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Cittaslow Metropolis arriva a Roma, la prima in Italia

Avete presenti quei luoghi in cui il tempo scorre lento, dove le cose si fanno con il sorriso e in cui si vive rispettando il prossimo e l’ambiente? Sono i nostri piccoli e magnifici borghi, realtà che sono dedite al “buon vivere” e dove è in atto un modello urbano più umano e sicuro, un turismo più lento e sostenibile che valorizza persone e territorio, tradizioni e tipicità. E adesso c’è una grande novità: tutto ciò è stato trasferito anche in un bellissimo quartiere di una grande città, la prima in tutta Italia: Roma.

Roma Cittaslow: cosa significa

Cittaslow Metropolis si basa su un’idea di turismo che esce dalle dinamiche tradizionali e che in cambio valorizza le relazioni con la comunità locale, alla scoperta di un ventaglio di esperienze da “vivere e condividere”.

Lentezza positiva, economia circolare, resilienza, sostenibilità e cultura, giustizia sociale, sono alcuni dei principi guida di Cittaslow, un’associazione che raggruppa piccoli comuni e città.

Chiamata anche Città del Buon Vivere, si pone l’obiettivo di preservare lo spirito di ogni comunità, trasmettendo memoria e conoscenza alle nuove generazioni, per renderle consapevoli del loro patrimonio culturale. Al contempo, ha anche lo scopo di promuovere e applicare innovazione tecnologica, di sistema e gestione, a favore della sostenibilità.

Oggi Cittaslow è un marchio di qualità presente in 88 comuni italiani, connessi alla rete internazionale di 300 città, distribuite in 33 paesi. Un circuito di eccellenza che vede ogni anno la realizzazione di progetti che concretamente migliorano la vita dei cittadini e del pianeta.

In tutto il mondo, inoltre, sono sempre di più le metropoli che sono interessate ai progetti di Cittaslow: dopo le sperimentazioni a Barcellona in Spagna, Busan in Corea del Sud, Bruxelles in Belgio, Taipei a Taiwan e più recentemente a Izmir in Turchia, è la volta dell’Italia e in particolare del rione Esquilino di Roma.

Il rione Esquilino

Il rione Esquilino è un quartiere centralissimo della nostra Capitale. Oltre a essere il nome del rione, è anche uno dei sette famigerati colli di Roma insieme a Campidoglio, Viminale, Palatino, Aventino, Celio e Quirinale. Il colle è formato da ben tre sommità:

  • l’Oppius, più noto come Colle Oppio, ovvero il settore meridionale dove si trovano le Terme di Tito e di Traiano;
  • il Fagutal, la punta occidentale e dove sorge la magnifica chiesa di S.Pietro in Vincoli;
  • il Cispius, la zona settentrionale, dove si trova l’altrettanto eccezionale S.Maria Maggiore.

Edifici che, va specificato, non sono tutti appartenenti al rione, ma sicuramente molto vicini ad esso.

Oggi il rione Esquilino è il simbolo della Roma multietnica, probabilmente anche a causa della sua vicinanza con la Stazione Termini. Una zona davvero colorita, tanto che il romano ama definirla come il posto in cui “tutta Roma ce passa”. Un quartiere in cui, tra le altre cose, è molto facile incontrare volti noti del cinema e del panorama culturale italiano che lo hanno scelto come loro dimora.

Tra le cose da visitare in questo quartiere, non possiamo non menzionare l’Aquario Romano, un monumento che svetta in piazza Manfredo Fanti e circondato da un piccolo giardino. Ispirato a tipologie architettoniche classiche, dal 2002 è sede della Casa dell’Architettura.

Poi ancora la meravigliosa Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, una delle sette chiese di Roma facente parte del tradizionale itinerario di pellegrinaggio reso celebre da san Filippo Neri.

Imperdibile è la famigerata Piazza Vittorio Emanuele II, una piazza completamente porticata secondo la moda piemontese, unica nel suo genere a Roma. Al centro c’è un grande parco in cui sono custoditi alcuni importantissimi reperti antichi, così come una misteriosissima Porta Alchemica.

Infine, ma le bellezze dell’Esquilino non sono finite qui, la monumentale Porta Maggiore, una delle più solenni architetture dell’Impero Romano.

Cittaslow Metropolis all’Esquilino

Il concetto del buon vivere di Cittaslow ha conquista Roma, e in particolare il Rione Esquilino, Municipio Roma I Centro con DMO ES.CO. Esquilino Comunità – La Porta di Roma. Lo scopo, come vi abbiamo spiegato poco sopra, è quello di portare anche nelle grandi città e nei quartieri metropolitani la filosofia “slow” che caratterizza i piccoli borghi.

Il movimento Cittaslow, infatti, è oggi il riferimento per gli ambienti accademici e tecnici a livello mondiale che si avvicinano alla “lentezza positiva” nel pianificare, realizzare e gestire le città. Concetto, quest’ultimo, sempre più importante e urgente a livello internazionale, nelle politiche per la qualità urbana ad ogni livello.

Anche nella Capitale l’approccio slow al turismo è sempre più necessario, e come è giusto che sia passa attraverso la valorizzazione delle attività dei singoli rioni e quartieri. Un esempio viene proprio dalla DMO ES.CO. Esquilino Comunità – La Porta di Roma, ente no profit che si occupa della promozione di tutte le potenzialità turistiche del rione capitolino e di cui il Municipio Roma I Centro è associato.

L’idea di turismo esce quindi dalle dinamiche tradizionali e valorizza le relazioni con la comunità locale. Ed è proprio all’Esquilino che questa forma di turismo è più facilmente attuabile: è caratterizzato dalla presenza di una comunità vivace, attiva e proattiva, portavoce di tante culture diverse.

Al contempo, questo centralissimo quartiere di Roma rappresenta una realtà dove cittadini e turisti possono trovare una vasta rete di servizi di prossimità come piazze verdi, fermate del trasporto pubblico, luoghi culturali e sportivi, basiliche e teatri.

“Un rione non solo vivo, ma vissuto” ha dichiarato Letizia Casuccio, la presidente della DMO ES.CO. Esquilino Comunità – La Porta di Roma. “Sempre di più si tratta di condividere con gli ospiti non solo le proprie bellezze, ma anche e soprattutto i propri valori. Valori che assumono di volta in volta, e magari tutti insieme, il nome di sostenibilità, accessibilità, equità sociale, solidarietà, salute, rispetto delle diverse identità”.

Tra le best practices di slow tourism della DMO ES.CO. Esquilino Comunità – La Porta di Roma ci sono ad esempio: gli Itinerari Giubilari, la partnership con i Cammini, in particolare con La Via Francigena, la creazione di circuiti enogastronomici, l’urban trekking e le attività sportive a ritmo lento di Piazza Vittorio. Ma anche le numerose offerte culturali come le mostre di Palazzo Merulana, le rassegne cinematografiche, letterarie e teatrali.

Di Admin

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