Quello che stiamo vivendo – come ormai è chiaro a tutti – è un periodo di rincari e sia le persone nel privato che le aziende puntano a risparmiare il più possibile. Ma non solo: sempre più viaggiatori desiderano girare il mondo all’insegna della sostenibilità e per questo anche i vettori si stanno adeguando. Sulla base di tutto ciò, per i voli verso il Giappone c’è una grossa novità che permette ai clienti di viaggiare senza valigia: si possono noleggiare gli abiti.
Japan Airlines: a bordo senza bagaglio
Questa particolare idea è di Japan Airlines, un vettore aereo del Paese del Sol Levante, che ha annunciato che fino al 31 agosto del 2024 a bordo dei suoi velivoli si potrà approfittare di un servizio sperimentale che prevede il noleggio di abiti.
Lo scopo è quello di ridurre il numero di trolley e valigie in modo da avere stive più leggere. Una soluzione che equivale all’impiego di meno carburante e a una conseguente riduzione di emissioni di inquinamento nell’aria.
Ma a beneficiare di questa nuova opzione sarà anche il passeggero stesso: in questa maniera non rischia che il proprio bagaglio finisca fra i 27 mila che ogni giorno vengono persi, rubati, danneggiati o consegnati in ritardo.
Come funziona esattamente
A partire dal 5 luglio di quest’anno e fino (per il momento) il 31 agosto del prossimo, i turisti stranieri e i viaggiatori d’affari in volo verso il Giappone potranno partire senza valigia e affittare gli abiti utili una volta arrivati a destinazione.
Potranno noleggiare praticamente qualsiasi vestito, ad eccezione della biancheria intima e degli oggetti per l’igiene intima. Il servizio sarà a disposizione del cliente fino a un mese prima della partenza, per un massimo di due settimane di soggiorno e per l’equivalente di otto cambi.
Ovviamente nel momento in cui si compilerà la richiesta sarà possibile specificare anche quali attività si andranno a svolgere in modo da poter trovare all’arrivo l’abbigliamento più indicato per le proprie esigenze. E per promuovere ancora di più i viaggi sostenibili, ogni abito che si potrà affittare arriverà dagli stock in eccesso di abbigliamento di rivenditori o da abbigliamento usato: in questo modo i clienti verranno sensibilizzati sul concetto di economia circolare.
E no, non ci sarà alcuna fatica da fare perché i vestiti saranno consegnati direttamente negli alberghi indicati dal viaggiatore e, allo stesso modo, al termine dell’avventura in uno dei Paesi più particolari del mondo saranno ritirati per essere lavati, sanificati e resi di nuovo disponibili.
Quanto costa il servizio
A svelarci i prezzi di questo servizio è il Corriere della Sera che ha provato a consultarli. Dalla loro analisi è emerso che in questo momento il noleggio di tre camicie e due paia di pantaloni richiede 26 euro, mentre si arriva a 32 euro per cinque top (camicie, maglie, ecc) e tre pantaloni/gonne da donna.
Un’opzione che, a dirla tutta, non è propriamente low cost ma che promette di ridurre notevolmente l’impatto ambientale: secondo il sito che ha riportato per primo questa notizia, Any Wear, Anywhere, non imbarcare “un bagaglio da dieci chili fa risparmiare 7,5 chili di emissioni di anidride carbonica nell’ambiente”.
Per dimostrare quanto dichiarato, la compagnia aerea monitorerà le variazioni del peso del bagaglio registrato dei passeggeri e verificherà l’effetto di riduzione delle emissioni di anidride carbonica dato dal minor peso dell’aereo dovuto a questo tipo di servizio.