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L’offerta Ryanair per partire dopo l’estate a prezzi veramente low cost

Per chi deve volare, ormai i giochi sono (quasi) fatti. Se avete sborsato cifre da capogiro per un biglietto aereo verso la meta delle vacanze non possiamo più fare nulla per voi, se state aspettando un miracolo last minute neppure (almeno per il momento). Tuttavia, possiamo darvi una mano se pensate di poter partire subito dopo il mese di agosto per una vacanza, lunga o breve che sia.

Ryanair ha appena lanciato una super promozione per volare nei mesi di settembre e ottobre a prezzi davvero low cost. Ci sono biglietti aerei a partire da 21,99 euro a tratta. L’offerta scade il 10 agosto, quindi c’è ancora tempo, ma saprete benissimo che i voli migliori sono quelli che si esauriscono prima.

Poi si può viaggiare nel periodo compreso tra il 1° settembre e il 31 di ottobre. Perfetto per un weekend di fine estate al mare o addirittura per la meritata vacanza estiva, per chi non se l’è potuta permettere in alta stagione.

Salento

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Il Salento

Offerte per fine estate in Italia

Anche perché le mete in offerta sono il top. Ci sono voli da tutti gli aeroporti italiani operati da Ryanair verso le spiagge d’Italia e delle isole maggiori. Si può volare in Puglia scegliendo tra Brindisi, per chi vuole raggiungere il Salento, le Maldive d’Italia, e Bari se andate nel Gargano. Si può volare in Liguria atterrando all’aeroporto di Genova.

Oppure si può volare in Sicilia, con le offerte low cost per Palermo o Trapani, più comodo per raggiungere le spiagge di Scopello e San Vito lo Capo o le isole Egadi. Ci sono voli in offerta per la Sardegna per atterrare a Cagliari, punto di partenza perfetto per il Sud dell’isola, oppure ad Alghero, se siete fan di Stintino e della sua famosissima spiaggia, La Pelosa.

spiaggia dei faraglioni scopello sicilia

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La bellezza di Scopello

Voli low cost per le città d’arte

Non solo mare, però. Ci sono biglietti in offerta per settembre e ottobre anche per alcune città italiane. Prima fra tutte Venezia, dove proprio la prima settimana di settembre si tiene la Mostra internazionale d’arte cinematografica, che quest’anno festeggia l’80° edizione.

L’offerta è valida anche sui voli per Verona, la città più romantica d’Italia. Fino alla prima settimana di settembre si svolge l’Opera Festival nell’antica arena: assistere a uno spettacolo come l’Aida o la Madama Butterfly qui dentro è un’esperienza indimenticabile. Ma le mete sono molte altre, basta cliccare.

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La romantica Verona
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Calice Ligure, il borgo degli artisti (amato da Andy Warhol)

Nell’entroterra della Liguria, a pochissimi chilometri dal più noto Finale Ligure, in provincia di Savona, c’è un borgo poco conosciuto ma che è un vero gioiello artistico. È Calice Ligure, anche detto il borgo degli artisti. E non è solo un modo di dire.

La scuola artistica di Calice

Qui gli artisti ci sono stati davvero, tanto che negli Anni ’60 è nato un vero e proprio movimento chiamato “la scuola di Calice“. A scoprire il borgo fu proprio uno di loro, Emilio Scanavino, pittore e scultore originario di Calice, poi considerato il decano del gruppo, che riuscì a convincere alcuni colleghi a trasferirsi a Calice, almeno per l’estate, ospiti suoi, almeno inizialmente.

Affascinati dal clima – non soltanto meteorologico – di fermento artistico che stava nascendo nel piccolo paese, ne arrivarono diversi, tanto che, in poco tempo, Calice Ligure divenne un vero e proprio laboratorio di sperimentazione. Dei 1400 abitanti di allora, cento erano artisti, tutti ispirati dall’atmosfera che vi si respirava.

Aprirono ben presto quattro gallerie d’arte contemporanea e laboratori di serigrafia e iniziarono a organizzare performance artistiche diffuse in tutto il territorio. E così arrivarono anche i primi visitatori.

Gli artisti aumentarono in fretta, prima solo italiani, poi anche stranieri, attirati dalla voglia di confrontarsi e di esprimersi, in quell’atmosfera fuori dal mondo e dal tempo, lontani dal ritmo frenetico delle grandi città. Era nata la “scuola di Calice”, che ha condizionato il mondo dell’arte contemporanea italiana per intensità e creatività. Non solo artisti, ma anche galleristi, critici d’arte e giornalisti del settore. La maggior parte vi soggiornava nei mesi estivi, altri rimanevano per tutto l’anno.

La storia culturale di Calice Ligure nasce dalla partecipazione, cene, partite a biliardo nell’unico bar del paese, il bar Viola, che esiste tutt’oggi e dove andare ad ascoltare buona musica il giovedì sera, o di biglie in piazza e feste di paese e fonda le sue radici nella sperimentazione artistica, negli happening e nelle performance che hanno smosso le coscienze e la quiete del piccolo borgo per oltre vent’anni.

Ancora oggi il borgo ospita il Museo d’arte contemporanea Casa del Console, ricavato in un edificio del 1800, dipinto di rosa. La collezione raccoglie tutte le opere donate dagli artisti che, negli anni, hanno esposto nella Casa del Console e che oggi compongono la mostra permanente. Tra le opere esposte ci sono quelle di Gianni Bertini, Aldo Mondino, Urano Palma, Giangiacomo Spadari, Tino Stefanoni, Sergio Sarri e Fernando De Filippi. Questi ultimi vivono tuttora a Calice.

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Fonte: @Alessandro Pescio

Il centro storico di Calice Ligure

Andy Warhol a Calice Ligure

Nel vicino borgo di Boissano, Maria Luisa Montanaro, meglio nota con il nome di Marie-Louise Jeanneret, nipote di Le Corbusier, decise di ritirarsi e di fondare quello che ancora oggi è il Centro Internazionale di Sperimentazioni Artistiche.

Grazie alle sue conoscenze di artisti internazionali, vennero realizzate mostre di livello mondiale e si svilupparono per quasi vent’anni residenze artistiche. Fra i grandi ospiti ci fu anche Andy Warhol, che tra il 1974 e il 1975 trascorse del tempo a Boissano. Attirato dalla fama artistica di Calice, visitò anche il borgo degli artisti non senza lasciare qualche traccia dietro di sé.

Da borgo agricolo a fucina d’arte

Fino ad allora, l’economia di Calice Ligure si basava sulla coltivazione degli alberi da frutto, tra cui naturalmente la vite e l’ulivo, tipici di queste zone, e sulla lavorazione del legno. Del suo passato più antico è rimasto ben poco.

Fino al XVII secolo fu un dominio spagnolo, poi passato alla Repubblica di Genova. Di tanti secoli restano soltanto un ponte romano lungo la via Julia Augusta, l’antica strada romana che collega ancora oggi Piacenza con la Costa Azzurra, e alcune trincee di età napoleonica.

Nel borgo ci sono tre belle chiese, la chiesetta di Santa Liberata, edificata nel 1550 e restaurata nel Settecento, San Nicolò, costruita nel XVII secolo, e la chiesa di San Sebastiano con il suo portale rinascimentale.

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Fonte: @Alessandro Pescio

La piazza centrale di Calice Ligure

Visitare Calice Ligure

Il Comune di Calice Ligure ha creato quattro percorsi tematici per scoprire il piccolo borgo ligure. Il progetto “A spasso per Calice Ligure” comprende anche un angolo informativo con bacheca e mappa tattile da cui partire per visitare il paese.

  1. Il percorso centrale è La Via del Beo, reso integralmente fruibile da persone non vedenti o ipovedenti mediante segnaletica dedicata e protezioni.
  2. Il percorso culturale raggiunge punti panoramici e luoghi notevoli dal punto di vista paesaggistico, culturale e architettonico: le chiese di Santa Libera e San Nicolò, le contrade Cirio e Inomonte e la via Vecchia fino alla Casa del Console.
  3. Il percorso natura è un itinerario a carattere naturalistico, di osservazione dell’ambiente e degli spazi agrari, caratterizzato da una maggiore difficoltà di percorrenza. Offre tratti più “avventurosi” essendo un percorso escursionistico in senso proprio.
  4. Il percorso sensoriale è un itinerario in cui vengono stimolati i sensi come il tatto, l’udito, l’olfatto e anch’esso si presta alla fruizione anche da parte di soggetti non vedenti e ipovedenti, con accompagnatore.

Per chi desidera soggiornare a Calice Ligure, ci sono alcuni bed & breakfast e case vacanze. D’estate, il borgo si anima di eventi organizzati dall’Associazione Calice Ligure Città della Musica, con concerti di musica classica, rock e contemporanea e commedie in piazza – anche in dialetto – per tutta la famiglia. Ci sono anche diverse trattorie dove si mangia molto bene, quindi merita anche solo una gita in giornata, nel caso vi trovaste in vacanza sulla Riviera di Ponente.

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Parchi acquatici, i migliori dove divertirsi tra piscine e scivoli

L’estate, con le sue roventi temperature, ci permette di andare nei migliori parchi acquatici del Paese e divertici come non mai, soprattutto se insieme a noi ci sono i bambini. Da Nord a Sud, l’Italia è costellata di queste strutture ma scegliere dove andare non è sempre facile. Noi di SiViaggia ne abbiamo selezionati alcuni, sperando di rendere le vostre vacanze più divertenti che mai.

Parchi acquatici del Nord Italia

Tra i migliori parchi acquatici che ci sono nel Nord Italia, non si può non menzionare l’Aquafan di Riccione. Famoso per essere uno dei più divertenti d’Europa, offre numerosi scivoli, canotti, una piscina con le onde e musica a tutto volume, dal mattino sino alla sua chiusura. Tra le esperienze più adrenaliniche da fare non si possono non menzionare il  Kamikaze, l’Extreme River e il  Black Hole in cui fare un tuffo nel buio totale.

I più piccini, invece, non possono perdersi lo StrizzaCool che presenta tre aree attrezzate con scivoli e piscine perfette per loro. Tante soddisfazioni le possono avere anche coloro che sono in cerca di un po’ di meritato relax, e lo possono fare presso il Poseidon dove sgorgano cascate e sono posizionate vasche idromassaggio.

Molto interessante è anche il Caribe Bay, il parco acquatico situato presso il Lido di Jesolo, in provincia di Venezia. Ispirato alle eccezionali spiagge messicane dello Yucatan con tanto di sabbia bianca, palme, chiringuitos, oasi con acqua trasparente e ombrelloni in foglie di banano, propone spettacoli e novità, tra cui lo show Amazzonia.

In totale da queste parti ci sono ben 27 attrazioni, come lo scivolo più alto d’Europa con i suoi 42 metri e 60 gradi di pendenza: lo Scary Falls. I più piccoli devono invece fare un salto presso Pirates’ Bay, una laguna con una grande spiaggia e tantissime attrazioni.

L’ultimo parco acquatico che vi consigliamo nel Nord Italia è il LEGOLAND® Water Park di Gardaland. Situato a Castelnuovo del Garda in provincia di Verona, è nei fatti il primo parco acquatico a tema LEGO® in Europa.

Scivoli, gommoni e numerosissime strutture per giocare nell’acqua conquistano i visitatori perché ricoperti con i celebri mattoncini colorati. Imperdibile, per esempio, è il LEGO River Adventure da percorrere a bordo di gommoni. Presso la Beach Party, invece, sono presenti ben sette scivoli, cannoni che sparano acqua e un grande secchio per docciarsi sotto una gigantesca cascata.

Tanto divertimento anche per  i più piccoli con il DUPLO® Splash, uno scivolo, e la Pirate Bay, una grande e speciale piscina.

A tutto divertimento in Centro Italia

A potersi divertire sono anche coloro che sono a caccia di parchi acquatici in Centro Italia. Il primo che vi segnaliamo è lo Zoomarine di Torvaianica, in provincia di Roma. Pur essendo un parco principalmente zoologico, include anche attività da parco acquatico e tematico, un posto dove di certo non manca il divertimento.

Qui, in famiglia e con i bambini, è possibile incontrare animali di tutte le specie e divertirsi su ben 19 attrazioni diverse. E in questo 2023 c’è anche una grossa novità: sono stiati inaugurati lo Splash Cancun, una piscina con 7 scivoli, 3 livelli e 23 getti d’acqua e l’ Area VIP Tulum, il posto perfetto per abbronzarsi come si deve.

Quest’anno il Centro Italia offre anche una grandissima novità: ha aperto i suoi cancelli il Parco Acquatico di MagicLand, chiamato MagicSplash. Situato a Valmontone in provincia di Roma,  offre ben 16.000 piante tropicali – tra cui 100 palme alte oltre 5 metri e poi banani, bambù, e tantissime altre piante esotiche – e Playa del Sol, una spiaggia di quasi 10.000 metri quadrati di sabbia bianchissima e che non si surriscalda al sole.

Non manca di certo il divertimento grazie a Onda del Caribe, una piscina ad onde di 2.000 metri quadri che genera incredibili onde che raggiungono oltre 1 metro e mezzo di altezza e tantissime altre imperdibili attrazioni.

Ancora in centro Italia ma questa volta per scoprire Acqua Village Follonica che si trova a Follonica, in provincia di Grosseto. Si tratta di un luogo del puro divertimento e che ricorda delle isole spettacolari: le lontanissime Hawaii. Tra giochi d’acqua e mascheroni c’è persino Kauai, l’isola delle onde.

E poi tantissime discese adrenaliniche come quella offerta da Naheka, lo scivolo serpente completamente al buio; Ukulele by Foodness, uno scivolo musicale; il gruppo Walu con due adrenalinici Kamikaze; le divertenti paraboliche degli Anaconda e le fantastiche colline dei Surfing Hill. Presente anche Moku, l’isola dei bambini con una piscina a tema hawaiano, scivoli e simpatici giochi d’acqua.

I parchi del Sud Italia e delle Isole

Nel bellissimo Sud del nostro Paese vale la pena fare un salto presso l’AcquaPark Odissea 2000 che si trova a Rossano Calabro, in provincia di Cosenza. Pieno di piscine e attrazioni acquatiche, è famoso anche per i suoi lunghi scivoli mozzafiato, come il Black Polifemo con i suoi ben 22 metri di altezza; Big Olimpo che sembra una montagna russa acquatica; Omero Jump che offre un tuffo a caduta libera; Titano Roller e Chimera con 8 corsie e piste ondulate da attraversare a testa in giù, l’unico in Europa di questo tipo.

I più piccini possono invece trovare il loro personale paradiso presso Galatea, un’isola in cui scivolare in sicurezza fra cascate, rocce e resti di templi. Non mancano spettacoli e momenti di animazione adatti a tutte le età.

Poi ancora il divertentissimo Acquazzura Acquapark che si trova a Metaponto, in provincia di Matera. Anche da queste parti il divertimento è assicurato grazie all’Isola dei Pirati dove sorge un galeone con dei mini scivoli dedicati ai bambini dagli uno a dieci anni.

Presenti anche diversi siti di interesse per i più coraggiosi come il Water Roller Coaster, che arriva a ben 28 metri di altezza e gli scivoli Kamikaze. Ma da non perdere assolutamente è il Big River, uno scivolo lungo più di 150 metri da percorrere in gommone. Non mancano aree relax con piscine e vasche idromassaggio.

Infine, ma vi possiamo assicurare che i parchi acquatici italiani non sono finiti qui, l’Etnaland che sorge a Belpasso, in provincia di Catania. Anche qua il divertimento è garantito grazie a 25 attrazioni acquatiche, fra cui alcune veramente gigantesche come le Crocodile Rapids, il Colossum e il Wild River da vivere a bordo di canotti e gonfiabili.

Ci sono poi diverse piscine adatte a tutti, ma ad attirare l’attenzione saranno sicuramente il Fiume lento e la Blue Lagoon, ideali per prendere il sole a galla su comodi canotti.

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Tour di Barcellona: le tappe imperdibili

Capitale della Catalogna e cuore pulsante della Spagna, Barcellona è sinonimo di arte, divertimento e cultura. Dai musei alle piazze uniche al mondo, dalle strade brulicanti di vita alle opere inconfondibili di Gaudì e Picasso, grazie al clima mite è per tutto l’anno la città perfetta per una vacanza o un weekend lungo, soprattutto da autunno a primavera.

La sua vivace e lunga tradizione la rende un luogo pieno di sorprese e posti da vedere, incorniciati da uno skyline pieno di luci e colori dalle prime ore dell’alba fino a notte fonda.

Le cose da fare a Barcellona sono molte: la città ha un ritmo veloce e una storia ricca di testimonianze, e scegliere cosa vedere può non essere facile. Se non sai quali sono i posti da visitare a Barcellona ecco per te un itinerario con i luoghi imperdibili.

Il centro storico di Barcellona: la Ciutat Vella

La linfa vitale di Barcellona trova la sua più completa espressione tra le strade del centro storico, o Ciutat Vella, “città vecchia”, dove si alternano piazze spaziose, quartieri pieni di vita e strade storiche conosciute in tutto il mondo. La città vecchia si estende tra i quartieri de il Barrio Gotico, la Rambla, la Ribera e el Raval.

Il Barri Gotic prende il nome dalla concentrazione di monumenti di matrice gotica, tra cui la splendida Basilica di Santa Maria del Pi e la maestosa cattedrale La Seu. Il quartiere gotico si trova tra la Rambla e via Laietana, ed è la parte più antica della città con edifici risalenti addirittura all’epoca medievale e romana. È facilmente raggiungibile con la metro L4 o L1, a pochi minuti di cammino.

Il quartiere della Rambla è costituito da una grande via affollata che collega Plaça de Catalunya con il Port Vell, il porto vecchio di Barcellona. Passeggiando per questa grande e importante arteria cittadina lunga circa un chilometro e mezzo incontrerai diverse attrazioni, tra cui statue umane, ballerini e musicisti, ritrattisti di strada, bancarelle di fiori e venditori ambulanti di animali. La Rambla è un must per tutti i visitatori ed è sempre piena di turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Passeggiando nel quartiere della Ribera, o El Born, potrai vivere in prima persona la parte più anticonformista e bohèmienne della città, dove troverai moltissime attrazioni, arte, musica e tanto altro. Tra il XIII e il XV secolo ha rappresentato il centro economico della città. Il Palau della Musica, l’Arc de Triomf, la Basilica di Santa Maria del Mar e il Museo di Picasso sono alcune delle attrazioni principali di questo straordinario quartiere.

El Raval è infine un quartiere meno elegante degli altri, ma con un suo fascino per l’autenticità del territorio. È situato alla destra della Rambla e negli ultimi anni è stato soggetto a una riqualificazione del territorio considerato sulla via del degrado. È un quartiere dove troverai zone molto popolari affrescate da murales e molti locali alla moda, ma è preferibile non avventurarsi di sera. È qui che si trovano il Museo di Arte Contemporanea di Barcellona e il famoso Mercato de la Boqueria, un mercato alimentare dai profumi e dai sapori spagnoli.

Sulle tracce di Gaudì

Anton Gaudì è l’architetto che più rappresenta la città, stimato in tutto il mondo per il suo estro e la particolarità delle sue creazioni. Barcellona è stata fortemente influenzata dalle sue opere, che ne hanno delineato le forme fino ad arrivare a rappresentare un tratto distintivo della città tra quelle europee.

La Sagrada Familia è una delle opere architettoniche più imponenti e suggestive di Gaudì, nonché simbolo della città in tutto il mondo. Gaudì subentrò ai lavori di costruzione della chiesa nel 1883, conferendole uno stile liberty dallo stampo modernista catalano. Lavorò a questo progetto per più di 15 anni, progettando uno splendido tempio in verticale con tanto di torri. Ad oggi questa opera è tuttora rimasta incompiuta. Per visitare lo spettacolare ambiente interno è consigliabile acquistare un tour privato con un’audioguida, che ti fornirà tutte le informazioni storiche e architettoniche legate a questa magnifica opera.

Casa Battlò e Casa Milà sono due capolavori ideati dal genio di Gaudì dichiarati Patrimonio dell’Unesco per la loro ineguagliabile originalità. Questi edifici sono unici al mondo per la progettazione degli spazi interni ed esterni, e visitare entrambi è sicuramente una tra le cose da fare a Barcellona.

Casa Battlò è situata al numero 43 di Passeig de Gràcia, e inizialmente si presentava come un antico palazzo stretto e lungo, acquistato dall’imprenditore tessile borghese Josep Battlò nel quartiere modernista ed elitario del Eixample, Battlò non era soddisfatto dell’acquisto e lo affidò così a Gaudì, che lo ristrutturò nel 1907 cambiando completamente la facciata e aggiungendo due ulteriori piani.  L’edificio acquisì il suo inconfondibile tocco esuberante e fuori dagli schemi in ogni antro del palazzo diventando una vera opera d’arte. Vedere per credere!

Casa Milà, anche conosciuto come la Pedrera (“la cava”), è considerato uno dei capolavori di Gaudì insieme alla Sagrada Familia. La sua facciata frastagliata è uno dei simboli iconici di Barcellona, costruita con blocchi di roccia calcarea che ricordano una grotta. L’edificio venne costruito nel 1906 su commissione di Pere Milà, da cui prende il nome, e fu molto criticato per le sue stravaganti forme ben lontane da quelle di un’abitazione tradizionale. Anche gli interni seguono la struttura ondulata della facciata e sono caratterizzati da colori vivaci e pavimenti rotondi.

Se preferisci visitarle insieme puoi visitare entrambe le case con un unico tour guidato privato a piedi.

Le inconfondibili forme di Gaudì sono visibili anche nel Parco Güell, un meraviglioso complesso di giardini situato su una collina, con le coloratissime statue dell’architetto che fanno capolino tra i fiori e le piante. Il parco rappresenta pienamente le idee artistiche dell’autore che ben si sposavano con le forme presenti in natura, secondo i caratteri dell’Art Nouveau. Dall’alto della collina è possibile godere di una splendida vista della città in tutta la sua bellezza. Il parco è visitabile soltanto con un tour guidato, acquistabile online, per un’esperienza indimenticabile tra le forme colorate delle sculture.

I musei di Barcellona

Come hai potuto vedere finora a Barcellona cosa fare non è certo un problema, ma proprio per le numerose attrazioni sempre meglio ritagliarsi del tempo per visitare i musei principali.

Il museo più famoso della città è quello del pittore Pablo Picasso, uno spazio espositivo disposto in cinque palazzi medievali nel quartiere di El Born. Il Museo di Picasso contiene più di quattro mila opere risalenti alla fine del 1800, quando l’artista si trasferì in città in gioventù. Le stanze sono organizzate in base ai periodi di vita vissuti dal pittore, e se vuoi approfondire la visita puoi prenotare diversi tour, accompagnando la tappa al museo con un tour a piedi della città.

Nel Palau Nacional di Barcellona è situato il Museo Nazionale di Arte della Catalogna, o MNAC, che custodisce al suo interno un’incredibile collezione di arte romanica con alcune opere provenienti dal periodo gotico, barocco, rinascimentale e moderno. Lo spettacolare tragitto per raggiungere il museo sulla collina di Montjuïc vale quanto la vista stessa delle opere!

L’Acquario di Barcellona

Tra i posti da visitare a Barcellona non può mancare l’Acquario, il più grande spazio al mondo dedicato alla vita sottomarina: un susseguirsi di 35 vasche con undicimila pesci di 450 specie diverse.

L’acquario si trova nel porto vecchio, una zona del porto adibita all’intrattenimento, ed è suddiviso per aree acquatiche che riproducono diversi ambienti marini tra cui quelli tropicali e del Mediterraneo. La vasca più grande è l’Oceanarium, un lungo tunnel di 80 metri in cui poter osservare la fauna marina a 360 gradi. L’acquario ospita anche più di dieci squali, con cui i più coraggiosi hanno la possibilità di immergersi e nuotare per 10 minuti!

Un incontro con la tradizione spagnola: flamenco e tapas

Per terminare in bellezza il tour di Barcellona ti consiglio di immergerti completamente nella tradizione spagnola, ricca di suoni, sapori e colori che i suoi abitanti esprimono da sempre nella tradizione artistica e culinaria.

Passeggiando per le strade della città potrai facilmente imbatterti nei ballerini di flamenco, la forma d’arte spagnola per eccellenza che combina canto musica e danza, ma per vivere appieno questa esperienza ti consiglio di entrare in uno dei diversi locali di Barcellona, nella movida spagnola.

Un bicchiere di sangria e un assaggio delle famose tapas, piccoli spuntini di cucina spagnola, e potrai dire di aver partecipato a uno dei riti tradizionali: ir de tapas, o tapear! Se vuoi organizzare una serata a tema flamenco e cucina spagnola in uno dei migliori locali di Barcellona puoi acquistarli  anche comodamente online e goderti uno spettacolo autentico di alto livello.

Queste sono soltanto alcune delle numerosissime cose da fare a Barcellona, una città intrisa di arte, architettura e storia dove regna un’atmosfera frizzante e allegra.

Se hai la possibilità di fermarti per diversi giorni puoi proseguire la visita a seconda delle tue preferenze: scoprendo la città in bicicletta o dall’alto in elicottero, oppure in teleferica, o scegliendo tra le attività da fare a Barcellona quella che preferisci. Anche le escursioni nei dintorni della città meritano una visita: la Costa Brava e Montserrat sono a un passo dalla città. Buon viaggio!

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Viaggiare a bordo dell’aereo dei Pokémon: ecco come e quando

Ci mettiamo in cammino per tantissimi motivi, lo facciamo soprattutto per andare alla scoperta delle meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo, per raggiungere luoghi iconici e per immergerci in quei paesaggi da cartolina. Eppure, non è solo la destinazione finale a fare la differenza, ma lo è soprattutto il viaggio.

Indipendentemente dal mezzo di trasporto scelto, infatti, i percorsi che ci conducono verso i luoghi che capeggiano le nostre travel wish list sanno trasformarsi in esperienze indimenticabili. Lo confermano i viaggi on the road, quelli in treno con vista finestrino, e quelli in aereo che ci regalano visioni dall’alto davvero uniche e mozzafiato.

Ed è proprio a bordo di un velivolo che oggi vogliamo portarvi. Non uno qualsiasi, intendiamoci, ma sull’aereo dedicato interamente al fantastico mondo dei Pokémon, quello che vi permetterà di vivere un’avventura immersiva nell’universo di Pikachu, Eevee e dei loro amici.

Un velivolo davvero speciale

È di qualche giorno fa la notizia di una nuova partnership tra ANA e The Pokémon Company: le due aziende hanno presentato un nuovo velivolo interamente tematizzato, il secondo di questa collaborazione. L’aereo in questione è un Boeing 777-300ER che entrerà in servizio a partire dal 31 agosto 2023. Quale occasione migliore, se non questa, per pianificare un viaggio insieme a tutta la famiglia?

L’Eevee Jet NH, questo il nome scelto dalle due compagnie giapponesi, sarà completamente dedicato a Eevee, un Pokémon appartenente alla prima generazione, nonché mascotte del franchise insieme a Pikachu, e apparso per la prima volta nei videogiochi nel lontano 1996.

L’esperienza inizia già all’esterno: il Boeing 777-300ER, infatti, è caratterizzato da un design che raffigura il piccolo animaletto e tutte le sue evoluzioni (Vaporeon, Jolteon e Flareon). Ma è solo varcando la porta dell’aereo che sarà possibile perdersi e immergersi totalmente nel fantascientifico mondo dei Pokémon grazie a un’offerta di intrattenimento davvero speciale.

In volo con Eevee e i Pokémon

Cosa aspettarsi, dunque, da questo volo? I dettagli sono già stati svelati raccogliendo l’entusiasmo di tutti. L‘Eevee Jet NH, infatti, presenta degli interni pensati minuziosamente che grazie a un design ricercatissimo ricreano tutte le ambientazioni del mondo dei Pokémon. I rimandi sono praticamente ovunque: sulla divisa degli assistenti di cabina e sui sedili, nella playlist musicale e in tutti gli altri prodotti offerti durante il viaggio.

Le persone che voleranno sull’Eevee Jet NH, inoltre, riceveranno anche un certificato di imbarco commemorativo che presenta un design originale dedicato a Eevee. L’aeromobile personalizzato decollerà ufficialmente il 31 agosto 2023 e sarà inserito in diverse rotte internazionali. Nello specifico saranno coinvolte le tratte Tokyo Haneda – Londra, Tokyo Haneda – New York e Tokyo Haneda – San Francisco.

Eevee Jet NH non è l’unico aereo dedicato al fantastico mondo dei Pokémon. Il Gruppo ANA e The Pokémon Company, infatti, hanno già collaborato alla realizzazione del primo Pikachu Jet NH, che ha effettuato il suo primo volo proprio lo scorso 4 giugno.

Entrambi i velivoli – anche se diversi per offerta e design – hanno un unico obiettivo: quello di permettere ai viaggiatori di ogni età di volare verso nuove destinazioni ed esplorare in maniera inedita e straordinaria un universo popolato da creature immaginarie.

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Cnosso, il più importante sito archeologico di Creta

L’isola di Creta, la più grande e la più popolosa della Grecia, oltre a essere un vero e proprio gioiello del Mediterraneo è anche un fazzoletto di terra dalla storia molto antica. Tantissime sono le testimonianze del suo passato che possono essere ammirate ancora oggi, ma c’è un sito che riveste un’importanza fondamentale, un luogo leggendario e in qualche modo profondamente legato ai miti antichi. Parliamo di Cnosso, il sito archeologico più famoso di Creta e anche uno dei più prestigiosi di tutto il nostro pianeta.

La sua contestata scoperta

Cnosso è un sito archeologico che risale all’età del bronzo, e quindi un importante centro della civiltà minoica (la civiltà cretese dell’età del bronzo). Della sua esistenza lo si sapeva già da tempo, ma solo nel 1878 Minos Kalokairinos, un antiquario e commerciante, fece una prima importante scoperta: riportò alla luce due magazzini del palazzo di Cnosso.

All’epoca, tuttavia, i padroni del terreno lo costrinsero a fermare le ricerche: Creta era sotto il dominio dell’Impero Ottomano che richiedeva ingenti somme di denaro per lavori come questi. Bisogna quindi arrivare al 1900, anno in cui Sir Arthur Evans, archeologo e direttore dell’Ashmolean Museum di Oxford, decise di intraprendere con l’aiuto del suo assistente, l’archeologo inglese Duncan Mackenzie, alcuni scavi sistematici lungo questo territorio.

Fu così che, più o meno verso la fine del 1903, quasi tutto il palazzo venne riportato alla luce. Evans continuò poi con i suoi scavi fino al 1931, facendo emergere dalle viscere della terra monumenti e affreschi che ancora oggi incantano i visitatori per via delle loro ottimali condizioni e dei vividi colori.

Cnosso, isola di Creta

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Un angolo di Cnosso, Creta

Tuttavia, lo scopritore di questo immenso tesoro non fu esente da critiche: scelse di ricostruire alcune parti del palazzo con l’ausilio di abbondante cemento armato, e quindi con l’uso di materiali estranei all’architettura minoica.

Seppur contestato – probabilmente a ragione – è impossibile non ammettere che si deve comunque a lui – e in grandissima parte – la scoperta del mondo minoico poiché, fino a quel momento, era ritenuta solamente pura mitologia greca. Al giorno d’oggi gli scavi di questo prezioso angolo della Grecia continuano, ma per mano della Scuola Britannica di Atene.

La storia del palazzo

La spettacolare isola di Creta presenta diversi palazzi che sono stati edificati per ospitare i suoi quattro re. E, come tutti gli edifici che svettano nel territorio, anche il palazzo di Cnosso fungeva da centro politico, religioso ed economico dell’impero marittimo minoico, oltre a possedere un carattere sacro.

Sito archeologico Cnosso

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Cnosso vista dall’alto

Secondo le ricostruzioni, occupava una superficie di 22.000 metri quadrati, aveva più piani e una pianta molto complessa e intricata. Una struttura mastodontica: pare che potesse ospitare fino a 12.000 persone nelle sue 1.300 stanze, sale per il culto e per i ricevimenti, alloggi del re, della regina e dei funzionari dell’amministrazione.

Si sostiene, inoltre, che fu raso al suolo da un drammatico terremoto che avvenne intorno al 1628 a.C., e per questo all’inizio del XVI secolo a.C fu eretto un “secondo palazzo”. Questa seconda struttura era ancor più complessa della prima, tanto da essere considerata il famigerato labirinto del mito del Minotauro e del filo di Arianna.

Cosa c’è nel Palazzo di Cnosso?

Dalle premesse fatte, è abbastanza palese che parliamo di un sito archeologico di eccezionale importanza e bellezza. Le cose da vedere nel Palazzo di Cnosso sono davvero numerose, ma di certo non si possono non menzionare i due pozzi di forma circolare in cui venivano gettati oggetti sacri e da dove partivano due corridoi: il primo conduceva al Propileo Occidentale, luogo in cui il re riceveva i visitatori, mentre l’altro è noto come Corridoio della Processione per via degli affreschi che raffigurano processioni di sacerdoti, uomini e donne.

Più che straordinaria è la Sala del Trono in cui il tempo sembra non essere passato mai: è ancora splendidamente affrescata. Poi c’è il Megaron della Regina, dove sono stati rinvenuti gli affreschi più belli di tutta la Grecia arcaica, che conduce alla Sala da Bagno della Regina che anche ai giorni nostri presenta vasca e gabinetto.

È inoltre interessante sapere che, secondo studi approfonditi, sarebbero i bagni più avanzati di tutta l’antichità poiché erano presenti canalizzazioni sotterranee, fogne, canali di scarico ed acqua calda sempre disponibile. Per l’epoca, quindi, una sorta di miracolo.

Molto interessante è anche l’Area dei Magazzini che a dirla tutta è stata anche la prima sezione del parco ad essere stata scoperta. Si tratta di una zona di enorme importanza perché aiuta a comprendere più a fondo lo stile di vita della civiltà minoica.

Infine, ma ci teniamo a specificare che in queste poche righe abbiamo menzionato solo alcune delle cose che è possibile visitare presso Cnosso, l’Area Teatrale che all’epoca poteva ospitare fino a 500 persone.

Sala del Trono, Cnosso

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La splendida Sala del Trono

I meravigliosi affreschi

Arrivare a Cnosso vuol dire immergersi in un microcosmo di straordinari affreschi: i cretesi dipingevano sulle pareti del palazzo opere pregiate seguendo la visione di profilo dell’arte egizia. Molte di queste opere sono attualmente conservate e gelosamente protette presso il museo archeologico di Candia, mentre altre sono ancora osservabili presso questo meraviglioso sito archeologico.

È il caso dei dipinti che tuttora impreziosiscono il Corridoio della Processione e che raffigurano uomini e donne che trasportano doni come vasi, anfore e coppe. Tra i più noti c’è il Principe dei Gigli, ovvero un affresco che rappresenta un giovane sacerdote che indossa un copricapo fatto di gigli e piume di pavone.

Da queste parti è possibile visitare anche l’affresco più emblematico di Cnosso: il Toro in un Paesaggio con Ulivi. Situato sul muro del balcone occidentale, rappresenta questo possente animale immerso in un tipico paesaggio locale, un affresco che inevitabilmente ha contribuito ad alimentare la Leggenda del Labirinto di Cnosso.

Straordinario è anche l’Affresco della Taurocatapsia che raffigura un toro durante l’evento più popolare tra i cretesi e in tutte le fasi della gara: la presa del toro per le corna, il salto e persino l’atterraggio.

Infine, da non perdere è l’affresco che è stato definito il più poetico di tutta l’area archeologica: quello dedicato ai delfini e posto nel Megaron della Regina.

Affresco dei Delfini, Cnosso
L’Affresco dei Delfini

Il labirinto di Cnosso e la leggenda del Minotauro

Non si più parlare del Palazzo di Cnosso senza raccontare del Labirinto e dell’affascinante Leggenda del Minotauro. Si narra che il re di Creta, il mitico Minosse, decise di far costruire un labirinto – che corrisponderebbe a questo sito archeologico –  per catturare e chiuderci dentro il mostruoso Minotauro, ovvero una creatura nata dall’unione di sua moglie, Pasifae, con un toro: aveva la testa di questo animale e il corpo di uomo.

Stando al curioso racconto, l’intricatissimo labirinto fu progettato dall’architetto ateniese Dedalo e dal figlio Icaro. Ciò che crearono fu talmente complesso che, una volta terminata la costruzione, loro stessi ne rimasero prigionieri. Fu così che Dedalo decise di produrre delle ali che attaccò con la cera alle loro spalle: in questo modo riuscirono a fuggire, ovvero volando.

Il re Minosse aveva un figlio di nome Androgeno ma che purtroppo morì per mano di alcuni ateniesi. Per questo motivo, decise di vendicarsi e proprio usando lo spaventoso Minotauro: ordinò che Atene avrebbe dovuto inviare a Creta, ogni nove anni, sette fanciulli e sette fanciulle da offrire in pasto a questa mitologica creatura.

La leggenda a questo punto narra che il massacro terminò solo quando Teseo, figlio del re ateniese Egeo, si offrì di uccidere il Minotauro. Fu Arianna, figlia di Minosse e Pasifae, ad aiutare l’eroe greco a ritrovare la via d’uscita dal labirinto utilizzando un gomitolo rosso che, una volta srotolato, gli avrebbe permesso di seguire a ritroso i propri passi.

Teseo, quindi, riuscì a trovare il Minotauro, ucciderlo e grazie al “filo di Arianna” evase da questo complesso labirinto. Se vi state chiedendo se questa struttura costruita in modo tale che risulti difficile per chi vi entra trovare l’uscita esista, la risposta è no. Si narra di essa solo nella mitologia e nelle leggende.

Tuttavia, quando Evans riportò alla luce questo straordinario sito assai complesso a livello architettonico – in particolare per l’epoca a cui apparteneva – lo ricondusse al mito del Minotauro. Ma non solo, c’è anche un riferimento morfologico lessicale che si connette al famigerato labirinto: il simbolo del palazzo era un’ascia bipenne, il cui nome in greco antico corrisponde alla parola labyrinthos, ovvero labirinto. Quel che è certo, quindi, è che si tratta di un sito altamente importante e sorprendente.

Toro in un Paesaggio con Ulivi, Cnosso

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Il Toro in un Paesaggio con Ulivi, l’affresco che contribuì alla Leggenda del Minotauro

Dove si trova e come arrivare

Sì, almeno una volta nella vita bisogna visitare Cnosso. Tale complesso è situato a circa a 6 chilometri a sud della moderna città di Heraklion e per questo risulta facilmente raggiungibile dal centro principale di Creta.

È stato edificato sulle alture del piccolo villaggio di Kefala, non troppo distante dal sacro Monte Ida, luogo dove secondo la leggenda si sarebbe nascosto Zeus per non farsi uccidere dal padre Crono.

Se non si ha a disposizione un’automobile, si può usufruire dell’autobus numero 2 che collega il porto di Heraklion al Palazzo più o meno ogni 20 minuti. Nel caso in cui si arrivi comodamente con mezzi propri, è disponibile un parcheggio a pagamento vicino all’ingresso.

Non resta che fare un viaggio a Creta e dedicare un giorno al mito e alla storia antica visitando le maestose rovine di Cnosso.

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Fuga dal caldo: è boom di crociere al fresco

Se c’è un settore che non è in crisi questo è quello delle crociere. Sono sempre più numerosi coloro che decidono di andare in crociera anziché fare un altro tipo di vacanza.

I motivi sono molti, a partire dai prezzi che non sono aumentati come gli aerei e gli hotel, dalla vacanza tutto-incluso per cui oltre a non doversi preoccupare di dover prenotare ristoranti, escursioni e quant’altro il passeggero di una crociera sa già prima dove andare e soprattutto quanto spendere, dal fatto che una nave offre intrattenimenti per ogni tipo di passeggero e per ogni età.

Ma la vera novità dell’estate sono le mete scelta dai crocieristi. Quest’anno si punta al Nord. Sarà per il caldo torrido che sta facendo nelle nostre località di villeggiatura, sia al mare sia in montagna, che fa venire voglia di andare in vacanza in un posto fresco. Sicuramente il merito è anche dell’offerta delle compagnie di navigazione che quest’anno hanno ampliato le rotte, soprattutto per il Nord Europa.

Si salpa verso Nord

È il trend che va per la maggiore in casa di MSC Crociere, dove gli itinerari più gettonati sono quelli che vanno all’estremo Nord così come quelli nei fiordi norvegesi, ora raggiunti della nave più sostenibile del mondo, la nuova MSC Euribia, proprio per rispettare queste terre incontaminate.

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Fonte: @MSC

La nave più ecologicamente avanzata è la MSC Euribia

La nave fa crociere di sette notti salpando da Kiel, in Germania e Copenhagen, in Danimarca. Naviga tutta l’estate verso la Norvegia, visitando il villaggio fiabesco di Alesund (ricostruito all’inizio del XX secolo in stile art nouveau), la caratteristica cittadina di Hellesylt, che si affaccia su un braccio del fiordo di Geiranger, per poi ammirare tutta la suggestiva Flåm a cui si accederà attraverso Sognefjord, il più lungo fra le centinaia di fiordi norvegesi.

Sono quasi al completo i viaggi fra le terre del ghiaccio che durano ben 21 notti e che toccano la Groenlandia, l’Islanda e la Scozia. Queste crociere toccano luoghi dove il silenzio regna sovrano e dove farà piacere stare un po’ al fresco. Si fa tappa alle Isole Orcadi, in Scozia, e a Stornoway, nelle Ebridi. In Islanda si attracca al porto di Reykjavík per poi insinuarsi nello stretto di Prins Christian Sund, caratterizzato da un gruppo di isolette a Sud in cui si trova Capo Farvel, all’estremo meridionale della costa, tra Oceano Atlantico a Est e Mare del Labrador a Ovest.

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Fonte: @MSC Crociere

Lo stretto di Prins Christian Sund in Groenlandia

Con l’arrivo nella magica Groenlandia si fa tappa a Nuuk, la Capitale più a Nord del mondo, raggiungibile solo via mare o via aereo, e nel grazioso villaggio colorato di Ilulissat, il cui nome significa “iceberg”: proprio in questa zona si staccano immensi blocchi dal ghiacciaio di Icecap, largo 5 chilometri e il cui spessore è sconosciuto, si sa solo che è il più grande ghiacciaio del mondo al di fuori dell’Antartide.

Chiude l’esperienza la suggestiva città di Qaqorto. Sulla via del ritorno ci si ferma ancora sul territorio islandese, a Isafjordur, una piccola città dalle antiche origini, e a Ósvör, un tempo villaggio di pescatori oggi divenuto un museo a cielo aperto.

fiordi occidentali

Fonte: Ph Gim42 – iStock

Isafjordur, la Capitale dei Fiordi Occidentali
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Ecco come accedere a questo piccolo paradiso italiano

Il paradiso non è lontano, in Italia ci sono tantissimi luoghi che sembrano usciti da un sogno: da città in cui si respirano la storia e l’arte, fino a posti che sono vere e proprie meraviglie della natura.

Non stupisce infatti che il Bel Paese sia una delle mete più amate dai turisti di tutto il mondo, perché in ogni punto in cui arriva, lo sguardo viene colpito da scenari mozzafiato. Come quello di un paradiso tutto italiano, uno dei luoghi più incantevoli tra i tanti che punteggiano lo stivale e le sue isole. Ed è proprio in una di queste che si trova la spiaggia di Scopello, nota per i suoi suggestivi faraglioni, per la tonnara e per l’acqua limpida e cristallina: una tappa imperdibile se si programma un viaggio in Sicilia, per una giornata che colpa gli occhi di bellezza nel mezzo della natura.

La spiaggia dei faraglioni a Scopello

Scopello si trova a una quarantina di chilometri da Trapani ed è un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato. Si tratta di una piccola frazione del comune di Castellamare del Golfo, abitata da un centinaio di persone. Qui si trova una delle spiagge più belle della Sicilia occidentale.

Per accedere alla spiaggia si deve passare dalla tonnara, una delle più antiche di tutta l’isola. Basti pensare, infatti, che le prime edificazioni possono essere fatte risalire al tredicesimo secolo, mentre quella che conosciamo oggi è stata realizzata intorno al quindicesimo secolo.

Il costo per l’ingresso alla tonnara ammonta a 4 euro, si può visitare il museo (dura circa 30 minuti) e accedere all’area. Vi è un numero massimo di accessi giornalieri, per proteggere questo luogo in cui natura e storia si incontrano e regalano ai visitatori uno scenario paradisiaco.

I faraglioni emergono dalle acque e sulla sommità hanno una vegetazione tipicamente mediterranea mentre la spiaggia è costituita da una piattaforma: questo la rende il luogo perfetto per ogni età. Il fondale è ricco di rocce, per cui vale la pena immergersi armati di maschera per ammirare anche le sue acque cristalline.

Quando andarci? Sempre: il mare della Sicilia non ha stagione. Per raggiungere la spiaggia basta superare la baia di Guidaloca e prendere la strada per Scopello.

Scopello e dintorni: le meraviglie da non perdere

Non solo tonnara e spiaggia dei faraglioni: nell’area intorno alla frazione di Scopello ci sono tantissimi luoghi da visitare. Del resto, la Sicilia è un concentrato di location da sogno e di esperienze da vivere: tra mare, natura, arte e ghiottonerie enogastronomiche.

Ad esempio, si può visitare la Riserva dello Zingaro aperta ogni giorno dalle 7 alle 19,30 e dove si trovano spiagge, sentieri per fare delle camminate, grotte. E poi Castellammare del Golfo, centro di grande interesse per le sue architetture, per la sua storia e per le tradizioni che si rinnovano nelle feste, oltre all’ambiente circostante ricco di luoghi da visitare. Oppure Segesta, un’antica città dotata di un tempio e di un teatro che risale all’età ellenistica. Da qui è possibile godere di un panorama unico.

Tantissimi luoghi da scoprire e sapori da gustare, per un’immersione totale in una terra dal fascino inesauribile.

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Da qui si può ammirare uno dei panorami più belli del mondo

Il villaggio di Hallstatt, nell’Alta Austria, è una di quelle mete imperdibili per ogni viaggiatore. A renderlo attraente, oltre allo scenario da fiaba che gli fa da cornice, è soprattutto il vicino punto panoramico ‘5 Fingers’, che offre una delle vedute più spettacolari delle Alpi ed è, senza ombra di dubbio, uno dei luoghi più suggestivi di tutto il Paese.

Lo spettacolare panorama dalla piattaforma ‘5 Fingers’

L’incredibile punto panoramico dista meno di 20 minuti a piedi dalla stazione di Krippenstein della linea di funivia del Dachstein. Si tratta di 5 piattaforme, concepite come le cinque dita di una mano (da cui il nome, ‘5 Fingers’), ognuna con un design diverso, che permettono al visitatore di mettere alla prova la propria resistenza alle altezze vertiginose e di godere di una vista unica su Hallstatt, il lago che la rende così caratteristica e la regione interna del Salzkammergut.

Le singole dita, lunghe circa 4 metri, a un’altitudine di 2.035 metri sul livello del mare, sono costruite sopra un abisso profondo 400 metri. Ciascuna piattaforma ha caratteristiche diverse, ad esempio una è interamente in vetro, mentre un’altra permette ai visitatori di avere una visione ancora più scenografica, grazie a una grande cornice barocca.Tutte, ad ogni modo, offrono un panorama come se ne vedono pochi al mondo.

Di sera, è possibile scorgere da lontano il punto di osservazione, illuminato fino a mezzanotte, così che allo spettacolo si unisce la magia. È visibile persino dai villaggi di Hallstatt e Obertraun. Se volete sapere di più sulla zona che ospita le Five Fingers, lungo la strada che porta alle cinque dita troverete pannelli informativi che forniscono informazioni sulla fauna, la flora e la geologia del Dachstein Krippenstein.

Come raggiungere 5 Fingers da Hallstatt

Il punto panoramico 5 Fingers si trova a pochi chilometri da Hallstatt ed è facilmente raggiungibile in auto, in autobus o a piedi. Per giungere a destinazione, partendo dal villaggio, basta fare il giro del lago fino al parcheggio della Dachsteinseilbahn di Obertraun. Da lì, si può prendere la funivia in cima al monte Krippenstein. Il viaggio dura circa 15 minuti e sarete ricompensati con alcune delle più belle vedute della regione. Se, invece, preferite fare un’escursione, il percorso è piuttosto impegnativo ma possibile: circa 9-10 km, con un dislivello di 1500 metri.

Hallstatt, il paese che ha ispirato il regno di Frozen

Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997, Hallstatt è da sempre una destinazione ambita dell’Alta Austria per il suo fiabesco paesaggio e attrazioni come la più antica miniera di sale del mondo, con 7.000 anni di attività estrattiva. Di recente, la popolarità di questo idilliaco villaggio austriaco, a un’ora di macchina da Strasburgo, è aumentata in modo considerevole dopo che si è diffusa la notizia che l’architettura alpina e l’ambiente pittoresco che la circonda avrebbero ispirato il regno di Arendelle del film “Frozen” della Disney.

Flussi turistici diventati incontrollabili (oltre un milione di visitatori all’anno, per un borgo che ospita poco più di 750 residenti) si dirigono verso il belvedere che domina la cittadina, il lago e le montagne, per renderlo protagonista di foto e selfie da postare sui social. Una situazione che però sta sfuggendo di mano, generando un vero e proprio problema di overtourism, che il sindaco di Hallstatt, Alexander Scheutz, ha cercato di recente di scoraggiare installando dei  pannelli in legno sul punto panoramico preso d’assalto dai cacciatori di souvenir fotografici. Un’iniziativa particolare a cui, però, i cittadini si sono detti contrari, costringendo l’Amministrazione a rimuoverla. La località ha anche  fissato dei limiti per le auto e gli autobus in ingresso.

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Cala Croce, un piccolo angolo da sogno di Lampedusa

Attraccare a Lampedusa equivale a realizzare un sogno: è un’isola dalla bellezza disarmante, tanto che il suo nome potrebbe tranquillamente far parte della definizione di “paradiso” in qualsiasi dizionario esistente. Famosissima in tutto il mondo per la sua Spiaggia dei Conigli, offre in realtà numerosi angoli da sogno, come la sua eccezionale Cala Croce.

Dove si trova e come raggiungere Cala Croce

Cala Croce si sviluppa nella zona meridionale di quella che è l’isola più estesa dell’arcipelago delle Pelagie. Situata a circa 3 chilometri di distanza dall’Aeroporto di Lampedusa, si può raggiungere senza troppe difficoltà dal centro abitato dell’Isola.

Occorre infatti attraversare la via Madonna e poi la Strada di Ponente. Chi invece preferisce fare belle passeggiate a piedi, può arrivare in questo angolo che pare uscito direttamente dalle mani di un abile pittore da altri punti strategici dell’Isola, come dalla non lontana Spiaggia della Guitgia.

Cosa aspettarsi

Come praticamente tutto ciò che riguarda Lampedusa, anche Cala Croce è una vera e propria garanzia di bellezza. Si tratta di una minuta insenatura poiché offre una lunghezza di circa settanta metri. A far emozionare è che la sua sabbia è talmente candida che il fondale del mare riflette tutte le sfumature possibili dell’azzurro.

Ma non è finita qui perché andando verso l’interno di Cala Croce si scopre che è divisa in due parti, proprio quasi a formare una croce, dove si fanno spazio due graziose spiaggette divise da un lembo di costa rocciosa.

La più grande è chiamata Spiaggia di Cala Croce, mentre la più piccola è affettuosamente soprannominata dagli abitanti dell’isola “Portu ‘Ntoni“. A Cala Croce, tra le altre cose, è possibile scegliere con tutta la tranquillità del caso come scorrere la propria giornata: sono presenti strutture che forniscono vari servizi marittimi come sdraio, ombrelloni, bar e ristoranti, così come la possibilità di fare snorkeling in tutta sicurezza. Non mancano tratti di spiaggia libera in cui sdraiarsi e prendere il sole.

Le spiagge più belle di Lampedusa

Se la Spiaggia dei Conigli è così bella da essere stata decretata la migliore d’Europa e Cala Croce è un minuto angolo di paradiso, non sono meno emozionanti le altre spiagge di Lampedusa.

Ne abbiamo scelte alcune a partire da Cala Galera che si distingue per possedere una sabbia spessa e per sorgere alla fine di una vallata, in una profonda insenatura.

Non meno interessante è Cala Pulcino dove sopravvivono suggestive grotte che sono il luogo ideale per gli amanti dell’immersione e dello snorkeling.

Poi ancora Cala Greca, un piccola e intima spiaggetta puntellata di morbida sabbia fine. Cala Francese, dal canto suo, si fa amare per essere caratterizzata da una combinazione di sabbia e pareti rocciose. Adatta per le famiglie con bambini, offre un’atmosfera suggestiva e un mare che pare incantato.

C’è poi la Spiaggia Mare Morto dove le rocce si specchiano sul mare, l’acqua è verde e trasparente, e che al posto della sabbia offre delle grotte entro le quali ripararsi dal sole.

Arriviamo poi a scoprire Cala Uccello che è certamente una delle più tranquille dell’isola. Circondata da imponenti scogliere, è una specie di rifugio di pace in cui immergersi in acque trasparenti e godere di una commevente vista panoramica.