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In questa città puoi cenare nel ristorante migliore del mondo

Al primo posto della celebre classifica The World’s 50 Best Restaurants c’è un locale che si trova in America Latina. Ed è a Lima, in Perù, quindi che puoi cenare nel migliore ristorante al mondo. Si tratta del Central che, nell’edizione 2023 del riconoscimento, si trova sul tetto del mondo.

Un’occasione, ghiotta ci viene da dire, per programmare una vacanza nel paese sudamericano e unire la cucina d’eccellenza alle bellezze di una terra tutta da esplorare. Tutto quello che c’è da sapere sul ristorante migliore al mondo e sulla città che lo ospita per una vacanza che coinvolge gusto, sguardo ed emozioni.

Central: il ristorante migliore al mondo si trova a Lima in Perù

Quando si viaggia lo si fa per esplorare, per conoscere il mondo, per aggiungere esperienze al proprio bagaglio. Lo si fa con gli occhi: osservando le meraviglie che ci accolgono in ogni angolo del globo terrestre. Lo si fa con il cuore, accumulando emozioni che restano indelebili. E lo si fa con i sensi, sperimentando nuovi gusti e sensazioni. Come quelle culinarie, che sono senza dubbio tra le più apprezzate.

Ecco che, se si programma una vacanza a Lima in Perù, non ci si può far sfuggire l’occasione di provare a cenare nel migliore ristorante al mondo, almeno secondo quanto stabilito da The World’s 50 Best Restaurants, classifica che ogni anno – dal 2002 – viene stilata dal mensile inglese Restaurant coinvolgendo, tramite sondaggio, chef, ristoratori e critici internazionali.

Il ristorante ha aperto nel 2008, lo chef è chef Virgilio Martínez che lavora con la moglie Pía León (responsabile di un altro locale in classifica, ovvero il Kjolle in 28esima posizione). L’obiettivo, riuscito, era quello di far conoscere tecniche e ingredienti autoctoni, sempre nel rispetto delle stagioni.

Del resto, lo ha detto anche William Drew, direttore dei contenuti di The World’s 50 Best Restaurants: “Virgilio Martinez, Pía León e tutta la squadra del Central hanno aperto la strada alla valorizzazione degli ingredienti autoctoni attraverso i loro piatti innovativi e alla loro maestria nell’arte dell’accoglienza. Il loro impegno nella ricerca, nel rispetto del patrimonio nazionale e nella promozione della biodiversità unica del Perù non ha eguali”.

I prezzi variano: come riporta Scatti di Gusto vengono proposti diversi menù degustazione da tante portate: da quelli più costosi (che pare si aggirino introno ai 300 euro) ad altri che hanno un costo di circa 260 euro. Si tratta di un’esperienza che riesce a coinvolgere tutti i sensi e che permette di conoscere un po’ meglio le tipicità del Perù.

Il secondo piano del ristorante Central a Lima, in una foto datata 2013

Fonte: Getty Images – Crediti foto: Cris Bouroncle/AFP

Il secondo piano del ristorante Central a Lima, in uno scatto del 2013

Lima, cosa vedere nella città peruviana

Oltre al cibo, Lima offre tantissime cose da vedere ed esperienze da vivere. Intanto è bene ricordare che il centro storico della città sudamericana è Patrimonio dell’Umanità Unesco: quindi, a ogni angolo regala scorci indimenticabili.

Poi vale la pena ammirare Plaza de Armas e inserire nelle tappe da non perdere anche la Cattedrale di San Giovanni Apostolo Evangelista, la cui prima realizzazione è datata 1535. Tra i distretti da non perdere ci sono il Miraflowers, dove si trova anche il Central, e il Barranco ricco di locali notturni. E ancora il Parco dell’amore con la scultura Il Bacio di Víctor Delfín e la sua vista impareggiabile, il Museo Larco in cui ammirare l’arte precolombiana e l’Huaca Pucllana, la grande e antica piramide che si triva distretto di Miraflores.

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lago Vacanze Con Bambini Viaggi

Lago di Serraia, perfetto per le famiglie con bambini

Passare le vacanze estive in Trentino è un momento magico per i bambini, un periodo di pura gioia e avventure senza fine. Qui, tra le maestose montagne e i laghi cristallini, i più piccoli possono immergersi in un mondo di emozioni straordinarie.

Le giornate si trasformano in avventure avvincenti, con escursioni attraverso sentieri incantati, pic-nic in riva al lago circondati dalla natura incontaminata e giochi divertenti all’aria aperta. Ogni istante diventa un’opportunità per scoprire nuove meraviglie, creare ricordi preziosi e coltivare la passione per la natura.

Oggi vogliamo portarti sull’Altopiano di Pinè, situato a circa 1000 metri di altitudine e a soli 30 minuti di distanza da Trento. Più precisamente sul Lago di Serraia, uno specchio d’acqua balneabile molto popolare che, con le sue numerose spiaggette e i pontili accessibili, crea un’atmosfera divertente e spensierata.

La destinazione ideale per trascorrere una giornata in famiglia, rilassarsi e godersi l’aria fresca della natura circostante.

Il Lago di Serraia: un’oasi di tranquillità nel cuore del Trentino

Lago Di Serraia Altopiano di Pinè

Fonte: iStock

Lago Di Serraia, Altopiano di Piné, Trentino

Il Lago di Serraia, situato a Baselga di Piné nella provincia di Trento, è una vera gemma nascosta del Trentino, che offre una varietà di attrazioni per i turisti di tutte le età.

Una delle caratteristiche più apprezzate di questo luogo è la piacevole passeggiata che lo circonda completamente. Camminando lungo questo sentiero si potrà godere di una vista panoramica mozzafiato sulle acque cristalline del lago e sulla meravigliosa flora e fauna che caratterizzano i boschi, i prati e i canneti circostanti. Non sarà difficile avvistare diverse specie di uccelli e animali selvatici lungo il percorso, un’ottima opportunità per insegnare ai bambini l’importanza di preservare l’ambiente e l’ecosistema del territorio.

Inoltre, è possibile noleggiare pedalò o canoe per esplorare il lago e i suoi dintorni. E mentre i più piccoli si divertiranno a giocare sulla spiaggia, costruire castelli e fare il bagno nelle acque limpide e rinfrescanti, i genitori potranno rilassarsi e godersi il paesaggio nel totale relax. L’Altopiano di Piné è provvisto anche di parchi giochi, strutture sportive e aree attrezzate con tavoli da picnic e barbecue.

Inoltre, il lago offre una vasta gamma di attività sportive per coloro che amano trascorrere il tempo all’aria aperta, come la pesca, il canottaggio, il kayak e il paddleboarding. Per coloro che cercano un’esperienza più avventurosa, invece, è anche possibile provare il wakeboard o lo sci nautico.

L’Altopiano di Pinè: un gioiello alpino immerso nella natura

Se stai pianificando di trascorrere una vacanza al meraviglioso Lago di Serraia, non puoi lasciarti sfuggire l’incredibile opportunità di esplorare l’Altopiano di Pinè.

Situato nel nord-est di Trento, è un vero gioiello della natura. Questo luogo incantevole è immerso tra la splendida Valle di Cembra e la suggestiva Valle dei Mocheni. Posto ad un’altitudine di oltre 900 metri, l’altopiano offre uno scenario mozzafiato. Le morbide colline che caratterizzano questa zona regalano un panorama straordinario, mentre i laghi suggestivi riflettono la bellezza circostante.

Oltre al suo fascino naturale, il territorio offre un ricco patrimonio storico che merita di essere scoperto. I caratteristici borghi conservano ancora intatte le loro radici antiche e sono luoghi davvero affascinanti da visitare.

Inoltre, la zona è rinomata per i suoi prodotti tipici montani, come i formaggi delle malghe, le gustose salsicce e i deliziosi dolci. Niente è paragonabile al piacere di assaporare queste specialità locali durante la vostra vacanza.

Per le prossime vacanze in Trentino, non dimenticare di includere questa destinazione nella lista dei posti da visitare. L’altopiano di Pinè è davvero un luogo magico, ideale per trascorrere momenti speciali in famiglia e rigenerarsi completamente nella natura incontaminata.

Lago di Serraia

Fonte: iStock

Panorama autunnale del Lago di Serraia, Altopiano di Piné, Trentino
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Notizie Viaggi

Interessanti testimonianze del passato riemergono in Italia

Continuano le scoperte in Italia: il nostro Paese da Nord a Sud (Isole comprese) nasconde nelle sue viscere una serie di lunghi tesori del passato che aspettano solo di essere riportati alla luce. E a testimonianza di quanto appena detto c’è una scoperta recentissima e con delle caratteristiche davvero sorprendenti.

La scoperta di Copparo

Ci troviamo a Coccanile, frazione del comune di Copparo della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna, dove alcuni scavi hanno fatto emergere del suolo una necropoli romana, databile al I secolo d.C.. Un ritrovamento da non sottovalutare in quanto sembrerebbe essere una delle più grandi città dei morti ad oggi indagate nella provincia di Ferrara.

Chiamata necropoli di Viarolo Est, è ritornata alla luce grazie a un’indagine condotta dalla Soprintendenza, sotto la direzione scientifica di Chiara Guarnieri, con il supporto del Gruppo Archeologico Ferrarese guidato dagli archeologi professionisti Flavia Amato e Marco Bruni, e si compone – almeno per il momento – di circa quindici sepolture a incinerazione.

Un sito che non è nuovo a tesori antichi: era già stato indagato nel 2019, e nello stesso anno era stato portato alla luce un importante incrocio stradale, testimonianza di una via di transito che attraversava l’area del Delta antico.

Sulle sepolture attualmente individuate si sa che sono state realizzate come semplici fosse scavate nel terreno. Purtroppo sono state in parte danneggiate dalle lavorazioni agricole che sono avvenute in zona nel corso degli anni, ma nonostante questo è stato  – e per fortuna – possibile il recupero di numerosi oggetti a corredo, tra cui lucerne in terracotta e balsamari in vetro, deposti tra le ceneri del rogo funebre.

Come è possibile intuire, gli scavi proseguiranno poiché si sospetta che ci siano ancora ulteriori sepolture. Quel che è certo è che le scoperte che sono state effettuato fino a questo momento ampliano la conoscenza archeologica del copparese, ma anche dell’intero Delta del Po.

Quando sarà possibile visitare la necropoli

Al fine di rendere fruibile al pubblico questa preziosa zona dell’Emilia-Romagna, è in atto la realizzazione del progetto “Il Viarolo una villa romana, una strada centuriale e una necropoli a Coccanile di Copparo”, che ha lo scopo innanzitutto di far proseguire gli scavi per recuperare materiale archeologico, ma anche di contribuire alla salvaguardia del patrimonio, in collaborazione con le associazioni, la comunità e l’Istituto Comprensivo.

I primi risultati delle indagini verranno illustrati al pubblico appena possibile, anche per coinvolgere sempre di più la cittadinanza nella riscoperta delle proprie origini. Occasioni che in questo territorio sono quasi all’ordine del giorno, come quella avvenuta nel marzo scorso quando è stata annunciata la scoperta di una piroga monossil databile tra l’età del Rame e del Bronzo.

Anche questo fu un ritrovamento importantissimo in quanto si trattava della più antica imbarcazione riportata alla luce nel ferrarese, dove sono note le segnalazioni di una ventina di piroghe, la maggior parte delle quali non è conservata o è dispersa. Le piroghe più conosciute sono attualmente esposte al Museo Nazionale di Ferrara, ma sono molto più recenti visto che si datano al III-IV secolo d.C.. La piroga rivenuta a Copparo, invece, risulta risalire al III millennio a.C.

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America Centrale Città Del Messico itinerari culturali Messico Notizie Viaggi

Più di 50 mucche colorate stanno passeggiando in questa città: ecco perché

Un’esperienza unica, diversa dal solito, vivace e immersiva nell’arte: del resto come potrebbe non essere così? Immaginiamo oltre 50 mucche colorate, in un’unica strada, ritratte in posizioni diverse e a grandezza naturale: si tratta di qualcosa di davvero unico.

Ci troviamo a Città del Messico dove, dal 23 luglio e fino al 3 settembre, si tiene la Cow Parade un evento di arte, cultura e beneficenza. Quindi, se si sta programmando una vacanza proprio in quel paese, questa manifestazione va segnata in agenda tra le tappe da non perdere, per vivere un’iniziativa unica nel suo genere, che in passato si è tenuta anche in altre location del mondo.

Per il 2023 è tornata in Messico ed è un tripudio di colori.

A Città del Messico per la Cow Parade

La Cow Parade è un evento che in passato è stato ospitato in più di 80 città del mondo, portando sulle loro strade più di 8000 mucche. Per l’edizione 2023 torna in Messico e, più precisamente, nella sua capitale, con un’esperienza molto interattiva grazie a realtà virtuale e realtà aumentata.

Il percorso si snoda per circa un chilometro e mezzo lungo quella che è una delle strade più importanti di Città del Messico, tempo di percorrenza previsto: circa un’ora.

Si potranno ammirare mucche realizzate in posizione di fronte, altre che sembrano brucare l’erba e tanta creatività, grazie a disegni e colori. A realizzarle sono stati artisti di ogni tipo ed età: dai professionisti, agli amatori, dagli emergenti, a quelli già famosi. Le opere vengono poi vendute a un’asta e i soldi raccolti vengono utilizzati per il sostegno ad associazioni di beneficenza in giro per il mondo.

Si stima che, dalla prima manifestazione datata 1999 e che si è svolta a Chicago, siano stati raccolti circa 30 milioni di dollari. Alcune di queste mucche si trovano in case di personaggi famosi, pare infatti che ne abbiano acquistata una vip come Oprah Winfrey ed Elton Jhon.

La Cow Parade si è svolta in tantissime città del mondo, come New York, Londra e Parigi, solo per citarne qualcuna. E anche Milano, in Italia, nel 2007.

Cow Parade: le mucche artistiche invadono Città del Messico

Fonte: EyePix/INSTARimages / IPA

La Cow Parade a Città del Messico

Città del Messico, dove ammirare la Cow Parade

La Cow Parade si snoda su una delle strade principali di Città del Messico, ovvero Paseo de la Reforma tra la rotonda Ángel de la Independencia e fino alla rotonda Diana Cazadora. Sarà visibile fino al 3 settembre, poi gli esemplari verranno messi all’asta per beneficenza.

Se si ha in programma – nel breve periodo – una vacanza nella capitale messicana, questa mostra all’aria aperta va inserita nella lista di cose da vedere e da fare.

Così come non può mancare una visita al Museo Frida Kahlo, noto anche come Casa Azul. Tra le altre cose da vedere a Città del Messico va segnata una visita al castello di Chapultepec e una al Museo nazionale di Antropologia, senza dimenticare il centro storico, la cattedrale e la Grande Piramide, solo per citare alcune delle tante tappe che meritano di essere messe in lista.

E fino al 3 settembre anche la Cow Parade: le mucche sono più di 50, colorate ed espressione di grande creatività. Sono realizzate in fibra di vetro, pesano dai 50 ai 60 chilogrammi e hanno un’altezza di circa 1,45.

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Dolomiti Idee di Viaggio lago montagna Viaggi

Lago di Fedaia, gioiello tra le Dolomiti

Non hanno certo bisogno di presentazioni le Dolomiti, le fiabesche vette Patrimonio UNESCO, i leggendari “Monti Pallidi” dove vivere appieno l’essenza della montagna e assaporarne l’incredibile atmosfera: sono lo scenario invidiabile di tanti paesini montani, valli verdeggianti e specchi alpini limpidissimi.

Qui non soltanto la natura, ma anche l’uomo ha contribuito a rendere il paesaggio un vero incanto. La dimostrazione? L’emozionante Lago di Fedaia, gioiello tra le Dolomiti di Fassa, al cospetto della Marmolada, un sogno a occhi aperti nato a seguito della costruzione della diga negli anni Cinquanta.

Alla scoperta del Lago di Fedaia, pura emozione

Lo straordinario lago alpino si dona a 2054 metri di quota, all’altezza dell’omonimo valico che unisce la provincia di Trento a quella di Belluno, ovvero la Val di Fassa con l’Agordino.

Ombreggiato dalla Marmolada, occupa quasi del tutto la spianata del Passo Fedaia, nel territorio di Canazei, altrettanto meraviglioso borgo montano in provincia di Trento.

In realtà, possiamo parlare di due laghi: il primo (che è anche il più grande) si è formato con la costruzione della Controdiga di Maria al Lago, alta 60 metri, mentre il secondo, più piccolo, è un bacino naturale nato dopo uno sbarramento morenico.

La diga si può percorrere anche in auto ma per arrivare alla sponda del lago, alle falde della Marmolada, si procede esclusivamente a piedi, lungo un ponte con lo sguardo rivolto sul blu delle limpide acque e il ghiacciaio della montagna.

Inoltre, in zona non mancano vari rifugi per fare piacevoli soste e rilassarsi all’aperto, in un contesto che pare emerso da un dipinto, magari gustando anche una golosa fetta di strudel oppure cremoso yogurt, senza mai perdere di vista i giochi di luce sul Lago di Fedaia.

Da non perdere, inoltre, il “Museo della Grande Guerra 1914-1918“, il Kriegsmuseum, testimonianza del crudo conflitto che si combatté tra le vette che abbracciano la Val di Fassa e, in particolare, sulla Marmolada: al suo interno, si possono vedere cimeli e reperti (ritrovati grazie al progressivo ritiro del ghiacciaio) tra cui uniformi, armi, kit di cucito e di pronto soccorso, una macchina da scrivere “Erika” e piastrine di riconoscimento dei caduti.

Cosa vedere e cosa fare

In un simile paradiso terrestre si potrebbe rimanere per ore a osservare, estasiati, la meraviglia del lago e delle cime cui fa da specchio.

Tuttavia, dal lago partono bellissime escursioni: il sentiero 606, ad esempio, porta dopo circa due ore di cammino al rifugio Pian dei Facconi a 2.626 metri mentre il percorso 601 conduce, in un’ora e mezza, al rifugio Viel del Pan a 2432 metri: da qui, dopo altri venti minuti, si raggiunge il rifugio Fredarola a 2390 metri e poi si scende al Passo Pordoi (2239 metri).

Altro itinerario che inizia dal Passo Fedaia consente di arrivare, invece, al rifugio Gorza (2478 metri) in cima a Porta Vescovo, seguendo il sentiero 698 e camminando per circa un’ora e mezza: volendo, si può proseguire per un’altra ora e mezza fino a giungere al rifugio Padon (2407 metri) e l’omonimo lago nelle vicinanze della “Ferrata delle Trincee” dove visitare le fortificazioni costruite dagli italiani e dalle truppe austro-ungariche durante la Prima Guerra Mondiale.

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vacanza natura vacanze Viaggi Wanderlust

C’era una volta un bus, ora è un alloggio immerso nella natura

Se sogni una vacanza ecologica senza dover rinunciare al comfort di un hotel e stai cercando un luogo che ti offra serenità e un ritmo di vita rilassante, allora ti suggeriamo il Majestic Bus, un alloggio confortevole ricavato da un vecchio autobus Bedford Panorama del 1968.

Immerso tra le suggestive colline gallesi, in una zona nascosta e poco frequentata, potrai abbandonarti al silenzio e alla pace della natura, in un’atmosfera vintage e retrò.

Un rifugio nascosto ti permetterà di staccare completamente la spina dallo stress quotidiano, consentendoti di rigenerare mente e corpo in un ambiente sereno e suggestivo.

Majestic Bus: una vacanza alternativa ed eco-sostenibile

Majestic Bus

Fonte: IPA

Interno del Majestic Bus, Galles

Questo eccezionale alloggio si trova nelle incantevoli colline del Radnorshire, in Galles, un’area ancora incontaminata e situata a breve distanza dal rinomato villaggio di Hay-on-Wye, conosciuto come “la città dei libri” grazie alla sua vasta selezione di oltre quaranta librerie.

Il bus riconvertito è immerso in un’oasi verde, all’interno di un incantevole giardino fiorito. Questo angolo di paradiso è circondato da morbide colline che offrono una vista panoramica mozzafiato, regalando una sensazione di meraviglia e incanto.

Un pullmino davvero speciale, curato nei minimi dettagli. Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico Daily Mail, il proprietario, Rob Robinson, ha dedicato circa 4.000 sterline e sei mesi del suo tempo per convertire il veicolo in una casa per le vacanze. Il risultato finale è un alloggio alternativo completamente eco-friendly, alimentato ad energia solare e strutturato in maniera molto meticolosa. Il pavimento è realizzato in legno, la cucina su misura è fatta a mano e all’interno i visitatori potranno trascorrere le notti in un confortevole letto matrimoniale, riscaldandosi con una caratteristica stufa a legna.

Questa combinazione di design e sostenibilità rende questa casa per le vacanze un luogo invitante per coloro che cercano un’esperienza unica e rispettosa dell’ambiente. All’esterno, troverai anche un barbecue dove potrai cucinare deliziosi piatti all’aria aperta. A pochi metri di distanza, avrai accesso a una cabina in legno dedicata al bagno con una lussuosa vasca dallo stile antico, completa di candele per creare l’atmosfera perfetta per una serata romantica, o per un momento di puro relax.

Per gli amanti dello sport e dell’avventura ci sono diverse attività divertenti da fare in zona. Puoi organizzare escursioni in canoa lungo il fiume Wye, o se preferisci, puoi provare emozionanti passeggiate a cavallo tra le colline circostanti. Se ti appassiona la mountain bike, invece, i sentieri circostanti ti offriranno un’esperienza indimenticabile con percorsi adatti a ogni livello di abilità.

Un viaggio tra le incantevoli colline del Radnorshire

Alloggiare nel Majestic Bus è l’occasione ideale per immergersi nella bellezza delle Radnorshire Hills, una meravigliosa catena collinare situata nel cuore del Galles, nella contea di Powys.

Uno dei punti più alti di questa regione è la Radnor Forest, situata vicino al villaggio di New Radnor. Qui puoi ammirare la maestosità della natura e goderti viste panoramiche mozzafiato su un territorio che offre un rifugio perfetto per la fauna selvatica del posto.

Le colline di Radnorshire sono celebri anche per il sentiero di 135 miglia, un itinerario che si snoda all’interno della campagna gallese e che ti permetterà di scoprire il suo ambiente incontaminato.

La bellezza del Galles non risiede soltanto nelle sue colline. È un tesoro di scenari naturali con maestose montagne, coste frastagliate e incantevoli villaggi che preservano tradizioni, storia e folklore.

Radnorshire Hills

Fonte: Getty Images

Radnorshire Hills, Galles
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Barbati Beach, spiaggia eccezionale della Grecia

Per una vacanza all’insegna del mare spettacolare e di panorami che non si possono dimenticare a pochi passi dall’Italia, le isole greche sono una destinazione eccezionale.

Tra queste, spicca senza dubbio Corfù, raggiungibile in meno di due ore con l’aereo, un’isola straordinaria ponte tra due popoli e due culture che hanno in comune l’amore per il sole, le acque cristalline, e la buona tavola.

Si tratta di una delle perle delle isole Ionie, la cui costa è impreziosita, su ogni lato, da spiagge fantastiche, accessibili e balneabili, per tutti i gusti e le esigenze: rocciose, sabbiose, di ciottoli e ghiaia, solitarie, affollate, per giovani, coppie, famiglie…

Oggi andiamo a conoscere meglio Barbati Beach, a una ventina di chilometri a nord della città di Corfù.

Il paradiso della Spiaggia di Barbati

Non lontana dal capoluogo dell’isola, lungo la costa orientale, Barbati Beach si fa notare in primis per gli ulivi argentati che si spingono fino al mare, turchese e trasparente come il mare greco sa essere, insignito del riconoscimento Bandiera Blu a dimostrazione della qualità delle sue acque.

Conosciuta anche come la “riviera”, è un’idilliaca striscia di sabbia e sassolini bianchissimi contornata da una rigenerante area verde dove rilassarsi al sole senza più pensieri, finalmente lontani dalla frenetica routine di tutti i giorni, base di partenza privilegiata per andare alla scoperta delle altrettante bellezze di Corfù e meta ambita per gli appassionati di snorkeling grazie ai limpidi fondali dove c’è vita, con graziosi pesciolini neri e viola e, sul fondo, le spigole.

La temperatura dell’acqua è sempre piacevole, fresca ma non gelata, ottima per donare refrigerio nelle giornate più calde e sono molte le attività acquatiche che si possono praticare.

Oppure, semplicemente, qui è davvero il top godersi una vacanza balneare di totale relax, noleggiando ombrellone e lettino e usufruendo delle docce e dei servizi in loco.

Ma non basta perché vengono organizzate, giornalmente, piacevoli escursioni in barca che consentono di scorgere anche le calette più nascoste del litorale, sullo sfondo delle colline ricoperte dai verdi boschi.

Il paese è poi immerso in un’atmosfera tranquilla e riservata ma non mancano negozi che vendono souvenir, supermarket, alimentari, taverne vicine al mare o lungo la strada costiera dove gustare il meglio della cucina tipica e una scelta di hotel, appartamenti e ville sparsi lungo i declivi collinari per una vista a dir poco meravigliosa.

Come arrivare a Barbati Beach

Il paese di Barbati è servito dagli autobus che percorrono la strada costiera: nel dettaglio, fanno servizio la linea A4 (Corfù-Kassiopi), la linea A5 (Corfù-Barbati-Nissaki) e, durante il periodo estivo, anche la linea S6 (Nisaki-Paleokastritsa) che consente di raggiungere anche una delle spiagge più famose dell’isola, Paleokastritsa appunto, e le altre spiagge della costa est.

Arrivando invece in auto, si può arrivare alla spiaggia deviando per Akti Barbati oppure, poco più avanti, a Riviera: scendendo ad Akti Barbati, dal parcheggio  guardando verso il mare, sulla destra è a disposizione la spiaggia libera, mentre andando a sinistra ecco la spiaggia attrezzata con due bar (uno a Barbati-Riviera e uno ad Akti Barbati) per una golosa pausa ristoro.

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La foresta di pietra che sembra uscita da un film

Madre Natura ci regala ogni giorno degli spettacoli meravigliosi e sorprendenti, ma poche terre possono evocare un senso così profondo di mistero e fascino come la Cina. Quest’antica terra ci cattura con il suo richiamo irresistibile, svelando in ogni angolo una storia da raccontare.

Le città custodiscono segreti e tracce del passato, mentre i templi e le pagode evocano un profondo rispetto per la saggezza dei loro antenati.

Oggi vogliamo portarti in un’avventura emozionante nella provincia del Sichuan, nel cuore della Cina. Conosciuta per la sua magnifica bellezza naturale e la sua cucina piccante e sfiziosa, questa regione incantevole offre una varietà di esperienze indimenticabili. Una combinazione unica di panorami affascinanti e cultura, in cui potrai esplorare gli incantevoli paesaggi tra imponenti montagne e morbide valli.

Questo territorio custodisce numerosi parchi naturali, tra cui il Moshi Park, una delle principali attrazioni della regione. Aperto al pubblico nel 2017, oggi è diventato un popolare centro di scienze geologiche e la riserva più visitata della contea.

Moshi Park, un’oasi surreale

Moshi Park Cina

Fonte: Getty Images

Moshi Park, Sichuan, China

Il Moshi Park si estende su una vasta area di 4,8 chilometri quadrati, situato tra i 3000 e i 3500 metri di altitudine.

La sua caratteristica distintiva è la suggestiva foresta di miloniti, che crea un paesaggio unico, evocando l’atmosfera del “Regno di Mordor” della famosa trilogia “Il Signore degli Anelli“.

Queste incredibili rocce emergono dalle dolci colline della prateria di Tagong, creando uno spettacolo maestoso e fiabesco che lascia senza fiato.

Le morfologie presenti nel parco sono caratterizzate da una straordinaria pietra d’inchiostro, una roccia carbonatica nera con forme e trame uniche sviluppate durante milioni di anni di trasformazioni geologiche.

Queste formazioni rocciose assumono diverse gradazioni di colore a seconda delle stagioni, sfoggiando un incredibile paesaggio lunare caratterizzato da infinite tonalità di grigio. Un autentico spettacolo per gli occhi.

All’interno del parco, le maestose montagne sono interamente plasmate da questa pietra speciale, creando uno scenario unico che gli ha fatto guadagnare il titolo di “ottava meraviglia” lungo il percorso panoramico più incantevole di tutta la Cina.

Il fascino selvaggio del Sichuan

Il Moshi Park non è, però, l’unico motivo per cui vale la pena visitare questa regione. Il Sichuan, infatti, è una provincia che offre una straordinaria varietà di paesaggi e attrazioni.

Dai maestosi monti dell’Himalaya alle incantevoli gole, passando per le pittoresche risaie e i fiumi serpeggianti, questo territorio è un vero paradiso per gli amanti della natura e gli avventurieri.

Una delle attrazioni principali è la sua rinomata cucina piccante. I piatti tradizionali, come il famoso “hot pot” e la “mapo tofu“, sono amati sia dai locali sia dai turisti che desiderano assaporare sapori intensi e speziati.

Il cuore di questa rinomata cucina è Chengdu, il capoluogo, che negli ultimi anni è diventato un vivace centro culturale che sta attirando sempre più l’attenzione dei viaggiatori internazionali. Gli hotel di design, i club alla moda, le birrerie creative e i diversi musei offrono esperienze immersive uniche.

Ma il cibo piccante non è l’unica cosa che rende speciale questa regione. La provincia è anche famosa per essere la patria dei teneri panda, che abitano le numerose riserve naturali e i centri di ricerca in cui è possibile vedere da vicino questi adorabili animali.
In particolare, a soli 10 km dal centro di Chengdu, è presente la Base di Ricerca e Allevamento dei Panda Giganti, un’organizzazione senza scopo di lucro che si impegna nella conservazione di questa specie, ricreando il loro habitat naturale.

Spingendosi più a ovest, invece, si possono scoprire gli incredibili parchi nazionali che conservano alcune delle aree più scenografiche della regione. Qui potrai conoscere la cultura tibetana e ammirare gli affascinanti templi antichi.

Inoltre, avrai anche l’opportunità di fare trekking immerso completamente nella bellezza incontaminata della natura, lontano dal caos della modernità.

Cucciolo di Panda gigante in Cina

Fonte: Getty Images

Cucciolo di Panda gigante, Sichuan, Cina
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Europa Notizie Slovenia Viaggi

Estate al fresco in Slovenia, il paese più green d’Europa

Una meta per l’estate molto ambita dai viaggiatori è la Slovenia, ricca di città che vantano un notevole patrimonio storico e culturale e un’atmosfera vivace tutta da vivere, in particolare alla sera.

Durante il giorno, invece, spesso il caldo costringe a rimandare la visita e a cercare refrigerio e ombra: le città storiche slovene custodiscono piacevoli aree verdi dove godersi il fresco.

Scopriamo, allora, quali sono i luoghi più gettonati per sfidare le temperature elevate nel paese più green d’Europa.

Rigenerarsi in riva al mare

Sebbene la costa slovena sia piuttosto breve, offre comunque alcune spiagge e baie interessanti dove ognuno può trovare il posto ideale per sé.

Ad esempio, varie sono le spiagge che si trovano nella zona vicino a Pirano, ideali per coloro che amano un’atmosfera vivace e una vasta scelta di attività acquatiche ma anche per chi cerca pace e tranquillità e preferisce rilassarsi nel cuore della natura.

Qualche nome? Baia della Luna, dal mare cristallino e angoli appartati, Fiesa Beach, Krka Strunjan Beach, Cape Madona.

Tonificanti sorgenti termali a un passo dai centri abitati

È noto da secoli come l’acqua termale abbia effetti curativi sul corpo e sulla mente: nuotare alle terme è uno dei modi per eccellenza di rilassarsi.

In Slovenia da segnalare sono le Terme Snovik, le più alte del Paese, con acque arricchite di magnesio e calcio che danno beneficio in particolare alle ossa, alla pelle e alla digestione.

Ma non soltanto.

Anche Ptuj, la città più antica della Slovenia sull’imponente fiume Drava, offre le Terme dove i visitatori possono rilassarsi e fare il pieno di benessere nell’attraente parco acquatico con divertimento per tutte le età.

Infine, nei dintorni di Brežice, città storica con il caratteristico castello che ospita il Museo del Posavje ed è sede del famoso Festival di musica medievale Seviqc Brežice, sono molte opportunità per il relax termale.

Laghi e fiumi

Nelle città storiche, la natura custodisce innumerevoli luoghi per picnic e per rinfrescarsi in un fiume o in un lago durante i mesi estivi.

A due passi da Celje, la città dei principi, spicca il lago Šmartin mentre le città storiche lungo il fiume Krka offrono numerose opzioni per l’ambito refrigerio: il sito naturale di balneazione a Loka vicino a Žužemberk, al ponte di Kostanjevica na Krki, a Loka e Otočec vicino a Novo Mesto e a Mačkovec.

E poi il lago di Ptuj, il più grande bacino artificiale della Slovenia che, grazie al suo ambiente unico, fa parte di Natura 2000: qui, oltre al relax, si possono praticare svariate attività all’aria aperta quali ciclismo, trekking, canottaggio, surf, vela e windsurf.

Ancora, il fiume Kolpa è noto come il fiume sloveno più caldo e pulito, il che lo rende molto popolare tra i visitatori, soprattutto per le famiglie: in particolare, Pobrežje a Črnomelj è un argine ben tenuto dove stendersi al sole, rilassarsi e rinfrescarsi.

Di sicuro interesse anche il canyon del fiume Kokra, una vera oasi verde nel cuore di una città, poiché si snoda proprio sotto Kranj, il Parco paesaggistico Zgornja Idrijca, paradiso per gli esploratori dove i fiumi Idrijca e Belca con i loro affluenti hanno dato vita a Lajšt, dove si può nuotare in acque pulite nell’abbraccio di una meravigliosa natura incontaminata, il lago Slivnica, conosciuto anche come il “mare di Kozjansko”, la zona di Škofja Loka, l’idilliaco campo Šobec vicino a Radovljica dove prendere il sole sull’argine del fiume Sava e nuotare in acque cristalline, e il lago Ivarčko nei pressi di Kotlje nel comune di Ravne na Koroškem, il lago alpino più basso della Slovenia.

Tuffarsi in piscina

Infine, per chi predilige le piscine in città ai siti di balneazione naturali, non vi è che l’imbarazzo della scelta.
Oltre al nuoto, le infrastrutture ben tenute e gli eccellenti servizi di ristorazione arricchiranno ancora di più una perfetta giornata di relax in città.

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Spiaggia della Padulella, incastonata tra bianche pareti

Una vacanza estiva e balneare senza eguali è quella che offre l’Isola d’Elba, con il mare cristallino, un paesaggio ricco di natura e percorsi oudoor, un fitto calendario di eventi, luoghi di cultura e storia, e la bellezza delle sue spiagge.

Oltre 147 chilometri di costa, infatti, consentono di vivere il mare secondo tutti i gusti e le esigenze: sono moltissime le cale, le calette e le spiagge, ognuna differente dall’altra, selvagge, glamour, ideali per famiglie, romantiche oppure paradisi dello sport.

E, tra loro, spicca senza dubbio la Spiaggia della Padulella, un’assoluta meraviglia naturale dell’isola, amata e apprezzata a livello nazionale e internazionale, un autentico gioiello del Tirreno che oggi andiamo a scoprire.

Spiaggia della Padulella, incanto di Portoferraio

Candida spiaggia a cui gli ebani e i turisti sono irrimediabilmente affezionati, la Spiaggia della Padulella si dona lungo la costa nord non lontano dalla pittoresca cittadina di Portoferraio, a est rispetto alla Punta di Capo Bianco che la ripara dai venti e separata, sulla destra, dalla Spiaggia di Cala dei Frati e dalla Spiaggia delle Ghiaie da una piccola scogliera.

Lunga circa 170 metri, è una sorpresa da ammirare e godere almeno una volta nella vita: le limpide e azzurre acque creano un felice contrasto con il bianco delle maestose falesie che la incorniciano e con i piccoli e levigati ciottoli di ghiaia e, a periodi (in seguito a forti mareggiate) con tratti di posidonia spiaggiata.

Un dipinto, un gioco di colori, e la carezza dei caldi venti meridionali che mettono in risalto la trasparenza del mare che, grazie al candore dei fondali, assume incantevoli gradazioni cangianti che vanno dal turchese, al verde acqua fino all’azzurro: siamo di fronte a una località unica e inimitabile, impreziosita ancora di più dalle selvagge e brulle colline tutt’intorno, nel profumo della vegetazione mediterranea.

Come se non bastasse, la Spiaggia della Padulella fa parte della Riserva Marina di Tutela Biologica dello Scoglietto, favolosa oasi realizzata nel 1971 che include anche la Spiaggia delle Ghiaie e la Cala dei Frati: l’area protetta va dalle abbaglianti scogliere di Capo Bianco, che si tuffano nel Mar Tirreno, fino a Punta Falcone e, al largo, allo Scoglietto.

Grazie in particolare alle secche situate alla destra, il tratto di mare della Riserva ammalia con straordinarie sfumature dal blu intenso al verde smeraldo, ed è un vero eden per lo snorkeling: sono innumerevoli le specie di flora e di fauna che dimorano in questo angolo davvero speciale.

Non mancano, poi, anche i servizi: stabilimento attrezzato con possibilità di noleggio pedalò, lettini e ombrelloni, bar, ristorante, scuole di surf e vela e, nelle vicinanze, strutture ricettive.

Come arrivare in quest’angolo di paradiso

Sono due i punti di accesso alla Spiaggia della Padulella, entrambi raggiungibili seguendo la strada che da Portoferraio porta alle Ghiaie e poi le indicazioni per “Pedulella ed Enfola”.

Oltrepassata la Spiaggia delle Ghiaie, dopo 300 metri sulla destra, si apre una stradina pedonale con sbarra che vieta il transito alle auto: da qui, un breve tratto a piedi porta alla Padulella donando un eccezionale panorama della costa e delle imponenti antiche mura di Portoferraio.

Il secondo accesso, invece, lo si incontra procedendo lungo la strada principale a senso unico per ancora 200 metri, seguendo l’indicazione “Capo Bianco” fino ad arrivare a un parcheggio a pagamento: lasciata l’auto, sulla destra dello spiazzo una stradina prosegue per qualche decina di metri e arriva nel paradiso dell’Elba.