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Non solo Portofino: se raggiungi queste città non scattarti un selfie

Basta uno sguardo per riconoscere certi luoghi, tanto grande è la loro fama. Ne è un esempio Portofino con le sue case colorate che si affacciano sul piccolo porticciolo, l’acqua del mare che affascina con tutte le sue sfumature di blu, quell’allure che lo ha reso un luogo noto in tutto il mondo. Il borgo affacciato sul golfo del Tigullio è amato da turisti stranieri, italiani e residenti, tanto che ci sono periodi dell’anno in cui ci sono davvero tantissime persone.

Come fare a correre ai ripari? Ci ha pensato il sindaco Matteo Viacava firmando un’ordinanza che prevede diverse cose, tra cui il divieto di assembramento – se non per qualche istante – in determinate zone. Quindi addio ai selfie studiati, agli scatti pensati e a cui lavorare per più di qualche piccolo istante: ci sono alcune aree del borgo in cui è vietato fermarsi troppo a lungo.

Ma la cittadina ligure non è l’unica località del mondo in cui farsi una foto potrebbe non essere apprezzato: ci sono alcune città dove è meglio non scattarsi un selfie.

Portofino vieta i selfie? Cosa prevede l’ordinanza

Se siete bravissimi con il cellulare potete provare a farvi un selfie al volo, diversamente per il periodo estivo sappiate che ci sono alcune zone di Portofino in cui è vietato creare assembramenti, se non per qualche minuto e quindi, le foto che potrete scattare, dovranno per forza di cose essere veloci. È una delle regole dell’ordinanza che è stata emessa dal sindaco Matteo Viacava.

Le zone rosse sono Calata Marconi e il molo Umberto I, la sosta sarà consentita per qualche minuto, dalle 9 del mattino alle 18, e l’ordinanza sarà in vigore fino al 15 ottobre, ovvero a conclusione della stagione estiva. L’obiettivo è quello di rendere meno congestionata quest’area, tanto che il divieto non vale solo per i pedoni ma anche per i mezzi.

Il sindaco ha voluto precisare che non si è trattato di un’ordinanza anti-selfie: “Nessuno vieta i selfie – aveva riportato Ansa -. L’ordinanza vieta gli assembramenti in determinate zone del borgo come Molo Umberto I e Calata Marconi dove il transito è talmente difficoltoso da dover richiedere l’intervento delle forze di polizia per gestire i pedoni. Si tratta di una misura di sicurezza, una misura di buonsenso”. Inoltre, aveva aggiunto che si trattava di indicazioni rivolte a tour operator e guide turistiche.

Chi non segue le regole rischia una multa fino a 275 euro. Selfie, quindi, sì ma con la premura di non fermarsi troppo a lungo nelle zone rosse. Tra gli altri dettagli dell’ordinanza emenata nel borgo ligure – ad esempio – anche il divieto d’accesso per mezzi superiori alle 15 tonnellate.

Occhio ai selfie: i posti del mondo dove stare attenti

Se a Portofino la regola è quella di non creare assembramenti nelle zone rosse durante la stagione estiva, ci sono posti del mondo in cui scattarsi qualche foto in passato è diventato un problema.

Qualche anno fa aveva fatto parlare di sé il caso di un paesino svizzero, Bergün, dove il consiglio comunale aveva approvato il divieto di scattare immagini del paesaggio per poi pubblicarle sui social, perché le “fotografie scattate durante le ferie e condivise poi sui social media fanno sentire ‘infelice’ chi le osserva e non può trovarsi nei luoghi raffigurati”, aveva riportato Dove. In quel caso, la multa per chi infrangeva la regola, ammontava a 5 franchi, poco più di 5 euro.

In Alta Austria, invece, nel villaggio che ha ispirato l’ambientazione di Frozen, sono state di recente installate barriere (già tolte) anti-selfie. Sembra che l’amministrazione comunale di Hallstatt le abbia fatte collocare sul belvedere più celebre, per scoraggiare l’affollamento. Inutile dire che la notizia ha fatto scalpore.

Facciamo, invece, un salto indietro nel tempo e – più precisamente – al 2019 quando a Kyoto in Giappone sono stati vietati selfie e foto con le geishe (infastidite dall’essere inseguite per uno scatto) nelle zone private del quartiere di Gion. La multa, in quel caso, era stata fissata a un massimo di 10mila yen, ovvero circa 63 euro.

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Viaggi Wanderlust

Il selfie più bello al tramonto si scatta su un’altalena sospesa sull’acqua

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi. Lo facciamo per andare alla scoperta delle meraviglie naturali che appartengono al mondo che abitiamo, per conoscere le culture e le tradizioni, per ammirare i capolavori artistici e architettonici  creati dall’uomo. Indipendentemente dalle motivazioni che ci spingono a girare il globo in lungo e in largo, però, siamo tutti accomunati dal medesimo desiderio di vivere esperienze uniche e indimenticabili.

Alloggi straordinari, passeggiate in mezzo alla natura, avventure adrenaliniche, cibi tradizionali e tramonti infuocati che accendo i paesaggi: queste sono solo alcune delle esperienze che possiamo vivere e condividere quando siamo in viaggio.

Ed è proprio un nuovo viaggio che vogliamo fare con voi oggi, uno di quelli che vi porterà alla scoperta di un luogo semplice e autentico, ma estremamente romantico e suggestivo. Un posto dove è possibile scattare il selfie più bello al tramonto. Se siete pronti a partire non vi resta che preparare i bagagli, la nostra prossima destinazione è il Ticino.

Dondolare davanti al tramonto: succede in Ticino

Il nostro viaggio di oggi ci conduce in un territorio affascinante e suggestivo che da anni attira i viaggiatori provenienti da tutto il mondo con le sue bellezze naturali. Stiamo parlando del Ticino, il cantone del sud della Svizzera caratterizzato da acque turchesi e cristalline, quelle dei fiumi e dei laghi, da località ricche di storia e di cultura, ma anche di boschi verdi e lussureggianti e di montagne maestose e scenografiche.

Le cose da fare e da vedere in questo territorio sono tantissime e tutte sono destinate a lasciare senza fiato. Tuttavia c’è un luogo che negli ultimi tempi ha catturato l’attenzione di moltissimi viaggiatori perché è proprio qui che è possibile vivere l’esperienza nella golden hour in maniera unica e straordinaria.

Per vivere e condividere questa avventura dobbiamo recarci nella parte più italiana del territorio, quella bagnata dal Lago Maggiore. È qui che di fronte a Locarno, e sul Lido di Vira, è possibile sedersi su un’altalena panoramica in formato maxi e dondolare davanti al tramonto.

Shaka Beach: dove scattare il selfie più bello

Ci troviamo a Shaka Beach, un delizioso locale dall’atmosfera vintage situato proprio sul lido di Vira a Gambarogno. È qui che nell’ambito del progetto Swing the World – che ha visto l’istallazione di diverse altalene artigianali nei punti più panoramici del cantone svizzero – che è esiste una seduta magica e incantata, sospesa sul lago maggiore. Un’altalena, appunto.

La seduta in legno è posizionata proprio tra le acque del Lago Maggiore, a pochi centimetri dalla superficie dell’acqua. Da qui è possibile ammirare tutto il paesaggio circostante che comprende la diga della Verzasca e le montagne che circondano il territorio.

Una volta arrivati fin qui, il consiglio è quello di prendere posto sull’altalena – che può ospitare anche due persone, e iniziare a dondolare in attesa del tramonto. È proprio nel momento in cui il sole si prepara a lasciare il posto alla notte, infuocando con i suoi raggi tutto il panorama circostante, che è possibile scattare il selfie più bello di sempre.

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Il glamping più bello del mondo aprirà nel 2024: è dentro un elicottero

Sono passati anni da quando il termine glamping è entrato prepotentemente nelle nostre vite e nei nostri viaggi ridefinendoli in maniera straordinaria. Una vera e propria rivoluzione per tutti gli appassionati del campeggio più tradizionale che ha dato vita a tutta una serie di proposte turistiche inedite e incredibili.

Il glamping, infatti, è la soluzione perfetta per tutti gli amanti della natura che non vogliono però rinunciare al comfort, e in alcuni casi al lusso, che appartiene invece alle strutture ricettive. Il grande consenso che si è diffuso intorno a questa tendenza ha visto la nascita di tantissimi alloggi che sono diventati parte integrante e caratterizzante delle esperienze di viaggio. Alcuni di questi, poi, si sono trasformati in vere e proprie attrazioni turistiche che, da sole, valgono un viaggio in capo al mondo. O in California, per esempio.

Non vi abbiamo menzionato il Golden State a caso, ovviamente, perché proprio qui sta per aprire quello che secondo noi è il glamping più bello del mondo. Una struttura ricettiva di lusso, creata all’interno di una scenografia naturale unica, che permetterà ai viaggiatori di dormire all’interno di un elicottero. Sarà proprio come spiccare il volo, restando però saldamente ancorati alla tera di uno dei parchi più affascinanti del territorio.

Dormire dentro un elicottero: l’appuntamento è al Joshua Tree National Park

Qualche giorno fa, una società di costruzioni con sede in California, ha diffuso delle immagini davvero particolari che immortalano degli elicotteri dismessi convertiti in glamping di lusso. Basta guardarle per volare con l’immaginazione.

Mega Remodeling Solutions, questo il nome della società specializzata nella costruzione e ristrutturazione di case ed edifici sostenibili, non ha realizzato questi rendering per puro capriccio estetico, ma lo ha fatto perché l’intenzione è quella di rivoluzionare il turismo con una proposta davvero incredibile.

I progettisti, infatti, hanno pensato di convertire tutta una serie di elicotteri dismessi in alloggi, per creare un glamping-resort all’interno di uno scenario da fiaba: quello del Joshua Tree National Park. Il parco, uno dei più suggestivi e affascinanti d’America, è situato nel punto esatto dove si incontrano i deserti del Colorado e del Mojave ed è da sempre una meta imprescindibile per chi visita questa parte di territorio.

Il paesaggio, infatti, è caratterizzato in maniera univoca dalla presenza di alberi iconici e antichissimi che creano un a scenografia naturale unica. Gli arbusti, appartenenti alla varietà Yucca, si stagliano sul panorama e si alternano ad ammassi rocciosi rendendo l’intera area simile a un museo a cielo aperto. Ed è proprio qui che la Mega Remodeling Solutions aprirà il suo glamping resort nel 2024.

L'Helicopter Glamping sarà inaugurato nel 2024

Fonte: Gal David/INSTARimages / IPA

L’Helicopter Glamping sarà inaugurato nel 2024

Il glamping più bello del mondo

“L’Helicopter Glamping (nome del resort) è un concetto nuovo ed entusiasmante che ridefinisce il concetto di glamping”, questo è quello che si legge sul sito ufficiale del progetto. I lavori sono già iniziati e mirano a inaugurare il primo resort di questo genere nel 2024 proprio all’interno del Joshua Tree National Park.

Gli alloggi che andranno a definire la struttura sorgeranno tutti all’interno di elicotteri dismessi e restaurati, che però manterranno il loro aspetto originario. Quello che sappiamo al momento è che unità saranno tutte dotate di letti king-size, di una zona giorno e di un patio esterno, ma sono previsti ulteriori comfort per rendere la vacanza unica.

Quanto bisognerà attendere per alloggiare all’interno dell’Helicopter Glamping. La società progetta di aprire il resort nel 2024 e più precisamente il 15 agosto. Il countdown è iniziato!

Il glamping più bello del mondo sarà inaugurato nel 2024

Fonte: Gal David/INSTARimages / IPA

Il glamping più bello del mondo sarà inaugurato nel 2024
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Cosa vedere e cosa fare a Bagno a Ripoli

Il territorio di Bagno a Ripoli si incastona tra il Valdarno Superiore e il Chianti, come esito fortunato dell’incontro tra un ambiente benedetto dalla natura e la sapiente mano dell’essere umano. Siamo a pochi chilometri da Firenze, dove a ogni passo ci si immerge in antiche vicende storiche che hanno lasciato tracce indelebili in questo gioiello toscano, che si imprime indelebilmente nel cuore di chi lo visita.

Viaggio nel tempo tra gli scavi di Bagno a Ripoli

La storia di Bagno a Ripoli affonda le sue radici nel periodo etrusco-romano, prima della mitica fondazione di Florentia nel 59 d.C., come dimostrano alcuni scavi condotti durante gli anni Settanta e Ottanta, che hanno portato a importanti ritrovamenti archeologici. Tra questi, il famoso Sasso Scritto, un cippo in pietra arenaria scoperto negli anni ’70 sulle rive del Borro di Calcinaia, presso Gavignano, su cui si legge l’iscrizione etrusca ‘Tular spular’, che significa ‘confine della comunità’: probabilmente il sasso serviva per demarcare i confini della comunità etrusca di Fiesole, sull’antica via di comunicazione tra il Sud e il Nord dell’Etruria. Sono stati, inoltre, ritrovati resti di una villa romana, di edifici più piccoli, frammenti di ceramica e monete varie, nonché due sorgenti che un tempo dovevano alimentare un piccolo laghetto che permise i primi insediamenti umani.

ll toponimo Ripulae (cioè, ‘piccole rive da riparo’) deriva dalle opere di difesa idraulica erette per difendersi dagli esondamenti dell’Arno che mettevano in pericolo le coltivazioni della piana. Sotto la dominazione di Roma, il borgo tra Firenze, Fiesole e Arezzo acquisisce maggior importanza come crocevia di scambi commerciali. Resta traccia della sua prosperità negli scavi di via della Nave e quelli – non visitabili – della Villa romana di Antella, sulla sinistra della strada che porta all’ospedale di Ponte a Niccheri. Il complesso faceva probabilmente parte di una villa rustica di età imperiale, appartenuta al mercante di legname Publio Alfio Erasto, del quale è stata ritrovata l’epigrafe funeraria dedicatagli dalla moglie Versinia.

Cosa vedere a Bagno a Ripoli

La vicinanza a Firenze e la bellezza dei dintorni di Bagno a Ripoli hanno attirato nel corso dei secoli l’attenzione delle più potenti e facoltose casate cittadine. Mentre il palpitante sentimento religioso delle comunità locali abbelliva pievi e chiese rupestri custodi di pregevoli opere d’arte, i castelli e le case fortificate si trasformavano in dimore signorili e in magnifiche ville medicee, decorate con gusto dai più famosi artisti contemporanei.

Il territorio è un susseguirsi di case coloniche e cipressi, vigneti e uliveti, ma anche cantine e laboratori di artigiani che tramandano l’eredità produttiva legata alla tradizione, fino agli stabilimenti delle grandi case di moda che hanno scelto Bagno a Ripoli come luogo di creatività.

Il tour tra gli edifici più importanti di Bagno a Ripoli conduce al Castello di Quarate, antico fortilizio di origine longobarda del IX sec. d. C. la cui torre è oggi sormontata da splendide piante di ulivi. Le tre pievi attorno alle quali storicamente sono cresciute le tre principali frazioni del borgo sono senza dubbio le più notevoli. Si tratta dell’austera ed elegante Pieve di San Pietro a Ripoli, considerata una delle chiese più antiche d’Italia, l’antica Chiesa romanica di Santa Maria ad Antella e San Donnino a Villamagna, con lo slanciato campanile in pietra.

Assolutamente imperdibile è anche una visita all’Antico Spedale del Bigallo, edificato all’inizio del 1200 per dare ricovero a poveri e pellegrini, ed oggi ostello della gioventù, nonché sede di prestigiosi eventi presso le sale monumentali e il suggestivo hortus conclusus.

La poesia si fa materia al Ninfeo del Giambologna, meglio noto come Fonte della Fata Morgana, un luogo dall’aspetto misterioso e magico, avvolto da leggende che narrano di apparizioni e sparizioni di giovani fanciulle, e di magiche acque che rendono più giovani.

Immancabile, infine, una tappa all’Oratorio di Santa Caterina delle Ruote, fatto erigere intorno al 1354 dalla famiglia fiorentina degli Alberti, nei pressi dal Cimitero di Ponte a Ema. Malgrado la facciata austera, l’interno stupisce con un maestoso ciclo di affreschi che narra la vita della principessa martire Santa Caterina d’Alessandria, detta “delle Ruote” per uno degli strumenti con cui fu torturata prima di arrivare al martirio.

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Sarà questa la nave da crociera più green del mondo

È ancora in fase di progettazione, ma ben presto prenderà il largo la prima nave da crociera a emissioni zero. Si chiamerà Sea Zero e sarà la nave più green mai costruita al mondo.

Il progetto è nato da un consorzio del quale fanno parte 12 aziende del settore marittimo, tra cui la Hurtigruten, insieme all’istituto di ricerca SINTEF, una delle più grandi organizzazioni indipendenti europee che effettuano ricerche. La nave sarà pronta nel 2030 e navigherà lungo la costa della Norvegia.

Come sarà fatta la nave a zero emissioni

La Sea Zero non sarà enorme, in quanto dovrà navigare tra i Fiordi norvegesi. Sarà lunga 135 metri e potrà ospitare 500 passeggeri all’interno di 270 cabine. Il progetto prevede anche che a bordo ci sia una stiva molto capiente con la possibilità di trasportare veicoli, al fine di incentivare anche l’utilizzo della nave da parte delle popolazioni che vivono lungo la costa della Norvegia.

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Fonte: @VARD Design

Una piccola grande nave

La Hurtigruten, che si sta occupando della costruzione della Sea Zero, ha effettuato rigorosi studi di fattibilità puntando sulle tecnologie più promettenti, migliorando i modelli già esistenti e aprendo a nuove e rivoluzionarie idee.

Vele eoliche e solari

La Sea Zero sarà dotata di tre vele. Ma non quelle a cui pensiamo noi, come nelle barche a vela. Saranno vele high tech, eoliche e retraibili, ciascuna indipendente dall’altra. Le vele saranno in grado di ottimizzare l’aerodinamica della nave sfruttando le correnti aeree fino a 50 metri d’altezza migliorando così la propulsione. Le tre vele saranno inoltre rivestite di pannelli solari per una superficie totale di 1500 metri quadrati. In Norvegia, d’estate, con il sole di mezzanotte che splende 24 ore su 24, la nave sarà addirittura sovralimentata.

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Fonte: @VARD Design

Le tre vele high tech della Sea Zero

Batterie ricaricabili

L’energia rinnovabile prodotta dalle vele o caricata durante le soste nei porti verrà stoccata in completa sicurezza in un sistema di batterie da 60 MWh. Le fiancate della nave saranno munite di indicatori di ricarica, proprio come qualunque device elettronico. Le batterie saranno prive di cobalto con il minimo indispensabile di nickel.

Intelligenza artificiale

La nave sarà equipaggiata con decine di sensori e di telecamere esterne al fine di effettuare le manovre grazie all’intelligenza artificiale. Il design dello scafo sarà quindi più sottile e sarà organizzato come il cockpit di un aereo. Oltre a una prua più aerodinamica, questo sistema consentirà di offrire maggiori spazi interni e zone di osservazione più ampie sui ponti superiori.

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Fonte: @VARD Design

Il prototipo della Sea Zero in navigazione

Sistemi di propulsione nascosti

Per rendere la struttura ancor più aerodinamica, i due propulsori posizionati a poppa saranno retraibili quando non verranno impiegati. Inoltre, al fine di ridurre l’attrito, è stato studiato un sistema di navigazione che permetterà alla Sea Zero di “surfare” su una sorta di tappeto fatto di bolle d’aria contribuendo così a ridurre la resistenza all’acqua.

Teleriscaldamento

Il riscaldamento e la climatizzazione all’interno della nave da crociera saranno garantiti grazie ad alcune pompe intelligenti a scambio termico e a un sistema di distribuzione autonomo. Ciascun passeggero potrà infatti regolare la temperatura della propria cabina attraverso una app sul proprio smartphone. Sarà la nave da crociera più ecosostenibile del mondo.

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Fonte: @VARD Design

Una nave ipertecnologica e sostenibile
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Gli italiani sono i viaggiatori più potenti al mondo

Gli italiani hanno una grande fortuna in fatto di viaggi: possono andare praticamente ovunque senza neppure aver bisogno di un visto.

Libero accesso in 190 Paesi

“Su 212 Paesi, ne possiamo visitare 190 senza dover richiedere il visto in anticipo”, spiegano gli esperti del tour operator specializzato in vacanze di gruppo Vamonos Vacanze.

Lo studio è stato condotto dopo aver preso in esame i 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, gli Osservatori Permanenti, quali Città del Vaticano, Palestina e Sovrano Militare Ordine di Malta, e i 16 Stati parzialmente riconosciuti, come per esempio il Kosovo o Taiwan.

In pratica, gli italiani possono viaggiare nell’89,8% del mondo senza particolari formalità, salvo in 44 Paesi, dove, però, si può richiedere il visto all’arrivo e in altri otto Paesi dove basta l’Electronic Travel Authorization (eTA), come richiede ora la Gran Bretagna, per esempio. Il visto tradizionale è richiesto solo nei rimanenti 22 Paesi.

Passaporto italiano, no. 1 al mondo

Il passaporto italiano è quindi il più “forte” al mondo. Merito anche di Paesi come Giappone, Gibuti, Mongolia, Suriname che hanno di recente eliminato l’obbligo di visto nei confronti dei nostri connazionali e nonostante le opposte misure adottate da Uganda, Etiopia e Papua Nuova Guinea: per visitare questi ultimi Paesi quest’anno gli italiani devono richiedere preventivamente il visto.

E questo grazie ai nostri ottimi rapporti con tutti questi Paesi stranieri, che ci consentono di superare i loro confini senza particolari controlli. Infatti, per ragioni geopolitiche, di sicurezza o anche semplicemente economiche non tutti i passaporti sono uguali: alcuni danno accesso a più nazioni di altri. E il nostro è tra quelli che ci permettono di andare quasi dappertutto.

Gli altri studi

La società londinese Henley & Partners pubblica, fin dal 2006, un apposito Passport Index atto a illustrare le cittadinanze mondiali più avvantaggiate in tema di viaggi all’estero. Secondo Henley & Partners, l’Italia si classifica solo seconda, però, dopo lo Stato di Singapore, che conterebbe due mete in più, toccando così 192 Paesi visitabili senza visto preventivo anziché 190 come noi italiani. I dati in questo caso si riferiscono però a 226 zone geografiche che la società di consulenza ha preso in esame basandosi sui dati della IATA, l’International Air Transport Association.

In entrambe le classifiche, seguono ex equo Giappone, Germania e Spagna con 189 Paesi visitabili senza visto, mentre nei gradini più bassi della graduatoria troviamo Yemen e Somalia, entrambi con soli 35 Paesi visitabili senza visto preventivo, Pakistan con 33 Paesi visitabili, Siria con 30 Paesi, Iraq con 29 e Afghanistan con 27. Situazione complicata anche per Israele, il cui passaporto non è accettato in Algeria, Arabia Saudita, Bangladesh, Brunei, Emirati Arabi Uniti, Gibuti, Iran, Iraq, Kuwait, Libano, Libia, Malesia, Pakistan, Siria, Somalia, Sudan e Yemen.

“Sette di questi Paesi neanche accettano passaporti che contengano visti israeliani”, spiegano dal tour operator. Inclusi gli italiani che abbiano viaggiato in Israele e che abbiano il passaporto con il timbro del visto israeliano. Il trucco – che usano tutti – è di farsi timbrare il visto su di un foglietto di carta giusto per il viaggio in Israele per poi tenerlo a casa o gettarlo via al rientro.

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A bordo della Norwegian Viva, un vero parco dei divertimenti in mezzo al mare

Ha scelto l’Italia per la crociera inaugurale della nuova nave Viva la compagnia di navigazione Norwegian Cruise Line, anche se la cerimonia ufficiale di battesimo si terrà il prossimo 28 novembre a Miami.

La nave da crociera, costruita da Fincantieri, è salpata dal porto di Trieste per un viaggio di nove giorni attraverso il Mar Mediterraneo, portando i primi ospiti a Lisbona, con soste in alcune delle destinazioni balneari più belle d’Europa, tra cui Salerno, lungo la pittoresca Costiera Amalfitana, Cannes, sulla Costa Azzurra, e Ibiza, perla delle Baleari.

La Norwegian Viva resterà nel Mediterraneo per tutta l’estate, navigando tra le isole greche, fino a novembre, prima di fare rotta verso San Juan, a Porto Rico, dove navigherà tra le isole dei Caraibi per tutto l’inverno, con scali a Tortola, alle Isole Vergini Britanniche, a St. John’s, sull’isola di Antigua, a Bridgetown, Barbados, a Castries, Santa Lucia, Philipsburg, a St. Maarten, e a St. Thomas, alle Isole Vergini americane. Tornerà in Europa a maggio dell’anno prossimo.

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Fonte: @NCL

L’infinity pool a bordo della Viva

Com’è fatta la nuova Norwegian Viva

Per gli appassionati, snoccioliamo innanzitutto i numeri di questa bellezza dei mari: una stazza lorda di 143.535 tonnellate, 294 metri di lunghezza e una capacità di 3.100 passeggeri. La Norwegian Viva è la seconda di sei navi da crociera di nuova generazione della Classe Prima, costruite per NCL.

La prima era stata la Norwegian Prima. Si tratta di una categoria a sé stante di navi da crociera, che comprende un’offerta di alto livello, maggiore spazio a disposizione per i passeggeri a bordo, attività da vero e proprio parco dei divertimenti come il Viva Speedway (un adrenalinico go-kart) sviluppato su tre livelli della nave e nuovi concept per la ristorazione, come l’area Indulge Food Hall, con ben undici ristoranti. Per i più temerari, intorno alla nave corre l’Oceanwalk, una passerella di vetro trasparente per camminare letteralmente sull’acqua.

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Fonte: @NCL

Gli eleganti interni della Norwegian Viva

Un parco dei divertimenti in mare

Impossibile non notare lo Speedway che gira tutt0intorno alla cima della nave. Questo circuito è più lungo, largo e veloce di tutti quelli presenti su altre navi da crociera. Si può sfrecciare a tutta velocità superando ben tre livelli della nave.

Ma questa è solo una delle attività adrenaliniche che si possono provare in nave. L’altra è lo scivolo The Drop & The Rush (La caduta e La velocità) alto dieci piani. The Drop è il primo scivolo asciutto a caduta libera al mondo, mentre The Rusch, è uno scivolo duello.

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Fonte: @NCL

La pista da go-kart sulla Norwegian Viva

Piscine a non finire a bordo della nave, tra cui la scenografica Infinity Beach, con piscina a sfioro sulle onde del mare. C’è lo scivolo d’acqua con le onde, l’Acqua Park per i bambini, cascate d’acqua e vasche idromassaggio a sfioro, con anche tante aree relax.

Innovative sono anche le esperienze di gioco a bordo, dove ci si può immergere in un mondo virtuale nel Galaxy Pavilion con il simulatore di volo o di golf o nella escape room con i simulatori di corsa.

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Fonte: @NCL

Camminare nel vuoto sull’Oceanwalk

Poi c’è la Galleria dei giochi, dove gli ospiti della nave possono trovare tutti i giochi più classici e tradizionali da fare in compagnia, dalle freccette al minigolf. Non manca il classico casinò, molto amato dai crocieristi incalliti.

Per i bambini ci sono diverse aree tematiche come la Splash Academy, dove potranno divertirsi con giochi creativi, sport e molto altro, è Guppies, dove i più piccoli possono divertirsi con i coordinatori per la prima infanzia.

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Fonte: @NCL

Lo scivolo sulla Norwegian Viva
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Questa estate potrai fare un viaggio nel cuore della terra restando in Italia

Non tutte le meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo sono visibili agli occhi di chi guarda. Ci sono alcuni segreti, infatti, che sono custoditi alla stregua di un tesoro prezioso e che si palesano solo a chi osa andare oltre a quello che si conosce.

È questo il caso dei tesori sotterranei, bellezze custodite dal tempo e da Madre Natura che sono state rese accessibili grazie al lavoro dell’uomo e che oggi rappresentano una vera e propria attrazione turistica per tutti gli avventurieri che non si accontentano di ciò che esiste in superficie.

Grotte, miniere e caverne: sotto ai nostri piedi esiste un mondo affascinante e nascosto tutto da scoprire. Ma per farlo non c’è bisogno di andare dall’altra parte del mondo perché questa estate sarà possibile fare un viaggio nelle viscere della terra restando in Italia.

Viaggio nel cuore della terra

Il nostro viaggio di oggi ci conduce in una regione tanto suggestivo quanto affascinante: la Lombardia. Ci troviamo tra i vasti territori delle province di Brescia e Bergamo, tra valli straordinarie e borghi rurali. Proprio qui, sotto i piedi di chi calpesta la terra ogni giorno, esiste un patrimonio culturale e storico che in pochi conoscono.

Questi paesaggi, apparentemente diversi tra loro, sono invece accomunati da un medesimo fil rouge che affonda le radici nella prima metà del ‘900 e nella tradizione mineraria del territorio. Con l’avvento delle industrie, le macchine per la perforazione della terra sono state spente. Ma quei sentieri scavati negli anni sono rimasti, ed è a loro che è stato affidato il compito di custodire l’eredità del passato.

Ed è proprio da questa consapevolezza che è nato il progetto “Nel cuore della terra”, promosso da Promoserio e finanziato da Fondazione Cariplo con Fondazione della Comunità Bergamasca nell’ambito del bando Capitale della Cultura 2023, che si è posto come obiettivo quello di valorizzare e celebrare i territori della tradizione mineraria attraverso tutta una serie di eventi che che si alterneranno a partire da agosto e fino alla fine dell’anno

Val di Scalve

Fonte: Ufficio Stampa Promoserio

Val di Scalve

Alla scoperta dei tesori sotterranei a Bergamo e a Brescia

Cinque valli e tanti diversi borghi rurali: è qui che si trova l’accesso alle viscere della terra. A partire da agosto, e fino a fine anno, un calendario ricco di eventi, spettacoli e visite guidate, permetterà a tutti gli avventurieri di andare alla scoperta dei tesori nascosti che si snodano sotto la Val Brembana, la Val Seriana, la Val di Scalve, la Val Trompia e la Val Camonica.

Il progetto “Nel cuore della terra” è già stato inaugurato raccogliendo il consenso e l’entusiasmo di cittadini e viaggiatori pronti a scoprire passato e tradizioni. Ma questo è solo l’inizio perché gli eventi e le iniziative per scoprire tutto ciò che si nasconde sotto le terre bergamasche e bresciane continueranno fino alla fine di questo 2023.

Uno degli appuntamenti più attesi, nell’ambito del progetto, è la visita guidata alla Miniera Gaffione di Schilpario. Attraverso un percorso nel sottosuolo, che si snoda per oltre 2 chilometri, gli esploratori potranno ripercorrere un pezzo di storia, fatto di lavoro e fatica, che riguarda diverse generazioni. Il Parco Minerario resterà aperto tutti i weekend di settembre dalle ore 10.00 alle ore 11.15 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00.

Un altro evento attesissimo è quello che si terrà il 27 agosto alle Grotte delle Meraviglie di Zogno. Scendendo in profondità, a temperature che sfiorano i 10 gradi, gli esploratori potranno scoprire il mondo che si cela nel complesso e tutte le vicende geologiche legate a questa cavità.

L’11 novembre, invece, la tradizione gastronomica incontrerà quella mineraria all’interno delle Miniere di Costa Jels, a Gorno. Le visite guidate saranno abbinate a conferenze dedicate al tema delle produzioni di prodotti in miniera. Non mancheranno cooking class e degustazioni. Il 3 dicembre, invece, ad accompagnare gli esploratori nei sentieri sotterranei ci saranno spettacoli folcloristici e canti popolari per riscoprire le antiche teadizioni.

Come abbiamo anticipato, però, gli eventi continueranno fino a dicembre. Per il calendario aggiornato consigliamo di tenere d’occhio il sito ufficiale della Val Seriana.

Val di Scalve

Fonte: Ufficio Stampa Promoserio

Val di Scalve
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Capodanno Bizantino: questa città italiana si prepara a un evento imperdibile

C’è sempre un buon motivo, anzi più di uno, per organizzare un viaggio indipendentemente dalla destinazione e dalla stagione. A volte lo facciamo perché siamo ispirati dai racconti degli altri avventurieri, altre volte per toccare con mano i capolavori di Madre Natura e altre volte ancora per raggiungere tutti quei luoghi iconici che sono diventati il simbolo di città e Paesi interi.

Ma ci mettiamo in cammino anche per conoscere le culture e le tradizioni di popoli vicini o lontani, per guardare le città che cambiano e si trasformano con l’alternarsi delle stagioni. E lo facciamo anche per prendere parte a eventi e manifestazioni straordinarie.

Ed è proprio di un evento incredibile che vogliamo parlarvi oggi, di una grande festa che si terrà a fine agosto e alla quale siete tutti invitati. Si tratta della celebrazione del Capodanno Bizantino, un appuntamento davvero imperdibile per tutti gli amanti della storia. Per calarsi in un’atmosfera da sogno, e vivere un’esperienza unica, non servirà allontanarsi poi così tanto da casa perché questo inedito Capodanno si celebra in Italia e più precisamente ad Amalfi.

Viaggio ad Amalfi, per celebrare (in anticipo) il Capodanno

Il nostro viaggio di oggi ci conduce ad Amalfi, una destinazione straordinaria che, siamo certi, non ha bisogno di presentazioni. Qui, sul terreno dove un tempo risiedeva una potente Repubblica Marinara, oggi sorge un luogo incantato che ha ispirato artisti, poeti e musicisti e che ancora oggi attira l’interesse di migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

Destinazione vacanziera per antonomasia, Amalfi rappresenta uno di quei luoghi da visitare almeno una volta nella vita. Raggiungerla è sempre un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Tuttavia, se è il volto più suggestivo e inedito della città che volete conoscere, allora il consiglio è di organizzare un viaggio adesso.

Il cuore della Costiera Amalfitana, infatti, sta per trasformarsi nel palcoscenico di uno spettacolo grandioso, quello che celebrerà tradizioni antiche e mai dimenticate e che andrà in scena il 31 agosto e il 1° settembre. Due giorni durante i quali dame, paggi e cavalieri scenderanno tra le strade di Amalfi per rievocare e festeggiare il Capodanno Bizantino.

Capodanno Bizantino: gli eventi da non perdere

Agosto si concluderà nel migliore dei modi nell’antica Repubblica Marinara che, proprio nei giorni che segnavano la fine dell’anno fiscale e giuridico dell’Impero d’Oriente di cui Amalfi era autonomia periferica, si trasformerà in un villaggio medievale.

L’evento, organizzato dal Comune di Amalfi in collaborazione con il Comune di Atrani, che si unirà alle celebrazioni, e al Centro di Cultura e Storia Amalfitana si terrà nei giorni del  31 agosto e del 1° settembre. Tantissimi gli appuntamenti imperdibili tra i quali l’iconico Corteo Storico che vedrà sfilare oltre 100 persone, abbigliate con costumi d’epoca, impegnate a perpetuare il celebre rito di investitura del Magister di Civiltà Amalfitana.

Le celebrazioni avranno inizio il 31 agosto con un convegno di studio sul Medioevo amalfitano che si svolgerà all’interno dell’Arsenale della Repubblica. Dopo di questo seguiranno tutta una serie di appuntamenti evocativi e suggestivi volti a intrattenere cittadini, viaggiatori e appassionati di storia. Non mancheranno eventi musicali e spettacoli in piazza.

La festa del Capodanno Bizantino si concluderà il 1° settembre con il Corteo Storico che sfilerà in compagnia del Magister fino alla bellissima scalinata della Cattedrale di S. Andrea.

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Un paradiso incontaminato: le cascate di Kravice

Flussi d’acqua che sgorgano da ripide rocce che si fanno spazio in mezzo alla natura, quella più autentica e vera: questo e molto altro sono le cascate di Kravice – chiamate anche cascate di Kravica – che si distinguono per essere alcuni dei gioielli più preziosi della Bosnia ed Erzegovina.

Dove si trovano

Le cascate di Kravice sono un’incredibile – e largo – salto d’acqua del fiume Trebižat che scorre tra le meraviglie della Bosnia ed Erzegovina. Localizzate a 10 km a sud del comune di Ljubuški e 40 km da Mostar, offrono al visitatore anche la possibilità di fare un fresco bagno nel laghetto sottostante.

In passato erano di proprietà di Zaim-beg Selimić, un consigliere comunale di Ljubuški, filantropo e benefattore, mentre oggi sono accessibili con una breve ma sorprendente passeggiata.

Cosa aspettarsi

La visione delle cascate di Kravice è emozionate: si gettano un’imponente parete di tufo da cui fanno un salto di approssimativamente 30 metri. La piscina naturale ai loro piedi, invece, vanta un diametro di circa 120 metri ed è una vera piacevolezza.

Il momento migliore per visitarle è senza ombra di dubbio la primavera, stagione dell’anno in cui il flusso d’acqua è maggiore e la vegetazione circostante si colora di un verde smeraldo. Tuttavia, è durante i mesi estivi che, per via delle temperature, è davvero possibile fare il bagno e praticare alcuni sport acquatici.

Come arrivare

È possibile visitare lo spettacolo che regalano le cascate di Kravice partecipando a uno dei tanti tour organizzati in partenza da città come Mostar e Sarajevo, così come Dubrovnik e Spalato in Croazia. Tuttavia, c’è la possibilità di raggiungerle in autonomia con la propria automobile o in autobus.

I punti più vicini in cui arrivare in bus sono la città di Ljubuški o Čapljina, da dove però occorre poi proseguire in taxi.

Le attività che si possono fare in zona

Oltre ad ammirare un vero e proprio spettacolo della natura e a fare un bagno in acque fresche e limpide, da queste parti ci si può dedicare anche al puro escursionismo in mezzo alla natura.

Un modo alternativo per andare alla scoperta di questa zona sorprendente è fare è un safari canoa. Il fiume Trebižat è infatti ricco di biodiversità con molte specie vegetali e animali e barriere di travertino bellissime.

Non molto distanti, inoltre, ci sono anche siti che vale la pena conoscere. Ne è un esempio la fortezza di Herceg Stjepan, o meglio, i resti di questa eccezionale struttura.

Decisamente interessanti sono anche le Tombe situate a Ljubuški che contano ben 214 lapidi stećak, di cui 88 lastre, 78 cassapanche, 1 cassapanca con piedistallo, 9 sarcofagi e 48 esemplari di lastre e cassapanche non descritte singolarmente.

Infine, se di cascate non ne avete abbastanza il consiglio è quello di dirigervi presso il pittoresco villaggio di Veljaci dove sgorga un piacevole flusso d’acqua alto circa 5 metri e largo 50.

Insomma, se le maestose cascate di Kravice incantano e consentono di fare bagni rigeneranti, non sono di certo meno emozionanti i dintorni. Non resta che prenotare un viaggio in Bosnia ed Erzegovina e inserire nel proprio itinerario questo autentico angolo di natura.