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Cerchi la “Grecia” più autentica e caratteristica? È qui

Se desiderate una vacanza rilassante e lontana dal caos delle spiagge affollate, Volimes è la meta perfetta per voi. Incastonato tra le colline dell’isola di Zante, in Grecia, questo pittoresco villaggio vi conquisterà dal primo istante e vi farà innamorare della cultura e delle tradizioni greche.

Immaginate di passeggiare per i vicoli stretti e tortuosi, ammirando le case in pietra e respirando l’aria fresca e profumata del Mediterraneo. Lasciatevi stupire dalle chiese storiche, dai tesori artistici nascosti di questa nazione affascinante con una storia millenaria, paesaggi mozzafiato e un’ospitalità senza pari.

Un viaggio a Volimes è un invito a scoprire un angolo di paradiso greco, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e dove potrete creare ricordi indimenticabili.

La storia e il fascino di Volimes

Spiaggia di Navagio, Zante

Fonte: iStock

Spiaggia di Navagio, Isola di Zante, Grecia

Volimes è un villaggio tradizionale situato nella parte nord-occidentale dell’isola di Zante. Fondato nel XIV secolo, conserva ancora oggi molte delle sue caratteristiche originali, come le case in pietra con tetti di paglia e i vicoli stretti e tortuosi. Il villaggio è circondato da una natura rigogliosa e offre viste spettacolari sulla costa e sulle montagne circostanti.

Uno degli aspetti più affascinanti di Volimes è la sua storia. Le chiese del villaggio, alcune delle quali risalgono al XVI secolo, sono testimonianze di un passato ricco di arte e cultura. Tra queste, la Chiesa di Agios Andreas e la Chiesa di Agia Paraskevi meritano una visita per ammirare gli affreschi e le icone sacre conservate al loro interno.

Inoltre, Volimes è noto per le sue tradizioni artigianali, in particolare per la produzione di tessuti e ceramiche. Passeggiando per il villaggio, si possono trovare botteghe dove gli artigiani lavorano a mano, offrendo ai visitatori l’opportunità di acquistare souvenir autentici e sostenere l’economia locale.

La posizione di Volimes offre ai suoi visitatori l’opportunità di esplorare alcune delle bellezze naturali più spettacolari dell’isola di Zante. Infatti, a breve distanza dal villaggio si trova la famosa Spiaggia di Navagio, conosciuta anche come la Spiaggia del Naufragio, una delle spiagge più fotografate al mondo. Circondata da imponenti scogliere calcaree e accessibile solo via mare, questa spiaggia appartata ospita i resti di una nave naufragata negli anni ’80, che contribuiscono al suo fascino unico. Per raggiungere la spiaggia è possibile prenotare una gita in barca da Volimes o dai porti vicini.

Situate lungo la costa nord-occidentale dell’isola, ci sono invece le Grotte Azzurre, un’altra attrazione imperdibile. Queste grotte marine, accessibili solo in barca, offrono un’esperienza magica ai visitatori grazie alle loro acque cristalline e alla luce che si riflette sulle pareti calcaree, creando sfumature di blu intenso. Inoltre, sono un ottimo punto di partenza per praticare snorkeling e scoprire la ricca fauna marina della zona.

L’isola di Zante, un tesoro nel cuore del Mediterraneo

Certamente Volimes non è l’unico motivo per cui l’isola di Zante merita di essere visitata. Questa, infatti, è un’isola ricca di storia e cultura, con numerosi siti archeologici, chiese e musei da esplorare.

Il capoluogo dell’isola, Zante Città, è un luogo affascinante dove passeggiare tra le strade lastricate e ammirare gli edifici di epoca veneziana. Tra i siti di interesse storico spiccano il Castello di Bochali, situato su una collina che domina la città, e il Museo Bizantino, che ospita una vasta collezione di icone e reperti risalenti all’epoca bizantina e post-bizantina.

Oltre alle spiagge, tra le più belle e rinomate del mondo, Zante offre una serie di meraviglie naturali che vale la pena scoprire come il Parco Nazionale Marino con i suoi numerosi sentieri tra le colline e le spiagge dell’isola, permettendo di scoprire panorami mozzafiato e una flora e fauna uniche.

Un viaggio a Zante non sarebbe completo senza assaggiare la deliziosa cucina locale e sperimentare l’ospitalità greca. L’isola offre una varietà di taverne tradizionali e ristoranti dove è possibile gustare piatti tipici (come la moussaka, il souvlaki) e i dolci a base di miele e noci. Inoltre, molti ristoranti utilizzano ingredienti freschi e locali, garantendo un’esperienza culinaria autentica e prelibata.

In conclusione, un viaggio nel cuore dell’isola di Zante offre ai visitatori un’esperienza unica e affascinante, lontana dalle rotte turistiche più battute. La combinazione di storia, tradizioni, meraviglie naturali e ospitalità rende questo territorio un tesoro nascosto tutto da scoprire.

Preparate al più presto i bagagli e prenotate il vostro prossimo viaggio per vivere un’avventura indimenticabile che rimarrà impressa nei vostri ricordi per sempre.

Zante Città in Grecia

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Zante Città, Grecia
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Il trekking che conduce nella monumentale Cala Goloritzé

La spiaggia di Cala Goloritzé è una delle mete più rinomate e affascinanti della Sardegna: vi racconto il percorso a piedi per raggiungerla, sfruttando un’escursione avventurosa nel territorio selvaggio del Golgo di Baunei, la voragine a una campata più profonda in Europa.

Siamo in una delle regioni dell’Ogliastra più amate dagli amanti del trekking, ricca di sentieri e testimonianze storiche, chiese e antichi monumenti, grotte e picchi rocciosi.

Esistono luoghi cui avvicinarsi piano piano, che meritano di essere tutelati con forza e rispetto: Cala Goloritzé è uno di questi, un’insenatura di straordinaria bellezza, che si raggiunge con un piacevole ed entusiasmante trekking nel cuore della natura.

È un modo per ritornare alle radici, abbandonare ogni pensiero negativo, dimenticare la frenetica routine e assaporare quegli aromi che soltanto la Sardegna sa regalare e godere dei colori di una delle spiagge più belle dell’isola.

Un trekking di pura emozione

Il punto di partenza dell’entusiasmante trekking verso Cala Goloritzé è l’Altopiano di Golgo, un territorio roccioso, aspro e antico che si estende a breve distanza da Baunei.

La strada che conduce all’altopiano dal piccolo centro dell’Ogliastra è in buone condizioni ma l’impressione è proprio quella di “lasciarsi alle spalle la civiltà” e immergersi appieno nella natura.

Dopo circa 8 chilometri nell’abbraccio e nei profumi della macchia mediterranea, ecco, sulla destra, le prime indicazioni per Goloritzé: è il momento di abbandonare la strada asfaltata e proseguire lungo una sterrata che arriva all’area di parcheggio vicino a un bar, nella località di Su Porteddu.

Lasciata l’automobile, inizia l’avventura verso la gemma dello spettacolare Golfo di Orosei.

Il percorso è unico, meraviglioso, segnato da rocce calcaree a fare da guida, con una salita da affrontare subito, dal dislivello di 100 metri.

Ma è proprio da lassù, a un’altezza di 490 metri sul livello del mare, che si ammira Punta Caroddi, l’imponente pinnacolo della Cala, magnifico monumento naturale lungo la selvaggia costa di Baunei.

Inizia poi la discesa, tra alberi millenari, ginepri e rifugi scavati nella roccia: vi sono tratti aperti, senza riparo, e zone ombrose, stretti passaggi tra il verde e il profumo di Sardegna, inconfondibile e indimenticabile.

Dopo un’ora, lo spettacolo che lascia senza parole: la favolosa Cala Goloritzé, un dipinto di mare turchese, fondale trasparente punteggiato da bianchi sassolini, natura selvaggia e incontaminata dove il Mediterraneo regala il meglio di sé.

Trekking a Cala Goloritzé: le info da sapere

Cala Goloritzé trekking

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Trekking a Cala Goloritzé

Percorrere il tragitto a piedi fino a Cala Goloritzé non rappresenta una vera e propria sfida, ma può mettere alla prova la resistenza fisica, soprattutto durante il ritorno.

La distanza totale è di poco più di 6 chilometri: l’andata richiederà almeno 45 minuti, mentre il ritorno circa 1 ora e mezza.

Durante l’estate, è importante tenere conto delle alte temperature lungo la costa di Baunei: l’ideale è affrontare la discesa al mattino presto e iniziare il ritorno nel tardo pomeriggio, considerando che la spiaggia deve essere lasciata entro le 18:00.

Dovete anche sapere che, dall’estate 2020, l’accesso alla spiaggia è a numero chiuso.

Per effettuare la prenotazione, è necessario scaricare l’app ufficiale Heart of Sardinia, disponibile per dispositivi Android e Apple. Dopo averla installata, sarà possibile selezionare la spiaggia e scegliere il giorno preferito, tenendo conto della disponibilità entro le 72 ore successive alla prenotazione.

Infine, uno sguardo a cosa portare: non troverete ombrelloni e lettini, né avrete la possibilità di trovare cibo o acqua in loco: se desiderate trascorrere l’intera giornata in spiaggia, il consiglio è di portare con voi un ombrellone e un frigorifero portatile per mantenere fresche le bevande e i pasti.

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Le migliori compagnie aeree con cui volare quest’anno

Ormai, spostandosi in aereo è possibile raggiungere ogni parte del mondo e organizzare viaggi e vacanze senza limiti e senza confini.

Ma quali sono le compagnie aeree migliori con cui volare quest’anno? Analizziamone alcune e vediamo i pro e i contro di ognuna per poter compiere la scelta più giusta.

Vietjet e Vietnam Airlines

Nel confronto tra compagnie aeree a lungo raggio, a basso costo e a servizio completo, diamo subito uno sguardo a Vietjet e Vietnam Airlines.

Vietjet non offre intrattenimento a bordo, Wi-Fi o prese elettriche e prevede l’acquisto di bevande e snack come extra: tuttavia, per la selezione del posto e i bagagli extra si rivela molto più economica.

I voli su Vietnam Airlines, invece, includono pasti, snack, bevande illimitate, intrattenimento grazie agli schermi posti sullo schienale, prese di corrente sul sedile, coperte e cuscini. Unico neo? Il prezzo che sale se si aggiunge un bagaglio extra e si desidera decidere dove sedersi.

British Airways e PLAY Airlines

Paragoniamo la compagnia aerea del Regno Unito British Airways con la nuova compagnia area low cost islandese, PLAY Airlines.

I voli con PLAY Airlines prevedono selezione del posto, imbarco prioritario e bagaglio a mano ma non sono disponibili kit di cortesia, coperte e cuscini, intrattenimento a bordo, elettricità sul sedile e connessione Wi-Fi.
Inoltre, la compagnia opera con con l’A321 a corridoio singolo.

Di contro, la British Airways si serve del molto più comodo Boeing 777 a doppio corridoio, offre tariffe più economiche, comfort a bordo con bevande, pasti e intrattenimento inclusi e servizi su richiesta.

Scoot e Singapore Airlines

Diamo ora un’occhiata a Scoot, la filiale a basso costo di Singapore Airlines che offre ai passeggeri voli diretti in Europa via Atene o Berlino, e Singapore Airlines, che opera con voli diretti verso innumerevoli scali europei (escludendo le tratte servite da Scoot).

Diciamo subito che a bordo di Scoot non è previsto intrattenimento e sono a pagamento i kit di cortesia quali coperte e cuscini e bevande, snack e pasti non inclusi nel prezzo del biglietto; Singapore Airlines, di contro, propone voli che includono pasti, snack, bevande illimitate, kit di cortesia, intrattenimento, coperte e cuscino.
A favore di Scoot, comunque, dobbiamo dire che le tariffe di volo sono più economiche rispetto a quelle di Singapore Airlines che, comunque, si distingue per l’eccellente ristorazione, il comfort e lo svago.

WestJet e Air Canada

Sia WestJet, la compagnia aerea canadese low cost con sede a Calgary, che Air Canada, la compagnia aerea maggiore con sede a Montréal, offrono un servizio a bordo pressoché identico, con pasti, snack e bevande inclusi, prese di corrente sul sedile, Wi-Fi, intrattenimento, coperte e cuscini.

WestJet, comunque, in classe economica offre sedili più larghi e maggiore spazio per le gambe rispetto ad Air Canada.

Jetstar vs Qantas

Concludiamo la panoramica delle migliori compagnie aeree con cui viaggiare quest’anno con Jetstar, compagnia area australiana low cost, e Qantas, la compagnia di bandiera dell’Australia (di cui Jetstar fa parte).

Anche in questo caso, il livello di comfort e i servizi offerti a bordo non sono poi così differenti: entrambe, ad esempio, prevedono intrattenimento, pasti, snack, spuntini e hanno sedili della stessa lunghezza.

Qui la differenza sta nel prezzo: con Jetstar il risparmio è innegabile.

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Il Sentiero Azzurro, tra villaggi e castelli dell’Ungheria

Per gli amanti del trekking, c’è un cammino che va fatto almeno una volta nella vita: si tratta del Sentiero Azzurro, un lunghissimo itinerario che attraversa quasi interamente il nord dell’Ungheria, incrociando piccoli borghi medievali, imponenti castelli e paesaggi naturali incontaminati. Doveva essere una delle mete assolutamente imperdibili per il 2020, secondo il National Geographic, e lungi dal farsi fermare dal Covid, sono in effetti moltissimi i turisti che, da quel momento in avanti, sono andati alla scoperta di questo percorso unico al mondo.

Il Sentiero Azzurro, perla dell’Ungheria

Lungo ben 1168 km, il Sentiero Azzurro è senza alcun dubbio uno degli itinerari escursionistici più suggestivi d’Europa. In ungherese viene chiamato Kéktúra, ma è anche conosciuto come il Sentiero blu nazionale: ad evocare i suoi nomi è il simbolo con cui viene individuato l’itinerario, ovvero una striscia celeste tra due bianche. Istituito nel lontano 1938, questo è uno dei cammini a lunga percorrenza più antichi del nostro continente. Oggi è inglobato anche all’interno del Sentiero europeo E4, quella fitta rete di percorsi che conduce dalla Spagna a Cipro.

Sebbene sembri quasi un’impresa impossibile affrontare un cammino del genere, sono tantissime le persone che si cimentano in quest’avventura. E se prima della pandemia si contavano tra i 6mila e gli 8mila escursionisti all’anno, dal momento in cui il Sentiero Azzurro è finito tra le pagine del National Geographic sono oltre 26mila i turisti che hanno messo a dura prova la loro resistenza. Durante il percorso, è possibile raccogliere i francobolli che simboleggiano le varie tappe e incollarli sull’apposito libretto da acquistare prima della partenza, per avere un ricordo tangibile di questa esperienza.

Le tappe più belle del Sentiero Azzurro

Il cammino che attraversa la regione settentrionale dell’Ungheria offre tantissime occasioni per ammirare paesaggi mozzafiato e borghi dove il tempo sembra essersi fermato. Visto che ogni singola tratta è accessibile liberamente (l’unica parte che richiede pagamento è la traversata sul Danubio dalla città di Visegrad a quella di Nagymaros), ci si può concentrare solamente su particolari zone e rendere l’esperienza adatta praticamente a tutti. Ma quali sono le tappe più belle del Sentiero Azzurro? Questo lunghissimo itinerario parte dal monte Irott-ko, sul versante occidentale del Paese – praticamente al confine con l’Austria.

La tappa finale è il villaggio di Hollóháza, che invece si trova lungo il confine nord-orientale con la Slovacchia. Durante il percorso, si incontrano panorami davvero unici al mondo, tra grotte e cascate, borghi e castelli, laghi e vulcani spenti. Uno dei paesaggi più affascinanti è quello del lago Balaton, da sempre meta di villeggiatura per molti turisti, che amano le sue spiagge bianche e le sue acque turchesi. Poco distante, sorge la città di Veszprém, eletta Capitale Europea della Cultura per il 2023: questa è l’occasione perfetta per fare una piccola deviazione e visitare le sue bellezze.

Spostandoci verso oriente, sempre seguendo la linea celeste, si arriva a Budapest: la capitale ungherese è una città vivace e ricca di storia, la meta ideale per chi vuole immergersi in arte e cultura. Lasciato il più grande centro del Paese, non resta che tuffarsi di nuovo nella natura e godere delle sue meraviglie, lasciandosi cullare dal ritmo della camminata e abbandonando ogni preoccupazione. Di tanto in tanto, spunta qualche villaggio ad offrire ospitalità ai viandanti, sino alla conclusione del Sentiero Azzurro che mette fine ad una delle avventure più indimenticabili al mondo.

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Non solo bagagli, ora si pesano anche i passeggeri

L’aumento generale dei costi di qualsiasi (o quasi) bene ha colpito tutti, comprese le compagnie aeree. I prezzi sono infatti decisamente più alti rispetto alla medie e anche i vettori sono costretti a correre ai ripari. Ed è proprio per questo che una nota compagnia aerea ha deciso di trovare una curiosa soluzione: pesare non solo i bagagli, ma anche i passeggeri.

La strana idea di Air New Zealand

Ad affermare quanto appena detto è la CNN che, tramite un articolo firmato da Lilit Marcus, fa sapere che questa nuova possibilità sarà attiva fino 2 luglio di quest’anno – e su base volontaria – per i passeggeri che saliranno a bordo di velivoli targati Air New Zealand.

Air New Zealand è la compagnia aerea di bandiera della Nuova Zelanda e serve 27 destinazioni nazionali e 29 internazionali, in Asia, Europa, America del Nord e Oceania. Sarà perciò quel vettore che ci renderà quasi impossibile metterci addosso più indumenti possibili, onde evitare di eccedere con il peso del bagaglio e dover pagare un supplemento.

La misura di pesare i passeggeri verrà adottata al fine di ridurre i consumi di carburante. Una procedura che, come affermato dalla compagnia aerea, sarà del tutto volontaria. Ma non solo: il peso dei passeggeri sarà registrato in modo anonimo, non sarà inoltre visibile ad altri viaggiatori e nemmeno al personale di bordo.

L’obiettivo principale di tutto questo è ottenere una stima del peso medio dei passeggeri al fine di ottimizzare l’efficienza del consumo di carburante che, manco a dirlo, è uno dei fattori di costo più significativo per le compagnie aeree.

Come funzionerà

Stando a quanto riportato da diversi media locali e non, la richiesta di pesare i passeggeri è stata avanzata dalle autorità per l’aviazione civile della Nuova Zelanda e vale solo per i viaggiatori che si imbarcano da Auckland a bordo degli aerei della compagnia di bandiera fino al prossimo 2 luglio.

Al momento del check-in, e quindi in quell’esatto instante in cui si pesano e imbarcano i bagagli, i viaggiatori dovranno salire su una bilancia digitale per raccogliere dati sul peso che nessuno sarà in grado di leggere e che saranno anonimizzati e usati solo a fini statistici.

Essendo una misura attiva per il momento fino al 2 luglio 2023, alcune bilance per sono già state posizionate presso alcuni gate dell’aeroporto internazionale di Auckland. Si stima che, da qui alla data prevista di scadenza, tale misura coinvolgerà complessivamente circa 10 mila passeggeri in partenza.

Ma per Air New Zealand questa non è del tutto una novità: la compagnia aveva già utilizzato una procedura simile nel 2021 ed esclusivamente per i voli domestici.

A tal proposito il portavoce della compagnia, Alastair James, ha dichiarato: “Non sarà visibile il peso”. Ha poi specificato che: “Siamo consapevoli che salire sulla bilancia può suscitare preoccupazione, ma desideriamo rassicurare i nostri clienti che non ci sarà alcun display che mostrerà i dati. Il loro peso non sarà visibile né per gli altri passeggeri né per noi stessi”.

Il portavoce ha inoltre sottolineato quanto la collaborazione dei passeggeri sia rilevante per garantire un volo sicuro ed efficiente, affermando: “Con il vostro sostegno, ci aiuterete a volare in modo sicuro ed efficiente”.

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Ponte del 2 giugno a bordo dei treni storici che attraversano l’Italia

La Festa della Repubblica ci regala, quest’anno, un lungo weekend dal sapore estivo. Un’ottima occasione per programmare un viaggio tra le meraviglie d’Italia e godersi qualche giorno di relax, all’insegna della natura, del mare e delle città d’arte. Il modo migliore per farlo? Per esempio, a bordo di un convoglio d’epoca. Numerosi e per tutti i gusti sono gli appuntamenti dei prossimi giorni sui treni storici. Scopriamoli.

Da Nord a Sud Italia sui convogli d’epoca: si parte dal Veneto

Se desiderate approfittare del Ponte del 2 giugno per regalarvi gite fuori porta evitandovi lo stress del traffico e vivendo l’emozione di viaggiare su locomotive antiche, potete approfittare della iniziativa della Fondazione FS Italiane, che permette di riscoprire alcuni dei tesori più affascinanti del nostro Paese, da Nord a Sud, con la magia di un viaggio a bordo di splendidi convogli d’epoca.

Si parte dal Veneto, venerdì 2 giugno, proprio in occasione della Festa della Repubblica. Sarà possibile viaggiare su un treno storico a vapore dalla stazione di Carpanè Valstagna, nel comune di Valbrenta, in provincia di Vicenza, fino a Caldonazzo, attraversando l’affascinante territorio della Valsugana, modellato dallo scorrere millenario del fiume Brenta, tra immense distese di meleti in fiore. La partenza è prevista alle ore 8.05.

Sabato 3 giugno, i viaggi in Piemonte e Abruzzo

In Piemonte, tenetevi pronti a partire alle ore 9 dalla stazione di Torino Porta Nuova, per raggiungere a bordo del treno storico Canelli, uno dei principali centri della Valle Belbo, in provincia di Asti, e capitale dello spumante italiano. Un vero viaggio indietro nel tempo, che sarà accompagnato da degustazioni di amaretti tipici e dell’Asti Spumante.

In Abruzzo, l’appuntamento è alla stazione di Sulmona alle 9, con un treno storico diretto a Castel di Sangro che percorrerà la suggestiva Ferrovia dei Parchi, nota anche come Transiberiana d’Italia. Giunti a destinazione, i viaggiatori potranno immergersi nel patrimonio naturalistico e faunistico di una delle zone montane più caratteristiche del nostro Belpaese. Sono previste due corse, nelle giornate di sabato 3 e domenica 4 giugno.

Domenica 4 giugno: Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Campania

In Friuli-Venezia Giulia è in programma il treno delle città Unesco sull’itinerario Trieste Centrale – Palmanova – Udine e Cividale del Friuli, con partenza prevista alle ore 8.20. Un viaggio alla scoperta dei bellissimi siti culturali e delle città – fortezza Patrimonio UNESCO, promosso dalla Regione Autonoma Friuli – Venezia Giulia,

L’appuntamento in Lombardia con il treno storico è, invece, alle ore 7.50. Si viaggia a tutto vapore dalla stazione di Milano Centrale a Lecco attraversando la verde Brianza. Giunti a destinazione, i passeggeri potranno poi salire a bordo di un piroscafo storico, per raggiungere le splendide località turistiche che si affacciano sul lago. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato ai trasporti e alla mobilità sostenibile della Regione Lombardia in collaborazione con Ferrovie Nord Milano.

Infine, in Campania sono ben due gli itinerari in treno storico in programma. Con Irpinia Express (partenza prevista alle ore 8.30) si potrà viaggiare a bordo di un treno turistico da Avellino a Conza-Andretta-Cairano, lungo i binari senza tempo della linea Avellino-Rocchetta, alla scoperta dei caratteristici borghi della verde Irpinia. In alternativa, si può optare per un viaggio a bordo dell’Archeotreno Express, il treno storico che congiunge  Napoli a Pompei, consentendo ai viaggiatori di raggiungere il celebre Parco Archeologico, che regala scoperte uniche. Per questa seconda tratta, la partenza è prevista alle ore 9.55.

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La playa segreta, e nascosta in un cratere, che ti farà innamorare

Esistono luoghi che sono così belli da non sembrare reali, posti caratterizzati da una magia che incanta, che travolge e che stordisce e che non si possono raccontare, ma solo vivere. Meraviglie della natura che si palesano davanti allo sguardo come miraggi, e che per forme, lineamenti e colori richiamano paesaggi da fiaba o paradisi terrestri.

Oggi è in uno di questi posti che vogliamo portarvi, in un luogo che sembra un sogno a occhi aperti e che invece è reale, e per questo ancora più straordinario. Si tratta di una spiaggia segreta e nascosta, invisibile allo sguardo di chi si ferma alle apparenze, e che è raggiungibile solo attraverso un tunnel naturale che corre sull’oceano.

Playa del Amor, Hidden Beach e Playa Escondida sono i diversi nomi utilizzati per descrivere un unico luogo, un paradiso naturale dall’immensa bellezza che regala un’esperienza unica e indimenticabile. Se siete pronti a partire, allora, non vi resta che preparare i bagagli, la nostra prossima destinazione è il Messico.

Un paradiso naturale e invisibile in Messico

Per conoscere e ammirare quella che è, con tutta probabilità, una delle spiagge più suggestive e affascinanti del mondo intero dobbiamo recarci in Messico e più precisamente al cospetto delle Islas Marietas, un gruppo di piccole isole disabitate situate a pochi chilometri dalla costa di Nayarit.

Nonostante non ci siano negozi, hotel, strade e servizi, le isole sono raggiunte ogni anno da centinaia di persone provenienti da tutto il mondo che desiderano scoprire paesaggi da cartolina popolati da una ricchissima fauna marina. Proprio la preziosità dell’ecosistema delle Islas Marietas ha reso questo arcipelago un luogo protetto dalla pesca e dalla caccia e riserva della biosfera UNESCO.

C’è anche un altro motivo per cui i viaggiatori scelgono di raggiungere questo paradiso terrestre, ed è quello che conduce a un tesoro prezioso: una delle spiagge più belle del mondo intero. Si tratta di Playa Escondida, una spiaggia invisibile nascosta all’interno di un cratere che è raggiungibile attraverso un tunnel naturale.

La spiaggia segreta che ti farà innamorare

Quello che si apre davanti allo sguardo di chi arriva fin qui è uno scenario da sogno: una spiaggia caratterizzata da sabbia bianchissima e protetta dalle alte pareti rocciose di un cratere. Scorgerla da fuori è praticamente impossibile, la playa infatti è custodita alla stregua di un tesoro prezioso.

Si ipotizza che il cratere che conserva questo piccolo paradiso sia riconducibile alle attività vulcaniche dell’isola risalenti al periodo cretaceo, ma c’è anche chi ha proposto che questo buco nella terra sia stato creato in realtà da una bomba. Indipendentemente dalla natura delle sue origini, quello che è certo è che questo luogo restituisce una visione davvero incantata.

Playa Escondida è raggiungibile solo via mare. È possibile avvicinarsi al cratere attraversando l’oceano e poi percorrendo l’ultimo tratto, di una decina di metri e di un livello molto basso, a nuoto, in canoa o con un kayak. Una volta arrivati fin qui immergetevi tra le acque turchesi che bagnano la spiaggia invisibile, poi trovate un posto per mettervi comodi e godervi così la vista di una delle ultime meraviglie naturali del mondo.

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Sotto il sole della Senna: anche Parigi ha la sua spiaggia

Organizzare un viaggio a Parigi, che sia il primo o l’ennesimo, è sempre un’ottima idea. Lo è perché la capitale della Francia è un concentrato di storie, culture e usanze che da secoli affascinano il mondo intero, perché le strade, i quartieri, le piazze e le rive della città trasudano arte, moda, tradizioni gastronomiche e romanticismo da ogni parte. E perché è proprio nella Ville Lumière che sono conservati alcuni dei monumenti più iconici di tutto il pianeta.

Parigi è bella sempre. Lo è in autunno, quando gli alberi che costeggiano gli ampi boulevard si appropriano dei suggestivi colori della palette autunnale e lo è in primavera quando, improvvise esplosioni di fiori, incorniciano la  Tour Eiffel e corrono lungo le rive della Senna. Lo è anche in inverno, grazie alla presenza delle neve che trasforma il paesaggio urbano in una cartolina dalle infinite suggestioni.

Raramente, invece, scegliamo di raggiungere la capitale francese in estate, preferendo a questa paradisi terrestri o località di mare che ci consentono di trascorrere le giornate sotto l’ombrellone. Non tutti sanno, però, che anche la Ville Lumière può regalarci un’esperienza simile, anche se inedita, permettendoci di prendere il sole sulla Senna. Perché sì: anche Parigi ha la sua spiaggia, curiosi di scoprirla?

Trascorrere l’estate a Parigi tra spiagge e musei

Di giorno ci si rilassa sotto il sole, immergendo i piedi in una sabbia soffice e dorata, di sera, invece, si passeggia tra le vie del centro, ricche di storia e di fascino, sostando nelle caffetterie alla moda e deliziando il palato all’interno dei ristoranti di lusso: è questa la vacanza ideale.

Un’avventura a ritmo slow che soddisfa tutte le esigenze di quei viaggiatori che vogliono godersi il meritato relax, meglio ancora se sotto l’ombrellone, senza però rinunciare alle bellezze che appartengono allle città d’arte. E a Parigi, tutto questo, è possibile.

Dal 2002, infatti, la capitale francese ha messo a punto un progetto, perpetuato fino a oggi, che prende il nome Paris Plage e che prevede l’installazione di una vera e propria spiaggia che corre per 3,5 chilometri lungo la riva destra della Senna.

La distesa di sabbia viene inaugurata tra luglio e agosto e resta accessibile per 4 o 5 settimane, un periodo di tempo durante il quale, lungo la Senna, vengono organizzate attività ludiche e sportive dedicate ai cittadini che hanno deciso di trascorrere l’estate in città e a tutti i viaggiatori desiderosi di conoscere Parigi.

Sotto il sole della Senna

La Paris Plage, che si snoda tra il Quai du Louvre e il ponte d’Arcole, rende inaspettatamente la Ville Lumière una destinazione perfetta anche in estate. Come abbiamo anticipato, infatti, durante i mesi di luglio e agosto è possibile trascorrere le giornate su spiagge attrezzate con vista sulla Senna.

Alla sabbia si alternano prati erbosi incorniciati da palme che conferiscono un sapore esotico. Inoltre, su tutto il litorale, ci sono sedie a sdraio, ombrelloni e chioschetti di cibo e bibite fresche per permettere alle persone di immergersi totalmente in un’atmosfera vacanziera.

La spiaggia, che è aperta dalle 9 del mattino fino a mezzanotte, si trasforma poi nel palcoscenico di eventi coinvolgenti che intrattengono l’estate parigina a suon di concerti, spettacoli, cultura e sport.

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La leggenda spaventosa del ponte più suggestivo d’Italia

È il simbolo della città, ma anche un luogo in cui riecheggia una leggenda spaventosa che lo ammanta di mistero: stiamo parlando del ponte più suggestivo d’Italia. Si trova a Cividale del Friuli e si racconta che sia stato il diavolo in persona a costruirlo. Alto e imponente, poggia su tre piloni, e sovrasta il fiume Natisone, restituendo ai visitatori una vista dall’alto del corso dell’acqua e una storia antica e suggestiva.

Come tutti i luoghi più affascinanti non è solo l’interesse architettonico e paesaggistico a richiamare i visitatori, ma anche e soprattutto il mito che avvolge questo luogo, un posto dove la magia e la superstizione si incontrano.

Ponte del Diavolo, dove si trova e come è stato realizzato

Per ammirare il Ponte del Diavolo ci si deve recare a Cividale del Friuli, una cittadina antica e suggestiva. Basti pensare che la sua fondazione risale all’epoca romana e si deve a Giulio Cesare. Una storia secolare che si intreccia – a un certo punto – con la leggenda, quella che ammanta la realizzazione dell’attraversamento sul fiume Natisone la cui esistenza è individuata a partire del 1442.

La struttura è alta 22 metri e mezzo, lunga 48 e poggia su tre piloni. Da qui è possibile godere di una vista suggestiva sul fiume e sul panorama che lo incornicia. La particolarità della costruzione è la sua asimmetria, dovuta al fatto che il pilone centrale si posa su una roccia.

Distrutto nel corso della Prima Guerra Mondiale, il ponte è stato poi ricostruito nel 1918. La leggenda è legata proprio alla prima costruzione, quella di lacopo Dugaro da Bissone. La realizzazione dell’opera è stata lenta e, a quanto pare, segnata anche da difficoltà. Se la posa della prima pietra avvenne nel 1442 la conclusione dei lavori è datata molti anni dopo.

La leggenda del Ponte del Diavolo

La leggenda popolare vuole che all’epoca la costruzione della struttura sia stata possibile grazie all’intercessione del diavolo. Un aiuto nella realizzazione del ponte, questo sarebbe stato chiesto dagli abitanti della cittadina in Friuli Venezia Giulia, in cambio il maligno avrebbe preteso l’anima della prima persona a passarci sopra. Secondo questa storia anche la madre del diavolo avrebbe aiutato trasportando nell’alveo del fiume il masso su cui poggia il pilone centrale.

Come è andata a finire la storia? Pare che gli abitanti di Cividale del Friuli si siano presi gioco del demonio scegliendo come primo essere vivente, a transitare sul ponte, un animale.

Una veduta delle arcate del Ponte del Diavolo

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Ponte del Diavolo, una veduta delle sue arcate

Ponti del Diavolo, quelli che si possono vedere in Italia

Quello di Cividale del Friuli non è l’unico Ponte del Diavolo presente in Italia: spesso, infatti, viene dato questo appellativo ai ponti, quando vi sono leggende che li rendono in qualche modo protagonisti. Un altro esempio? Quello della Maddalena di Borgo a Mozzano in provincia di Lucca, noto anche con l’appellativo di Ponte del Diavolo. Anche in questo caso le arcate, che sono tre, sono asimmetriche. A Bobbio invece, in provincia di Piacenza, se ne trova un altro: la leggenda narra che lo abbia costruito il maligno.

Queste sono solamente due delle tante strutture presenti in Italia, in maniera capillare e in tantissime regioni, e la cui realizzazione è avvolta nel mistero.

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Viaggiare in Trentino: il meglio della montagna in estate

La montagna, durante qualsiasi stagione dell’anno, rimette in pace con il mondo e regala panorami altamente emozionanti. Ma è in estate che, più di altri periodi, assume un aspetto fiabesco e al quale è quasi impossibile resistere. E tutto questo accade in particolare in una regione italiana. Scopriamo insieme il meglio della montagna in estate in Trentino.

Dove andare in vacanza in Trentino in estate

Il Trentino è quella meravigliosa zona del nostro Paese che sorge nel cuore delle Alpi e che è abbracciata dalle maestose cime delle Dolomiti. Si tratta perciò di una destinazione ottimale da vivere in estate perché offre il fresco delle montagne e dei laghi, insieme a borghi e città che pullulano di iniziative e manifestazioni da vivere e che prendono vita in centri storici affascinanti ma circondati dalla natura.

La prima meta che vi consigliamo è la pittoresca Madonna di Campiglio, una località altamente speciale tanto da essere soprannominata anche la regina delle Dolomiti. Dai panorami eccezionali e l’atmosfera particolarmente elegante, permette di fare diverse esperienze all’aria aperta come il Giro dei cinque laghi. Si tratta di un itinerario che prende vita in uno dei contesti più belli del nostro pianeta e che conduce a scoprire i numerosi bacini d’acqua che impreziosiscono le pendici del gruppo della Presanella.

Se si sceglie il Trentino come destinazione delle proprie vacanze estive, vale la pena pensare di dirigersi in Val Di Fassa. Del resto parliamo di una delle valli più famose e conosciute delle Dolomiti. Tra le meraviglie da scoprire da queste parti ci sono le Torri del Vajolet da raggiungere con un’escursione di medio/difficile livello dal rifugio Gardeccia. Poi ancora è interessante percorrere il sentiero Friedrich- August che ha la forma di un anello. Si sviluppa ai piedi dei massicci del Sassolungo e del Sassopiatto, assicurando panorami a dir poco unici e che spaziano sulla Marmolada, il massiccio del Sella, Ciavazes, Sass Pordoi fino ad arrivare verso l’Alpe di Siusi.

Val Di Fassa in estate

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Veduta della Val Di Fassa

Eccezionale è anche il Lago di Tovel, una meravigliosa distesa d’acqua che vanta acque delle mille sfumature e persino dalle tantissime tonalità di verde. Si trova in Val di Non ed è il posto perfetto per percepire tutta la bellezza della natura. Davanti ad esso ci sono le impetuose cime delle Dolomiti di Brenta che assicurano panorami che è davvero complesso descrivere.

Chi ama le città, invece, non può perdersi Trento dove meritano una visita Piazza Duomo, la Cattedrale di San Vigilio e la Fontana del Nettuno, e Rovereto, una località dove scoprire tantissimi castelli medievali, musei e quartieri ma anche per dedicarsi a vacanze all’insegna della bicicletta.

Le esperienze da fare in Trentino in estate

Sentieri di montagna, giri in kayak al lago o lungo torrenti che scorrono tra forre e canyon, forest bathing per rilassarsi o semplicemente sdraiati al sole per godersi viste indimenticabili: il Trentino in estate è in grado di offrire questo e molto di più.

Tra le esperienze da vivere assolutamente, per esempio, c’è quella di diventare malgaro per un giorno: dal 15 luglio al 26 agosto tutti i sabati in Val Rendena è a disposizione dei viaggiatori una malga da cui cominciare la propria giornata. Ci si sveglia poco prima del sorgere del sole e, mentre quest’ultimo sale in cielo, si può partecipare alla prima mungitura e ai lavori che ruotano intorno all’alpeggio e alla lavorazione del latte.

Ci sono poi le “Spiagge alte” di Madonna di Campiglio: un aperitivo con cocktail esclusivi composti di erbe e frutti di montagna da gustare su una sorta di spiaggia alpina, dove il suono che si sente non è quello dell’acqua di mare ma dei torrenti che scorrono dolcemente.

Particolarmente interessante per i bambini è la possibilità di conoscere il bosco grazie al “Baby Forest Baby con le cuffie”, un appuntamento a cui partecipare presso le foreste dell’altopiano della Paganella.

Nelle incantevoli cornici della Val di Fiemme e Val di Cembra, invece, ci si può dedicare ad esperienze slow come trekking nei boschi, passeggiate con gli alpaca, escursioni sulle orme dei grandi artisti e molto altro ancora.

Poi ci sono i sentieri culturali, ovvero 5 interessanti itinerari adatti a tutte le età e da affrontare in più giorni. Si possono fare le tappe di ogni tragitto, oppure scegliere solo la tematica che incuriosisce di più. Il tutto passeggiando tra boschi e montagne, per poi arrivare al cospetto di musei, castelli e molti altri luoghi da scoprire.

Val di Fiemme estate

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Un angolo della Val di Fiemme

Spendere poco in Trentino: dove andare

Non c’è bisogno di spendere chissà quali cifre per fare vacanze in Trentino in montagna d’estate. Ci sono soluzioni e mete da raggiungere anche per chi vuole investire una quantità di denaro inferiore rispetto alla media.

L’Alpe Cimbra di Folgaria-Lavarone-Lusérn è una destinazione più economica per le ferie in questa regione, un’alternativa più che valida ai ben più noti nomi delle Dolomiti. Qui la montagna trentina si distingue da quella che tutti si aspetterebbero grazie al fatto che è caratterizzata da grandi aperture e orizzonti.

Bellissimi sono i piccoli villaggi che puntellano questa località e dove sono ancora vive le antiche arti, mestieri e i sapori della tradizione. Inoltre, si può fare mountain bike, trekking, nordic walking, arrampicata per poi completare il viaggio tra arte, storia, cultura e relax.

Più economiche di tante altri territori sono anche le incantevoli Valli Giudicarie, un’area geografica che prende vita tra i Laghi di Ledro e del Garda e le montagne dell’Adamello-Brenta. A dominare qui sono acqua, pascoli e boschi e in particolare il tranquillo e pittoresco Lago dei Ledro che invita a rilassarsi ma anche a dedicarsi a diversi sport come la vela, canoa e windsurf grazie alle ottimali condizioni climatiche.

Infine il territorio del Brentonico di cui fanno parte le località di Castione, Cazzano, Crosano, Sorne, Corné, Festa, Fontechel, Prada, Saccone, San Giacomo, San Valentino e Polsa. Un altopiano perfetto per chi desidera trascorrere giornate in totale relax e dove ammirare panorami che arrivano a farci scorgere il Lago di Garda, le Dolomiti e la Pianura Padana.

Sono presenti, tra le altre cose, anche itinerari bellici ed artistici che prevedono la possibilità di visitare alcuni edifici religiosi e una cripta del VI secolo.

Insomma, l’estate tra le montagne del Trentino è meravigliosa e anche adatta a tutti i gusti.

Lago di Ledro estate

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Il bellissimo Lago di Ledro