle 13.20. Tutti gli orari sono da intendersi CDT (Ora Legale Centrale Usa) .

Durante il volo, la compagnia aerea metterà a disposizione degli ospiti anche degli speciali occhiali per ammirare l’eclissi solare totale in tutta sicurezza.

Tutto quello che c’è da sapere sulla grande eclissi solare del 2024

L’appuntamento, con la Great America Eclipse, è previsto l’8 aprile del 2024. In questa data sarà possibile salire a bordo di un aereo, tra le tre tratte indicate, per godere del fenomeno in volo. In alternativa è possibile raggiungere tutte quelle destinazioni interessate dall’evento. Tra queste troviamo Cleveland, la grande città dell’Ohio situata sulle sponde del lago Eri, Mazatlán e Durango in Messico, Dallas e Austin in Texas, Indianapolis in Indiana e Montréal in Canada.

L’eclissi comincerà intorno alle 13.18 (ora locale). Per ammirare lo spettacolo in totale sicurezza consigliamo di indossare sempre degli occhiali speciali per l’osservazione diretta del fenomeno.

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“Viaggio in Italia”: nasce un bollino di qualità ai film

Un tempo fu La dolce vita, splendido film con Anita Ekberg e Marcello Mastroianni, a far conoscere uno spaccato d’Italia in tutto il mondo: la Fontana di Trevi è diventata un vero e proprio simbolo non solo della città di Roma, ma anche del nostro Paese per intero. Oggi, molte altre pellicole hanno portato un pezzetto d’Italia ben oltre i confini nazionali, promuovendo il turismo e valorizzando un territorio ricco di sorprese. Nasce così Viaggio in Italia, il bollino di qualità che verrà assegnato a quei film in grado di far conoscere le nostre bellezze nel mondo.

Viaggio in Italia: l’iniziativa

Nata dalla collaborazione tra Enit e il Ministero del Turismo, il bollino Viaggio in Italia verrà attribuito ad una selezione di film che partecipano alla Festa del Cinema di Roma 2023: naturalmente, verranno scelti quelli che maggiormente riescono a rappresentare il nostro Paese nel mondo, regalando agli spettatori uno scorcio delle nostre infinite meraviglie – e magari incentivando il turismo. Si tratta di un marchio di qualità di cui solo alcune pellicole potranno fregiarsi, quelle che faranno sognare con paesaggi evocativi che parlano “italiano”.

“Un film è sempre l’inizio di un viaggio. Le immagini e i racconti esercitano un grande potere attrattivo ed empatico, e risultano la chiave giusta per promuovere il turismo. Prende, infatti, sempre più piede la tendenza a scegliere come meta delle vacanze una località conosciuta attraverso il piccolo e grande schermo. Ed è anche grazie al cinema che l’Italia, attraverso pellicole come ‘La dolce vita’, è apprezzata in tutto il mondo. Un trend che si sta rivelando molto efficace anche oggi” – ha affermato il ministro Daniela Santanché.

I film più belli girati in Italia

Senza dover andare troppo indietro nel tempo, diverse pellicole recenti sono state girate in Italia, portando le nostre bellezze in giro per il mondo – con un ritorno economico, a livello turistico, davvero notevole. È il caso de La Sirenetta, produzione internazionale diretta da Rob Marshall, e con attori del calibro di Halle Bailey e Melissa McCarthy: il film è stato quasi interamente ambientato in Sardegna, e più precisamente in località splendide come Santa Teresa di Gallura, Aglientu, Castelsardo e Golfo Aranci. Il risultato? Un’impennata di richieste di prenotazioni dall’estero del 216%.

Qualche anno fa, invece, Ferzan Özpetek ha scelto la città partenopea per il suo Napoli Velata, mostrando al resto del mondo alcuni splendidi scorci di questo luogo meraviglioso. A continuare il “lavoro” del regista di origini turche è stato Saverio Costanzo, che con la produzione italo-statunitense L’amica geniale – una delle più famose serie tv arrivate all’estero – ha portato oltre confine località bellissime come Napoli, Ischia, Caserta e Marcianise.

E che dire di The White Lotus, la serie tv americana targata HBO? Dopo alcune riprese ambientate alle Hawaii, il set si è spostato in Sicilia, scegliendo posti incantevoli come location. È così che, in molte scene del serial, si possono ammirare città splendide come Taormina e il suo teatro antico, Cefalù e la sua spiaggia dalle acque cristalline, Fiumefreddo di Sicilia e il suo bellissimo Castello degli Schiavi, Palermo e il famoso Teatro Massimo Vittorio Emanuele. Non mancano poi tante altre località che hanno conquistato il cuore dei turisti, soprattutto inglesi e americani, come Noto, Giardini Naxos e il monte Etna.

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Esperienze spettrali sull’Isola Verde: chi ha paura dei fantasmi?

Molto più di una tendenza di viaggio, il ghost tourism è un’avventura incredibile e straordinaria che lascia senza fiato, in ogni senso, e che è destinata solo ai viaggiatori più impavidi e coraggiosi. Il trend, nato in America e diffusosi rapidamente in tutto il mondo, compreso il Bel Paese, è un invito a scoprire e riscoprire case, edifici, quartieri e città le cui storie e leggende testimoniano l’esistenza di fantasmi e di presenze inquietanti.

C’è chi da questi luoghi si tiene a debita distanza e chi, invece, è disposto a raggiungere l’altro capo del mondo pur di vivere un’esperienza da brivido, sicuramente indimenticabile. Eppure, non c’è bisogno di allontanarsi poi così tanto dalle mete europee più frequentate dai turisti perché esiste un’isola, conosciuta per il suo incredibile fascino, che nasconde un lato misterioso e inquietante che in pochi conoscono.

Ci troviamo in Irlanda, tra scogliere mozzafiato e paesaggi verdeggianti che si perdono all’orizzonte, tra castelli, storie, leggende, passato e presente. Proprio qui, in un territorio di “Bellezza selvaggia” come lo definì Oscar Wilde, è possibile dormire con un fantasma e vivere altre esperienze spettrali di cui nessuno vi ha mai parlato.

Viaggio in Irlanda: chi ha paura dei fantasmi?

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio in Irlanda. L’Isola di Smeraldo, così chiamata per quel patrimonio paesaggistico caratterizzato da mille sfumature di verde, è un concentrato di meraviglie che passano per la storia, per la cultura, per l’arte e per la natura.

Sono tantissimi i viaggiatori, provenienti da ogni parte del mondo, che giungono qui durante l’anno per toccare con mano la grande bellezza di uno dei Paesi più affascinanti d’Europa. In pochi sanno, però, che all’ombra dei luoghi più iconici e delle tappe imperdibili irlandesi, si nascondono fantasmi e creature inquietanti legati a storie soprannaturali. Se tutto questo non vi spaventa, allora, prendete carta e penna e segnate gli indirizzi imperdibili per un tour da brivido sull’isola verde.

Kilkenny, fantasmi nella città medioevale

Fonte: Tourism Ireland

Kilkenny, fantasmi nella città medioevale

Esperienze spettrali in Irlanda: gli indirizzi da raggiungere

Se l’idea di girovagare in un castello in compagnia di un fantasma non vi spaventa e, al contrario, vi emoziona, allora l’Irlanda è la destinazione giusta da raggiungere. Meglio ancora se lo si fa ad Halloween, quando l’atmosfera diventa ancora più spettrale.

Tra gli indirizzi imperdibili di questo ghost tour irlandese, non possiamo non segnalare l’affascinante Ballygally Castle. Si tratta di un castello situato sulla Causeway Coast, in Irlanda del Nord, conosciuto per la sua bellezza scenografica, ma anche per un inquietante presenza che da secoli lo popola. Si tratta di Lady Isobel Shaw. La dama, dopo essere stata segregata dal marito nell’edificio perché non aveva dato alla luce un erede maschio, si lanciò nel vuoto dalla cima della torre. Oggi il castello è diventato un hotel frequentato da molti viaggiatori. Sono diversi gli ospiti che giurano di aver visto o sentito la presenza della lady irlandese.

Ci spostiamo ora a Kilkenny, una deliziosa città medievale situata in provincia di Leinster che da sempre affascina e attira gli amanti del turismo dell’orrore. Il suo nome, o meglio la sua fama, è collegato a Alice Kyteler, una donna accusata di stregoneria che riuscì a fuggire dal rogo, lasciando però morire la sua cameriera. Gli abitanti di Kilkenny sono certi che Alice, o meglio il suo fantasma, viva ancora in città. È stata avvistata a Kyteler’s Inn, la locanda fondata dalla stessa dama nel ‘300, e all’interno della cattedrale di San Canizio.

Raggiungendo la Wild Atlantic Way, uno dei percorsi più suggestivi e selvaggi dell’intera isola, è possibile udire le voci dei prigionieri della pirata irlandese Grace O’ Malley che ancora chiedono aiuto nelle segrete di Westport House, contea di Mayo.

Se siete amanti dei vampiri, invece, non potete assolutamente perdervi una visita al suggestivo Castello di Dublino. Qui non sono stati avvistati fantasmi, ma è bene ricordare che le stanze della fortezza hanno visto nascere uno dei più grandi capolavori del terrore di sempre: Dracula di Bram Stoker. Per celebrare il maestro dell’horror gotico, ogni anno la città di Dublino organizza il Bram Stoker Festival durante il periodo di Halloween. E quale occasione migliore, se non quella della notte più spaventosa dell’anno, per scoprire tutti i luoghi spettrali d’Irlanda?

Westport House, Co. Mayo

Fonte: Tourism Ireland

Westport House, Co. Mayo
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Anche New York, adesso, ha la sua spiaggia

Quando si pensa a New York, i grattacieli imponenti, le luci scintillanti di Times Square e l’incessante frenesia di Manhattan sono le prime immagini che balzano alla mente. Difficilmente si associa la Grande Mela a un’oasi di sabbia bianca e acque cristalline. Eppure, la città dalle mille luci, è sempre pronta a stupirci.

Recentemente, infatti, ha aggiunto al suo skyline una nuova e sorprendente attrazione: la Gansevoort Peninsula. Quest’area di oltre due ettari, affacciata direttamente sul fiume Hudson, rappresenta una novità assoluta per Manhattan, essendo la prima spiaggia pubblica della metropoli.

La Gansevoort Peninsula non è soltanto un luogo di svago, ma anche un esempio tangibile dell’impegno nel riqualificare lo spazio urbano e creare aree verdi accessibili a tutti. Un progetto che armonizza in modo perfetto elementi naturali e architettonici, che offre ai cittadini un luogo in cui rilassarsi e ammirare la bellezza del paesaggio fluviale, regalando una nuova prospettiva sulla città che non dorme mai.

Gansevoort Peninsula: l’oasi urbana di Manhattan

Gansevoort Peninsula Manhattan

Fonte: Getty Images

Gansevoort Peninsula, Manhattan, New York

Nascosta nel cuore del sud-ovest di Manhattan e accarezzata dalle onde del fiume Hudson, questa affascinante area verde urbana si è rapidamente conquistata un posto d’onore nella lista delle attrazioni della città. Con la sua vista mozzafiato sulla Statua della Libertà e sui grattacieli di New York, ogni dettaglio sembra disegnato per incantare lo sguardo, offrendo un rifugio perfetto per lasciarsi alle spalle lo stress della vita quotidiana e immergersi in un’esperienza unica ed emozionante.

A pochi passi dal celebre Whitney Museum, è un vero paradiso per gli amanti del fitness e del relax. Qui sono disponibili attrezzature all’avanguardia per allenarsi e un parco per cani dove i nostri amici a quattro zampe possono correre, giocare e divertirsi senza vincoli. Nonostante ci sia il divieto di balneazione per motivi di sicurezza, è possibile esplorare le acque circostanti con un kayak, scoprendo un volto inusuale di Manhattan.

La Gansevoort Peninsula è un autentico tesoro urbano che permette di connettersi con questa città tanto amata in modo davvero unico e diverso.

Una soluzione per contrastare l’innalzamento delle acque

Il progetto per il nuovo lungomare di Manhattan, inclusa la spiaggia artificiale della Gansevoort Peninsula, è stato guidato dal rinomato studio Field Operations. Questo ambizioso piano urbanistico non solo offre un nuovo spazio ricreativo per i residenti e i visitatori, ma è stato anche concepito come un importante dispositivo di resilienza contro l’innalzamento del livello delle acque.

La progettazione del parco, infatti, ha tenuto conto dei cambiamenti climatici attuali e futuri, con l’obiettivo di creare un ambiente naturale sostenibile.

La Gansevoort Peninsula rappresenta un’importante iniziativa voluta per trasformare aree industriali precedentemente abbandonate in vivaci parchi pubblici e aree di conservazione ecologica, contribuendo alla tutela dell’ambiente e all’arricchimento della vita comunitaria.

Questo terreno, un tempo inutilizzato e inospitale, è stato trasformato in un ampio spazio pubblico di 5,5 acri, dimostrando come sia possibile ridare vita a vecchie aree industriali attraverso un progetto studiato attentamente. Inoltre, sono state introdotte importanti migliorie alla costa. Tra queste, la creazione di una palude salata e un habitat per le ostriche che contribuiscono alla biodiversità della zona e fornscono un prezioso ecosistema per la fauna locale.

Gansevoort Peninsula

Fonte: Getty Images

Gansevoort Peninsula, Manhattan, New York
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Nasce un aeroporto da 7 milioni di passeggeri per un solo sito turistico

Il 16 ottobre 2023 è stato inaugurato in Cambogia, a Siem Reap, la città campo-base da cui si raggiunge la suggestiva zona degli antichi templi khmer, l’apprezzato sito di Angor Wat, l’aeroporto da 7 milioni di passeggeri all’anno che, in futuro, ne potrà accogliere addirittura 12 milioni.

Andrà a sostituire il vecchio scalo troppo vicino ai templi, ormai stabilmente tra le destinazioni turistiche da non perdere, una delle meraviglie del mondo inserite nella lista dei Patrimoni UNESCO.

L’aeroporto da 7 milioni di passeggeri per un solo sito

Il nuovo scalo internazionale Siem Reap-Angkor ha visto le prime operazioni commerciali con un volo Bangkok Airways, il primo dei 17 previsti durante la giornata di inaugurazione del complesso realizzato su un’area di 700 ettari per un costo di circa un miliardo, con una pista da 3,6 chilometri, a quaranta chilometri a est dai magnifici templi.

La struttura, i cui lavori di costruzione sono iniziati nel 2020, sostituisce lo scalo in funzione fino a pochi giorni fa, situato a soli cinque chilometri da Angor Wat: e proprio l’eccessiva vicinanza è una delle motivazioni della dismissione con il timore che le sempre più frequenti vibrazioni provocate dal transito degli aerei potessero arrecare danni ai templi millenari, alcuni dei quali risalenti agli anni 1100-1550 e inglobati da radici e alberi all’incirca dello stesso periodo.

L’altro motivo riguarda, invece, la costante crescita prevista dei flussi turistici verso l’area archeologica, raggiunta, durante gli anni pre-pandemia, da ben 2,7 milioni di turisti, ma con una potenzialità che fa presagire sempre più interesse considerati anche i numeri che possono mettere in gioco la Cina e l’India.

Per avere un’idea più precisa della portata dello scalo di Siem Reap, basta pensare che 7 milioni di passeggeri all’anno sono quelli transitati nel 2022 negli aeroporti di Linate, Bari e Palermo, una cifra che supera coloro che sono passati tra Firenze e Pisa e che non è molto distante dai 9,2 milioni di Venezia.

Possiamo così affermare che Angor Wat ormai dispone di uno degli aeroporti turistici più grandi di tutto il mondo.

Lo scalo è stato costruito nell’ambito di un progetto BOT (build-operate-transfer) di 55 anni tra Cambogia e Cina e, come dichiarato dal viceprimominisro cambogiano, Vongsey Vissoth, all’inaugurazione ufficiale, prevista per il 16 novembre, al fianco del primo ministro di Phnom Penh, Hun Manet, saranno presenti alti funzionari cinesi.

Inoltre, per incentivare la ripresa e l’aumento del turismo in Cambogia (che nei primi otto mesi del 2023 è ancora ferma a 3,5 milioni di visitatori rispetto ai 6,5 milioni di arrivi internazionali annui degli anni pre-covid) è prevista la realizzazione di un nuovo scalo: sovvenzionato anch’esso da Pechino, verrà costruito su una superficie di 2600 ettari e, al momento noto come “Techo International Airport“, servirà la capitale Pnomh Penh dal 2024.

Angor Wat, il complesso templare più grande del mondo

Con quattrocento metri quadri di superficie e centinaia di strutture note, Angor Wat è uno dei siti archeologici più ampi a livello internazionale nonché il più emblematico dell’architettura e dell’arte cambogiana.

Il più rappresentativo dei templi Khmer è Angor Wat, il “tempio della città”, edificato per volere di Suryavarman II: si tratta del tempio meglio conservato dell’area, che racchiude in sé gli elementi distintivi della cultura Khmer e, come tutti gli altri edifici, riproduce grazie all’architettura i principi cardine della cosmologia induista.

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Lago del Sabbione, una perla tra le Alpi italiane

Tra le innumerevoli meraviglie della provincia del Verbano-Cusio-Ossola e dell’Alta Val Formazza va senz’altro nominato il Lago del Sabbione, specchio di magnifiche cime quali il Corno di Ban dai suoi 3028 metri di altitudine, la Punta d’Arbola e il Blinnenhorn.

Dall’acqua color turchese, si tratta di un laghetto artificiale a 2500 metri sul livello del mare, la diga più alta della valle nonché il bacino idroelettrico più grande del Piemonte.

Un lago alpino da film

La sua costruzione fu ultimata all’allora Edison nel 1953 per sbarrare la conca naturale e raccogliere così le acque del ghiacciaio dell’Arbola: durante i lavori, il regista Ermanno Olmi realizzò “La diga del ghiacciaio“, il suo primo cortometraggio per immortalare le fatiche dei 120 uomini che contribuirono a portare l’energia elettrica nell’Italia del Dopoguerra.

Ancora oggi, l’acqua del Lago del Sabbione, convogliata mediante una condotta, viene sfruttata dalla centrale idroelettrica di Morasco.

Meta prediletta da chi ama la montagna e dagli escursionisti, è attorniato da tre rifugi e punto di partenza privilegiato per emozionanti escursioni al cospetto di un panorama alpino che incanta e fa sognare.

Escursione al Lago del Sabbione da Riale

Una bellissima escursione parte dal piccolo borgo Walser di Riale, frazione di Formazza, e in particolare dalla diga del Lago di Morasco.

Lasciata l’auto, si costeggia tutto il lago fino ad arrivare dinanzi alla stazione di partenza della funivia ENEL: seguendo il sentiero, si attraversa un guado in tubi e, arrivati alla deviazione, si segue l’indicazione per Alpe Bettelmatt – Passo del Gries.

Arrivati alla piana del Bettelmatt a 2090 metri, nei pressi del rinomato alpeggio dove si produce l’omonimo e pregiato formaggio, si imbocca il sentiero ben tracciato che conduce, in circa 45 minuti, al Rifugio Città di Busto e a un campo da calcio a 2600 metri, il più alto d’Italia: da qui, scendendo leggermente, ecco il suggestivo Piano dei Camosci che si costeggia sul lato sinistro.

Arrivati al fondo, sempre a sinistra, occorre seguire la stradina sterrata in discesa e, superato un torrentello, si apre il sentiero sulla destra che, salendo, porta al muro della diga del Lago del Sabbione.

Per il ritorno, raggiunto il Rifugio Città di Busto, occorre prendere il sentiero per escursionisti esperti che, con una buona pendenza, scende al piazzale della funivia ENEL.

È un emozionante itinerario di grado E, con un dislivello di 750 metri, ideale per chi ha già dimestichezza con le escursioni in quota, che sa ripagare della fatica con vedute di rara bellezza.

Una vista mozzafiato e piacevoli rifugi

Una volta raggiunto il Lago del Sabbione, il panorama è strepitoso, con i ghiacciai dell’Arbola e dei Sabbioni che, purtroppo, negli ultimi decenni hanno subito un brusco ritiro, e le magnifiche vette che è davvero difficile smettere di contemplare. I rifugi a disposizione per una sosta ristoratrice in un ambiente rilassato sono tre, il Rifugio Claudio Bruno, il Rifugio CAI Città di Busto e il Rifugio 3A.

Per rendere l’esperienza ancora più magica, è consigliabile pernottare e avere così l’opportunità di ammirare il tramonto e l’alba in uno scenario che sembra provenire da un libro di fiabe.

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La città che è un set cinematografico en plein air: i luoghi iconici

Ci sono posti nel profondo del nostro cuore in cui custodiamo desideri e speranze. Luoghi che ci fanno sognare a occhi aperti e che vorremmo visitare almeno una volta nella vita. Tra questi ce n’è uno che brilla con una luce tutta sua: gli Stati Uniti d’America. Terra di infinite promesse e di opportunità, dove ogni sogno può diventare realtà.

Se avete in programma un viaggio oltreoceano, non potete assolutamente perdervi la meravigliosa città di Seattle. Conosciuta anche come la “Emerald City” per i suoi paesaggi lussureggianti, è un gioiello assoluto del Pacific North West.

Questa metropoli rappresenta il cuore pulsante della regione, sia dal punto di vista economico, sia culturale. Dagli incantevoli parchi e sentieri boscosi, alle acque scintillanti, fino ai moderni grattacieli che decorano l’orizzonte, è anche un importante centro di innovazione, che ospita alcune tra le aziende tecnologiche più influenti al mondo.

Senza dubbio una città affascinante, celebre non solo per i suoi quartieri storici, ma anche per un motivo che forse non tutti conoscono. Qui, infatti, sono stati girati innumerevoli film e serie tv che hanno catturato l’immaginazione di milioni di spettatori. Chi non ricorda l’immagine romantica di Seattle in “Insonnia d’amore“, o il ritratto intenso e coinvolgente della vita cittadina in “Grey’s Anatomy”?

Molto più di una semplice metropoli. È un palcoscenico a cielo aperto, una vera e propria icona della cultura cinematografica e televisiva, una meta che attende solo di essere raggiunta.

Seattle: una città da film

Seattle Stato di Washington

Fonte: iStock

Seattle, Stato di Washington

Le strade di Seattle sono state lo scenario di appassionanti storie d’amore, avventure mozzafiato, drammi avvincenti e intrighi fantascientifici. Queste produzioni le hanno dato un volto familiare, che in questi anni ha conquistato tutti noi.

Grazie alle trame coinvolgenti e ai personaggi memorabili, gli spettatori hanno potuto immergersi nella città, rendendola quasi un personaggio a sé stante.

Ci sono alcuni luoghi chiave che sono stati utilizzati, ad esempio, per le riprese della popolare serie televisiva “Grey’s Anatomy“. Il cast e la troupe sono stati avvistati numerose volte mentre filmavano al Kerry Park, noto per offrire uno dei panorami più suggestivi della città.

Inoltre, non possiamo non ricordare “Attraverso i miei occhi“, un film commovente sul legame indissolubile tra un uomo e il suo cane, che ha brillantemente catturato l’atmosfera distintiva della città. Anche “Insonnia d’amore”, interpretato da Tom Hanks e Meg Ryan, esalta la bellezza della metropoli che ha fatto da sfondo a un’indimenticabile storia d’amore.

Seattle è indubbiamente fotogenica e l’elenco dei set cinematografici potrebbe continuare all’infinito. Film come “10 cose che odio di te” e “The Adam Project” hanno portato alla luce l’indiscutibile fascino di questa città, e non c’è da stupirsi che sia diventata una location così tanto popolare.

Cosa vedere a Seattle

Ci troviamo nella regione del Pacific Nordwest, esattamente nello Stato di Washington, a meno di 150 miglia dal confine con il Canada. Qui, le montagne imponenti, le foreste lussureggianti e i fiumi possenti creano un panorama davvero incantevole.

La città è celebre per il suo skyline iconico, che viene dominato dalla futuristica Space Needle, una torre di osservazione alta 184 metri che regala un panorama mozzafiato sulla città e sulle magnifiche montagne di Olympic e Cascade. Un’esperienza visiva che lascia letteralmente senza fiato.

Ma Seattle non è solo questo. Uno dei luoghi più caratteristici è il Pike Place Market, tra i mercati pubblici più antichi degli Stati Uniti. I vivaci colori dei fiori freschi, i profumi invitanti dei prodotti locali e l’irresistibile profumo del pesce appena pescato sono solo alcune delle esperienze che vale la pena vivere.

Infine, il viaggio non sarebbe completo senza una visita al Lake Union, avvolti dall’atmosfera idilliaca che solo la location di un film celebre come “Insonnia d’amore” può offrire. Potreste affittare una delle pittoresche houseboat per essere cullati dal dolce ondeggiare delle acque mentre il panorama cittadino si disegna all’orizzonte.

Oppure salire a bordo di uno dei battelli che solcano le acque, lasciandovi rapire dalla magnifica vista e dalla calma circostante. E per un tocco di magia in più, concedetevi una cena all’Athenian Seafood Restaurant and Bar. Seduti sullo sgabello con la targa “Tom Hanks si è seduto qui“, vi sembrerà di far parte di una scena del vostro film preferito, vivendo un momento irripetibile che rimarrà impresso nel vostro cuore per sempre.

Seattle Stato di Washington

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Space Needle, Seattle, Stato di Washington
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In questa città aumenta la tassa per turisti: è la più alta d’Europa

All’orizzonte un importante rincaro per chi ha in programma di visitare la città dei canali e dei tulipani: infatti, dal 2024, la tassa di soggiorno aumenterà dal 7% al 12,5% diventando, così, la più cara in Europa.

Una misura annunciata dal Comune che riguarderà chi alloggia ad Amsterdam durante la notte (il prezzo finale dipenderà dal costo della camera scelta per il pernottamento) e chi arriva a bordo delle navi da crociera.

A tal proposito, il vicesindaco Hester Van Buren ha dichiarato: “I turisti pagheranno in media 22 euro a notte di tasse invece dei 15 euro di prima, per una stanza che costa 175 euro a notte“.

Una mossa per contrastare l’overtourism

La capitale dei Paesi Bassi si prepara così ad avere il primato della tassa di soggiorno più cara del Vecchio Continente, una manovra volta a combattere l’overtourism, un problema che le mete più gettonate in Italia e nel mondo si trovano ormai ad affrontare in maniera preoccupante: si tratta del turismo di massa, di una sorta di “sovraffollamento turistico” che ha un impatto negativo sulla località, sulla qualità della vita dei cittadini e che anche sull’esperienza dei visitatori.

E Amsterdam è proprio una delle prime città che si è trovata a dover affrontare gli effetti degenerativi dell’assalto dei turisti. Così, dopo anni, ora sta cercando di porre un freno al numero di arrivi e i progetti in cantiere sono molti: oltre all’aumento dell’importo della tassa di soggiorno, infatti, si sta pensando anche a un biglietto d’ingresso per i visitatori in giornata.

Van Burren ha sottolineato come “Sarebbe positivo se l’elevata tassazione aiutasse a combattere il turismo eccessivo” ricordando anche che il contributo che potrebbe derivare dalla nuova tassa di soggiorno (stimato attorno ai sessantacinque milioni di euro) servirà a incrementare i servizi locali come la pulizia delle strade e la risoluzione di problemi urgenti nei vari quartieri.

Quanto verrà a costare la tassa di soggiorno ad Amsterdam?

Facendo esempi pratici, dal prossimo anno i turisti pagheranno in media 21,80 euro a notte tenendo in considerazione una tariffa media di 175 euro a camera, invece della precedente tariffa che si aggirava sui 15,25 euro a notte.

Ma non soltanto: anche la tassa per i passeggeri delle crociere subirà un rincaro passando dagli attuali 8 euro agli 11 euro a persona al giorno.

Tale decisione, oltre al tentativo di limitare il numero di arrivi, è parte di un’iniziativa che vuole evitare il più possibile la pressione sui residenti in questi tempi difficili dal punto di vista finanziario e, quindi, aumenti delle tariffe di parcheggio o delle tasse sulla proprietà.

La città europea con la tassa più elevata

Amsterdam come meta delle vacanze si preannuncia ancora più costosa: come accennato, la tassa praticata sarà la più elevata in Europa.

Infatti, a Parigi i turisti pagano in media 4 euro a notte a persona mentre a Barcellona la media è di 2,25 euro.

A Venezia, invece, la tassa di soggiorno per case vacanza, pensioni, villaggi turistici, campeggi e hotel, attualmente si aggira tra pochi centesimi al giorno per i campeggi e i 5 euro per strutture a cinque stelle durante l’alta stagione.

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Chiavenna, splendido borgo medievale tra le Alpi italiane

Dà il nome all’omonima valle che si dirama dalla Valtellina ed è uno scrigno di bellezza e natura da assaporare senza fretta in tutte le stagioni, certo, ma con un occhio di riguardo all’autunno quando le temperature miti invitano a organizzare piacevoli e distensive gite fuori porta per staccare dalla frenesia e dalla routine e godersi i favolosi paesaggi alpini.

Si tratta di Chiavenna, Bandiera Arancione del Touring Club e Città Slow, un grazioso gioiello a misura d’uomo che, grazie ai molti palazzi storici, ai musei e alle opere d’arte, merita davvero di essere scoperto e vissuto.

Chiavenna, un poetico viaggio nella storia

La visita a Chiavenna non può non avere inizio che dal suo incantevole centro storico intriso di storia e disegnato da antiche strade su cui si affacciano eleganti palazzi che si susseguono, l’uno accanto all’altro, aprendosi talvolta per lasciare spazio a bellissime piazze impreziosite da fontane in pietra ollare.

Tutta la zona, oggi pedonale, è punto di incontro e occasione di shopping, perfetta per concedersi una pausa golosa nei vari bar.

scorcio chiavenna

Fonte: Foto Consorzio Turistico Valchiavenna

Scorcio di Chiavenna

Ma non è certo tutto.

Fiore all’occhiello della cittadina è la Collegiata di San Lorenzo, non distante dalla stazione ferroviaria, le cui prime documentazioni risalgono al V secolo: la chiesa conserva tuttora le antiche pareti romaniche, a esclusione dell’area dell’altare e delle navate laterali.
Inoltre, è rinomata per ospitare al suo interno il Battistero, fonte battesimale del 1156 ricavato da un monolite in pietra ollare arricchito da figure che simboleggiano la cerimonia della benedizione dell’acqua e del battesimo il sabato santo.

Come se non bastasse, la Collegiata vanta anche il Museo del Tesoro dove ammirare oggetti di arte sacra tra cui la Pace di Chiavenna, una preziosa copertura di evangeliario formata da 23 lamine d’oro lavorate a sbalzo e filigrana e impreziosita da gemme, perle e svariate pietre preziose: un autentico capolavoro di oreficeria medievale del XI secolo.

Una cittadina da conoscere anche a tavola

Oltre alla storia e al pittoresco centro storico, Chiavenna merita una sosta per le variegate specialità gastronomiche che l’hanno resa nota tra i buongustai.

Prima tra i prodotti tipici del territorio è la brisaola, che si differenzia dalla bresaola per lavorazioni legate alla tradizione locale, con affumicatura e stagionatura che avvenivano nei crotti, piccole costruzioni rustiche edificate attorno al “sorel”, ovvero lo spiraglio che si creò tra i massi che rotolarono fino a valle e sui quali oggi sorge la cittadina: sono luoghi unici al mondo in grado
di garantire una corrente d’aria a temperatura costante intorno agli 8 gradi sia d’estate che d’inverno, ideali per la maturazione del vino e la conservazione di numerosi prodotti quali salumi e
formaggi.
Oggi i crotti sono riconvertiti in osterie o ristoranti e hanno aperto le porte a tutti coloro che desiderano degustare le prelibatezze locali.

Non manca poi il violino di capra, presidio Slow Food ricavato dalla spalla o dalla coscia delle capre: il nome deriva proprio dalla tecnica con cui veniva affettato, che ricorda per
l’appunto le movenze di un suonatore di violino.

La meraviglia dei dintorni

Parco botanico-archeologico del Paradiso

Fonte: Ph Emanuele Sinoni – Foto Consorzio Turistico Valchiavenna

Parco botanico-archeologico del Paradiso

Se Chiavenna è una perla tra le Alpi, i suoi dintorni non sono da meno.

Tra le varie tappe per una vacanza a contatto con la natura non possono mancare le Cascate dell’Acquafraggia, uno spettacolo naturale così potente che lascia senza parole: attorno alle cascate spicca un percorso attrezzato che attraversa il parco e offre la possibilità di apprezzare le cascate e l’intera vallata da terrazze panoramiche. Le zone pic-nic, invece, permettono di trascorrere qualche ora di relax con il suono dei fragorosi salti d’acqua a fare da sottofondo.

Il Parco delle Marmitte dei Giganti, poco fuori l’abitato, è una splendida riserva naturale e museo a cielo aperto di grande interesse geomorfologico e ambientale, caratterizzata da paesaggi inconfondibili e manifestazioni geomorfologiche di origine glaciale dalle forme più strane scavate nei sassi dall’azione dell’acqua nel corso degli anni.
Inoltre, nel cuore del parco si trova il Parco botanico-archeologico del Paradiso che, proprio come ricorda il nome, conserva varietà botaniche di fiori e piante con alcune specie rare, un percorso botanico fornito di didascalie esplicative e innumerevoli resti archeologici e storici.