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Spiaggia del Frate, incanto del Conero

La Riviera del Conero, un’autentica perla dell’Adriatico, rappresenta uno dei tesori più preziosi della costa marchigiana, più precisamente nella provincia di Ancona. Quest’angolo di paradiso, con i suoi panorami suggestivi e l’atmosfera dal fascino unico, attira ogni anno numerosi turisti ed è una delle destinazioni più amate e apprezzate del nostro Paese.

Tra le splendide spiagge che punteggiano la costa, spicca una piccola caletta bianca, conosciuta anche come Sottosanta, che si distingue per la sua bellezza incontaminata: la Spiaggia del Frate.

L’arenile candido, lambito dalle acque cristalline dell’Adriatico, offre uno spettacolo naturale di rara bellezza, capace di incantare e regalare momenti indimenticabili a chiunque abbia la fortuna di visitarla.

La Spiaggia del Frate: bellezza incontaminata della Riviera

Situata a Numana, lungo la splendida Riviera del Conero, la spiaggia è un vero angolo di paradiso, nascosto tra le bianche scogliere di roccia calcarea che si tuffano nel mare, tra la rigogliosa vegetazione tipica del luogo.

La sua denominazione prende spunto da un antico convento di frati minori che si ergeva sulla cima della città nel XIII secolo. Tuttavia, per gli abitanti locali, è conosciuta con un altro nome:”Sottosanta“. Questa designazione deriva dalla sua posizione geografica, proprio sotto il camposanto, dove nel 1800 furono sepolti tutti coloro che persero la vita a causa del colera.

Caratterizzata da piccoli sassolini bianchi, la spiaggia è famosa per le sue acque azzurre e limpide che invitano irresistibilmente a tuffarsi, ammirando l’ambiente incontaminato e la bellezza mozzafiato del paesaggio circostante. Inoltre, si caratterizza per la presenza di una maestosa roccia bianca, famosa come “Sasso del Bo“.

Inoltre, grazie alla presenza della scogliera, le acque rimangono sempre calme e placide, creando l’effetto di una piscina naturale. Questo la rende un luogo ideale per gli amanti delle calette tranquille e appartate, mentre la ricca biodiversità dei suoi fondali marini è perfetta per coloro che desiderano praticare snorkeling.

Alla scoperta di Numana

Numana è molto più di una semplice destinazione balneare. Situato nel cuore delle Marche, in provincia di Ancona, questo antico borgo di pescatori offre un affascinante panorama sul mare Adriatico.

Le sue origini risalgono al VI secolo e sin dalle prime popolazioni picene, è stato testimone di incredibili abilità artistiche e artigianali. Ancora oggi, Numana conserva le tracce di questa civiltà millenaria.

Ti consigliamo di esplorare questa destinazione a piedi, per immergerti completamente nella sua atmosfera accogliente. Le strade sono un tripudio di colori, con casette e marciapiedi fioriti, che si fondono in un’armoniosa tavolozza visiva. Potrai passeggiare tra i negozietti caratteristici, mentre i profumi delicati dei ristoranti locali ti invitano a scoprire i sapori autentici della regione.

La piazza principale è il cuore pulsante di Numana: qui, il Palazzo Comunale e il Santuario creano un’armonia architettonica davvero suggestiva. Continuando lungo Via Roma e poi su Via della Torre, si arriva a un punto panoramico in cui si trova la statua in bronzo del Pescatore, un’opera dell’artista Johannes Genemans, che accoglie i visitatori con un silenzioso omaggio agli uomini di mare. Un autentico tributo ai valori e allo spirito impavido dei pescatori della regione, che incarna il simbolo tangibile della profonda connessione tra la città e il suo patrimonio marittimo.

Numana Marche

Fonte: iStock

Sasso del Bo Spiaggia del Frate, Numana, Marche
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Sensazionale scoperta nella città di Plauto

Sono ancora tantissime le sorprese che si celano sotto terra, in attesa di essere riportate alla luce nel loro più sfavillante splendore: di recente, gli archeologi hanno scoperto un nuovo, preziosissimo tesoro a Sarsina, la città che ha dato i natali a Plauto. Qui è riemerso un antico edificio tripartito, un’imponente costruzione che è stata identificata come un tempio d’età romana. Ecco qualche dettaglio in più.

Scoperto un antico tempio romano

La piccola città di Sarsina ha fatto da sfondo ad una nuova e importantissima scoperta archeologica. Di recente, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini ha condotto una nuova campagna di scavi che ha portato al ritrovamento di un antico tempio tripartito di età romana, accanto al quale sono emerse delle strutture d’epoca più recente, con tutta probabilità altomedievali. Ad incuriosire di più, naturalmente, è l’edificio romano – che è anche in ottimo stato di conservazione.

Le attività portate avanti dagli archeologi hanno infatti permesso di scoprire i resti di una struttura quadrangolare di grandi dimensioni, costruita con blocchi di arenaria disposti orizzontalmente, sui quali dovevano essere stati costruiti i muri dell’antico luogo di culto. Secondo gli esperti, si tratterebbe di ciò che rimane di un classico esempio di tempio italico, la cui altezza probabilmente sfiorava i 2,85 metri. Ad una prima analisi, l’edificio sembrerebbe risalire al I secolo a.C., proprio come la pavimentazione lastricata della vicina area archeologica.

“Questo ritrovamento è un importante tesoro archeologico che può offrire preziose informazioni sulla storia e l’evoluzione di un’area geografica specifica” – ha affermato Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura – “Può rivelare una ricca storia di insediamenti, cambiamenti culturali e trasformazioni nella società nel corso dei secoli”. Il tempio verrà presentato alle Giornate Europee del Patrimonio, che si terranno il 23 e 24 settembre 2023: “È un importante contributo alla nostra comprensione del passato e può avere implicazioni significative per la ricerca storica e archeologica, a cui stiamo dando impulso con straordinari risultati in tutta Italia“.

Sarsina, la splendida città di Plauto

La scoperta, come già annunciato, è avvenuta a Sarsina: si tratta di una piccola cittadina situata in Emilia Romagna, nella provincia di Forlì-Cesena. La sua storia è davvero affascinante, a partire dai primissimi insediamenti che si stabilirono su questo territorio, sino alla nascita di un villaggio che, in epoca romana, visse il suo periodo più florido.  strettamente legata ad un importante personaggio storico, il poeta e commediografo Tito Maccio Plauto, che qui nacque probabilmente tra il 255 e il 250 a.C.

A lui è intitolata la piazza principale di Sarsina, che occupa l’area in cui sorgeva l’antico foro romano. I suoi resti, ancora oggi ben visibili, sono costituiti da una splendida pavimentazione a lastre in marmo. Altri reperti archeologici trovati in città sono le rovine di un edificio di culto e alcuni preziosi elementi architettonici (nonché antiche tubature in piombo) appartenuti ad un acquedotto romano. Sarsina è dunque un vero gioiello dal punto di vista archeologico, e oggi si arricchisce di un’altra testimonianza di immenso valore, che presto sarà visitabile dal pubblico.

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Loch Ness: la più grande caccia al mostro ha inizio

Di meraviglie surreali, naturali e artificiali è fatto il mondo che abitiamo. Di luoghi iconici, monumenti artistici e architettonici da raggiungere e di culture e tradizioni da esplorare. Sono queste, del resto, tutte le cose che ci spingono a viaggiare in lungo e in largo per toccare la grande bellezza che appartiene al nostro pianeta. A volte, però, ci mettiamo in cammino mossi da tutt’altre intenzioni, per scoprire misteri mai svelati, per esempio, o per risolvere alcuni dei più grandi enigmi di sempre. Come quello che aleggia da tempi immemori su Loch Ness.

Proprio qui, nei pressi di un lago di acqua dolce immerso nelle Highlands scozzesi, si narra dell’esistenza di un mostro, un criptide dal nome Nessie che sarebbe stato avvistato più volte nel secolo scorso e che si è trasformato così in una leggenda. I più scettici hanno smesso di crederci da tempo ormai, da quando le foto che dovevano dimostrare l’esistenza della creatura si rivelarono nient’altro che dei fake. Eppure c’è chi è ancora alla ricerca della verità.

È proprio a queste persone, che sperano ancora di incontrare e di immortalare in una foto il famigerato Nessie, che è rivolto l’invito a prendere parte alla più grande caccia al mostro di Loch Ness mai organizzata. L’appuntamento è previsto l’ultimo weekend di agosto e siete tutti invitati.

La caccia al mostro di Loch Ness: l’evento

Da giorni non si parla d’altro: della grande, e forse ultima, caccia al mostro di Loch Ness che si terrà il prossimo fine settimana. L’obiettivo è unico e condiviso: quello di fare luce su uno dei misteri più affascinanti, e a tratti inquietanti, della Scozia.

L’appuntamento, previsto per il 26 e 27 agosto 2023, è stato organizzato dal Loch Ness Centre, il centro visitatori dedicato al territorio e al suo leggendario mostro sorto all’interno dell’hotel Drumnadrochit. La sua posizione non è un caso. Proprio all’interno della struttura, infatti, lavorava come manager Aldie Mackay: fu lei la prima ad avvistare Nessie tra le acque e a far diffondere velocemente la notizia della presenza di un mostro nel lago.

Sono passati 90 anni da quell’episodio, eppure mai nessuno ha smesso di cercare questa creatura spaventosa e al contempo affascinante. Il mostro di Loch Ness è diventato così leggenda.

Un mistero che dura 90 anni

Ma Nessie esiste davvero? È questa la domanda che persone di tutto il mondo continuano a porsi cercando di scandagliare, come possono, il bacino scozzese. Il lago situato a sud-ovest di Inverness, si è trasformato negli anni in una vera e propria attrazione turistica che ha visto l’arrivo di viaggiatori provenienti da ogni parte del globo in cerca di una prova.

Ma si sa, l’unione fa la forza, e in occasione dell’anniversario del primo avvistamento che risale al 22 agosto di 90 anni fa, il Loch Ness Centre ha pensato bene di organizzare la più grande caccia al mostro di sempre, e forse anche l’ultima. Il 26e il 27 agosto 2023 siete tutti invitati a scoprire l’enigma: la missione è quella di risolvere un mistero che dura da 90 anni.

Armati di binocoli, droni termici, sonde sottomarine e telecamere a infrarossi, i più coraggiosi potranno unirsi agli esperti e iniziare la ricerca. Gli aggiornamenti, e gli eventuali avvistamenti, saranno trasmessi in diretta sui canali social del Loch Ness Centre.

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Questa città fantasma è un osservatorio astronomico a cielo aperto

Chi parte per un viaggio si avventura per conoscere nuovi luoghi, ma anche e soprattutto per scoprire sé stesso. Non si ritorna mai come prima da un percorso, perché ogni esperienza vissuta, ogni incontro fatto, ogni paesaggio ammirato diventa parte di noi.

I viaggi fuori dall’ordinario sono ancora più affascinanti. Lontani dalle rotte turistiche tradizionali, ci conducono in luoghi insoliti, che nascondono scenari imperdibili e offrono momenti di puro stupore e meraviglia.

Oggi la nostra destinazione è Bodie, una città fantasma che sembra sospesa nel tempo. Qui, l’aria è impregnata di mistero e nostalgia e ogni angolo racconta una storia del passato. Ma non solo. Lontano dalle luci artificiali e dai rumori della città, il cielo notturno si rivela in tutto il suo splendore. La sua posizione elevata e isolata consente una vista panoramica del firmamento che pochi altri luoghi possono eguagliare.

Preparati a vivere un’atmosfera unica, a perderti tra stelle, pianeti e costellazioni e a lasciare un pezzo del tuo cuore in questo angolo dimenticato della California.

Il cielo stellato di Bodie

Anche quest’anno, con l’arrivo di agosto, ci attende un appuntamento che non delude mai: lo sciame di meteoriti delle Perseidi. Un fenomeno che illumina il cielo notturno, disegnando traiettorie di luce in uno spettacolo ineguagliabile.

Ma se volete rendere quest’esperienza ancora più speciale, è il momento di fare le valigie e prepararvi per un viaggio alla volta di Bodie, nella Sierra orientale della California. Questo luogo incantevole ti offrirà uno scenario mozzafiato per ammirare lo spettacolo delle stelle cadenti e immergersi completamente nel vecchio selvaggio west.

Questa città fantasma si è trasformata in un luogo di riferimento per gli amanti dell’astronomia e per coloro che desiderano vivere un’avventura straordinaria osservando il cielo stellato.

Sotto il mantello scuro della notte, la volta celeste si apre in tutta la sua maestosità, offrendo uno spettacolo stupefacente di costellazioni, pianeti e corpi celesti.

Inoltre, a pochi chilometri da Bodie, si trova il Mono Lake, noto come il “Mar Morto della California“. Questo antico lago salino, famoso per le suggestive formazioni di tufo che emergono dalle acque, offre un altro scenario incantevole per l’osservazione delle stelle. Infatti, il riflesso del firmamento sulla sua limpida superficie crea un effetto specchio che amplifica la magnificenza del cielo stellato, rendendo l’esperienza dell’osservazione astrale ancora più affascinante e memorabile.

Bodie, l’intramontabile fascino del Far West

Bodie, con le sue strade deserte e i suoi edifici abbandonati, sembra essere uscita direttamente da un film western.

Alla fine del XIX secolo, era un centro minerario fiorente, un luogo di speranza e opportunità dove gli uomini venivano per cercare fortuna tra le rocce. L’oro alimentava i sogni e le aspirazioni dei suoi abitanti ma, nel corso del tempo, le risorse preziose si esaurirono e la promessa di ricchezza svanì.

Uno dopo l’altro, i suoi abitanti migrarono altrove, alla ricerca di nuove opportunità, lasciando Bodie abbandonata a sé stessa. Ciò che un tempo era un luogo attivo e frenetico, con il tempo si è trasformato in un monumento silenzioso al passato, testimone di un’epoca d’oro ormai lontana.

Nonostante il tempo e gli elementi abbiano lasciato il loro segno, Bodie conserva ancora un fascino indiscutibile. I visitatori hanno l’opportunità unica di attraversare le strade deserte, calpestando lo stesso terreno che una volta era percorso da minatori, commercianti e avventurieri. Possono sbirciare attraverso le finestre polverose degli edifici abbandonati, osservando gli interni rimasti praticamente inalterati.

Dalle scuole storiche alla maestosa chiesa, dai saloon abbandonati all’ufficio dello sceriffo, in questo luogo c’è molto da vedere. Uno dei punti di interesse principali è il Miniers Union Hall, l’ex sede del sindacato minerario che oggi ospita un museo. Qui è possibile vedere oggetti d’epoca, testimonianze fotografiche e vecchi giornali che raccontano la vita quotidiana di questa antica città.

Bodie in California

Fonte: 123RF

Bodie, California
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Valbona: l’Albania più sorprendente che c’è

L’Albania si sta rapidamente affermando come destinazione turistica di tendenza, grazie al suo affascinante mix di storia antica, bellezze naturali e cultura. In questa meta balcanica è possibile rilassarsi tra le spiagge paradisiache, perdersi tra le antiche rovine o dedicare del tempo alle visite culturali nei numerosi musei e luoghi storici.

Tra le meraviglie nascoste della “terra delle aquile”, si trova la splendida Valbona. Situata nel nord del Paese, questa valle alpina sorprende con le sue maestose montagne, i fiumi cristallini e gli emozionanti sentieri escursionistici. Un luogo incantevole per coloro che amano la natura e viaggiano alla ricerca di avventure indimenticabili.

Qui è possibile esplorare foreste rigogliose, scalare vette imponenti o semplicemente godersi la pace e la tranquillità dell’ambiente circostante. Nonostante la bellezza straordinaria, Valbona rimane ancora poco conosciuta rispetto ad altre destinazioni europee, offrendo così un’esperienza di viaggio autentica e fuori dai percorsi turistici tradizionali.

Alla scoperta di Valbona: un paradiso nel cuore dell’Albania

Fiume Valbona

Fonte: iStock

Fiume Valbona, Albania

Valbona è un luogo magico immerso in una valle fertile, un vero e proprio tesoro protetto dalle montagne circostanti. Qui la natura si esprime in tutta la sua bellezza, regalando paesaggi rigogliosi e una varietà incredibile di flora e fauna. Le vette imponenti, agendo da difesa naturale, creano un microclima ideale per lo sviluppo di una ricca biodiversità.

La regione è famosa per le numerose attività all’aria aperta. I visitatori possono dedicarsi alle escursioni lungo i pittoreschi sentieri di montagna, osservare la ricca fauna locale o semplicemente perdersi nelle meraviglie naturali del territorio. In particolare, l’entusiasmante percorso da Valbona a Theth è un’esperienza imperdibile per gli amanti del trekking. Non solo, è possibile praticare attività come il rafting, l’equitazione e il campeggio.

La regione è anche ricca di cultura e storia. Le case tradizionali in pietra, le chiese ortodosse e le Kulla, tipiche costruzioni dell’architettura albanese, sono solo alcune delle attrazioni che meritano di essere esplorate in questo territorio.

Infine, non mancano le occasioni per deliziarsi con i piatti tradizionali che rappresentano una vera e propria gioia per il palato. Potrai assaporare la pita, una deliziosa torta salata, oppure provare il gustoso fërgesë, una specialità locale a base di peperoni e formaggio.

Il Parco Nazionale della Valle di Valbona

Riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, questa meravigliosa area protetta, che copre una superficie di 8.000 ettari, si annida nel cuore dei monti Prokletije e comprende una sezione dell’omonimo fiume e della sua incantevole vallata.

Ospita una varietà di specie animali e vegetali, in un ambiente che sembra uscito direttamente da una cartolina e che lo rende uno dei luoghi più preziosi e affascinanti dell’intera regione.

Spesso definito il “Miracolo delle Alpi Albanesi“, questo luogo è un vero paradiso dove la natura regna sovrana. Le sue aree remote e incontaminate ospitano un vasto e ben preservato ecosistema, rappresentando uno dei tesori più incredibili di tutto il Paese.

All’interno della valle, non puoi assolutamente perdere il pittoresco villaggio di Valbona, un luogo dove immergersi completamente nella tradizione albanese, punto di partenza ideale per intraprendere le escursioni nel parco. Un’esperienza indimenticabile che ti permetterà di vivere l’Albania in modo autentico.

Parco Nazionale di Valbona

Fonte: iStock

Parco Nazionale della Valle di Valbona, Albania
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Come arrivare in centro a Parigi dall’aeroporto di Charles de Gaulle

Se sei diretto a Parigi dall’Italia o da qualsiasi altra parte del mondo è molto probabile che atterrerai all’aeroporto di Charles de Gaulle, il più grande aeroporto della Francia, situato a 25 km a nord-ovest della romantica capitale. Come puoi vedere da Parigi a Charles de Gaulle la distanza non è molta.

L’aeroporto di Charles de Gaulle, anche conosciuto come aeroporto Parigi-Roissy, è uno snodo fondamentale per tutte le destinazioni internazionali, ed è secondo solo a quello londinese di Heathrow per il numero di passeggeri in transito. Proprio per la sua importanza è ben collegato con la città; potrai quindi scegliere tra diverse opzioni come raggiungere il centro di Parigi a seconda delle tue esigenze.

Vediamo quali sono i diversi modi per spostarsi da Charles de Gaulle a Parigi, e raggiungere il centro della capitale parigina facilmente e in poco tempo.

1. Da CDG al centro con il treno

Uno dei modi più efficienti e utilizzati per raggiungere il centro di Parigi dall’aeroporto è senza dubbio con il treno. I treni RER, Réseau Express Régional, un servizio ferroviario suburbano, si muovono rapidamente da una parte all’altra della città con partenze anche dall’aeroporto, e in circa mezzora ti porteranno in centro.

Il treno RER B parte ogni 10-15 minuti, e il biglietto costa 10 € circa. Se le fermate del treno RER non coincidono esattamente con la destinazione che desideri puoi cambiare linea in una delle stazioni centrali, e con lo stesso biglietto prendere la metropolitana. Il treno è attivo dalle 5 di mattina fino alle 23:30 e oltre, ma è sempre consigliabile consultare gli orari.

2. Da CDG al centro con il servizio bus Navetta o in autobus

A Parigi il trasporto pubblico è molto efficiente e collega gran parte della città con il centro. Per arrivare da Charles de Gaulle a Parigi puoi optare anche per i bus navetta, efficienti, rapidi ed economici, oppure per le linee autobus.

Il servizio di bus navetta che collega i principali terminal dell’aeroporto con la stazione di Parigi-Opéra si chiama Roissybus. Questa navetta Charles de Gaulle – Parigi prevede partenze ogni 15/20 minuti per tutto il giorno fino alle 00:30, e il tragitto dura circa un’ora. Il biglietto costa circa 17 € e si può acquistare in aeroporto, in tutte le stazioni e anche online. Si tratta di un servizio molto efficiente e affidabile.

Se invece vuoi optare per un servizio ancora più economico puoi prendere uno degli autobus Direct della Linea 2, che collega l’aeroporto con il centro di Parigi, ma le partenze sono ogni mezzora e i tempi di percorrenza variano dai 45 ai 70 minuti. I bus di linea 350 e 351 hanno tempi lunghi di percorrenza e poco spazio per i bagagli, e il costo è di 6 € circa. Sono disponibili anche dei bus notturni, i bus Noctilen N140 e N143, che collegano Parigi da Charles de Gaulle a Gare Du Nord e Gare de l’Est.

3. Da CDG al centro con il taxi

Se ami la comodità i taxi all’aeroporto di Parigi sono numerosi e sempre disponibili nei vari terminal per portarti in centro e direttamente nel tuo albergo. Il costo si aggira dai 60 € ai 70 €, con variazioni a seconda della destinazione, della giornata feriale o festiva e dell’orario della corsa.

Per comodità organizzative puoi prenotare anche il taxi in anticipo sulle piattaforme online dedicate pianificando l’orario, in questo modo avrai anche un’idea del costo. Si tratta di un servizio sempre comodo e efficiente, ma meno economico del trasporto pubblico.

4. Da CDG al centro con i servizi di trasferimento privati

Tra i collegamenti Charles de Gaulle Parigi quello più comodo è senz’altro il trasferimento privato. E’ perfetto se non ami prendere i mezzi pubblici, se non vuoi cercare un taxi o se arrivi di notte e preferisci muoverti autonomamente senza dover sottostare agli orari dei treni o delle navette.

Come funziona il trasferimento privato? Ti basterà prenotare online uno dei servizi privati disponibili a seconda delle tue esigenze. I servizi sono individuali, prenotatili online per gruppi fino a quattro persone, o per gruppi fino a sei persone. Un autista che parla inglese ti attenderà all’aeroporto con un cartello personalizzato e una spaziosa auto di lusso, e in soli 35/40 minuti ti porterà a destinazione.

I collegamenti dall’aeroporto di Parigi al centro della città sono tutti comodi e molto efficienti, e una volta atterrato con il tuo volo di linea non avrai problemi a raggiungere il centro di Parigi o l’albergo dove alloggi.

Una volta arrivato in centro sarai pronto per partecipare ai numerosi tour della città con le guide locali, e potrai scegliere tra le attività organizzate per goderti al meglio  la permanenza in una delle città più belle del mondo.

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Luoghi da film Viaggi

Dove è stato girato il film “Oppenheimer”

Ai tempi di Julius Robert Oppenheimer, il fisico che ha costruito la prima bomba atomica e al quale è stato dedicato un film per la regia di Christopher Nolan già in odore di Oscar, questo luogo non era neppure segnato sulle mappe. Veniva semplicemente indicato dagli addetti ai lavori come ” sito Y”.

Il “sito Y” oggi

Si tratta del Los Alamos National Laboratory, nello Stato del New Mexico, nel bel mezzo degli Stati Uniti, oggi uno dei più vasti istituti multidisciplinari esistenti sul nostro pianeta. Ma quando fu fondato, durante la Seconda guerra mondiale, né il laboratorio né tantomeno la città di Los Alamos che si sviluppò tutt’intorno erano un vero mistero.

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Fonte: IPA

Le location del film “Openheimer”

Nacque proprio per ospitare tecnici, impiegati, militari e scienziati, la maggior parte dei quali arrivati dall’Europa e riconosciuti negli Stati Uniti come “enemy aliens” (stranieri nemici).

La direzione scientifica del laboratorio, così come dell’intero progetto Manhattan, il programma di ricerca e sviluppo militare che portò alla realizzazione delle prime bombe atomiche, erano affidati a Oppenheimer, interpretato nel film da un magistrale Cillian Murphy.

Los Alamos, New Mexico

Per girare il film “Oppenheimer”, è stata ricreata una Los Alamos degli Anni ’40, ma gli interni di molti luoghi sono rimasti tali e quali e sono quelli che vengono mostrati nella pellicola. Nel 1943, quando il governo americano aprì il laboratorio, vennero cacciati gli abitanti del posto che vivevano in una landa desolata. Se oggi Los Alamos è cambiata e si è ripopolata, resta sempre un luogo nel bel mezzo del nulla, dove la modernità ha fatto appena capolino.

Il Ghost Ranch

Gli interni della casa di Oppenheimer e il Fuller Lodge, dove gli scienziati erano soliti incontrarsi a pranzo ma anche per scambiarsi idee, sono ancora quelli di un tempo, anzi, il Ranch, che venne in seguito trasformato in un hotel, l’unico della città, oggi è un luogo d’aggregazione per la comunità che vive a Los Alamos, vi si celebrano matrimoni, si tengono concerti, party e altri eventi cittadini.

Per girare le scene in esterna, invece, la produzione si è spostata a Ghost Ranch, sempre nel New Mexico, una location decisamente insolita, ma non per queste zone desertiche americane.

Si tratta di un luogo di ritiro spirituale gestito dalla Chiesa Presbiteriana, situato vicino ad Abiquiu. Il territorio in cui si trova è talmente antico che sono stati rinvenuti resti di dinosauri. Non è necessario partecipare agli incontri religiosi per poter soggiornare in uno de luoghi storici più autentici d’America.

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Croazia Europa Idee di Viaggio Viaggi

Puoi scoprire la Croazia passeggiando virtualmente tra le sue meraviglie

Viaggiare stando comodamente seduti sul proprio divano? È possibile! Certamente non è la stessa cosa di ammirare le bellezze di un luogo dal vivo, ma può essere un divertente passatempo. La Croazia lo ha reso possibile grazie a una piattaforma che permette di passeggiare virtualmente tra le sue meraviglie: un servizio utile anche per coloro che stanno pianificando una vacanza in quel paese e desiderano programmare in maniera più dettagliata le proprie mete. Ma anche per ammirare, ancora una volta, qualcosa che ha tolto il fiato dal vivo, una location che per qualche ragione si desidera osservare meglio, o tornare a vedere, anche solo virtualmente.

Insomma, gli usi di questo servizio sono i più disparati, non tolgono nulla al fascino di un viaggio fatto in loco, ma se mai accrescono l’esperienza estendendola al di fuori dei confini del reale e portandola anche sul piano virtuale, per vivere un’immersione totale nelle bellezze che offre una vacanza in Croazia.

Viaggio virtuale in Croazia: come funziona

La Croazia è un paese ricco di luoghi da scoprire e, adesso, è possibile farlo anche comodamente seduti nella propria abitazione grazie all’esplorazione virtuale delle sue bellezze. Lo ha reso possibile l’Ente Nazionale Croato per il Turismo, sul portale Croazia.hr. Qui si possono visitare in maniera virtuale oltre 60 destinazioni (nello specifico 63) e farlo in ben 4 lingue diverse: oltre all’italiano e al croato, infatti, i tour sono disponibili anche in inglese e tedesco.

Queste “passeggiate virtuali” sono come dei “giri di prova dalla propria poltrona”, proprio come vengono definiti sul sit,o e permettono di poter comprendere la grande varietà di ricchezze che offre questo paese.  I suoi usi sono i più disparati: prima di una vacanza, magari per pianificare nel dettaglio le mete, o per rivivere il fascino di alcune destinazioni, oppure per ammirare località che non si è riusciti a visitare. I tour sono disponibili sia sul sito, che sulla app mobile Explore Croatia.

Navigando sul portale si possono ammirare le località dall’alto, oppure vederle ed esplorare gli interni e, ancora, scoprire le informazioni a riguardo cliccando sull’apposita icona con la “i”. Insomma, la scoperta della Croazia è sì virtuale, ma la tecnologia VR 360 ci restituisce la sensazione di camminare in mezzo alle sue tante meraviglie.

Tour virtuali, ottimi strumenti per pianificare le vacanze

Durante la pandemia (ma non solo) tantissimi luoghi del mondo hanno iniziato a offrire la possibilità di fare dei veri e propri tour virtuali. Come quello della “Casa Azul” di Frida Kahlo, il luogo dove la celebre artista messicana è nata, oppure quelli messi a disposizione e che permettono di vedere alcune delle location da non perdere in Catalogna. E ancora utilizzando Google Earth, uno strumento che ci permette di fare viaggi virtuali indimenticabili.

A questi, che sono solo alcuni, si aggiunge il tour virtuale della Croazia che ha messo a disposizione dei turisti e dei curiosi ben 63 destinazioni diverse che comprendono – ad esempio – la Dalmazia con le sue bellezze, Dubrovnik, Zagabria e la regione istiana, solo per citare alcune delle località che compaiono sul portale Croazia.hr.

Ci si può spostare da un luogo all’altro con facilità, iniziare a conoscere il territorio e segnarsi le bellezze da vedere con i propri occhi. Ma i tour virtuali sono anche un modo per accorciare le distanze e permetterci di esplorare il mondo anche quando non ci è possibile partire, ma il desiderio e la sete di conoscenza ci spingono comunque alla scoperta.

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Come arrivare a Ischia: tutte le opzioni disponibili

Situata nel nostro amato Golfo di Napoli Ischia è una delle più belle località sul mare d’Italia. L’acqua cristallina circondata da spiagge incontaminate, giardini termali e sorgenti naturali rende Ischia un luogo impareggiabile assolutamente da visitare, non a caso Ischia è famosa in tutto il mondo per la sua rara bellezza.

I sei comuni Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Forio, Serrara Fontana, Barano, offrono tutti splendidi paesaggi immersi nella natura, ottime strutture di villeggiatura e numerose sistemazioni alberghiere di alto livello.

Come raggiungere Ischia per una vacanza da sogno? Vediamo quali sono i modi per arrivare sull’isola da Napoli e dalle diverse zone d’Italia, come raggiungere i porti e con quali mezzi.

Dove prendere i traghetti per Ischia?

Se sei diretto a Ischia sappi che come arrivare sull’isola è molto semplice, basta raggiungere il porto di Napoli o di Pozzuoli e da lì imbarcarsi con il traghetto o con l’aliscafo.

Sull’isola ci sono ben tre porti di riferimento, dislocati in tre parti diverse: Ischia Porto, Casa Micciola e Forio. Ischia Porto è raggiungibile imbarcandosi sia da Pozzuoli che da Napoli, Casa Micciola è raggiungibile imbarcandosi da Pozzuoli, da Procida e da Napoli, mentre Forio è raggiungibile soltanto imbarcandosi da Napoli.

Il porto più operativo dove conviene sbarcare è senz’altro quello di Casa Micciola, particolarmente attrezzato per il turismo. Da qui per qualsiasi necessità si può facilmente arrivare agli altri porti.

Come raggiungere Ischia da Napoli

La città più vicina per imbarcarsi verso Ischia è Napoli: basta raggiungere il porto e acquistare il biglietto per il traghetto o per l’aliscafo, a seconda delle tue esigenze.

Se preferisci l’aliscafo dovrai recarti al molo di Beverello, snodo centrale per la partenza verso varie località del Golfo, mentre se vuoi partire con il traghetto e un veicolo dovrai recarti presso Calata Porta di Massa. Entrambi gli imbarchi si trovano a circa venti minuti dal centro di Napoli. I due moli di Napoli Beverello e Calata Porta di Massa sono poco distanti tra loro, e collegati da una strada percorribile anche a piedi.

Non è sempre possibile portare un veicolo sull’isola, per questo ti consiglio di consultare sempre il sito locale dove troverai tutte le informazioni necessarie.

Tutte le imbarcazioni impiegano circa unora per arrivare sullisola, e la tratta è molto piacevole grazie al panorama. Una volta arrivato sull’isola potrai goderti appieno le bellezze di Ischia e vedere dal vivo il famoso tramonto ischitano.

Se ami il mare per viverti al meglio i tramonti dell’isola la cosa migliore è partecipare a una gita in barca organizzata in relax tra le onde del mare sorseggiando un aperitivo.

Come raggiungere Ischia dalle principali città italiane

Grazie ai numerosi collegamenti puoi facilmente arrivare sull’isola da ogni parte d’Italia, raggiungendo le stazioni ferroviarie o gli aeroporti a te più vicini.

Sia se decidi di viaggiare in aereo che in treno la destinazione più comoda da raggiungere è sempre Napoli, che dista soltanto una trentina di km dai principali porti dell’isola.

Se viaggi in aereo ti conviene atterrare all’aeroporto di Capodichino, il principale aeroporto di Napoli. Da lì potrai raggiungere il porto con un taxi, con poche fermate di autobus o in metropolitana, senza spendere molto.

I trasferimenti per il porto di Napoli sono molto agevoli e ben organizzati, ma se preferisci una maggiore comodità puoi acquistare un transfer privato all-inclusive da Napoli a Ischia, che comprende un servizio di trasporto sull’isola sia dall’aeroporto che dalla stazione ferroviaria con servizio di accoglienza e autista.

Anche se vuoi partire con il treno puoi approfittare dei servizi ferroviari ad alta velocità, con partenze dalle principali città italiane, ed arrivare alla stazione di Napoli Centrale, molto ben collegata con il porto. Se invece vieni in auto ti consiglio di arrivare al porto di Pozzuoli, sempre in provincia di Napoli, in modo da accorciare le distanze e da lì imbarcarti per Ischia.

Come hai potuto vedere a Ischia come arrivare è molto semplice con qualsiasi mezzo e in qualunque periodo dell’anno. Puoi scegliere la modalità che preferisci in base alla città di partenza e al budget a disposizione, e in poco tempo sarai arrivato a destinazione.

Non dimenticarti di fare un’escursione anche nei dintorni e nella meravigliosa isola di Procida, partecipando a una gita in barca per l’intera giornata. In questo modo avrai sfruttato al meglio la tua permanenza sull’isola, che si trova in una posizione privilegiata sul bellissimo golfo partenopeo.

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Questa splendida isola-fortezza torna ad accogliere i turisti

Non è solamente uno splendido isolotto circondato da acque cristalline (quelle della Grecia, uno dei luoghi più belli al mondo), ma una vera e propria opera di architettura dall’immenso valore, che per troppo tempo è rimasta in stato d’abbandono. Stiamo parlando dell’isola-fortezza di Bourtzi, gioiello greco che dista pochissimo dalla capitale, e che finalmente torna ad accogliere i visitatori. Scopriamo insieme le sue meraviglie e come raggiungerla.

La storia del castello di Bourtzi

Situata nelle acque del Golfo Argolico, a due passi dall’affascinante città greca di Nauplia, l’isola-fortezza di Bourtzi ha una lunga storia che ne fa un preziosissimo sito archeologico. Il castello, che in linea d’aria si trova ad appena 500 metri dalla costa, venne costruito dai veneziani nella seconda metà del ‘400, proprio a difesa di Nauplia – che ai tempi era un importante centro marinaro – dalle invasioni e dagli attacchi dei pirati. Questo capolavoro architettonico porta la firma del celebre artista bergamasco Antonio Gambello.

Dopo aver servito fedelmente la città, proteggendola per secoli, il maniero svolse un ruolo fondamentale nella sua liberazione dal dominio turco, nel corso della guerra d’indipendenza greca (nei primi anni dell’800). Fu così che Nauplia, finalmente riconquistata, divenne la prima capitale della Grecia moderna, rimanendo tale fino al 1834. Negli anni seguenti, Bourtzi visse vicende alterne. Dapprima venne riconvertito in carcere, dove soggiornavano i condannati alla pena capitale in attesa di esecuzione.

Nel 1922, il castello venne proclamato monumento nazionale: diventato un’importante attrazione turistica, il governo lo trasformò in un hotel di lusso attorno agli anni ’30. Lo rimase per alcuni decenni, fin quando, a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, restò in piedi solamente il ristorante e, poco dopo, venne definitivamente chiuso. Da quel momento, dell’isola-fortezza di Bourtzi nessuno si occupò più: pian piano cadde in stato di abbandono, anche per via delle controversie dovute alla doppia giurisdizione sul territorio. Ma oggi è tornata al suo splendore originario.

L’isola-fortezza di Bourtzi riapre al pubblico

Dopo tanti anni di incuria, l’isola-fortezza di Bourtzi – che viene gestita dal ministero della Cultura di Atene – è diventata il focus principale di un progetto di recupero che l’ha riportata ai suoi antichi fasti. Ci sono voluti ben due decenni, durante i quali l’accesso al castello è stato precluso ai turisti, ma finalmente l’obiettivo è stato raggiunto. Nell’agosto 2023, il governo ha annunciato la riapertura del maniero al pubblico, come “monumento accessibile di cultura e ricreazione”. Le operazioni di restauro, ormai concluse, hanno ridato nuova vita a Bourtzi, e ora i visitatori potranno ammirarne lo splendore.

Come arrivare all’isola-fortezza? Raggiungerla è davvero semplicissimo: da Atene, sono meno di due ore di auto. Una volta giunti a Nauplia, un luogo fantastico – esso stesso merita assolutamente una visita -, non resta che prendere un’imbarcazione e navigare per appena una decina di minuti. C’è persino chi si cimenta in una lunga nuotata, vista la distanza davvero irrisoria dell’isola dalla costa greca. Il castello apre poi le sue porte ai turisti, per consentire loro di scoprire le splendide stanze e i grandi saloni di cui è costituito. E naturalmente qui si può ammirare un panorama davvero fantastico.