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La villeggiatura più particolare che c’è la puoi fare qui

È un turismo lento, autentico, a pieno contatto con il territorio e con gli abitanti che lo vivono tutti i giorni.

Un “mix di emozioni e di sensazioni legate da luoghi particolari“, la “villeggiatura di una volta“, una vacanza intesa di nuovo come un periodo di relax perfetto per andare alla ricerca di silenzi, di genuinità, di vestigia antiche ma anche di opere moderne, il tutto inserito in un contesto paesaggistico dai panorami invidiabili e dal mare Bandiera Blu.

Tutto questo è possibile a Motta D’Affermo, in provincia di Messina, nella valle della Halaesa, interessato da un significativo progetto di recupero del centro storico con le prime case vacanze disponibili, un intervento reso possibile dal finanziamento del PSR Sicilia,  e dalla volontà dell’Amministrazione Comunale e dalla cooperativa KaraSicilia.

Il borgo, con circa 700 abitanti, può essere definito come una delle tante realtà in via di spopolamento ma pronto a rimettersi in gioco e ad avviare un percorso di rigenerazione urbana riutilizzando le abitazioni del centro per dare vita a un turismo autentico che possa offrire al viaggiatore del Terzo Millennio un’occasione di recupero non solo fisico ma anche psicofisico, culturale e, perché no, anche gastronomico.

Insomma, non più “turisti” ma “ospiti”, non più “vacanzieri” ma “villeggianti”.

Motta D’Affermo, una storia importante

A 660 metri sulle falde del Monte Corno, il borgo di Motta D’Affermo trova le sue origini in un piccolo insediamento a seguito della diaspora, in età tardo imperiale romana, degli abitanti di Halaesa.

In seguito, nel periodo tra il VII e IX secolo, un gruppo di Bizantini fonda il casale di Sparto (ovvero “ginestra” in greco, fiore che punteggia le colline del territorio tutt”oggi).

Dopo numerosi passaggi, nel 1380, Sparto  ha il suo signore in Muccio Albamonte, mercenario proveniente dalle Marche, che ripopola l’antico casale e se ne proclama, appunto, signore e barone: da qui, il nome “Motta di Muccio di Fermo” che diventerà poi l’attuale denominazione “Motta D’Affermo”.

Un discendente di Muccio, Guglielmo Albamonte, sarà uno dei dodici eroi della Disfida di Barletta nel 1503.

Cosa vedere a Motta D’Affermo

L’affascinante borgo medievale, il cui territorio si affaccia sul Tirreno e include anche la frazione marina di Torremuzza, dona viste incredibili e un’atmosfera di altri tempi dove è bello “sentirsi a casa”.

La natura, la storia, il folklore, le tradizioni, le opere d’arte di artisti internazionali e i monumenti storici lo rendono uno dei borghi più interessanti del Medioevo siciliano.

Suo simbolo è il Castello, da cui lo sguardo spazia dal mare, al promontorio di Cefalù, alle Madonie fino all’ampia valle della vicina Fiumara consentendo di scorgere ben 120 chilometri di costa tirrenica.
La fortezza militare, già presente nel 1260, ha subito varie opere di restauro e di abbellimento tra il Seicento e l’Ottocento con l’aggiunta di decori e stucchi per omologarsi sempre più alla bellezza cittadina.

Altra tappa saliente nel centro storico è la Chiesa Madre di Maria Santissima degli Angeli, risalente al Trecento, completamente rimaneggiata  nel 1453 e oggetto di costanti migliorie nel 1647 e poi durante il Settecento.
La facciata che possiamo ammirare oggi è invece ottocentesca, ricca di dettagli, lesene e colonne, e grande portale d’ingresso. L’interno, a tre navate, è custode di pregevoli dipinti di artisti siciliani e non, di una fonte battesimale in Marmo di Carrara e delle cripte.

Fiore all’occhiello di Motta D’Affermo, che lo rende un vero e proprio museo a cielo aperto, è poi la Fiumara d’Arte, un’eccellenza della zona dove l’arte incontra il paesaggio e crea un unicum che sa davvero conquistare.
Il progetto, che consta di 11 magnifiche opere, nasce nel 1982 grazie all’interesse di Antonio Presti che pensa alla Fiumara di Tusa come al luogo ideale in cui collocare grandiosi capolavori: il primo è stato “La Materia Poteva non Esserci” di Pietro Consagra, apprezzato astrattista, installato nel 1986.

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Abbiamo trovato il luogo più magico dove osservare il sole di mezzanotte

L’estate è la stagione più attesa dell’anno, non solo per le temperature e per il sole che diventa protagonista delle nostre giornate, ma anche e soprattutto perché coincide con l’organizzazione dei grandi viaggi che abbiamo pianificato nei mesi precedenti.

Isole tropicali, spiagge paradisiache, città d’arte, capitali europee, montagne e borghi: queste sono solo alcune delle destinazioni più raggiunte dai viaggiatori di tutto il mondo durante i mesi estivi. Ma c’è un altro luogo che merita la nostra attenzione, un posto che proprio in estate si trasforma nel palcoscenico di uno spettacolo straordinario e mozzafiato.

Ci troviamo in Finlandia, nella terra dell’aurora boreale, dei fiordi e della natura selvaggia, dei parchi nazionali e della casa di Babbo Natale. Proprio qui, nei mesi che vanno da giugno ad agosto, è possibile vivere esperienze incredibili sotto una luce inedita e scintillante, quella del sole di mezzanotte. Un fenomeno astronomico dalle fattezze incantate che si verifica nelle regioni polari e che rende le giornate luminose, accecanti e uniche.

Benvenuti nella terra del sole di mezzanotte

Il nostro viaggio di oggi ci conduce in Finlandia, nel Paese del Nord Europa conosciuto per il suo immenso patrimonio naturalistico. Sono molte le persone che si recano qui in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni per toccare con mano la storia, la cultura la grande bellezza che appartiene a un territorio che non smette mai di incantare.

Raggiungere la Finlandia, dicevamo, è sempre un’ottima idea, ma farlo in estate permette di vivere un’esperienza unica e uguale a nessun’altra. Qui, infatti, a partire da giugno il sole non tramonta più restando quindi protagonista anche nelle ore notturne. Quello che è possibile osservare, una volta giunti fin qui, è un paesaggio incantato, caratterizzato da tinte calde e brillanti.

Magia? Non proprio, si tratta del sole di mezzanotte, un fenomeno astronomico estremamente suggestivo che si verifica nelle regioni polari quando la stella madre del sistema solare si posiziona sopra l’orizzonte e vi rimane per più di 24 ore. Le cose da fare, sotto la sua luce, sono tante e diverse. Le preferite dei local sono i bagni notturni – tra le acque del mare e dei laghi che si riscaldano – e le saune.

La maggior parte dei cittadini, quando l’estate arriva, si rifugia nella natura per godere di tutta la magia che appartiene a questo fenomeno astronomico. Un’usanza, questa, che si è diffusa rapidamente anche tra i viaggiatori che sempre più spesso scelgono di raggiungere la Finlandia durante la bella stagione.

Lago Saimaa: un’estate magica

Come abbiamo anticipato, le cose da fare durante l’estate sono tantissime. Secondo i finlandesi nuotare sotto il sole di mezzanotte è una delle esperienze più magiche da condividere nel Paese. E noi abbiamo trovato il luogo perfetto dove vivere questa avventura.

Si tratta del Lago Saimaa, situato nella parte sud orientale della Finlandia, che con la sua estensione di oltre 4.000 metri è il più grande di tutto il Paese. Si tratta di una destinazione molto popolare tra cittadini e viaggiatori che giungono nella regione dei laghi finlandesi per vivere momenti all’insegna del relax, della natura e della bellezza.

Proprio qui, immersi in uno dei paesaggi più suggestivi dell’intero Paese, è possibile vivere quella che esperienza al di fuori dell’ordinario: nuotare nel lago sotto il sole di mezzanotte.

Recatevi sulle sponde dello specchio d’acqua nelle ore serali, e lasciatevi coinvolgere e travolgere dal dolce sciabordio delle onde e dalla melodia degli uccelli acquatici. Poi dimenticate tutto il resto e tuffatevi tra le placide acque del lago che si tingono di rosso e di arancione mentre il sole continua a brillare nel cielo. La visione vi lascerà senza fiato.

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Contanti in viaggio: quanti si possono portare in aereo

Viaggiare in aereo comporta una serie di regole cui attenersi e non fa eccezione il trasporto di denaro contante.

Infatti, qui entrano in gioco leggi molto severe e precise che hanno l’obiettivo di evitare (o comunque arginare) il finanziamento al terrorismo e a qualsiasi altra attività illegale nonché il riciclaggio di denaro “sporco”.

Analizziamo la questione più nel dettaglio.

Denaro contante in aereo: cosa si intende?

Anche se si potrebbe pensare che “denaro contante” si riferisca appunto soltanto ai contanti veri e propri, le banconote e le monete, in realtà il termine fa riferimento a ogni tipologia esistente di pagamento, includendo anche:

  • assegni firmati (ma non completi del nome del beneficiario)
  • titoli e assegni al portatore
  • carte ricaricabili
  • oggetti preziosi (indossati e non): oro, diamanti, pietre preziose
  • i traveller’s cheques ovvero quella tipologia di assegni che consente al turista di avere con sé la somma di denaro che desidera, senza timore di perdere soldi ed essere derubato

La soglia di contanti che si può portare in volo

La specifica normativa antiriciclaggio e valutaria, aggiornata nel 2017, regola l’utilizzo e il limite dei contanti che si possono portare a bordo degli aerei.

In particolare, l’articolo 3, comma 1, del Decreto Legislativo numero 195 del 2008 impone la soglia di 10.000 euro non soltanto per i volo europei ma anche per i voli che partono o arrivano in paesi extra europei.

Le sanzioni previste in caso di trasgressione

Oltre a regolare il limite di contanti per i viaggi in aereo, le leggi prevedono anche sanzioni nel caso in cui la soglia venga superata senza alcuna dichiarazione.

Infatti, se la somma in eccesso non supera i 250.000 euro, il trasgressore pagherà una multa pare al 5% dell’importo eccedente direttamente all’ufficio doganale.

Se, invece, la cifra oltrepassa i 250.000 euro (o nel caso in cui il trasgressore rifiuti di pagare la multa) si attua il sequestro amministrativo del 40% dell’importo in eccesso cui si aggiunge una sanzione amministrativa pari anch’essa al 40% di tale importo.

La cifra sequestrata, se il trasgressore ne ha diritto e ha fatto richiesta, potrà essergli restituita entro 5 anni.

Cosa fare se la cifra trasportata supera il limite consentito

Nel caso in cui la somma che si deve portare in volo superasse la cifra consentita di 10.000 euro, il viaggiatore ha l’obbligo di dichiararlo al fine di evitare le sanzioni previste.

La dichiarazione va effettuata compilando un apposito modulo che può essere richiesto presso l’ufficio doganale oppure scaricato direttamente dal sito dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

Una volta compilato, il modulo va consegnato all’ufficio doganale sia in partenza che in arrivo dall’Italia e anche a tutte le frontiere sia con Paesi Europei che extra europei.

Infatti, ogni dogana redige la propria parte e stampa una copia del modulo così che l’originale rimanga sempre in possesso del dichiarante.

Sul modulo è necessario indicare da dove proviene il denaro, il nome della persona cui è destinato e l’uso che se ne intende fare.

In caso di dubbi legali rimane fondamentale rivolgersi a un esperto in materia per essere sempre aggiornati su possibili modifiche e/o integrazioni.

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Puoi pranzare in una libreria d’epoca: succede a Las Vegas

Sono grandi o piccole, appariscenti e opulente, intime e segrete, sono le librerie del mondo, scrigni delle meraviglie che forniscono un accesso privilegiato alla cultura, attraverso la storia, la letteratura e il sapere. Luoghi che profumano di carta e di inchiostro, di passato e presente, di stampa e bellezza.

Alcune di queste sono diventate così celebri negli anni da essersi trasformate in vere e proprie attrazioni turistiche. Ne sono un esempio The Last Bookstore, una delle più grandi librerie del mondo che ospita un suggestivo labirinto di testi, e la più vicina Libreria Acqua Alta di Venezia, considerata all’unanimità tra le più belle del pianeta. Ce ne sono tante altre, però, che arricchiscono in maniera univoca le destinazioni che visitiamo quando siamo in viaggio, e che meritano una visita.

E poi c’è lei, che permette di vivere un’esperienza unica e uguale a nessuna. Una vecchia libreria d’epoca, dal design europeo, situata nella scintillante Las Vegas all’interno della quale è possibile pranzare o cenare, e assaporare piatti d’autore.

Las Vegas: la città dove tutto può succedere

C’è qualcosa di estremamente affascinante che succede a Las Vegas ogni volta che la raggiungiamo. Sì perché qui, nella Sin City delle meraviglie, tutto può accadere. Una passeggiata lungo La Strip, l’iconica strada che ospita casinò e hotel di lusso, ci permette di fare un viaggio intorno al mondo grazie alle repliche minuziose dei monumenti artistici e architettonici più celebri del globo. Ma questo, intendiamoci, è solo un esempio perché le cose da fare e da vedere nella città nel deserto del Mojave sono così tante che vi lasceranno senza fiato.

Las Vegas non è certo una destinazione per bibliofili, o almeno è questo quello che abbiamo sempre creduto, perché anche in questo la città ci ha stupiti. Qui, infatti, esiste un ristorante unico al mondo che saprà incantare lo sguardo e deliziare il palato di tutti gli amanti dei libri.

Il suo nome è NoMad Library, un locale dall’anima letteraria che ha saputo fondere in un unico luogo la passione per i libri e l’amore per la cucina. Qui, infatti, è possibile pranzare e cenare scegliendo piatti d’autore da un menu ricercatissimo tra le pareti di un’antica libreria d’epoca. L’esperienza è davvero straordinaria.

NoMad Library: mangiare in una libreria d'epoca

Fonte: Park Mgm

NoMad Library: mangiare in una liberia d’epoca

Mangiare all’interno di una libreria d’epoca

Situata all’interno del resort Park MGM, la NoMad Library permette di fare un viaggio culinario che attraversa il tempo e lo spazio. Pavimenti e pareti in legno, luci soffuse e un grande lampadario che campeggia al centro della sala: tutto è stato pensato nei minimi dettagli per creare un’atmosfera sospesa ed estremamente suggestiva.

Entrando all’interno del locale lo sguardo si posa subito sugli scaffali che ospitano una collezione di oltre 25.000 libri provenienti da ogni parte del mondo. Ma questa immersione nella letteratura internazionale è solo l’inizio di un viaggio sensoriale che passa anche e soprattutto per il palato.

Il menu offerto dal ristorante, infatti, porta la firma inconfondibile dello chef stellato Daniel Humm e del ristoratore Will Guidara e propone tutta una serie di pietanze che ripercorrono la storia della cucina americana e di quella europea.

Se avete in mente di organizzare un viaggio a Las Vegas, dunque, non potete perdervi questa esperienza. Nella NoMad Library avrete la possibilità di gustare piatti d’autore all’interno di una libreria d’epoca.

NoMad Library, Las Vegas

Fonte: Park Mgm

NoMad Library, Las Vegas
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Cabo de Gata, perché il promontorio spagnolo è la meta giusta per l’estate

Chiudete gli occhi e provate a immaginare la sensazione di libertà che solo un vasto deserto può dare. Subito dopo mescolateci il senso di infinito e di serenità che sono assolutamente tipici del mare. Lo avete fatto? Bene! Ora aprite gli occhi perché tutto questo è realtà e, soprattutto, nemmeno troppo distante dall’Italia. Basta andare a Cabo de Gata, un maestoso promontorio che è anche un parco naturale situato in Spagna.

Dove si trova Cabo de Gata

Iniziamo con le informazioni pratiche, ovvero dove si trova questo incredibile capolavoro della natura che non può assolutamente lasciare indifferenti. Cabo de Gata sorge a Sud della penisola iberica, di fronte alle meraviglie del Mar Mediterraneo e contemporaneamente in pieno deserto, quello di Tabernas.

Un angolo eccezionale del nostro continente che si sviluppa nel comune di Níjar, in provincia di Almería, parte di una delle regioni più amate della Spagna: l’Andalusia.

L’unico vero deserto d’Europa che incontra il mare

Cabo de Gata non è un posto qualsiasi: qui c’è l’unico vero deserto d’Europa che, tra le altre cose, si tuffa persino in alcune delle più belle spiagge del Mediterraneo. Un promontorio che sa emozionare e che svetta nel Parco naturale Cabo de Gata-Nijar, un territorio dichiarato anche Riserva della Biosfera nel 1997, così come zona di Protezione Speciale per gli Uccelli (ZEPA) e anche parte delle Zone Umide di importanza internazionale.

Cabo de Gata, Spagna

Fonte: iStock

Un angolo di Cabo de Gata

Di origine vulcanica, può vantare persino due curiosi e piacevoli primati: con circa 100 ml di pioggia all’anno, è il luogo meno piovoso del vecchio continente, ma anche l’unico dell’Europa continentale ad avere un clima classificato di tipo desertico.

Sì, Cabo de Gata è un posto assolutamente speciale perché, oltre a offrire un paesaggio condito da bizzarre formazioni rocciose e dai colori cangianti, presenta un territorio arido ma che a sua volta è impreziosito da una flora e una fauna ricchissime. Sembra impossibile crederci, ma da queste parti dimorano più di 1000 specie animali e vegetali che sono state capaci di adattarsi alle altissime temperature e alla scarsità d’acqua che caratterizzano questa area.

Cosa fare in questa zona

Cabo de Gata è certamente un posto che può vantare dei profili romantici anche grazie alla presenza di un faro solitario posto sulla punta meridionale del promontorio. La costa, che si presenta aspra e frastagliata, contribuisce a rendere l’atmosfera ancor più poetica grazie alle onde che fortissime si infrangono contro le rocce.

Per raggiungere questo peculiare guardiano del mare occorre intraprendere una strada tortuosa che fiancheggia la ripida scogliera. Passo dopo posso si arriva al belvedere del faro che consente di scorgere un’ulteriore scogliera, quella delle Sirene (Arrecife de las Sirenas).

C’è poi la possibilità di passeggiare ancora per circa 3 chilometri per arrivare al cospetto della Torre Vigía Vela Blanca, una struttura di osservazione che è stata edificata nel Settecento e dove non si può entrare, ma che comunque emoziona grazie al suo grandioso panorama.

La zona di Cabo de Gata-Ninjar offre anche tantissime altre opportunità di trekking per via dei diversi sentieri presenti che sono immersi in uno scenario naturale che è difficile trovare altrove. Dalla possibilità di percorre a piedi tutti i 60 chilometri di costa che uniscono Retamar ad Agua Amarga, fino a percorsi più brevi e semplici che portano da San José a Los Escullos, dal Faro di Cabo de Gata alla Torre de la Vela Blanca e molto altro ancora, qui le emozioni da vivere in maniera sostenibile non mancano.

Ma se il trekking non è nelle vostre corde, niente paura perché da queste parti c’è la possibilità di fare altre attività sportive come immersioni, snorkelling, kayaking, vela, equitazione, golf e ciclismo, ma soprattutto qui sono presenti un mare e delle spiagge da sogno.

Cabo de Gata, faro

Fonte: iStock

Il suggestivo faro di Cabo de Gata

Cabo de Gata e dintorni: le spiagge migliori

Facciamo subito un premessa che renderà felici molti di voi: lungo la costa di Cabo de Gaeta sono custodite alcune delle spiagge più belle dell’Andalusia, e in diversi casi persino del Mediterraneo. E a farvi ancora più piacere sarà che in questa zona le calette sono tantissime, al punto da arrivare a contarne persino più di 40.

Ma non è finita qui perché c’è anche un’altra interessantissima informazione che dovete sapere: l’eccezionale costa di Cabo de Gaeta ricade quasi interamente all’interno dell’area del parco naturale, e quindi ci si gode il mare mentre si è circondati da una natura incontaminata.

Chi ama sentirsi libero, tra le altre cose, può praticare senza problemi topless e naturismo, anche se è bene sapere che in molte circostanze le calette non sono attrezzate e che quindi è necessario non arrivare a mani vuote – soprattutto in estate quando il caldo può farsi persino estremo. Scopriamone insieme alcune.

Playa de Los Muertos

Il nome, Playa del Los Muertos, non è di certo dei migliori, ma in realtà questa è una delle spiagge più emozionanti e incantevoli della zona. Arrivarci equivale ad essere accolti da un paesaggio surreale e in cui un’estesa spiaggia di bianchi ciottoli fini si adagia su scure colline delle forme tondeggianti.

Playa del Los Muertos, Cabo de Gata

Fonte: iStock

L’affascinante Playa del Los Muertos

A delimitare questo tratto di costa ci sono due curiose rocce da dove un tempo, purtroppo, venivano avvistati i naufraghi portati dal mare, condizione che spiega il drammatico nome della spiaggia. Le acque, manco a dirlo, sono belle e cristalline, anche se caratterizzate da correnti particolarmente forti.

Spiaggia de Mónsul

Nella lista delle spiagge più belle di Cabo de Gata non può di certo mancare quella chiamata Mónsul, e il motivo è piuttosto semplice: vanta uno splendido arenile di sabbia scura vulcanica in cui si fa spazio un bizzarro promontorio roccioso.

Lunga circa 400 metri e larga in media 40, offre persino una sorta  di “tettoia” naturale in cui ripararsi dal sole durante le ore più calde. Data la sua particolarità, è stata musa ispiratrice di numerosi registi e produttori che proprio qui hanno scelto di girare scene di alcuni loro film, come per esempio il famoso “Indiana Jones e l’ultima crociata”.

Playa de los Genoveses

Altrettanto eccezionale è Playa de los Genoveses che si fa amare per via delle sue acque calme e poco profonde. Si tratta di un’affascinante spiaggia sabbiosa che sorge in una baia dalla forma di una mezzaluna che a sua volta è incorniciata da un ampio sistema di dune.

Risulta particolarmente speciale nelle giornate di bassa marea, momenti in cui si riescono a scorgere alcune rocce sul prezioso fondo marino.

El Playazo

El Playazo è invece una delle scelte ottimali per chi visita Cabo de Gata in famiglia perché è protetta dalla correnti e perché presenta un fondale progressivo dove i bambini possono fare tranquillamente il bagno.

L’arenile è lunghissimo: circa 500 metri per una trentina di larghezza, ed è dominato dal Castillo de San Ramon, una struttura difensiva che sorge a poca distanza da un piccolo promontorio che di primo impatto pare roccioso, ma che in realtà è formato da una duna fossile.

Cala de Enmedio

Infine, vi consigliamo di fare un salto presso la più piccola ma assolutamente eccezionale Cala de Enmedio. Nonostante la sua lunghezza di appena 200 metri, è uno scrigno di tesori naturali incastonati tra pareti bianche verticali che la rendono affascinante e unica.

Caratterizzata da sabbia fina e acqua trasparente, è un po’ complessa da raggiungere e per questo è sempre poco frequentata e altamente paradisiaca.

Cala de Enmedio a cabo de Gata

Fonte: iStock

La suggestiva Cala de Enmedio
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Il segreto di viaggiare leggeri con prodotti travel-size

Bello viaggiare, anzi bellissimo. Ma quando arriva il momento di dover fare la valigia ecco che monta l’ansia. Cosa mettere, quanto portare, l’overweight e la dimensione del bagaglio sono tutti stress che bisogna affrontare.

C’è chi inizia tempo prima a stilare una lista delle cose da mettere nella valigia, chi invece mette insieme quattro cose che vadano bene con qualsiasi clima e che si abbinino con tutto e la chiudono on quattro e quattr’otto.

Per le donne c’è un problema in più, però: creme, trucchi, shampoo, solari. Oltre al peso di tutti questi prodotti beauty, c’è il problema del limite dei liquidi che si possono imbarcare in aereo (per chi viaggia in auto o treno ovviamente il problema non sussiste).

Ci sono due scuole di pensiero: acquistare prodotti travel-size o travasare i propri in piccoli contenitori.

Acquistare prodotti travel-size

Ormai sono tantissime le aziende di prodotti di bellezza a proporre le piccole confezioni di (quasi) tutto ciò che acquistiamo regolarmente. Dagli shampoo alle creme per il corpo, dentifrici, deodoranti, balsamo, ma anche trucchi in versione ridotta, piccoli mascara, matitine per occhi e labbra, mini-rossetti. Qual è il solo problema: la spesa. Sì, perché, oltre ad acquistare la confezione normale se si desidera avere anche la versione travel-size è un costo in più.

È vero che chi viaggia poi può lasciare tutto direttamente nel beauty da viaggio e riutilizzare tutti i prodotti ancora, ma bisogna ottimizzare la spesa viaggiano spesso, altrimenti i prodotti scadono. le creme solitamente hanno una durata che arriva a un massimo di 18 mesi. È importante leggere sempre le etichette dei prodotti cosmetici.

Inoltre, bisogna sempre ricordare che se è vero che i contenitori di liquidi non devono superare i 100 ml contenti in una busta a sua volta trasparente e comunque tutti assieme non possono eccedere un litro. Quindi, acquistate sì, ma senza esagerare. Il rischio è di dover abbandonare i nuovi e costosissimi prodotti al controllo bagaglio.

Travasare i propri prodotti

La soluzione più indicata in termini di risparmio economico e anche di sostenibilità è quella di acquistare una volta per tutte un kit di contenitori da viaggio e di travasare i propri prodotti a cui siete affezionati e che magari sono difficili da reperire all’estero.

La soluzione più indicata in termini di risparmio economico e anche di sostenibilità è quella di acquistare una volta per tutte un kit di contenitori da viaggio e di travasare i propri prodotti a cui siete affezionati e che magari sono difficili da reperire all’estero.

Certo, bisogna avere pazienza e travasare creme, profumi e quant’altro in piccoli contenitori e poi ricordarsi cosa contiene uno e cosa l’altro, ma per questo esistono piccole etichette o pennarelli indelebili per scrivere sulla plastica.

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Calabria Chiese Idee di Viaggio luoghi misteriosi mare turismo religioso Viaggi

L’incredibile chiesetta scavata nella roccia, a due passi dal mare

Di chiese rupestri ce ne sono tante in giro per il mondo, ma quella che si trova in Calabria è davvero unica. Forse è il suo panorama meraviglioso, soprattutto quando il sole rosso al tramonto si incunea tra le sue rocce illuminandola come un fuoco ardente. Forse è la leggenda che da secoli la circonda con un’aura di mistero. Fatto sta che la chiesetta di Piedigrotta è veramente magica, e tanti turisti ne sono rimasti incantati. Scopriamo la sua incredibile storia.

La chiesetta di Piedigrotta, tra leggenda e storia

Questa incantevole chiesetta scavata nella roccia si trova in Calabria, a due passi dal grazioso borgo di Pizzo Calabro, uno dei più belli situati lungo la Costa degli Dei. Secondo la leggenda, sarebbe nata per mano di una manciata di marinai devoti alla Madonna di Piedigrotta. Verso la fine del ‘600, una nave proveniente da Napoli si trovò nel bel mezzo di una violenta tempesta, proprio nei prezzi delle coste calabresi. Gli uomini a bordo, che custodivano gelosamente un quadro con su ritratta la Madonna, chiesero a lei la grazia di poter toccare nuovamente terra, promettendo di erigere una chiesa proprio nel punto in cui sarebbero approdati.

La nave naufragò a poca distanza da Pizzo Calabro, e qui i marinai costruirono un luogo di culto scavando nella viva roccia, e al suo interno sistemarono il quadro della Madonna di Piedigrotta che si salvò miracolosamente, assieme alla campana del veliero. Nel corso dei secoli, diverse mareggiate invasero la chiesetta, portando via il quadro con la furia delle loro acque, ma quest’ultimo venne sempre ritrovato esattamente nel punto in cui la nave si schiantò contro gli scogli. Naturalmente, di questa storia non c’è testimonianza scritta, ma è sicuramente molto affascinante.

Quello che sappiamo per certo è che verso la fine dell’800, l’artista Angelo Barone decise di dedicare la sua vita a restaurare la chiesetta, ampliandola e creando splendide sculture da blocchi di tufo. Il suo lavoro venne poi completato dal figlio Alfonso, che realizzò altre meravigliose opere d’arte. Purtroppo, negli anni ’60 alcuni vandali distrussero gran parte della chiesa e delle sue statue. Per questo il figlio di Alfonso, da tempo in Canada, tornò a casa con il suo bagaglio di gran scultore e diede nuova vita a questo luogo spettacolare. Oggi la chiesetta di Piedigrotta è un vero e proprio museo, mentre il 2 luglio vi si celebra messa in occasione della Madonna delle Grazie.

Le opere d’arte custodite nella chiesetta

Visitare la chiesetta di Piedigrotta è davvero un’esperienza meravigliosa. Quali sono le sue opere più belle? Sulla facciata, che è estremamente semplice, spiccano una croce in ferro e la statua della Madonna con il Bambino Gesù, a protezione dei marinai e dei pescatori. All’ingresso, dopo aver superato il portale con quattro angeli che reggono le acquasantiere, si aprono tre grotte, ciascuna delle quali ospita delle sculture che raccontano scene delle Sacre Scritture. Uno dei luoghi più affascinanti è la cappella della Madonna di Pompei, sul cui altare c’è un bellissimo bassorilievo.

Un’altra opera meravigliosa è il grande presepe che raffigura sia la classica natività (Gesù tra le braccia di Maria, San Giuseppe, i pastori, il bue e l’asinello) che sullo sfondo un paesaggio arabo con i Re Magi a dorso di cammello. In un’altra grotta ancora è possibile veder raffigurata nel tufo la parabola della moltiplicazione dei pani e dei pesci di Gesù. Mentre poco lontano c’è una statua in gesso della Madonna di Lourdes con la piccola Bernadette e San Giorgio, protettore di Pizzo, nell’atto di trafiggere il drago. Tanta bellezza non passa inosservata: la chiesetta di Piedigrotta è il monumento più visitato della Calabria dopo i Bronzi di Riace.

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La passeggiata poetica sul lago di Como che ti farà innamorare

Immagina luoghi incontaminati, dove la natura regna sovrana e il tempo sembra essersi fermato. Sono i posti meno frequentati, quelli che non trovi sulle guide turistiche, ma che riservano un fascino indescrivibile, dove un viaggio diventa un’avventura romantica, un’esperienza unica da condividere con la persona che ami, lontano dal caos della vita quotidiana.

Nei pressi di Monza esiste un antico sentiero, carico di storia che offre uno degli scenari più imperdibili della Lombardia. Oggi vi accompagneremo alla scoperta della Via della Poesia, nel suggestivo Borgo di Brienno, posizionato sulle romantiche rive del Lago di Como. Qui arte e natura si fondono, creando un’esperienza indimenticabile, un viaggio all’insegna della bellezza che risveglia l’anima e fa vibrare il cuore.

La via della poesia: alla scoperta dei luoghi che hanno incantato il cuore dei poeti

Indossa le scarpe da trekking e preparati a intraprendere un percorso unico nel suo genere, un’avventura affascinante che ti condurrà attraverso i suggestivi paesaggi del Lago di Como.

Ma non è solo la vista a rendere questo sentiero speciale. Lungo il percorso, infatti, camminerai sulle orme di importanti poeti e scrittori, da Alda Merini a Plinio il Vecchio e Ugo Foscolo, le cui parole hanno lasciato un segno indelebile in queste terre. Ogni passo sarà un verso, ogni panorama un capitolo di un libro che non vedrai l’ora di leggere.

Diviso in 16 tappe, l’itinerario inizia dal Valico di Roggiana, nel comune di Maslianico, per poi estendersi fino a Brunate, attraversando le affascinanti località di Cernobbio e Como. Lungo il cammino, sarai accompagnato dalle storie coinvolgenti di 16 personaggi di fama internazionale che hanno vissuto e narrato queste terre suggestive.

Una caratteristica unica che aggiunge ulteriore fascino a questa esperienza sono le 12 casette dei libri, sparse lungo il percorso, dove è possibile scambiarsi gratuitamente testi letterari. Un’opportunità imperdibile per gli amanti della lettura, che potranno trovare nuovi titoli da gustare durante la camminata o semplicemente rilassarsi in un angolo tranquillo con una buona lettura.

È un suggestivo tour panoramico che si snoda tra i 198 metri del lago e i 715 metri di Brunate, un affascinante villaggio noto per le sue splendide ville in stile Liberty. Completare il percorso richiede circa 6 ore, ma non scoraggiarti. Grazie all’antica funicolare potrai raggiungere Brunate da Como senza fatica, ammirando lungo il tragitto panorami spettacolari del lago e delle montagne circostanti.

Lungo il percorso, ti sorprenderanno le poesie incise nelle pietre, che rendono questo sentiero ancora più romantico. Dalla sfumatura profonda del blu del lago alla ricchezza vibrante delle colline, la Via della Poesia è un vero e proprio viaggio attraverso colori e suoni di una terra ricca di storia e bellezza.

Uno sguardo su Brunate, il “balcone sulle Alpi”

Brunate, conosciuta anche come il “Balcone delle Alpi“, è un luogo incantevole che merita assolutamente di essere vistato. Un borgo affasciante che offre una vista panoramica mozzafiato sul suggestivo Lago di Como e sulle maestose Alpi circostanti. Per raggiungerlo, ti consigliamo di prendere la funicolare da Como, un viaggio durante il quale è possibile ammirare viste spettacolari sul lago e sulla città sottostante.

Una volta arrivato, potrai camminare tra le strade acciottolate del paese, ammirare le imponenti dimore storiche o semplicemente fare una rilassante passeggiata lungo i sentieri che conducono a punti panoramici ancora più elevati.

Anche il suo patrimonio storico è altrettanto affascinante. Le maestose ville in stile Liberty, gli edifici e le chiese antiche conferiscono un fascino unico a questo paese. Tra i principali luoghi di interesse, spicca la Chiesa di Sant’Andrea, un edificio romanico risalente al XII secolo, e il Faro Voltiano, una maestosa torre alta 29 metri costruita in onore di Alessandro Volta. Arrivato in cima al faro, potrai ammirare una meravigliosa vista a 360 gradi sulle magnifiche montagne circostanti e sul lago.

I panorami incantevoli del Lago di Como nascondono un tesoro naturale e culturale che ti rapirà dal primo istante. La ricchezza storica di questa regione continua ad affascinare e ispirare visitatori provenienti da tutto il mondo. Scegliere il Lago di Como come meta del tuo prossimo viaggio ti farà vivere un’esperienza indimenticabile.

Il Faro Voltiano a Brunate

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Il Faro Voltiano di Brunate sul Lago di Como
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Cala Vadella, un villaggio e una spiaggia da sogno

Perla delle isole Baleari e località da sogno molto amata dai più giovani, Ibiza è una delle mete turistiche preferite sul mar Mediterraneo, per le sue spiagge favolose e per una movida che è divenuta famosa a livello internazionale. Ma non tutti sanno che ci sono tanti villaggi perfetti anche per le famiglie, dove ci si può rilassare e divertire con i bimbi, senza rinunciare a panorami incantevoli come quelli che solo Ibiza sa regalare. Andiamo alla scoperta di Cala Vadella.

Cala Vadella, un villaggio meraviglioso

Ibiza è da sempre conosciuta, tra le isole Baleari, per una vita notturna movimentata e le acque cristalline, dove fare un tuffo rinfrescante prima di tornare a sonnecchiare sotto il sole, per prepararsi ad una nuova serata da trascorrere tra i locali. Ma c’è un volto meno conosciuto, eppure non certo meno suggestivo, dell’isola spagnola: è quello caratterizzato da tanti piccoli villaggi turistici dove la vita è più tranquilla, e il mare ugualmente da sogno. Una di queste località da scoprire è Cala Vadella, situata sul versante occidentale dell’isola.

Il paesino è incastonato all’interno di una baia ben protetta dai venti, ed è costellato di hotel, ristoranti e bar: insomma, tutto quello di cui c’è bisogno per godersi appieno la propria vacanza estiva. A due passi c’è poi il villaggio di San José, da tanti considerato la meta ideale per chi vuole vivere un’esperienza autentica. Si trova ai piedi della montagna più alta dell’isola, e offre tantissime avventure all’aria aperta perfette per grandi e piccini. Senza contare che il suo centro storico è un coacervo di viuzze assolutamente da visitare, per respirare la vera atmosfera di Ibiza.

La splendida spiaggia di Cala Vadella

Ma torniamo a Cala Vadella, per scoprire la sua attrazione principale: una spiaggia semplicemente incantevole. Basta una breve passeggiata e per arrivarci, quindi è la destinazione balneare ideale per chi vuole soggiornare in uno dei tanti hotel o appartamenti che sorgono tra le piccole colline su cui sorge il paese. Questa graziosa mezzaluna di sabbia dorata si apre su un’insenatura tondeggiante che accoglie acque così cristalline da lasciar vedere il fondale per molti metri. È totalmente riparata dalle correnti, quindi è proprio il luogo perfetto per chi cerca il massimo relax.

Non è un caso che Cala Vadella venga considerata una delle migliori località di Ibiza per le famiglie. La sabbia fine e il mare sempre calmo e poco profondo ne fanno la spiaggia ideale per i più piccini. Senza contare che ci sono tantissimi servizi: dagli stabilimenti attrezzati ai bagni, passando per una vasta selezione di ristoranti e beach bar dove rifocillarsi senza dover tornare in paese. Quando poi il sole inizia a scendere, lo spettacolo è meraviglioso. Qui il tramonto è forse uno dei più belli mai visti, e la baia si anima con un po’ di musica e tanti cocktail.

Cala Vadella è molto apprezzata anche dai proprietari di yacht, proprio perché si trova all’interno di un’insenatura protetta dai venti. Non è quindi difficile trovare imbarcazioni ancorate all’ingresso della baia, dove le correnti diventano improvvisamente più tranquille. Ma cosa fare in questo luogo magico, oltre a prendere il sole e tuffarsi in acque splendide? L’attività migliore è sicuramente un giro in barca, alla scoperta dei dintorni (tra cui l’isola disabitata di Es Vedrà): il panorama dal mare è davvero suggestivo, impossibile non innamorarsene.

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In Italia si potrà viaggiare come una volta

L’obiettivo è dare sempre più vita a un turismo di qualità, sostenibile e attento. Un modo di viaggiare lento e che permetta di riscoprire i patrimoni del territorio italiano, compresi quelli delle località meno note ma che sono comunque assolutamente speciali.

E a lavorare su questo è il Gruppo Ferrovie dello Stato che ha presentato “FS Treni Turistici Italiani”, una nuova società che propone servizi ferroviari pensati e calibrati per un turismo di questo tipo e che aiutino a vivere il viaggio in treno come un momento integrante della vacanza, elemento di qualità dell’esperienza turistica complessiva.

FS Treni Turistici Italiani

Un progetto estremamente interessante e che vede l’introduzione di tre ambiti di servizio differenti. Il primo riguarderà il Lusso, con la trazione dei prestigiosi treni come l’Orient Express – la Dolce Vita – che debutterà a partire dal 2024 – e poi il mitico Venice Simplon Orient Express di Belmond che già solca i binari di eccezionali itinerari europei;

Il secondo ambito sarà relativo a Espresso e Treni Storici e introdurrà di nuovi collegamenti, anche notturni, su tratte a medio-lungo raggio tra le principali città italiane e località turistiche, come treni notturni o diurni da Roma/Milano per Calalzo/Cortina, San Candido, Milano – Genova con diramazioni per Ventimiglia/Livorno; Roma – Metaponto – Catanzaro via Jonica e Reggio Calabria.

In queste circostanze, gli ospiti avranno il privilegio di viaggiare a bordo di treni Espressi composti da vetture anni ‘80 e ‘90 perfettamente riqualificate e ammodernate ad uso esclusivamente turistico nelle officine ferroviarie di Rimini.

Officine che, a loro volta, si trasformeranno in una sorta di atelièr dei refitting di questo segmento, costituito da vetture che offrono ambienti di servizio differenziati (carrozze ristorante con cucina espressa a bordo, vetture letto, vetture meeting, bagagliai per trasporto bici, sci e mezzi per la mobilità sostenibile).

FS Treni Turistici Italiani, al contempo, gestirà le corse realizzate con i treni storici, di proprietà della Fondazione FS, in diverse regioni e aree di interesse storico-paesaggistico d’Italia, con programmi ad hoc e frequenze più regolari, tour che abbinano il viaggio in treno a soste per visite guidate, percorsi pedonali e degustazioni.

Il terzo e ultimo ambito sarà Omnibus–Regionali, servizi che assicureranno la circolazione di treni regionali nei fine settimana, a tariffe vantaggiose e accessibili a tutti, su linee che attraversano territori ricchi di storia, di borghi e aree di interesse paesaggistico e naturalistico, contraddistinte da gustose tradizioni enogastronomiche e agroalimentari. Anche in questo caso, la programmazione del viaggio, le soste e gli orari saranno studiati proprio in chiave turistico-esperienziale.

I viaggi in treno saranno sempre più desiderati

Nel nostro Paese la domanda relativa al turismo ferroviario cresce di giorno in giorno. FS Treni Turistici Italiani contribuirà perciò a promuovere un modo di viaggiare veramente sostenibile per raggiungere sia destinazioni note, sia mete fuori dai classici circuiti.

Si stima che nel 2030 i viaggiatori nel mondo raggiungeranno quota 2 miliardi e, come è possibile immaginare vista la bellezza del nostro territorio, gran parte di questi turisti sceglieranno l’Italia, con una crescita dei flussi prevista soprattutto dall’Asia.

Attualmente il Belpaese è alla quinta posizione al mondo per numero di visitatori, con circa 56 milioni di arrivi internazionali nel 2022 e una previsione di oltre 75 milioni di viaggi dall’estero nel 2023.

In più, secondo un recente studio effettuato dall’Università Bocconi di Milano per conto della Fondazione FS, ogni viaggiatore, a fronte di 1 euro speso nell’acquisto di servizi con treno storico-turistico, spende almeno 1,50 euro e fino a 3,18 euro in beni e servizi offerti dal territorio attraversato: un effetto moltiplicatore che senza ombra di dubbio contribuirà a generare ricchezza per le aree interne del nostro affascinante Paese.