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Brad Pitt sempre più innamorato dell’Italia

Pare proprio che Brad Pitt si sia innamorato dell’Italia, visto che non riesce a stare lontano dal Belpaese per più di qualche giorno.

Dopo aver trascorso qualche giornata a Monza per girare alcune scene del nuovo film diretto da Joseph Kosinski, il regista di “Top Gun: Maverick“, sulla Formula Uno, in cui l’attore interpreterà il ruolo un affermato pilota, Sonny Hayes, Brad è tornato ancora una volta in Italia.

Brad Pitt a Bolzano

La star di Hollywood è atterrata con un jet privato nel piccolo aeroporto di Bolzano non si sa bene per quale motivo. C’è chi dice che stia cercando nuove location per un altro film, forse su Ötzi, la mummia dei ghiacci rinvenuta circa trent’anni fa ancora avvolta dal mistero (pare che l’attore sia talmente fissato con la mummia del Similaun da essersela tatuata su un braccio).

La star a Merano

Da Bolzano, si è poi spostato a Merano. Si dice che sia per assistere al Gran Premio, la corsa equestre – non automobilistica – che si svolgerà il weekend del 23 e 24 settembre nella cittadina altoatesina. Non è che Brad, avendo sentito parlare di “Gran Premio”, si sia sbagliato e abbia pensato che a Merano si sarebbe corsa una gara di Formula Uno?

Ma potrebbe anche darsi che si rintanerà in una bellissima “health clinic” dove già molti vip altri vengono a fare cure detox per mantenersi in forma, proprio come il bel Brad Pitt.

A mostrare in anteprima le immagini dell’arrivo di Brad nello scalo bolzanino è stato lo stesso Aeroporto di Bolzano Dolomiti sul proprio profilo Instagram. E si è subito scatenato il caos, visto che l’ultima celebrity avvistata ufficialmente a Merano era stata la Principessa Sissi. Chissà se anche a lui dedicheranno un sentiero Brad Pitt?

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La magia degli eventi nei castelli d’Italia, tutta da scoprire

In Italia svettano nei cieli dei castelli bellissimi in cui rivivere sfarzose epoche antiche. Vi basti pensare che in totale ci sono circa 3200 castelli e 45.000 tra castelli, torri, e dimore storiche. Molte di queste strutture sono famose in tutto il mondo, altre sono più piccole e meno note ma comunque pregne di atmosfere magiche e tante meraviglie da scoprire. Noi di SiViaggia ne abbiamo selezionati alcuni, edifici in cui nei prossimi giorni si terranno anche alcuni interessanti eventi.

Il Castello di Paderna a Pontenure

Il primo meraviglioso Castello di cui vi vogliamo parlare è quello di Paderna, frazione di Pontenure, in provincia di Piacenza. Fa parte dell’Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli e si distingue per essere un elegante fortilizio che conserva un’ampia corte agricola in cui è custodita la chiesa di Santa Maria.

Oggi è un’azienda agricola biologica, orto-giardino con antiche varietà, fattoria didattica e sede di importanti manifestazioni legate alla coltivazione della terra.

Una di queste si terrà il 7 e l’8 ottobre, giorni in cui questo meraviglioso edificio apre i suoi cortili ed il grande parco per la 28° edizione di “I Frutti del Castello”, una rassegna di frutti antichi, fiori, piante, prodotti dell’agricoltura e dell’artigianato.

Evento i I Frutti del Castello

Fonte: Ufficio Stampa Ella Studio: Ph: Carla Soffritti

Il il Castello di Paderna a Pontenure

Quest’anno l’appuntamento è dedicato soprattutto agli alberi e al ruolo fondamentale che essi svolgono per la salvaguardia ambientale. Saranno presenti oltre 160 gli espositori – provenienti da tutta Italia – e i visitatori passeggiando  fra i suggestivi spazi del castello potranno scoprire saperi e sapori della terra, immergendosi in un tripudio di colori.

Ma non è finita qui perché si avrà l’opportunità anche di approfondire l’arte del giardinaggio e del vivere secondo ritmi slow. Poi ancora l’artigianato artistico e i tanti eventi, seminari, talk, esposizioni, presentazioni di libri a tema, laboratori, attività per grandi e piccoli.

Il Castello di Thiene nella pedemontana vicentina

Thiene è un grazioso comune della provincia di Vicenza in cui sorge un Castello che è pura bellezza, e in realtà anche un vasto complesso. Edificato in stile gotico, risale al  XV secolo ed è considerato un unico esemplare del suo genere, sia per caratteristiche architettoniche che per destinazione funzionale.

Non a caso ha ricoperto anche la funzione di modello per i successivi sviluppi delle ville venete. Oltre alle visite guidate, da queste parti si tengono diversi eventi culturali durante tutto l’anno. In più, viene anche offerta la possibilità di passarvi indimenticabili soggiorni.

Tra gli appuntamenti da segnare sul calendario vi segnaliamo quello che dal 2019 si ripete ogni anno: la Scuola di Magia Italiana che coinvolge ogni estate gli studenti degli istituti primari e secondari di primo grado in un’esperienza all’insegna della magia. Il modo davvero più opportuno per immergersi in un’atmosfera fantastica, anche perché gli studenti che hanno frequentato la Scuola negli anni precedenti possono proseguire gli studi e conseguire il titolo di maghi apprendisti.

La Scuola di Magia Italiana al Castello di Thiene

Fonte: Ufficio Stampa Encanto – Ph: Scuola di Magia Italiana

Il Castello di Thiene e la Scuola di Magia Italiana

Il Castello di Padernello, tesoro della provincia di Brescia

Padernello è un antico e bellissimo villaggio che sorge nei pressi di Borgo San Giacomo, in provincia di Brescia. In posto in cui a voler toccare il cielo c’è un Castello dall’impressionante bellezza. Si tratta di un maniero quattrocentesco composto di stanze eleganti, soffitti decorati e meravigliose aree che rivelano incredibili opere d’arte. In più, è particolarmente noto perché qui, secondo la tradizione, l’anima inquieta di Biancamaria Martinengo, ovvero la famosa Dama Bianca, si aggira portando in mano un libro d’oro contenente il suo segreto.

Questo 22 settembre, tra le altre cose, è in programma una coinvolgente visita guidata in notturna: una voce misteriosa condurrà i visitatori in un viaggio nel tempo, tra antichi segreti e storie intriganti. Il ponte levatoio sul fossato si aprirà per dare il benvenuto ai curiosi ospiti che si immergeranno nelle atmosfere della cucina cinquecentesca, negli ambienti eleganti delle nobili stanze, nell’affascinante biblioteca, tra i soffitti decorati e le suggestioni della scalinata settecentesca del maniero di Borgo San Giacomo.

Eventi al Castello di Padernello

Fonte: Ufficio Stampa Ella Studio – Ph: Virginio Gilberti

Il meraviglioso Castello di Padernello

Il Castello di Magliano Alfieri, gioiello della provincia di Cuneo

Decisamente straordinario è anche il Castello di Magliano Alfieri, in provincia di Cuneo, che si presenta come un’imponente architettura che si affaccia sulle meraviglie della Valle del Tanaro.

Risalente alla seconda metà del ‘600, fu la residenza estiva della famiglia degli Alfieri di Magliano e al suo interno preserva anche un museo in cui viene presentato il fenomeno dei soffitti in gesso decorati in tutti i suoi aspetti. Ma abbiamo una buona notizia in più: domenica 24 settembre torna  “Al Museo in Famiglia”, un appuntamento per grandi e bambini che potranno andare insieme alla scoperta degli spazi e della storia del maniero roerino a prezzi speciali.

Castello di Magliano Alfieri

Fonte: Ufficio Stampa Barolo Foundation

Il Castello di Magliano Alfieri

Il Castello di Lombardia, simbolo di Enna

L’ultimo maniero di cui vi vogliamo parlare è il Castello di Lombardia che è il simbolo della città di Enna, ma anche una delle fortezza di epoca medievale più grandi d’Italia, assieme al Castello di Brescia e al Castello di Lucera.

Nel corso dei secoli ha cambiato funzione diverse volte: in epoca preistorica ospitava un villaggio composto da capanne; in quella classica divenne acropoli; con l’arrivo dei normanni nel XIII secolo, venne completamente rinnovato per volere di Federico II; fu raso al suolo dagli angioini e ripristinato nel XIV secolo da Federico III d’Aragona che lo volle come sua dimora.

Un vero e proprio spettacolo siciliano che in quesi giorni è protagonista di Italia Romanica, un unico percorso che conduce alla scoperta dell’arte e dell’architettura del Medioevo italiano tra cattedrali, abbazie, monasteri, chiese campestri, castelli e torri in Sardegna, Sicilia e Lombardia.

L’evento è attivo nei weekend fino all’1 ottobre e prevede visite guidate ed esperienze dedicate a una straordinaria epoca interpretata da grandi scultori, pittori, architetti ed ingegneri che hanno lasciato il segno nella storia dell’arte italiana. L’intento è quello di far nascere un unico museo diffuso e narrato che proceda per aree geografiche e indicazioni storico-artistiche.

Non resta che andare alla scoperta di questi affascinanti manieri italiani e dei loro eventi che sono assolutamente magici e unici nel loro genere.

Castello di Lombardia, eventi

Fonte: iStock

Il Castello di Lombardia a Enna
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Alla scoperta dei nuovi siti inclusi nella Lista del Patrimonio dell’Unesco

Quest’anno il Comitato del Patrimonio Mondiale è stato chiamato a votare le nomine per i siti da includere nella Lista dei Patrimoni dell’Unesco sia per il 2022 che il 2023. Il motivo è da riscontrare nel fatto che l’anno scorso l’evento, che doveva avere luogo in Russia, è stato rimandato a causa della guerra in Ucraina. L’Italia, in questo congresso del 2023 tenutosi in Arabia Saudita, purtroppo esce a mani vuote, anche se grande soddisfazione deriva dal fatto che Unesco ha deciso di non inserire la fragile città lagunare di Venezia nella ‘black list’ dei siti Patrimonio dell’Umanità a rischio.

Scopriamo insieme i nuovi siti  Patrimonio Unesco del 2023 e le motivazioni di questo riconoscimento che si possono leggere sul sito dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura.

I siti europei

La Francia ha ottenuto ben due nuovi siti Unesco, uno per la categoria naturale e l’altro per quella culturale. Di quest’ultima fa parte la Maison Carrée, un meraviglioso tempio romano che si trova a Nîmes, nel Sud del Paese. Dedicato agli eredi prematuramente defunti di Augusto, aveva lo scopo di favorire il controllo di Roma sul territorio conquistato.

Nella categoria naturale troviamo invece Vulcani e foreste del monte Pelée e dei pitons della Martinica settentrionale. Vi basti sapere che l’eruzione del 1902-1905 è considerata ancora oggi un evento chiave per la storia della vulcanologia.

Inoltre, da queste parti sopravvivono alcune specie minacciate a livello globale come la rana vulcanica della Martinica (Allobates chalcopis), il serpente terrestre di Lacépède (Erythrolamprus cursor) e l’endemico rigogolo della Martinica (Icterus bonana).

Vulcani e foreste del monte Pelée e dei pitons della Martinica settentrionale, Unesco

Fonte: iStock

Vulcani e foreste del monte Pelée e dei pitons della Martinica settentrionale

Tanta soddisfazione anche per la Danimarca con le sue Fortezze ad anello dell’età vichinga, ovvero cinque siti archeologici che comprendono un sistema di fortezze monumentali, risalenti all’epoca vichinga, a forma di anello e che condividono un disegno geometrico uniforme.

Si tratta dei forti di Aggersborg, Fyrkat, Nonnebakken, Trelleborg e Borgring che anche ai giorni nostri sono una dimostrazione emblematica del potere centralizzato della dinastia Jelling e una testimonianza delle trasformazioni socio-politiche che vide il regno danese alla fine del X secolo.

Della categoria culturale fa parte anche il Patrimonio medievale ebraico di Erfurt, in Germania, che comprende tre monumenti: la Vecchia Sinagoga, il Mikveh e la Casa di Pietra. Essi illustrano la vita della comunità ebraica locale e la sua convivenza con la maggioranza cristiana che occupava l’Europa centrale durante il Medioevo.

Poi la Lettonia con l’Antica città di Kuldīga che si distingue per essere un vero e proprio esempio – perfettamente conservato – di un insediamento urbano tradizionale che prima fu un piccolo borgo medievale, e poi un importante centro amministrativo.

Ancora oggi la cittadina di Kuldīga mantiene gran parte della disposizione stradale di quel periodo e, al contempo, conserva la tradizionale architettura in legno che esprime stili con influenze straniere che a loro volta illustrano il ricco scambio tra artigiani locali e itineranti provenienti da tutto il Mar Baltico.

Anche la Lituana ha un nuovo sito Unesco, ovvero Kaunas modernista: architettura dell’ottimismo, 1919-1939. Si tratta di un’area che è testimone della rapida urbanizzazione che trasformò la città di provincia di Kaunas in una città moderna che divenne persino la Capitale provvisoria della Lituania, tra la prima e la seconda guerra mondiale.

Soddisfazioni anche per la Repubblica Ceca con Žatec e il paesaggio del luppolo di Saaz, utilizzato nella produzione di birra in tutto il mondo. Si tratta di una serie di campi di luppolo particolarmente fertili vicino al fiume Ohře, coltivati ​​ininterrottamente da centinaia di anni, di graziosi borghi storici e di edifici utilizzati per la lavorazione del luppolo. Gli elementi urbani della proprietà includono il centro medievale di Žatec e la sua estensione industriale del XIX e XX secolo, conosciuta come il “sobborgo di Praga”.

Infine la Spagna con i Siti preistorici di Minorca talaiotica che sono la testimonianza dell’occupazione di questa eccezionale isola da parte di comunità preistoriche. I materiali, le forme e l’ubicazione delle strutture, risalenti all’età del bronzo (1600 a.C.) fino alla tarda età del ferro (123 a.C.), mostrano l’evoluzione di un’architettura “ciclopica” costruita con blocchi di pietra di incredibili dimensioni.

Siti preistorici di Minorca talaiotica, Unesco

Fonte: iStock

I Siti preistorici di Minorca talaiotica

I siti del Medio Oriente

Un nuovo e importantissimo Patrimonio Unesco è l’Antica Gerico/Tell es-Sultan, in Palestina. Si tratta di uno dei più antichi insediamenti umani permanenti mai scoperti: risale a 8-9 millenni a.C. Il sito si compone di diversi strati, tra cui resti di mura fortificate, teschi e statue che testimoniano le pratiche culturali delle popolazioni neolitiche che abitavano in questa importante città.

Voliamo ora in Iran dove il nuovo sito Unesco è il Caravanserraglio persiano, vale a dire un’antica locanda che che forniva riparo, cibo e acqua alle carovane, ai pellegrini e ad altri viaggiatori. Tuttavia, è bene sapere che i 54 caravanserragli della proprietà sono solo una piccola percentuale dei numerosi caravanserragli costruiti lungo le antiche strade dell’Iran e che sono considerati gli esempi più influenti e preziosi dei caravanserragli di tutto il Paese.

Poi ancora Gordio, in Turchia, un incredibile sito archeologico di un antico insediamento stratificato che comprende i resti dell’antica capitale della Frigia, un regno indipendente dell’età del ferro. Da queste parti gli scavi e le ricerche archeologiche hanno rivelato una ricchezza di resti che documentano tecniche di costruzione, disposizioni spaziali, strutture difensive e pratiche di inumazione che forniscono diverse informazioni sulla cultura e sull’economia frigia.

Infine la Tunisia con Djerba ,testimonianza di un modello insediativo in territorio insulare. Si tratta di un’isola eccezionale che si aggiunge agli 8 siti tunisini già inseriti nella lista del patrimonio mondiale, di cui 7 siti culturali e un sito naturale. Il caratteristico insediamento umano di Djerba ,infatti, è un puro esempio del modo in cui le popolazioni locali sono state capaci di adattare il proprio stile di vita alle condizioni dell’ambiente naturale in cui si trovavano, ovvero quasi privo di acqua.

Djerba, sito Unesco

Fonte: iStock

Djerba ,testimonianza di un modello insediativo in territorio insulare.

I siti nel resto del mondo

Gli altri nuovi e incredibili siti Unesco situati nel resto del mondo sono:

  • Massiccio forestale di Odzala-Kokoua, Repubblica del Congo: uno degli ambienti più importanti per gli elefanti delle foreste dell’Africa centrale e anche il parco con la più ricca diversità di primati della regione;
  • Vie della Seta: corridoio Zarafshan-Karakum ,Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan: un corridoio di 866 chilometri che segue le antiche strade carovaniere che attraversano il deserto del Karakum fino all’oasi di Merv;
  • Paesaggio culturale ghedeo, Etiopia: con incredibili pendii montuosi coltivati ​​in cui si celano foreste sacre tradizionalmente utilizzate dalle comunità locali per rituali associati alla religione Gedeo e fitti gruppi di monumenti megalitici che anticamente venivano venerati;
  • Parco nazionale delle montagne di Bale, Etiopia: un mosaico paesaggistico di emozionante bellezza che è stato modellato nel corso dei secolo dalle forze combinate di antiche effusioni laviche, glaciazioni e dissezione da parte della Great Rift Valley. Picchi e creste vulcaniche si mescolano a spettacolari scarpate, ampie valli, laghi glaciali, foreste lussureggianti, gole profonde e numerose e fragorose cascate;
  • Koh Ker: sito archeologico dell’antica Lingapura o Chok Gargyar, Cambogia: dove riposano tantissimi templi e santuari tra sculture, iscrizioni, pitture murali e resti archeologici;
  • Monumenti di stele del Cervo e siti associati dell’età del bronzo, Mongolia: le più importanti strutture sopravvissute che appartengono alla cultura dei nomadi eurasiatici dell’età del bronzo che si evolsero e poi lentamente scomparvero tra il II e il I millennio a.C;
  • Tumuli di Gaya, Corea del Sud: siti cimiteriali archeologici con tumuli attribuiti alla Confederazione Gaya, che si sviluppò nella parte meridionale della penisola coreana dal I al VI secolo d.C. L’introduzione di nuove forme di tombe e l’intensificazione della gerarchia spaziale nei siti dei tumuli riflettono i cambiamenti strutturali vissuti dalla società Gaya nel corso della sua storia;
  • Paesaggio culturale delle antiche foreste di tè del monte Jingmai a Pu’er, Cina: un’area di produzione del tè composta da villaggi tradizionali all’interno di antichi boschi circondati da foreste e piantagioni di tè;
  • Santiniketan, India: un tempo era una scuola residenziale e un centro artistico basato sulle antiche tradizioni indiane e su una visione dell’unità dell’umanità che trascendeva i confini religiosi e culturali;
  • Complessi sacri degli Hoysala, India: dove sono presenti i tre esempi più rappresentativi di complessi di templi in stile Hoysala nell’India meridionale, risalenti al XII-XIII secolo. I santuari sono caratterizzati da sculture iperreali e incisioni in pietra che coprono l’intera superficie architettonica, una piattaforma circumambulatoria, una galleria scultorea di grandi dimensioni, un fregio a più livelli e sculture della leggenda di Sala;
  • Tr’ondëk-Klondike, Canada: vi sono contenute fonti archeologiche e storiche che testimoniano l’adattamento delle popolazioni indigene ai cambiamenti senza precedenti causati dalla corsa all’oro del Klondike alla fine del XIX secolo;
  • Paesaggio culturale del popolo Khinalig e percorso di transumanza “Köç Yolu”, Azerbaigian: ovvero il villaggio di Khinalig in alta montagna nell’Azerbaigian settentrionale, i pascoli estivi in ​​alta quota e i terrazzamenti agricoli nelle montagne del Grande Caucaso, i pascoli invernali nelle pianure dell’Azerbaigian centrale e il collegamento di transumanza stagionale lungo ben 200 chilometri;
  • Parco nazionale archeologico di Tak’alik Ab’aj, Guatemala: con una storia di 1700 anni, abbraccia un periodo che ha visto la transizione dalla civiltà Olmeca all’emergere della prima cultura Maya. Da queste parti spazi ed edifici sacri sono stati disposti secondo principi cosmologici e vi si possono trovare innovativi sistemi di gestione dell’acqua, ceramiche e arte lapidaria;
  • Asse cosmologico di Yogyakarta e suoi monumenti storici, Indonesia: lungo 6 chilometri, è posizionato per collegare il Monte Merapi e l’Oceano Indiano, con il Kraton (palazzo) al centro e i principali monumenti culturali lungo l’asse a nord e a sud che sono collegati tramite rituali. Incarna le credenze chiave sul cosmo nella cultura giavanese, inclusa la marcatura dei cicli della vita;
  • Osservatori astronomici dell’Università federale di Kazan, Russia: ovvero due parti, una nel centro storico di Kazan e l’altra in una zona suburbana boscosa a ovest della città. Il primo è stato costruito nel 1837 e presenta una facciata semicircolare e tre torri con cupole. Il secondo comprende strutture per l’osservazione del cielo ed edifici residenziali, tutti situati all’interno di un parco.
Koh Ker, Unesco

Fonte: iStock

Koh Ker: sito archeologico dell’antica Lingapura o Chok Gargyar

I siti a rischio

Nelle nomine di quest’anno sono presenti anche 3 importanti siti a rischio:

  • Luoghi salienti dell’antico regno di Saba, Ma’rib, Yemen: sette siti archeologici che testimoniano il ricco Regno di Saba e le sue conquiste architettoniche, estetiche e tecnologiche dal I millennio a.C. all’arrivo dell’Islam intorno al 630 d.C., con templi monumentali, bastioni e altri edifici;
  • Fiera internazionale Rashid Karame-Tripoli, Libano: il progetto di punta della politica di modernizzazione del Libano negli anni ’60, che per dimensioni e ricchezza di espressione formale è una delle opere più rappresentative dell’architettura moderna del XX secolo nel Vicino Oriente arabo;
  • Centro storico di Odessa, Ucraina: un’area progettata secondo i canoni del classicismo in cui svettano edifici da due a quattro piani e ampie strade perpendicolari fiancheggiate da alberi. Un sito che comprende teatri, ponti, monumenti, edifici religiosi, scuole, palazzi privati ​​e case popolari, club, alberghi, banche, centri commerciali, magazzini, borse e altri edifici pubblici e amministrativi progettati da architetti e ingegneri, per lo più italiani, ma anche di altre nazionalità. Un posto che testimonia la grande diversità delle comunità etniche e religiose della città, rappresentando uno straordinario esempio di scambi interculturali e di crescita delle città multiculturali e multietniche dell’Europa orientale del XIX secolo.
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Salisburgo: la festa dedicata all’autunno è già cominciata

Al confine con la Germania, e incastonata nelle Alpi Orientali alla stregua di un tesoro prezioso, esiste una città dal fascino indescrivibile che ogni anno attira l’attenzione di migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Stiamo parlando di Salisburgo, della città divisa in due dal fiume Salzach, quella che ospita edifici medievali e barocchi, la casa natale di Mozart, e tantissime tradizioni tutte da scoprire.

Organizzare un viaggio qui è sempre un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, lo è anche perché la città è il perfetto punto di partenza per andare alla scoperta del Salisburghese, il Land austriaco ricco di bellezze paesaggistiche e culturali. Tuttavia farlo adesso permette a chiunque giunga qui di perdersi e immergersi in una magica atmosfera autunnale che incanta e delizia.

A partire dalla fine di agosto, e fino all’inizio dell’inverno, Salisburgo e i suoi dintorni si trasformano nel palcoscenico di uno spettacolo unico e senza eguali, quello che porta in scena l’Autunno Contadino. Molto più di una semplice manifestazione, ma una vera e propria celebrazione delle tradizioni e delle storie secolari, dei prodotti agricoli e artigiani e degli splendidi paesaggi della campagna Salisburghese.

L’Autunno Contadino nel Salisburghese

È una festa che coinvolge e travolge tutti, quella che si tiene nel Land austriaco già a partire dalla fine di agosto. Quando l’aria si rinfresca, la nebbia ricompare la mattina e le giornate iniziano ad accorciarsi, nel Salisburghese sanno che è arrivato il momento di celebrare la terra e la nuova stagione: quella dell’autunno.

Così inizia la festa del Bauernherbst, meglio conosciuto come Autunno Contadino. Dal 27 agosto, e fino al 31 ottobre, musica e sfilate tradizionali si alternano a degustazioni di prodotti caratteristici, mercati contadini e dimostrazioni artigianali. In questo periodo, sono più di 70 i paesi e i villaggi che si uniscono ai festeggiamenti per un totale di 2.000 manifestazioni da scoprire e da esplorare.

Cosa succede, esattamente, durante l’Autunno Contadino non si può descrivere, ma solo vivere. Uno degli eventi più importanti per i cittadini, il cui invito è esteso anche ai viaggiatori, è quello dell’Almabtrieb, meglio conosciuta come transumanza. Dopo aver trascorso l’estate sui verdeggianti pascoli ad alta quota, il bestiame torna a valle con una processione solenne accompagnati dal tintinnio delle campane che portano al collo. Gli animali vengono abbigliati con decorazioni e ricami colorati e la mucca principale guida la mandria verso casa. Assistere alla transumanza è un’esperienza emozionante e unica.

La festa continua a valle, sia per i paesaggi che per gli ospiti, con prodotti caratteristici del territorio, venduti e offerti sulle numerose bancarelle dei mercati contadini. La valorizzazione del territorio passa poi per l’artigianato che mette in mostra le abilità degli intagliatori e dei falegnami.

Bauernherbst

Fonte: Coen Kossmann/SalzburgerLand Tourismus

Bauernherbst

Gli eventi imperdibili

Sono più di 2.000, in totale, gli eventi che si snodano tra i paesini del Salisburghese durante L’Autunno Contadino. Celebrazioni ricche di fascino e suggestione che seguono i dettami di tradizioni antichissime che, in questo periodo, sono accessibili anche a viaggiatori e turisti che giungono fin qui.

I mercatini gastronomici e artigianali sono perfetti per chi vuole toccare con mano la cultura del Salisburghese, ma non sono gli unici punti di accesso a questa. Per le strade dei paesi coinvolti, infatti, è possibile ammirare e partecipare ai balli contadini, indossare abiti tradizionali e seguire le bande di ottoni che sfilano per le vie. Potete unirvi a loro per celebrare la stagione e le tradizioni contadine, ma anche per imparare lo jodel, il canto tipico della cultura popolare austriaca e tedesca.

Potete sfidare gli abitanti del paese o i vostri amici al Fingerhakeln, meglio conosciuto come dito di ferro o partecipare al procedimento di birrificazione in uno dei numerosi birrifici della zona. Per gli amanti del gusto, l’Autunno Contadino si trasforma nella perfetta occasione per imparare a fare lo strudel e assaggiare i più buoni del Salisburghese.

Gli appassionati della natura, invece, dopo aver preso parte alle danze e agli eventi possono approfittare di questa occasione per andare alla scoperta del Land austriaco. Qui, campi sterminati e mulini a vento danno vita a paesaggi dorati dall’incredibile bellezza.

Autunno Contadino

Fonte: Coen Kossmann/SalzburgerLand Tourismus

Autunno Contadino
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Giornate Europee del Patrimonio: i luoghi aperti in Italia

Sabato 23 e domenica 24 settembre 2023 tornano le Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), uno degli appuntamenti più attesi dell’anno, che coinvolge decine di Paesi in tutto il continente. Si tratta di un weekend davvero speciale, durante il quale si susseguono visite guidate, aperture straordinarie e tante iniziative per intrattenere i partecipanti, sempre molto numerosi e curiosi di scoprire le bellezze artistiche e culturali italiane. Ecco quali sono alcuni degli eventi da non perdere.

Il tema delle Giornate Europee del Patrimonio

Come ogni anno, il Consiglio d’Europa sceglie un tema per affrontare questi due giorni ricchi di avvenimenti: stavolta si tratta di “Patrimonio InVita”, una riflessione profonda sull’importanza di considerare il patrimonio culturale immateriale di ogni Paese come sinonimo di patrimonio “vivo”. “I valori culturali, le tradizioni, le pratiche e i modi di vivere, le varie forme di conoscenza ereditate dalle generazioni passate e ancora oggi utilizzate per comprendere il presente e per modellare il futuro, saranno gli elementi centrali sui quali costruire la narrazione degli eventi delle Giornate” – si legge sul sito del Ministero della Cultura.

I luoghi aperti in Italia

Nel corso dei due giorni dedicati all’evento di risonanza internazionale, sono moltissimi i luoghi della cultura che apriranno straordinariamente per accogliere i visitatori e offrire loro un’esperienza indimenticabile. Quali sono gli eventi più interessanti? Partiamo dalla Capitale: sabato 23 settembre, a Roma si potrà visitare l’Area Sacra di Largo Argentina che ha appena riaperto al pubblico. Da segnare in agenda anche l’appuntamento alla Casina delle Civette di Villa Torlonia e la lettura di testi antichi presso il Teatro di Marcello. Mentre domenica 24 settembre ci sarà l’occasione di salire sulla terrazza panoramica di Porta del Popolo e godere di una vista incredibile.

Firenze, che vanta un meraviglioso patrimonio artistico e culturale, offrirà moltissime opportunità ai turisti. Sabato 23 settembre, la Galleria dell’Accademia – che accoglie il David di Michelangelo – prolungherà la sua apertura sino alle 22:00 di sera, con biglietto ridotto di appena 2 euro a partire dalle 19:00. Mentre il giorno successivo si potranno ammirare gli splendidi affreschi custoditi all’interno del Cenacolo di Sant’Apollonia, che aprirà straordinariamente i battenti nel pomeriggio.

Anche la Sicilia ha un ricchissimo calendario di eventi imperdibili. A Palermo, sabato 23 settembre sarà possibile partecipare ad un laboratorio speciale dove si racconterà il legame unico tra la città e il mare, per poi fare un’escursione in barca a vela per ammirare il panorama da un punto di vista privilegiato. Mentre a Milazzo, in provincia di Messina, il Museo della Tonnara offrirà visite guidate per tutto il weekend: sarà l’occasione perfetta per scoprire le antiche tradizioni della pesca dei tonni e delle moderne tecniche per la sostenibilità in mare.

Infine, diamo un’occhiata agli eventi di Genova, che proprio in questi giorni è impegnata nell’annuale Salone Nautico: il 23 settembre si potrà visitare Villa Durazzo Pallavicini e il suo splendido parco, mentre il chiostro dell’Abbazia di San Giuliano ospiterà l’Ensemble vocale del Liceo Musicale Pertini, per un concerto speciale. Il 24 settembre, ci sarà l’occasione per visitare gratuitamente l’Acquedotto storico e approfondire il tema del dissesto idrogeologico, ma anche per una bella passeggiata alla scoperta della Lanterna, con partenza dal Porto Antico.

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L’hotel più piccolo del mondo è un sottomarino per quattro persone

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi. Lo facciamo per andare alla scoperta dei monumenti artistici e architettonici che sono diventati il simbolo di città e Paesi interi, per ammirare la bellezza che accompagna l’alternarsi delle stagioni, per toccare con mano le meraviglie che portano la firma di Madre Natura o per indagare le storie, le culture e le tradizioni di popoli lontanissimi.

Indipendentemente dai motivi che ci spingono a viaggiare in lungo e in largo, però, siamo tutti accomunati dal medesimo desiderio di vivere esperienze uniche e irripetibili che, da sole, valgono l’intero viaggio, anche dall’altra parte del mondo.

Ed è proprio di un’esperienza così che vogliamo parlarvi oggi. Di un’avventura unica da vivere e condividere, con gli amici più cari, all’interno di quello che è uno degli hotel più piccoli del mondo. Non una struttura ricettiva qualsiasi, intendiamoci, ma un sottomarino destinato solo a quattro persone con vista sugli abissi.

Florida, viaggio negli abissi del mare

Il nostro viaggio di oggi ci porta alla scoperta di un eden terrestre, un vero e proprio paradiso per gli amanti del mare, fatto di spiagge bianche, acque incontaminate e scorci mozzafiato. Questo posto si chiama Key Largo.

Ci troviamo nelle isole Florida Keys, e più precisamente nella Contea di Monroe. È qui che si trova quella destinazione che è stata eletta all’unanimità come diving capital of the world per quell’accesso diretto e privilegiato alla Florida Reef, la grandiosa barriera corallina che ogni anno attira migliaia di appassionati di snorkeling e immersioni che giungono fin qui per toccare con mano la grande bellezza che si nasconde sotto il mare.

Lingue di sabbia bianca, infinite sfumature di azzurro e tantissime aree naturali tutte da scoprire: i motivi per raggiungere Key Largo sono tantissimi, e tutti sono destinati a incantare. Ma se è un’esperienza unica e al di fuori dall’ordinario che volete vivere una volta giunti fin qui, l’indirizzo che dovete segnare in agenda è il 51 di Shoreland Dr. Proprio qui, infatti, esiste una struttura ricettiva davvero unica nel suo genere: un sottomarino per quattro persone che vi permetterà di dormire negli abissi del mare tra le creature che lo popolano. Benvenuti al Jules’ Undersea Lodge.

Jules' Undersea Lodge

Fonte: Planetpix/Alamy/IPA

Jules’ Undersea Lodge, il sottomarino con vista sugli abissi

Jules’ Undersea Lodge: l’alloggio sottomarino delle Florida Keys

Il suo nome è Jules’ Undersea Lodge, ed è molto più di un semplice alloggio. Si tratta di un’esperienza unica e irripetibile da vivere e da condividere con gli amici, il partner o la famiglia. Questo sottomarino, situato a oltre 6 metri di profondità sotto il mare, è da considerarsi uno degli hotel più piccoli del mondo: può ospitare un massimo quattro persone.

Il nome dell’hotel è un preludio all’esperienza che si andrà a vivere: il Jules’ Undersea Lodge, infatti, è un omaggio a Jules Verne e al suo Ventimila leghe sotto i mari. Qui ci troviamo a poco più di 6 metri sotto il livello del mare, ma quelli bastano per vivere un’avventura unica.

Il sottomarino, che ospita due camere destinate a un massimo di quattro persone e un solo bagno, era un laboratorio di ricerca che si occupava di studiare il meraviglioso habitat marino della Laguna Smeraldo di Key Largo. Poi ecco l’idea di trasformarlo in un alloggio mozzafiato che, grazie ai grandi oblò, permette una vista diretta sul panorama sottomarino che si snoda tutto intorno. Il viaggio stesso che conduce al piccolo hotel è un’esperienza straordinaria: per trovare l’ingresso del lodge, infatti, è necessario fare un’immersione.

Durante il pernottamento la struttura mette a disposizione degli ospiti tutta una serie di attività per andare alla scoperta dei dintorni marini e studiare la flora e la fauna del posto. Il costo per pernottare all’interno del Jules’ Undersea Lodge parte da 175 dollari a camera.

Dormire in un sottomarino: l'esperienza straordinaria

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Viaggio a Tenerife: guida completa e consigli utili

Tenerife è la più grande isola delle Canarie, l’arcipelago appartenente alla Spagna che si trova nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico.

Per le tante opportunità che regala a chi viaggia in famiglia, in coppia, con gli amici o da soli, quest’isola si può visitare tutto l’anno grazie al clima costantemente ventilato e mite e per i paesaggi sempre diversi, che permettono di apprezzare il contrasto tra le aree desertiche del Parco Nazionale del Teide, la vetta più alta di Spagna, e le lussureggianti foreste del Parco Rurale di Anaga o quello di Teno.

L’isola punta sulle sue bellezze naturalistiche con un approccio attento all’ambiente e alla sostenibilità. Metà isola è territorio protetto, con 43 aree naturali e un immenso patrimonio di flora e fauna. In ogni parco è un piacere godersi la natura e passeggiare lungo gli oltre 2mila chilometri di sentieri segnalati, molti dei quali spettacolari, come quello del burrone di Masca, che ne costeggia le pendici e raggiunge la costa in due ore e mezza di cammino.

Le 5 spiagge più belle di Tenerife

Chi è già stato a Tenerife conosce bene le spiagge che circondano questa suggestiva isola dell’arcipelago canario. La natura vulcanica di questo territorio si può riscontrare anche lungo il litorale, dove potete trovare suggestive spiagge con sabbia nera, come la Playa de la Arena. Chi invece vuole farsi lunghe passeggiate non ha che l’imbarazzo della scelta, grazie alle lunghe distese di ciottoli e sassolini che terminano nell’oceano. A Tenerife la scelta delle spiagge è molto varia e adatta ai gusti di tutti! Vediamo quali sono i cinque litorali più belli dell’isola canaria.

Las Teresitas

La spiaggia più conosciuta e turistica di Tenerife è Las Teresitas, il litorale balneare più celebre di Santa Cruz, la capitale dell’isola. La sua particolarità risiede nella sabbia artificiale, portata dal deserto del Sahara per nascondere l’originaria base nera. L’acqua è limpida e il mare piuttosto calmo, data la posizione della baia, motivo per il quale Las Teresitas è una meta assai ambita dai turisti. Questa spiaggia canaria è apprezzata dagli amanti degli sport acquatici, in particolare della vela e del surf.

Playa de la Arena

Più suggestiva è Playa de la Arena, nella parte occidentale di Tenerife. La sua particolarità risiede nella sabbia nera, ma non spaventatevi del suo colore, dato che si tratto di un litorale estremamente pulito! L’acqua dell’oceano è fresca e questo luogo è l’ideale per quanti cercano sole e tranquillità (la spiaggia è piccola) a Tenerife.

Playa Jardin

Ancor più particolare è Playa Jardin, a Puerto de la Cruz, che alla sabbia nera affianca uno splendido giardino botanico, su progetto dell’architetto Cesar Manrique. Il fondale roccioso e nero crea un contrasto perfetto con il verde e i colori di piante e fiori!

Playa de las Visitas

Una delle spiagge più ampie delle Tenerife è Playa de las Visitas, una meta molto apprezzata dalle famiglie, grazie ai suoi fondali bassi e sicuri. La bellezza delle acque marine e la pulizia della sabbia le hanno fatto meritare la Bandiera Blu e a poca distanza sono presenti numerosi negozi. Se siete nei dintorni di Arona e vi piace la movida, infine, non mancate di visitare Playa de Las Americas. La sabbia di origine vulcanica ogni tanto diventa nera e tutto intorno al litorale bar, discoteche e locali animano la vita notturna fino all’alba!

Le piscine naturali più belle di Tenerife

Per chi ama stare a bagno e rilassarsi, le acque dell’Oceano Atlantico potrebbero essere un po’ troppo tumultuose. Se poi si viaggia con i bambini, forse non è proprio la meta adatta per stare tranquilli. A meno di non provare le incantevoli piscine naturali di Tenerife, graziose pozze d’acqua placida dove anche i più piccini possono fare un tuffo in sicurezza. Ecco le più belle, assolutamente da scoprire.

Charco del Viento

Una delle più conosciute, meta di tantissimi turisti che arrivano alle Canarie, è la piscina naturale di Charco del Viento. Si trova presso La Guancha, nel nord dell’isola, ed è formata da quattro piccole pozze cinte dalle rocce scure di origine vulcanica. Sono presenti persino delle splendide insenature caratterizzate dal fondale sabbioso, per chi non vuole rinunciate alla comodità – quella che le spiagge di sassi spesso non offrono. Questo luogo è molto affollato praticamente in ogni periodo dell’anno, per alcune delle sue particolarità.

Innanzitutto, è molto semplice da raggiungere, grazie ad una lunga scalinata tenuta in perfette condizioni e ad un ampio parcheggio situato nelle vicinanze. E poi il panorama è unico: si può ammirare il profilo maestoso del vulcano Teide, ma anche i bananeti rigogliosi che si dipanano lungo la strada. Charco del Viento è una meta molto apprezzata anche dagli amanti dello snorkeling, visto che qui è possibile nuotare insieme ad una fauna marina spettacolare, senza dover affrontare le tormentate acque oceaniche.

Charco de la Laja

A soli pochi chilometri di distanza, c’è una piscina naturale decisamente meno conosciuta – e quindi meno affollata -, ma non per questo meno affascinante. Si tratta di Charco de la Laja, a due passi dal pittoresco paesino di San Juan de la Rambla (che, a proposito, merita assolutamente una visita se siete nei paraggi). Questo angolo di paradiso è stato modellato da sedimenti di lava che hanno creato una pozza d’acqua separata dal resto dell’oceano Atlantico, regalando ai turisti il luogo ideale per un tuffo mozzafiato.

Oltre ad un comodo parcheggio, per arrivare alla piscina c’è una bella scalinata che offre già la prima sorpresa: dall’alto, infatti, il panorama su Charco de la Laja è semplicemente strepitoso, con l’acqua di mille sfumature che fa sembrare il paesaggio un dipinto. Una volta scesi, ci sono solo rocce e bagni freschi ad attendervi. Attenzione però alle mareggiate, che costituiscono un pericolo per chi vuole immergersi nelle acque di questa pozza. Se l’oceano è agitato, meglio rimanere in alto ad ammirare lo spettacolo naturale.

Charco de Garachico

Sempre lungo la costa settentrionale di Tenerife, potete trovare un luogo incantevole dove portare anche i più piccini. Stiamo parlando del Charco de Garachico, un complesso di piscine naturali tra le più famose di tutta l’isola. La sua storia è decisamente particolare: le pozze si trovano a due passi dalla città di Garachico, che in passato era considerata la “porta d’ingresso” di Tenerife. Qui sorgeva il porto principale dell’isola (nonché uno dei più importanti dell’arcipelago delle Canarie). Il quale venne però distrutto, insieme a gran parte della cittadina, dall’eruzione del vulcano Trevejo nel 1706.

Fu un enorme disastro, che però contribuì inaspettatamente a creare quella che è oggi l’attrazione principale di Garachico. I sedimenti vulcanici, arrivando sino all’oceano e raffreddandosi, diedero vita alle splendide piscine naturali che attirano migliaia di turisti. Alcune pozze sono più alte e “pericolose”, adatte a chi è un po’ più temerario, mentre altre sono basse e caratterizzate da acque tranquille, l’ideale per le famiglie. Essendo praticamente in città, inoltre, offrono tantissimi servizi e ogni comodità immaginabile.

Piscine di Bajamar

Un’altra meta perfetta per i bambini si trova a Bajamar, deliziosa cittadina situata a poca distanza dal Parco Rurale di Anaga, una delle più grandi aree naturali dell’isola. Lungo la costa, potrete esplorare non solo una splendida spiaggia sabbiosa cinta dagli scogli (e quindi lambita da acque molto più tranquille), ma anche diverse piscine che, create dalla natura, sono state poi ulteriormente messe in sicurezza dall’uomo. Due di queste sono comunque caratterizzate da onde che, durante le mareggiate, ne movimentano le acque. Ce n’è poi una più piccina che è invece pensata proprio per i piccoli bagnanti.

Charco de la Araña

Nei pressi del villaggio di Los Silos, dove la costa è frastagliata e l’oceano semplicemente meraviglioso, sorge un angolo di paradiso tutto da scoprire. Si tratta del Charco de la Araña, una piscina naturale che appare solamente durante la bassa marea – quando il livello dell’acqua si alza, l’oceano “inghiotte” di nuovo gli scogli che cingono la piccola pozza. Il panorama è bellissimo, caratterizzato dalle scogliere di La Culata che vengono spazzate dall’Atlantico. Meta perfetta per chi ama lo snorkeling, qui potrete persino vedere lo scheletro di una balena Rorcual Boreal.

Piscina di La Jaca

Il sud di Tenerife è mediamente più ventoso e caratterizzato da un oceano più movimentato, ma anche qui ci sono piccole piscine naturali che meritano una visita. Una di esse è la piscina di La Jaca, situata nei pressi dell’omonima località, a pochi chilometri dalla località turistica di San Miguel de Tajao. Poco conosciuta, questa pozza è incastonata tra le rocce in modo da essere davvero protetta dalle impetuose onde dell’Atlantico, tanto che pare di stare davvero a bagno in una piscina.

Le escursioni da fare a Tenerife

Tenerife è l’isola più estesa dell’arcipelago delle Canarie, nell’Oceano Atlantico, di fronte al Marocco. E qui ci sono diverse escursioni da fare. Per la sua posizione geografica, gode di un ottimo clima durante tutto l’anno, diventando la meta perfetta sia per le vacanze invernali che estive, con l’aspetto positivo di trovarsi nell’Unione europea facendo parte politicamente della Spagna, anche se appartenente geologicamente all’Africa.

I cammini reali

A Tenerife, è interessante percorrere i cosiddetti “cammini reali”, lungo i quali trovare ben 82 tenute vitivinicole. Un tempo segno evidente di benessere economico, sono distribuite nelle cinque zone vocate alla produzione dell’uva: Tacoronte-Acentejo, Ycoden-Daute-Isora, Valle de la Orotava, Valle de Güímar e Abona. Acidi e fruttati al palato, questi vini vulcanici sfruttano la tipicità delle aree di produzione con scarse precipitazioni e venti sostenuti. Le viti vengono coltivate protette e al riparo dalle correnti per salvaguardare le piante.

In particolare, il Camino Real del Sur, tra Güímar e Fasnia, è un percorso lineare della durata di quattro o cinque ore che unisce il versante Güímar con la zona di Agaché e la gola di Herques, terminando al vecchio eremo di Fasnia.

Il Parco Rurale di Anaga

Tenerife offre vie imperdibili anche per i climber: quelle più lunghe si trovano nel Nord-Est, tra le ripide montagne e i profondi burroni del Parco Rurale di Anaga. Una delle salite più famose è quella al Roque Negro. Situata nell’omonimo borgo, presenta versanti ben attrezzati, uno dei quali, noto come il “lato oscuro”, è consigliato d’estate per poterlo affrontare al meglio. Altra cima molto popolare, e autentico oggetto del desiderio per gli scalatori esperti, è il massiccio di Las Ánimas, con percorsi sfidanti.

Il sentiero europeo GR131

Inoltre, da Tenerife, così come dalle altre isole Canarie, passa uno degli itinerari europei più importanti: il sentiero denominato E7 che parte dai Pirenei e permette di attraversare Spagna e Portogallo spingersi ai confini estremi dell’Europa, nell’Oceano Atlantico, alle Canarie ed è parte di un percorso che si sviluppa in tutta Europa per un totale di 5.000 km. L’ultima parte è contrassegnata dalla sigla GR131 e passa per le isole che compongono l’arcipelago: El Hierro, Fuerteventura, Gran Canaria, La Gomera, La Palma, Lanzarote e Tenerife. A Tenerife tocca La Esperanza, La Caldera, El Portillo, Degollada de Guajara e Vilaflor-Arona.

Il vulcano Teide

Con i suoi 3.718 metri, il Teide è la montagna più alta della Spagna e il terzo vulcano più alto del mondo. Riconosciuto come patrimonio mondiale dell’Unesco, è stato formato nel tempo da strati vulcanici, effetto delle numerose eruzioni di lava. Per questo cammino lungo 9 km è necessario essere in buona forma fisica ed essere preparati al progressivo cambiamento di altitudine perché dura sei ore e si arriva a un’altitudine di 1.194 metri. Se non si è interessati a raggiungere la cima a piedi, o magari si sta visitando la zona con la propria famiglia, è consigliato utilizzare l’auto o la funivia. In ogni caso, bisogna cercare di arrivare ai livelli superiori un po’ prima del tramonto per ammirare l’ombra che il vulcano getta su tutta l’isola: un’esperienza memorabile. Per godersi la vista all’alba, bisogna ottenere un permesso e soggiornare nel rifugio di Altavista, che si trova all’inizio della salita finale al cratere del Teide.

Le foreste di laurisilva di Anaga

A meno di un’ora di auto dal porto principale di Tenerife, Santa Cruz, si trova il Parco Rurale di Anaga. Un’escursione ideale attraverso questo esteso parco rurale deve includere il centro d’accoglienza di La Cruz del Carmen, sulla strada TF-1. A continuazione, una camminata per il sentiero di Las Vueltas de Taganana, per ammirare la frondosa laurisilva e il suo borgo storico, Taganana. Per riposarsi, non c’è niente di meglio che fare un tuffo e mangiare pesce fresco sulla spiaggia di Benijo o su quella del Roque de Las Bodegas.

San Cristobal de la Laguna

Vicino a Santa Cruz de Tenerife si trova l’antica Capitale, San Cristobal de la Laguna. Anche questo luogo è Patrimonio dell’Umanità ed è l’unico esempio di città coloniale non fortificata. Qui è stata fondata la prima università delle Canarie, così come la prima scuola superiore, diventando il fulcro intellettuale dell’arcipelago. Nel suo centro storico si trova la Cattedrale intitolata a Nuestra Señora de los Remedios, contemplato anche come santuario mariano. La costruzione risale al XVI secolo e l’elemento più emblematico è il campanile alto 28 metri in stile toscano che ricorda molto quello del Duomo di Torino. Qui si trova la campana più grande delle Canarie, oltre ad un battistero dell’epoca della Conquista. Nella piazza antistante, Plaza Doctor Olivera, si trova una statua dedicata a Giovanni Paolo II.

Il Museo Naturale e dell’Uomo

Tra le altre escursioni da fare a Tenerife e per conoscere meglio la cultura e la Storia dell’isola, è utile visitare il Museo Naturale e dell’Uomo, ospitato nell’edificio che prima era l’Ospedale Civile, ottimo esempio di architettura neoclassica. Al suo interno si possono trovare il Museo archeologico di Tenerife, l’Istituto Canario di Bioantropologia e il Museo di Scienze Naturali. Possiede la maggiore collezione esistente sulla cultura guanche, ovvero riguardante i primi abitanti dell’isola prima della conquista spagnola, oltre ad essere un riferimento mondiale in quanto alla conservazione delle mummie.

Itinerari in bicicletta a Tenerife

Non è facile percorrere Tenerife in bicicletta. La conformazione dell’isola rende le strade piuttosto ripide e adatte ai ciclisti più esperti.

La Ruta Garachico

Tuttavia, c’è un itinerario che darà molte soddisfazioni agli appassionati della due ruote, la Ruta Garachico – Erjos – Santiago del Teide – Masca – Buenavista – Garachico. Questo percorso ha un alto livello di difficoltà, con un percorso ripido e montuoso, adatto a ciclisti esperti di percorsi in montagna.

Al centro dell’isola, dove si erge il punto più alto di tutta la Spagna, il cono vulcanico del Teide, alto 3.718 metri, si trova un vero e proprio santuario per i ciclo-appassionati.

Da Los Cristianos a Playa Las Americas

Molto più fattibile è, invece, l’itinerario lungomare che va da Los Cristianos fino a Playa Las Americas proseguendo fino a Costa Adeje: è un percorso ciclabile ma anche pedonale di circa 6 km, con pochi attraversamenti e tratti in cui passano le auto. Il panorama è un susseguirsi di lunghe spiagge attrezzate di sabbia, ciottoli o scogli. Su tutto il tragitto ci sono bar, locali, ristoranti e negozi.

Cosa vedere a Santa Cruz de Tenerife

Santa Cruz de Tenerife è la Capitale di Tenerife. Intorno al porto si estendono ampi viali, piazze, spazi verdi, senza dimenticare i begli esempi di architettura modernista.

Il centro nevralgico della città, vicino al mare, è la plaza de España, sort a metà del XX secolo nel punto occupato in precedenza dal castello di San Cristóbal del XVI secolo.

Il carnevale di Santa Cruz de Tenerife

Il Carnevale di Santa Cruz de Tenerife è considerato uno dei più vivaci al mondo. È stata infatti dichiarata manifestazione di “Interesse Turistico Internazionale”: una grande festa che coinvolge città e villaggi con ritmi e balli che si avvicinano ai Carnevali sudamericani.

Al Carnival Queen Gala, la sfilata è un carosello di colore e allegria, con costumi pieni di piume e paillettes. Proprio i costumi possono arrivare a misurare più di tre metri di altezza e pesare fino a 400 kg per la ricchezza nelle decorazioni.

Le due giornate più importanti sono il giorno del “coso apoteosis”, un’emozionante sfilata di carri allegorici e gruppi folcloristici che si muovono al ritmo contagioso delle comparsas, gruppi di musicisti locali, e la tradizionale “sepoltura della sardina”, uno spettacolo irriverente, dove le donne fingono di piangere per la fine dei festeggiamenti.

Borghi e villaggi di Tenerife

A Nord dell’isola di Tenerife si trova Garachico, un borgo tipico canario fondato da un banchiere genovese alla fine del XV secolo. Si tratta di uno dei paesini più incantevoli dell’isola. La sua storia si può conoscere passeggiando per il centro storico, caratterizzato da un ricco patrimonio architettonico risalente ai secoli XVI e XVII. È uno dei centri storici artistici e meglio conservati e rappresentativi delle isole Canarie.

Il suo porto è stato il punto di riferimento nel traffico commerciale tra l’Europa e le colonie spagnole in America; la parte più antica è stata distrutta nel 1706 da un’eruzione vulcanica. Gli effetti più evidenti di questo fenomeno è El Caletón, una serie di piscine naturali formate dalla lava sulla costa della cittadina.

Cosa fare con i bambini a Tenerife

Spiagge kids friendly

Le spiagge catalizzano tutta l’attenzione dei bambini quando si va a Tenerife. Da non perdere per chi organizza una vacanza in famiglia sono Las Teresitas, El Camisón, Playa Jardín, La Arena e Playa del Duque, circondata da una passeggiata che la collega con più di otto spiagge vicine, dove si trovano alcuni degli hotel più noti delle Canarie. Anche le piscine naturali, come Bajamar, meritano una visita.

I parchi

Così come i parchi acquatici, compresi lo scenografico Siam Park, il più grande parco acquatico d’Europa che si trova che si trova ad Adeje, nel Sud dell’isola, con cascate, ponti, scivoli e un acquario pieno di squali, e l’Aqualand Costa Adeje con piscine, scivoli, castelli incantati e onde artificiali e che offre uno spettacolo di delfini premiato come migliore al mondo dall’Associazione Internazionale degli Istruttori di Animali Marini.

Il Loro Parque di Tenerife è celebre per ospitare la più grande collezione di pappagalli del mondo con oltre 300 specie. L’obiettivo del parco è la protezione e la conservazione degli animali in via di estinzione.

Balene e delfini

Ma Tenerife è sinonimo di “osservazione”. Al largo della costa dell’isola si possono ammirare delfini e balene che qui godono di un habitat incontaminato e sicuro e che l’International Marine Animal Trainers Association (IMATA) – associazione impegnata verso il rispetto di tutti gli animali – ha valutato come il migliore del mondo, mentre La Caldera de La Orotava, l’area ricreativa Ramón el Caminero e il famoso Monte del Agua sono aree ideali per dedicarsi al birdwatching insieme ai più piccoli.

Stargazing

Un’altra attività popolare a Tenerife è l’osservazione delle stelle, lo stargazing: ci sono splendidi punti panoramici nel parco nazionale del Teide, come il belvedere Llano de Ucanca o la vista dalla montagna Guajara.

Quando andare a Tenerife

Come in tutte le isole Canarie, anche Tenerife si trova in quella zona che vanta più ore di sole in Europa, più di 3.000. Ed è la posizione geografica a favorire giornate lunghe e piene di sole durante tutto l’anno.

Se però si deve scegliere il periodo migliore per andare a Tenerife, il consiglio è di prediligere i mesi che vanno da aprile a ottobre, mentre tra dicembre e febbraio sono considerati mesi di alta stagione in quanto durante questo periodo arrivano molti turisti sia spagnoli sia provenienti dai Paesi del Nord Europa che fuggono dai rigidi inverni.

Come arrivare a Tenerife

In aereo

L’isola di Tenerife è raggiungibile con voli diretti dall’Italia. L’aeroporto Tenerife Sud o Reina Sofía è il moderno aeroporto internazionale dell’isola a 10 km circa dalla Capitale, Santa Cruz de Tenerife, mentre nella zona Nord, Tenerife ospita un altro aeroporto, quello di Tenerife Nord o Los Rodeos, che concentra il traffico areo tra le isole, oltre a voli regolari sia nazionali sia internazionali ed è a 63 km dalla Capitale. I voli dall’Italia solitamente atterrano a Los Rodeos.

In nave

Si può arrivare a Tenerife anche in nave, partendo da una delle altre isole delle Canarie. Le linee marittime che collegano Tenerife alle altre isole occidentali come La Gomera, El Hierro e La Palma arrivano e partono dal porto di Los Cristianos, nella zona Sud dell’isola.

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Genova, Salone Nautico e tutti gli altri eventi fuori salone

Torna l’imperdibile appuntamento con il Salone Nautico di Genova, la più grande fiera internazionale dedicata alla nautica da diporto: giunto alla sua 63esima edizione, andrà in scena dal 21 al 26 settembre 2023 con un ricchissimo calendario di spettacoli che coinvolgerà l’intera città. Oltre ai numerosissimi padiglioni dedicati agli espositori, dove scoprire tutte le ultime novità del settore, ci sono infatti molti altri eventi fuori salone davvero interessanti. Scopriamoli insieme.

Il Salone Nautico di Genova e non solo

Genova è una città meravigliosa, che in occasione dell’annuale Salone Nautico si anima in maniera speciale. Migliaia di persone giungono da tutt’Italia – e non solo! – per partecipare alla fiera, dove si riuniscono espositori internazionali per mostrare le loro ultime novità e le tecnologie più all’avanguardia nel settore. Ma in questo periodo dell’anno ci sono tanti altri eventi dedicati anche a chi non subisce il fascino del mondo nautico: dalla caccia al tesoro tra i caruggi genovesi agli incontri in biblioteca, ecco quali sono gli appuntamenti che non possiamo proprio perdere.

Gli eventi fuori salone da non perdere

Venerdì 22 settembre si parte a tutta musica. In Piazza Fontane Marose va in scena Piano Sky, un concerto unico al mondo suonato ad un pianoforte sospeso tra le nuvole. Mentre i Palazzi dei Rolli ospitano un aperitivo speciale e poi una serata in discoteca… senza volume: si tratta del Radici Festival 2023, che porta tanta bella musica tra gli antichi edifici del ‘500, da ascoltare rigorosamente in cuffia scatenandosi in balli fino a notte fonda. L’ideale per divertirsi senza disturbare, in una location sensazionale.

Sabato 23 settembre, invece, è il turno del Porto Antico che si anima con I’m Blue: una serata a tema anni ’90, con le migliori hit del decennio per fare un tuffo nel passato e coinvolgere grandi e piccini. Per chi invece vuole regalarsi un’esperienza indimenticabile, domenica 24 settembre si svolge la caccia al tesoro Sulle onde del mare, che conduce i partecipanti tra le piazze e gli stretti caruggi di Genova. È un modo divertente e originale per scoprire non solo i luoghi più autentici della città, ma anche i personaggi ad essa legati e tante incredibili storie di mare.

Lunedì 25 settembre prosegue il tour del centro storico genovese a suon di musica, con la Blue Band. I ragazzi del liceo musicale Pertini conducono un concerto itinerante assolutamente da non perdere. Infine, in Piazza Largo Pertini – per tutta la durata della fiera – è possibile visitare la mostra fotografica Il Salone Nautico, la Liguria, il Mondo: diversi totem mostrano le prime pagine dello storico quotidiano Il Secolo XIX sin dalla sua prima edizione, per ricordare eventi nazionali e internazionali, appuntamenti sportivi e cronache liguri del passato e di oggi.

Ma non è ancora finita: il 2023 è un anno speciale per la città di Genova, che è stata eletta Capitale del Libro. A partire proprio da settembre, per ben 12 mesi le biblioteche del territorio accolgono eventi promozionali, letture pubbliche e interventi culturali con tanti ospiti internazionali. Tanti sono gli appuntamenti che si accavallano con il Salone Nautico. È il caso di quello ospitato presso la Bublioteca Lercari dal 20 al 29 settembre, un’esposizione dedicata alla cronaca delle prime edizioni della fiera. O ancora, presso la Biblioteca Berio, dal 21 al 26 settembre si può ammirare le riproduzioni delle copertine a tema marinaro della rivista municipale o ascoltare alcune letture sull’argomento.

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L’offerta lampo easyJet da cogliere al volo

La compagnia aerea easyJet ha appena lanciato un’offerta da cogliere al volo: 250mila biglietti aerei scontati del 20% per soli due giorni.

La promozione parte oggi e dura fino alla mezzanotte di domani 26 settembre. Consente di prenotare voli in partenza tra il 1° ottobre e il 20 marzo del 2024.

easyJet vola in Italia, Europa, ma anche in alcuni Paesi del Nord Africa e persino in Medio Oriente e l’offerta è valida su tutti questi voli in partenza dagli scali italiani. Infatti, con questa offerta vale la pena approfittarne per prenotare un volo a medio raggio.

Noi vi consigliamo tre mete: Mar Rosso in Egitto, Israele e Islanda, ed ecco anche spiegato il perché.

Mar Rosso forever

Il Mar Rosso è sempre una buona idea. Le offerte di easyJet sono valide per voli diretti a Sharm el-Sheikh, Hurghada e Marsa Alam. Ed è in quest’ultima località che vi suggeriamo di atterrare per raggiungere uno dei punti più incontaminati del Paese.

È il Parco nazionale di Wadi el Gemal, la “Valle dei cammelli”, che si estende lungo 120 chilometri di costa ed è costituito per due terzi da terra e per un terzo da mare. E che mare. Qui si trova la barriera corallina più intatta di tutto il Mar Rosso, un giardino sommerso, vero e proprio paradiso delle immersioni. Al confronto, il reef di Sharm el-Sheikh non è niente, racconta chi ha avuto la fortuna di perlustrare entrambi i fondali.

Mante, murene, tartarughe, pesci Napoleone, pesci Palla, delfini, squali balena e persino dugonghi: il parco ospita un centinaio di specie marine e 7.660 ettari di piante che ne popolano i fondali.

Le bellezze non finiscono qui. All’interno del reef si formano delle piccole piscine naturali con il fondo sabbioso, habitat naturale di numerose specie, e, al largo, in mezzo al nulla, si vedono affiorare alcuni sandbank: sono le Hamata Islands, isole di sabbia bianchissima, anche chiamate le Maldive egiziane – su cui è vietato l’approdo (tranne a qualche fortunato che è qui a raccontalo) – che sono diventate ormai il paradiso degli uccelli e dei birdwatcher. Non solo mare, però.

Come abbiamo detto, qui c’è soprattutto deserto: roccioso, con colline, montagne, sentieri, percorsi di trekking e per le fat bike (discipline da praticare la mattina presto quando non fa ancora troppo caldo!). Sono tantissime le attività che riserva questo luogo apparentemente vuoto e disabitato. In realtà, vi crescono ben 140 specie di piante e arbusti. Basta che piova per un giorno che, da arida, la terra si colori di verde per mesi. E poi, gazzelle, stambecchi, volpi, falchi e vari tipi di rettili e insetti (anche gli scorpioni, ovviamente).

Nascosti tra i wadi ci sono anche piccoli villaggi beduini, sparsi qua e là. Qui si può provare l’esperienza di una cena nel deserto, dove le notti stellate sono più buie e limpide che mai, grazie alla mancanza di inquinamento luminoso a cui noi non siamo affatto abituati.

Le meraviglie di Israele

Ci sono offerte della compagnia low cost anche verso l’aeroporto di Tel Aviv, una splendida città di mare e una delle mete preferite dai giovani per i suoi quartieri, i locali notturni, lo street food, ma anche perché da qui è facile raggiungere altre destinazioni del Paese, come Gerusalemme, il deserto del Negev e i meno noto Parco Nazionale Timna, il Mar Morto e i numerosi siti storici e archeologici.

Israele è un Paese che vanta delle incredibili eccellenze. Oltre a esserci la città più antica del mondo, vi si trova il punto più basso al mondo sulla terraferma, il Mar Morto, 400 metri sotto il livello del mare, e il più grande cratere erosivo al mondo, il Cratere Ramon.

Se volete fare un tour fuori rotta, il nostro consiglio è di visitare la Galilea, una delle regioni più affascinanti e belle di Israele. Situata nella parte settentrionale del Paese, è una zona ricca di storia, cultura e bellezze naturali. Conosciuta come il luogo in cui si svolsero molti degli eventi biblici, come Nazareth, Cafarnao e il Lago di Tiberiade, attrae per i suoi siti storici e il paesaggio lussureggiante e rigoglioso. Il territorio offre un’ampia varietà di riserve naturali, parchi, come le alture del Golan, e anche luoghi dove rilassarsi.

Tra imponenti montagne e morbide colline, questa regione è rinomata anche per i suoi pregiati vigneti.

Islanda, terra di fuoco e ghiaccio

Poiché un viaggio in Islanda è ancora piuttosto costoso, quando capitano delle offerte come questa non bisogna farsele scappare.

Se c’è un Paese – vicino – che affascina questo è proprio l’Islanda. Qui la natura la fa da padrona, gli abitanti, a parte la Capitale Reykjavík, sono pochissimi nel resto dell’isola praticamente incontaminata.

Per chi parte già quest’autunno c’è la possibilità di assistere a uno degli spettacoli più belli che Madre Natura ci possa regalare: l’aurora boreale.

Ma l’Islanda è rinomata per i suoi paesaggi drammatici, modellati dalle forze della natura. Dalle spiagge di sabbia nera, come quella di Reynisfjara, ai profondi fiordi, alle montagne di ghiaccio, i crateri e i deserti vulcanici, la natura islandese è primordiale ed è lo sfondo perfetto per fotografi e amanti dell’avventura.

Non avete idea di quanto sia incredibile Breiðamerkursandur, la cosiddetta spiaggia dei diamanti, o le altissime cascate come Seljalandsfoss o Gullfoss o ancora le numerose piscine di acque calde che s’incontrano di tanto in tanto (e non c’è soltanto la Laguna Blu) e i geyser bollenti che improvvisamente zampillano dalla terra roboante, come quello più famoso di Strokkur. E potremmo andare avanti all’infinito.

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C’è una grande torta nuziale in un giardino inglese. E puoi visitarla

Immensa, decorata come in una fiaba e dentro un suggestivo ed elegante giardino inglese: stiamo parlando di una grande torta nuziale che, da questa estate, è possibile visitare nella lussureggiante area verde di una famosa tenuta della contea del Buckinghamshire, in Inghilterra.

Bianca, finemente decorata con dettagli color verde menta, celesti e dorati, si tratta di un’installazione artistica dall’aspetto davvero magico. E, naturalmente, non commestibile essendo stata realizzata con 25 mila piastrelle. Ma The wedding cake, questo il nome dell’installazione, non perde il suo fascino che non è solo quello di imbattersi in un’opera d’arte che sembra uscita da un sogno, infatti è possibile visitare anche il suo interno (esatto: c’è una porta per accedervi) e accrescere la sensazione di incanto grazie a una vera e propria immersione nella fantasia. A realizzarla, nei giardini di Waddesdon Manor, l’artista portoghese Joana Vasconcelos.

The wedding Cake, l’opera d’arte che celebra l’amore

Celebra l’amore The Wedding Cake di Joana Vasconcelos, lo dice il nome, ma ce lo ricordano anche le fattezze che richiamano proprio quelle di una sontuosa e ricca torta nuziale uscita da una fiaba. Si trova nel giardino di una tenuta inglese ed è davvero imponente, basti pensare che l’artista portoghese per realizzarla ha utilizzato 25 mila piastrelle. Si può ammirare dall’esterno, ma anche dall’interno e, a commissionarla, è stata la Rothschild Foundation. Il barone Ferdinand de Rothschild, infatti, fece costruire Waddesdon Manor, con il meraviglioso giardino in cui ammirare la grande torta, tra il 1874 e il 1885 perché custodisse la sua collezione d’arte. Sempre lì ospitava delle feste.

Oggi il proprietario della magione è Lord Jacob Rothschild ed è possibile vistarla in tua la sua straordinaria bellezza: sia negli interni, in cui spiccano ricche decorazioni, sia nelle aree esterne, con il suggestivo giardino in stile vittoriano.

In questo contesto, che sembra un sogno diventato realtà fatto di colori sgargianti, verde intenso, cura e bellezza, si trova The Wedding Cake, visitabile fino al 26 ottobre e che vale la pena di essere inserita tra le cose da vedere, se si programma una vacanza nella contea del Buckinghamshire, che si trova nella zona sud-orientale dell’Inghilterra.

Dalla torta nuziale alla tenuta: immersi in un sogno

L’installazione è alta circa 12 metri e si sviluppa su tre livelli, per visitarla c’è tempo fino al 26 ottobre 2023. Si trova all’interno di un boschetto nel giardino e la visita dura circa 45 minuti. Come spiegato sul sito ufficiale si tratta di una celebrazione dell’amore, della festa e della gioia; le piastrelle – realizzate dalla manifattura portoghese – sono multicolore, nei toni pastello e ricordano la glassa che ricopre i dolci.

La torta è solo una delle tante meraviglie che si possono ammirare in questa tenuta che è un vero e proprio luogo d’arte e di bellezza. Tanto da essere stato scelto in diverse occasioni come location e ambientazione di film, serie televisive e produzioni famose. Tra le più celebri come dimenticare che è stato uno dei set di La Regina Carlotta: una storia di Bridgerton, The Crown (serie 2 e 5) e Downton Abbey (stagione 2).

È possibile visitare Waddesdon Manor e i suoi giardini, lasciarsi incantare dalle opere d’arte che custodisce (basti pensare che la collezione supera i 15 mila pezzi), dai suoi tanti luoghi suggestivi e prendere parte agli eventi (tutti da scoprire sul sito ufficiale).