La Basilicata è una regione emozionate, ma forse non tutti sanno che può essere considerata la zona più adrenalica del nostro Paese. Tra la sua natura rigogliosa, i suoi borghi da sogno e il suo mare che sembra uscito da una cartolina, è possibile lasciarsi andare ad avventure straordinarie, come quella di attraversare i ponti tibetani.
Il ponte tra i due Parchi di Castelsaraceno
Castelsaraceno è un grazioso comune di poco più di 1000 abitanti che si trova in provincia di Potenza. Un borgo particolarmente romantico perché, ha detta di molti, possiede la forma di un cuore dove tante casette strette l’una all’altra e vicoli tortuosi prendono vita in un contesto ambientale che lascia incantati.
Arrampicato su uno sperone roccioso chiamato La Tempa, è situato tra le irresistibili meraviglie del Parco Nazionale del Pollino e il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, tanto da essere il punto di partenza perfetto per scoprire una regione che conserva ancora intatto il suo contatto primordiale con la natura.
Ma non solo: proprio qui prende vita quella che fino a poco tempo fa era considerato il ponte tibetano più lungo del mondo grazie ai suoi 586 metri di lunghezza. Per percorrerlo per intero occorrono circa 1160 passi compiuti nel vuoto mentre di ammira un panorama che di certo non lascia indifferenti. Da qui, infatti, è possibile godere di un punto di vista inedito sul selvaggio e incontaminato entroterra lucano.
A ben 80 metri di altezza dal suolo, è senza ombra di dubbio un’opera ingegneristica eccezionale anche perché collega i due eccezionali parchi in cui prende vita il borgo: il Parco Nazionale del Pollino e quello dell’Appennino Lucano-Val d’Agri Lagonegrese.
Si tratta perciò di un affascinate collegamento che si allunga fino a uno sperone roccioso situato tra le pendici del monte Raparo e del monte Castelveglia. Dotato di tiranti laterali, è aperto ogni giorno e soprattutto è in grado di mantenere la sua stabilità e solidità anche nelle giornate più ventose.
Adatto a tutti per il livello di sicurezza che presenta, è interdetto solo alle persone che sono più basse di 1 metro e 20 e agli animali di qualsiasi stazza. Un’esperienza che, una volta vissuta, rimarrà nella liste delle avventure più belle mai compiute.
Il Ponte alla Luna di Sasso di Castalda
Sasso di Castalda è un comune ancora più piccolo della provincia di Potenza rispetto a quello che vi abbiamo citato sopra. Con suoi poco più di 700 abitanti, sorge a circa 800 metri di altezza sul livello del mare e si trova arroccato come un presepe sul Saxum, un curioso sasso che fa parte del complesso montuoso Arioso e Pierfaone.
Ma questa non è la sua unica speciale caratteristica: è conosciuto anche come il “borgo dei ponti tibetani” e ora vi spieghiamo il perché.
Sasso di Castalda prende vita in una zona di notevole rilevanza geologica perché si sviluppa attorno al Fosso di Arenazzo. Partendo dai suggestivi vicoli del borgo che si diramano tra caratteristiche abitazioni, si raggiunge la partenza del primo dei ponti tibetani in Basilicata, lungo 95 metri e sospeso a circa 70 metri di altezza.
Attraversandolo si giunge alla sponda opposta e dove ci si ritrova su un versante dove svettano formazioni geologiche davvero uniche del loro genere. Il viaggio ricco di avventura continua percorrendo il sentiero lungo la sponda del Fosso e in circa 15 minuti si arriva all’impressionante Ponte alla Luna.
Si tratta di un complesso di due ponti tibetani con una campata unica di 300 metri e sospeso nel vuoto a 120 metri di altezza dal torrente sottostante. Camminando “nell’aria” si arriva al rudere del castello che domina dall’alto il villaggio.
Una volta giunti al termine c’è anche una meraviglia in più per tutti i visitatori: una sky-walk in vetro sospesa sul ponte e un belvedere attrezzato che permette di scorgere il panorama delle montagne circostanti. La durata totale del percorso dei ponti tibetani è di circa 2-3 ore.
Una piccola curiosità: non si chiama Ponte alla Luna a caso. È così chiamato per lo stretto legame che ha questo borgo dell’appenino lucano possiede con la storia del primo sbarco sulla Luna perché la famiglia emigrata di Rocco Petrone, l’ingegnere che partecipò alla missione Apollo 11, è originaria proprio di Sasso di Castalda.
Ponte tibetano di Balvano
Balvano è un altro interessante comune della provincia di Potenza e anche qui prende vita un ponte tibetano che vale la pena percorrere. Prima di raccontarvelo, però, vi invitiamo a controllare informazioni più aggiornate perché ultimamente il ponte era chiuso per lavori.
Si tratta di un meraviglioso collegamento che è inserito all’interno dell’altrettanto splendido percorso fluviale “Gole del Platano” dove poter fare trekking in mezzo a una natura che incanta.
Tra i vari sentieri che presenta spicca uno attrezzato con un ponte nepalese che si affaccia sulla panoramica gola del fiume Platano. Con un dislivello di circa 200 metri, permette di “passeggiare ” accanto al letto del torrente e in occasione delle seguenti attività: trekking diurno e serale, “sentiero attrezzato dei minatori”.
Le altre avventure adrenaliniche che permette di fare la Basilicata
Come vi abbiamo accennato nell’introduzione di questo pezzo, Basilicata è sinonimo di avventura. Se i ponti tibetani non vi bastano, in giro per tutta la regione è possibile trovare strutture e parchi in cui vivere intense emozioni. Noi ne abbiamo selezionate alcune, ma ci teniamo a dirvi che non sono solo queste le uniche esperienze possibili da fare in tutta la regione.
Parco delle Stelle di Trecchina
Trecchina, sempre in provincia di Potenza, è un luogo totalmente immerso nel verde. Non è caso viene chiamato la “città giardino” e proprio qui, tra le sue innumerevoli meraviglie naturali, si sviluppa il Parco delle Stelle. Situato sul Monte Serra Pollino ad un altezza di 1030 metri sul livello del mare, regala panorami che arrivano persino fino alla costa Tirrenica di Maratea e della Calabria.
Qui le attività da fare sono tantissime, ma noi vogliamo segnarvele due in particolare: la Via Lattea e il Big Bang. La Via Lattea è una spettacolare pista di bob da percorrere in circa 5 minuti. Costruita tenendo conto della natura e della conformità del terreno, ha una lunghezza totale di 811 metri e regala una discesa a tutta velocità tra gli alberi.
Il Big Bang è invece un’altalena gigante (ha ben 8 posti) che con un braccio rotante di 18 metri fa raggiungere altezze che potremmo definire da brivido. Non manca di certo la possibilità di godere di un prezioso panorama che arriva a spaziare fino alla splendida costa Tirrenica di Maratea e della Calabria. Il tutto in estrema sicurezza.
Il Volo dell’Angelo tra Castelmezzano e Pietrapertosa
Tra le avventure ricche di adrenalina che si possono vivere in Basilicata non poteva di certo mancare il famigerato Volo dell’Angelo. Si tratta di una struttura che attraversa le maestose Dolomiti Lucane e che permette di volare nel vero senso della parola.
Basta mettersi a pancia in giù e percorrere un cavo d’acciaio che collega le vette dei borghi di Castelmezzano e Pietrapertosa, incantevoli mete che fanno parte dell’Associazione dei Borghi più belli d’Italia, e che farà sperimentare l’ebbrezza della velocità in volo lungo un tragitto di circa 1500 metri. Un modo alternativo e speciale per sorvolare a ben 400 metri di altezza un paesaggio così affasciante che diventa anche difficile descrivere. Tutto ciò è possibile in completa sicurezza e per una durata di circa un minuto e mezzo a velocità che possono arrivare anche fino a 120 chilometri orari.
Il Volo dell’Aquila a San Costantino Albanese
Anche nel caso del Volo dell’Aquila di San Costantino Albanese vi invitiamo a cercare informazioni più aggiornate perché negli ultimi tempi è risultato temporaneamente chiuso.
Consapevoli di questo, sappiate che San Costantino Albanese si trova nella Val Sarmento, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, a circa 650 metri sul livello del mare. E proprio in questa cornice incantevole è possibile effettuare il Volo dell’Aquila, ovvero “volare” in quattro con tanto di ali.
Si tratta di una caduta in volo con un deltaplano fissato ad un cavo d’acciaio ad una velocità di circa 90 chilometri orari. Un modo più che eccitante per sorvolare i tetti, scendendo verso valle lungo un percorso obliquo di circa un chilometro. Anche questa è un’esperienza che si può fare in tutta sicurezza, tanto da essere possibile persino per i bambini, a patto che abbiano almeno 10 anni di età.
Insomma, via abbiamo convinto? La Basilicata è o no una delle regioni più adrenaliniche d’Italia?