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Questa piccola valle italiana, che pochi conoscono, è una vera scoperta

Dicono sia una delle valli più belle d’Italia, ma sono in pochi a conoscerla. Questa piccola vallata altoatesina che confina con l’Austria è una gemma nascosta nota alla gente del posto e a qualche turista appassionato, che ama andare alla scoperta di mete fuori rotta.

Stiamo parlando della Val di Fleres, una valle che si estende da Colle Isarco, alle spalle del borgo medievale di Vipiteno, che conduce fino alle Alpi dello Stubai. Questa deliziosa valle, fatta di pascoli, boschi, laghetti alpini e cascate, è una meta molto apprezzata dai turisti che amano trascorrere una vacanza all’insegna dell’attività all’aria aperta e dalle famiglie, lontano dalla folla.

Il paesaggio montano caratterizzato dal Massiccio del Tribulaun e dalla bellissima Parete Bianca regala sentieri escursionistici spettacolari, fino a raggiungere l’alta quota, alcuni dei quali imperdibili.

Escursioni nella natura

Come quello che porta alla Cascata “All’Inferno”, con il suo salto di 46 metri ai piedi del Calciati al Tribulaun. Si tratta di uno dei luoghi più rilassanti che esistano. Oltre alla tranquillità della valle e alla piacevole escursione lungo l’acqua, pare infatti che l’aria ionizzata dalla cascata purifichi le vie respiratorie, mentre i suoni dell’acqua aiutano a calmare il sistema nervoso.

Tra gli itinerari più belli della Val di Fleres c’è il suggestivo percorso Dolomieu, il cui nome si deve al geologo francese che qui scoprì una particolare roccia calcarea. Un itinerario che, dalla stazione a monte di Monte Cavallo (a duemila metri di quota alle spalle di Vipiteno, raggiungibile con la cabinovia), si estende fino al fondovalle della Val di Fleres e che permette di ammirare i colori della natura, ma anche di degustare i prodotti di sei malghe altoatesine. Gli escursionisti possono assaggiare il tipico formaggio grigio, un formaggio magro fatto con latte acido e prodotto dai contadini di montagna.

Un altro sito naturale della regione Vipiteno-Racines è la cascata di Moassl, sul fondo della Val di Vizze. L’aria fresca e la pace alla fine della valle rendono il luogo di riposo intorno alla cascata di Moassl un posto speciale di forza nel mezzo di una natura bellissima.

Escursioni tra le malghe

Uno degli itinerari più interessanti è il sentiero che conduce fino alla malga Furtalm, dove concedersi un pranzo a base di piatti della tradizione e di prodotti realizzati direttamente nella struttura.

Sulla cima del Monte Cavallo si trova un micro-villaggio fatto di malghe, dove d’estate vengono portate le mucche al pascolo. Tra queste, c’è la Malga di Valmigna, un luogo dal fascino unico in una posizione davvero suggestiva. Tra luglio e agosto si svolgono le Giornate dello yogurt, l’”oro bianco di Vipiteno”, con un ricco programma di eventi incentrati attorno al famoso yogurt di Vipiteno. E poiché lo yogurt qui è una religione, una volta tornati a Vipiteno è possibile prenotare una visita guidata (esclusi weekend e festivi) per scoprire i segreti dello yogurt e assistere al percorso di trasformazione del latte. La visita si conclude con una degustazione dello yogurt in tutte le sue declinazioni.

Infine, partendo dalla stazione a monte della cabinovia di Ladurns (a 1.713 metri di altitudine), si può percorrere un sentiero leggermente in salita passando le malghe di Ladurns e il rifugio Ladurnerhütte, per raggiunge il rifugio Stella Alpina, riconoscibile per un crocefisso accanto al delizioso laghetto di Sandes, dove ci si può dilettare nella pesca delle trote. Anche qui si può fare una sosta gastronomica (è consigliato lo strudel di mele), ma merita assolutamente proseguire sul sentiero per poter ammirare la maestosità del gruppo del Calciati Tribulaun che, pur raggiungendo solo i 3.100 metri di altezza, si erge imponente rispetto agli altri massicci montuosi.

Tra Ladurns e Fleres si trovano i meravigliosi Giardini Aromatici Wipptal dove vengono coltivate erbe e piante aromatiche seguendo rigidi criteri biologici. I fiori raccolti a mano e le erbe tagliate nel momento della loro massima potenza balsamica, vengono lavorati per realizzare prodotti di alta qualità, dagli infusi ai liquori fino ai cosmetici, che poi vengono venduti.

Le attività per i bambini

La Val di Fleres è perfetta per le famiglie. Sono tante, infatti, le attività all’aria aperta adatte ai più piccoli. Una di queste è la visita al Rossy Park sul Monte Cavallo, un parco giochi con mini-zoo di conigli, asini, pony, pecore, lama e alpaca. Qui è possibile partecipare al “lama trekking”, una gita organizzata accompagnati da questi simpatici animali originari del Sudamerica. Tra le passeggiate da non perdere c’è il facile tour circolare “Flaner Jöchl”, un percorso ad anello adatto a tutti e con un dislivello contenuto, perfetto a piedi o per un giro in mountain bike con tutta la famiglia.

Per chi preferisce le attività più adrenaliniche, c’è poi il Panorama Mountain Coster, una pista su rotaia che permette di provare, in completa sicurezza, l’ebrezza della velocità slittando tra i boschi e i pascoli del Monte Cavallo, ragalando, come dice il nome, un panorama unico. La pista estiva per slittini è la grande novità di quest’anno. La si raggiunge da Vipiteno con la nuova cabinovia del Monte Cavallo. Dalla stazione a monte si prende poi il telemix che conduce al Coster. La discesa parte da 2.120 metri di quota e copre quasi 300 metri di dislivello, per un tragitto di 1.300 metri con pendenza media del 20% e massima del 56%. Si corre in tutta sicurezza fino a raggiungere la velocità di 40 km orari.

Per i più grandicelli (è consigliato dai dieci anni in su), ci sono anche le mountaincart, veicoli a tre ruote senza motore che sfrecciano sulle strade forestali verso valle, silenziose e nel pieno rispetto della natura. Il percorso lungo 6,5 km ha una pendenza che varia tra il 3 e il 10% e comprende 12 curve, un sottopassaggio e due gallerie. Venti minuti di puro divertimento.

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A Camilla piace viaggiare: spese pazze da quando è Regina

La Regina Camilla ama viaggiare. I suoi preferiti, poi, pare siano i viaggi di lusso. Il Daily Mail ha fatto i conti in tasca alla coppia reale e ha scoperto che Re Carlo III e la sua attuale consorte amano darsi alla pazza gioia e viaggiare in giro per il mondo senza badare a spese.

Secondo quanto riportato da celebre tabloid britannico, gli ultimi viaggi ufficiali sono costati una fortuna. Nell’ultimo anno, Carlo e Camilla sono riusciti a spendere la bellezza di quattro milioni e mezzo di euro circa solo per i loro viaggi all’estero.

I viaggi di lusso di Carlo e Camilla

Il viaggio più costoso di Re Carlo e della Regina Camilla è stato quello nel Ruanda, la prima visita ufficiale di un reale britannico nel Paese africano: la coppia ha sborsato circa 218mila euro per quel viaggio durato cinque giorni a giugno del 2022, e senza essere ancora stata incoronata. I due hanno volato su un aereo privato in occasione di un incontro tra i Paesi del Commonwealth a Kigali, la Capitale del Ruanda. Sono stati prelevati da un aereo Voyager della Royal Air Force nella base RAF di Brize Norton nell’Oxfordshire, per andare a incontrare gli altri Primi ministri e i Presidenti.

Nella cifra monstre erano inclusi i viaggi di andata e ritorno di Carlo e Camilla (il viaggio di ritorno era su Aberdeen, in Scozia), ma anche le tappe del loro staff a Nairobi, in Kenya, e a Doha, in Qatar.

Il secondo viaggio più costoso di Carlo e Camilla è stata la visita ufficiale in Germania avvenuta lo scorso mese di marzo. Quel viaggio, durato tre giorni, sempre volando a bordo di un jet privato della RAF, è costato 170mila euro. È stata la prima trasferta ufficiale di Carlo nel ruolo di Monarca e di Camilla in quello di Regina d’Inghilterra. Dopo essere volati a Berlino, la coppia reale è salita su un treno diretto ad Amburgo. Tra mercati ortofrutticoli, luoghi dell’olocausto, scuole e teatri hanno speso quanto acquistare un appartamento. E di viaggi per il Re e la Regina ce ne sono stati molti altri, più vicini e quindi anche meno costosi, dalla Scozia all’Irlanda, le cifre si sono aggirate intorno ai 50mila euro o anche meno.

Reali spendaccioni

Ma c’è un altro viaggio che è costato un bel po’ alla Corona britannica, e questa volta non è stato per Carlo e Camilla, bensì per i Duchi di Edimburgo Edward e Sophie. Il terzo viaggio più costoso è stato quello che la coppia ha deciso di fare per festeggiare il giubileo di platino, con un tour di una settimana nei Caraibi, toccando le isole di Antigua & Barbuda, St Vincent & Grenadine e St Lucia, spendendo quasi centomila euro.

In confronto, William e Kate sono stati parsimoniosi nel loro viaggio a Boston lo scorso novembre, dove sono intervenuti alla cerimonia di premiazione dell’Earthshot Prize, che viene assegnato ogni anno a cinque persone per il loro contributo all’ambientalismo. Quel viaggio è costato solamente 56.000 euro.

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L’importante scoperta avvenuta in un sito archoelogico italiano

L’Italia, con la sua storia millenaria, conserva ancora tantissimi tesori da scoprire e che possono raccontarci molto di più di quello che già sappiamo sul nostro passato. Non a caso, vengono spesso fatti degli interessanti ritrovamenti come quello che è appena avvenuto in un nostro prezioso sito archeologico.

La scoperta avvenuta a Selinunte

Questa volta un’interessante scoperta è stata effettuata presso il prestigioso Parco Archeologico di Selinunte, l’area archeologica più grande d’Europa che si trova in provincia di Trapani.

Durante dei semplici lavori di disboscamento e ripristino del Vallone del Gorgo Cottone, sono emersi dal suolo una struttura lunga 15 ben metri e quattro filari di blocchi per un’altezza di circa 1,80 metri. Tutto ciò è venuto alla luce casualmente e in un punto situato a pochissima distanza da quella che doveva essere la darsena collegata al mare. Per questo motivo si sostiene che potrebbe essere parte di uno dei due porti dell’antica ex colonia di Megara Iblea.

Di questa costruzione non ci sono informazioni nei documenti dei viaggiatori tra Settecento e Ottocento, tanto da sostenere che sia molto antica e che probabilmente fu distrutta o sommersa. Tra le ipotesi effettuate fino a questo momento c’è quella secondo cui fosse una costruzione deputata al contenimento del fiume – il georadar registra altri complessi che giacciono sotto la sabbia.

Ad emergere inizialmente è stato solo l’angolo di un blocco e successivamente, grazie al lavoro di tutti, è stato possibile far affiorare l’intera larghezza della facciata della struttura.

Stando a quanto ritengono gli archeologi, la posizione della costruzione sulla sponda occidentale del Gorgo Cottone potrebbe indicare un collegamento con il traffico navale del porto orientale, ma la verità è che questa ipotesi, seppur accettata da Dieter Mertens, uno dei più grandi conoscitori dell’impianto urbanistico della colonia di Selinunte, è ancora tutta da approfondire.

Occorre perciò attendere i risultati di ulteriori ricerche per avere maggiori informazioni relativamente alle forma e alla funzione di questa struttura.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavori

Stando a quanto si può leggere su AGI – Agenzia Italiana, Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, ha dichiarato che: “Appena pochi giorni dopo il ritrovamento a Segesta, arriva un’altra scoperta che conferma la Sicilia un inesauribile giacimento di reperti che contribuiscono a ricostruire una storia millenaria gloriosa e figlia di scambi culturali ed economici incessanti”.

Mentre Francesco Paolo Scarpinato, assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, sottolinea che: “Questa volta si tratta della straordinaria Selinunte e del suo antico porto che la rendeva uno dei centri di commercio del Mediterraneo. Siamo sempre più certi che bisogna sostenere nuove missioni di scavo, e Selinunte sarà tra le priorità: il nostro impegno è quello di riportarla alla luce nella sua complessità e interezza. Siamo felici che la scoperta sia interamente del Parco con i suoi archeologi”.

È stata invece Linda Adorno, l’archeologa responsabile della sorveglianza dei lavori,  con l’aiuto della collega Melanie Jonasch che era in missione in zona per un altro progetto insieme a un gruppo di studenti dell’Università di Palermo, ad aver compreso sin da subito l’importanza di questo tesoro, tanto da far sì che venisse assolutamente riportato alla luce.

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È la migliore compagnia aerea per volare quest’anno

Viaggiare è certamente spettacolare e se lo si fa nel massimo comfort possibile e con tutta la sicurezza di cui si ha bisogno diventa un’esperienza ancora più appagante. Attualmente sul mercato ci sono numerose compagnie aeree che operano in tutto il mondo, ma tra queste ce n’è una che è la migliore del 2023 in tutto il nostro pianeta.

La Compagnie, il vettore con cui volare nel 2023

Ogni anno la rivista americana Travel + Leisure lancia un sondaggio per i suoi lettori volto a individuare tutto il meglio dell’anno in ambito turistico: i World’s Best Awards. In fatto di voli, ad aggiudicarsi il titolo di “Migliore Compagnia Aerea Internazionale” è La Compagnie, il vettore 100% smart business class lanciato nel 2014, che opera due Airbus A321neo che collegano New York (EWR) a Milano (Malpensa), Parigi (Orly) e, durante la stagione estiva, Nizza.

Si tratta di un riconoscimento molto importante in quanto testimonia l’ottima esperienza che La Compagnie offre ai suoi clienti perché tale sondaggio rappresenta un mezzo molto significativo per valutare i luoghi e le aziende che soddisfano e ottengono la preferenza di alcuni dei viaggiatori più appassionati ed esigenti. E il 2023 segna il quinto anno in cui La Compagnie riceve un riconoscimento in occasione dei World’s Best Awards di Travel + Leisure, passando dal numero 10 nel 2019 al numero 1 nel 2023: un salto di qualità assai notevole.

Il successo di questa compagnia aerea

Christian Vernet, CEO di La Compagnie, ha fatto sapere che: “È un vero onore ricevere un tale riconoscimento da parte di una pubblicazione così prestigiosa e dai suoi lettori. Vorremmo ringraziare il nostro team, i nostri partner e i nostri clienti per averci dato fiducia e averci sostenuto per quasi un decennio. Dopo la pandemia, abbiamo dato il massimo per tornare più forti che mai. Siamo orgogliosi di continuare a far crescere il brand e ad offrire il miglior servizio transatlantico di business class”.

A scegliere La Compagnie sono sia persone che viaggiano per piacere che chi lo fa per lavoro. Il vettore mette a disposizione dei suoi clienti un’esperienza di viaggio esclusiva e senza stress, prima e durante il volo. Non mancano comfort ed efficienza grazie all’impiego di una flotta moderna, costituita da aeromobili A321neo, così come non è messa in secondo piano la sostenibilità: sono aerei che riducono le emissioni fino a circa il 30%.

Tra le altre cose, la compagnia aerea continua a rendere l’esperienza di volo per i suoi passeggeri interessante e coinvolgente grazie al suo consolidato programma “Chefs & Co” e a frequenti collaborazioni devote alle creatività, ospitando a bordo eventi guidati da esperti di mixology, grandi firme della letteratura contemporanea, illustratori, artisti e molte altre personalità di spicco. Infine, il vettore ha in programma di espandere ulteriormente la sua offerta con due nuovi aeromobili che si aggiungeranno alla flotta nei prossimi due anni.

Le altre compagnie vincenti

Come vi abbiamo accennato, La Compagnie ottiene il primo posto di questa classifica stilata dai lettori della rivista americana, ma dietro di lei ci stanno altrettanti vettori con cui volare in maniera sicura e confortevole. Ecco la lista completa:

  1. La Compagnie;
  2. Emirates;
  3. Qatar Airways;
  4. Singapore Airlines;
  5. All Nippon Airways;
  6. Air Tahiti Nui;
  7. Japan Airlines;
  8. Cathay Pacific Airways;
  9. Virgin Atlantic Airways;
  10. EVA Air.
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Alloggi vintage: un viaggio nel tempo nel cuore della Maremma

Le esperienze di viaggio, ormai lo sappiamo, passano anche e soprattutto per gli alloggi. Strutture ricettive, hotel, glamping, case e baite non sono più semplici luoghi adibiti al riposo e al ristoro, ma sono diventati parte integrante e caratterizzante delle nostre avventure.

Le proposte sono tantissime, e tutte sanno rispondere alle esigenze e alle preferenze personali. Alcune, poi, sono così inedite e straordinarie da essersi trasformate in vere e proprie attrazioni turistiche che da sole valgono un viaggio anche in capo al mondo.

Ma non c’è bisogno di allontanarsi poi tanto dal Bel Paese per vivere un’esperienza davvero unica. Nel cuore della Maremma Toscana, infatti, esiste un glamping delle meraviglie che ospita alloggi vintage che permettono a chiunque di fare un viaggio nel tempo tra le suggestioni del passato. Pronti a partire?

Il glamping nel cuore della Maremma

Il nostro viaggio di oggi ci conduce nel cuore dell’Italia, in un territorio affascinante e suggestivo che da sempre incanta viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Stiamo parlando della Maremma Toscana, una destinazione che ospita un patrimonio naturalistico unico,  caratterizzato da paesaggi mozzafiato e lussureggianti che si perdono all’orizzonte, che si fonde con la storia, con l’arte, con la cultura e con tradizioni enogastronomiche capaci di soddisfare anche i palati più sopraffini.

Un’area incontaminata, selvaggia e autentica che con gli anni è diventata la meta prediletta di tutti coloro che vogliono vivere vacanze all’insegna del relax e della bellezza. Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime e non vi basterà un viaggio solo per scoprirle tutte. La Maremma, infatti, è una destinazione da scoprire e riscoprire a ritmo slow che non smette mai di stupire.

Se avete in mente di trascorrere qui le prossime vacanze, il consiglio è quello di alloggiare all’interno del Vallicella Resort, un glamping di lusso situato in una posizione privilegiata e circondato dalla meravigliosa natura che caratterizza il territorio. Dalla collina di Scarlino, luogo in cui sorge la struttura, è possibile infatti ammirare tutta la bellezza del Mar Tirreno da una parte, e dei paesaggi scanditi da colline sinuose e verdeggianti dall’altra.

Ma non è solo la posizione a rendere questo glamping il luogo perfetto dove trascorrere le vacanze in Maremma, ma lo è anche e soprattutto la sua proposta, quella fatta di alloggi unici e vintage che permettono agli ospiti di fare un viaggio nel tempo tra le bellezze del territorio.

Glamping Collection

Fonte: Ufficio Stampa

Area Glamping Collection

Bus americani e roulotte anni ’70: gli alloggi vintage in Toscana

Il Vallicella Glamping Resort è il perfetto punto di partenza per andare alla scoperta delle meraviglie della Maremma Toscana, ma è anche un luogo dove è possibile vivere e condividere esperienze incredibili in coppia, con gli amici o con la famiglia.

La struttura ricettiva, infatti, ospita la Glamping Collection, una zona tematizzata con i colori del mare e l’appeal surfin’ dove sono riuniti alloggi davvero speciali. Qui è possibile dormire all’interno di bus americani, Airstream e roulotte anni ’70 e godere di spazi condivisi confortevoli e suggestivi.

Tra le proposte più affascinanti troviamo il bus americano “Thomas”, un veicolo blu completamente restaurato e riprogettato come spazio domestico con tanto di area living, cucina e camera da letto. Non è l’unico però, in quest’area è possibile dormire anche all’interno di una piccola roulotte vintage, che può ospitare fino a due persone, e in una AIRSTREAM ARGOSY degli anni ’70.

L’area, poi, offre tutta una serie di proposte di lusso destinate esclusivamente a chi pernotta negli alloggi vintage. A disposizione degli ospiti, infatti, ci sono una vasca idromassaggio e una zona living dotata di barbecue, tavoli e divani per vivere e condividere momenti indimenticabili.

Gli alloggi vintage del Vallicella Glamping Resort

Fonte: Ufficio Stampa

Gli alloggi vintage del Vallicella Glamping Resort
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È in Italia una delle 5 migliori spa del mondo

Si trova nel cuore della Maremma una delle 5 migliori spa del mondo del 2023, che è anche una delle attrazioni della Toscana più ambite dai turisti italiani e internazionali. Un luogo unico, la cui fama deriva da una prodigiosa sorgente termale avvolta da storia e leggenda, un mito che si rinnova da circa 3000 anni, donando salute e benessere.

Terme di Saturnia, tra le 5 migliori spa al mondo

Anche quest’anno, Terme di Saturnia Natural Destination si riconferma nella top 5 delle migliori Spa di tutto il mondo. Il riconoscimento arriva dalla rivista americana Travel+Leisure che ha stilato la classifica delle “Best Destination Spas” negli annuali World’s Best Awards 2023. Un successo che va ad aggiungersi allo stesso riconoscimento conseguito lo scorso anno e ai Condé Nast Traveller’s 2021 Readers’ Choice Awards, come una tra le migliori “Destination Spas” al mondo. Ogni anno la rivista statunitense premia i migliori hotel, isole, città, compagnie di crociera ed aeree, spa a livello internazionale, basandosi sui risultati ottenuti da un questionario rivolto ai propri lettori.

Con una storia alle spalle che affonda le radici nell’epoca degli Etruschi, il complesso nella provincia di Grosseto, di cui fanno parte un hotel di lusso – Terme di Saturnia Natural Spa & Golf Resort – e il Parco termale, sorge nel contesto del paesaggio idilliaco della Maremma Toscana, attorno alla millenaria sorgente termale, una vasca di acqua sulfurea che sgorga a 37,5 gradi °C. Un’oasi naturale di 120 ettari, dove rinascere e riequilibrare corpo, mente e spirito, destinazione ideale per chi desidera rilassarsi e trascorrere preziosi momenti all’insegna del benessere tout court, immersi in uno splendido scenario.

Toscana, terra del benessere

Se le Terme di Saturnia sono tra le più famose e ambite dai turisti di tutto il mondo, non sono però le uniche in Toscana, che anzi vanta il più alto numero di strutture termali d’Italia, grazie alla presenza di numerosi giacimenti d’acqua la cui temperatura oscilla tra i 25° e i 54°, famosi sin dall’antichità per il trattamento di numerose patologie.

Nella provincia di Siena, ad esempio, ci imbattiamo nelle Terme di Petriolo, le più rinomate della regione insieme a quelle di Saturnia. L’ideale per giornate di relax a stretto contatto con la natura, circondati da boschi rigogliosi e torrenti cristallini.

Vi lasceranno altrettanto a bocca aperta le Terme di Bagno Vignoni, nella località termale più rinomata della Val d’Orcia. Qui le acque termali sgorgano in una vasca romanica immensa, che è anche la piazza del paese, Piazza delle Sorgenti.

A due passi si incontrano i Bagni San Filippo, nel Parco della Val d’Orcia, immerse in un luogo caratterizzato da suggestivi depositi calcarei formati dalle calde acque termali sulfuree, che a partire dal Medioevo hanno curato personaggi illustri, tra cui Lorenzo il Magnifico.

Al confine tra la Val d’Orcia e la Valdichiana, Chianciano Terme è un’altra destinazione termale da non perdere. Sempre in provincia di Siena, al confine tra il Chianti e la Val di Chiana, Rapolano Terme è una piccola località nota per la presenza degli stabilimenti termali di San Giovanni e dell’Antica Querciolaia.

Vicino al confine con l’Umbria, invece, troviamo San Casciano dei Bagni, una località con più di quaranta sorgenti termali che sgorgano a una temperatura media di 40°. Altrettanto famose, le Terme di Montecatini tra le province di Pistoia e Lucca, con stabilimenti situati nel cuore della cittadina termale, disposti tutto attorno al grande parco.

Se, invece, avete in programma un viaggio all’isola d’Elba, non perdetevi le Terme di San Giovanni, dalle proprietà curative uniche, grazie al fango marino termale (limo) e alle piante che nascono nel bacino termale del golfo di Portoferraio, di fronte alla Darsena Medicea del capoluogo elbano.

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Questa estate puoi perderti e immergerti in un labirinto delle meraviglie

Boschi incantati, laghi dal colore smeraldo, capolavori della natura, installazioni e monumenti artistici e architettonici creati dall’uomo: queste sono solo alcune delle attrazioni più iconiche che visitiamo tutte le volte che ci mettiamo in viaggio per andare alla scoperta delle meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo.

Ogni destinazione raggiunta infatti, che sia vicina o lontana, ci offre esperienze inedite e incredibili tutte da vivere e da condividere. Del resto è per questo che ogni giorno scegliamo di metterci in viaggio. E lo facciamo anche oggi, insieme a voi, per raggiungere una delle attrazioni più suggestive, e forse meno conosciute dai turisti, della Gran Bretagna.

La nostra avventura di oggi ci porta a conoscere Wistow, un affascinante villaggio medievale situato nella contea inglese di Leicestershire e popolato da appena 60 anime. Proprio qui, lontano dai sentieri più battuti dal turismo di massa, e circondato dalle pittoresche campagne inglesi, esiste un labirinto delle meraviglie, uno dei più grandi di tutto il Paese , nel quale è possibile perdersi e immergersi per vivere un’esperienza davvero incredibile.

Benvenuti a Wistow

Il nostro viaggio ci porta in un luogo suggestivo situato al di fuori dei radar turistici. Si tratta di Wistow, un villaggio medievale e parrocchia civile situato nella contea di Leicestershire. Le cose da fare e da vedere qui non sono poi molte, eppure una passeggiata alla scoperta di questo luogo che sembra sospeso nel tempo è quasi doverosa, soprattutto per chi subisce il fascino dei paesaggi bucolici che appartengono alle campagne inglesi.

Raggiungibile in appena un’ora di auto dal cuore della contea, Wistow è conosciuto e raggiunto soprattutto per la sua anima rurale e il grande centro dedicato al giardinaggio, ma anche per un’altra attrazione davvero straordinaria. Si tratta di un labirinto di mais che ogni anno attira l’attenzione di grandi e bambini grazie a percorsi e design sempre inediti ed evocativi.

Incastonato in una cornice lussureggiante, questo labirinto di mais si snoda su una superficie di 8 acri. Entrare al suo interno, e perdersi in questo, è un’esperienza ricreativa e sensoriale adatta a persone di tutte le età. Ogni anno il labirinto cambia forma sorprendendo e incantando chiunque arrivi fin qui.

Il Wistow Maze, quest’anno, ha assunto la forma di una gigantesca tartaruga marina verde con l’obiettivo di celebrare la fauna marina del mondo e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla protezione e la conservazione di tutte le specie che popolano gli abissi del mare.

Perdersi e immergersi in un labirinto

Anche se poco conosciuto al turismo di massa, il labirinto di Wistow si è trasformato col tempo in un’attrazione molto popolare tra i cittadini dei dintorni e i viaggiatori che visitano la contea di Leicestershire e il motivo è presto detto. Si tratta di uno dei più grandi labirinti di mais dell’intero Paese e l’esperienza offerta si trasforma in un esercizio per la mente e per il corpo.

Oltre a trovare la via d’uscita, una volta entrati all’interno del percorso verdeggiante, gli ospiti sono invitati a prendere parte a diversi quiz le cui risposte sono suggerite attraverso una serie di indizi nascosti tra i sentieri del labirinto. Un’avventura, questa, adatta a grandi e bambini e a tutti coloro che vogliono superare i propri limiti affidandosi solo ai sensi.

Come anticipato, il Wistow Maze di quest’anno è stato dedicato alla fauna marina e ha assunto la forma di una grande tartaruga verde. Visitarlo è un’occasione per divertirsi, mettere alla prova le personali abilità, ma anche riflettere sulle conseguenze dei cambiamenti climatici e delle attività dannose per il pianeta e per le creature che lo abitano.

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Alla scoperta dei 7 segreti di Bologna

Bologna è una vivace cittadina medievale dall’antico fascino, che custodisce sette segreti tutti da scoprire. Qui nel capoluogo dell’Emilia-Romagna potrai visitare la città partendo dalle sue leggende, piccole curiosità storiche che ti condurranno nei luoghi di maggiore rilevanza culturale e artistica attraverso il famoso itinerario dei sette segreti di Bologna.

Il tour dei 7 segreti di Bologna è un modo avvincente di immergersi nella sua storia popolare, vicolo dopo vicolo, entrando nel vivo della sua atmosfera. È un percorso che ti stupirà per l’originalità degli aneddoti, che ti condurranno nel passato di una città incantevole attraverso una piacevole passeggiata. Ma ora immergiamoci nel tour e vediamo insieme di cosa si tratta.

1. La finestrella di Via Piella, la piccola Venezia

Il primo dei sette segreti narra di una finestra situata in via Piella, per l’esattezza dopo il civico 16. Aprendo questa piccola finestrella rimarrai incantato nel vedere uno scorcio di Bologna che si immerge nel Canale delle Moline, creando un suggestivo panorama che ricorda la città di Venezia. È qui che Bologna prende le vesti di una piccola Serenissima!

2. Il telefono senza fili nel Palazzo del Podestà

Ci troviamo in Piazza Maggiore nel Palazzo del Podestà, nel cuore del centro storico, dove è possibile sperimentare dal vivo un telefono senza fili: i quattro angoli del voltone si congiungono al centro creando per i suoni un effetto ellissi. Basterà sussurrare delle frasi da uno dei quattro angoli e la frase si sentirà fino all’angolo opposto senza che gli altri lo sentano, come per magia! Se vuoi scoprire altri tesori nascosti nel centro storico puoi prenotare un tour personalizzato con una guida locale che organizzerà le tappe in base alle tue preferenze.

3. Le tre frecce di Corte Isolani

Si tratta di tre frecce che si dice fossero indirizzate a una donna infedele, da tre briganti incaricati dal marito di ucciderla. Con un po’ di attenzione riuscirai a scorgerle passeggiando sotto agli alti porticati di strada Maggiore, una delle strade caratteristiche di Bologna e antica via Emiliana. Si dice che la donna si spogliò nuda e grazie alla sua bellezza riuscì a distrarre completamente i tre arcieri, che per errore conficcarono le frecce in alto!

4. L’erezione della statua del Nettuno

L’erezione della statua di Nettuno riguarda un simpatico aneddoto sulla statua che si trova sulla fontana nell’omonima piazza. Lo scultore, il Giambologna, ha voluto giocare sull’effetto ottico del dito del Nettuno che, se osservato da una pietra nera antistante la statua, detta appositamente pietra della vergogna, sembra una vera e propria erezione.

5. Il segreto della Canabis Protectio

Questo controverso segreto deriva da una misteriosa scritta che si trova sotto Torre Scappi, tra via Rizzoli e via Indipendenza. Guardando con attenzione la volta del Canton de’ Fiori su un antico affresco si legge “Panis vita, Canabis protectio, Vinum laetitia”. Il significato della frase è “Il pane è vita, la cannabis è protezione, il vino è felicità”, ed è riconducibile al fatto che in antichità il commercio della canapa aveva reso la città economicamente fiorente.  Questa pianta diventò quindi simbolo di protezione e buon auspicio, un aspetto storico di Bologna interessante.

6. Il segreto del Panum Resis

Secondo la leggenda dei sette segreti la scritta panum resis, ovvero “il pane della resistenza, la conoscenza sta alla base di tutte le decisioni”, si troverebbe su una cattedra dell’Università di Bologna presso Palazzo Poggi, una delle sedi più importanti dell’Università. La scritta sarebbe stata incisa come monito per tutti gli studenti, ma sembra che nessuno l’abbia mai trovata.

7. Il vaso rotto in cima alla Torre degli Asinelli

L’ultima tappa del tour dei sette segreti ti porterà alla ricerca di un vaso rotto che però nessuno sembra avere mai visto. Il vaso rappresenterebbe la capacità innata di Bologna di risolvere tutti i problemi. Per cercarlo dovrai recarti fino in cima alla Torre degli Asinelli, e con la scusa avrai la possibilità godere di una splendida vista panoramica della città. Se vuoi conoscerne la storia in maniera più approfondita puoi acquistare un tour guidato comprensivo della visita alla torre e di una degustazione di prodotti tipici, da non perdere!

Bologna è una città incantata dove ti sentirai subito accolto tra le sue piazze colorate, le torri e i portici dalla splendida architettura medievale e rinascimentale. È splendida anche da girare in bicicletta, con l’acquisto di un biglietto per un tour organizzato ad hoc. È una città sempre pronta a condividere con i visitatori ogni suo piccolo angolo di tradizione millenaria, e custodisce tanti altri segreti non ufficiali che potrai conoscere soltanto visitandola. Ora non ti resta che prenotare il primo treno per Bologna e le escursioni che preferisci!

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È italiano ed è uno dei migliori hotel del mondo

L’autorevole rivista americana Travel + Leisure premia, ogni anno, i migliori hotel, isole, città, compagnie di crociera e aeree, e Spa del mondo, basandosi sui risultati ottenuti da un sondaggio rivolto ai propri lettori, che giudicano strutture ricettive, destinazioni, tour operators e molto altro.

In particolare, gli hotel sono valutati secondo caratteristiche che comprendono: camere e facilities, location, servizio e ristorazione.

Quest’anno, a scalare le classifiche del noto magazine e a essere inserita nel ranking di ben tre categorie (tra i 100 Favorite Hotels in the World for 2023, tra i 10 Favorite Resorts in Italy of 2023 e tra i 15 Favorite Resorts in Europe of 2023) è Villa d’Este, icona di storia, bellezza ed eleganza sul Lago di Como.

Le parole di soddisfazione per l’ambito riconoscimento

L’ambito riconoscimento da parte di Travel + Leisure è stato accolto a Villa d’Este con orgoglio e soddisfazione.

Questo riconoscimento arriva in una fase quanto mai importante della storia di Villa d’Este. Un’ulteriore conferma del prestigio del nostro Hotel e del Brand a livello internazionale, ma anche della destinazione, che vede in classifica numerose strutture del Lago” ha affermato Davide Bertilaccio, Amministratore Delegato Villa d’Este Hotels “In questo momento storico dopo la pandemia in cui tutti nel settore dell’ospitalità stiamo riscontrando difficoltà nel rispondere alla pressione della domanda, sono felice che arrivi questo riconoscimento internazionale per il team che ogni giorno si impegna a dare un servizio di qualità, a regalare emozioni uniche e autentiche e che l’Italia rimanga tra le mete più ambite“.

Villa d’Este, icona di bellezza a Cernobbio

Premiata dai “Travel + Leisure’s World best Awards 2023“, Villa D’Este (che nel 2022 ha festeggiato la sua 150esima stagione) è l’esclusivo hotel 5 stelle lusso nel favoloso scenario di Cernobbio, rinomata località turistica di livello internazionale.

Fa parte di parte di Villa d’Este Hotels, punto di riferimento nell’hôtellerie di lusso internazionale e membro di The Leading Hotels of the World. Il Gruppo, inoltre, comprende il 5 stelle “Villa La Massa”, sulle rive dell’Arno, e i due 4 stelle “Palace Hotel” e “Hotel Barchetta Excelsior”, nel centro di Como e affacciati sul lago.

Villa D’Este, tra le più folgoranti espressioni di architettura della metà del Cinquecento, trasformata in hotel nel 1873 e immersa in un favoloso parco di 10 ettari, è un autentico simbolo di lusso senza tempo e di eterna eleganza.

Dispone di 152 camere e suite suddivise tra l’Edificio del Cardinale e il Padiglione della Regina e 4 ville private (di recente è stata acquisita anche Villa Belinzaghi, che sarà oggetto di un completo restauro), e offre tre ristoranti: l’elegante “Veranda” con una cucina classica-contemporanea dalla forte influenza italiana ma con uno sguardo all’internazionalità, il “Grill” per cene più informali dove i protagonisti indiscussi sono le carni alla griglia e i grandi classici di pesce, e il “Ristorante Platano”, che propone un raffinato percorso enogastronomico per un’esperienza esclusiva e di eccellenza culinaria con vini prestigiosi.

Inoltre, il “Bar Canova” è la location ideale per sorseggiare i migliori cocktails accompagnati da deliziosi snack mentre, durante i mesi estivi, il “Sundeck”, adiacente alla piscina galleggiante, è perfetto per gustare un pranzo leggero con uno dei cocktail della rinnovata carta.

Villa D’Este vanta anche il Beauty Center e lo Sporting Club con piscina coperta riscaldata, palestra, sauna, bagno turco, campo squash, golf elettronico, putting green, percorso vita e 8 campi da tennis.

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Nuove escursioni sulle orme del Perugino

Tra le innumerevoli iniziative che l’Umbria ha messo in campo per celebrare i 500 dalla morte del Perugino (tra cui va segnalata la Mostra monografica allestita presso la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia) prende vita il progetto turistico “Il Perugino per tutti“, escursioni gratuite tra luglio e settembre in e-bike e navetta.

Si tratta di un nuovo percorso permanente che attraversa il ricco territorio di Foligno, Spello e Assisi e vede come protagonista il magnifico paesaggio umbro, per omaggiare un Maestro, il “Divin Pittore” Pietro Vannucci, che trasse ispirazione da paesaggi veri che idealizzò e poi rese immortali nei suoi capolavori: calanchi, scoscese scarpate, verdeggianti colline, fiumi, torrenti, boschetti, piccoli paesi e specchi d’acqua che sono tuttora riconoscibili nella sua terra natia.

“Il Perugino per tutti”: un’esperienza unica nelle terre umbre

L’obiettivo del progetto “Il Perugino per tutti”, patrocinato e finanziato dalla Regione Umbria con il cofinanziamento dei Comuni promotori di Foligno, Assisi e Spello, è quello di far vivere ai visitatori locali e ai turisti italiani e stranieri un’esperienza immersiva nelle terre umbre raccontate dal Perugino, proponendo un itinerario alla scoperta di quattro grandi opere d’arte del Maestro in ebike e navetta, percorrendo il ricco e affascinante paesaggio tra le città di Foligno, Spello e Assisi.

Le 9 escursioni (sei in navetta e tre in ebike) gratuite e su prenotazione obbligatoria, si svolgeranno dal 22 luglio al 9 settembre, e, traendo spunto dall’attenzione del Perugino per il paesaggio naturalistico e l’esaltazione degli elementi naturali, condurranno lungo un percorso itinerante in 3 tappe per 4 opere che rappresentano l’espressione dell’intera carriera dell’artista dagli esordi alla conclusione della sua attività.

Ad Assisi, l’opera del Perugino è custodita all’interno della Basilica di S. Maria degli Angeli: si tratta de ‘La Crocifissione’ (1485-1486). Il dipinto, frammentario, trova posto sulla parete posteriore esterna della chiesa della Porziuncola che faceva parte del coro nel 1485. Il coro viene abbattuto nel 1569, all’avvio dei lavori per la nuova monumentale Basilica.

Foligno, invece, l’opera del Maestro si trova all’interno dell’Oratorio della Nunziatella ed è ‘Il Battesimo di Cristo’ (1508-1513), un affresco che fa parte della decorazione voluta dal rettore della società dell’Annunziata Giovanni Battista Merganti per la cappella di San Giovanni Battista.

Infine, Spello conserva due opere del Perugino all’interno della Chiesa di Santa Maria Maggiore: la “Madonna col Bambino tra i santi Girolamo e Caterina d’Alessandria” (1521) e il dipinto “Cristo in pietà tra i santi Giovanni evangelista e Maria Maddalena” il quale, insieme a quello con la Vergine in Trono, viene assegnato sempre al 1521 quando Pietro Vannucci è ormai al termine della propria carriera artistica.

“Il Perugino per tutti”, a partire dall’estate 2023, si candida inoltre a diventare un percorso permanente ad anello da percorrere in e-bike, navetta/auto o a piedi, sviluppato attraverso la strutturazione dell’itinerario che collega le 3 città e le 4 opere del Perugino: promosso e sperimentato durante le 9 uscite estive, sarà un tracciato perenne, accessibile mediante una mappatura online dei punti di interesse, anche grazie alla creazione delle tracce GPX scaricabili gratuitamente.

Le interessanti iniziate collaterali

Per valorizzare ancora di più l’itinerario e la fruizione delle opere, ogni Comune ha previsto una serie di iniziative collaterali.

Nel dettaglio, a Foligno è stato realizzato il progetto di video mapping Omnis Acquae: l’Oratorio della Nunziatella si trasformerà, così, in uno spazio suggestivo in cui il visitatore potrà vivere un’esperienza unica ammirando l’opera del Perugino accompagnato dalla musica, circondato dai colori, immerso nella luce e nell’acqua.

Ad Assisi sono proposti laboratori ludici didattici, tecnologici, artistici e creativi per tutte le età con giochi ispirati all’arte e alla conoscenza delle opere del Vannucci anche con l’ausilio di attività di tecniche di pittura, disegno e affresco.
Durante il periodo estivo, inoltre, sarà disponibile l’itinerario “Assisi, Perugino per tutti”, alla scoperta dei luoghi e delle opere del Perugino e della sua scuola sul territorio del Comune.

Spello è stata redatta per l’occasione una guida tascabile dedicata al Perugino e all’arte rinascimentale nell’area comunale dal titolo “Pietro Perugino e il Rinascimento a Spello” (a cura del prof. Elvio Lunghi e con il contributo di Corrado Fratini, ed. Orfini Numeister) che verrà data in omaggio ai partecipanti ai tour.