Molte volte le compagnie aeree hanno minacciato di bandire i bambini – del tutto o in parte – dai velivoli. Ma poi quasi nessuna l’ha veramente fatto. Non è politically correct, perché tutti hanno diritto di viaggiare. Anche se ciò comporta alcuni sacrifici (spesso per chi bambini non ne ha).
Invece, ora c’è chi fa sul serio. Una compagnia ha veramente deciso di vietare ai bambini l’accesso almeno a una parte dell’aereo, riservato solo a passeggeri adulti. E la notizia sta facendo il giro del mondo (molti stanno anche già cercando di capire dove vola e quando poter partire).
La compagnia aerea che separa i bambini
La compagnia aerea è la Corendon Airlines ed è una compagnia low cost olandese. Al momento non vola in Italia, ma in altri Paesi d’Europa e in Egitto, questo bisogna dirlo. Molti, però, sperano già che arrivi ben presto anche da noi.
In pratica cos’ha deciso di fare la Corendon: a bordo dei propri velivoli ha separato nettamente con pareti e tende la zona dove i bambini possono viaggiare da quella in cui non sono ammessi.
Un volo super rilassante
La configurazione dell’aereo, un A350, con zona “solo adulti” prevede 102 posti per i passeggeri che desiderano stare il più lontano possibile dai bambini.
La zona “adults only” si trova in punta, al posto della Business Class, e si potrà scegliere tra poltrone XL con spazio extra per le gambe (ce ne saranno nove così) e posti standard, gli altri 93.
La nuova classe al momento è disponibile solo su un volo a lungo raggio, quello diretto da Amsterdam a Curaçao, nei Caraibi olandesi. I biglietti partono da 45 euro a tratta (100 euro per i posti Extra Large) e il primo volo decollerà il 3 novembre. Per poterla prenotare bisogna avere un’età superiore ai 16 anni.
La compagnia ha giustificato la scelta spiegando che: “Questa zona della cabina è stata pensata per quei passeggeri che volano senza bambini e per chi viaggia per lavoro e che ha bisogno di operare in un ambiente silenzioso. Al contempo, l’introduzione della zona ‘only adult’ ha un effetto positivo anche sui passeggeri che viaggiano con i loro bimbi in quanto non devono più preoccuparsi delle reazioni degli altri passeggeri nel caso in cui i loro figli iniziassero a piangere nel bel mezzo della notte o li disturbassero in qualunque altro modo”.
Insomma, non è una questione di discriminazione, al contrario, la scelta della Corendon, che non deve essere stata molto facile da fare accettare, farà felici tutti quanti.
Le (poche) altre compagnie aeree “adults only”
La Corendon non è la prima compagnia aerea a essere intervenuta per riuscire a separare i passeggeri che viaggiano con bambini al seguito da quelli che non ne hanno (almeno a bordo). La prima è stata la low cost della Singapore Airlines, la Scoot, che già nel 2012 ha lanciato l’offerta “ScootinSilence”. Anche in questo caso, i posti a disposizione di chi vuole stare alla larga dai bimbi sotto i 12 anni sono nella parte frontale della cabina.
Invece, la Japan Airlines ha un’opzione nel sistema di prenotazione che indica quali sono i posti a bordo occupati da bambini fino a due anni (quelli più difficili da fare stare zitti, insomma).