Categorie
Inghilterra location serie tv Luoghi da film Viaggi

Il delizioso villaggio della Cornovaglia, set della serie Tv “Beyond Paradise”

Lo spin-off della celebre serie Tv britannica “Delitti in Paradiso“, che vede l’ispettore di turno risolvere intricati delitti nella splendida isola esotica di Sainte Marie – nella realtà, la Guadalupa – è stato ambientato fa tutt’altra parte.

La trama di “Beyond Pradise”

Il crime-comedy-drama realizzato per la BBC e in onda su Canale 5 racconta la nuova vita di Humphrey Goodman (l’attore Kris Marshall di “Delitti in Paradiso”) sulla costa del Devonshire.

Dopo aver lasciato Londra, l’ispettore è tornato nel paese natale della fidanzata Martha: lei sogna di gestire un proprio ristorante, lui si è unito alle forze di polizia locali. Humphrey, passato dalla soleggiata Saint Marie alla sonnolenta Shipton Abbott, continua a risolvere casi e spera nel lieto fine con Martha.

beyond_paradise

Fonte: @Mediaset

Il cast di “Beyond Paradise”

Dov’è ambientata la serie Tv “Beyond Paradise”

Ci troviamo sempre in riva al mare, ma il clima e il paesaggio sono completamente diversi dalla location caraibica. “Beyond Paradise” (“Oltre il paradiso”) è stata girata nella fredda Cornovaglia e più precisamente nel villaggio di Looe, che nella serie prende il nome di Shipton Abbott e che dovrebbe trovarsi nella contea del Devonshire.

Se per le scene degli interni la produzione ha girato negli studi cinematografici, per gli esterni è andata alla ricerca della location perfetta per ambientarvi la serie. E l’ha trovata a Looe.

Perché visitare il villaggio di Looe

La tranquilla cittadina dove l’ispettore Humphrey Goodman, insieme alla fidanzata Martha, decide di ritirarsi a vivere è un piccolo villaggio di pescatori affacciato sulla Manica, attraversata dal fiume che dà il nome a questa nota – almeno per gli inglesi – località balneare, dividendola in due piccoli borghi marinari, West Looe ed East Looe, collegati da un antico ponte di origine vittoriana.

È un luogo molto romantico, con le case dai tetti spioventi, il piccolo centro storico fatto di antichi edifici in pietra e il porticciolo dei pescatori con le i pescherecci che, ancora oggi, portano ogni giorno il pesce fresco per i ristoranti della città e il mercato del pesce, il più grande della Cornovaglia (dove gustare il migliore fish and chips d’Inghilterra).

looe-cornovaglia

Fonte: 123rf

La cittadina di Looe, in Cornovaglia

E poi c’è la spiaggia, dalla quale si ammira la vicina Looe Island, una riserva naturale raggiungibile in barca. D’estate è facile avvistare branchi di foche. La spiaggia di Looe è molto frequentata, qui c’è sempre bassa marea ed è molto amata dalle famiglie che la frequentano in tutta tranquillità.

looe-beach-cornovaglia

Fonte: 123rf

La spiaggia di Looe, in Cornovaglia

Vicino ce ne sono altre di spiagge, la più suggestiva è Talland Bay, tra Looe e Polperro, una spiaggia rocciosa molto bella.

Nel villaggio c’è anche una minuscola stazione ferroviaria dove passa la Looe Valley Line che, da aprile a ottobre, collega la cittadina alla vicina Liskeard ed è uno dei tratti ferroviari più pittoreschi d’Inghilterra che, in solo mezz’ora, attraversa la valle e i boschi.

looe-island

Fonte: 123rf

Looe Island, al largo della costa della Cornovaglia
Categorie
crociere Notizie Viaggi

Conto alla rovescia per l’arrivo della nave più grande del mondo

Quando inizierà a navigare – nel 2024 – con il suo pieno di passeggeri – 7514 -, la Icon of the Seas sarà la nave più grande del mondo, cinque volte più grande del mitico Titanic. Lunga 365 metri e una stazza lorda di 250.800 tonnellate, la nuova super nave di Royal Caribbean sarà la nave delle meraviglie.

I numeri della Icon of the Seas

Gli oltre 7mila passeggeri alloggeranno all’interno di 2805 splendide cabine/suite divise in 28 diverse categorie, dotate di tutti i comfort, accuditi da 2350 membri dell’equipaggio. C’è persino una suite a tre piani per famiglie numerose.

icon-seas-Suite

Fonte: @Royal Caribbean

Una suite a più livelli a bordo della Icon of the Seas

La nave, lunga più di tre campi da calcio e alta quanto un edificio di New York, sarà divisa in otto quartieri con 40 locali diversi tra bar e ristoranti aperti 24 ore su 24, 15 dei quali con musica dal vivo.

A bordo un’infinità di divertimenti: sette piscine, tra cui la prima piscina sospesa sulle onde, sei scivoli d’acqua da record, nove vasche idromassaggio e un parco acquatico, sviluppati sui 20 ponti.

icon-of-the-seas-piscine

Fonte: @Royal Caribbean

L’area delle piscine sulla Icon of the Seas

La nave sarà consegnata alla compagnia di navigazione dai cantieri Meyer di Turku, in Finlandia, a ottobre per essere varata all’inizio dell’anno prossimo (la crociera inaugurale è prevista per gennaio).

A bordo della Icon of the Seas

La Icon of the Seas sarà un gigantesco parco dei divertimenti in mezzo al mare. Tra le attrazioni più originali, Thrill Island e l’Adrenalina Park e, per i fan dei parchi acquatici, un enorme acquapark con sei scivoli.

icon-of-the-seas-parete-arrampicata

Fonte: @Royal Caribbean

La parete per arrampicata sulla Icon of the Seas

Ma ci sono anche una parete da arrampicata su roccia a picco sull’oceano, la “passeggiata” da brividi sospesa nel vuoto, Crowns Edge, un percorso a ostacoli, una sala giochi, un bar karaoke, un campo da minigolf, una giostra a tema balneare e una pista di pattinaggio all’interno di un palazzetto del ghiaccio, l’Absolute Zero.

Una delle particolarità della nuova nave è la gigantesca cupola di vetro che copre la prua.

icon-seas-Crowns-Edge

Fonte: @Royal Caribbean

La passeggiata sospesa nel vuoto

I record della Icon of the Seas

Oltre alle dimensioni che ne fanno la nave più grande del mondo, la Icon of the Seas ospita il più grande parco acquatico in mare di sempre, chiamato Category 6, per via dei suoi sei scivoli da record. Uno scivolo avrà persino uno sbocco sul mare, il primo nel suo genere.

icon-of-the-seas-nave-record

Fonte: @Royal Caribbean

La Icon of the Seas, la nave dei record

Avrà anche la più grande piscina mai costruita su una nave da crociera, la Royal Ba.

La nave è anche una delle più costose mai costruite, con un prezzo stimato di due miliardi di dollari. Tuttavia, la Icon promette anche di essere una delle navi più ecologiche mai costruite, grazie ai suoi sei motori alimentati da gas naturale liquefatto (gnl) e a celle a combustibile.

icon-seas-locale

Fonte: @Royal Caribbean

Uno dei locali più originali a bordo della nave più grande del mondo

Le crociere

Le prenotazioni delle crociere sono partite già due anni fa e per i primi mesi del 2024 hanno già fatto il tutto esaurito. La nave solcherà il Mar dei Caraibi salpando dal porto di Miami e farà scalo nelle isole private di Royal Caribbean, Perfect Day e CocoCay, poi alle Bahamas, a Cozumel in Messico, a Philipsburg, St. Maarten, e a Roatan in Honduras.

I prezzi partono da 1600 euro per una crociera di una settimana, ma possono arrivare fino a più di 10mila dollari se si alloggia in una suite.

icon-of-the-seas-ristorante

Fonte: @Royal Caribbean

Uno dei ristoranti eleganti della Icon of the Seas
Categorie
Notizie Viaggi

Cielo di settembre: così Luna e stelle danno il benvenuto all’autunno

C’è qualcosa di magico che succede intorno a noi quando il calendario segna l’arrivo di settembre. Il caldo torrido lascia spazio a temperature più miti, le giornate si accorciano e la natura si prepara a portare in scena l’ultimo grande spettacolo dell’anno: quello dell’autunno.

I paesaggi cambiano e mutano, e i colori della terra tingono di meraviglia tutto ciò che ci circonda. Ma la bellezza, in questo periodo, è visibile ovunque, anche sopra le nostre teste. Con l’arrivo di settembre, anche il cielo si trasforma nel palcoscenico di uno show mozzafiato da ammirare a testa in su.

La Luna, le stelle e gli astri sono già in posizione e si preparano a dare il benvenuto all’autunno. Non vi resta che trovare un posto comodo e sedervi: lo spettacolo ha inizio.

La Luna del raccolto dà il benvenuto all’autunno

È una certezza, per tutti noi, quella Luna bianca e candida che si staglia nel cielo la notte e che tornerà più luccicante che mai proprio dopo l’arrivo dell’equinozio, che quest’anno cadrà il 23 settembre. L’inizio del mese si aprirà con l’ultimo quarto, dovremmo attendere la fine di settembre, invece, per assistere al nuovo plenilunio che coinciderà anche con un’altra Superluna.

L’appuntamento è previsto per il 29 settembre, subito dopo il tramonto. Sarà quello il momento perfetto per ammirare e contemplare la Luna piena del Raccolto. Il nome, scelto dai nativi americani, sta proprio a indicare la raccolta del grano che avviene in questo periodo ma anche per celebrare la terra e i suoi doni. Il nostro satellite naturale, in questa occasione, sembrerà più vicino che mai dando vita all’ultimo fenomeno di Superluna di questo 2023.

Condizioni meteorologiche permettendo, la Luna piena sarà visibile a occhio nudo. Consigliamo, come sempre, di raggiungere luoghi bui e privi di inquinamento luminoso per avere una vista privilegiata sul cielo.

Danze astrali e stelle cadenti

L’inizio di settembre, invece, coinciderà con uno spettacolo inedito e grandioso: il ritorno delle stelle cadenti. Sarà questa l’occasione perfetta per sussurrare i desideri e celebrare i nuovi inizi in occasione dell’arrivo dell’autunno. Il mese si aprirà con la presenza delle Alfa Aurigidi che illumineranno le nostre notti i primi giorni di settembre. Recatevi in luoghi bui e tenete gli occhi puntati sull’emisfero settentrionale per lasciarvi incantare da queste meteore.

Lo sciame sarà seguito poi da quello delle epsilon Perseidi (da non confondere con le lacrime di San Lorenzo) che splenderanno nel nostro cielo fino al 20 settembre. La frequenza non è paragonabile a quella degli altri sciami meteorici più famosi, ma vista l’assenza della Luna Piena, con un po’ di fortuna riuscirete ad avvistare anche le stelle cadenti di settembre.

Gli altri spettacoli del mese, invece, saranno portati in scena dai pianeti, sempre con il supporto del nostro satellite naturale. Il 5 settembre, infatti, la Luna e Giove danzeranno insieme all’ammasso stellare delle Pleiadi. L’11 settembre, invece, sarà il turno di Venere che si stringerà alla Luna simulando un abbraccio romantico e incredibile.

L’ultima congiunzione astrale avverrà dopo l’equinozio d’autunno. Il 26 settembre la Luna e Saturno si daranno l’ultimo bacio per salutare definitivamente il mese.

Categorie
linee aeree litorali mare Posti incredibili Viaggi

Questi aerei sorvolano (e sfiorano) una spiaggia caraibica

Quando parliamo di paradisi terrestri non possiamo non pensare a quelle distese di sabbia bianca e fina bagnate da un mare azzurro e cristallino. A quella tranquillità solitaria e quasi mistica, interrotta solo dai suoni della natura, che caratterizza in maniera straordinaria tutte quelle destinazioni che da sempre capeggiano le nostre travel wish list. Eden, questi, che per forme, lineamenti e colori sembrano quasi finti, ma che invece sono reali e raggiungibili con un volo aereo.

Ed è proprio su un areo che vogliamo viaggiare insieme a voi oggi, per raggiungere un luogo davvero incredibile dove i sogni si trasformano in realtà. La nostra destinazione è Sint Maarten, un Paese appartenente al Regno dei Paesi Bassi e situato a sud del Mare Caraibico.

Proprio qui, tra visioni mozzafiato e scorci di immensa bellezza, è possibile raggiungere un luogo davvero unico e uguale a nessun altro. Si tratta di una spiaggia caraibica che ogni giorno è sorvolata, e quasi sfiorata, da aerei di linea in partenza e in arrivo. Il suo nome e Maho Beach, ed è davvero la baia più particolare che abbiamo mai visto.

Benvenuti a Maho Beach

Il nostro viaggio di oggi ci conduce nel cuore dei Caraibi, propio lì dove tutti gli amanti della natura possono trascorrere del tempo in totale relax immergendosi in paesaggi naturali e bellissimi. Ci troviamo a Sint Maarten, una meta che non è del tutto nuova agli amanti dei paradisi terrestri. Ogni anno, infatti, migliaia di persone scelgono di raggiungere il territorio caraibico per vivere avventure nella natura con vista mare, ma anche per frequentare la fervente scena notturna che caratterizza le città dell’isola.

Sint Maarten è raggiungibile in aereo grazie al Princess Juliana International Airport. È proprio la presenza di questo aeroporto a caratterizzare in maniera univoca una delle più particolari spiagge dell’isola e forse del mondo intero. Stiamo parlando di Maho Beach, una distesa di sabbia bianca, bagnata da un mare dalle mille sfumature di blu, che ogni giorno è attraversata da aerei in arrivo e in partenza e che viene utilizzata da molti come osservatorio del traffico nel cielo.

Maho Beach

Fonte: iStock

Maho Beach

Osservare gli aerei da una spiaggia caraibica

Alzare gli occhi al cielo e ritrovarsi a poche centinaia di metri da un aereo in movimento: una visione? No, è Maho Beach. La spiaggia, una delle più frequentate e chiacchierate dell’isola di Sint Maarten, offre un’esperienza davvero unica che non è possibile replicare in nessun’altra parte del mondo.

La lingua di sabbia bianca, infatti, separa il mare dal Princess Juliana International Airport che dista appena un centinaio di metri dalla costa. Questo vuol dire che ogni aereo in partenza, e in arrivo, sorvola a bassa quota la spiaggia, quasi sfiorandola.

Proprio questa particolarità con gli anni ha trasformato Maho Beach in un’attrazione turistica, al punto tale che attraverso un altoparlante, ogni giorno, vengono comunicati gli orari di arrivo e di partenza dei velivoli, per permettere ai viaggiatori di mettersi in posizione e di ammirare da una distanza ravvicinata gli aerei in volo.

Quando l’aereo sorvola e sfiora la spiaggia provoca un forte vento creando delle onde davvero suggestive che negli anni hanno attirato anche gli amanti del windsurf.

Maho Beach

Fonte: iStock/Joel Carillet

Maho Beach
Categorie
Caraibi Destinazioni Europa isole Paesi Bassi Viaggi

Caraibi olandesi: quali sono e perché andarci in vacanza

Avete mai sentito parlare dei Caraibi olandesi? Probabilmente no e il motivo è piuttosto semplice: ci si riferisce a loro con diverse sigle, oppure con curiosi nomignoli, mentre in altri casi si prende in considerazione una specifica isola di questo angolo da sogno localizzato nei Caraibi, ma che appartiene al Regno dei Paesi Bassi e a una municipalità speciale dei Paesi Bassi, quello delle Antille Olandesi.

Spesso erroneamente chiamate Paesi Bassi caraibici – che sono, invece, solo una parte dei Caraibi olandesi (le cosiddette municipalità speciali) – vengono indicate con le seguenti sigle:

  • Isole ABC: Aruba, Bonaire, e Curaçao (facenti parte dell’arcipelago delle Isole Sottovento, suddivisione geografica);
  • Isole SSS: Saba, Sint Maarten e Sint Eustatius (che sono parte dell’arcipelago delle Isole Sopravento Settentrionali, suddivisione geografica);
  • Isole BES: i Paesi Bassi caraibici, ovvero Bonaire, Sint Eustatius e Saba (municipalità speciali dei Paesi Bassi, suddivisione politica).

Principali caratteristiche

Dall’aspetto paradisiaco, i diversi territori dei Caraibi olandesi condividono molte caratteristiche per via della loro vicinanza geografica. Le ABC si distinguono per essere più grandi e pianeggianti, mentre le SSS sono decisamente più piccole e con pochi rilievi.

Ci sono poi le Isole BES, che in realtà sono un insieme di entrambi i raggruppamenti, che sono paradisiache e ideali per chi ama la natura, il mare e le immersioni.

Caraibi olandesi cosa vedere

Fonte: iStock

Uno dei paesaggi dei Caraibi olandesi

Le Isole ABC

Le incantevoli Isole ABC sono i tre fazzoletti di terra posti più a occidente delle Isole Sottovento: Aruba, Bonaire e Curaçao. Tutte e tre sono parte del Regno dei Paesi Bassi, ma Aruba e Curaçao ne sono nazioni costitutive, mentre Bonaire è una municipalità speciale dei Paesi Bassi.

Come è possibile immaginare, sono delle vere perle caraibiche baciate dal sole e attraversate da spiagge fatte di sabbia finissima che a sua volta è bagnata da acque cristalline.

L’incantevole Aruba

L’Isola di Aruba è una di quelle mete da raggiungere almeno una volta nella vita: è conosciuta persino come l’isola più felice dei Caraibi. A colpire il viaggiatore sono le sue due coste molto differenti tra loro, una punteggiata da spiagge bianche che sono accarezzate da un mare calmo e turchese, l’altra selvaggia e frastagliata.

Proprio in questa piccola isola prende vita la Eagle Beach, più volte nominata tra le spiagge più belle del mondo. Non è di certo da meno la Flamingo Beach, ovvero la spiaggia dei fenicotteri rosa che sorge sull’isola privata del Renaissance Hotel. Gli amanti delle immersioni saranno invece felici di sapere che Aruba è considerata la Capitale dei Caraibi dei relitti sommersi.

Quest’isola, tuttavia, non è solo un Eden marino. Ne è un esempio la Cappella di Alto Vista, ovvero la prima chiesa dell’isola che sorge in cima a una collina da cui si ammira un panorama meraviglioso. Molto interessanti sono anche le città fantasma di Bushiribana e Balashi che si ritrovano immerse in un suggestivo paesaggio arido.

Aruba, informazioni

Fonte: iStock

Un angolo incantato di Aruba

Bonaire, intima e tranquilla

Altrettanto speciale è l’Isola di Bonaire che, oltre a essere la seconda per grandezza, è anche una poetica mescolanza di acqua azzurra e secchezza desertica. Tra le sue più incredibili attrazioni c’è il Bonaire National Marine Park, un parco marino che conserva gelosamente una preziosa barriera corallina.

Molto noto è anche il suo colorato Carnevale che, ogni anno, si conclude con uno spettacolo pirotecnico e un tipico incendio cerimoniale.

Bonaire permette anche di fare indimenticabili immersioni ed esaltanti esperienze di snorkeling, fra le migliori dei Caraibi, grazie anche alla sua politica di conservazione ambientale e all’assenza di turismo di massa.

Curaçao con i suoi mille colori

Curaçao è probabilmente l’isola principale di tutto l’arcipelago. Da queste parti ad attirare l’attenzione è la sua graziosa Capitale, Willemstad, che presenta un raffinato fascino europeo. Non vi sorprenderà sapere, infatti, che è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Particolarmente prezioso è anche l’entroterra (chiamato kunuku) poiché puntellato di cactus e divi-divi modellati dal vento. Interessanti sono anche le spiagge che, nonostante siano formate da sabbia importata o da coralli frantumati, regalano comunque angoli che sembrano usciti direttamente da un libro di fiabe.

Le Isole SSS

Le SSS sono tre magnifiche isole che ricadono sotto la sovranità del Regno dei Paesi Bassi. Si trovano nell’arcipelago delle Isole Sopravento settentrionali e sono Sint Maarten, Sint Eustatius e Saba.

C’è però da specificare una piccola caratteristica: la parte settentrionale dell’isola di Saint Martin appartiene alla Francia e solo la parte meridionale è nazione costitutiva del regno, mentre Sint Eustatius e Saba sono due municipalità speciali dei Paesi Bassi.

Sint Maarten, l’isola divisa

Come accennato in precedenza, Sint Maarten è un’affascinante isola divisa tra due territori: la metà meridionale dell’isola è olandese, mentre la parte settentrionale è francese.

Ad essere del tutto onesti, la zona francese è quella più caratteristica, ma ciò non toglie che in qualsiasi lato sia possibile perdersi tra lunghe passeggiate sulla spiaggia e rilassarsi in baie isolate. Non mancano le possibilità per dedicarsi alle escursioni, partecipare ai tipici mercatini, lasciarsi andare a sport acquatici e godersi una vivace vita notturna.

Sint Eustatius, per tornare indietro nel tempo

Se siete curiosi di scoprire com’erano i Caraibi alcuni decenni fa, la vostra scelta deve necessariamente essere Sint Eustatius. Probabilmente a causa della mancanza di spiagge paradisiache, questa è l’isola dei Caraibi olandesi meno visitata dai turisti di tutto il mondo.

Tuttavia, si fa amare per la sua atmosfera particolarmente autentica e per via dell’allegria dei suoi abitanti che sono sempre pronti a parlare con i viaggiatori.

Saba, detta anche il tetto dei Paesi Bassi

Saba è un incredibile gioiello, nonché la più piccola isola dei Caraibi olandesi. Un vero e proprio fazzoletto di terra che consiste principalmente nel vulcano spento, il Monte Scenery (840 metri), che è anche la cima più elevata di tutti i Paesi Bassi. Ritrovarsi al cospetto di questo lembo di terra è incredibile: sembra emergere come un miraggio dal  Mar dei Caraibi, una misteriosa vetta spesso avvolta dalle nuvole.

Saba, isola dei Caraibi

Fonte: iStock

Un angolo dell’affascinante Saba

Visitarla è sinonimo di scoprire villaggi che ospitano incantevoli case tradizionali in legno e muratura con il tetto rosso, ma anche un magico mondo che si nasconde sotto la superficie della limpida acqua.

Le Isole BES

Le Isole BES, ovvero le meravigliose Bonaire, Sint Eustatius e Saba di cui vi abbiamo già parlato, sono un mosaico di culture e di influenze di vario tipo. Luoghi da visitare almeno una volta nella vita e che, senza ombra di dubbio, vi lasceranno a bocca aperta.

Categorie
Europa panorami Parchi Nazionali Spagna vacanza natura Vacanze natura Viaggi

Picos de Europa, un parco nazionale da fiaba

Con un nome così suggestivo, non potevamo aspettarci niente di meno: il Parco Nazionale Picos de Europa è una vera meraviglia, la tappa ideale per chi ama la natura incontaminata e vuole godersi i suoi panorami più belli. Siamo in Spagna, ben lontani dalle grandi città che hanno reso il Paese famoso in tutto il mondo – nonché una delle mete turistiche più apprezzate di sempre. Andiamo alla scoperta delle bellezze di questo parco così suggestivo.

Il Parco Nazionale dei Picos de Europa

Iniziamo da qualche dato: i Picos de Europa sono una catena montuosa che si erge nel cuore della Spagna settentrionale, tra le comunità autonome di Castiglia e Léon, Cantabria e Asturie. Il loro nome (letteralmente “picchi d’Europa) ha un fascino particolare e una storia altrettanto unica. Le navi in arrivo dall’America, infatti vedono queste cime montuose come prima cosa nel momento in cui si avvicinano al continente. Vista la natura rigogliosa e i numerosi siti storici che caratterizzano quest’area, negli anni ’90 è stato creato il Parco Nazionale dei Picos de Europa.

Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad un vero e proprio amore per le vacanze green, a contatto con la natura, e così il parco spagnolo è diventato una meta turistica molto apprezzata dai viaggiatori provenienti da ogni angolo d’Europa. Ma cosa c’è di bello da vedere in questo angolo incontaminato di Spagna? Le imponenti formazioni rocciose che si stagliano contro il cielo, lussureggianti boschi di querce e di faggi, tanti animali che vivono in piena libertà e in armonia con il paesaggio… e poi c’è molto di più. Scopriamolo insieme.

Cosa vedere: le tappe imperdibili

Una volta arrivati presso il Parco Nazionale dei Picos de Europa, inizia l’avventura: ci sono tantissimi itinerari ben segnalati, che ci conducono tra foreste e panorami meravigliosi, ma anche dei belvedere da cui si può godere di una vista mozzafiato. Il sentiero più affascinante è quello che collega i paesi di Ampurias e Finisterre, attraversando interamente il parco. Lungo oltre 62 km, è diviso in 5 tappe ed è perfettamente attrezzato con punti di ristoro e luoghi dove soggiornare, così da offrire un’esperienza unica a tutti gli amanti del trekking.

Un’alternativa suggestiva (e più comoda) è la funicolare che parte da Fuente Dé per poi salire sino al belvedere de El Cable, a oltre 1800 metri di altitudine. È il luogo ideale per ammirare il panorama dei Picos de Europa, anche per chi non apprezza particolarmente le lunghe camminate o ha difficoltà particolari. Tappa da non perdere è poi l’altopiano su cui si trovano i Laghi di Covadonga: sono due piccoli specchi d’acqua, il lago Enol e il lago Ercina, circondati da splendide montagne che si riflettono nelle loro sfumature turchesi.

Infine, non possiamo dimenticare di andare alla scoperta dei piccoli borghi che giacciono ai piedi di queste imponenti vette. Come ad esempio Cangas de Onis, con i suoi bellissimi monumenti storici: tra questi spicca il ponte romano (costruito in realtà durante il periodo medievale), divenuto uno dei simboli delle Asturie. A poca distanza si può visitare Covadonga, piccolo villaggio che fu teatro di un’epocale battaglia tra Cristiani e Mori. È per gli spagnoli un importante luogo di pellegrinaggio, dove si trova una chiesetta scavata nella roccia che, secondo la leggenda, ricorderebbe il punto in cui apparve la Madonna. Molto più moderna è invece la Basilica de Santa Maria la Real de Covadonga, un gioiello assolutamente da scoprire.

Categorie
aeroporti capitali europee Destinazioni Europa Madrid Spagna Viaggi

Come raggiungere il centro di Madrid dall’aeroporto

L’aeroporto di Madrid Barajas si trova a circa 12 km a nord-est di Madrid ed è il più importante aeroporto della Spagna. Si trova al quinto posto della classifica europea per numero di passeggeri e all’undicesimo nella classificazione mondiale, in particolare per la tratta Madrid-Barcellona che ad oggi è la tratta con il maggior numero di voli settimanali al mondo.

L’aeroporto madrileno è composto da quattro grandi terminal. Il più recente è il T4, che ospita voli nazionali e internazionali ed è collegato con gli altri terminal da navette e altri mezzi di trasporto. All’interno dell’aeroporto, infatti, ci sono diverse stazioni metro, grazie alla linea 8 che collega il nuovo terminal T4 con il resto dell’aeroporto.

Come arrivare dall’aeroporto di Madrid al centro una volta atterrati all’aeroporto di Barajas? Vediamo quali sono le diverse opzioni da scegliere per un trasferimento comodo e veloce.

Come raggiungere il centro di Madrid in metro

Madrid è una metropoli europea dotata di una linea metropolitana molto efficiente, quindi la migliore opzione per arrivare dall’aeroporto di Madrid al centro è la metro. La linea di riferimento è sempre la linea 8, con partenza dai vari terminali e anche dal T4, che in circa 20 minuti di tragitto arriva fino alla stazione di Nuevos Ministerios, che si trova a nord del centro città.

Dall’aeroporto a Madrid in treno

Per raggiungere il centro di Madrid è possibile spostarsi anche in treno. La linea C-1 dei treni Renfe-Cercanìas collega l’aeroporto con il centro città, ma solamente dal terminal T4. La stazione di arrivo è Principe Pio, mentre il tempo di percorrenza è di circa 40 minuti, con 4 fermate intermedie.

Il treno passa circa ogni 30 minuti dall’alba a poco prima di mezzanotte, ed è sicuramente un’alternativa da tenere in considerazione visto il costo bassissimo di 2,60€.

Dall’aeroporto a Madrid in autobus

Per arrivare dallaeroporto Barajas al centro di Madrid è possibile utilizzare anche il servizio di bus, molto efficiente e organizzato. Ci sono diverse linee che vanno dall’aeroporto al centro città e viceversa.

La linea 203 è un’ottima opzione: ha partenze ogni 10-15 minuti da tutti i terminal per 24 ore al giorno tutto l’anno, e collega l’aeroporto con la stazione Atocha Renfe, situata in centro a poca distanza dai principali musei di Madrid. La linea 203 impiega 40 minuti per arrivare a destinazione; il biglietto costa 5 € ed è acquistabile anche sul bus, oppure è possibile acquistare il transfer online in anticipo.

In alternativa si può prendere la linea 101, che parte da tutti e quattro i terminal e arriva in circa 30 minuti alla stazione di Área Intermodal de Canillejas, la parte orientale di Madrid. Da qui è possibile prendere altri autobus, o prendere la metropolitana. Il biglietto costa solamente 1,50€.

Dall’aeroporto a Madrid in taxi

Anche il taxi è una possibile alternativa per la tratta dall’aeroporto di Madrid al centro, ma è più costosa se si è da soli. È senza dubbio un’ottima soluzione se si viaggia in gruppo, in questo modo la spesa è molto più bassa. Il costo del taxi dal centro della città fino al Barajas è di circa 30 euro, e viene aggiunto un ulteriore supplemento di circa 5€ per le corse aeroportuali.

Le corse iniziano alle 6 per concludersi alle 21, le vetture dei taxi sono di colore bianco e si trovano al piano terra di ogni terminal.

Noleggio auto per raggiungere Madrid centro

Tra il T1 e il T4 ci sono diverse compagnie di autonoleggio a cui potersi rivolgere per noleggiare un’auto, più di cinque per l’esattezza. Una volta noleggiata l’auto che preferisci potrai in circa mezzora di auto raggiungere il centro città, passando per la circunvalaciòn M-30 o per la A-2. Bisogna sempre però calcolare una media quantità di traffico nel tragitto.

Scegliendo il noleggio privato potrai disporre della tua auto durante tutta la permanenza a Madrid, e riportarla al concessionario una volta terminata la vacanza per poi riprendere il volo di ritorno da Barajas.

Trasferimento privato o condiviso

Se non vuoi badare a spese e vuoi viaggiare al massimo della comodità puoi optare per un trasferimento di lusso acquistabile online, avrai a disposizione un’auto comoda ed elegante, e un autista che si occuperà di accompagnarti in centro. In questo modo non dovrai preoccuparti di trovare le fermate dei mezzi di trasporto, acquistare i biglietti e calcolare il tragitto per arrivare al centro. Verrai accolto direttamente all’aeroporto e portato a destinazione.

Il trasferimento privato può essere anche condiviso, sono disponibili e acquistabili online i trasferimenti anche di sola andata fino a un massimo di sette persone.

Queste sono tutte le opzioni per arrivare dall’aeroporto di Madrid al centro, atterrando all’aeroporto internazionale di Barajas. Le opzioni sono tutte valide e ben organizzate, sta a te scegliere la più giusta in base alle tue esigenze personali e al budget a tua disposizione. Buona permanenza!

Categorie
Africa Idee di Viaggio isole litorali lusso mare parchi naturali Seychelles vacanza natura Viaggi

Mahé, l’isola delle Seychelles che è un sogno a occhi aperti

Quando si pensa alle Seychelles le prime immagini che vengono in mente sono le spiagge esotiche, il mare cristallino e turchese, paradisi tropicali dove tenere a distanza lo stress e la routine di tutti i giorni.

Sono davvero isole meravigliose, tutte da scoprire e vivere e Mahé, l’isola principale dell’arcipelago, non fa eccezione.

Tuttavia, spesso i turisti la “ignorano” e la vedono soltanto come “punto di arrivo e di partenza” per via dell’aeroporto internazionale. Ma non è assolutamente così.

Mahé, infatti, invita a scoprire scorci di natura incontaminata, spiagge da sogno, distese d’acque, verdeggianti parchi e una capitale vivace e meta di shopping.

Conosciamola meglio grazie alle tappe salienti da mettere in lista.

Cosa non perdere a Mahé

Una visita a Mahé può iniziare da Victoria (o Port Victoria), una delle capitali più piccole del mondo, l’unica città vera e propria delle Seychelles che ha il suo fiore all’occhiello nel colorato mercato, il cuore pulsante tra profumi e prodotti tropicali.
Una passeggiata tra le bancarelle è un ottimo modo per immergersi appieno nella tipicità dell’isola e nello stile di vita degli abitanti: si svolge ogni mattina (tranne la domenica) lungo Street Market, via pedonale del centro.

Altrettanto suggestivo è il Giardino Botanico, realizzato agli inizi del Novecento per la coltivazione di piante esotiche e diventato Monumento Nazionale, oggi aperto al pubblico per ammirare la spettacolare flora endemica tra cui va menzionato il Coco de Mer, frutto Patrimonio UNESCO di una pianta che nasce spontanea soltanto sulle isole di Curieuse e Praslin.

Tappe successive sono la Cathedral of our lady of Immaculate Conception, l’Arul Mihu Navasakthi Vinayagar, piccolo ma favoloso tempio indù dalla torre monumentale (il gopuram) riccamente impreziosita da pregevoli sculture, e il Clock Tower, una curiosa riproduzione del celebre Big Ben.

E siamo appena all’inizio poiché Mahè è anche tantissima natura e offre indimenticabili percorsi per gli appassionati di trekking ed escursioni, in particolare nel cuore del Parco Nazionale del Morne Seychellois, la vetta più alta dell’arcipelago con i suoi 900 metri sul livello del mare.
Lasciata l’auto nei pressi del Mission Lodge (le rovine di una missione del XIX secolo), si possono imboccare i numerosi sentieri che conducono a punti panoramici e belvedere che tolgono il fiato: sono 12 i percorsi da trekking di varia complessità e lunghezza.

Ancora, da non perdere la Tea Factory, la fabbrica del tè edificata nel 1962, di Port Launay: i tour guidati consentono di apprezzare tutte le fasi di lavorazione del té come si svolgevano un tempo.

Le spiagge dove sognare a occhi aperti

Mahé è anche mare e spiagge da sogno: sono ben 65 lungo le sue coste!

La più rinomata e suggestiva è sicuramente Anse Intendance, di sabbia bianchissima e delimitata da rocce di granito, selvaggia e perfetta per i surfisti (in particolare da maggio a settembre).

Tra le più fotografate, anch’essa selvaggia, va citata Anse Bazarca, dove le onde sono alte e il mare profondo, nell’abbraccio della rigogliosa vegetazione tropicale, mentre tra le più apprezzate dai locali troviamo Anse Baleine, con acque poco profonde e onde basse.

Spettacolari sono poi Anse Boileau, lunga spiaggia di fine sabbia attrezzata con tutti i servizi e ideale per lo snorkeling, Anse aux Pins, non lontano dall’aeroporto, con servizi, ristoranti e negozi, Anse Bougainville, dalla preziosa barriera corallina, Anse a La Mouche, ottima per famiglie, e Anse aux Poules Bleues, dorata e poco frequentata.

Categorie
Europa Idee di Viaggio Inghilterra litorali mare scogliere Viaggi

Una spiaggia caraibica in Europa: alla scoperta di Pedn Vounder

Per rilassarsi nella meravigliosa cornice di una spiaggia caraibica, non è necessario partire alla volta dei Caraibi o delle Mauritius e affrontare ore e ore di volo: anche l’Europa vanta, infatti, la sua spiaggia caraibica, nominata tra le prime 50 al mondo secondo la classifica a cura di Big 7 Travel, a fianco delle eccezionali spiagge delle località esotiche.

Si tratta di Pedn Vounder, nel cuore della Cornovaglia, incastonata tra le splendide scogliere di Treryn Dinas, una delle spiagge più incantevoli del territorio, un autentico gioiello che andrebbe visto con i propri occhi almeno una volta nella vita.

Alla scoperta di Pedn Vounder, Caraibi d’Europa

Acque cristalline e morbida sabbia finissima e candida: è così che si presenta Pedn Vounder, all’estremità orientale della baia di Porthcurno da cui, durante la bassa marea in primavera, si può giungere a piedi. In tutti gli altri casi, si regala dopo aver percorso un sentiero tortuoso con vedute che lasciano senza parole.

Il promontorio a est è il luogo in cui si trova la famosa Logan Rock, un blocco rettangolare di granito che pesa circa 70 tonnellate e che può essere fatto oscillare avanti e indietro da una persona.

Insomma, una meta unica nel proprio genere, un tempo “spiaggia segreta” che, oggi, è una delle più apprezzate della Cornovaglia, salita alla ribalta sui giornali e, così, desiderata dalla maggior parte dei turisti che si trovano in zona.

Il mare limpidissimo e turchese invita a rigeneranti tuffi e nuotate, ideale per lo snorkeling, e la baia è un vero spettacolo, incastonata tra scogliere rocciose, uno capolavoro della natura che ha fatto anche da location cinematografica nella prima serie dello show televisivo di successo Poldark.

È la destinazione perfetta per chi desidera rilassarsi e staccare dalla frenetica vita di tutti i giorni e trascorrere momenti preziosi e indimenticabili ammirando la bellezza incredibile del paesaggio.

Cosa sapere per godersi appieno la spiaggia caraibica in Europa

Ecco alcuni consigli per visitare in totale sicurezza e serenità la remota Pedn Vounder.

Dove parcheggiare

Arrivando in auto, sono due i parcheggi tra cui scegliere ed entrambi prevedono una passeggiata per raggiungere la spiaggia: uno è a Porthcurno (leggermente più lontano) mentre l’altro si trova nel villaggio di Treen, più vicino al litorale.

Il periodo migliore

Per godersi appieno Pedn Vounder è importante informarsi sugli orari delle maree poiché, inevitabilmente, quando la marea è alta vi è meno spiaggia.

Altro aspetto da tenere in considerazione è l’affollamento. Infatti, siccome è diventata così famosa, la spiaggia è molto gettonata: meglio andare al mattino presto oppure verso la fine della giornata.

Ci sono strutture sulla spiaggia di Pedn Vounder?

La spiaggia è immersa totalmente nella natura e non dispone di servizi igienici, bar o negozi, per cui occorre portare con sé tutto ciò di cui si ha necessità.

È comunque presente un bagno vicino al parcheggio Treen.

Come arrivare alla spiaggia di Pedn Vounder lungo il sentiero della costa sud-occidentale

Parcheggiando a Treen, prendete il sentiero di fronte ai servizi igienici appena fuori dal parcheggio: sono circa 10 minuti a piedi fino alla spiaggia.

Considerato il terreno, è consigliabile indossare scarpe da ginnastica o da trekking.

Categorie
Antoni Gaudì Borghi castelli grosio Lombardia luoghi misteriosi Posti incredibili Viaggi

Il castello del “Gaudí di Grosio” è una fiaba italiana tutta da scoprire

Esiste un luogo, nel nostro Paese, dove la magia ha preso vita grazie al lavoro instancabile dell’uomo, un posto dove la realtà supera la fantasia e dove tutti, indipendentemente dall’età, possono tornare a essere bambini. Si tratta di un castello che non ha niente a che vedere con gli edifici storici e maestosi che si snodano lungo lo stivale e che si differenzia persino da quelli che abbiamo visto nelle favole più belle.

Per scoprire questo luogo incantato dobbiamo recarci a Grosio, un piccolo comune italiano di appena 4000 abitanti situato in provincia di Sondrio, in Lombardia, incastonato allo sbocco della Val Grosina. Il territorio, conosciuto ai più per la presenza del Parco delle incisioni rupestri istituito negli anni ’70 per salvaguardare il patrimonio storico, archeologico e paesaggistico di questo luogo, cela in realtà una meraviglia che in pochi conoscono.

Si tratta del castello costruito da Nicola, anche conosciuto come il Gaudí di Grosio, che ricorda per forme, colori e lineamenti l’iconica Casa Batlló realizzata dal famoso architetto catalano. Raggiungere e visitare questo monumento incredibile vi permetterà di vivere una fiaba tutta italiana. Pronti a partire?

Il castello delle fiabe in provincia di Sondrio

Il nostro viaggio di oggi ci porta a Sondrio, e più precisamente nei territori che compongono l’omonima provincia e che rappresentano il cuore della Valtellina. Proprio qui, dove ogni giorno si rifugiano migliaia di viaggiatori attratti dai paesaggi alpini, esiste un luogo di incredibile bellezza che è un unicum nel suo genere e che in pochi conoscono.

Si tratta del castello di Nicola di Cesare, un uomo che ha scelto di realizzare a Grosio il sogno di una vita, quello di realizzare una dimora fatata circondata da un parco delle meraviglie. Così è nato un capolavoro: il Giardino Roccioso di Nicola, ribattezzato, da chi lo ha ammirato, il castello del Gaudí di Grosio perché è proprio allo stile dell’architetto catalano che l’uomo si è ispirato.

Nicola, un costruttore di origini abruzzesi, è arrivato in Lombardia 50 anni fa e proprio in Valtellina ha deciso di realizzare la sua casa-monumento che oggi è diventata una vera e propria opera d’arte. Ha scavato le scale nella roccia, ha creato archi e muretti, li ha decorati sapientemente con materiali di scarto e ha arredato gli spazi con oggetti coloratissimi e unici. Un lavoro incessante che è durato 40 anni e che ha portato alla creazione di un giardino delle meraviglie che oggi corre in verticale sopra la sua casa.

Una fiaba nel cuore della Valtellina

Fonte: iStock/Cesare Ferrari

Il castello del Gaudì di GrosioUna fiaba nel cuore della Valtellina

La dimora del Gaudí di Grosio

Basta guardare le fotografie del castello del Gaudí di Grosio per capire che ci troviamo davanti a qualcosa di unico. Nicola si è ispirato per la sua dimora all’architettura catalana portando nel cuore della Valtellina un pezzo di Barcellona.

Visto da fuori questo giardino verticale, con le sue scale, i sentieri e le arcate, assomiglia in tutto e per tutto a una dimora fatata, ma l’incanto continua anche negli interni. In questi anni, infatti, il Gaudí di Grosio ha decorato sapientemente il complesso con mosaici realizzati con materiale di scarto, come pezzi di vetro di bottiglie o di fanali di auto dismesse. Ad arricchire l’intera struttura sono i dettagli più svariati, come quelle frasi che riportano i detti popolari, oppure i vasi, le sculture e i tasselli dei mosaici che corrono lungo le 207 scale abbarbicate alla montagna.

Come visitare questa dimora? Il castello del Gaudí di Grosio è situato nel cuore del paese, alla fine di via Rovaschiera, ed è ben visibile dall’esterno. Per entrare nell’edificio, invece, è necessario contattare direttamente il padrone di casa.

La dimora del Gaudí di Grosio

Fonte: iStock/Cesare Ferrari

La dimora del Gaudí di Grosio