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Cade l’ultimo baluardo: anche la Cina rimuove l’obbligo di test Covid per i turisti

Le misure restrittive adottate per cercare di contenere la diffusione del Covid sembrano ormai soltanto un lontano ricordo, almeno nel nostro Paese. Tuttavia, ci sono realtà – le stesse in cui la pandemia ha avuto, in effetti, un impatto maggiore – che hanno vissuto molto più a lungo con il perdurare di queste restrizioni, anche a discapito dell’economia locale. È il caso della Cina, che solo ora si prepara a fare un nuovo passo in avanti verso la totale riapertura delle frontiere. Ecco le novità.

Cina, stop ai test Covid

Mentre in Italia, così come nella maggior parte dei Paesi europei (e del mondo intero), già da mesi si può viaggiare liberamente, in Cina il discorso è ben diverso. Le autorità hanno mantenuto in vigore un rigido programma volto a scongiurare il più possibile la diffusione della pandemia, adottando severe misure anti-Covid sia per i viaggiatori in entrata che per i cinesi in uscita dalle frontiere. Dal blocco totale risalente al marzo 2020, ci è voluto molto tempo prima che il Paese allentasse pian piano le restrizioni, lasciando comunque in vigore alcune disposizioni minime per prevenire una nuova ondata del virus.

L’ultima mossa riguarda i turisti provenienti da ogni angolo del mondo, ed è la decisione che tutti stavano finalmente aspettando: a partire da mercoledì 30 agosto 2023, i viaggiatori che varcano i confini cinesi non dovranno più presentare l’esito negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato entro le 48 ore prima della partenza. Si tratta di una riapertura totale, che consentirà a tutti di tornare a visitare le bellezze di questo Paese sensazionale, finalmente in piena libertà a più di 3 anni dall’inizio della pandemia. Ad annunciare la novità è stato il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, lo scorso 28 agosto.

L’impatto del Covid in Cina

Tenere in vigore rigide misure di sicurezza contro il Covid ha, da un lato, tutelato la salute pubblica cinese, ma dall’altro pesantemente influito sull’economia del Paese. Il turismo, in particolar modo, ne ha risentito forse in modo maggiore: dapprima la chiusura delle frontiere ha bloccato qualsiasi possibilità, per i visitatori, di entrare in Cina. In seguito, le restrizioni – sebbene finalmente un po’ più leggere – hanno continuato a suscitare timore nei turisti, che sono così stati scoraggiati dal mettersi in viaggio verso il Paese orientale.

Gli sforzi fin qui compiuti dal governo non hanno avuto il successo sperato. Lo scorso dicembre, Pechino aveva messo fine alla politica interna “zero Covid”, e il mese successivo aveva ritirato alcune delle misure adottate in corso di pandemia. Così, da gennaio 2023 i cittadini cinesi all’estero (per viaggio o per residenza) hanno potuto fare ritorno in patria senza obbligo di quarantena. Al contempo, è stata ampliata la lista dei Paesi verso i quali sono possibili viaggi di gruppo da parte dei cinesi – una lista che sin dal principio includeva l’Italia, e che ha pian piano accorpato la maggior parte degli Stati di tutto il mondo.

Le compagnie aeree si sono adeguate costantemente alle ultime novità in fatto di revoca delle restrizioni anti-Covid, aumentando i voli da e per la Cina, in modo da garantire ai turisti un’offerta migliore. Tutto ciò non è stato però sufficiente per tornare a numeri pre-pandemia, in fatto di visitatori. Quest’ultima mossa potrebbe finalmente rendere più facile e di conseguenza più stimolante, per i viaggiatori, recarsi in Cina. Il Paese ci aspetta, con le sue infinite meraviglie tutte da scoprire.

Viaggiare in Cina: cosa c’è da sapere

Visto che anche le ultime misure contro il Covid sono ormai state cancellate, quali sono i requisiti per poter viaggiare in Cina? Per i turisti italiani, è necessario essere in possesso di due documenti: il passaporto e il visto turistico. Non c’è più bisogno di scaricare e compilare la Health Declaration, fino ad oggi un requisito fondamentale per poter varcare le frontiere – vi si doveva registrare l’esito del tampone antigenico o molecolare effettuato prima della partenza.

Per quanto riguarda il passaporto, deve avere almeno 6 mesi di validità residua e due pagine consecutive libere. È dunque importante controllare la data di scadenza e affrettarsi, eventualmente, a chiedere il rinnovo (soprattutto in questo periodo, dove molti turisti hanno visto allungarsi notevolmente i tempi per ricevere il documento). Con largo anticipo rispetto alla partenza, inoltre, è bene verificare che le condizioni d’ingresso in merito al passaporto non siano cambiate, informandosi presso l’ambasciata o il consolato più vicini.

L’altro documento fondamentale per essere accettati alle frontiere cinesi è il visto turistico: va richiesto almeno 20 giorni prima della partenza, presso una delle rappresentanze diplomatico-consolari presenti in Italia (anche attraverso agenzia turistica che se ne occupi in prima persona). Attenzione: il visto non può essere rilasciato ai posti di frontiera. Questo significa che i viaggiatori sprovvisti di tale documento al momento del loro arrivo nel Paese verranno respinti.

Dal 2019, ha preso il via presso i consolati e le ambasciate italiane la raccolta delle impronte digitali per i turisti che richiedono il visto. Attualmente i passeggeri ne sono esentati, e la disposizione rimarrà in vigore sino al 31 dicembre 2023 – quindi non c’è bisogno di presentarsi fisicamente per il rilascio del visto. Tuttavia, è possibile che all’arrivo in territorio cinese le autorità richiedano la registrazione delle impronte digitali.

In ogni caso, anche nel momento in cui tornerà in vigore l’obbligo di raccolta per poter avere il visto, ne sono esentate le seguenti categorie: le persone di età inferiore ai 14 anni o superiore ai 70 anni; coloro a cui sono già state rilevate le impronte negli ultimi 5 anni, sempre per la richiesta di visto (purché sia stata effettuata con lo stesso passaporto e presso lo stesso consolato); i membri delle delegazioni ufficiali delle istituzioni governative con capodelegazione a livello pari o superiore a Viceministro; i diplomatici, gli addetti consolari e il personale tecnico-amministrativo; coloro a cui non può fisicamente essere effettuata la registrazione delle impronte.

Il visto turistico ha una durata di 3 mesi, ed è importante rispettare scrupolosamente i termini di scadenza per non incorrere nelle sanzioni (che vanno dalla multa alla detenzione amministrativa). In caso di necessità, è possibile chiedere la proroga della validità del visto per un massimo di 30 giorni. Bisogna presentare domanda presso l’Ufficio per l’Amministrazione delle Entrate e Uscite della Questura locale, anche attraverso la propria agenzia di viaggio.

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È la città del Sole e ti offre tutto ciò che desideri per la tua vacanza

L’accogliente abbraccio della Florida, ti invita a scoprire un mondo di avventure, relax e divertimento. Terra di Sole splendente e spiagge da sogno, è un luogo che ogni viaggiatore dovrebbe visitare almeno una volta nella vita.

Situata nel sud-est degli Stati Uniti, offre un’esperienza diversa da qualsiasi altra. Qui, ogni giorno è un’opportunità per esplorare nuovi orizzonti, vivere emozioni indimenticabili e creare ricordi che dureranno per sempre.

In questo scenario, St. Petersburg si distingue come una delle città più affascinanti del territorio. Conosciuta come “The Sunshine City“, non smette mai di stupire. Famosa per il clima caldo, le acque trasparenti e la sua scena artistica vibrante e creativa, è un luogo che ti invita a scoprire e a sognare.

St. Petersburg: incanto della Florida

St. Pete Museo Salvador Dalì

Fonte: iStock

Museo Salvador Dalì, St. Pete, Florida

Situata sulla costa occidentale della Florida, nella contea di Pinellas, St. Petersburg è una città che brilla di una luce unica. Tra parchi splendidi, spiagge immacolate e una varietà di ristoranti e negozi, questa città offre sempre numerose attrazioni da scoprire e sperimentare.

Uno dei luoghi più amati è il Sunken Gardens, un giardino botanico storico di 100 anni, famoso per la lussureggiante vegetazione, i sentieri ombreggiati e le tranquille cascate. Con oltre 50.000 piante tropicali e fiori colorati, è il luogo perfetto per una passeggiata rilassante o per un po’ di meditazione silenziosa.

Un’altra attrazione da non perdere è la Chihuly Collection, una straordinaria raccolta delle opere dell’artista Dale Chihuly, situata presso il Morean Arts Center. Le sculture di vetro soffiato, i dipinti e i disegni sono esposti in un edificio appositamente progettato per valorizzarli al meglio. Le forme sinuose e i colori vivaci creano un’esperienza visiva veramente unica e coinvolgente.

Il centro di St. Petersburg è un altro punto d’interesse da non perdere. Ricco di negozi unici e boutique alla moda, qui potrai trovare di tutto, dai vestiti vintage ai gioielli fatti a mano, dai mobili d’epoca ai libri rari. E dopo una giornata di shopping, potrai rilassarti in uno dei tanti caffè all’aperto o gustare le prelibatezze locali in uno degli eccellenti ristoranti della zona.

Ma la vera icona della città è il St. Pete’s Pier. Riaperto nel 2020 dopo una ristrutturazione completa, è ora molto più che un molo. Si estende per oltre 3000 piedi nel suggestivo scenario di Tampa Bay, regalando panorami mozzafiato sulla città e sul mare circostante. È un vivace distretto marittimo che accoglie con numerosi ristoranti, negozi, aree gioco e persino un coinvolgente centro educativo marino.

Per gli appassionati d’arte, il Museo Salvador Dalí, con la più grande collezione al di fuori dell’Europa delle opere del celebre artista surrealista spagnolo, è un vero e proprio must-see. L’edificio stesso è un capolavoro architettonico, con i muri di vetro ondulato e una spirale elicoidale di cemento, che ricorda lo stile dell’artista. Il museo offre anche una vista panoramica sulla baia attraverso “Enigma“, una cupola di vetro composta da più di 1.000 pannelli triangolari, un omaggio all’amore di Dalí per le forme geometriche e le strutture naturali.

Le spiagge incantevoli del Fort De Soto Park

Nella città di St. Petersburg si trova un rifugio naturale dalla bellezza sorprendente, il Fort De Soto Park, il più grande parco situato all’interno della contea di Pinellas. Composto da cinque isole interconnesse, offre l’accesso a spiagge meravigliose e un’esperienza immersiva nella natura senza eguali.

In particolare, la North Beach si distingue per la bellezza incontaminata. Con la sua sabbia bianca finissima e l’acqua trasparente dell’oceano, è uno dei luoghi più amati dell’intero parco, perfetta per chi cerca un rifugio tranquillo, lontano dal trambusto della città.

Oltre alle spiagge, si trovano numerosi sentieri naturalistici, ideali per praticare escursioni, birdwatching o mountain bike. Ci sono anche due moli appositamente predisposti per la pesca, dove è possibile pescare una vasta gamma di specie marine.

Infine, la biodiversità presente all’interno del parco è veramente straordinaria. Infatti, sono state avvistate oltre 328 specie di uccelli, un vero paradiso per gli appassionati di birdwatching.

Fort DeSoto Park, Florida

Fonte: iStock

North Beach, Fort DeSoto Park, St. Pete, Florida
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Non lasciatevi ingannare dalla sua bellezza: questo giardino è letale

Quando l’uomo incontra la natura, la rispetta e se ne prende cura, nascono sempre cose grandiose, e i nostri viaggi lo confermano. È il caso dei giardini lussureggianti, degli orti botanici e dei parchi fioriti, di tutti quei luoghi dove, grazie alla presenza umana, Madre Natura ha potuto crescere e prosperare, e allestire scenografie spettacolari.

Vere e proprie attrazioni turistiche che negli anni hanno raccolto l’entusiasmo e la curiosità di migliaia di viaggiatori che scelgono di mettersi in cammino per toccare con mano la bellezza che appartiene al mondo che abitiamo. Alcune sono così famose che non hanno bisogno di presentazioni, altre sono sconosciute al turismo di massa, ma non per questo meno straordinarie.

E poi c’è il Poison Garden, un piccolo brolo incastonato nel complesso dei giardini che si snodano intorno al castello di Alnwick, che appare agli occhi di chi guarda come un microcosmo delle meraviglie fatto di piante verdeggianti e paesaggi lussureggianti. Ma non lasciatevi ingannare da tutta questa bellezza: il giardino è letale.

Poison Garden: il giardino dei veleni

Il nostro viaggio di oggi ci conduce ad Alnwick, una piccola cittadina del nord dell’Inghilterra conosciuta soprattutto per il suo castello e per quel complesso di giardini formali che si snodano tutto intorno. La dimora, negli anni, è stata letteralmente presa d’assalto da tutti gli appassionati di cineturismo dato che è stata utilizzata come scenografia nella saga cinematografica di Harry Potter ed è apparsa anche nella quinta stagione di Downton Abbey.

Attorno al castello, poi, per volontà della duchessa di Northumberland è stato realizzato uno splendido giardino, l’Alnwick Garden, che ospita migliaia di esemplari vegetali nonché la serra più grande del mondo. Per questi motivi, il complesso si è trasformato in una delle più popolari attrazioni dell’Inghilterra vantando ogni anno migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Ma c’è un altro motivo per raggiungere il castello di Alnwick e il suo parco, ed è dato dalla presenza di un piccolo giardino verdeggiante la cui bellezza cela un segreto letale. Il Poison Garden, infatti, è considerato il giardino più velenoso del mondo. Al suo interno ci sono centinaia di piante letali.

Il giardino dei veleni

Fonte: phil wilkinson/Alamy/IPA

Il giardino dei veleni

L’orto botanico più pericoloso del mondo

Se è vero che l’apparenza inganna, è altrettanto vero che quei due teschi riposti sul grande cancello di ferro nero all’ingresso del Poison Garden – con tanto di avviso sul pericolo di morte – non lasciano spazio a fraintendimenti. Il rischio c’è ed è reale, perché le piante ospitate all’interno di questo orto botanico sono tutte letali. Non è un caso che il Poison Garden sia considerato il giardino più pericoloso del mondo.

Qui sono coltivate, conservate e protette alcune delle più importanti e rare specie vegetali velenose, tra i quali la cicuta, la belladonna e la noce vomica. Piante tossiche scelte accuratamente dalla duchessa di Northumberland che desiderava per il suo castello un giardino unico e uguale a nessun altro.

Dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 2004, il Poison Garden ha attirato l’attenzione di migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo. Entrando al suo interno è possibile ammirare le piante velenose, a debita distanza di sicurezza, e scoprire quali sono gli effetti nocivi di questi esemplari, e quali le conseguenze per l’uomo. Un vero e proprio percorso didattico e formativo dal fascino indiscusso.

I più coraggiosi possono entrare all’interno del giardino e scoprire la sua storia, rigorosamente accompagnati da una guida. I tour si svolgono ogni 30 minuti durante l’orario di apertura dell’Alnwick Garden.

L'orto botanico più pericoloso del mondo

Fonte: itdarbs/Alamy/IPA

L’orto botanico più pericoloso del mondo
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L’estate infinita del Principato di Monaco

Se non ne avete abbastanza di mare, tuffi, tintarella, aperitivi in spiaggia e serate tra amici, a due passi dall’Italia c’è il luogo che fa per voi.

Nel Principato di Monaco l’estate è infinita, o quasi. Grazie al clima mite, fino a ottobre inoltrato – e a volte anche più a lungo – si può ancora andare in spiaggia e fare vita di mare, senza tuttavia provare quella sensazione di abbandono di molte località di villeggiatura estive. Montecarlo, infatti, è una città di mare, con negozi, locali, ristoranti e attrazioni che non chiudono mai a fine stagione.

Trascorrervi una vacanza di fine estate o anche solamente un weekend è la migliore idea che si possa avere per sentirsi ancora un po’ in vacanza.

Ultimi tuffi al mare

La spiaggia del principato, il Larvotto, è una lunga lingua di sabbia dorata in pieno centro. La si raggiunge facilmente a piedi da ogni angolo della città, a piedi, in bicicletta (con il servizio di bike sharing), con gli autobus di linea o prendendo uno dei tanti ascensori che portano dai punti più elevati fin sul lungomare. La spiaggia è libera, ma ci sono anche alcuni stabilimenti balneari, con tanto di bar, ristorante e lounge per la sera.

Non lontano dal Larvotto, che sta subendo una trasformazione con il nuovo quartiere firmato da Renzo Piano, Mareterra, previsto epr il 2025, c’è una delle spiagge più deliziose e meno note di Montecarlo: la Caletta dei Pescatori. Qui l’acqua è cristallina, merito anche del fondale fatto di sassi che rendono il mare cristallino. È uno degli angoli più belli per chi cerca un po’ di tranquillità.

E poi c’è il Solarium, non una vera spiaggia, ma una piccola diga convertita in spiaggia all’altezza di Port Hercule ai piedi del Fort Antoine che domina Monaco alta. La caletta è libera e non sorvegliata ed è perfetta anche per una pausa relax e per nuotatori esperti.

Se queste sono tutte spiagge libere, non lo è la spiaggia del Meridien, accessibile comunque a tutti, a pagamento. La Meridien Beach Plaza è un’oasi di pace sempre al Larvotto, dove, oltre a prendere il sole sui lettini e pranzare al buffet, si possono fare anche sport acquatici. C’è anche una grande piscina a disposizione degli ospiti.

Le piscine top

Nel Principato ci sono tantissime piscine, molto frequentate dai più pigri d’estate e durante l’anno quando l’acqua del mare è troppo fredda per fare il bagno. La più famosa è quella che s’affaccia su Port Hercule, divenuta famosa grazie al Gran Premio di Formula Uno e per la vista sui super yacht sempre attraccati, una piscina olimpionica riscaldata con acqua di mare con lettini prendisole che d’inverno viene trasformata in pista di pattinaggio sul ghiaccio.

Poi ci sono le tante piscine degli hotel, oltre a quella del Meridien, alcune anche con la spiaggia. Come quella del Monte-Carlo Bay, uno degli alberghi più iconici del Principato, la cui piscina ha il fondo sabbioso e richiama i colori dell’acqua cristallina del Mediterraneo.

La più trendy è la piscina sul rooftop del Fairmont Monte-Carlo, la mitica Nikki Beach. Qui non ci sono lettini ma solo gazebo per stare più comodi pere sorseggiare un cocktail creato da un mixologist e rilassarsi con la musica del dj. Dalla piscina si può godere di una bellissima vista a 360 gradi del Principato. Questa terrazza è tra le più ambite durante il GP di Monaco.

La più glam però è la piscina olimpionica di acqua di mare del Beach, al confine con il Comune francese di Roquebrune-Cap Martin, la spiaggia frequentata dal bel mondo monegasco, inclusi i principi, sin dai tempi di Grace Kelly. Il suo leggendario trampolino ha fatto la storia del Principato di Monaco: realizzato nel 1929, ha accolto, nel corso degli anni, tutte le autorità, i professionisti e gli appassionati di tuffi. Grande fan ne è Stephanie di Monaco.

Cosa fare nel Principato di Monaco

Tantissime sono le cose che si possono fare a Montecarlo durante un weekend. Se partite subito, da non perdere assolutamente è la mostra “Monet – En pleine lumière” che si tiene al Grimaldi Forum solo fino al 3 settembre. Unica al mondo, l’esposizione comprende un centinaio di opere provenienti da collezioni private, alcune esposte raramente, e realizzate da Claude Monet durante i suoi soggiorni trascorsi tra la Costa Azzurra e la Liguria. C’è anche uno dei celebri dipinti realizzati nel borgo di Dolceacqua. La prima volta che l’artista venne sulla Riviera fu nel 1883, in compagnia dell’amico Pierre-Auguste Renoir. Ci tornò ancora nell’84 e nell’89 facendo tappa a Montecarlo, Roquebrune, Bordighera e Antibes.

Attraversata la strada, merita una visita anche il Nouveau Musée National de Monaco, l’NMNM (ex Villa Sauber), che ospita in una delle più belle ville Belle Époque rimaste nel Principato, mostre d’arte moderna, così come nell’altra sede del museo, Villa Paloma, sulle alture di Monaco nei pressi del Jardin Exotique.

Per immergersi nella magia del Principato di Monaco merita una vista il mitico Palazzo dei Principi, dove vive la famiglia reale, che da poco ha aperto al pubblico nuove sale con gli affreschi del tardo Rinascimento genovese. I visitatori possono fare un viaggio nel tempo, camminare tra i corridoi del Palais e visitare mostre temporanee.

Serate glam a Montecarlo

Il Principato è da sempre il luogo più cool della Riviera e frequentare locali e ristoranti è un must. Oltre ai già noti Sass Café, Cipriani, Café de Paris (in fase di ristrutturazione) e Buddha Bar, ce ne sono di nuovissimi per trascorrere serate modaiole.

Tra i più esclusivi c’è Le Club La Vigie del Monte Carlo Beach, proprio sulla punta estrema della penisola quasi in territorio francese.

Affacciato sulla spiaggia del Larvotto c’è poi Le Maona in stile Anni ’60, un po’ glamour e un po’ vintage, dove ascoltare anche della buona musica.

Altrettanto elitario, infine, è Les Ambassadeurs, il nuovo ristorante gourmet dell’hotel Métropole, a due passi dalla Place du Casino, che porta la firma dello chef Christophe Cussac.

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Fonte: ©B. Vergely

La Place du Casino a Montecarlo
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Il panorama da brivido sui fiordi norvegesi

Una vista che toglie il fiato e un luogo perfetto per scattare foto memorabili durante le vostre vacanze in Norvegia. Stegastein è uno dei punti panoramici più fotografati della contea di Sogn og Fjordane, famosa per ospitare due siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO e il fiordo più lungo e profondo del Paese, per non parlare dei ghiacciai, le cascate e i parchi nazionali che lasciano i visitatori a bocca aperta. Per ammirarne tutta la magnificenza, non c’è posto migliore di questa attrazione da brivido.

La spettacolare piattaforma panoramica di Stegastein

Non preoccupatevi, è impossibile non vedere questa meraviglia dell’ingegneria moderna, tra le più visitate della Norvegia. Lungo 30 metri e largo 4, l’incredibile belvedere di Stegastein sporge dalla montagna a 650 metri d’altezza sul fiordo di Aurland.

Può sembrare fatto di legno, in realtà è molto più robusto: è infatti realizzato in acciaio, rivestito di pino massiccio. La costruzione, progettata da Todd Saunders e Tommie Wilhelmsen, è stata inaugurata ufficialmente nel giugno 2006, e ha ottenuto molti riconoscimenti per la sua architettura geniale ispirata dalla natura circostante. Il progetto fa parte di un programma nazionale sugli itinerari turistici commissionato dal Norwegian Highway Department.

Per rendere l’esperienza ancora più emozionante, la costruzione termina con un drammatico salto coperto da una lastra di vetro quasi invisibile, che dà la sensazione di precipitare nel fiordo. Gli architetti hanno dichiarato che l’opera è stata pensata per sembrare spaventosa ed eccitante al tempo stesso, in modo che i visitatori abbiano la percezione che non ci sia nulla tra loro e gli elementi naturali. L’intento dichiarato dagli autori dell’opera era quello di non alterare il paesaggio e la vegetazione che la ospitano, bensì proteggerli in modo che ci si possa sentire pienamente parte di essi e viverli da un nuovo punto di vista.

Forte è l’interazione tra la struttura e la natura. Si può camminare “nell’aria”, attraverso le cime degli alberi, percependo in maniera amplificata questa esperienza a stretto contatto con l’ambiente sconfinato in cui la piattaforma si confonde. In apparente equilibrio precario sulla leggera struttura d’acciaio, avrete solo una balaustra di vetro a separarvi dal vuoto e a regalarvi l’elettrizzante impressione di precipitare nel blu. Perciò, se non avete paura dell’altezza, sporgetevi pure per godere di questo spettacolo unico al mondo. È davvero difficile immaginare una veduta più straordinaria di questo paesaggio già di per sé mozzafiato.

Come raggiungere una delle attrazioni più belle della Norvegia

Lo straordinario e spettacolare punto panoramico di Stegastein si può raggiungere in autobus da Flåm via Aurland, punto di partenza per le escursioni in montagna a tre ore di macchina da Bergen, la seconda città della Norvegia. Da lì potrete risalire lungo la Aurlandsfjellet, nel Sogn og Fjordane, una delle 18 strade panoramiche della Norvegia. Seguire la strada verso Lærdal (conosciuta come “la strada della neve”) fino a raggiungere la magnifica piattaforma panoramico di Stegastein.

La tranquilla città di Aurland è anche l’ultima tappa dello spettacolare trekking dell’Aurlandsdalen, oltre a essere rinomata per il fatto di trovarsi a una delle estremità del Lærdalstunnel, la galleria stradale più lunga del mondo. Sia ad Aurland che a Flåm potete inoltre trovare numerosi percorsi ciclabili che garantiscono viste panoramiche da sogno.

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Perché è il momento di pensare a un viaggio a New York

C’è solo una cosa che può consolare dal fatto di essere dovuti rientrare dalle vacanze: il pensiero di un viaggio a New York.

Immaginare una passeggiata in Central Park con i colori del foliage autunnale o di andare a zonzo su e giù per le infinite Avenue di Manhattan oppure di godersi un cocktail (ancora) all’aperto su un rooftop al tramonto con vista sulla selva di grattacieli (dall’ultima volta che ci siete stati ce ne sono sicuramente di nuovi) o ancora di attraversare il Brooklyn Bridge col vento tra i capelli oppure di imbarcarsi su una mini crociera sull’Hudson ammirando la città in tutta la sua bellezza: queste immagini, e molte altre che possono venire in mente quando si pensa a questa splendida metropoli, risolleva decisamente il morale.

I mille modi di visitare New York

Mille è solo un modo di dire, in realtà sono molti di più i modi per visitare New York City. Ed è il motivo epr cui non ci si stanca mai di andare in questa città che non stanca mai. Oltra ai classici tour turistici e alle visite delle principali attrazioni, a New York si possono visitare i singoli borough, i distretti. Oltre a Manhattan, dove si concentra la maggior parte dei turisti, ci sono Brooklyn, il Queens, il Bronx e Staten Island. Ciascuno ha le sue particolarità, tutte da scoprire.

A loro volta, i distretti hanno itinerari specifici, ideali per famiglie, LGBTQ+, accessibili a persone con ridotte capacità motorie. E poi ci sono i luoghi che raccontano le tante comunità che vivono in città, quella latina, la black o l’orientale.

Ci sono poi tour dedicati alla storia di New York, dalla nascita di New Amsterdam – il primo nome della città nel XVII secolo – alla Guerra d’indipendenza, dalla gloriosa Gilded Age di fine ‘800 di cui restano alcuni edifici agli anni del proibizionismo, dall’epoca dei primi grattacieli all’11 settembre fino ai giorni nostri.

Non mancano i tour culturali, tra musei e case d’artista, musicali, per ogni genere possibile e immaginabile compresi i tantissimi musical, gastronomici – ce ne sono un’infinità, di grande tendenza sono i cocktail city tour -, quelli sportivi, i tour dei grattacieli, quelli dei rooftop (all’aperto o al chiuso) e dei punti più panoramici, e tra gli ultimi anche quelli delle spa più belle oltre agli itinerari dello shopping.

In ogni angolo di New York è stato girato un film o una serie Tv. Sono migliaia ogni anno le produzioni che la scelgono come location ed esiste un’infinità di tour dedicata a questo tema, generici o specifici sui singoli film o serie (tra i più seguiti, quelli sui luoghi di “Sex and the City“).

Inoltre, si può scegliere tra itinerari a piedi, in bicicletta o con il monopattino, ma anche in metro, anche solo per vedere le fermate più iconiche di New York.

L’offerta da sogno per volare a New York

Per chi desidera trattarsi bene, c’è un’offerta da prendere al volo. la compagnia aerea francese La Compagnie, che ha solo posti di Business Class, ha lanciato la tariffa speciale “Le Vacanze Must Go On”. Il biglietto aereo costa 120 euro andata e ritorno. La promozione è valida per chi prenota entro il 31 agosto per volare a partire da ottobre e fono a marzo 2024.

Si viaggia a bordo di un Airbus A321neo con cabina configurata con soli 76 posti, tutti Business. Ogni passeggero ha uno spazio più ampio e la possibilità di dormire comodamente a bordo, grazie ai sedili reclinabili in letti perfettamente orizzontali, può usufruire del wi-fi gratuito e illimitato a bordo e scegliere il pasto da un menu gourmet.

Viaggiare con questa compagnia, che agli ultimi World’s Best Awards 2023 ha vinto il premio come Migliore compagnia aerea internazionale, significa anche avere accesso alla lounge dell’aeroporto, al fast track per il controllo alla dogana e a poter imbarcare due bagagli da stiva da 32 chili ciascuno.

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Il villaggio del dolce far niente dove il tempo si è fermato

La Sassonia, in Germania orientale, è una vera e propria gemma di bellezze naturali e culturali che attende solo di essere scoperta. Con le sue città storiche, i panorami fluviali e le maestose montagne, offre una varietà di esperienze uniche ai turisti di tutto il mondo.

Nascosto tra le verdi distese boschive e le dolci colline, nel cuore dell’entroterra sassone, c’è un piccolo paradiso che rapisce il cuore al primo sguardo: il villaggio di Schmilka, un quartiere di Bad Schandau, nel distretto della Svizzera sassone. Posizionato ai confini del Parco Nazionale, è una vera e propria oasi di pace e bellezza naturale, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, in cui si respira un’atmosfera unica e fiabesca.

Schmilka è un autentico tuffo nel passato, in cui è possibile assaporare la cultura e lo stile di vita della Sassonia più autentica. Un luogo incredibile, un angolo nascosto che aspetta solo di essere esplorato.

Schmilka: un paese antico nel cuore della Sassonia

Schmilka Bad Schandau

Fonte: Getty Images

Schmilka Bad Schandau, Sassonia

Schmilka è un luogo dall’incanto senza tempo, situato in un contesto geografico unico. Da un lato, le placide acque del fiume Elba lambiscono il suo territorio, mentre dall’altro, formazioni rocciose imponenti proteggono e abbracciano il borgo.

La sua storia risale al 1582, quando fu fondato da alcuni boscaioli cechi che lo chiamarono Schmilka, letteralmente “luogo di raccolta del legname“. Questo nome riflette perfettamente la vocazione originaria del luogo, legata all’arte della lavorazione del legno, e ancora oggi risuona come un omaggio alla sua ricca eredità storica e culturale.

Un’altra attrazione imperdibile è la “Kleine Bastei“. Questa meraviglia naturale, il cui nome significa “piccola fortezza“, è un luogo privilegiato per ammirare la straordinaria bellezza del villaggio e delle aree verdi circostanti.

La sua vera peculiarità non risiede solo nello splendido ambiente naturale, ma anche nelle pittoresche strutture architettoniche. Le case a graticcio, impreziosite da colori vivaci, sono un’icona di questa località e sono state meticolosamente conservate nel loro stato originario. Mentre uno dei tratti più distintivi è la ruota del mulino, inevitabilmente mossa dall’incessante forza delle acque fluviali.

Nel 2017, Schmilka è stato inserito nella lista dei “Borghi più belli della Sassonia“. Inoltre, grazie alla sua posizione privilegiata, rappresenta il punto di partenza ideale per esplorare i numerosi sentieri che attraversano il parco. Tra questi, spicca il famoso “Malarweg“, l’itinerario che un tempo era percorso dai pittori romantici in cerca di ispirazione, tra la bellezza della natura circostante. Un viaggio in questa località offre così l’opportunità di immergersi in un paesaggio rurale di straordinaria bellezza, seguendo le orme di artisti e poeti del passato.

Il villaggio di Schmilka: un modello di ecosostenibilità

Schmilka, è un villaggio esemplare che si è fatto notare anche per la sua forte attenzione alla sostenibilità ecologica.

Quest’angolo idilliaco è stato progettato e costruito con l’intento di rispettare l’ambiente in ogni suo aspetto, utilizzando esclusivamente materiali naturali. La sua filosofia abbraccia la sostenibilità a 360 gradi, offrendo ai visitatori una vacanza unica ed eco-friendly.

Anche la cucina dei ristoranti locali segue lo stesso principio. I menu sono basati su prodotti biologici a chilometro zero, promuovendo così uno stile di vita sano e rispettoso dell’ambiente.

Questo approccio olistico alla sostenibilità rende Schmilka un esempio straordinario di come sia possibile vivere in armonia con la natura, senza compromettere il comfort o la qualità della vita.

Schmilka Bad Schandau

Fonte: Getty Images

Schmilka Bad Schandau, Sassonia, Germania orientale
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Il tour in barca perfetto per scoprire il Lago di Garda

Un giro in barca sul Lago di Garda è il modo perfetto per scoprire le meraviglie che offre il lago più bello e più grande d’Italia. Con i suoi 370 km quadrati di superficie abbraccia ben tre regioni italiane, e le sue acque blu bagnano le coste di tanti piccoli paesi incantati creando scenari unici.

Il lago è molto vasto e vedere tutto ciò che ha da offrire in un solo tour sarebbe impossibile, ma vediamo quali sono le tappe fondamentali per un tour perfetto del Lago di Garda in battello. Alcuni itinerari ti lasceranno a bocca aperta per la bellezza dei luoghi che ti si presenteranno davanti!

Tour della costa sud del Lago di Garda

La costa meridionale del lago offre un susseguirsi di borghi che si affacciano sulle sponde tutti da scoprire. Primo fra tutti il borgo di Sirmione, una bellissima località che si estende su una lunga penisola circondata dall’acqua.

Sirmione è raggiungibile da diverse località del lago, ma per un tour completo dell’isola puoi approfittare di una gita in barca organizzata di 25 minuti, con partenza dal porticciolo di fronte al castello: con i suoi paesaggi mozzafiato, i castelli, le grotte e le architetture fiabesche è lei la perla del Garda.

Ma non fermarti troppo a Sirmione, non puoi assolutamente perderti le altre splendide località che troverai risalendo la sponda est del lago, come Peschiera del Garda, Lazise e ancora Bardolino, tre tappe fondamentali del giro in barca sul Lago di Garda.

Peschiera del Garda è una cittadina di origine romana situata sullo sbocco del fiume Mincio. Il suo centro storico a forma di stella racchiude bellissime fortezze medievali che conducono alle famose “porte”: Porta Verona e Porta Brescia. Il centro storico è circondato da paesaggi naturali incantati con il lago sullo sfondo, e le spiagge di Peschiera sono tra le più attrezzate per una giornata all’insegna del divertimento.

Lazise è una delle località più famose del Lago di Garda per le mille attrazioni paesaggistiche e storiche che offre. Il suo centro storico medievale è un gioiello unico, insieme alle rinomate terme di Colà e al Parco divertimenti Gardaland. Anche il lungo lago è tra i più belli di tutto il Lago di Garda.

Non dimenticare una sosta a Bardolino, per una passeggiata tra i numerosi vigneti e perché no, per approfittare di una buona degustazione di vino. Se non vuoi perderti questa memorabile esperienza puoi prenotarla qui.

Per un altro tour del lago puoi arrivare a Desenzano del Garda, una cittadina incantevole dai tesori nascosti, considerata la capitale del Garda perché rappresenta un importante polo turistico del lago. Qui troverai l’anfiteatro morenico più importante d’Italia, e paesaggi naturali che ti sorprenderanno.

I numerosi locali sulla spiaggia ti garantiranno una serata piacevole sia per divertirti che per mangiare in compagnia. Da Desenzano puoi imbarcarti per un giro sul lago in battello e ammirare Sirmione dal punto di vista dell’acqua, e sorseggiare un aperitivo al tramonto ammirando il panorama. Puoi prenotare il giro in barca qui.

In alternativa puoi raggiungere San Felice del Benaco e da qui e partire per una piacevole gita in barca sulla parte occidentale del Lago, che ti porterà a visitare le isole più belle di questa sponda: l’Isola di San Biagio e l’Isola di Garda.

Se vuoi partecipare a un’escursione in barca sul Lago di Garda da San Felice puoi prenotare un tour in barca della durata di un’ora, e goderti le bellezze del luogo in completo relax.

Un tour sulla parte alta del Lago

Anche la parte alta del Lago vale la pena di essere visitata. Partendo dalla bellissima località Limone sul Garda puoi imbarcarti per un altro giro in battello e arrivare in 25 minuti a Malcesine.

Arriva fino al lungo lago potrai ammirare il paese e il castello sullo sfondo, uno scenario da fiaba. Da Malcesine puoi proseguire fino a Riva del Garda, spostandoti nella parte più alta del lago, e sullo sfondo potrai ammirare il Monte Brione, Stivo e le Dolomiti di Brenta.

Per un giro in barca sul Lago di Garda ci sono numerose opzioni e puoi scegliere tu le località che preferisci, approfittando dei numerosi battelli a disposizione nei diversi porti o partecipando alle gite organizzate nei luoghi più belli.

Le escursioni sul Lago di Garda sono disponibili tutto l’anno, ma il periodo migliore è da marzo a ottobre, soprattutto per le condizioni meteorologiche più favorevoli. Una destinazione tra le più belle d’Italia assolutamente da non perdere!

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Melilla, un angolo di Spagna in Marocco

Il Regno del Marocco, affacciato sull’Oceano Atlantico e sul Mar Mediterraneo, è un Paese incantevole che si trova nel Nord Africa. Grazie alla sua posizione geografica privilegiata, che si estende oltre lo Stretto di Gibilterra, è un affascinante mix di influenze e culture diverse.

Ricco di contrasti geografici, con le sue imponenti catene montuose dell’Atlante e del Rif che si estendono attraverso il territorio, regala una serie di paesaggi unici che vanno dalle coste pianeggianti ai deserti rocciosi. Le città, poi, racchiudono una varietà di architetture stravaganti, con stradine labirintiche che invitano all’esplorazione.

Una delle particolarità del Marocco è la presenza di due enclave spagnole sul suo territorio: Ceuta e Melilla. Quest’ultima è senza dubbio una destinazione unica. Camminando per le sue strade, ci si ritrova immersi in un connubio di tradizioni e stili architettonici.

Senza dubbio, una città vibrante e cosmopolita che vale la pena esplorare. Nonostante non goda della stessa fama di altre mete spagnole, questa destinazione possiede un innegabile fascino tutto da scoprire.

Melilla, una città spagnola nel territorio africano

Melilla Marocco

Fonte: Getty Images

Porto di Melilla, Marocco

Melilla è posizionata nel nord-est del Marocco. Situata lungo la costa mediterranea, un po’ a nord di Nador e sul lato orientale delle montagne del Rif, è un luogo suggestivo in cui le culture si intrecciano e si fondono in una mescolanza di tradizioni, lingue e costumi.

Con una popolazione divisa equamente tra cristiani di origine spagnola e musulmani berberi, è un punto d’incontro unico tra Europa e Africa, e custodisce numerose attrazioni storiche, tra cui edifici dall’architettura modernista, antiche fortificazioni e musei, che racchiudono opere d’arte e reperti storici di grande valore.

Per immergersi nella storia di Melilla, niente è più suggestivo di una visita al vero simbolo della città, la Ciudadela, conosciuta anche come “Melilla La Vieja” o “El Pueblo“. Quest’area fortificata racconta le storie di diversi popoli che nel corso dei secoli hanno lasciato il loro segno, contribuendo a formare l’identità unica di quest’affascinante città.

Il suo passato si svela attraverso i pittoreschi quartieri, le torri di vedetta e gli edifici imponenti come il Baluarte de la Concepción e l’Hospital del Rey.

Nella parte nuova di Melilla, invece, uno dei luoghi più suggestivi da visitare è sicuramente la Plaza de España. Questo spazio urbano, con la sua caratteristica forma circolare, si trova strategicamente alle spalle del porto, posizionandosi come cuore pulsante della città. Un vero e proprio fulcro vitale, un punto di incontro per residenti e turisti, dove le principali arterie cittadine convergono, irradiandosi in tutte le direzioni.

La piazza ospita importanti edifici come il Casino Militar, un’imponente struttura progettata da Enrique Nieto, allievo del famoso architetto Antoni Gaudí, che rappresenta brillantemente lo stile modernista catalano, con dettagli architettonici ricchi e intricati.

Poco distante si trova il Palacio de la Asamblea, un edificio storico realizzato sempre da Nieto, che ospita la sede del Municipio di Melilla. Questo capolavoro architettonico, costruito nella prima metà del Novecento, emana un’aura di maestosa regalità. La sua struttura, sviluppata su tre piani, ricorda una corona ducale, che conferisce al palazzo un aspetto davvero unico. All’interno, su richiesta, è possibile visitare alcuni degli spazi più rappresentativi, come il Salon Dorado, che riflette l’eleganza e la raffinatezza dell’epoca, e la Sala de Plenos, dove si riunisce il consiglio comunale.

Melilla: la città che separa l’Africa dall’Europa

Nonostante si trovi geograficamente in Africa, Melilla è una città spagnola e fa parte dell’Unione Europea. Insieme a Ceuta, rappresenta l’unica frontiera terrestre tra Africa ed Europa. Nel corso del XX secolo, questa particolare posizione ha conferito a queste due città un ruolo fondamentale nelle rotte migratorie verso il vecchio Continente.

Per gestire l’ingente flusso di migranti, sono state separate dal territorio marocchino da una doppia rete metallica. Questa barriera, costruita tra il 1997 e il 1998, era inizialmente alta tre metri ma, a causa dell’aumento delle pressioni migratorie, è stata successivamente raddoppiata raggiungendo i sei metri di altezza.

Un simbolo distintivo e controverso della città è la statua di Francisco Franco. Nonostante la legge del 2009, promulgata dall’ex primo ministro Zapatero, che bandisce i monumenti pubblici in onore del dittatore spagnolo, la statua continua a dominare una piazza cittadina, rimanendo l’unica in uno spazio pubblico spagnolo. La sua rimozione era stata programmata da tempo, ma la statua rimane ancora al suo posto, un dettaglio che sottolinea quanto, nonostante la città sia formalmente sotto il controllo del governo di Madrid, sia in realtà completamente autonoma. Questo equilibrio delicato rappresenta un chiaro segno del suo complesso passato storico e politico.

Melilla

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Memoriale ai pescatori dispersi in mare nel centro di Melilla
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Questo paradiso terrestre nasconde un inquietante segreto

La Thailandia è senza dubbio una delle mete turistiche più popolari al mondo e il suo fascino è dovuto principalmente alle sue incredibili isole. L’arcipelago thailandese offre una miriade di destinazioni, dalle famose Phi Phi Island alle tranquille Koh Lanta, fino alle suggestive Phuket e Koh Samui.

Tra le province di Chumphon e Surat Thani si trova Koh Tao, conosciuta anche come “isola tartaruga“. Questo territorio di soli 21 chilometri quadrati è una meta ideale per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni, grazie alle sue spiagge di sabbia bianca, acque cristalline e colorati fondali marini.

Tuttavia, dietro questa atmosfera paradisiaca si nasconde un lato oscuro che pochi si aspettano. Dal 2012, i tabloid britannici l’hanno soprannominata sinistramente “isola della morte” a causa dei numerosi e misteriosi decessi di turisti stranieri che si sono verificati. Questo rende l’isola inquietante, ma affascinante allo stesso tempo. Sono emersi molti dubbi riguardo alle indagini condotte dalle autorità thailandesi. Alcuni sostengono che siano state insufficienti e, addirittura, che si sia tentato di proteggere i veri responsabili.

Nonostante ciò, l’isola di Koh Tao regala paesaggi mozzafiato, una fitta vegetazione tropicale e un’atmosfera tranquilla e rilassante. Famosa per i suoi tramonti spettacolari che dipingono il cielo con sfumature incantevoli, è davvero un luogo imperdibile per coloro che vogliono scoprire la bellezza autentica della Thailandia.

Esplorando la bellezza incontaminata dell’isola di Koh Tao

Kho Tao, Thailandia

Fonte: iStock

Isola di Kho Tao, Thailandia

Kho Tao è un’isola incantevole dell’arcipelago di Chumphon, situata sulla costa occidentale del Golfo della Thailandia. Questo gioiello tropicale, che si estende su una superficie di circa 21 km quadrati, porta il nome di “isola tartaruga“, per via delle numerose tartarughe marine che depongono le uova sulle sue coste.

Un vero paradiso per gli amanti della natura e del mare, con le sue spiagge incontaminate è il luogo perfetto per staccare la spina e godersi il caldo sole tropicale.

L’isola offre anche innumerevoli attività emozionanti, come l’escursionismo e l’arrampicata su roccia. Il bouldering, in particolare, è un passatempo molto amato, con massi di diverse altezze sparsi in tutto il territorio, per ogni tipo di sfida e livello di abilità.

Una delle località più gettonate è senza dubbio Sairee, sulla costa occidentale, che si estende per ben 1,7 km. La spiaggia è punteggiata da una miriade di resort e ristoranti, un vero paradiso per rilassarsi dopo una giornata ricca di avventure.
Anche la vita notturna è piena di fascino, con tanti locali che offrono musica dal vivo e spettacoli pirotecnici. Nonostante la sua grande popolarità, mantiene comunque un’atmosfera intima, rendendola una meta ideale per i viaggiatori di ogni età.

Le spiagge di Kho Tao: paradisi tropicali da esplorare

Koh Tao è rinomata in tutto il mondo per le sue spiagge mozzafiato. Quest’angolo di paradiso tropicale si distingue per le coste di sabbia finissima, le acque turchesi e una rigogliosa vegetazione di palme ondeggianti. L’isola offre una vasta scelta di spiagge, da quelle appartate e tranquille a quelle più vivaci e frequentate, così da accontentare le preferenze di ogni visitatore.

Una delle più spettacolari è Freedom Beach, considerato uno dei luoghi più belli dell’isola. Qui si possono ammirare le affascinanti formazioni rocciose chiamate Hin Taa Toh, o “rocce degli spiriti“. Questi massi giganteschi sono noti per le loro forme particolari e per le dimensioni imponenti. In Thailandia, queste sono circondate da un’atmosfera di mistero e rispetto, in quanto gli abitanti locali ritengono che ospitino gli spiriti degli antichi antenati.

Un altro vero gioiello è Sai Nuan Beach, una meravigliosa spiaggia considerata il rifugio più riservato dell’isola. Questo rifugio, accessibile solo a piedi o in barca, regala un’atmosfera tranquilla e autentica, lontana dal trambusto del turismo di massa. Le maestose palme che la circondano e l’acqua cristallina la rendono il luogo ideale per trascorrere una giornata di puro relax.

Aow Leuk Bay, invece, con le sue acque limpide, il fondale marino poco profondo e la ricchezza dei suoi coralli, è una delle migliori spiagge per praticare lo snorkeling. Durante le immersioni, è possibile ammirare numerose specie marine, inclusi splendidi pesci tropicali, tartarughe e, occasionalmente, squali pinna nera.

Infine, non si può parlare delle spiagge di Koh Tao senza menzionare Nang Yuan Island, un gruppo di tre piccole isole collegate da una striscia di pura e finissima sabbia bianca.

Kho Tao, isola delle tartarughe

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Kho Tao, “isola tartaruga”