Categorie
Notizie Viaggi viaggiare

Questa estate puoi alloggiare in un villaggio inaccessibile: l’esperienza è unica

Esistono luoghi, nel mondo, che sono così straordinari che non possono essere raccontati a parole. Posti che popolano da sempre le travel wish list dei viaggiatori ma che, spesso e purtroppo, sono destinati a restare un sogno proibito. Alcune destinazioni, infatti, sono diventate inaccessibili, o quasi, per i più svariati motivi. Tra queste rientra anche il villaggio di Suganuma.

Situato sulle rive del fiume Sho e circondato da alte montagne che incorniciano uno scenario mozzafiato, questo villaggio che è Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco dal 1995 è un concentrato di meraviglie che è difficile trovare in altri luoghi del pianeta. Si tratta, infatti, di uno dei posti più suggestivi e affascinanti del Giappone, nonché di uno dei segreti meglio custoditi del Paese.

Popolato da pochissime famiglie, il villaggio di Suganuma ospita solo nove abitazioni, e da oltre 20 anni è inaccessibile ai viaggiatori e ai non residenti. Un sogno, apparentemente irrealizzabile data la sua condizione, che però questa estate può trasformarsi in realtà per due fortunatissimi viaggiatori. Airbnb, infatti, ha deciso di mettere a disposizione degli avventurieri un soggiorno di due notti presso un alloggio straordinario: una tradizionale casa secolare appartenente a una delle famiglie del territorio.

Dormire nel villaggio Patrimonio dell’Umanità

Non sono molte le persone che conoscono questo villaggio giapponese. Da decenni, infatti, gli abitanti di Suganuma proteggono il territorio alla stregua di un tesoro prezioso. E basta guardare le fotografie, e tutte le meraviglie che appartengono a questo luogo, per intuire l’urgenza di proteggere e preservare questa bellezza terrestre.

Situato nella regione di Shirakawa-go, a soli 15 chilometri da Ogimachi, il villaggio di Suganuma è immerso completamente in una natura lussureggiante e rigogliosa, la stessa che crea un’ambientazione da fiaba. Come abbiamo anticipato, sono pochissimi i fortunati viaggiatori che, nel corso degli anni, hanno potuto ammirare la bellezza di questo luogo a causa dell’inaccessibilità ai non residenti.

A questi, però, si aggiungeranno presto due avventurieri che non solo potranno esplorare il villaggio, ma avranno anche la possibilità di dormire all’interno dell’abitazione della famiglia Nakashima. Grazie a questo soggiorno, prenotabile su Airbnb, le persone avranno l’opportunità di scoprire un luogo che non conosce le leggi del tempo, un villaggio nascosto dove non esistono traffico, caos, grattacieli o strutture turistiche.

A caratterizzare il territorio, infatti, sono solo le abitazioni Gassho-zukuri, case tipiche della regione che si contraddistinguono per i tetti spioventi realizzati in paglia. Una tradizione, questa, che si tramanda da generazioni e che viene perpetuata dalla comunità locale in nome dello yui, lo spirito del supporto reciproco da cui dipendono proprio la sopravvivenza del villaggio e la sua conservazione.

Gli interni dell'alloggio Gassho

Fonte: Airbnb/Satoshi Nagare

Gli interni dell’alloggio Gassho

Come prenotare il soggiorno nel villaggio di Suganuma

Se visitare uno dei luoghi più segreti e remoti al mondo è un sogno che volete realizzare, allora non vi resta che provare a prenotare il soggiorno nel villaggio di Suganuma. La famiglia Nakashima, proprietaria dell’alloggio, accoglierà due ospiti che potranno immergersi completamente nella cultura e nelle tradizioni locali in maniera gratuita.

Il soggiorno prenotabile su Airbnb, infatti, è totalmente gratuito e prevede il pernottamento all’interno della tradizionale casa Gassho dal 17 al 19 luglio del 2023. In questi due giorni gli ospiti potranno assaggiare piatti caratteristici, sperimentare in prima persona le attività locali e toccare con mano le tradizioni tramandate da secoli. Saranno invitati, inoltre, a partecipare a un laboratorio per la realizzazione dei tetti di paglia, e non mancherà uno splendido show di luci accompagnato da canti popolari.

Inoltre, per facilitare la disconnessione dal resto del mondo, e immergersi completamente nella natura, gli ospiti riceveranno il “Disconnect to Connect”, un kit comprendente carta, macchina fotografica istantanea e prodotti di aromaterapia.

Per provare a diventare i fortunati viaggiatori che entreranno all’interno del villaggio di Suganuma non vi resta che connettervi alla piattaforma Airbnb, a partire da venerdì 30 giugno alle 2:00, per inviare la richiesta di prenotazione. In bocca al lupo a tutti!

Una casa Gassho nel villaggio

Fonte: Airbnb/Satoshi Nagare

Una casa Gassho nel villaggio
Categorie
Europa Grecia Idee di Viaggio Viaggi

Faliraki, una Grecia tutta da scoprire

L’estate è orami entrata con forza – e anche con il caldo – nelle nostre vite e si fa sempre più forte la voglia di prendere armi e bagagli e andare in vacanza. L’Europa è una destinazione ottimale per cui è in cerca di mare e di tantissime cose da fare. Per questo motivo abbiamo deciso di parlarvi di una eccezionale destinazione della Grecia: Faliraki.

Dove si trova Faliraki

Faliraki è una graziosa località balneare situata sull’altrettanto suggestiva Rodi. Parliamo quindi di un curioso villaggio che prende vita lungo la costa orientale della più grande isola del Dodecaneso, a circa 12 chilometri dal capoluogo.

Si tratta di una località turistica particolarmente amata dai viaggiatori che scelgono la Grecia come meta delle loro vacanze. Sapete perché? Perché Faliraki si trova in una posizione molto favorevole, ma anche perché regala spiagge immense, bar, ristoranti, alberghi, affittacamere e, soprattutto, una vivace e colorata vita notturna.

Non a caso è una realtà particolarmente frequentata dai giovani che qui possono divertirsi grazie a una vasta scelta di locali, sia di giorno che di notte, e magari proprio sulla sua bella spiaggia. Ciò non toglie che questo angolo dell’isola di Rodi sia una destinazione adatta anche alle famiglie per via dei tanti servizi offerti.

Faliraki, cosa vedere

Fonte: iStock

Una meravigliosa veduta di Faliraki

Cosa vedere

Come si è potuto intuire dalle righe precedenti, Faliraki non è probabilmente la cittadina più emozionante della Grecia. Questo perché si caratterizza per possedere un lungo susseguirsi di hotel e appartamenti per turisti, una moltitudine di negozi, caffetterie, locali notturni, ristoranti, discoteche, campi da beach volley, parchi acquatici, bungee-jumping, aree gioco per i più piccoli, piste go kart, centri equitazione e molto altro ancora.

No, non è la località più suggestiva di Rodi, ma senza ombra di dubbio qui si possono fare tante attività e sicuramente non ci si annoia. Il tutto, ovviamente, sempre concedendosi il privilegio di fare i bagni che si desiderano in un mare limpido e cristallino, così come potersi rifugiare in angoli circondati da rocce monumentali e dai profili selvaggi.

Se si sceglie questa meta per le proprie vacanze, è quindi per la facilità con cui la si può vivere, per la vicinanza a tante altre attrazioni da scoprire e perché si desidera fare una Vacanza con la V maiuscola, ovvero quella in cui non si vuole pensare a niente.

La maggiore attrazione turistica che si può trovare da queste parti, infatti, è un gigantesco WaterPark, un parco di divertimento acquatico con piscine e scivoli che ben si plasmano a qualsiasi età.

Le spiagge da non perdere

Faliraki è la regina del divertimento, ma anche una buona destinazione in cui godere di belle spiagge lambite da un mare a dir poco fantastico. La prima spiaggia che vi consigliamo di visitare è quella che si trova ai piedi del suo centro, un lido così esteso che le conferisce il titolo di uno degli arenili più famosi di Rodi, o almeno quello più frequentato.

Del resto parliamo di un lungo litorale di sabbia dorata in larga parte attrezzato e accarezzato da un mare azzurro e limpido. Con le acque generalmente calme, mette a disposizione fondali piuttosto bassi e per questo si rivela adatto anche alle famiglie con i bambini.

Baia di Faliraki, Rodi

Fonte: iStock

La grande Spiaggia di di Faliraki

Se ci si allontana di soli 4 chilometri dal centro, si arriva al cospetto di un piccolo capolavoro della natura: la Baia di Anthony Quinn. Il nome di questo minuto angolo di paradiso non è casuale perché proprio lui, il famoso attore americano, ebbe per questa caletta un colpo di fulmine durante le riprese del film “I cannoni di Navarone”.

Ma del resto non si può biasimare: si tratta di una spiaggia di pietre levigate, in parte attrezzata, che prende vita su una scenografica e maestosa insenatura. Il mare, manco a dirlo, è magnifico e caratterizzato da un colore dalle mille sfumature di turchese. I fondali regalano invece molte soddisfazioni per chi ama praticare lo snorkelling.

Dall’altra parte del promontorio che abbraccia la Baia di Anthony Quinn sorge un’altra incantevole caletta, la Spiaggia di Ladiko. Certamente meno nota rispetto alle precedenti, si caratterizza per offrire al visitatore un arenile misto di sassi e sabbia fine dolcemente sfiorato da un mare azzurro e trasparente. A rendere il tutto ancor più affascinante sono le colline circostanti che sono completamente avvolte da una florida vegetazione mediterranea.

C’è anche la spiaggia perfetta per chi, dopo il tanto divertimento che si vive tra le vie del centro di Faliraki, ha bisogno di un po’ di relax e privacy: Kathara. Parliamo infatti di un arenile piuttosto tranquillo che si estende in prossimità di un porticciolo di pescatori. Un piccolo golfo di ciottoli e sabbia circondato da alte scogliere che diventano lo sfondo ideale anche per i nudisti.

Come arrivare a Faliraki

Faliraki è uno dei più grandi centri del divertimento e della movida nelle isole del Dodecaneso, una meta altamente frequentata anche grazie alle facilità negli spostamenti. Se si proviene dalla città di Rodi, per esempio, basta salire a bordo di una vettura del servizio autobus che collega i due centri abitati con una corsa ogni mezzora.

Se invece si preferisce viaggiare con un mezzo proprio, occorre seguire le indicazioni per il villaggio. Insomma, arrivare a Faliraki è un gioco da ragazzi, quegli stessi che qui trovano davvero tanto pane per il loro denti.

Spiaggia di Kathara a Faliraki

Fonte: iStock

L’appartata Spiaggia di Kathara

Cosa vedere nei dintorni

Come vi abbiamo detto in precedenza, Faliraki è la meta ideale in cui trascorrere vacanze senza pensieri e all’insegna del divertimento, ma è anche un’ottima base per andare a scoprire alcune meraviglie dell’isola.

Vista la vicinanza con il capoluogo, il consiglio è non perdere una gita alla città di Rodi che prende vita all’interno di una cinta muraria lunga 4 chilometri. Suddivisa in Città Alta e Città Bassa, regala passeggiate indimenticabili in angoli pregni di storia e piccoli scorci che non lasciano di certo indifferenti.

Vale anche la pena fare un salto presso la fortezza di Erimokastro, famosa soprattutto per essere stata parte del set cinematografico de “I cannoni di Navarone”, che fa innamorare perché incorniciata da rovine di antiche mura. Non meno interessante è il sito archeologico di Sarantapichos che ancora oggi si pensa che sia parte di un’acropoli del periodo arcaico. Bellissimo, inoltre, è il vecchio monastero del profeta Amos che si erge fiero su una collina.

Infine, la destinazione top per arrivare a fine vacanze nella maniera più curiosa possibile: Kalithea, una località dove sgorgano sorgenti calde che spruzzano acqua di colore rosso.

Categorie
Curiosità Destinazioni treni vacanze avventura Viaggi

I treni più bizzarri del mondo, avventure incredibili

I viaggi in treno sono tornati di gran moda: che si tratti solo di un mezzo di trasporto per raggiungere il luogo di villeggiatura o una vera e propria esperienza (come quella a bordo del celebre Orient Express), è comunque un’avventura da vivere. Alcuni tragitti ferroviari sono tuttavia particolari, o meglio ancora bizzarri. Dai treni super tecnologici a quelli che affrontano salite ripidissime, ce n’è davvero per tutti i gusti. Ecco quali sono quelli da provare assolutamente.

I treni più bizzarri del mondo

Negli ultimi anni, il treno è tornato ad essere una delle principali tendenze di viaggio: non è soltanto un modo più sostenibile di spostarsi, soprattutto in confronto all’aereo, ma è anche una bellissima avventura che sempre più turisti decidono di godersi istante per istante. Ma quali sono i viaggi in treno più bizzarri del mondo? Ce ne sono alcuni famosissimi, come la Mae Klong Railway in Thailandia: si tratta di una ferrovia che, in centro città, attraversa il mercato Talad Rom Hoop, costringendo i venditori a raccogliere in tutta fretta le loro merci e a chiudere le tende. Altri itinerari sono meno conosciuti, eppure possono regalare un’emozione mozzafiato. Scopriamo alcuni dei più curiosi.

La monorotaia di Chongqing

Monorotaia di Chongqing

Fonte: iStock | Ph. ymgerman

La monorotaia di Chongqing

Il primo treno bizzarro che vogliamo scoprire è la monorotaia di Chongqing, una grande città della Cina sud-occidentale che sorge sulla confluenza dei fiumi Azzurro e Jialing. I paesaggi impervi, caratterizzati da montagne e ampie vallate, così come gli enormi grattacieli e una popolazione numerosissima, hanno spinto le autorità cinesi a trovare un’alternativa al normale servizio metropolitano attivo in tutte le principali aree urbane. È nata così la monorotaia in questione, un vero capolavoro d’ingegneria. È la più lunga – e la più trafficata – al mondo, costituita da due linee che percorrono in tutto ben 100 km.

Ma non è finita qui: con 70 stazioni, alcune sotterranee e altre sopraelevate, questo viaggio sembra quasi un giro sulle montagne russe. C’è persino un breve tratto che attraversa un condominio altissimo, tagliandolo in due – con una fermata al suo interno, ovviamente. Non è difficile immaginare la meraviglia che i turisti possono provare durante la loro prima corsa, mentre il paesaggio urbano si snoda sotto i loro occhi. Ecco perché merita assolutamente un viaggio: se capitate da quelle parti, ricordatevi di provare la monorotaia.

La funicolare Stoosbahn

Non è un vero e proprio treno, ma è sicuramente degno di comparire tra i viaggi più bizzarri di tutti i tempi: la funicolare Stoosbahn è stata inaugurata soltanto nel 2017, eppure è già diventata un’attrazione turistica che attira curiosi da ogni angolo del mondo. Siamo in Svizzera, tra le montagne che cingono alle spalle il Lago dei Quattro Cantoni, dove la natura regna ancora incontrastata. La funicolare nasce per servire il minuscolo villaggio di Stoos, che si trova ad alta quota ed è del tutto privo di traffico automobilistico.

Funicolare Stoosbahn

Fonte: iStock

La funicolare Stoosbahn

La sua peculiarità? È la più ripida del mondo: in appena 1,7 km di percorso, sale fino alla quota di 744 metri, affrontando un dislivello incredibile. Vi è una pendenza che raggiunge addirittura il 110%, ma niente paura: la funivia ha delle cabine rotanti, che rimangono quindi quasi completamente in piano. Sebbene il viaggio duri appena 5 minuti, si può ben dire che è una vera avventura da mozzare il fiato. Di sicuro ha permesso al piccolo borgo di Stoos di diventare un’importante meta turistica per gli amanti dello sci.

L’Hythe Pier Railway

Probabilmente non lo si può chiamare “viaggio”, ma percorrere quelle poche centinaia di metri a bordo di antichissimi vagoni è un’esperienza unica al mondo: protagonista d’eccezione è l’Hythe Pier Railway, che si trova in Gran Bretagna. È una ferrovia del molo, la quale si dipana dal sobborgo di Hythe allungandosi sulle acque del Southampton Water, il grande estuario che si tuffa poi nel Canale della Manica. Come anticipato, è lunga appena 640 metri e funge da collegamento tra il villaggio costiero e la piattaforma da cui partono i traghetti per la città di Southampton.

Il molo è stato costruito sul finire dell’800, e il breve percorso ferroviario è servito da due locomotive elettriche dei primi anni del ‘900. È come fare un tuffo nel passato: camminare a pelo d’acqua sulle rotaie sino a raggiungere il traghetto è davvero emozionante. Purtroppo, più volte la ferrovia ha rischiato la chiusura, e non è assolutamente certo che questo non avvenga in un futuro non troppo lontano. Per questo motivo è meglio affrettarsi e volare a Southampton per ammirare questo capolavoro storico: non vorrete perdervelo per sempre, vero?

La monorotaia Schwebebahn

Monorotaia Schwebebahn

Fonte: iStock

La monorotaia Schwebebahn

Andiamo ora in Germania, e più precisamente tra i bellissimi panorami che si incontrano lungo il corso del fiume Wupper, nella regione del Nord Reno-Westfalia. È qui che possiamo salire a bordo della monorotaia sospesa Schwebebahn, che viaggia a qualche metro di distanza dalla terraferma. Vene costruita all’inizio del ‘900 per collegare le principali città industriali della zona, favorendo così lo sviluppo economico di tutta la regione. Oggi, quei villaggi sono cresciuti rapidamente e sono confluiti in un’unica grande città, quella di Wuppertal.

Per gli abitanti del luogo, prendere la monorotaia significa semplicemente sorvolare il traffico congestionato delle ore di punta, ma per i turisti è una sorpresa incredibile. La linea si snoda per poco più di 13 km ed è fornita di 20 stazioni: i moderni convogli che la percorrono possono raggiungere i 60 km/h di velocità, che a quell’altezza (in alcuni punti la ferrovia è sospesa a ben 12 metri dal suolo) non sono certo pochi. E sebbene attualmente sia in fase di restauro, probabilmente dall’anno prossimo sarà possibile viaggiare su una replica della carrozza d’epoca del Kaiser Guglielmo II.

Il Ferrobus

Infine, ecco un treno… che non è un treno. Si chiama Ferrobus, un mezzo di trasporto improvvisato nato nelle regioni montuose del Sud America, dove spostarsi può essere davvero difficile. Nonostante l’aspetto un po’ traballante, queste locomotive costituite da vecchi autobus montati su ruote ferroviarie sono una vera e propria ancora di salvezza per gli abitanti di villaggi remoti. I turisti, d’altra parte, ne sono completamente affascinati: uno dei luoghi migliori dove provare questa esperienza è la Bolivia, che ne vanta un gran numero.

Categorie
Asia Giappone Idee di Viaggio patrimonio dell'umanità treni Viaggi viaggiare

Il treno lento che attraversa il Patrimonio dell’Unesco

Viaggiare lentamente, riprendersi i propri tempi, imparare nuovamente a godere del tragitto e non solo della meta. Perché viviamo in un’epoca troppo veloce, in cui tutto è efficienza e velocità, in cui lo sguardo è più proiettato verso il telefono e meno verso il mondo che ci circonda.

Accade da noi, ma anche in Giappone dove i mezzi sono velocissimi e permettono di spostarsi da un luogo all’altro nel più breve tempo possibile. Ma non con il Resort Shirakami Train, un treno lento che ci fa scoprire luoghi di grande bellezza e fascino con la sua andatura senza fretta, attraverso le meraviglie del paese. E più precisamente dalla prefettura di Aomori alla prefettura di Akita. La velocità spesso tocca una media di soli 10 km orari e il treno impegna cinque ore per compiere tutto il tragitto. Nulla a che vedere, dunque, con i tanto celebri treni giapponesi che viaggiano anche a 320 km orari. Altro dettaglio non da poco? Durante il viaggio si attraversa una meravigliosa foresta Patrimonio dell’Unesco.

Viaggiare con lentezza: il Resort Shirakami Train in Giappone

Ammirare gli spazi, godere di una vista impareggiabile, scoprire il mondo dedicando tempo al viaggio: spesso siamo portati a voler raggiungere i luoghi nel minor tempo possibile immaginando che, una volta arrivati, si possa dare il via alla vacanza. Ma se, invece, dessimo valore anche al tragitto? In Giappone, patria dei treni ad alta velocità, c’è la possibilità di viaggiare con lentezza grazie a un mezzo che è stato progettato proprio con l’idea di godersi il viaggio: si tratta del Resort Shirakami Train. Si snoda lungo la Gono Line e permette di ammirare un paesaggio unico e mozzafiato, grazie alle ampie finestre – progettate appositamente – e al fatto che nei punti di maggiore interesse la velocità diminuisce ulteriormente per permettere di osservare l’ambiente circostante.

Viaggiare con lentezza con il Resort Shirakami Train in Giappone

Fonte: iStockPhoto – Foto di Cheng Feng Chiang

Il Resort Shirakami Train in Giappone per viaggiare con lentezza

Infatti, il treno viaggia lungo la costa giapponese e restituisce una visuale autentica del paese, ma offre anche un modo inusuale di vivere il percorso, più rilassato, meno frenetico, che guarda un con un pizzico di nostalgia ai tempi passati e che valorizza l’esperienza in sé, invece della destinazione finale.

E la visuale di questi luoghi è pazzesca: chi viaggia sul treno ha la possibilità di ammirare la natura, il mare, le sue tante favolose sfumature, per un tragitto che colma lo sguardo di bellezza. Non da poco anche il fato che il Resort Shirakami Train attraversi anche la foresta Patrimonio Unesco.

Shirakami Sanchi, la foresta Patrimonio dell’Unesco

La Shirakami Sanchi è una foresta vergine che si estende lungo un’ampia area nel nord dell’isola di Honshū in Giappone, zona all’interno delle prefetture di Akita e Aomori. Un’ampia parte di questa foresta è diventata nel 1993 Patrimonio dell’Unesco. Un ambiente intatto, che regala allo sguardo di chi lo visita la natura nella sua forma più affascinante e genuina. Faggi, ma non solo, sono tra le piante che si possono ammirare in tutta la loro bellezza, così come gli animali che abitano questa zona del Giappone dal sapore antico e autentico.

Treni turistici in Giappone, un’esperienza di viaggio indimenticabile

Un modo per ammirare il Giappone da un punto di vista diverso: viaggiare sui treni turistici, che ci sono nel paese permette, di avere una visuale nuova e alternativa alle normali mete di vacanza. Come il Sagano Romantic Train, che sembra portare indietro nel passato e che si snoda lungo il fiume Hozugawa tra Arashiyama e Kameoka. Da non perdere anche il 36+3, che è stato inaugurato nel 2020 e che regala ai viaggiatori un’esperienza di lusso.

Ma ce ne sono anche altri e offrono esperienze indimenticabili a chi viaggia. Anche più lente e immersive, proprio come il Resort Shirakami Train.

La stazione di Juniko una delle tappe del treno lento in Giappone

Fonte: iStockPhoto – Foto di Cheng Feng Chiang

La stazione di Juniko in Giappone
Categorie
Europa itinerari culturali musei Notizie Svezia Viaggi

Amanti del design e dell’arredamento: non perdetevi questo museo

Da 80 anni nelle case di tantissime persone di tutto il mondo, con pezzi di design e arredamento che, nel tempo, sono diventati veri e propri complementi cult. Stiamo parlando di Ikea, marchio fondato in Svezia nel 1943, che coniuga le linee essenziali dell’arredamento nordico, con le ultime tendenze per la casa e le tante anime che può esprimere lo spazio domestico.

E, per gli amanti del design e dell’arredamento, che stanno programmando una vacanza in Svezia, c’è un’interessante novità. Infatti, all’interno dell’Ikea Museum sono state allestite due nuove aree espositive che sono un vero e proprio viaggio all’interno della storia del brand.

La struttura è stata aperta nel 2016 e ospita la mostra permanente intitolata La storia di Ikea: passato, presente e futuro, i due spazi realizzati per gli 80 anni del marchio sono: Ikea Through the Ages e Hej Ingvar!.

Il museo che racconta la storia di Ikea: dove si trova e perché è imperdibile

Difficile entrare in una casa e non trovare almeno un pezzo Ikea, perché nei suoi 80 anni di storia il brand ha dato vita a complementi di arredamento e mobili davvero iconici. Difficile, anche, per chi ama il design, non conoscere questo marchio che è partito dalla Svezia per poi prendere piede in tutto il mondo.

Se si sta programmando una vacanza in Svezia, e si vuole approfondire la storia del brand, allora bisogna segnare in agenda l’apertura di due nuovi spazi espostivi all’interno dell’Ikea Museum che si trova ad Älmhult. Si tratta di una tappa imperdibile per una vacanza nella zona, perché si trova all’interno dell’edificio originale del primo negozio, la cui apertura è datata 1958.

Uno spazio che trasuda la storia del marchio, all’interno del quale ammirare la mostra suddivisa in quattro aree tematiche: Le nostre origini, Design democratico, Hej Ingvar! e Ikea Through the Age. Le ultime due sono state predisposte proprio per celebrare gli 80 anni di Ikea. All’interno della struttura vi sono anche un negozio e un ristorante.

Un'immagine del nuovo allestimento dell'Ikea Museum

Fonte: Ufficio Stampa Ikea

Uno scorcio del nuovo allestimento dell’Ikea Museum

I due allestimenti per celebrare gli 80 anni del brand

Ottant’anni e non sentirli. Era il 1943 quando Ingvar Kamprad iniziò a vendere penne e fiammiferi nella regione dello Småland, che si trova nel sud della Svezia. Da allora, come si suole dire, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, trasformando Ikea in un marchio conosciuto a livello globale.
E visitare l’allestimento Ikea Through the Ages è come intraprendere un viaggio alla scoperta della sua storia, mostrando come si sia trasformata nel tempo, influenzando e lasciandosi influenzare.

“La maggior parte delle persone è entrata in contatto con Ikea nel corso della vita – ha spiegato Mats Nilsson, curatore della mostra -. Molti di noi, fin dall’infanzia, sono cresciuti con i mobili, i tessili, le lampade e tanti altri articoli d’arredamento di Ikea. Poter rappresentare una piccola parte di questa realtà, accanto agli alti e ai bassi dello sviluppo dell’azienda, è stata un’esperienza straordinariamente formativa e piacevole. Speriamo e crediamo che la maggior parte dei visitatori riconosceranno tanti prodotti e forse troveranno anche qualche sorpresa qua e là”.

L’uomo dietro a Ikea ha un nome e un cognome: si tratta di Ingvar Kamprad e la seconda esposizione è dedicata proprio a lui e alla sua vita, grazie a una serie di interviste inedite a ex dipendenti, persone che hanno fatto parte della storia del marchio e amici. “Con questa mostra abbiamo scelto di raccontare Ingvar Kamprad e il suo modo deciso e non convenzionale di fare business e dirigere l’azienda – ha spiegato Anna Sandberg Falk, curatrice della mostra -. Oltre all’impegno e al coraggio, Kamprad ha sempre dimostrato grande attenzione per le persone attorno a lui. Vogliamo enfatizzare la personalità, la creatività e la forza trainante che hanno posto le basi per la creazione della principale azienda di arredamento del mondo”.

Il secondo allestimento si intitola Hej Ingvar!. Entrambi sono aperti al pubblico a partire dal 15 giugno. Ed è anche una buona occasione per visitare Älmhult ed immergersi nell’atmosfera svedese e di uno dei suoi brand più noti in tutto il mondo.

Ikea Museum, parte del nuovo allestimento

Fonte: Ufficio Stampa Ikea

Ikea Museum, un’immagine del nuovo allestimento per gli 80 anni del brand
Categorie
Asia Idee di Viaggio Malesia Viaggi

Perhentian Island: la Malesia che sembra il paradiso

Molto spesso, quando si pensa a spiagge paradisiache e a mare da sogno, tra le mete del Sudest asiatico non viene presa in considerazione la Malesia. Oltre a tesori tutelati dall’Unesco come Malacca e le maestosità delle Batu Caves di Kuala Lumpur, questo Paese nasconde delle isole che sono dei veri e propri Eden tropicali e dove la regina indiscussa è solo ed esclusivamente lei: la natura. I fazzoletti di terra in questione si chiamano Perhentian Island e sono un piccolo arcipelago lambito dalle acque calde e limpide del Mar Cinese Meridionale.

Isole Perhentian, cosa sapere

Alle Isole Perhentian si arriva per rimettersi in contatto con l’angolo più remoto delle nostre anime: non ci sono strade, le automobili sono un’utopia, si passa da un’isola all’altra attraverso dei sentieri dispersi nella giungla popolata da dispettose scimmie, oppure a bordo di taxi boat. Poi ancora si mangia e si cena (bene, perché la Malesia offre un’interessante proposta culinaria) con i piedi sula sabbia, si fanno immersioni in abissi che sono quasi più colorati della superficie e ci sono spiagge talmente belle che anche la nostra fantasia farebbe difficoltà a immaginarle.

Sì, le Perhentian Island, al netto di qualche resort che purtroppo deturpa il panorama, sono ancora autentiche, vere, dei posti speciali. E lo sono perché anche gli alberghi disponibili hanno poco a che fare con il lusso. Certo, possiedono tutto quello che serve per stare bene in un paradiso come questo e ci sono di più basso e alto livello, ma la sfarzosità ancora non esiste. Anche se, ed è giusto dirlo, si vocifera che a breve anche qui spalancherà le porte un Marriott Resort.

L’arcipelago delle Perhentian

Il magico arcipelago delle Perhentian è formato da due isole principali, Perhentian Besar (la grande) e Perhentian Kecil (la piccola) e da qualche suggestivo scoglio. La Besar e la Kecil sono le uniche due isole in cui è possibile alloggiare e, pur essendo situate a qualche centinaio di metro di distanza l’una dall’altra, presentano uno spirito completamente diverso.

Isole Perhentian: cosa sapere

Fonte: iStock

Un angolo delle Isole Perhentian

Entrambe, tuttavia, condividono le meraviglie del luogo in cui sono immerse: l’area protetta del Parco Marino del Terengganu che offre acqua limpidissima, una barriera corallina ricca di vita, sabbie bianchissime al punto da sembrare nuvole e una rigogliosa e verde vegetazione tropicale.

La Besar è un’isola di circa 13 chilometri e tra le due è la più tranquilla, quella frequentata principalmente da coppie e bambini. Kecil, invece, è la più amata dai giovani e in particolare dai viaggiatori con lo zaino in spalla che qui trovano un paradiso economico in cui lavorare e/o rilassarsi a dovere.

Qualunque sia la vostra scelta per fortuna non c’è problema: in entrambe le isole ci si può immergere in un mare cristallino e andare da una sponda all’altra in pochissimo tempo. E c’è anche una bella notizia in più: le tariffe dei taxi acquatici sono fisse ed esposte su dei tabelloni. In sostanza si deve solo pensare al relax perché non c’è alcun bisogno di contrattare, anche se volendo ci si può provare.

Cosa vedere alle Perhentian

È abbastanza chiaro che chi sceglie le Perhentian come meta di viaggio viene qui per un paio di motivi ben precisi: il mare e i suoi fondali. Alcune delle spiagge più belle sono raggiungibili esclusivamente in barca, mentre in altre ci si può arrivare anche a piedi.

L’isola di Kecil, per esempio, presenta due spiagge principali che si chiamano Long Beach e Coral Bay. La prima è l’ideale per fare un po’ di festa, mentre la seconda, così chiamata perché tra la sabbia morbida spunta anche qualche corallo, è la migliore in cui ammirare un tramonto locale.

Coral Bay, Isole Perhentina

Fonte: iStock

Una splendida veduta di Coral Bay

Da Coral Bay parte anche un sentiero che permette di raggiungere altre tre belle spiagge, il tutto passeggiando in una vera giungla. Una delle calette segrete più affascinanti si chiama Mira Beach e si fa amare perché è una striscetta di sabbia bianca contornata da scogliere e da fitta giungla.

Altrettanto straordinaria è la D’Lagoon, una caletta di nemmeno 30 metri di lunghezza che si ritrova abbracciata da grandi rocce. Ma la sua bellezza non è finita qui perché, superati 20 metri dalla riva, appaiono magnifici giardini di corallo, tra i più suggestivi di tutto l’arcipelago.

Da qua, tra le altre cose, prendono vita due sentieri generalmente poco frequentati che conducono ad altrettante spiaggette quasi sempre deserte: Turtle (da non confondere con la Turtle Beach di Besar) e la graziosa Adam and Eve Beach.

Sempre a Kecil vale la pena fare un salto anche a Romantic Beach che per molti è una delle spiagge più belle di tutte le Perhentian. Si tratta di una striscia di sabbia lunga poco più di un centinaio di metri in cui camminare in una sabbia bianchissima e tuffarsi in un mare magnifico. A rendere l’ambiente ancora più magico è che non ci sono fastidiose costruzioni in vista, un vero paradiso tropicale.

Nono sono meno incantevoli le spiagge di Besar a partire dalla già nominata Turtle Bay che si distingue per essere selvaggia e spettacolare, forse la più primitiva dell’interno arcipelago. Al vostro cospetto vi ritroverete una lunga striscia di sabbia bianchissima puntellata da grandi rocce di granito dove arrampicarsi. Non manca la giungla, fittissima, mentre non vi è alcuna traccia di strutture di alcun tipo perché qui non è permesso edificare nulla.

Turtle Bay, Isole Perhentian

Fonte: iStock

Una magica veduta di Turtle Bay

Come si può intuire dal nome, è anche il luogo più amato dalle tartarughe che da aprile a settembre, col buio, in molte circostanze vengono qui a deporre le loro uova.

Poi ancora la Spiaggia del PIR che, oltre a essere bella da togliere il fiato, offre anche la possibilità di rigenerarsi sotto le palme e fare il bagno insieme alle tartarughe e alle razze. Non è certo da meno Tuna Bay dove a spiccare è una suggestiva barriera corallina, un po’ come dedicarsi a un’indimenticabile nuotata in un acquario a cielo aperto.

Molto belle sono anche Abdul’s Beach, che senza ombra di dubbio merita il titolo di una delle migliori spiagge dell’isola, e Bubble’s Beach che forse è una delle meno note ma ugualmente ricoperta di sabbia bianca e ottima per ammirare i fondali.

Come si arriva alle Isole Perhentian

Il primo passo da fare per arrivare alle Isole Perhentian è raggiungere o il porto di Kuala Besut o quello Tok Bali. Una volta qui si hanno due possibilità: organizzare il trasporto con la struttura del proprio alloggio, oppure rivolgersi a una delle varie agenzie che mettono a disposizione – ad orari prestabiliti – imbarcazioni per le isole.

La buona notizia è che arrivare ai porti che vi abbiamo detto sopra è piuttosto semplice in quanto esistono compagnie che organizzano dei bus dalla capitale delle Malesia o da altre cittadine da sogno come Malacca. Il viaggio però richiede spesso molte ore, e per questo il consiglio è farlo di notte.

Quando andare alle Isole Perhentian

Le Perhentian sono un paradiso vero ma purtroppo non sempre accessibile. Nel periodo delle piogge monsoniche, ovvero quello che va novembre a febbraio, i collegamenti con la costa vengono quasi del tutto sospesi e più o meno tutte le strutture alberghiere chiudono le loro porte. Ciò vuol dire che è possibile attaccarvi quasi esclusivamente da marzo ad ottobre inoltrato.

I mesi che vanno da aprile a settembre sono quelli in assoluto più caldi (anche se qui il freddo quasi non esiste) con medie minime di 23/24° e massime intorno ai 32°. Il top del top per visitare questo meraviglioso angolo del nostro mondo è quindi il periodo che va da metà maggio a metà settembre, momento dell’anno in cui le giornate sono particolarmente luminose ed assolate. Luglio e agosto corrispondono all’alta stagione, quindi seppur belli sono i mesi in cui i prezzi del soggiorno sono assolutamente più alti.

Per il resto, preparatevi a godere di uno dei paradisi più speciali del Sudest asiatico.

Perhentian island, come organizzare il viaggio

Fonte: iStock

Veduta aerea delle Perhentian island
Categorie
Basilicata Idee di Viaggio vacanze avventura Viaggi

Basilicata: avventure sui ponti tibetani e non solo

La Basilicata è una regione emozionate, ma forse non tutti sanno che può essere considerata la zona più adrenalica del nostro Paese. Tra la sua natura rigogliosa, i suoi borghi da sogno e il suo mare che sembra uscito da una cartolina, è possibile lasciarsi andare ad avventure straordinarie, come quella di attraversare i ponti tibetani.

Il ponte tra i due Parchi di Castelsaraceno

Castelsaraceno è un grazioso comune di poco più di 1000 abitanti che si trova in provincia di Potenza. Un borgo particolarmente romantico perché, ha detta di molti, possiede la forma di un cuore dove tante casette strette l’una all’altra e vicoli tortuosi prendono vita in un contesto ambientale che lascia incantati.

Arrampicato su uno sperone roccioso chiamato La Tempa, è situato tra le irresistibili meraviglie del Parco Nazionale del Pollino e il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, tanto da essere il punto di partenza perfetto per scoprire una regione che conserva ancora intatto il suo contatto primordiale con la natura.

Ma non solo: proprio qui prende vita quella che fino a poco tempo fa era considerato il ponte tibetano più lungo del mondo grazie ai suoi 586 metri di lunghezza. Per percorrerlo per intero occorrono circa 1160 passi compiuti nel vuoto mentre di ammira un panorama che di certo non lascia indifferenti. Da qui, infatti, è possibile godere di un punto di vista inedito sul selvaggio e incontaminato entroterra lucano.

A ben 80 metri di altezza dal suolo, è senza ombra di dubbio un’opera ingegneristica eccezionale anche perché collega i due eccezionali parchi in cui prende vita il borgo: il Parco Nazionale del Pollino e quello dell’Appennino Lucano-Val d’Agri Lagonegrese.

Si tratta perciò di un affascinate collegamento che si allunga fino a uno sperone roccioso situato tra le pendici del monte Raparo e del monte Castelveglia. Dotato di tiranti laterali, è aperto ogni giorno e soprattutto è in grado di mantenere la sua stabilità e solidità anche nelle giornate più ventose.

Adatto a tutti per il livello di sicurezza che presenta, è interdetto solo alle persone che sono più basse di 1 metro e 20 e agli animali di qualsiasi stazza. Un’esperienza che, una volta vissuta, rimarrà nella liste delle avventure più belle mai compiute.

Il Ponte Tibetano di Castelsaraceno

Fonte: Apt Basilicata

Il Ponte Tibetano di Castelsaraceno

Il Ponte alla Luna di Sasso di Castalda

Sasso di Castalda è un comune ancora più piccolo della provincia di Potenza rispetto a quello che vi abbiamo citato sopra. Con suoi poco più di 700 abitanti, sorge a circa 800 metri di altezza sul livello del mare e si trova arroccato come un presepe sul Saxum, un curioso sasso che fa parte del complesso montuoso Arioso e Pierfaone.

Ma questa non è la sua unica speciale caratteristica: è conosciuto anche come il “borgo dei ponti tibetani” e ora vi spieghiamo il perché.

Sasso di Castalda prende vita in una zona di notevole rilevanza geologica perché si sviluppa attorno al Fosso di Arenazzo. Partendo dai suggestivi vicoli del borgo che si diramano tra caratteristiche abitazioni, si raggiunge la partenza del primo dei ponti tibetani in Basilicata, lungo 95 metri e sospeso a circa 70 metri di altezza.

Attraversandolo si giunge alla sponda opposta e dove ci si ritrova su un versante dove svettano formazioni geologiche davvero uniche del loro genere. Il viaggio ricco di avventura continua percorrendo il sentiero lungo la sponda del Fosso e in circa 15 minuti si arriva all’impressionante Ponte alla Luna.

Si tratta di un complesso di due ponti tibetani con una campata unica di  300 metri e sospeso nel vuoto a 120 metri di altezza dal torrente sottostante. Camminando “nell’aria” si arriva al rudere del castello che domina dall’alto il villaggio.

Una volta giunti al termine c’è anche una meraviglia in più per tutti i visitatori: una sky-walk in vetro sospesa sul ponte e un belvedere attrezzato che permette di scorgere il panorama delle montagne circostanti. La durata totale del percorso dei ponti tibetani è di circa 2-3 ore.

Una piccola curiosità: non si chiama Ponte alla Luna a caso. È così chiamato per lo stretto legame che ha questo borgo dell’appenino lucano possiede con la storia del primo sbarco sulla Luna perché la famiglia emigrata di Rocco Petrone, l’ingegnere che partecipò alla missione Apollo 11, è originaria proprio di Sasso di Castalda.

Ponte tibetano di Balvano

Balvano è un altro interessante comune della provincia di Potenza e anche qui prende vita un ponte tibetano che vale la pena percorrere. Prima di raccontarvelo, però, vi invitiamo a controllare informazioni più aggiornate perché ultimamente il ponte era chiuso per lavori.

Si tratta di un meraviglioso collegamento che è inserito all’interno dell’altrettanto splendido percorso fluviale “Gole del Platano” dove poter fare trekking in mezzo a una natura che incanta.

Tra i vari sentieri che presenta spicca uno attrezzato con un ponte nepalese che si affaccia sulla panoramica  gola del fiume Platano. Con un dislivello di circa 200 metri, permette di “passeggiare ” accanto al letto del torrente e in occasione delle seguenti attività: trekking diurno e serale, “sentiero attrezzato dei minatori”.

Le altre avventure adrenaliniche che permette di fare la Basilicata

Come vi abbiamo accennato nell’introduzione di questo pezzo, Basilicata è sinonimo di avventura. Se i ponti tibetani non vi bastano, in giro per tutta la regione è possibile trovare strutture e parchi in cui vivere intense emozioni. Noi ne abbiamo selezionate alcune, ma ci teniamo a dirvi che non sono solo queste le uniche esperienze possibili da fare in tutta la regione.

Parco delle Stelle di Trecchina

Trecchina, sempre in provincia di Potenza, è un luogo totalmente immerso nel verde. Non è caso viene chiamato la “città giardino” e proprio qui, tra le sue innumerevoli meraviglie naturali, si sviluppa il Parco delle Stelle. Situato sul Monte Serra Pollino ad un altezza di 1030 metri sul livello del mare, regala panorami che arrivano persino fino alla costa Tirrenica di Maratea e della Calabria.

Qui le attività da fare sono tantissime, ma noi vogliamo segnarvele due in particolare: la Via Lattea e il Big Bang. La Via Lattea è una spettacolare pista di bob da percorrere in circa 5 minuti. Costruita tenendo conto della natura e della conformità del terreno, ha una lunghezza totale di 811 metri e regala una discesa a tutta velocità tra gli alberi.

Il Big Bang è invece un’altalena gigante (ha ben 8 posti) che con un braccio rotante di 18 metri fa raggiungere altezze che potremmo definire da brivido. Non manca di certo la possibilità di godere di un prezioso panorama che arriva a spaziare fino alla splendida costa Tirrenica di Maratea e della Calabria. Il tutto in estrema sicurezza.

Il Volo dell’Angelo tra Castelmezzano e Pietrapertosa

Tra le avventure ricche di adrenalina che si possono vivere in Basilicata non poteva di certo mancare il famigerato Volo dell’Angelo. Si tratta di una struttura che attraversa le maestose Dolomiti Lucane e che permette di volare nel vero senso della parola.

Basta mettersi a pancia in giù e percorrere un cavo d’acciaio che collega le vette dei borghi di Castelmezzano e Pietrapertosa, incantevoli mete che fanno parte dell’Associazione dei Borghi più belli d’Italia, e che farà sperimentare l’ebbrezza della velocità in volo lungo un tragitto di circa 1500 metri. Un modo alternativo e speciale per sorvolare a ben 400 metri di altezza un paesaggio così affasciante che diventa anche difficile descrivere. Tutto ciò è possibile in completa sicurezza e per una durata di circa un minuto e mezzo a velocità che possono arrivare anche fino a 120 chilometri orari.

Il Volo dell’Aquila a San Costantino Albanese

Anche nel caso del Volo dell’Aquila di San Costantino Albanese vi invitiamo a cercare informazioni più aggiornate perché negli ultimi tempi è risultato temporaneamente chiuso.

Consapevoli di questo, sappiate che San Costantino Albanese si trova nella Val Sarmento, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, a circa 650 metri sul livello del mare. E proprio in questa cornice incantevole è possibile effettuare il Volo dell’Aquila, ovvero “volare” in quattro con tanto di ali.

Si tratta di una caduta in volo con un deltaplano fissato ad un cavo d’acciaio ad una velocità di circa 90 chilometri orari. Un modo più che eccitante per sorvolare i tetti, scendendo verso valle lungo un percorso obliquo di circa un chilometro. Anche questa è un’esperienza che si può fare in tutta sicurezza, tanto da essere possibile persino per i bambini, a patto che abbiano almeno 10 anni di età.

Insomma, via abbiamo convinto? La Basilicata è o no una delle regioni più adrenaliniche d’Italia?

Categorie
litorali mare Notizie Viaggi viaggiare

I viaggiatori confermano: questa è una delle spiagge più belle del mondo

Esistono luoghi che sono così belli che non si possono descrivere, ma solo vivere. Posti che per forme, lineamenti e colori assomigliano a tutti quegli scenari che popolano da sempre i nostri sogni, ma che sono reali e per questo ancora più straordinari. L’arcipelago hawaiano è uno di questi.

Le isole che lo compongono sono le più isolate del mondo, distano infatti 4.000 chilometri dalla costa americana, e sono completamente circondate dalle acque azzurre e cristalline dell’Oceano Pacifico. I motivi per raggiungerle, e per visitare questo eden terrestre, sono tantissimi e tutti sono destinati a lasciare senza fiato.

Questi lembi di terra di origine vulcanica, infatti, ospitano paesaggi selvaggi caratterizzati da scogliere, foreste tropicali, cascate e natura lussureggiante. Un discorso a parte meritano le spiagge, tra le quali spiccano quelle di sabbia bianca e dorata, rossa, nera e verde. Ed è proprio di una di queste che vogliamo parlarvi oggi, di quella che è considerata una delle spiagge più belle del mondo e che ha capeggiato la lista dei Best of the Best Beaches di Tripadvisor. Pronti a partire?

Tra le meraviglie dell’Isola di Maui

Il nostro viaggio di oggi ci conduce al cospetto di un’isola straordinaria, di un paradiso terrestre che merita di essere raggiunto e visitato da tutti almeno una volta nella vita. Stiamo parlando di Maui, l’isola dell’arcipelago hawaiano che ospita il Parco Nazionale Haleakala, proprio quello in cui si trovano alcune delle meraviglie naturalistiche più sensazionali del pianeta.

L’isola vanta oltre 30 miglia di spiagge, tra le quali sono annoverate le più belle del pianeta. Tappa imprescindibile degli amanti della natura è Kapalua, una distesa di sabbia dalle sfumature oro caratterizzata da una forma a mezza luna. Ma non è l’unica, sull’isola infatti troviamo anche Kaanapali Beach, quella che è considerata la spiaggia più bella degli Stati Uniti dai viaggiatori.

Un primato che non stupisce così tanto in realtà: basta guardare alcune delle fotografie che ritraggono questa distesa di sabbia per potersi immergere idealmente in quello che è uno scenario incantato.

Kaanapali Beach: la spiaggia più bella d’America

Meta prediletta degli amanti della natura e del mare, Kaanapali Beach è una delle spiagge più belle del mondo, sicuramente la più apprezzata tra i viaggiatori che esplorano gli Stati Uniti. Caratterizzata da una sabbia finissima e dorata, questa distesa delle meraviglie è bagnata da acque turchesi e cristalline che trasformano lo scenario in un vero e proprio paradiso terrestre.

Lungo la passeggiata che costeggia la spiaggia sono presenti hotel, negozi di lusso e ristoranti che consentono ai viaggiatori di trascorrere giornate con una vista mozzafiato. Non mancano, ovviamente, filari di palme ombreggianti che restituiscono la caratteristica atmosfera tropicale.

Immancabili, poi, sono gli sport acquatici. Kaanapali Beach è perfetta per tutti gli amanti delle immersioni, dello snorkeling e del surf che vogliono praticare queste attività in uno scenario da sogno con montagne lussureggianti che fanno da sfondo. La spiaggia è anche il perfetto punto di partenza per intraprendere dei trekking straordinari che permettono di ammirare alcuni dei luoghi più iconici e strabilianti dell’isola di Maui.

Categorie
Baviera castelli Europa Germania Idee di Viaggio Viaggi

Luoghi da fiaba: le meraviglie del Castello di Sissi

Romantica, ribelle, sfortunata: la Principessa Sissi ha segnato intere generazioni, divenendo una vera icona sin da quando la sua storia si è trasformata in un film (o meglio, in una vera e propria trilogia cinematografica di grande successo). Ma cosa sappiamo su di lei? Visitare i luoghi in cui si sono svolti gli eventi più significativi della sua vita è sempre una sorpresa: scopriamo oggi il Castello di Sissi, un antico maniero situato in Baviera.

I luoghi della Principessa Sissi

Elisabetta di Baviera, divenuta famosa con il nome di Principessa Sissi, è una delle figure femminili più iconiche del suo tempo: nata nel 1837 ereditando il titolo di Duchessa, rubò il cuore dell’Imperatore Francesco Giuseppe d’Austria, di cui divenne consorte ancora giovanissima. La sua è una storia costellata di momenti difficili, come la morte di due dei suoi figli e il terribile attentato che le costò la vita, nel 1898. Ma la Principessa è anche il simbolo della passione, quella che mise sempre in ogni suo impegno, dall’equitazione ai viaggi.

Sissi fu, in effetti, una grande viaggiatrice: cresciuta in Baviera, si trasferì a Vienna dopo le nozze con Francesco Giuseppe, e da quel momento toccò numerose località in tutta Europa, dall’Ungheria all’Italia, dalla Grecia alla Svizzera. Chi volesse seguire le sue tracce, può andare alla scoperta della Strada di Sissi e visitare le principali tappe in cui si svolse la sua vita, un’esperienza davvero affascinante. Ma stavolta vogliamo fermarci in un luogo magico, quello in cui la Principessa trascorse parte della sua infanzia felice, ancora del tutto ignara di quello che sarebbe stato il suo futuro.

Il Castello di Sissi, pura magia

La Principessa Sissi, quarta di dieci figli del Duca Massimiliano Giuseppe e di sua moglie Ludovica, nacque a Monaco di Baviera e trascorse la sua infanzia presso il palazzo di famiglia, mentre le sue estati furono scandite dalla vita all’aria aperta nel parco del Castello di Possenhofen. C’è tuttavia un altro luogo da fiaba in cui la giovane ragazzina, ancora spensierata, passò momenti bellissimi: si tratta del Castello di Unterwittelsbach, situato in una piccola frazione del villaggio di Aichach. Appartenuto al papà di Sissi, che qui aveva anche una grande riserva di caccia, fu uno dei primi rifugi felici di una bambina che, una volta cresciuta, cercò spesso qualche angolo di pace dove ritagliarsi del tempo per sé.

Il maniero, oggi conosciuto come il Castello di Sissi, ha una lunga storia: la prima testimonianza della sua esistenza risale al 1126, e per molti secoli continuò a passare di mano in mano. Fin quando, nel 1838, divenne una delle residenze estive del Duca Massimiliano, che vi portava spesso la sua figlioletta. Nell’enorme parco del castello, Sissi trascorreva il tempo giocando e cavalcando il suo pony, proprio come ogni bambina della sua età, ignara delle regole di corte che un giorno le sarebbero piovute addosso. L’edificio rimase di proprietà della famiglia di Sissi fino al 1955, quindi visse nuovamente vicende alterne sino all’acquisto da parte della città di Aichach.

Dopo lunghi lavori di restauro, il castello ha riaperto i battenti al pubblico. Oggi ospita il Museo di Sissi, che custodisce preziosi cimeli appartenuti alla Principessa. Grande amante della bellezza, Sissi possedeva abiti e accessori di moda, gioielli d’oro e d’argento, orologi raffinati: tutto ciò è in mostra tra le stanze che la videro bambina, assieme a tanti altri oggetti che le appartennero. Al primo piano del castello, ad esempio, si può seguire una presentazione multimediale che ne racconta l’intera storia, ma anche visitare la sala dedicata ai suoi viaggi in giro per l’Europa e quella che ripercorre i suoi ultimi giorni di vita, prima dell’assassinio avvenuto tragicamente a Ginevra.

Categorie
crociere isole Notizie Viaggi

Fuochi di San Giovanni: una crociera intorno all’isola per ammirare lo show

C’è qualcosa di magico che sta accadendo intorno a noi, proprio adesso che le giornate si allungano e il sole è tornato a essere protagonista della nostra quotidianità. Tutto merito dell’estate che ci esorta a vivere gli spazi aperti, a scoprire e riscoprire il mondo e a esplorare tutte le sue meraviglie.

L’arrivo della stagione più attesa di sempre, si sa, porta con sé grande fermento. È questo il momento perfetto per pensare e organizzare i grandi viaggi dell’estate. Ma è anche il periodo in cui le strade, i quartieri e le città d’Italia si popolano di persone provenienti da ogni parte del mondo per celebrare la festa di San Giovanni.

Fuochi, riti e tradizioni antichissime accendono di magia e di spiritualità quella che è la notte più suggestiva dell’anno. I luoghi da raggiungere e da riscoprire, per questa occasione, sono tanti e differenti, ma ce n’è uno che, più di tutti, vi farà vivere un’esperienza mozzafiato. I fuochi di San Giovanni, infatti, illumineranno il 24 giugno l’Isola Comacina. Non vi resta che mettervi comodi e ammirare questo show straordinario.

L’isola nel cuore del Lago di Como

Il nostro viaggio di oggi ci conduce sulle sponde del Lago di Como, uno dei territori più affascinanti del Bel Paese. Un piccolo lembo di terra, appartenente al comune di Tremezzina, e raggiungibile esclusivamente con i taxi boat in partenza da Ossuccio.

È considerata una delle aree archeologiche più ricche e affascinanti dell’Italia settentrionale. Numerose, infatti, sono le testimonianze custodite che raccontano il passato della storia comasca in epoca romana e medievale. Altrettanto affascinanti sono i paesaggi, tutti caratterizzati da una natura rigogliosa e lussureggiante e da scorci panoramici che si aprono a ogni passo compiuto.

Abitata solo dal suo custode, l’Isola Comacina è l’unica del Lago di Como, ed è una destinazione tanto affascinante quanto suggestiva. Sono molte le persone che, giungendo sul territorio, scelgono di andare alla scoperta di questo meraviglioso lembo di terra.

Farlo in occasione dell’inizio dell’estate, poi, permette di assistere a uno degli spettacoli più affascinanti dello stivale. Ogni anno, infatti, per la festa di San Giovanni, viene organizzata una processione di barche e il tradizionale spettacolo pirotecnico che illumina il cielo sopra l’isola, e che è possibile ammirare dalle sponde del Lago di Como e non solo.

I Fuochi di San Giovanni e la crociera sull’Isola Comacina

La festa dedicata a San Giovanni Battista è un appuntamento da non perdere. È proprio durante la sera del 24 giugno che, molte città d’Italia si illuminano di meraviglia perpetuando tradizioni e rituali tra sacro e profano. Le origini della festa, oggi appartenente al cattolicesimo, sono infatti pagane, probabilmente celtiche, e sono collegate al solstizio d’estate e alla natura che veniva celebrata proprio attraverso il fuoco.

Di quelle antiche origini, oggi resta l’usanza di accendere i fuochi di San Giovanni, che spesso culminano in spettacoli pirotecnici incantati. Come abbiamo anticipato, sono tante le città d’Italia che in questa occasione si abbigliano a festa, ma se volete vivere un’esperienza unica il consiglio è quello di raggiungere il Lago di Como.

Per festeggiare la notte di San Giovanni, infatti, il 24 giugno salperà una crociera davvero speciale che porterà gli ospiti alla scoperta dell’Isola Comacina per ammirare il grande spettacolo pirotecnico che si terrà per l’occasione. I fuochi d’artificio, considerati i più spettacolari del Lago di Como, saranno osservabili dalle sponde dello specchio d’acqua oppure a bordo della nave. Non vi resta che mettervi comodi e ammirare lo show.