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In Calabria, alla scoperta delle più belle testimonianze della Magna Grecia

A partire dall’VIII secolo a.C., i greci si espansero verso il sud Italia e colonizzarono gran parte dei suoi territori: nacque così la Magna Grecia, quell’area geografica che si stende dalla Sicilia alla Puglia e alla Campania, passando anche per la Basilicata e la Calabria. Proprio qui, questi antichi popoli lasciarono alcune delle testimonianze più preziose della loro arte e della loro cultura, opere che sono ancora visibili e che non smettono di incantare. Quali sono le più affascinanti? Scopriamole insieme, in un tour che ci porta tra le meraviglie della Magna Grecia nelle più belle località calabresi.

Reggio Calabria, l’antica Rhegion

La nostra prima tappa non può che essere Reggio Calabria, capoluogo di regione e città ricca di splendidi monumenti storici – oltre che di un lungomare mozzafiato, che ogni anno attira tantissimi turisti. L’antico insediamento che qui sorgeva già nel III millennio a.C. venne colonizzato dai greci e diventò Rhegion, una delle più importanti città della Magna Grecia, che raggiunse il suo massimo splendore attorno al V secolo a.C. Purtroppo, molte preziose testimonianze sono andate perdute a causa di un terribile terremoto d’inizio ‘900, che distrusse gran parte del centro abitato. Ma ci sono luoghi magici dove ripercorrere la storia di questa colonia.

Un tempo ai margini di Rhegion, le mura ellenistiche della Collina degli Angeli cingevano ad oriente la città: probabilmente vennero erette attorno al IV secolo a.C., e proprio in questo posto sono state trovate delle iscrizioni in quella che gli esperti ritengono essere la lingua osca, dialetto tipico dei mercenari al soldo dei greci. Appartengono invece all’epoca classica le mura della collina del Trabocchetto, dove forse sorgeva anche un piccolo fortino dotato di due torri. Spostandoci poi verso il centro storico, ecco Piazza Italia e la sua area archeologica, tornata alla luce solo pochi anni fa. Un ricco ipogeo ci consente di fare un tuffo indietro nel tempo, tra frammenti di ceramiche e murature in ciottoli, risalendo pian piano in superficie con reperti di epoche sempre più vicine a noi.

Infine, non resta che varcare la soglia di Palazzo Piacentini ed immergersi nel Museo Nazionale della Magna Grecia, che raccoglie un’enorme collezione di cimeli risalenti al periodo della colonizzazione greca. L’area dedicata all’antica Rhegion, ad esempio, ospita antiche statuette femminili, frammenti di vasi e una grande lastra in terracotta policroma. Ma ci sono numerose altre zone allestite con i reperti provenienti dalle altre importanti colonie calabre della Magna Grecia. È in questo museo che sono esposti anche i celebri Bronzi di Riace, divenuti simbolo della città di Reggio Calabria: le due statue sono uno degli esempi più significativi dell’arte greca, e risalgono al V secolo a.C.

Reggio Calabria

Fonte: iStock | Ph. vale_t

Le mura elleniche di Reggio Calabria, accanto al lungomare

Sibari, l’antica Sybaris

Oggi è una splendida località di villeggiatura estiva, con spiagge da sogno, ma in passato fu un’importante colonia greca: Sibari, che si chiamava Sybaris, fu fondata tra due fiumi e dovette proprio alla fertilità della terra il suo enorme sviluppo. Così divenne la città più ricca e sfarzosa della Magna Grecia in Calabria, ma anche la più viziosa – tanto che oggi è ancora in voga il termine sibarita, per indicare una persona che ama circondarsi di piaceri e di lusso. A poca distanza dal paese, si può visitare il Parco Archeologico di Sibari, dove sono state trovate anche testimonianze della più recente città di Thurii e di quella di Copia, fondata dai romani.

Così, passeggiando tra le rovine sembra di fare un viaggio nel tempo: i resti degli antichi edifici ellenici si mescolano alle rovine romane, come il teatro, le terme e una domus riccamente decorata. Molti dei reperti ritrovati in questa zona sono stati catalogati ed esposti presso il Museo della Sibaritide, che sorge in un edificio moderno situato a due passi dall’area archeologica. Le sue sale custodiscono, ad esempio, la tabella in bronzo con dedica ad Atena, risalente agli inizi del VI secolo a.C., ma anche i corredi tombali di una necropoli dell’età del ferro e gli ornamenti religiosi del Santuario di Atena, anch’esso risalente probabilmente al VI o IV secolo a.C.

Crotone, l’antica Kroton

Un’altra città importante della Magna Grecia fu Kroton, che oggi porta il nome di Crotone. Fondata dai coloni greci nella seconda metà dell’VIII secolo a.C., visse periodi molto turbolenti a causa delle continue guerre con il vicino insediamento di Locri Epizefiri, ma anche momenti d’oro. Fu qui che Pitagora, attorno al 530 a.C., si trasferì e fondò la sua scuola pitagorica, che gettò le basi per la nascita del metodo scientifico. Insomma, siamo davanti ad un luogo ricco di storia e cultura, di cui però non rimangono moltissime testimonianze. Una delle più affascinanti è ciò che resta del santuario di Hera Lacinia, dedicato alla dea del matrimonio, della fedeltà coniugale e del parto.

Siamo presso il Parco Archeologico di Capo Colonna, che si snoda lungo l’omonimo promontorio affacciato sul mar Ionio, il quale è l’ultimo avamposto meridionale del Golfo di Taranto. A memoria dell’antico tempio, rimane solamente una colonna di ordine dorico che si erge a due passi dalle acque. Doveva essere un complesso davvero maestoso, alto più di 8 metri e con un tetto di marmo. Nei dintorni vi erano anche altri edifici, oggi collegati da un itinerario chiamato la Via Sacra: negli anni sono stati trovati i resti di almeno tre strutture, ciascuna dotata di caratteristiche peculiari. Come ad esempio l’Hestiatorion, che probabilmente fungeva da ricovero per i viaggiatori e per i sacerdoti.

Molti dei reperti rinvenuti presso il sito archeologico sono oggi ospitati presso il Museo di Capo Colonna, che risiede proprio a due passi dalle preziose rovine. Inaugurato nel 2006, merita assolutamente una visita. Così come anche il Museo Archeologico Nazionale di Crotone, sito all’interno della città murata medievale, che corrisponde all’antica acropoli di Kroton. Vi sono collezioni risalenti al neolitico e all’età del ferro, ma anche – ovviamente – moltissimi cimeli che ripercorrono la storia ellenica della colonia e dei suoi dintorni. In parte, si possono ammirare anche alcuni reperti provenienti proprio da Capo Colonna, come il Tesoro di Hera.

Capo Colonna

Fonte: iStock | Ph. Federico Neri

I resti del Tempio di Hera Lacinia, nel Parco Archeologico di Capo Colonna

Locri, l’antica Locri Epizefiri

Abbiamo accennato ad un’altra colonia greca, quella di Locri Epizefiri: fu l’ultima ad essere fondata in Calabria, all’incirca attorno al VII secolo a.C. Sono diverse le aree archeologiche tornate alla luce nel corso degli anni, appartenenti a questa antica colonia, divise tra l’odierna Locri e il vicino paese di Portigliola. Il nucleo più importante è quello che si dipana tra le colline e il mare, in un luogo che non venne più utilizzato come centro abitato. E ciò ne giustifica l’ottimo stato di conservazione, facendone uno dei siti più affascinanti di tutta la regione. Si possono vedere diversi tratti della cinta muraria che proteggeva la città, in prossimità della quale sorgevano numerosi santuari.

Tra i più belli vi è il Santuario di Persefone, al cui interno furono ritrovati tantissimi oggetti votivi, come terrecotte figurate e iscrizioni con dedica alla dea. E ancora il Santuario di Zeus, che divenne man mano sempre più grande assumendo notevole importanza per la città. All’interno delle mura, si possono ammirare i resti del Teatro romano di Locri, costruito nel I secolo a.C. sull’originale impianto greco, che è ancora visibile. Ma ci sono anche le rovine di altri edifici di culto e di abitazioni private, un vero e proprio museo a cielo aperto tutto da scoprire. Mentre all’esterno della cinta sorgono le necropoli, contenenti numerose tombe in cui vennero rinvenuti rari cimeli, alcuni in oro e altri metalli preziosi. La maggior parte di essi è oggi custodita nel Museo Archeologico di Locri Epizefiri, nei pressi del deposito votivo dedicato a Zeus.

Vibo Valentia, l’antica Hipponion

Fondata dai coloni di Locri Epizefiri per avere un porto sul mar Tirreno – senza dover passare per lo stretto, sotto il dominio di Rhegion -, la città di Hipponion è quella che oggi conosciamo con il nome di Vibo Valentia. Particolarmente suggestivo è l’impianto delle antiche mura della colonia, che in origine erano probabilmente lunghe 6 o 7 km e alte ben 10 metri. Oggi ne rimane solo un tratto di appena 500 metri, su cui però sorgono 8 torri di avvistamento. Nonostante tutto, queste mura sono le più imponenti presenti in Italia, ed è possibile che ulteriori scavi archeologici possano portare alla luce ancora qualche sorpresa. Al di là della cinta muraria, Vibo Valentia conserva numerose altre tracce del suo passato ellenico.

Un esempio è il tempo dorico di Persefone, ritrovato solamente nei primi anni del ‘900 all’interno del Parco delle Rimembranze. Secondo gli esperti, le sue rovine sarebbero databili attorno al VI-V secolo a.C. Altrettanto affascinanti sono i resti del tempio ionico di Persefone e Demetra, caratterizzato da due depositi sacri dedicati alle due divinità. Realizzato alla fine del V secolo a.C., sarebbe stato utilizzato almeno fino al pieno periodo romano, quando vi vennero costruite attorno alcune abitazioni. Infine, un’ultima tappa non può che essere presso la necropoli greca in località Scrimbia, risalente al VII secolo a.C. Qui furono trovati molti reperti, che oggi alloggiano nelle stanze del Museo Archeologico Statale Vito Capialbi, all’interno del Castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia.

Gioia Tauro, l’antica Metauros

A metà strada tra Rhegion e Hipponion, la colonia di Metauros fu un importante centro commerciale della Magna Grecia in Calabria. Corrisponde all’attuale Gioia Tauro, che ancora oggi risente della notevole influenza artistica e culturale portata qui nei millenni passati, con l’arrivo dei coloni greci. Sulla sua storia, le testimonianze sembrano essere piuttosto confuse. Tuttavia ci sono giunti numerosi reperti provenienti dal periodo ellenico, soprattutto dagli scavi che hanno riportato alla luce un’antica necropoli, nei pressi di contrada Petra. Qui sono state trovate oltre 1.500 sepolture risalenti tra il VI e il V secolo a.C., molte delle quali impreziosite da cimeli e manufatti di vario tipo.

In particolare, sono riemersi del vasellame e molte antiche anfore, che ci raccontano una storia ben precisa, fatta di importanti scambi commerciali e del ruolo che, di conseguenza, la città ebbe per l’economia della Magna Grecia. Molti di questi reperti sono oggi custoditi presso il Museo Metauros, situato all’interno di Palazzo Baldari: vi sono esposti alcuni bellissimi esemplari di ariballo, un piccolo vaso rotondo usato in età ellenica. Altri cimeli sono invece finiti tra le sale del Museo di Reggio Calabria, mentre alcuni sono addirittura volati oltreoceano, al Metropolitan Museum of Art di New York, che ha un ampio spazio espositivo dedicato all’arte greca.

Monasterace Marina, l’antica Kaulon

Kaulon

Fonte: 123RF

Il sito archeologico di Kaulonia, in riva al mare

L’antica colonia ellenica di Kaulon, attualmente sita nel territorio di Monasterace Marina, ha lasciato numerose testimonianze in Calabria, ed è un vero spettacolo – anche per la sua suggestiva posizione, a due passi dal mare. Gli scavi, iniziati alla fine dell’800, hanno portato alla luce tantissimi resti di edifici e cimeli in essi custoditi. Molto affascinante è l’area sacra, dove spicca il Santuario di Punta Stilo, un tempio dorico in arenaria, in cui si adoravano Afrodite e Zeus (e molto probabilmente altri dei, tra i quali Apollo e Artemide). Nei pressi sono stati rinvenuti i resti di un secondo tempio, che forse era dedicato a Poseidone o ad Apollo.

Altri edifici particolari sono la casamatta, una struttura fortificata dove furono rinvenute tracce di un culto dedicato a Demetra, nonché numerose monete in bronzo. Infine, gli archeologi hanno ritrovato i resti di diverse abitazioni private, la più suggestiva della quale è stata soprannominata la Casa del Drago: qui si può infatti ammirare un pavimento a mosaico che rappresenta un drago marino, il quale è poi diventato il simbolo del Parco Archeologico di Kaulonia. Tutti i reperti sono stati spostati presso il Museo di Monasterace Marina, esposti al pubblico per raccontare la storia ellenica di questo luogo incantevole.

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Apre Tiki Bay, l’area esterna di Acquaworld: i Caraibi a due passi da Milano

L’estate diventa ancora più spettacolare per chi non può andare in vacanza: Acquaworld, il parco acquatico appena fuori Milano, inaugura la sua nuova area esterna di oltre 10.000 metri quadrati. Tiki Bay è una vera e propria spiaggia tropicale, con palme e sabbia che sembrano provenire da un’isola dei Caraibi. Eppure è a due passi da una delle più grandi città d’Italia, e si prepara ora ad accogliere tantissime famiglie alla ricerca di un’oasi dove rilassarsi e divertirsi.

Tiki Bay, la nuova “spiaggia” di Milano

Sabbia fine, lettini e ombrelloni di paglia, tante palme e relax a non finire: sembra quasi un’isola caraibica, invece siamo alle porte di Milano – e più precisamente a Concorezzo, in provincia di Monza e Brianza. Proprio in questi giorni, con l’inizio della stagione estiva, Acquaworld ha inaugurato una nuova area esterna chiamata Tiki Bay, ed è proprio una spiaggia meravigliosa. Ha un’estensione di circa 10.000 metri quadrati, tante piscine dove fare il bagno e spazio a non finire per chi vuole semplicemente godersi una giornata al sole, senza bisogno di andare troppo lontano (o di attendere le sospirate vacanze).

Se già il parco acquatico, che ha aperto i battenti nel 2011, si è rivelato uno dei più importanti d’Europa, ora la sua area esterna va a raggiungere un nuovo record. In Lombardia non esiste infatti un altro posto simile, che possa racchiudere divertimento e relax in uno scenario incredibile dove è l’acqua a farla da padrone. Ce n’è proprio per tutti i gusti, dagli scivoli adrenalinici alle piscine per bambini, ma anche piccole oasi un po’ più riparate dove stendersi al sole e semplicemente lasciarsi alle spalle lo stress della vita di tutti i giorni.

Cosa fare a Tiki Bay

L’unico parco acquatico d’Italia che si estende sia al coperto che su un’ampia area esterna ha dunque inaugurato la stagione estiva con il botto. Tiki Bay è qualcosa di unico nel suo genere, che va ad aggiungersi alle già numerose attrazioni – acquatiche e non – presenti all’aperto ad Acquaworld. Tante sono le sorprese che attendono i visitatori, in procinto di affollare il parco ora che le belle giornate sono diventate davvero roventi. La prima è l’ampio playground acquatico adatto a grandi e piccini: vi trova spazio una vasca di quasi 1.000 metri quadrati, con acqua a 20 cm per garantire la massima sicurezza anche ai bambini nella fascia 0-12 anni.

La Maki Maki Tower, inoltre, è una grandissima water tower con ben 6 scivoli immersi in una vera e propria giungla tropicale. E per chi cerca solo il divertimento, Koana è un’area ad alto tasso d’adrenalina: c’è un mini magic cone, un mini boomerang, e due scivoli con discese su gommoni doppi, per bambini con un’altezza minima di 80 cm accompagnati da un adulto. E se invece qualcuno volesse solamente sdraiarsi al sole per una tintarella sotto il cielo di Milano? La spiaggia di ben 1.500 metri quadri ospita ombrelloni, lettini e tante palme per offrire un po’ di ombra.

Accanto sorge il Tiki Beach Bar, un chiringuito in legno dove trovare cibo e bevande per soddisfare tutti i palati. Infine, Tiki Bay accoglie un’area speciale dedicata al totale relax: si tratta di Cabanas Paradise, un vero angolo di paradiso con 4 gazebi ad accesso limitato e 2 vasche idromassaggio ad uso esclusivo. Insomma, non c’è davvero bisogno di aspettare le vacanze per divertirsi in spiaggia, grazie ad Acquaworld e alle sue tantissime novità.

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Il trekking con vista sul mare più bello del mondo

La Costa Smeralda è la meta ideale per una fuga nella natura.. Oltre a godere di una terra dove il verde la fa da padrone, offre il trekking con vista mare più bello del mondo. Parliamo del Pevero Health Trail, che si snoda lungo una delle aree di maggiore pregio ambientale del tratto costiero della Gallura nel nord-est della Sardegna e che quest’anno è stato potenziato e arricchito con l’obiettivo di renderlo ancora più invitante e fruibile per i suoi visitatori in ogni periodo dell’anno.

Pevero Health Trail, immersione nella natura e nella storia

Aperto nell’estate del 2017, il Pevero Health Trail – realizzato da Smeralda Holding in collaborazione con il Consorzio Costa Smeralda e il Pevero Golf Club – si sviluppa nell’area incastonata fra il Pevero e il Romazzino e che prende il nome di Monti Zoppu (Monte Zoppo), passando per due delle più belle spiagge di tutta la Costa Smeralda: la baia di Porto Liccia e la baia del Grande Pevero.

Complessivamente, il sentiero è lungo tredici chilometri, tutti sterrati, con una difficoltà di percorrenza che varia in base alle zone – in alcune è bassa, in altre media. Cinque i punti di ingresso e uscita al Pevero Health Trail: Grande Pevero, Pevero, Piccolo Romazzino, Romazzino e Porto Liccia. Numerose le scoperte regalate dal tragitto immerso in una zona ricca di biodiversità.

Il paesaggio dominante è quello della macchia mediterranea, con piante di ginepro, lentisco, fillirea, corbezzolo, olivastro, mirto, erica, cisto e, nei punti più riparati dal vento, leccio. Ma non mancano la particolarità, come il ginepro fenicio e quello chiamato ‘coccolone’, con cui venivano costruire le travi per sostenere i tetti degli stazzi galluresi, ma anche piante protette dalle convenzioni internazionali. Nelle dune del Grande Pevero si può invece ammirare la Vulneraria barba di Giove, che in Sardegna si trova solo a Capo Caccia, vicino ad Alghero, e in qualche isola dell’arcipelago della Maddalena.

L’immersione completa nella natura della Costa Smeralda va di pari passo con un viaggio nella storia di questi luoghi. Durante il tragitto, infatti, i visitatori possono imparare che cosa fossero lu stazzu, la tipica casa-azienda della Gallura, e lu rotu, uno spiazzo in lastre di granito in cui, facendoci passare sopra i buoi, veniva trebbiato il grano.

Postazioni fitness e percorso spirituale

Oltre alle meraviglie appena descritte, il Pevero Health Trail comprende 11 postazioni fitness dedicate alla flora autoctona: Lavanda, Rosmarino, Cisto, Mirto, Lentisco, Ginestra, Corbezzolo, Ginepro, Euforbia, Caprifoglio e Tamarice. Ciascuna è dotata di panche e attrezzature per esercizi, per unire la camminata e la corsa allo sport all’aria aperta.

Il Pevero Health Trail è anche un percorso spirituale, poiché offre l’occasione di visitare la Madonna dello Speronello, che si affaccia sul golfo del Grande Pevero. Portata via da Montalto di Castro nell’alluvione del novembre 2012, la statua è stata ritrovata nei fondali della Costa Smeralda.

Il punto più suggestivo del percorso, però, è la vetta di Monti Zoppu, su cui è stato sistemato un Instagram Point Costa Smeralda in legno, dove farsi un selfie ricordo catturando un panorama di inaudita bellezza.

Trekking panoramico in Costa Smeralda: info utili

Gli itinerari del Pevero Health Trail possono essere praticati sia a piedi che in sella alla mountain bike, si intrecciano in più punti e sono tutti molto ben segnalati da cartelli realizzati in legno riciclato, colorati di bianco e rosso secondo i canoni del Club Alpino Italiano, che oltre a indicare le varie direzioni forniscono notizie sui punti di interesse storici o ambientali.

In aiuto alla segnaletica, si può consultare il tragitto anche su mappa cartacea, scaricabile dal sito del Consorzio Costa Smeralda, o con un Qr code presente in tutti i cartelli, grazie al quale si potrà anche stabilire con esattezza la propria posizione avvalendosi semplicemente di uno smartphone.

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In questo paradiso terrestre puoi percorrere le orme di Ernest Hemingway

Forse camminando nelle stanze di questa casa potresti sentire ancora il ticchettio della macchina da scrivere, e non una qualunque, ma quella di uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi, che ha ricevuto anche il Premio Nobel per la letteratura. Siamo in Florida a Key West, nella casa – museo di Ernest Hemingway, una location che vale la pena visitare soprattutto se si programma una visita in questa splendida cittadina nella zona più a sud degli Stati Uniti.

L’edificio è affascinante, sembra un vero e proprio paradiso terrestre, e ricorda le architetture tipiche di quest’area, inoltre è ancora abitato: la casa, infatti, ospita ben 60 gatti. Tra le altre peculiarità dispone di una piscina interrata, un lusso per l’epoca, e un lussureggiante giardino.

Key West, la casa museo di Ernest Hemingway

A Key West Ernest Hemingway ha vissuto per diversi anni, e nella sua casa, un suggestivo edificio in stile coloniale, ha scritto alcune delle sue opere più celebri. Oggi è possibile visitare la struttura, respirare i luoghi in cui il Premio Nobel ha dato vita alle sue storie e sentirsi un po’ parte di quella magia che scaturisce dalle dita e dalla mente di scrittori del suo calibro.

Ernest Hemingway è arrivato nella cittadina della Florida nel 1928, insieme alla seconda moglie Pauline, ma soltanto nel 1931 si sono trasferiti nella casa che si trova in Whitehead Street. L’edificio risale al 1851, l’architettura è un perfetto esempio di stile coloniale spagnolo. Quando è stata acquistata era in rovina, ma questo non ha impedito allo scrittore e alla moglie di intuire la meraviglia che sarebbe diventata dopo i lavori: un vero e proprio paradiso terrestre.

Tra le sue peculiarità la grande piscina interrata, la prima dell’epoca nella cittadina, che si trova nel parco che circonda la dimora. Inoltre, l’arredamento richiama i tanti viaggi che Hemingway ha compiuto nel corso della sua vita.  La copia poi si è separata nel 1940, ma lo scrittore (che successivamente si è trasferito a Cuba con la terza moglie) ha continuato a visitare la cittadina della Florida.

Gli ospiti speciali della casa di Hemingway

Nella casa di Key West vivono ancora oggi degli ospiti davvero speciali: si tratta di circa 60 gatti accomunati da una particolarità. Molti di loro, infatti, sono polidattili, ovvero hanno sei dita. La metà in maniera visibile, tutti comunque sono portatori del gene, come viene spiegato sul sito della Hemingway Home.

Pare, inoltre, che alcuni di questi felini che abitano nel parco del museo, siano discendenti di Biancaneve, il gatto che lo scrittore Premio Nobel aveva ricevuto in dono dal capitano di una nave. E, sempre in suo onore, ogni esemplare è stato chiamato con il nome di un personaggio famoso, proprio come faceva lui.

L’interno della casa

L’interno della casa di Hemingway è un viaggio in quelle che sono state le sue passioni come la pesca, a cui è dedicata una parete nel soggiorno. Ma non mancano la macchina da scrivere, foto di amici, testimonianze della sua vita per un vero e proprio viaggio alla scoperta dell’uomo dietro l’autore tanto celebre e amato in tutto il mondo. All’esterno, oltre a una particolare fontana a forma di nave, si trova anche il suo studio dove lavorava ogni giorno.

L’edificio è aperto ogni giorno dalle nove del mattino alle cinque del pomeriggio. La cittadina di Key West, poi, vale la pena una visita, affascinante, ricca di locali, fa immergere ancora di più in quell’atmosfera in cui sembra di poterci far ricalcare le orme del grande scrittore.

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Puoi sentirti una star per una notte dormento negli hotel preferiti dalle celeb

Esclusivi, in luoghi meravigliosi e in cui sentirsi star per una notte: stiamo parlando degli hotel preferiti dalle celeb, strutture che uniscono il confort all’eleganza, immerse in destinazioni da togliere il fiato e dove regalarsi istanti di assoluto relax e bellezza. E magari sorseggiare un drink con qualche celebrità a pochi passi di distanza.

Ce ne sono diversi, ovviamente si trovano in destinazioni meravigliose e, ognuno di loro ha qualche peculiarità che lo rende unico e meta perfetta per una vacanza da sogno. Se state pianificando una fuga dalla quotidianità, vi piacerebbe farvi coccolare come delle star e avete budget necessario per trasformare il sogno in realtà, ecco alcuni degli hotel più amati dai vip di tutto il mondo.

Cap d’Antibes – Hotel du Cap-Eden Roc

La Costa Azzurra è una delle mete più amate dalle star di tutto il mondo: il mare cristallino del sud della Francia, le coste frastagliate immerse nella natura, i locali alla moda: questi sono solo alcuni dei tanti motivi per cui Cap d’Antibes e l’Hotel du Cap-Eden Roc sono molto frequentati dalle celeb. Ristoranti e bar, suite da sogno, spa e spazi dedicati al benessere, fanno di questa struttura un luogo da sogno. Inoltre, è anche la location dove si tiene l’amfAR Gala, una cena di gala con asta benefica che si svolge in concomitanza con il Festival di Cannes. Inutile sottolineare la grande presenza di vip da tutto il mondo.

Cap d’Antibes, alcune modelle durante l'amfAR Gala 2022 all'Hotel du Cap-Eden Roc

Fonte: IPA

Cap d’Antibes, una sfilata durante l’amfAR Gala 2022 all’Hotel du Cap-Eden Roc

Istanbul – Ciragan Palace Kempinski

Ci spostiamo a Istanbul, una città affascinante in cui immergersi nella storia, ammirare architetture del passato e strutture più recenti o farsi coccolare in un Hammam. Qui si trova il Ciragan Palace Kempinski: 310 camere, ristoranti, bar, terme e una piscina a sfioro. Da non dimenticare le suite che si trovano nell’edificio storico e che offrono ai propri ospiti il massimo della privacy e del lusso. Chi tra le celeb vi ha soggiornato? Membri delle famiglie reali, ma anche attori e cantanti: un’intera parete è dedicata agli scatti dei tanti vip che sono stati ospiti del Ciragan Palace Kempinski e, tra questi, è possibile individuare star come Madonna e Naomi Campbell.

Whistler Blackcomb – Four Seasons Resort

Le montagne, la natura, la possibilità di dedicarsi agli sport invernali, oppure a bellissime passeggiate: tutto questo è possibile a Whistler Blackcomb in British Columbia. In questa località, considerata una delle più importanti stazioni sciistiche del Nord America, si trova il Four Seasons Resort dove rilassarsi, immersi in un’atmosfera elegante e al tempo stesso che si inserisce alla perfezione nell’ambiente circostante. Si dice che sia molto amato da star come Jason Momoa, Hugh Jackman e la famiglia Beckham.

Lago di Como – Grand Hotel Tremezzo

Il Lago di Como in Italia è una delle mete più amate delle star, non stupisce quindi che lì si trovi uno degli hotel italiani dove incontrare le celebrities. Si tratta del Grand Hotel Tremezzo che si trova sulla sponda occidentale dello specchio acqueo. Ristoranti, spa e l’impareggiabile vista sulle acque del celebre lago, sono solo alcuni dei dettagli che affascinano di questa location stupenda, dove hanno soggiornato anche artisti famosi. Qualche nome? Pare che ci siano stati, tra gli altri, attori come Natalie Portman ed Edward Norton.

In Italia sul Lago di Como il Grand Hotel Tremezzo

Fonte: iStockPhoto – foto di Moonstone Images

Lago di Como, l’esterno del Grand Hotel Tremezzo

Utah – Amangiri

Perfettamente integrato con l’ambiente circostante è l’Amangiri che si trova in Utah, negli Stati Uniti. Se all’esterno domina il paesaggio desertico fatto da gole e altipiani, e da una suggestiva roccia rossa, le suite hanno un carattere moderno ed essenziale e sono la location perfetta per una vacanza immersiva nella natura selvaggia, ammirando panorami unici al mondo. Tanti i vip che lo frequentano come Emily Ratajkowski o Kanye West, che pare abbia trascorso proprio lì la luna di miele con la nuova moglie Bianca Censori.

In Utah, l'hotel Amangiri frequentato dai vip

Fonte: IPA / The Grosby Group

In Utah, l’hotel Amangiri perfettamente integrato con l’ambiente circostante
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In Italia arriva una nuova compagnia low cost

In un’estate destinata a prezzi sempre in aumento, arriva forse una notizia che può far trattenere un minimo in più nel nostro portafoglio: nei cieli italiani sta per farsi spazio una nuova compagnia aerea low cost. Si tratta di un vettore a noi poco noto che proviene dall’India e che, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, avrebbe comprato 500 Airbus A320 e A321neo, generando il più grande ordine singolo della storia dell’aviazione.

Non è finita qui perché, sempre secondo il quotidiano nazionale, ne deve ricevere altri 480 nel prossimo decennio, mentre hanno già spiccato il volo 307 aeromobili.

IndiGo sbarcherà a breve in Italia

La compagnia low cost indiana che ha deciso di puntare al mercato del sud-est asiatico, dell’Africa e dell’Europa – Italia compresa – si chiama IndiGo. Come si può leggere sul giornale sopracitato, l’amministratore delegato di IndiGo Elbers ha candidamente ammesso: “Diciamo che siamo poco conosciuti al di fuori dell’India”. Magari qualcosa sta cambiando adesso grazie all’accordo di codeshare che abbiamo con Turkish Airlines e che ci consente di vendere voli per l’Europa con scalo a Istanbul“.

Il futuro secondo lui non è la Cina ma l’India, tanto che sostiene che diverrà la più grande economia del mondo in circa un paio di anni. Senza dimenticare, come ha ribadito l’amministratore delegato, che: “Con circa 750 milioni di under 30 in India si trova anche la più grande fetta di popolazione giovane”.

La storia della compagnia

IndiGo è nata nell’ormai lontano 2006 e si tratta di una compagnia aerea privata che solo nei primi cinque mesi di quest’anno, secondo i dati del ministero indiano dei Trasporti, ha portato in giro per il mondo 36,42 milioni di persone: la quota di mercato sui voli interni all’India oscilla, a seconda dei mesi, tra il 55 e il 61% in questa prima parte dell’anno.

Dopo circa 17 anni, il vettore indiano arriva a vantare un ventaglio di un totale di 500 milioni di clienti. I motivi di questo successo, stando a quanto sostiene l’amministratore delegato, sono da imputare ha:

  • voli sempre in orario: in India tra meteo avverso e infrastrutture è quasi un miracolo;
  • le tariffe sono convenienti: in questo modo si attraggono anche viaggiatori che non hanno mai volato;
  • è una compagnia low cost ma non low quality: il costo inferiore alla media non si traduce in cattiva qualità;
  • la rete di collegamenti si espande sempre di più: attualmente vanta 78 destinazioni in India, e a breve – e per il momento – se ne aggiungeranno 32 in ambito internazionale.

Quando e dove arriverà in Italia

Il piano di espansione all’estero messo a punto da IndiGo prevede l’avviamento di nuovi collegamenti diretti in Asia e in Africa. Per quanto riguarda il nostro continente, l’attuale partnership con Turkish Airlines permette di far volare i passeggeri indiani verso 33 città, tra cui anche alcune che fanno parte del Belpaese.

Tuttavia, nel momento in cui arriveranno i primi Airbus A321 Xlr – ovvero dei velivoli che riescono a coprire distanze di 8.700 chilometri -, secondo l’amministratore delegato di IndiGo verranno certamente inaugurati collegamenti diretti tra India e Italia.

Per quanto concerne le città in cui si prevedono tratte no stop non ci sono anticipazioni, ma molto probabilmente all’inizio saranno Milano, Roma, Bologna e Venezia.

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Tour alla scoperta dei gioielli più belli della Mitteleuropa: Praga, Budapest, Bratislava e Vienna

Avete mai sentito parlare della Mitteleuropa? Sicuramente sì perché in realtà è solo uno dei vari nomi con cui si identifica l’Europa centrale, una zona del nostro continente che nasconde vere e proprie destinazioni di pregio.

Ne sono un esempio le città di Praga, Budapest, Bratislava e Vienna che si possono tranquillamente scoprire grazie a un tour organizzato da Caldana Europe Travel, un grande e dinamico tour operator specializzato nell’organizzazione di viaggi guidati in Italia e in Europa per famiglie, coppie, single e grandi gruppi.

A tempo di Valzer sul Danubio, il fiume che attraversa la Mitteleuropa

Una delle altre maniere con cui viene chiamata la Mitteleuropa è Europa danubiana. E no, non è un caso. Questo incredibile fiume, con la sua lunghezza di 2.860 km, è il secondo corso d’acqua più lungo del continente, nonché il fiume navigabile più lungo dell’Unione europea.

Passa attraverso numerosi Paesi, tra cui quelli che riguardano le quattro splendide Capitali di questa zona: Praga, Budapest, Bratislava e Vienna. Grazie al tour organizzato da Caldana Europe Travel, è quindi possibile godere dei suoi lussureggianti e imperdibili panorami, così come andare alla scoperta di tutti i preziosi siti che conservano gelosamente queste eleganti città.

Partendo dalla città definita magica, Praga, e seguendo il ritmo di questo enorme fiume, si corre alla scoperta di angoli che sembrano usciti direttamente da una fiaba. Uno di questi è il Castello Hradcany, un maniero pieno di tesori d’arte e simboli della storia praghese. Poi ancora la Cattedrale di San Vito, il Palazzo Reale, la Chiesa romanica di San Giorgio e il Vicolo d’Oro.

Praga - Orologio astronomico medievale

Fonte: Caldana Europe Travel

Praga – Orologio Astronomico medievale

Il viaggio a Praga continua alla volta della Città Vecchia, cuore storico della capitale, dove svettano incredibili tesori come la Torre con il celebre Orologio Astronomico medievale, la Chiesa barocca di San Nicola e la Chiesa di Santa Maria di Tyn.

Praga, oltre a essere conosciuta come la Città Magica, è anche nota come la Città d’Oro e la Città delle 100 Torri. Si tratta perciò di un luogo dal fascino inimitabile, tanto che Caldana Europe Travel ha deciso di dedicarle un tour speciale per scovare tutti i suoi più preziosi segreti.

Praga - Ponte Carlo

Fonte: Caldana Europe Travel

Praga – Ponte Carlo

Cinque profondi giorni che portano di fronte a tutto il meglio di questa città a partire dai suoi siti più imponenti, come quelli che vi abbiamo descritto sopra ai quali si aggiungono Mala Strana, la “Città Piccola”, cuore del Barocco boemo con tutte le sue meraviglie, la suggestiva Isola di Kampa e un altro grande simbolo di Praga: il Ponte Carlo, che da sette secoli collega la Città Vecchia e la Città Piccola.

Poi ancora l’antico Quartiere Ebraico che, senza ombra di dubbio, è uno dei più interessanti della Capitale e la Città Nuova, zona in cui si innalzano in cielo alcuni tra i più bei palazzi di Praga e importanti piazze, come quella di San Venceslao.

Bratislava

Fonte: Caldana Europe Travel

Bratislava

A seguito del pernottamento, la tappa in cui attraccare è Bratislava, meravigliosa capitale che si specchia sulle rive del Danubio. Imperdibile una visita del centro città dove si innalzano fieri edifici storici di pregevole bellezza come il Duomo di San Martino, il Palazzo del Primate e la Chiesa dei Francescani.

Budapest

Fonte: Caldana Europe Travel

Budapest

Poi ancora Budapest, capitale dalla doppia anima e vera e propria Regina del Danubio. La giornata inizia a Pest, zona moderna della città situata sulla riva sinistra di questo affascinante fiume. Qui a conquistare il visitatore sono la solenne Piazza degli Eroi, il Parco Civico, l’elegante Viale Andrassy, la Basilica di Santo Stefano, la Sinagoga e il Parlamento.

Previste delle visite anche presso la zona della raffinata Via Vaci e del pittoresco Mercato Coperto che sfoggia un tetto in maioliche colorate.

Nel pomeriggio direzione Buda, la parte più antica della città, sulla riva destra del Danubio. Da queste parti si viene completamente immersi da scenografie spettacolari e da atmosfere che ricordano altri tempi. Il tutto inerpicandosi tra case colorate che si fanno spazio nel quartiere del Palazzo Reale, il quale ospita anche l’antica Chiesa gotica di Matyas, la Piazza della Santissima Trinità ed il Bastione dei Pescatori. E per terminare in bellezza la visita di questa città da sogno c’è anche la possibilità di partecipare a una vera e propria crociera sul Danubio, una di quelle esperienze che vale la pena fare almeno una volta nella vita.

Vienna - Monumento a Mozart

Fonte: Caldana Europe Travel

Vienna – Monumento a Mozart

Poi Vienna, con il suo maestoso centro storico dove a lasciare a bocca aperta sono la Chiesa degli Agostiniani e l’imponente Palazzo della Hofburg.

Il tour prosegue alla volta di Piazza degli Eroi per poi arrivare al Viale del Graben, dove ancora è possibile gustare le prelibatezze di Demel, la pasticceria preferita dalla principessa Sissi. Subito dopo arrivo al Duomo gotico di Santo Stefano, che senza ombra di dubbio lascia esterrefatti.

L’itinerario su Vienna non è di certo finito qui: si ha l’opportunità di ritrovarsi al cospetto di luoghi ed edifici con i quali l’Impero asburgico ha voluto rappresentare la sua magnificenza. Ne sono degli esempi l’Opera, il Parlamento, il Municipio, e la Chiesa Votiva.

Non manca la possibilità di tuffarsi nell’anima moderna di questa città presso l’Hundertwasser, e visitare le meraviglie del Palazzo del Belvedere e del Palazzo del Principe Eugenio di Savoia.

La visita della capitale austriaca si chiude in grande stile: si va alla scoperta del Castello di Schönbrunn, grandiosa residenza estiva della famiglia imperiale che conta oltre 1400 stanze. Grazie a questo ci si sentirà parte della vita quotidiana alla corte degli Asburgo: come un sogno che si avvera.

Lubiana

Fonte: Caldana Europe Travel

Lubiana

E per rendere il tour più speciale che mai, sulla via del ritorno sosta a Lubiana, spettacolare capitale della Slovenia che si distingue per essere particolarmente frizzante e piena di eventi culturali.

I luoghi di Sissi nella Mitteleuropa

L’Imperatrice Sissi, il cui nome per intero era Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, nella Mitteleuropa ha lasciato moltissime delle sue tracce.

Grazie a questi tour, quindi, è possibile andare a conoscere alcuni dei suoi posti del cuore, come quelli in cui lei ha fatto la storia.

Cresciuta piuttosto libera da vincoli sociali e di comportamento imposti alla nobiltà mitteleuropea del XIX secolo, è ancora oggi un vero e proprio simbolo della monarchia asburgica.

Vienna - Palazzo Hofburg

Fonte: Caldana Europe Travel

Vienna – Palazzo Hofburg

Sissi arrivò in Austria dopo essersi sposata con Francesco Giuseppe all’età di 17 anni e qui, come è possibile immaginare, sono tanti i siti  in cui camminare sulle sue orme. Vienna, per esempio, è uno di questi: ci sono le sue due maestose residenze chiamate la Reggia di Schönbrunn e il Palazzo Hofburg. Ma la verità è che in questa magica capitale tutto parla di lei.

Stando ai documenti, la bella Imperatrice era follemente innamorata dell’Ungheria, di cui divenne anche Regina nel 1867. Il luogo in cui ritrovare Sissi a Budapest è il Castello di Buda, una meraviglia ben visibile praticamente da tutta la città e visitabile ancora oggi.

Inoltre, una delle residenze preferite dell’imperatrice Sissi si trova a pochi chilometri da qui ed è il castello di Gödöllő, costruito nel XVIII secolo e donato dal popolo ungherese all’Imperatore e alla Regina come regalo di nozze.

Le meraviglie storiche più maestose della Mitteleuropa

Come si è potuto percepire dalle righe precedenti, la Mitteleuropa è una zona evocativa, affascinante, a tratti nostalgica, che si identifica nell’ambiente e nella tradizione culturale dell’Impero Asburgico.

Sono perciò tantissimi i palazzi, i castelli e i luoghi storici maestosi che si possono incontrare lungo il cammino.

I protagonisti del Rinascimento praghese, per esempio, furono Ferdinando I d’Asburgo, che fece costruire il Palazzo del Belvedere e i relativi e più che eccezionali giardini all’italiana, e Rodolfo II d’Asburgo, che trasferì la sua corte da Vienna a Praga rendendola una delle più raffinate, ricche e rinomate città nel continente europeo.

Gli Asburgo sono parte integrante anche di Bratislava e del suo sontuoso Castello, un imponente complesso che è stato ricostruito più volte nel corso dei secoli. Una prima e importante ricostruzione diede a questa incredibile architettura un tocco rinascimentale, seguito poi da modifiche barocche ai tempi di Maria Teresa d’Austria che lo resero una fortezza inespugnabile a residenza regale.

Budapest - Sede del Parlamento Ungherese

Fonte: Caldana Europe Travel

Budapest – Sede del Parlamento Ungherese

Budapest è la perfetta definizione di città imperiale e da non perdere da queste parti, oltre a quello di cui vi abbiamo parlato sopra, è Piazza degli Eroi. Essa possiede il Monumento del Millenario con le statue dei capi delle sette tribù che hanno fondato l’Ungheria alla fine del IX secolo ed altre statue in piedi che raccontano la Storia del Paese.

Quando il monumento fu costruito in origine, la spettacolare Ungheria era parte dell’Impero austriaco e le ultime cinque statue sulla sinistra del colonnato erano riservate ai membri regnanti della dinastia Asburgo. Anche se, è bene sapere, esso fu danneggiato nel corso della Seconda Guerra Mondiale e poi ricostruito, ma le statue dei membri della famiglia Asburgo vennero rimpiazzate con le attuali figure.

A Vienna i luoghi imperiali sono pressoché infiniti. Oltre alla Reggia di Schönbrunn. ovvero l’ex residenza estiva degli Asburgo, e il complesso dell’Hofburg che si estende per 240.000 metri quadrati ed è formato da 18 ali, 19 cortili e 2.600 stanze, ci sono anche i sontuosi ed eleganti Palazzi del Ring dove dimorarono l’arciduca Ludwig Viktor, in un palazzo in Schwarzenbergplatz, e l’arciduca Guglielmo con il suo magnifico palazzo sul Parkring.

Poi ancora la magica Chiesa degli Agostiniani dove si sposarono, tra gli altri, l’imperatore Francesco Giuseppe e Sissi, nel 1854, e in cui sono sepolti 54 cuori di membri della famiglia imperiale.

Insomma, i tour targati Caldana Europe Travel consentono di fare una vera e propria immersione nell’anima della Mitteleuropa, scoprendo non solo delle vere e proprie città-gioiello, ma anche i panorami più autentici del Danubio, i luoghi del cuore della Principessa Sissi e alcune delle più incredibili architetture imperiali che impreziosiscono il nostro continente.

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Dal posto finestrino di questo treno puoi ammirare paesaggi spettacolari

Sei pronto a vivere un’esperienza indimenticabile, un viaggio emozionante attraverso incantevoli paesaggi che ti lasceranno senza fiato? Allora sali a bordo del treno panoramico di Bergen e lasciati conquistare dalla magia della Norvegia, un Paese che sa come incantare e sorprendere i suoi visitatori con la sua bellezza selvaggia e incontaminata.

Il Bergen Railway non è solo un mezzo di trasporto, è un’emozionante esperienza che difficilmente potrai dimenticare.

La linea ferroviaria, inaugurata nel 1909, collega la città di Bergen, sulla costa occidentale della Norvegia, con la capitale Oslo, attraversando montagne, ghiacciai, cascate e vette innevate.

Questo straordinario viaggio in treno ti porterà attraverso alcune delle regioni più affascinanti e incontaminate della Norvegia, regalandoti un’esperienza indimenticabile e un’immersione totale nella bellezza selvaggia di questo Paese nordico.

L’itinerario del Bergen Railway, alla scoperta della Norvegia

Bergen

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Bergen, Norvegia

La nostra avventura comincia alla Stazione Centrale di Oslo, salendo a bordo di un treno con il quale attraverseremo i bellissimi sobborghi di Asker, Bærum e Drammen, fino a immergerci nella maestosa campagna norvegese, alla scoperta delle meraviglie naturali di questa terra magica.

Valle di Hallingdal

Dopo un paio d’ore, faremo tappa alla stazione di Flå nella meravigliosa Valle di Hallingdal, meta ideale per gli amanti dell’avventura. Infatti, a soli 2 chilometri dalla stazione, è possibile visitare il parco Bjørneparken dove potrai incontrare orsi, leopardi dell’Amur, alci, linci e molti altri animali.

Il tour continua attraversando Nesbyen per giungere infine a Gol, da cui potrai facilmente raggiungere Hemsedal, una delle migliori località sciistiche della Norvegia, mentre in estate è uno dei paradisi per gli escursionisti.

Geilo

Il treno prosegue risalendo la maestosa montagna verso Geilo, la rinomata località sciistica che incanta milioni di turisti ogni inverno.

Questo pittoresco villaggio di montagna, situato a metà strada tra Oslo e Bergen, è il regno degli amanti delle attività all’aria aperta. Perfetto sia in inverno, quando le piste di sci diventano il fulcro dell’attività e il paesaggio si trasforma in un’incantevole distesa innevata, sia in estate, quando i prati fioriti e i sentieri escursionistici attirano gli amanti della natura e dell’avventura.

Per i più coraggiosi, suggeriamo di provare il brivido dell’adrenalina facendo rafting o percorrendo le lunghe zipline del Geilo Summer Park. In alternativa, è possibile rilassarsi facendo pesca o equitazione.

E se hai bisogno di una pausa rigenerante dopo tutta questa avventura, concediti un momento di relax in una delle numerose spa che si trovano nel villaggio.

Hardangervidda

Il treno sale poi sull’altopiano di Hardangervidda, regalandoti un’esperienza unica che ti lascerà senza fiato. Rimarrai stupito dalla bellezza della montagna che circonda le stazioni di Ustaoset e di Haugastøl, mentre la tappa finale ti lascerà a bocca aperta. Stiamo parlando di Finse, il villaggio montano che sembra appeso tra cielo e terra.

Finse non è solo uno degli scenari più suggestivi della Norvegia, ma anche una delle sue gemme nascoste. Accessibile soltanto in treno, questo piccolo villaggio offre ai visitatori esperienze uniche in ogni stagione. In estate, puoi pedalare lungo il famoso percorso panoramico Rallarvegen, mentre in inverno potrai provare lo snowkite, con viste mozzafiato sulla valle circostante.

Norvegia dei fiordi

Immergiti in un’esperienza senza pari che ti farà scoprire la bellezza mozzafiato dei fiordi. La linea ferroviaria Flåmsbana ti porterà fino al pittoresco villaggio di Flåm, sulla maestosa Aurlandsfjord.

Potrai ammirare quest’angolo di paradiso nell’itinerario “Norway in a nutshell”, vivendo un’emozionante crociera sul fiordo di Nærøyfjord, patrimonio dell’Unesco.

Voss

Stiamo per giungere a una delle fermate principali: Voss, il fulcro dell’avventura norvegese.

Se sei alla ricerca di un po’ di adrenalina, sei nel posto giusto: potrai scegliere tra una serie di attività come il rafting, il paracadutismo, il ciclismo e l’escursionismo. Inoltre, prendendo la funivia Voss Gondol direttamente dalla stazione ferroviaria fino alla cima del monte Hanguren, potrai ammirare una vista mozzafiato a 820 metri d’altitudine.

Bergen

In solo un’ora di treno raggiungerai la tua destinazione finale: Bergen. Una città incastonata tra montagne e mare risplende come una gemma preziosa sulla costa occidentale della Norvegia.

Questa affascinante località ti accoglie con il suo porto storico, le case colorate di legno che si riflettono nelle acque tranquille e le stradine acciottolate che raccontano storie di un passato epico.

Perdersi tra i vicoli di Bergen significa immergersi in un’atmosfera magica, in cui il tempo sembra essersi fermato e la tradizione norvegese palpita in ogni angolo. Il profumo del mare si mescola con quello delle piogge che bagnano dolcemente la città, mentre le montagne circostanti vegliano su di lei come guardiani silenziosi.

Sali a bordo del Bergen Railway e lasciati conquistare dalla magia della Norvegia, un Paese che ti rapirà con la sua bellezza paesaggistica e la sua autenticità. Per tutte le informazioni e i dettagli sui tour e gli itinerari di viaggio, vi suggeriamo di consultare il sito ufficiale.

Finse, Norvegia

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Finse, Norvegia
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Conosci la leggenda di quest’isola santuario?

Il Montenegro, un Paese dalle mille sfumature e dal fascino senza tempo, è un gioiello incastonato tra le acque cristalline dell’Adriatico e le maestose montagne che ne abbracciano il territorio.

Un luogo dove paesaggi spettacolari e natura incontaminata si fondono armoniosamente con la storia e le tradizioni di un popolo orgoglioso e ospitale. Terra di contrasti e di emozioni, il Montenegro rapisce il cuore dei visitatori, offrendo un’esperienza indimenticabile fatta di avventure, scoperte e sensazioni uniche.

Oggi, però, vogliamo soffermarci su un luogo veramente speciale e affascinante: l’isola di Gospa od Skrpjela, meglio conosciuta come Nostra Signora delle Rocce. Questa piccola isola artificiale, nata dall’amore e dalla fede di un popolo, è un angolo di paradiso che regala ai visitatori un panorama mozzafiato sulla baia di Kotor e sulle montagne circostanti.

Da qui, lo sguardo può spaziare sull’infinito, tra le acque brillanti e le cime maestose, all’insegna dell’assoluto relax.

Questo luogo di interesse storico e culturale attrae visitatori da tutto il mondo, desiderosi di ammirare la bellezza naturale del paesaggio circostante e di esplorare il ricco patrimonio artistico e religioso dell’isola.

Dominata dalla chiesa e dal suo piccolo museo, Gospa od Skrpjela offre un’esperienza unica, permettendo di immergersi nella storia, nell’arte e nelle tradizioni locali di questa affascinante regione balcanica.

La leggenda di Nostra Signora delle Rocce

Chiesa di Nostra Signora delle Rocce

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Chiesa di Nostra Signora delle Rocce, isola di Gospa od Skrpjela, Perast, Montenegro

L’affascinante leggenda di Nostra Signora delle Rocce ha origine nel XV secolo, precisamente il 22 luglio 1452, quando due marinai locali fecero un’incredibile scoperta. Mentre navigavano nelle acque tranquille della baia, trovarono un’icona della Madonna con il Bambino su una scogliera.

Portarono a casa l’immagine più volte, ma scompariva sempre per riapparire nel luogo dove era stata trovata.

Si convinsero allora che la Vergine volesse rimanere lì per sempre e così decisero di costruire una chiesa e, insieme ad essa, di creare una vera e propria isola in suo onore come protettrice dei pescatori e dei marinai.

Fu così che al centro dell’isola venne costruita la Chiesa di Nostra Signora delle Rocce, un tempio cattolico dalla struttura simile a una moschea, eretto per difendersi da eventuali attacchi ottomani.

Ancora oggi si celebra, ogni 22 luglio, la nascita dell’isola con una festa solenne, durante la quale una processione di barche costeggia il pittoresco fiordo.

La leggenda di Nostra Signora delle Rocce rappresenta la forza della fede, dell’amore e della dedizione, tuttora fonte di emozioni per i visitatori e simbolo intramontabile di questa terra affascinante.

L’isola di Gospa od Skrpjela: un tesoro di storia, arte e bellezza

L’isola di Gospa od Skrpjela, circondata dalle acque cristalline e dalle imponenti montagne, offre ai visitatori un’esperienza indimenticabile, ricca di emozioni e di fascino.

Al centro si erge la maestosa chiesa di Nostra Signora delle Rocce, un capolavoro barocco che affascina i visitatori con la sua facciata elegante e il suo interno riccamente decorato. Entrando nella chiesa, si viene immediatamente rapiti dalla bellezza degli affreschi e delle sculture che adornano le pareti e gli altari, testimoniando la profonda devozione e la maestria artistica dei secoli passati.

Tra le opere più significative, spicca l’arazzo della Vergine, creato da Jacinta Kunic, una donna originaria della città di Perast. Realizzato con fili d’argento e d’oro, Jacinta ci ha impiegato venticinque anni per completare il ricamo, intrecciandovi addirittura i capelli. Purtroppo, tale sforzo le costò la vista. Un duro lavoro dopo il quale, purtroppo, diventò cieca.

Annesso alla chiesa, il piccolo museo di Gospa od Skrpjela offre ai visitatori una preziosa opportunità per conoscere più da vicino la storia e le tradizioni di questa affascinante isola e della regione circostante. Tra gli oggetti esposti, si trovano manufatti storici, oggetti votivi e testimonianze della vita quotidiana, che permettono di immergersi nell’atmosfera di un tempo e di comprendere meglio l’identità culturale del luogo.

L’isola di Gospa od Skrpjela è una meta imperdibile per chiunque si trovi a visitare il Montenegro. Con la sua combinazione di storia, arte, cultura e paesaggi mozzafiato, quest’isola artificiale saprà conquistare il cuore di ogni visitatore, lasciando un ricordo indelebile di un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e la bellezza regna sovrana.

Perast, Montenegro

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L’antica pittoresca città di Perast, Montenegro

 

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La Valle dei Re e il mito dell’antico Egitto

Meta da “una volta nella vita” è senza dubbio la Valle dei Re, sulla riva occidentale del Nilo di fronte a Tebe (la moderna Luxor), un’esperienza emozionante per immergersi appieno nel mito, nella storia e nella magnificenza dell’Antico Egitto.

Sito archeologico tra i più famosi al mondo, custodisce le monumentali sepolture dei faraoni delle dinastie 18,19 e 20, ovvero il Nuovo Regno d’Egitto.

Tra i reggenti più celebri, troviamo Tutankhamon, Ramses II, Tuthmosis III e Seti I.

La Valle dei Re, tutto il fascino dell’Antico Egitto

Ritrovarsi nella Valle dei Re significa compiere un vero e proprio viaggio nel tempo e andare alla scoperta, con occhi meravigliati, di splendide opere d’arte impreziosite dalle decorazioni dei più importanti scultori e pittori dell’epoca, che rappresentano scene della vita del faraone e i riti funerari, nonché testimoni del magico mondo dell’Antico Egitto.

Patrimonio UNESCO dal 1979, la Valle è suddivisa in due zone: la Valle dell’Est dove si trova la maggior parte delle tombe, e la Valle dell’Ovest dove è possibile attualmente visitare una solo tomba, la Tomba di Ay.

A oggi, le sepolture rinvenute sono 65 ma gli scavi proseguono e non si può escludere che il numero nel tempo possa aumentare.

Ciò che le accomuna è la struttura, con un corridoio inclinato in discesa che conduce a “un’anticamera” oppure a una sorta di “sale d’attesa” chiamate ipostile. A loro volta, tali ambienti portano alla sala funeraria.

Adiacente alla Valle, si trova anche la Valle delle Regine, necropoli dedicata in via esclusiva alle mogli dei faraoni, di altri reali e alle principesse del Nuovo Regno: qui, la tomba più significativa è quella di Nefertari, una delle mogli di Ramses II.

Le tappe da non perdere

Considerata la vastità del patrimonio della Valle e il fatto che il biglietto d’ingresso consente la visita a sole tre tombe (esclusa quella di Tutankhamon per cui è previsto un ticket a parte), è importante avere un’idea di base di ciò che si può ammirare, in modo da compiere le scelte più affini ai propri gusti.

Le Tombe di Ramses II e Ramses III

Partiamo dalla Tomba di Ramses II, identificata come KV7, dove fu rinvenuta la mummia del faraone nel XXI secolo.
Edificata durante la XVIII dinastia, vanta una struttura tra le più imponenti della Valle, di 900 metri quadri, con tre corridoi che conducono a un’anticamera con colonnato e, poi, alla camera funeraria e altri locali che arrivano a 58 metri di profondità.

KV11 è invece la Tomba di Ramses III, tra le più interessanti, con pregiati cartigli e notevoli pitture e bassorilievi ben conservati.
Con colonne e capitelli decorati all’ingresso, ha la struttura di una “tomba classica” con una scala che, scendendo, porta al corridoio e da lì alla camera funeraria.

La Tomba di Merenptah

KV8, appartenne a Merenptah, figlio di Ramses II, e fu scoperta nel 1737.

Dalla struttura che rappresenta un connubio perfetto tra le tombe della XIX e XX dinastia, conserva corridoi finemente decorati con litanie, iscrizioni di libri sacri e scene della vita del faraone, soffitto a volta con decorazioni astronomiche, una sezione dedicata a Ramses II e il vestibolo con il faraone al cospetto dell’Aldilà.

Le Tombe di Seti II Seti I

La Tomba di Seti II, KV15, ha struttura delle sepolture della XIX dinastia: tre corridoi si diramano per giungere all’anticamera e successivamente alla camera di sepoltura.
Da notare le pregevoli decorazioni e le parti del sarcofago e del coperchio in granito all’interno della camera funeraria.

La Tomba di Seti I, padre di Ramses II, è la KV17, dalla struttura complessa e lunghezza di 130 metri, spesso chiusa al pubblico per evitare l’ulteriore danneggiamento dei dipinti.

La Tomba di Setnakht

In origine, apparteneva alla regina Tausert, moglie di Seti I, ma venne usurpata da Setnakht, regnante nella XX dinastia, che la modificò integralmente.

Dall’asse rettilineo di 160 metri si sviluppano otto corridoi in discesa che giungono alla stanza del sarcofago, dal soffitto sorretto da pilastri, e ad altre camere non completate.

Le Tombe di Ramses IX, Ramses V e Ramses XI

La Tomba di Ramses IX, KV6, conserva all’interno 46 graffiti, realizzati da chi la visitò nel periodo classico, ed è una delle più vicine all’ingresso: da ammirare le decorazioni tratte da libri sacri come, ad esempio, il Libro delle Porte.

La Tomba di Ramses V, KV9, utilizzata poi da Ramses VI, presenta ben 995 graffiti, lasciati dai visitatori greco-romani oppure copti.
Ha struttura della XX dinastia, con forma rettilinea fino alla camera di sepoltura, e ottime decorazioni ben conservate.

La KV4 è la Tomba di Ramses XI dove, con ogni probabilità, non venne mai ospitato il corpo del faraone ma rimangono tracce di oggetti funerari a lui dedicati.
Oltre ai numerosi cartigli alle pareti, vi sono segni nella struttura che ne dimostrano l’uso come laboratorio per preparare le mummie.

La Tomba di Tutankhamon

Arriviamo, poi, all’attrazione principale della Valle dei Re, la Tomba di Tutankhamon, KV 62, la cui visita è un’esperienza da includere assolutamente nel tour, una delle scoperte più rilevanti dell’egittologia moderna.

L’ingresso a parte, non incluso nel biglietto per la Valle, è giustificato dalla sua popolarità: qui, nel 1922, Howard Carter, ritrovò il tesoro del faraone della XVIII dinastia, morto a 18 anni dopo essere salito sul trono a soli 8 anni.

All’interno della tomba, furono rinvenuti tre sarcofagi, tra cui quello che conteneva ancora la mummia del “faraone bambino”.

Per via della morte precoce di Tutankhamon, le dimensioni della struttura sono ridotte e non vi sono le sontuose decorazioni che contraddistinguono le altre strutture ma rimane un must.

La Tomba di Ay nella West Valley

Sono molte anche le tombe edificate nella Valle dell’Ovest ma, di queste, solo la Tomba di Ay, faraone della XVIII dinastia successore di Tutankhamon, è aperta al pubblico.

La si può visitare acquistando un biglietto d’ingresso separato presso il Centro Visitatori all’ingresso della Valle: dal parcheggio, la si raggiunge con una lunga passeggiata collinare.

La Casa museo di Howard Carter

Merita una sosta anche la Casa Museo di Howard Carter, scopritore della Tomba di Tutankhamon e uno dei padri dell’egittologia moderna.

Qui egli visse durante gli ultimi anni di scavi nel sito: oltre a conoscere lo stile di vita di un archeologo ammirando scritti, mappe, antichi mobili e la fedele riproduzione della tomba di Tutankhamon, non manca una piacevole sosta nella caffetteria.

valle dei re egitto

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Geroglifici nella Valle dei Re