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Tree Hotel: dormire in un nido d’uccello nella foresta svedese

Organizzare un viaggio in Svezia è sempre un’ottima idea, lo è perché il Paese scandinavo è un concentrato di bellezze naturalistiche che incantano e sorprendono a ogni passo compiuto. Da una parte ci sono le isole che si snodano lungo la costa, dall’altra i laghi fiabeschi che caratterizzano l’entroterra. Tutto intorno, poi, si snodano vaste foreste e rilievi glaciali che circondano le città.

Meta prediletta degli amanti della natura, il Paese offre moltissime esperienze inedite tutte da vivere e condividere. Alcune di queste passano inevitabilmente anche per gli alloggi, che non solo solo luoghi del riposo e del ristoro, ma diventano parte integrante e caratterizzante delle avventure di viaggio. In Svezia, infatti, esistono molte sistemazioni integrate col paesaggio per garantire agli ospiti un contatto vero e autentico con la natura selvaggia.

Ed è proprio di un alloggio così che vogliamo parlarvi oggi, di un tree hotel immerso in un paesaggio primordiale nella zona settentrionale del Paese. Molto più di una casa sull’albero, ma un vero e proprio nido d’uccello incastonato nella foresta svedese. Il vostro sogno a occhi aperti comincia qui.

Dormire in un nido d’uccello nella foresta svedese

Il nostro viaggio di oggi ci porta alla scoperta di una destinazione ancora poco battuta dal turismo di massa, quella che ci conduce sulle sponde di un fiume che corre nelle profonde foreste della Svezia settentrionale. Ci troviamo a Granö, un piccolo insediamento urbano che conta poco più di 200 abitanti e che si snoda nel comune di Vindeln, a Västerbotten.

Proprio qui, immersa in una natura incontaminata e selvaggia esiste una piccola struttura ricettiva perfettamente integrata con l’ambiente circostante, un villaggio dove la vita scorre lenta e dove tutti sono invitati a lasciare alle spalle lo stress cittadino per contemplare le meraviglie di Madre Natura. Diversi gli alloggi proposti, tra cui anche diverse case sull’albero.

“Vivi come un uccello”: è questo l’invito ai viaggiatori di Granö Beckasin che tra gli alloggi propone proprio quattro bird nests, case sorrette tra gli alberi che per forme, lineamenti e concept sono ispirate ai nidi d’uccello che popolano la foresta.

Un alloggio da sogno nella natura

Dormire all’interno di un nido d’uccello è un’esperienza davvero unica, perfetta per tutti coloro che cercano un rifugio lontano dalla città e dai ritmi frenetici che caratterizzano la quotidianità. Gli alloggi sull’albero di Granö Beckasin affacciano direttamente sul fiume che attraversa il territorio e sulla foresta svedese, una delle zone più selvagge dell’intero Norrland.

Le case, costruite con materiali naturali e riciclabili sono semplici, ma dotate di ogni comfort. Non mancano, ovviamente, ampie vetrate panoramiche per godere della bellezza dei dintorni a ogni ora del giorno e della notte.

La struttura è aperta tutto l’anno, tuttavia consigliamo di raggiungerla in inverno per toccare con mano la magia di questa stagione che trasforma il Paese in una cartolina incantata. Ma non è tutto perché da ottobre a marzo gli ospiti possono ammirare tutta la bellezza dell’aurora boreale che infiamma i cieli della Svezia restando nel proprio nido, tra gli alberi.

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SiViaggia ti regala il numero 32 dello sfogliabile GATE

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda e attualità.

A pagina 84-87 del numero 32 trovate un articolo di SiViaggia dedicato ai luoghi della Gilded Age negli Stati Uniti d’America, l’età dorata della fine del XIX secolo. In quel periodo, splendide mansion sorsero come funghi a Newport, nel Rhode Island, il più piccolo degli Stati USA, come “cottage estivi” per i ricchi dell’epoca Splendide dimore ispirate ai palazzi rinascimentali italiani e ai castelli francesi. Un tviaggio da sogno.

E poi, qualche nostro consiglio per organizzare gite fuoriporta in Italia, tra le nostre ville di delizia e tante attività da fare all’aria aperta per scoprire il Belpaese.

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Come organizzare una visita all’acquario di Genova

Eccoci pronti per una visita all’Acquario di Genova, lo storico acquario della città situato nel porto antico di Genova, a Ponte Spinola.

Iniziamo con qualche curiosità e un po’ di numeri: l’Acquario di Genova è il più grande acquario d’Europa, più di 27 mila metri quadrati di superficie espositiva, progettati da Renzo Piano, 70 vasche alla scoperta delle diecimila animali di oltre 400 specie diverse che ospita. Si contano ad oggi fino a 30 milioni di visitatori, numeri notevoli, quasi da capogiro.

L’acquario venne inaugurato nell’ormai lontano 1992, più di 30 anni fa, in occasione delle Colombiadi, una manifestazione espositiva che celebrava cinquecento anni dalla scoperta dell’America. È stato in seguito più volte ampliato e modificato, e sono stati aggiunti alcuni padiglioni per venire sempre più incontro alle esigenze dei numerosi visitatori.

Si tratta di un posto dove è possibile vedere da vicino le magie della natura, imparando a rispettare il mondo animale, conoscendolo nelle sue mille sfaccettature. L’ingresso all’acquario ha un costo molto basso, e se vuoi evitare la fila puoi prenotare il tuo ingresso qui e acquistare il biglietto comodamente online; con questa prenotazione in particolare hai un pranzo incluso nel Tender Cafè, il moderno punto ristoro con vista sul porto.

In questo articolo troverai tante informazioni e consigli utili per una visita all’Acquario di Genova, dalla durata del tour alle cose da vedere e da fare all’interno. Buona lettura!

L’Acquario di Genova: le aree espositive

Vediamo innanzitutto come è disposta l’area espositiva interna. Come abbiamo anticipato è piuttosto ampia, ed è dislocata su 27 mila metri quadri con la presenza di diverse aree, suddivise in base alle zone territoriali di appartenenza delle specie animali.

Non si parla soltanto di specie acquatiche: le specie di animali variano dagli uccelli, ai pesci di ogni provenienza, ai mammiferi, ai rettili, agli anfibi: una vera e propria finestra sul nostro pianeta.

Ecco alcune delle aree tematiche interne:

  • il Pianeta Blu, all’inizio del percorso;
  • la Grotta delle Murene, nella simpatica vasca cilindrica;
  • la Laguna delle Sirene, è qui che si trovano i Lamantini;
  • la Baia degli Squali: i giganti del mare, i predatori per eccellenza;
  • la Sala delle 5 Terre, dedicata all’omonima area territoriale;
  • la Sala degli Abissi, dotata di visori un viaggio in fondo al mare;
  • la Nave Blu, il mondo tropicale con la vasca tattile per accarezzare le razze;
  • il Padiglione delle biodiversità: un vero e proprio viaggio negli ambienti più diversificati, dalle foreste tropicali alle Eolie, per 150 specie di organismi animali e vegetali.

Questo e altro ancora in un viaggio tra le vasche e i percorsi marini, tutto da scoprire.

Cosa fare durante la visita all’Acquario di Genova

Non solo visitare, ma fare esperienze a tu per tu con la vita marina è un must per i visitatori dell’acquario.

Le attività da fare infatti sono molte e di diverso tipo: dagli incontri ravvicinati con gli animali, alle esperienze con le vasche tattili, alle rappresentazioni multimediali all’avanguardia, ma vediamo nel dettaglio cosa vedere all’Acquario di Genova.

A tu per tu con i delfini: all’interno dell’acquario uno sguardo a parte merita questo nuovo padiglione, costituito da 4 vasche a cielo aperto con un impatto visivo del tutto innovativo. Le vasche sono visibili da due angolature, sia dall’alto che dal basso, e ospitano anche i lamantini, squali di varie specie, foche, delfini, i grandi protagonisti dell’acquario, e anche i pinguini.

È qui che puoi entrare in stretto contatto con i delfini, attraverso un emozionante incontro di 1 ora e 45 minuti disponibile con prenotazione anticipata. Attenzione! I posti sono limitati.

Gli esperti ti spiegheranno tutte le modalità di gestione e addestramento di questi mammiferi eccezionali all’interno di un’area riservata, e potrai partecipare ad alcune sessioni di osservazione attiva degli animali proprio nella stessa area privata dove normalmente si svolgono le attività di ricerca, studio e salvaguardia di questi animali tra i più belli del mare. L’attività non è inclusa nell’ingresso all’acquario.

Se ami i mammiferi marini ti consiglio di partecipare a un tour che combina l’ingresso all’acquario con una crociera con avvistamento balene.  Si svolge proprio nella zona che comprende questa vastissima gamma di elementi di biodiversità, nel Santuario Pelagos, per un’esperienza totalmente immersiva. Puoi partecipare prenotando il tour online, sarà per te un’esperienza indimenticabile!

A tu per tu con i pinguini: un’esperienza di 1h e mezza a stretto contatto con la vita di questi simpatici animali, dalla preparazione del cibo alla distribuzione dei pasti, per conoscere da vicino il loro mondo con un esperto a disposizione. Questa attività non è inclusa con l’ingresso nell’acquario, e ha un costo a parte; va prenotata con un anticipo di tre giorni lavorativi.

Impara giocando: l’Experience Museum è pensato per il divertimento di bambini e ragazzi attraverso l’uso dei 5 sensi, nella “città” a loro dedicata.

Una sala per gusto, vista, tatto, udito e olfatto, più altre due aree giochi tematiche. Uno spazio davvero divertente per i più piccoli, che una volta terminata la visita all’acquario possono accedere ad ulteriori spazi in una giornata di apprendimento e avventura. Anche qui è necessario acquistare un biglietto a parte, puoi assicurarti il tuo ingresso prenotando online in anticipo.

Vista aerea su Genova: qui è possibile prenotare una visita sulla splendida città di Genova, salendo su un ascensore che permette una visuale mozzafiato! Arriverai a 40 metri di altezza, e potrai ammirare il panorama con una rotazione di 360°. Una volta terminata la visita all’Acquario di Genova puoi partecipare a questa piccola avventura e vederla dall’alto, è un’esperienza imperdibile se ti trovi in città. Perchè non approfittarne?

Oltre l’Acquario: la biosfera di Genova

Nel porto antico di Genova è presente una spettacolare struttura circolare in vetro, progettata da Renzo Piano, che ospita la fauna e la flora delle foreste tropicali in uno spettacolo da vedere assolutamente. È la biosfera di Genova, un tripudio di esemplari vegetali da studiare da vicino. Tra questi il banano, la cannella e altri esemplari anche rari di piante, oltre a quelle più tradizionali utilizzate dall’uomo. Un ambiente unico al mondo situato proprio nella stessa zona dell’acquario.

Acquistando anticipatamente il tuo ingresso alla biosfera di Genova potrai saltare la fila, e accedere a questo miracolo della natura per una giornata intera, a contatto con più di 150 specie di organismi animali e vegetali per la salvaguardia e il sostegno della biodiversità. Prenota il tuo ingresso qui.

Alcuni consigli per la visita all’Acquario di Genova

Una domanda che i visitatori si fanno spesso è quanto tempo ci vuole per visitare tutte le aree espositive dell’acquario.

Ecco la risposta: la durata della visita all’Acquario di Genova dipende da persona a persona, ma con molta probabilità non impiegherai meno di due ore e mezza, né più di quattro ore. Possiamo dire che con una visita di mezza giornata potrai visitare tutto quello che desideri, passeggiando e visitando le varie aree secondo il tuo ritmo.

Se ti stai chiedendo qual è l’orario migliore per visitare l’Acquario di Genova sappi che, se preferisci i luoghi poco affollati, ti conviene arrivare la mattina presto subito dopo le nove, cioè poco dopo l’orario di apertura. In alternativa puoi iniziare la visita nel primo pomeriggio, intorno alle 15. Le ore centrali sono piuttosto affollate, i visitatori accorrono da tutta Italia e Europa.

Per quanto riguarda gli orari di apertura e chiusura variano a seconda dei periodi dell’anno.

Nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre l’orario di visita dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 20:00, con ultimo ingresso alle ore 18:00, mentre il sabato e i festivi l’acquario apre alle 9:30 e chiude alle 21:00, con ultimo ingresso alle ore 19:00. Nei mesi estivi di luglio e agosto l’acquario segue un’orario di apertura speciale: tutti i giorni h. 8.30-22.30, con l’ultimo ingresso alle h. 20.30.

Infine nei mesi invernali, gennaio, febbraio, novembre e dicembre, l’acquario è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 20.00, con ultimo ingresso alle h. 18.00. Il sabato, domenica e i giorni festivi l’orario è dalle h. 9.30 alle 21.00 con ultimo ingresso alle h. 19.00.

Sia che tu decida di visitare l’Acquario di Genova in estate che in inverno ti consiglio di seguire sempre il sito di riferimento, per verificare che non ci siano particolari modifiche agli orari di apertura e chiusura, in modo da non incorrere in brutte sorprese.

Ora sei a conoscenza di tutte le informazioni che ti servono per una visita all’Acquario di Genova. Non si tratta di un semplice acquario: preparati per scoprire un luogo magico, dove la natura ti lascerà a bocca aperta e gli animali sapranno regalarti emozioni uniche. Come hai potuto leggere con l’ingresso all’acquario è possibile combinare anche una vasta gamma di attività nelle zone limitrofe, grazie alle numerose attrazioni nell’area del porto antico.

È proprio per questo che l’acquario è tanto amato anche dai bambini, che molto potranno apprendere grazie alle diverse attività a disposizione con addestratori e informatori esperti, oltre a vivere un’esperienza memorabile e avere la possibilità di incontrare da vicino tantissime specie di animali. Non mi resta che dirti buon divertimento!

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Wiki Loves Monuments, la bellezza dell’Italia in una foto

L’Italia è la “terra di santi, poeti e navigatori”, ma è anche il Paese delle bellezze naturali, dei capolavori artistici e architettonici, di una cultura secolare, del buon cibo, di storie e tradizioni conservate e tramandate da generazioni. Sì, viviamo in un territorio meraviglioso che non smette mai di stupire. Non è un caso che ogni giorno migliaia di persone, provenienti da ogni parte del mondo, arrivino qui con l’intenzione di esplorare lo Stivale in lungo e in largo.

Città, metropoli e borghi, e poi ancora spiagge dorate, montagne e colline: le cose da vedere sono tante e tutte sono destinate a incantare. A queste si aggiungono anche i musei e i luoghi d’arte, così come gli edifici religiosi, simboli della cultura italiana nel mondo.

Ed è proprio alla sacralità del BelPaese che è dedicata l’edizione 2023 di Wiki Loves Monuments, il più grande concorso fotografico del mondo che coinvolge professionisti e amatoriali con l’obiettivo di documentare e celebrare la bellezza dell’Italia in una foto.

Una foto per raccontare l’Italia

Nella scelta delle future destinazioni di viaggio, molto spesso, ci lasciamo ispirare dagli scatti degli altri. Basta dare uno sguardo tra i feed dei social network più popolari del momento per lasciarsi conquistare da tutte quelle fotografie che raccontano l’anima di città e Paesi interi.

Ed è proprio attraverso la fotografia che Wiki Loves Monuments vuole raccontare la bellezza Made in Italy. Il concorso, organizzato da Wikimedia Italia in collaborazione con FIAF, con il patrocinio del Dicastero Vaticano per la Cultura e l’Educazione, UCEI, ANCI e ICOM Italia, ha come obiettivo quello di arricchire l’enciclopedia online, fruibile a tutti, per diffondere e celebrare la cultura italiana nel mondo.

Sin dalla sua prima edizione il concorso fotografico ha raccolto l’entusiasmo di moltissime persone collezionando quasi 3.000 di immagini e contando oltre 100.000 partecipanti a livello globale. L’edizione italiana non è da meno: dal 2012, circa 8.750 fotografi professionisti e amatoriali hanno caricato su Wikimedia Commons più di 180.000 fotografie che ritraggono monumenti e altri beni culturali. A questi numeri si aggiungono anche più di 60.000 edifici religiosi caricati nel 2023.

Battistero del Complesso Monumentale di San Pietro, Asti

Fonte: Marco Odina, CC BY-SA 3.0

Battistero del Complesso Monumentale di San Pietro, Asti

Wiki Loves Monuments: come partecipare

È proprio agli edifici religiosi che è dedicata questa edizione di Wiki Loves Monuments. La partecipazione è libera e aperta a tutti coloro che non viaggiano mai senza smartphone o reflex alla mano, che si tratti di professionisti o di semplici appassionati.

Il concorso si svolge interamente online: basterà caricare la propria fotografia sul sito ufficiale di Wiki Loves Monuments dal 1 al 30 settembre. Al termine della scadenza, una giuria di esperti nominata da Wikimedia Italia selezionerà le 200 foto più belle per poi decretare i 10 scatti vincitori. La premiazione è prevista nel mese di novembre. Se cercate ispirazione per le vostre fotografie, potete scaricare l’app dedicata al concorso. Grazie a questa potrete cercare i monumenti partecipanti e poi caricare il vostro lavoro.

Se siete amanti delle meraviglie del Belpaese, e siete soliti immortalarle con i vostri device, non vi resta che mettervi in giorno e raccontare la bellezza dell’Italia con le vostre fotografie.

Sacra San Michele

Fonte: Elio Pallard, CC BY-SA 4.0

Sacra San Michele
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Alla scoperta della città di Asti e dei suoi dintorni

Langhe e Monferrato sono tra le zone più ricche dal punto di vista culturale ed enogastronomico di tutto il Piemonte e questo territorio è meta ogni anno di tantissimi turisti provenienti da tutto il mondo.

A cavallo tra Langhe e Monferrato si trova Asti, una splendida città storica che affonda le radici lontano nel tempo, quando fu contesa tra le diverse signorie, dai Monferrato ai Visconti passando per gli Orléans. Non è tra le prime destinazioni scelte da coloro che decidono di visitare questa zona d’Italia. Invece lo dovrebbe essere, perché Asti è un piccolo gioiello ricco di storia, arte e cultura e meta di turismo enograstronomico.

La città delle cento torri

Dall’architettura tipicamente medievale e caratterizzata da una pianta ellittica, Asti offre ai visitatori un centro storico decisamente molto antico, ma ben curato, innervato da affascinanti stradine strette e tortuose, delimitate dalle mura della città. Asti è anche conosciuta come “La città delle cento torri” per il gran numero di torri presenti, molte delle quali in realtà scomparse nel tempo.

Tuttavia, la sua allure di città-fortezza di stampo medievale la rende la meta ideale di chi vuole unire il relax del viaggio alla scoperta di luoghi di interesse storico-culturale e, perché no, anche enogastronomico, vista la ricchezza di questa terra.

Cosa vedere ad Asti

Ci sono veramente molti luoghi di interesse da vedere Asti, a cominciare proprio dalle celebri torri. Si possono ammirare la Torre Troiana, la Torre Rossa, la Torre dei Comentini (o Torre Comentina) e la Torre dei Guttuari.

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Fonte: 123rf

La Torre Rossa e la Chiesa di Santa Caterina ad Asti

Asti è una città che si può tranquillamente visitare a piedi. Anzi, il suo bello è proprio scoprire i vicoli acciottolati, i portici, le piazze. Passando dalle torri ai monumenti sacro-religiosi, sono assolutamente da visitare il Battistero di San Pietro, risalente al XII secolo e meglio conosciuto, per via della forma, come “La Rotonda”.

Altro monumento che merita senz’altro una visita è la splendida Cattedrale di Santa Maria Assunta, la più importante cattedrale gotica del Piemonte, costruita tra il 1309 e il 1354, nonché la più grande chiesa della regione. Anche la Collegiata di San Secondo è un monumento sacro degno di nota, soprattutto per gli splendidi decori gotici, così come merita una visita la Chiesa di Santa Caterina.

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Fonte: 123rf

L’interno della cattedrale di Asti

Asti non è solo una città ricca di monumenti religiosi, ma è anche fulcro di numerosi palazzi cinquecenteschi e settecenteschi, quasi tutti opera dell’architetto settecentesco Benedetto Alfieri – parente dell’Alfieri poeta – che ha realizzato decine di splendidi edifici in tutto il Piemonte. E a proposito di Alfieri, è possibile anche visitare Palazzo Alfieri, dove visse il poeta Vittorio Alfieri e il cui ingresso (guidato) è concesso solo nei weekend.

Asti è anche la città del Palio, più antico del celeberrimo Palio di Siena. La corsa dei cavalli in cui si contendono rioni, borghi cittadini e comuni della provincia di Asti risale al XIII secolo e si svolge la prima domenica di settembre nella cornice di piazza Alfieri. Per l’occasione, l’intera città si veste a festa con sbandieratori, spettacoli e oltre mille figuranti in costume medievale che sfilano per le vie del centro storico.

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Fonte: 123rf

La città di Asti durante il Palio, il più antico d’Italia

A Palazzo Mazzola si trova il museo dedicato al Palio di Asti e permette di visionare manufatti e apprendere tutte le informazioni su un evento storico che caratterizza l’intera città. In città di musei ce ne sono ben sette, accessibili con un unico biglietto cumulativo. Tra questi, merita una visita Palazzo Mazzetti, un vero tesoro astigiano, un sontuoso palazzo che accoglie il Museo d’arte cittadino dove si tengono importanti mostre. Così come merita la Cripta e museo di Sant’Anastasio che risale al periodo romanico.

Andando ancor più indietro nel tempo, si possono vedere alcune porzioni di antiche mura romane, quando Asti fu fondata con il nome di Hasta, nella zona settentrionale della città. Così come la Domus Romana, con interessanti reperti archeologici tra cui i resti di un’abitazione privata del I secolo d.C. con splendidi mosaici.

Cosa vedere nei dintorni di Asti

Nei dintorni di Asti sono assolutamente da visitare le splendide colline delle Langhe, del Monferrato e del Roero, Patrimonio dell’Unesco: qui, per gli amanti della buona cucina e del buon vino, si aprono infinite possibilità per gustare le eccellenze del territorio.

Ma ci sono anche castelli, come quello di Belangero e di Valmanera, e la villa estiva del generale Badoglio e persino siti naturalistici, come le Oasi WWF La Boula e Villa Paolina e la Riserva regionale Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande.

Inoltre, è possibile ammirare, lungo alcuni tratti della Via Francigena, le numerose chiese romaniche del posto.

Le specialità gastronomiche di Asti

Chi visita Asti ha davvero l’imbarazzo della scelta delle bontà tipiche del posto da poter assaggiare, ma quello che sicuramente non può perdere sono i magnifici tartufi e i celebri vini spumanti e la Barbera d’Asti, tipici di questa zona.

Dalla bagnacauda agli agnolotti, dai risotti con la salsiccia ai secondi di carne arricchiti di nocciole, ce n’è per tutti i gusti. Famosi sono anche i dolci dei dintorni di Asti, come i baci di dama, i cremini, la Torta Palio di Asti e molti altri. Per fare il pieno di dolcezza prima di ripartire.

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World Wellness Weekend: le spa dove trovare il benessere in Italia

Il ritorno alle attività quotidiane a seguito delle vacanze è spesso segnato da alcune difficoltà: si parla persino di sindrome da rientro. Niente di grave, per fortuna, ma ciò non toglie che riguarda una serie di condizioni che ci scombussolano. La buona notizia è che settembre è un mese ricco di eventi, alcuni dei quali dedicati al benessere psicofisico, come il World Wellness Weekend. Scopriamo insieme di cosa si tratta e dove poterlo vivere nel nostro Paese.

World Wellness Weekend: che cosa è

Il World Wellness Weekend è un vero e proprio fine settimana dedicato al benessere personale, ma a livello globale. Quest’anno va in scena la settima edizione in ben 6.000 strutture che si trovano in 147 diversi Paesi del mondo.

L’obiettivo di questo speciale appuntamento è di ispirare e dare potere alle persone. In questo modo, infatti, tutti possiamo fare scelte più sane e avere uno stile di vita più attivo.

In collaborazione con l’Istituto di sostenibilità globale delle Nazioni Unite, il World Wellness Weekend incoraggia luoghi, gruppi, associazioni, federazioni, uffici, visitatori, sindaci e governatori a organizzare attività di benessere, gratuite, divertenti e creative, durante i weekend della terza settimana di settembre, ovvero poco prima dell’equinozio, giornata in cui le ore di sole e di buio sono uguali.

Ciò vuol dire che in questo 2023 il World Wellness Weekend va in scena dal 15 al 17 settembre, e ora vedremo insieme alcuni degli appuntamenti imperdibili a cui partecipare nel Belpaese.

Le spa dove trovare il benessere Italia in Nord Italia

Nel nostro Paese quest’anno sono ben 701 le sedi in cui si terrà il World Wellness Weekend. Alcune di queste si trovano in Val di Fiemme, una delle valli più rinomate e sorprendenti del Trentino.

Il fine settimana inizierà venerdì 15 settembre con il Dolomiti Well-Being Summit 2023 al Palafiemme di Cavalese. Mentre il 16 e 17 settembre saranno i giorni del Fiemme Namastè Festival, presso il Biolago di Predazzo, uno specchio d’acqua cristallina che sorge in un’area che è una vera e propria oasi di relax e divertimento.

Due intensi giorni di yoga, benessere e compagnia, immersi in una natura raggiante e insieme a tanti insegnati, ospiti speciali e numerosi stili di pratica diversi.

Dove fare yoga a settembre

Fonte: iStock

Fare yoga in mezzo alla natura

Saranno disponibili anche passeggiate guidate per raggiungere la vetta delle Dolomiti, dal molti ritenute le montagne più belle della Terra, e balli di ringraziamento al sole.

Centro Italia: dove partecipare

Nel contesto di questa importante iniziativa non poteva di certo mancare Terme di Saturnia Natural Destination, recentemente nominata tra le 5 migliori Destination spa al mondo da Travel & Leisure.

Le attività proposte dal Resort e dal Parco Termale sono tantissime e soprattutto incentrate su un vero e proprio oro della zona: l’acqua delle Terme di Saturnia, in provincia di Grosseto.

Proprio per questo, sabato 16 settembre l’intera area terapeutica termale sarà visitabile, insieme al centro prelievi, alla crioterapia e agli ambulatori medici. Al contempo, sarà anche possibile parlare con i medici termali e il personale dedicato.

L’accesso al reparto termale rimarrà libero dalle 9.00 alle 18.00 di sabato 16, ma è assolutamente consigliato prenotare una visita. Non è finita qui, perché questo resort dispone anche di uno dei campi da golf più belli in Italia, uno dei pochi certificato GEO e dunque virtuoso e sostenibile.

Con 18 buche, par 72, il campo sarà a disposizione per tutti coloro che vorranno provare a praticare questo sport venerdì 15 settembre dalle ore 15.00 alle ore 16.00. Non mancheranno le formule DAY SPA di ingresso disponibili per residenti e per turisti, che durante il World Wellness Weekend avranno anche l’occasione di sperimentare attività sportive e mindfulness, piccoli eventi di benessere e di bellezza termale, oltre a degustazioni e intrattenimento.

Ancora in Centro Italia ma questa volta con Terme di Chianciano Institute for Health. Immerse nel Parco Acqua Santa, le Terme di Chianciano, in provincia di Siena, offrono delle sorgenti di acqua termale che sono fonte di puro benessere.

E durante il World Wellness Weekend si avrà l’opportunità di provare tante iniziative in maniera completamente gratuita. Un ventaglio di attività emozionanti da svolgere all’interno del parco e delle varie strutture, tra cui incontri con i medici termali, lo yoga rigenerante e attività motorie più adatte al riequilibrio psicofisico.

In più, sarà possibile prendere parte a un’esperienza di mental-coaching, vale a dire un’attività che ho lo scopo rigenerare la propria motivazione e il proprio approccio alla salute e al benessere.

Terme di Chianciano, 15 -17 settembre

Fonte: Ufficio Stampa – Ph: Fcomm


Un angolo delle Terme di Chianciano

A tutto benessere nel Sud Italia

Il Capovaticano Resort Thalasso Spa, in provincia di Vibo Valentia, è la prima destinazione wellness in tutta la Calabria e, per questa occasione, proporrà un weekend di relax grazie a cui tornare in splendida forma.

In una posizione unica sulla Costa degli Dei, affacciata su un cristallino Mar Tirreno, con vista sul vulcano Stromboli e le isole Eolie, la spa ha creato un programma che prevede una serie di sessioni dedicate al benessere, da vivere sulla spiaggia e sulle colline con vista mare.

Il comune denominatore di tutte le attività sarà la valorizzazione dei benefici che offre la natura: la riscoperta di metodi naturali, l’armonia con l’ambiente circostante assecondando l’avvicendarsi delle stagioni, l’uso di prodotti organici e ricavati da piante aromatiche e agrumi del territorio.

Saranno infatti previste sessioni di:

  • Ashtanga yoga;
  • Dimostrazione e lezione prova di Sup, a cura Seasport Escursioni;
  • Acquagym;
  • Minirituali by Natura Bissé;
  • Hatha yoga flow;
  • Sessione di allenamento funzionale di ginnastica posturale;
  • Meditazione guidata al mare;
  • Dimostrazione gratuita di tennis Sunball;
  • Dimostrazione di water yoga su prenotazione

Saranno disponibili anche sessioni di Face Yoga: le terapiste della Capovaticano Thalasso Spa insegneranno ai loro ospiti dei semplici esercizi contro l’invecchiamento per viso e collo da replicare ogni giorno a casa propria.

Capovaticano Resort Thalasso Spa, 15 -17 settmbre

Fonte: Ufficio Stampa Capovaticano Resort Thalasso Spa

Un angolo di Capovaticano Resort Thalasso Spa

Gli altri eventi da non perdere nelle Isole

Tanti altri appuntamenti da non perdere si terranno in tutto il nostro Paese, comprese le Isole. Ne è un esempio Alghero Resort & SPA, un incanto immerso nel verde delle colline di Alghero, una vera e propria oasi di benessere naturale in Sardegna che proporrà per l’occasione un imperdibile skin party.

Altrettanto interessante è anche il programma di Aquae Sinis Albergo Diffuso che durante questo appuntamento offrirà le seguenti attività: una sessione di yoga al tramonto nei giardini sensoriali, respirazione e canto, pilates e ginnastica in acqua.

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Questo luogo italiano è secondo solo alla Tour Eiffel

Non serve andare lontano per scoprire che, a due passi da casa, esistono delle meraviglie dell’ingegneria di cui andare molto fieri. È il caso del Ponte della Becca, un ponte di ferro nell’Oltrepò Pavese, secondo, per struttura, solo alla celeberrima Tour Eiffel simbolo, agli occhi del mondo, non solo di Parigi ma di tutta la Francia.

Perché questo ponte non è dunque il simbolo almeno della Lombardia, se non dell’Italia? E dire che quando fu costruito, tra il 1910 e il ’12, sulla confluenza dei due fiumi Po e Ticino, era un’opera unica nel nostro Paese. Ancora oggi, a distanza di oltre un secolo, resta la struttura in ferro più grande del mondo, dopo la Tour Eiffel, appunto.

Il Ponte della Becca

Lungo poco più di un chilometro (1,081 metri, per la precisione, tre volte l’altezza della Torre Eiffel), collega i due Comuni di Linarolo e Mezzanino, in provincia di Pavia. Fu costruito per un motivo molto più pratico di un’esposizione universale (motivo per cui fu costruita la struttura parigina). Serviva, infatti, per agev0olare il trasporto di merci, in particolare l’uva proveniente dall’Oltrepò diretto in tutta la Lombardia.

Prima della costruzione del Ponte della Becca, si usava un sistema di trasporto su acqua per mezzo di zattere e poi di traghetti che, però, non era molto affidabile in quanto proprio nel periodo di trasporto dell’uva spesso si verificavano delle piene dei due grandi fiumi. Nell’Oltrepò Pavese si produce ancora oggi dell’ottimo vino, in particolare Pinot Nero, Croatina, Barbera e Riesling.

Il progetto del ponte fu affidato all’ingegnere svizzero Jules Röthlisberger, che qualche anno prima aveva progettato un altro ponte in Italia, il Ponte San Michele sull’Adda (anche chiamato ponte Röthlisberger), una rinomata opera di archeologia industriale. L’inaugurazione dell’opera avvenne il 7 luglio del 1912 alla presenza di Vittorio Emanuele di Savoia, cugino di re Vittorio Emanuele III.

Il ponte subì gravi danni durante la Seconda guerra mondiale a causa dei bombardamenti, ma fu subito ricostruito tale e quale e ancora oggi resta il Ponte della Becca dei primi del Novecento.

Negli ultimi anni, sono stati riscontrati più volte dei cedimenti, che hanno obbligato le autorità a limitare il transito dei mezzi sul ponte. Infatti, sono state installate delle barriere limitatrici di larghezza fatte di cemento con sbarre che impediscono il transito al traffico pesante.

Anche senza sapere nulla quando s’imbocca il Ponte della Becca sembra di entrare nella Tour Eiffel: la sua struttura tubolare con la travatura reticolare, nata dalla necessità di impiegare strutture sempre più leggere per superare lunghezze sempre più grandi, è proprio quella della cugina francese.

Una gita nell’Oltrepò Pavese

Chi avesse in mente di organizzare una gita fuori porta nella zona dell’Oltrepò Pavese non può perdersi questa chicca tutta italiana. Il periodo consigliato per visitare questa zona della bassa Lombardia è in autunno o in primavera, magari percorrendo la bellissima Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese.

Oltre a scavallare, in auto o, meglio ancora, in moto, le dolci colline vitate, si possono visitare le tantissime le cantine della zona, fermarsi in uno dei numerosi agriturismi che spesso offrono anche alloggi in mezzo alla natura.

Ma non solo. Qui è possibile andare in bicicletta costeggiando i campi coltivati e i vigneti a perdita d’occhio, visitare deliziosi borghi e castelli. Tra i più belli c’è Varzi, un borgo bellissimo caratterizzato dalle sue imponenti torri non lontano dal Castello di Oramala, un elegante maniero che nasconde, ancora oggi, strane storie di fantasmi.

Il Castello di Cigognola, invece, che domina il paesaggio dell’Oltrepò Pavese, è un’elegante dimora aristocratica (privata) restaurata e rimaneggiata in stile neogotico che si può visitare e che ospita una famosa cantina dove fare degustazioni e acquistare vini.

Molto bello è infine il piccolo borgo medievale di Zavattarello, dominato dal Castello dal Verme, immerso in una natura incontaminata, dove regnano pace e serenità.

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Bali: dormire in un castello di bambù che sembra uscito da una fiaba

Come ve la immaginate, voi, la vacanza dei sogni? Forse come un’avventura dalle entusiasmanti scoperte, o come un’esperienza sensoriale e rilassante. Probabilmente in un paradiso terrestre oppure in una destinazione dove la natura prospera grandiosa e incontaminata. Forse in un luogo vista mare o in una foresta tropicale e lussureggiante, ma sicuramente all’insegna della pura beatitudine.

Ananda, che in sanscrito vuol dire “pura beatitudine”, è proprio questo, un’esperienza unica al mondo che tutti i viaggiatori dovrebbero vivere e condividere almeno una volta nella vita. Un alloggio delle meraviglie incastonato in una scenografia naturale unica, quella della foresta tropicale che si snoda sopra il sacro fiume Ayung, ad Abiansemal.

Proprio qui, nella Reggenza di Badung, a Bali, è possibile dormire nella Ananda House, un castello di bambù, immerso nella natura, che sembra uscito da una fiaba.

Un alloggio da fiaba a Bali

Raggiungere Bali, attraversare le montagne vulcaniche ricoperte di boschi, visitare le risaie, la barriera corallina e i siti sacri, come il suggestivo tempio di Uluwatu, è una di quelle esperienze da vivere e da condividere almeno una volta nella vita. Non è un caso che, l’isola indonesiana, sia diventata con gli anni una destinazione popolare tra i viaggiatori di tutto il mondo.

Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime e tutte sono destinate a incantare, ma se è un’esperienza unica che volete vivere una volta raggiunta l’isola, il consiglio è quello di pernottare all’interno dell’Ananda House.

Ananda in sanscrito vuol dire “pura beatitudine”, non si tratta di un semplice alloggio, ma di un sogno a occhi aperti che trasporta i viaggiatori nella favola più bella. Questa residenza, infatti, è incastonata in una foresta tropicale e verdeggiante ed è realizzata completamente in bambù. Un vero e proprio paradiso terrestre dove i viaggiatori possono riscoprire tutta la bellezza di Madre Natura.

Ananda House, dormire in un paradiso terrestre

Fonte: IBUKU / mediadrumworld.com / IPA

Ananda House, dormire in un paradiso terrestre

Dormire in un castello di bambù

Per raggiungere questa dimora fatata, che per forme, lineamenti e dimensioni richiama proprio un castello incantato, dobbiamo raggiungere il piccolo e verdeggiante villaggio balinese di Bone. Qui gli artigiani locali, uniti da un grande sogno condiviso, hanno realizzato una dimora utilizzando solo il bambù. Il materiale caratterizza ogni ambiente della residenza, dalle pareti interne alla struttura esterna, passando per gli utensili e l’arredamento.

Il risultato è un’edificio pregno di vita, uno dei più suggestivi esempi di convivenza tra l’attività umana e il pianeta. Persino i materiali di assemblaggio sono completamente naturali: i chiodi e le viti sono stati sostituiti da migliaia di picchetti di bambù.

Il castello è il cuore pulsante del Green Village, un villaggio popolato da persone provenienti da ogni parte del mondo che qui ha scelto di restare per vivere in totale armonia con la natura. Situato a soli 10 minuti da Ubud, questo piccolo insediamento comprende 13 ville costruite completamente in bambù. Tra queste anche l’Ananda House.

Il castello può essere prenotato tramite Airbnb e comprende tre edifici separati e spettacolari: il Guest Pavilion, il Master Pavilion e il Bali Living Pavilion. Tutte le camere offrono una vista privilegiata sul sacro fiume Ayung e sul giardino tropicale che circonda l’edificio. Completano l’offerta una piscina di acqua salata e una cascata.

Ananda House, la residenza di bambù a Bali

Fonte: IBUKU / mediadrumworld.com / IPA

Ananda House, la residenza di bambù a Bali
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L’anno prossimo debutterà una nave ispirata all’avventura

Stanchi della solita crociera? Se volete accompagnare i vostri bimbi in un viaggio straordinario (e tornare a sentirvi ragazzini anche voi!), allora non vi resta che prenotare una vacanza a bordo della Disney Treasure. La seconda nave della compagnia Disney Cruise Line, interamente dedicata all’avventura, si sta infatti preparando per il gran debutto. E finalmente iniziano a filtrare alcune indiscrezioni su ciò che ci attenderà.

Le novità della Disney Treasure

Dopo l’enorme successo di Disney Wish, per la quale i progettisti si sono lasciati ispirare dal tema “incanto”, stavolta è il turno dell’avventura. La seconda delle tre navi della compagnia Disney Cruise Line trae spunto dai parchi divertimenti che, da sempre, conquistano grandi e piccini con le loro incredibili giostre, una più mozzafiato dell’altra. Attualmente in costruzione presso il cantiere navale Meyer Werft in Germania, la nuova crociera è un vero colosso: al suo interno ospita ben 1.256 cabine, alcune delle quali con vista sull’oceano o con veranda esterna.

Quando finalmente debutterà, Disney Treasure sarà davvero ricca di servizi e intrattenimento. Si parte dall’offerta culinaria: sono presenti numerose aree ristoro, tutte a tema. La prima ci porterà a Plaza de Coco, dove potremo assaporare le specialità tipiche del messico in una vera e propria esperienza culinaria teatrale. Si passa poi al cinema, con una serata dedicata al mondo Marvel e tante prelibatezze ispirate alle origini dei supereroi. E, per i più piccini, ci sarà la possibilità di incontrare persino Spiderman. Infine, 1923 sarà un vero tuffo nella vecchia Hollywood, con una ricca cucina californiana servita tra oggetti di scena dei film Disney.

Per gli adulti, invece, si va dal Periscope Pub, dove sorseggiare qualche birra a ben 20.000 leghe sotto i mari (sembrerà infatti di stare a bordo del celebre Nautilus!), alla Palo Steakhouse e all’Enchanté, per chi non rinuncia all’eleganza e ai piatti sopraffini. Infine, eccoci all’intrattenimento: sono tantissime le sorprese dedicate a grandi e piccini, tutte naturalmente legate dal fil rouge dell’avventura. Oltre a bellissimi spettacoli dal vivo, c’è un’esaltante esperienza acquatica dedicata a Topolino e Minnie, con vista sull’oceano. E ancora, splendidi laboratori e aree gioco a tema Marvel, una zona destinata alle fiabe, un asilo nido per i bimbi dai 6 mesi ai 3 anni e spazi per i ragazzi che vogliono stringere nuove amicizie.

Disney Treasure, gli itinerari

La nuova crociera Disney Treasure partirà per il suo viaggio inaugurale il 21 dicembre 2024, quindi c’è ancora un po’ da attendere. Ma le prenotazioni stanno per aprire: per i membri del Castaway Club e gli ospiti Disney selezionati la data è quella del 12 settembre 2023, mentre per tutti gli altri si potrà prenotare dal 20 settembre 2023. E l’itinerario? Questo splendido viaggio all’insegna dell’avventura avrà come sfondo nientemeno che i Caraibi. Al momento sono previste alcune affascinanti rotte in partenza da Port Canaveral, che affronteranno le acque cristalline dell’America centrale per 7 notti.

Gli itinerari nei Caraibi orientali faranno tappe meravigliose quali l’isola di Tortola, l’isola di Saint Thomas, San Juan (Porto Rico) e naturalmente Disney Castaway Cay, l’isola privata delle Bahamas dove approdano tutte le navi della Disney Cruise Line. Mentre quelli che solcheranno le acque dei Caraibi occidentali offriranno ai passeggeri la possibilità di ammirare gli splendidi paesaggi di Cozumel (Messico), George Town (Gran Cayman) e Falmouth (Giamaica), prima di giungere a Castaway Cay.

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Il Paese si tinge di rosso: stanno sbocciando i fiori d’autunno

L’arrivo dell’autunno è il momento perfetto per ripensare ai grandi viaggi, per organizzare tutte quelle straordinarie avventure all’insegna della grande bellezza. In questo periodo, infatti, il mondo che abitiamo si trasforma nel palcoscenico di uno spettacolo grandioso, l’ultimo atto di Madre Natura prima del meritato riposo.

Strade, quartieri e città indossano il loro abito più bello, quello fatto di infinite sfumature di giallo, di rosso e di arancio. Le foglie danzano nel vento prima di adagiarsi sui viali creando tappeti multicolor, mentre la terra ci regala i suoi frutti. È questo il momento migliore per vivere esperienze nella natura e per contemplare tutto il fascino del foliage.

Sono molti i luoghi del mondo che durante questa stagione mostrano il loro volto più bello. Pochi, però, sanno emozionare come il Giappone. Ed è proprio il Paese del Sol Levante che vogliamo raggiungere insieme a voi perché qui stanno sbocciando i fiori d’autunno: sono bellissimi!

Higanbara: i fiori d’autunno

Organizzare un viaggio in Giappone, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea. Tra metropoli e città popolose, grattacieli, palazzi imperiali, parchi nazionali e migliaia di templi e santuari, nel Paese del Sol Levante non ci si annoia mai.

Le cose da fare e da vedere sono tantissime, e tutte sono destinate a sorprendere. Ma se è un’esperienza unica e fiabesca che volete vivere, allora il consiglio è quello di raggiungere il Paese in autunno. In questo periodo, infatti, le foglie d’acero infiammano i parchi e i giardini e insieme a quelle di ginkgo, che assumono la caratteristica colorazione gialla, danno vita a uno show multicolor che incanta.

A partire dalla fine di settembre i cittadini di tutto il Paese si riuniscono per praticare il Momijigari, la straordinaria e imperdibile caccia alle foglie, e ai colori autunnali, che si pratica in Giappone durante la stagione. Tutti sono invitati a partecipare.

Ma gli spettacoli non finiscono qui. In questo periodo, infatti, un’incredibile fioritura tinge di rosso il Paese. Si tratta dei gigli del ragno rosso, un nome evocativo che fa riferimento proprio alla forma e al colore dell’esemplare, conosciuti con il nome di higanbana o più, semplicemente, come fiori dell’equinozio o dell’autunno. Ecco dove ammirarla.

Dove ammirare la fioritura rossa in Giappone

Fiori d’autunno, higanbana, giglio del ragno rosso, fiore dell’equinozio: tanti nomi per indicare una sola specie floristica, quella che tinge di rosso il Giappone durante la stagione autunnale. A partire dal 21 settembre questi esemplari si diffondono in tutto il Paese. È possibile trovarli nei parchi e nei giardini, ma anche lungo i bordi delle strade.

Non lasciatevi ingannare dalla loro bellezza: questi fiori sono velenosi, motivo per il quale è sconsigliata la raccolta. Tuttavia hanno un significato anche spirituale, soprattutto per i buddisti che li considerano parte del ciclo della reincarnazione.

Come abbiamo anticipato, non è raro avvistare i fiori di higanbana nel Paese. Partendo dalla capitale, infatti, è possibile andare alla scoperta di alcune delle più belle fioriture di questi esemplari raggiungendo Saitama, e più precisamente il Parco Kenei Gongendo e il Parco Kichakuda Manjushage. La fioritura dà spettacolo anche nel Parco Hibiya, nella città di Chiyoda, e nel tempio Hinata Yakushi a Kanagawa.