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L’isola di Mal di Ventre, un paradiso che pochi conoscono

Il nome è tutto un programma. L’isola di Mal di Ventre prende il nome dal fatto che, per via delle correnti marine e del mare agitato dovuto al forte vento di maestrale che spira di continuo, spesso chi desidera visitarla può soffrire di mal di mare.

Una volta superato questo scoglio, però, si giunge in un vero e proprio paradiso incontaminato, come ce ne sono pochi ormai nel Mediterraneo.

L’isola di Mal di Ventre si trova in Sardegna, al largo della costa centro-Ovest. Fa parte dell’area marina della penisola del Sinis, nel territorio di Cabras, in cui rientra anche il vicino scoglio Catalano. È un’isola disabitata ed è sottoposta a protezione speciale. Ma non è sempre stato così.

Un paradiso incontaminato

Se oggi l’isola è deserta, in passato non lo era affatto. Lo dimostrano i resti di un nuraghe, edificio adibito alla conservazione dei cereali, e di altri ruderi e di pozze per la raccolta dell’acqua. C’è anche un faro. Significa quindi che l’isola era stata abitata. Ma quando?

L’isola è piuttosto piatta, anche a causa del vento, ed è grande due chilometri e mezzo per uno. È una grande distesa granitica e, sebbene sembri un luogo amichevole, molto probabilmente non dove essere semplice viverci. L’isola deve essere stata abitata già in epoca preistorica, quando si pensa che le popolazioni si siano spinte fin qui per via dell’abbondanza di pesce.

Altri resti risalgono al periodo punico e a quello della dominazione romana. Nel Medioevo, l’isola fu meta dei pirati saraceni, mentre l’unica presenza umana dei tempi moderni è stata quella dei pastori sardi che d’inverno traghettavano sull’isola le loro greggi.

Pare che quest’isola rappresenti l’ultimo residuo di un esteso affioramento granitico, che in tempi remoti si trovava lungo tutta la costa occidentale sarda. Il terreno è piuttosto arido, con qualche sprazzo di macchia mediterranea, sufficiente ad accogliere alcune specie animali. Sull’isola ci sono tanti conigli selvatici, per esempio, ma ci vivono anche le tartarughe ed è un luogo dove vengono a nidificare diverse specie di uccelli migratori. Qualcuno sostiene che ci vivano anche alcuni esemplari di foche monache.

A chi appartiene l’isola

Detto che le coste, le spiagge e il faro sono di proprietà del demanio, l’isola di Mal di Ventre è di proprietà privata ed è nelle mani di uno straniero che l’ha ereditata dal padre italiano. Ed è in vendita.

Qualche anno fa, però, l’isola fu occupata abusivamente da un gruppo di indipendentisti sardi, che ha proclamato, in maniera pacifica, la Repubblica di Malu Entu, il vero nome dell’isola che significa “vento cattivo”. C’è voluta la Forestale per farli sgomberare, ma ancora oggi qualcuno del gruppo tornato sull’isola.

Gita all’isola di Mal di Ventre

Chi desidera fare un’escursione sull’isola troverà un piccolo paradiso delle vacanze, specie d’estate quando le spiagge della Sardegna sono invase dalle orde di turisti. Sul versante orientale, per esempio, ci sono delle incantevoli calette con spiagge di sabbia o, addirittura, ricoperte di chicchi di quarzo, come la splendida Cala Valdaro. Qui, anche il fondale è trasparentissimo e regala colori stupendi.

Splendide sono anche Punta Libeccio e Cala dei Pastori, i cui fondali perfetti per le immersioni sono ricchi di astici, aragoste e di un’infinità di pesci come i barracuda. Capita spesso di avvistare anche i delfini.

Il lato occidentale dell’isola, invece, è caratterizzato da una costa alta e scoscesa, con gli scogli di granito dalle forme più bizzarre.

Le condizioni del mare non sempre ottimale hanno prodotto, nel corso dei secoli, un incredibile cimitero di relitti. Nei fondali al largo dell’isola di Mal di Ventre si possono scorgere navi romane, spagnole, ma anche più recenti.

Proprio nei pressi di Denti di Libeccio, a 27 metri di profondità, è stata fatta una scoperta sensazionale: un relitto romano di 36 metri affondato tra l’80 e il 50 a.C. contenente duemila lingotti di piombo. A Cala dei Pastori c’è il relitto di un vaporetto, mentre a Nord, nelle Formiche di Maestrale, si può esplorare il mercantile Joyce affondato nel 1973.

Come arrivare all’isola di Mal di Ventre

Arrivare all’isola di Mal di Ventre è facile ed è possibile raggiugerla in diversi modi. Dista cinque miglia da Capo Mannu e si può partire dai porti del Golfo di Oristano. Prima di tutto con una barca propria o noleggiando un gommone. In alternativa, si può usare il servizio di taxi-boat. Tutto dipende dalla spesa che si desidera sostenere e dalle condizioni del mare.

Si può noleggiare un’imbarcazione presso la spiaggia di Putzu Idu, ma attenzione che il tragitto per raggiungere l’isola comprende aree marine condizionate da forte vento e repentini cambi di corrente nel mare. Per questo è consigliato dirigersi verso l’isola noleggiando una barca o con la propria barca privata solo nel caso in cui si è abbastanza esperti e il mare sia calmo.

Per non sbagliarsi, il consiglio è di arrivare all’isola di Mal di Ventre utilizzando il servizio di taxi boat offerto da alcuni operatori locali. Le imbarcazioni in questo caso sono da 15 posti l’una ed effettuano corse pluri giornaliere tra l’isola e le coste della Sardegna.

Non bisogna dimenticarsi di portare con sé un ombrellone, creme di protezione solare, acqua potabile, vestiti utili a un prolungato soggiorno e cibo. Là non c’è nulla da comprare.

Di Admin

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