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Åstol, l’isola con le case bianche di legno circondate da aspre rocce

Åstol è uno spettacolo davvero sorprendente: accessibile soltanto in barca o in traghetto, è parte del comune svedese di Tjörn che include un centinaio di isole.

Si tratta di una pittoresca isola rocciosa, pedonale, di circa 200 abitanti, un luogo “fuori dal tempo”, unico nel suo genere, su cui svettano bianche casette di legno che sembrano quasi ricoprirne tutta la superficie, circondate da aspre rocce che si innalzano dal mare.

Alla scoperta dell’isola vulcanica

Raggiungibile in traghetto da Rönnäng, Åstol si trova tra Tjörn e Marstrand, sulla costa di Bohuslän: una gita di un giorno è più che sufficiente per passeggiare lungo l’isola senza traffico e godersi gli splendidi panorami, le rimesse per le barche e le maestose rocce.

Il substrato roccioso è costituito da anfibolite dolcemente erosa, un tipo di roccia vulcanica su cui le piante sono riuscite a crescere in piccole valli, nonostante le difficili condizioni climatiche che, nel corso degli anni, gli abitanti hanno saputo sfidare per dare vita all’isola.

La luce che arriva dal mare tutt’intorno ricrea un’atmosfera davvero speciale e una piacevole sensazione di calma è la prima impressione che si ha scendendo dal traghetto nel profondo porto a ferro di cavallo.
Le strade strette e pedonali si snodano tra le case e al centro dell’isola risalta un piccolo parco lussureggiante con un memoriale ai pescatori scomparsi.

La zona di Klockareudden vanta una piscina naturale di roccia colma di acqua salata, uno scivolo acquatico e fondale sabbioso.

Salendo, invece, sulla cima della torre a picco sul mare a Store Varn si gode di un’incredibile visuale sull’arcipelago Pater Nosterskären, un insieme di isolotti spogli e bassi fondali a sud-ovest di Tjörn, mentre dal lato sud si può ammirare la fortezza di Carlstens, imponente fortezza in pietra a Marstrand, sulla costa occidentale della Svezia, costruita nel Seicento per ordine del re Carlo X di Svezia a protezione della provincia di Bohuslän appena acquisita a seguito del Trattato di Roskilde.

Anche se l’epoca d’oro della pesca ad Åstol è ormai trascorsa, la suggestiva isola selvaggia attrae numerosi turisti grazie alla sua atmosfera tranquilla e rilassata, di pace assoluta.

Oggi suoi fiori all’occhiello sono caffè, terrazze all’aperto, una galleria d’arte, un negozio di alimentari e una biblioteca laddove, nel corso dei secoli, si fermavano i pescherecci.

In più, è rinomata per il ristorante di pesce “Åstols Rökeri” che dispone di propria affumicatura e di un piccolo negozio, il cui menu trae ispirazione dall’amore per la terra e il mare che abbraccia l’isola: vengono  organizzati anche buffet di pesce, serate con piatti a base di aragosta, conferenze, mostre d’arte, passeggiate guidate e, in estate, musica dal vivo.

Un’antica comunità di pescatori

Åstol fu abitata per la prima volta a metà del XVIII secolo durante uno dei grandi periodi della pesca alle aringhe.

E fu proprio l’industria della pesca a garantire, nel tempo, un buon sostentamento ai residenti che, nel momento di massimo splendore, erano circa 500.

Durante gli anni Sessanta, oltre 20 grandi pescherecci da traino in acciaio attraccavano al porto di Åstol ma il declino iniziò negli anni Settanta e, così, una buona parte degli abitanti si trasferì.

Tuttavia, molte persone iniziarono ad arrivare qui per godersi la magia del territorio in estate e, oggi, l’isola è vivace tutto l’anno e la pesca continua a fornire gamberi, granchi e le aragoste, chiamate anche “l’oro nero del mare”.

Di Admin

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