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Questa estate puoi viaggiare in treno gratis ed essere pagato: ecco come

Viaggiare senza smettere di lavorare e viceversa: è questo il sogno condiviso di tutte le persone che hanno fatto dell’esplorazione una vera e propria missione di vita. Un desiderio che, come abbiamo visto, si è trasformato in realtà negli ultimi anni grazie e soprattutto alla diffusione dello smart working.

Ma c’è qualcosa di più che potrete fare questa estate, e che non si limita alla sola visita di luoghi lontani e sconosciuti con un laptop e una connessione sempre a portata di mano. Sì perché uno di voi potrà diventare un Night Train Tester, ed essere pagato per viaggiare in treno.

L’annuncio di lavoro arriva da Radical Storage, un network che offre un servizio di deposito bagagli in tutto il mondo. La società è alla ricerca di un Night Train Tester, ovvero di una persona disposta a viaggiare sui treni notturni, in tutta Europa, e raccontare la sua personale esperienza. Se l’idea vi affascina, continuate a leggere l’articolo per scoprire come candidarvi.

Il lavoro dei sogni per gli amanti dei viaggi in treno esiste: è questo

Molto più di una tendenza che ha spopolato negli ultimi anni, il viaggio in treno è una vera e propria esperienza da vivere in solitaria o da condividere con gli amici o la famiglia. Lo sanno bene tutte quelle persone che non rinunciano mai a un posto finestrino per andare alla scoperta del mondo che abitiamo.

Un modo di raggiungere nuove destinazioni, questo, che è sostenibile ed economico, e che permette al contempo di vivere nuove ed entusiasmanti avventure a bordo di carrozze moderne, futuristiche o più tradizionali.

Se subite il fascino dei treni, vi piacciono gli spostamenti notturni e amate viaggiare a ritmo lento, allora c’è una nuova e imperdibile opportunità lavorativa per voi. La società Radical Storage, infatti, ha recentemente avviato la ricerca per un Night Train Tester, ovvero una persona disposta a viaggiare in Europa, a bordo di un treno, per testare e raccontare l’esperienza.

Il candidato scelto riceverà un abbonamento interrail di un mese, per 7 viaggi in Europa, i biglietti per cinque diversi treni notturni, un mese di deposito bagagli in tutto il continente e un compenso di 500 sterline. In cambio è richiesto di raccontare la propria esperienza, attraverso video e fotografie, e recensire i depositi bagagli di Radical Storage.

Night Train Tester: come candidarsi

Per candidarsi al lavoro di Night Train Tester è necessario compilare un modulo presente sul sito web ufficiale di Radical Storage. Le candidature saranno accettate fino al 5 luglio, mentre il lavoro vero e proprio comincerà questa estate.

Per candidarsi all’annuncio di lavoro occorre essere maggiorenni, e avere dei documenti di viaggio validi per gli spostamenti in tutta Europa. È richiesta la capacità di saper scrivere in inglese, in quanto alla persona scelta verrà chiesto di raccontare la sua esperienza attraverso il blog di Radical Storage.

Il candidato ideale, inoltre, deve sapersi muovere in maniera indipendente e autonoma. Deve saper scattare fotografie e video in alta qualità per mostrare i dettagli della sua esperienza. Deve, inoltre, avere delle buone capacità organizzative, dato che toccherà a lui pianificare i viaggi e gli spostamenti.

Se pensate di avere tutti questi requisiti, allora, non vi resta che candidarvi come Night Train Tester e incrociare le dita. In bocca al lupo a tutti.

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La fioritura più bella d’Italia sta per esplodere: quando e come ammirare lo show

Nella regione dei Monti Sibillini, si assiste ogni anno ad un evento unico ed emozionante: la fioritura di Castelluccio di Norcia. Tra fine maggio e metà luglio, questo spettacolo naturale offre scenari incantevoli che catturano lo sguardo e il cuore di ogni visitatore.

Ogni anno il Pian Grande e il Pian Perduto si riempiono di una moltitudine di colori intensi e vivaci, trasformando l’altopiano in una vera e propria opera d’arte impressionista, dipinta da una miriade di colori.

La fioritura di Castelluccio di Norcia è un’esperienza emozionante per i sensi e per l’animo, un richiamo alla bellezza della natura e una meraviglia cromatica che merita di essere ammirata almeno una volta nella vita.

Quando vedere la fioritura di Castelluccio

Il momento ideale per ammirare la fioritura a Castelluccio di Norcia è da fine giugno alla prima metà di luglio. Tuttavia, è importante ricordare che si tratta di un evento naturale che può variare di anno in anno in base alle condizioni climatiche.

All’inizio della stagione primaverile, le prime fioriture che colorano la pianura sono le delicate corolle gialle della senape selvatica insieme ai primi papaveri che danno il tocco di rosso iniziale alla piana.

Giugno è il mese delle prime fioriture, seguite da nuove sfumature di colore man mano che la stagione avanza. Ecco che la splendida piana si copre di un blu intenso grazie alla presenza dell’elegante Legousia speculum – veneris, meglio conosciuta come “Specchio di Venere”, una pianta delicata che colora i campi coltivati con un’ampia gamma di sfumature che spaziano dal blu al viola e al celeste.

Questo spettacolo floreale raggiunge il culmine nel mese di luglio con l’arrivo del fiordaliso che dona un’esplosione di colore unica con la sua vibrante tonalità viola.

Secondo le previsioni i fine settimana ideali saranno quelli del 24-25 giugno, l’1-2 e l’8-9 luglio. Tuttavia, vi suggeriamo di seguire gli aggiornamenti sul sito ufficiale nel quale, ogni settimana, potrete trovare nuove immagini che vi permetteranno di monitorare l’evoluzione della fioritura.

I migliori punti panoramici per ammirare la fioritura

Nella zona del Pian Grande ci sono numerosi punti panoramici per ammirare la fioritura. Ma per godere appieno della bellezza del luogo, è fondamentale esplorare a piedi i sentieri che partono dalla strada principale.

Il percorso principale che vi consigliamo di seguire è quello che porta al paese di Castelluccio, accanto alla strada asfaltata. Invece, nelle vicinanze del presidio dell’Esercito, si trova il percorso che si snoda sulla Piana, uno dei migliori punti panoramici che offre una vista incredibile dei campi colorati.

Proseguite poi seguendo il sentiero fino al famoso bosco a forma d’Italia sulle pendici di Poggio Croce. Da lì potrete tagliare attraverso i prati utilizzando i passaggi appositi per ammirare i paesaggi e la bellezza della natura circostante.

Continuando sul lato opposto della strada provinciale, potrete attraversare i campi e godervi lo spettacolo della fioritura con la magnifica vista del Monte Vettore sullo sfondo. Per i più allenati alle prove di resistenza, vi consigliamo di percorrere il sentiero che conduce alla cima di Poggio di Croce, un punto panoramico eccezionale che offre una vista privilegiata su Castelluccio e sulla Piana.

Infine, seguendo le indicazioni ufficiali, vi suggeriamo di non visitare Castelluccio durante il fine settimana a causa dell’elevata affluenza turistica.

Per vivere questo spettacolo all’insegna del relax evitate di muovervi in auto e, non meno importante, vi ricordiamo di non calpestare i campi coltivati per preservare al meglio questo imperdibile spettacolo naturale.

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Questa grotta a cielo aperto sembra un miraggio: è bellissima

Esistono alcune meraviglie naturali che meritano di essere visitate almeno una volta nella vita. Una di queste è l’Ik Kil, conosciuto anche come il “Sacro Cenote Blu”, una grotta calcarea nell’entroterra della penisola dello Yucatan in Messico.

Situato nei pressi del villaggio di Pisté, a soli 3 km dal sito archeologico di Chichen Itza, questo è senza dubbio uno dei cenoti più suggestivi del pianeta. Una meraviglia naturale che si è formata lentamente grazie all’azione dell’acqua piovana che ha sciolto il calcare nel terreno e ha creato un’affascinante apertura nella roccia.

Le sue acque cristalline, profonde circa 40 metri, sono le protagoniste di uno spettacolo unico da ammirare, mentre l’enorme cavità sotterranea offre uno scenario imponente e suggestivo. Piante rampicanti e liane pendono dalla sua sommità, mentre piccole cascate si tuffano nell’acqua rischiarata dalla luce naturale che illumina in modo straordinario questa grotta calcarea così suggestiva.

Se state pianificando un viaggio in Messico, il cenote di Ik Kil è una tappa imperdibile, un tesoro nascosto che renderà la vostra vacanza indimenticabile.

Un tuffo nel Pozzo Sacro: un’esperienza indimenticabile

Cenote di Ik-Kil

Fonte: iStock

Cenote Ik-Kil, Chichen Itza, Messico

Il cenote Ik Kil è conosciuto anche come “Pozzo Sacro” poiché l’antico popolo dei Maya lo utilizzava come luogo di preghiera dedicato a Chaac, la divinità della pioggia.

Attualmente è possibile ammirare le sue mura fortificate grazie alla cura e alla manutenzione dei residenti locali, mentre una gradinata in pietra facilita la discesa per potersi immergere nelle acque cristalline di questo luogo leggendario. Qui, infatti, troverete diverse scalette comode per salire e scendere, e punti di tuffo per i più coraggiosi.

Il pozzo è circondato da cascate artificiali e piattaforme panoramiche per tutti coloro che vogliono ammirare e immortalare la bellezza del posto da diverse prospettive.

Questa piscina naturale dalle sfumature turchesi offre uno spettacolo mozzafiato sia per chi vuole provare un’esperienza indimenticabile all’insegna del relax, sia per i subacquei esperti, che potranno osservare i pesci e la bellezza del mondo sottomarino che appartiene a Ik Kil.

Avrete a disposizione, inoltre, una vasta scelta di escursioni per esplorare questo luogo incantevole.

Viaggio nello Yucatan tra le meraviglie della natura

Per ammirare il Cenote Ik Kil, e vivere un’esperienza incredibile all’insegna della grande bellezza, dobbiamo recarci nella penisola dello Yucatan, una destinazione ricca di storia, cultura e attrazioni tutte da esplorare. Dalle spiagge di sabbia bianca, alle imponenti rovine Maya, alle rigogliose foreste che si estendono per chilometri e alle città colorate e vivaci, lo Yucatan offre un’esperienza mozzafiato che rimarrà nella vostra memoria e nel vostro cuore per sempre.

Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime, a partire dalle lunghe distese di sabbia dorata come quella di Playa del Carmen, che vi darà la possibilità di esplorare grotte misteriose e godere di alcune delle migliori immersioni subacquee della zona. Oppure, se preferite un soggiorno più tranquillo, potrete scegliere spiagge come Playa Paraiso, con le sue acque cristalline e profonde.

Vi consigliamo di immergervi completamente nella cultura di questo popolo visitando i villaggi di artigiani che diffondono la loro cultura tramite l’arte manuale. Non perdete, inoltre, la possibilità di degustare i piatti tipici della cucina yucateca, un perfetto mix di influenze maya, spagnole e caraibiche. Assaggio dopo assaggio, la cucina messicana saprà conquistare i vostri sensi.

Ovviamente, non può mancare anche una visita al Cenote Ik Kil. L’area può essere visitata dalle 8:00 alle 17:00 e offre numerosi servizi dedicati ai visitatori, inclusi un ristorante, uno spogliatoio, un negozio di souvenir e persino un cottage in affitto per una notte indimenticabile.

Cenote Ik Kil in Messico

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Cenote Ik Kil in Messico
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Cosa fare a Rodi Garganico, una Puglia tutta da amare

È una delle mete più apprezzate del turismo balneare nel Gargano, la patria degli agrumi del territorio, immersa nel verde del Parco Nazionale del Gargano: Rodi Garganico si fa amare per il suo splendido mare, più volte Bandiera Blu, e per il centro storico che richiama origini greche e conserva monumenti di notevole interesse culturale e storico.

Il mare, un sogno azzurro

Non si può iniziare a raccontare Rodi Garganico senza parlare delle magnifiche spiagge dorate di finissima sabbia che si estendono lungo un altrettanto favolosa costa disegnata da piccoli e suggestivi faraglioni e dai caratteristici trabucchi, antiche costruzioni utilizzate in passato per la pesca.

Qui è un sogno sperimentare la “vita da spiaggia” e rigenerarsi tra bagni di sole e tuffi in un mare dalle sfumature eccezionali: la spiaggia di Levante, ampia e lunga circa 4 chilometri, arriva fino a San Menao mentre la spiaggia di Ponente include lidi attrezzati e gettonati quali il Lido del Sole e la Baia Santa Barbara.

Il Lido del Sole è una delle spiagge più amate della Puglia, dove spiccano ville con bellissimi giardini, hotel di lusso, negozi e svariate occasioni per lo svago.

La visita al centro storico, per un’esperienza originale

rodi garganico vista panoramica

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Vista panoramica di Rodi Garganico

Il grazioso e raccolto centro storico, di origine medievale, è perfetto per una passeggiata unica e originale: il quartiere Chepabbash, abitato un tempo dai pescatori, si rivela speciale con i suoi vicoli stretti, gli archi e le terrazze panoramiche dagli scorci difficili da descrivere a parole.

E, durante la primavera, il profumo dei fiori d’arancio rende il tutto ancora più splendido.

Fiore all’occhiello del borgo sono poi le numerose chiese, le attrazioni principali, a partire dal Santuario della Madonna della Libera, in stile barocco pugliese, dove, da secoli, viene venerato il quadro della Madonna della Libera.

Di notevole interesse sono poi la Chiesa di San Nicola, con il campanile alto oltre 20 metri che, fino al XVII secolo, faceva parte del sistema difensivo della costa in qualità di torre di vedetta, la Chiesa del Santissimo Crocifisso, a navata unica con dieci altari, la Chiesa di San Pietro, la più antica all’interno delle mura, e la Chiesa di Santa Barbara, la più antica fuori le mura.

Ancora, a circa due chilometri dal centro, merita una sosta la Chiesa del Santo Spirito, abbracciata dal verde su un’altura: appartenente al complesso conventuale dei Cappuccini, offre l’occasione di scoprire i sotterranei con le sepolture di laici ed ecclesiastici e un chiostro dal grande valore architettonico.

Tra profumati agrumeti e i sapori della tradizione

Trovandosi a Rodi Garganico, da non perdere una piacevole camminata tra le stradine di campagna dei dintorni, tra il profumo e i colori degli agrumeti e della macchia mediterranea che si snodano a perdita d’occhio.

In più, Rodi è un punto di partenza privilegiato per ammirare perle pugliesi quali Vieste, Peschici, praticare trekking nell’impareggiabile cornice della Foresta Umbra e dei Laghi di Lesina e raggiungere le Isole Tremiti.

Ma non è tutto: gli amanti della buona tavola potranno lasciarsi andare ai sapori tipici della tradizione culinaria pugliese, con prodotti legati al territorio, principalmente a base di pesce e verdure. Qualche esempio? Le cozze gratinate, l’insalata di arance oppure di acciughe, la zuppa di pesce alla rodiana.

Dal gusto inconfondibile sono infine l’arancione, liquore di arance, e il limoncello, preparato con i limoni che crescono negli agrumeti della zona.

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Avventure nel Melezzo, il torrente che scorre in due direzioni

Nelle mie scorribande alla ricerca dell’acqua in tutte le sue forme, mi imbatto nella Val Vigezzo, attraversata dal torrente Melezzo, che dalle mie ricerche sembra essere serbatoio di notevoli piscine naturali.

Questa valle funge da cerniera tra la Valle del Toce in Piemonte ed il Canton Ticino e, procedendo verso Est, da Domodossola in direzione della Svizzera, inizia subito a salire bruscamente costeggiando il torrente, fino a raggiungere gli 850 metri presso il paese di Druogno. 

Qualcosa non quadra in Val Vigezzo

Mi fermo qui per una pausa tecnica e, guardandomi attorno, qualcosa non quadra: mi rendo conto che il torrente Melezzo, che fin qui scendeva da Est a Ovest, abbandona la Val Vigezzo muovendosi decisamente verso Nord. Ma le piscine naturali che cerco dovrebbero essere in questa stessa valle diversi chilometri più a Est, in un corso d’acqua che ugualmente si chiama Melezzo 🤔

Mi chiedo se la posizione che ho puntato sia sbagliata o se sia in un altro corso d’acqua, di cui la mia fonte abbia semplicemente sbagliato nome e proseguo, quindi, sulla SS337 della Val Vigezzo verso Est. In pochi chilometri vengo rinfrancato dal fatto che, effettivamente, questa strada torna a costeggiare un torrente di buone dimensioni in un falso piano dove si sviluppano altri (incantevoli) paesi montani, come Santa Maria Maggiore. 

Ma queste certezze si sciolgono in breve come neve al sole: la Val Vigezzo, che avevo percorso in salita fino a Duorgno, inizia molto presto a scendere, nonostante io stia proseguendo sempre nella stessa direzione. Ed il torrente, che fino a Druogno scorreva da Est a Ovest, ora scorre da Ovest verso Est, c’è decisamente qualcosa che non torna 🤔

Il Ponte Nuovo Romano

Nel frattempo passo il confine con la Svizzera e, dopo pochi chilometri, parcheggio e inizio a camminare nel bosco verso la mia destinazione (Vedi Info Pratiche). Come sempre mi accade quando vado in cerca d’acqua, tutti i dubbi, i ruminii mentali, le normali paranoie della vita scompaiono, lasciando il posto al deciso verde dei boschi e al rumore dell’acqua. Leggo un cartello per il Ponte Nuovo Romano… è la destinazione che cercavo! È così che si dissolve in un attimo anche l’ultimo dubbio, quello di aver sbagliato strada. Certo rimane il mistero della valle che prima sale e poi scende, lo fugherò solo più avanti …

Ponte Nuovo Romano
Ponte Nuovo Romano

La mulattiera inizia a scendere e, dopo alcuni tornanti nel bosco, un incantevole ponte a schiena d’asino è letteralmente aggrappato ai due versanti di una profonda, spettacolare forra scavata da un torrente verde e cristallino.

Questa meraviglia architettonica, che ci sorprende nel bel mezzo della natura più rigogliosa e selvaggia, è denominata Ponte Nuovo Romano. Non è infatti di epoca romana, perché costruito nel 1578, anche se alcune fonti riferiscono che l’attuale sostituì uno dei ponti di epoca imperiale costruiti sulla strada romana che collegava la Valle del Toce e quella del Ticino.

Sotto al ponte una enorme piscina naturale mi rinfresca alla sola vista, ed è possibile arrivarci, ma non per tutti. Chi non se la sente di scendere, può godersi questo posto meraviglioso dall’alto del ponte o proseguire sul sentiero turistico che prosegue dopo averlo attraversato. 

Il Ponte Nuovo Romano è sospeso a 26 metri dall'acqua
Il Ponte Nuovo Romano è sospeso a 26 metri dall’acqua

Attraverso il ponte, ignoro il sentiero turistico in salita e prendo, al di là di un rivolo d’acqua, una traccia secondaria in discesa. Il rivolo d’acqua potrebbe essere asciutto in estate, diversamente fate attenzione a non camminare sulle rocce lisce e bagnate, perché scivolose ed esposte. Questa traccia vi conduce, nella zona più a monte del sito, nei pressi di una piscina naturale poco profonda e di medie dimensioni, assistita da alcuni scogli lisci.

A monte del Ponte Nuovo Romano
A monte del Ponte Nuovo Romano

Nella zona più a valle del sito, e precisamente nella zona sotto il ponte, c’è una grande e profonda piscina naturale, con una battigia composta prevalentemente di scogli ed un limitato affioramento di ghiaia. Per raggiungerla non c’è un sentiero, si accede tramite il greto del torrente. Bisogna sapersi districare tra le rocce, le rapide ed alcuni salti dell’acqua: si tratta di un percorso complicato, affrontatelo solo se siete sicuri di poter anche tornare indietro.

Si può accedere anche dalla sinistra orografica: prima di attraversare il ponte, una traccia in discesa vi conduce nei pressi del torrente (pur costringendovi a superare un “salto” di circa 1 metro sulle rocce), in una zona di scogli, che dà su alcune rapide e dove l’accesso all’acqua non è immediato.

La piscina naturale sotto al ponte
La piscina naturale sotto al ponte

Da qui, tuttavia, si gode pienamente la bellezza del posto, dominato dall’incantevole schiena d’asino del ponte, arrampicatosi tra pareti scoscese a 26 metri dall’acqua: quello che gli inglesi non esiterebbero a definire una straordinaria wild swimming experience!

Mi godo il mio picnic sugli scogli, mentre il calore del sole è perfettamente bilanciato dalla frescura dell’acqua. Quindi raccolgo tutte le mie cose, compresa la mia busta della spazzatura e, completamente rigenerato, mi avvio verso casa.

Trovata la quadra in Val Vigezzo

Mi fermo in un bar e, forse tradito dall’abbigliamento tecnico, vengo approcciato da un anziano, simpatico signore locale che, sorridendo, mi chiede “É andato a camminare?” “Sì, sono andato al Ponte Nuovo Romano”. É chiaramente ben disposto, conosce il posto e mi racconta della sua passione per le camminate in montagna.

Deve sapere, penso. E quindi, esitando un attimo, senza ben sapere come porre il tema, gli chiedo “ma quanti corsi d’acqua ha la Val Vigezzo?” e lui, dopo una pausa, “uno, anzi due … ma con lo stesso nome!”

É così che scopro l’arcano: la Val Vigezzo è una valle a “U” (rovesciata, ovvero prima sale e poi scende), unica in Piemonte per la sua particolare orografia. Non è infatti solcata dal corso di un unico torrente dalla testata allo sbocco, bensì da due torrenti che scorrono in direzioni opposte generando un’ampia vallata pianeggiante nella quale sorgono i comuni principali. L’abitato di Druogno può essere considerato lo spartiacque della valle: il Melezzo Occidentale, scava la stretta gola che da qui si congiunge alla valle del Toce, verso ovest, mentre il Melezzo Orientale scende ad est percorrendo le Centovalli svizzere fino a portare le sue acque nel fiume Maggia e quindi nel Lago Maggiore.

Info Pratiche

🚗A26 in direzione Gravellona Toce, dove di prosegue sulla SS33 del Sempione. Si prende quindi l’uscita Masera per seguire la SS337 verso Val Vigezzo fino al confine di stato, dove tale strada diventa la Cantonale. Proseguite sulla Cantonale per poco meno di 9 km e, 350 m dopo il bivio per Calezzo, individuate sulla destra un’apertura nel guard-rail con alcuni cartelli gialli indicanti dei sentieri (46.17463, 8.69259), da cui parte una mulattiera lastricata in sasso in discesa. Parcheggiate nello spiazzo sulla sinistra, ci sono 8 posti. Ah … in Svizzera non sono proprio teneri con il parcheggio selvaggio … anche luoghi completamente immersi nella natura possono essere soggetti al pagamento della sosta, solitamente agevolato dalla presenza di macchinette automatiche per l’emissione del ticket.

🚂La panoramicissima Vigezzina (o Centovallina come viene chiamata in Svizzera) è una linea ferroviaria che collega Domodossola a Locarno, attraverso un viaggio di quasi due ore di puro romanticismo. I caratteristici trenini panoramici a scartamento ridotto vi porteranno attraverso le suggestive Centovalli: un percorso di 52 km, lungo impetuosi torrenti, montagne rocciose, cascate, ponti impressionanti, vigneti, selve castanili e piccoli villaggi che sembrano essersi fermati nel tempo. La stazione di Intragna di questa linea dista poco meno di 1 km dai menzionati cartelli gialli. Intragna è collegata a Domodossola e Locarno con diversi treni giornalieri rispettivamente di circa 1h33 e 18 minuti.  

👣Prendete la mulattiera, attraversate la ferrovia, e arriverete in ca 10-15 minuti nei pressi del c.d. Ponte Romano (46.172550, 8.690041). Pur non presentando particolari ostacoli, e pur essendo frequentato da escursionisti di tutte le età, il percorso è classificato fattibile per il discreto dislivello da percorrere (ca 90 m) e un paio di tratti esposti. 

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Viaggio in Abruzzo d’estate: tutto il meglio della montagna

Tra il Mar Adriatico e l’Appennino Centrale sorge una regione poliedrica e in cui si sviluppano paesaggi incantevoli e altamente diversi tra loro. Amata da chi è in cerca di mete balneari grazie alla sua rinomata Costa dei Trabocchi, è una perfetta destinazione estiva anche per chi cerca il refrigerio della montagna. La regione in questione è l’Abruzzo, e ora scopriremo insieme cosa fare e vedere durante la bella stagione.

Abruzzo: informazioni generali

È vero, in questo pezzo vogliamo concentrarci sull’estate, ma quando si parla di Abruzzo non si può non specificare che è una regione che vanta una posizione e un clima che la rendono visitabile 365 giorni all’anno.

Dagli ottimi impianti sciistici, passando alle escursioni in mezzo alla natura, arrivando su splendide spiagge per poi visitare città dalla storia millenaria, in questa area geografica italiana c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Quel che è certo, però, è che la montagna in estate abbandona il suo abito bianco per indossarne uno verde e profumato.

Dove andare in vacanza in Abruzzo in estate

Se l’idea è quella di trascorrere parte delle vostre vacanze estive in Abruzzo, e soprattutto sulle sue meravigliose cime, la verità è solo ed esclusivamente una: da queste parti c’è di tutto e di più.

Senza ombra di dubbio chiunque qui può trovare una soluzione per trascorrere le ferie ideali: ci sono destinazioni perfette per chi è in cerca del relax più puro impreziosito dall’aria buona di montagna, quelle ottimali per chi vuole dedicarsi alle escursioni nelle natura più autentica e selvaggia, e altrettante per coloro che vogliono vivere giorni all’insegna del romanticismo in località che sembrano uscite direttamente da un quadro.

Scanno, per esempio, è un borgo d’altri tempi che prende vita su uno sperone roccioso situato a 1050 metri d’altitudine. Immerso nelle incantevoli bellezze della Valle del Sagittario, è un’ottima meta da raggiungere in estate perché regala diverse possibilità di trekking in cui ammaliarsi di straordinari scorci.

Scanno in estate

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Il bel borgo di Scanno

Tra le esperienze da non perdere c’è quella di visitare l’omonimo lago che, a seconda di dove lo si ammira, ricorda la forma di un cuore. Il Lago di Scanno è il più grande bacino naturale d’Abruzzo ed è abbracciato dai maestosi profili dei Monti Marsicani. Un lago assolutamente balneabile e dove è presente anche spiaggia attrezzata per rilassarsi e prendere il sole.

Questo posto è la destinazione perfetta per dedicarsi al turismo esperienziale. È bene notare, però, che le sponde di questa placida distesa d’acqua si differenziano per i servizi offerti: a sinistra, dando le spalle al lago, sorge un’area che può essere utilizzata per campeggiare; a destra si estende una stupenda zona boscosa.

Altrettanto interessante è il borgo di Pescasseroli poiché è in grado di far felice chiunque. Soggiornare da queste parti vuol dire fare una completa immersione di storia, natura e relax, il tutto a 1167 metri d’altitudine e ai piedi del Monte delle Vitelle.

Imperdibile è certamente il suo centro storico dove si susseguono una serie di strette viette, palazzi signorili e botteghe di artigiani, ma altrettanto affascinate è la natura più rigogliosa da cui è cullato. Gli amanti delle escursioni da queste parti troveranno davvero molto pane per i loro denti. Partendo da qui vale anche fare una sosta presso l’Area faunistica del Parco Nazionale d’Abruzzo dove dimorano animali protetti e che sono stati trovati feriti o con problematiche per cui non riescono a essere autosufficienti.

Un’altra meta da valutare per il proprio soggiorno è il borgo di Pescocostanzo che, con i suoi 1395 metri di altezza, prende vita tra i capolavori della natura del Parco della Majella. Le vacanze in questo territorio sono all’insegna dello sport, natura, cultura e relax.

Pescocostanzo in estate

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Il bel borgo di Pescocostanzo

Cosa fare in Abruzzo in estate

Le attività da fare in Abruzzo in estate sono pressoché infinite. Vi basti pensare che qui potreste persino finire nel “piccolo Tibet d’Italia”. Si tratta di Campo Imperatore, un vasto altopiano che si fa spazio nel cuore del massiccio del Gran Sasso, puntellato di laghetti dalla forma circolare.

Tra i più notevoli c’è il Lago di Pietranzoni che, oltre a trovarsi al centro dell’altopiano, permette di avere un panorama privilegiato del Corno Grande. Grazie alla sua geografia, il poetico Campo Imperatore consente di organizzare con facilità attività di diverso tipo come escursionismo, alpinismo, ciclismo e mountain bike. Ma c’è persino qualcosa di interessante per gli amanti dell’astronomia: qui sorge la Stazione osservativa astronomica Campo Imperatore. In quota da non perdere è il Giardino Botanico Alpino con al suo interno oltre 300 specie floreali.

In Abruzzo in estate vale la pena fare un salto anche presso la Riserva Zompo lo Schioppo che si trova nel comune di Morino. Si tratta di un’area protetta di 1.025 ettari pregna di campi coltivati, boschi di querce, filari di viti, faggi e tassi che popolano la foresta.

Eccezionale da queste parti è la cascata naturale di Zompo lo Schioppo che sgorga con forza da una ripida parete calcarea e facendo un salto di oltre 130 metri: è la cascata naturale più alta dell’Appennino. Un posto davvero unico nel suo genere tanto che un personaggio del calibro di Alexandre Dumas ne fece elogio. Oltre a quanto appena detto, l’area è ricca di sentieri tematici di diverse difficolta e per i più impavidi ci sono persino alcuni rifugi in cui pernottare.

L’ultima esperienza che vi consigliamo di fare in Abruzzo in estate – ma di certo non sono finite qui – è visitare la Valle del Sagittario, una zona così speciale che può riuscire a fare una cosa sola: far innamorare follemente.

Valle del Sagittario in estate

Fonte: iStock – Ph: Angelo D’Amico

Un angolo della Valle del Sagittario

Si tratta di un suggestivo canyon che è arrivato a noi grazie al duro e secolare lavoro di erosione delle impetuose acque del fiume omonimo. Qui la natura è incontaminata e l’area delle gole inizia dalla diga di San Domenico, nei pressi della quale sorge l’omonimo eremo, un edificio religioso a cui si accede tramite un portico del XVII secolo e decorato con quattro dipinti del 1938. Lungo questo meraviglioso canyon, tra le altre cose, trovano rifugio lupi, orsi e aquile reali.

Le montagne d’Abruzzo, in estate, sono uno scrigno di tesori preziosi in cui fare il pieno di natura, relax e avventura.

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Viaggio a Tampere, la Capitale mondiale della sauna

Tutti noi abbiamo sentito parlare – o comunque abbiamo fatto almeno una volta nella vita – della sauna. Si tratta di una specie di bagno turco dai “poteri” detossinanti, rigeneranti e rilassanti. Un piccolo paradiso in cui ritrovare il benessere e che è nato in una città finlandese oggi considerata la Capitale mondiale della sauna: Tampere.

Per cosa è famosa Tampere

Tampere è la culla della sauna: nella sola area cittadina ci sono più di cinquantacinque saune pubbliche. Ma Tampere è famosa anche per un altro motivo: grazie alla sua anima puramente industriale è considerata anche la Manchester finlandese.

Situata nell’incantevole cornice della Regione del Laghi che le conferisce un fascino davvero unico nel suo genere, prende vita su uno stretto istmo in posizione panoramica. L’atmosfera da queste parti è estremamente rilassata, tanto che è la destinazione di viaggio più amata dai turisti finlandesi nel loro Paese.

In estate, tra le altre cose, il sole si fa spazio nei cieli per ben 20 ore al giorno e passeggiare per le strade alla scoperta delle sue attrazioni è un’esperienza altamente piacevole.

Cosa vedere a Tampere

Tampere è una città perfetta da visitare a piedi: ha un centro storico dalle dimensioni ridotte. Tra le attrazioni da non perdere c’è senza ombra di dubbio la sua Cattedrale che è uno dei più importanti esempi di architettura del Romanticismo nazionalista finlandese.

Visitare la cattedrale di Tampere

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Veduta della cattedrale di Tampere

In granito blu-grigio, protegge al suo interno preziosi affreschi che sono nati dalle mani dell’artista simbolista Hugo Simberg, tra il 1905 e il 1906. La loro storia è alquanto controversa perché in passato suscitarono numerosi critiche negative. E in particolare le scatenò un dipinto collocato nella parte più alta del soffitto che raffigura un serpente alato su uno sfondo rosso. Il motivo per cui fu soggetto di scandalo è molto semplice: fu interpretato come simbolo del peccato e della corruzione.

Molto interessanti sono anche i Tallipiha Stable Yards, un complesso di scuderie del XIX secolo, dove svettano edifici decorati che sono sede di suggestive botteghe di artigianato che vendono ceramiche, scarpe e cioccolato.

Continuando a passeggiare tra vecchi edifici industriali in mattoni rossi, si incontrano diversi siti culturali come il Museo Vapriikki che, ad essere del tutto onesti, è un complesso di più musei che si lasciano visitare in uno spazio di ben 14.000 metri quadrati.

Sono sette in totale, e toccano numerosi e interessanti tematiche che vanno dalla natura fino allo sport. Nel dettaglio sono: il Museo di Storia Naturale di Tampere, il Museo dei Media Rupriikki, il Museo finlandese dei giochi, il Museo finlandese dell’hockey su ghiaccio, il Museo Postale, il Museo delle bambole e degli abiti e il Museo regionale di Pirkanmaa.

I buongustai non possono invece perdersi il mercato coperto di Tampere che prende vita un eccezionale edificio in stile art nouveau. Qui si ha l’imbarazzo della scelta in fatto di prelibatezze locali come dolci della tradizione, formaggio, pesce fresco, verdure e prodotti naturali.

Ma Tampere è anche sinonimo di pura adrenalina: è proprio in questa città che sorge tra due laghi, il Pyhäjärvi e Näsijärvi uniti dalle rapide di Tammerkoski, che prende vita il più grande luna park della Finlandia: il Särkänniemi. Parliamo di un’area con più di 30 giostre e anche un gigantesco acquario, un planetario, un delfinario, uno zoo, la torre panoramica di Näsinneula con un ristorante girevole all’interno e il Museo d’Arte di Sara Hildén.

Da Laukontori, la piazza del mercato di Tampere, è possibile salire a bordo di un’imbarcazione che conduce alla scoperta di Viikinsaari. Si tratta di una bellissima isola che si poggia sulle placide acque del lago Pyhäjärvi e che offre un percorso naturalistico, una sauna pubblica e un’incantevole spiaggia.

Tampere città industriale

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L’anima industriale di Tampere

Eventi imperdibili

Tampere è una città che pullula anche di eventi che sono uno più interessante dell’altro. Uno di questi è il Tampere Film Festival che generalmente ha luogo a inizio marzo e che è una rinomata kermesse internazionale di cortometraggi. C’è poi la Tampere Biennale, ossia una rassegna di musica moderna finlandese che però è tenuta soltanto negli anni pari e durante il mese di aprile.

Chi ama la tradizioni più autentiche non può invece perdere il Pispala Schottishce, un festival internazionale di danze popolari che inaugura l’estate: ha luogo all’inizio di giugno.

Il Tammerfest, invece, è la più importante rassegna musicale di questa particolare città finlandese. Ha una durata di cinque giorni e in genere vi si può partecipare verso la metà di luglio. Il programma è sempre ricco di interessanti appuntamenti come grandi concerti rock al Ratina Stadium e diversi concerti più piccoli in giro per tutta la città.

Sempre durante il mese luglio c’è la Pirkan Soutu, una gara di canottaggio. Mentre l’inizio del mese successivo, e quindi agosto, è il momento per partecipare al Tampere International Theatre Festival. Si protrae per una settimana ed è una sorta di vetrina di produzioni teatrali internazionali e finlandesi; negli stessi giorni del festival si svolge anche una rassegna di teatro d’avanguardia, la Off-Tampere.

C’è poi ottobre, talvolta anche all’inizio di novembre, che è il periodo in cui la città ospita il Tampere Jazz Happening, una frizzante manifestazione in cui partecipano musicisti jazz finlandesi e internazionali. Infine due volte l’anno, in autunno e a metà inverno, prende vita la Tampere Illuminations che fa brillare le vie cittadine con ben 40.000 luci colorate.

Cosa fare a Tampere

Fonte: iStock

Veduta di Tampere

Le saune di Tampere

Un viaggio a Tampere non si può dire di certo completo se non si corre alla scoperta delle sue numerose saune: in Finlandia c’è una sauna ogni due persone, e solo qui ne sono state costruite oltre cinquanta.

La maggior parte di esse sono tutte di alto livello, ma la più antica in assoluto (risale al 1906) prende il nome di Rajaportti. Situata nel vecchio quartiere di Pispala, viene anche oggi riscaldata a legna in modo tradizionale. Regalarsi questa esperienza vuol dire catapultarsi indietro nel tempo e anche godere di un indimenticabile massaggio tradizionale.

Tampere è perciò una località da scoprire per la sua particolare anima industriale, per la colorata vivacità di cui è caratterizzata e per la bellezza delle sue saune che sono uniche al mondo.

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isole Notizie Viaggi

AAA Cercasi Content creator: quest’isola tropicale vi sta aspettando

Come ve lo immaginate, voi, il lavoro dei sogni? Chi ha fatto del viaggio una vera e propria missione di vita non ha dubbi: laptop da una parte e vista sulle meraviglie del mondo dall’altra. I nomadi digitali, e tutti i professionisti che possono usufruire della modalità di lavoro da remoto, possono confermare che quello che è un sogno condiviso da molti può diventare realtà.

Una realtà resa ancora più concreta da un annuncio di lavoro davvero allettante che condurrà un fortunato content creator in un’isola caraibica e sorprendente, un vero e proprio paradiso terrestre in cui vivere una delle avventure più indelebili della propria vita.

La proposta da sogno arriva da un piccolo boutique hotel situato ad Aruba, sull’isola circondata dal Mare Caraibico. La richiesta è quella di raccontare, attraverso i social network, la propria esperienza in questo paradiso tropicale in cambio di un viaggio tutto incluso. Se l’idea non vi dispiace, continuate a leggere l’articolo per scoprire come candidarvi.

Lavorare ad Aruba per un mese: la proposta del Boardwalk Boutique Hotel

Esistono luoghi che sono così belli da non sembrare reali, posti che per forme, colori e lineamenti sembrano usciti da un sogno, ma invece sono veri, e per questo ancora più straordinari. Aruba è uno di questi.

Situata a 25 chilometri dalla costa venezuelana, l’isola è un concentrato di meraviglie naturalistiche che incantano e sorprendono a ogni passo. Spiagge bianche di sabbia finissima, mare cristallino e turchese, foreste tropicali e fenicotteri rosa: un vero e proprio paradiso terrestre da raggiungere e da vivere almeno una volta nella vita.

E se non volete accontentarvi di una semplice vacanza di pochi giorni, sappiate che grazie al Boardwalk Boutique Hotel avrete l’opportunità di vivere su questo lembo di terra per un mese intero per scoprire tutte le meraviglie del posto e sperimentare la vita da local.

Questo piccolo hotel, nascosto come un segreto in unìex piantagione di cocco ad Aruba, ha aperto le candidature per il “Social Media Content Creator residency program”. La ricerca è aperta a tutti i content creator e la richiesta è quella di realizzare dei contenuti capaci di raccontare l’isola e di spiegare cosa vuol dire vivere qui.

In cambio, il candidato scelto, riceverà un mese di ospitalità sull’isola. Sono inclusi nell’offerta anche il biglietto aereo, i pasti, un auto a noleggio e una scrivania vista mare.

Boardwalk Boutique Hotel

Fonte: Aruba Tourism Authority

Boardwalk Boutique Hotel

 Come candidarsi all’offerta di lavoro

La ricerca, come abbiamo anticipato, è rivolta a tutti i creator di talento che hanno voglia di mettersi in gioco e di raccontare tutte le esclusive esperienze offerte dall’hotel e, più in generale, da questo paradiso terrestre.

Al candidato selezionato, infatti, verrà richiesto di creare contenuti che raccontino la sua vita quotidiana presso l’hotel e la sua esperienza ad Aruba, conosciuta come la “One Happy Island” dei Caraibi, nonché come l’isola dove splende sempre il sole. A supportare la sua attività, inoltre, ci sarà il team marketing del Boardwalk.

Per candidarsi alla posizione, i content creator interessati dovranno compilare un modulo presente sul sito web del Boardwalk Boutique Hotel di Aruba. È possibile presentare la domanda entro e non oltre il 30 giugno. Il nome del candidato scelto sarà annunciato il 7 agosto, mentre il lavoro comincerà dopo l’estate. In bocca al lupo a tutti!

Lavorare al Boardwalk Boutique Hotel

Fonte: Aruba Tourism Authority

Lavorare al Boardwalk Boutique Hotel
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Asia Emirati Arabi Notizie Viaggi

Questa estate potrai entrare nel regno oceanico

C’è un motivo in più per organizzare un viaggio dall’altra parte del mondo in questo periodo. E no, non ci riferiamo solo alle ultime e grandiose fioriture che stanno esplodendo in tutto il pianeta, ma a un’avventura unica, inedita e suggestiva che permetterà ai viaggiatori di ogni età di vivere un’esperienza entusiasmante e al di fuori dall’ordinario.

Per scoprire di cosa stiamo parlando, dobbiamo recarci ad Abu Dhabi, tra le meraviglie della capitale degli Emirati Arabi Uniti che si snoda su un’isola del Golfo Persico. Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime e passano per il panorama urbano, contraddistinto da maestosi grattacieli ed edifici commerciali, per la Grande Moschea di Sheikh Zayed e per le spiagge bianche, quelle bagnate da un mare caratterizzato dalle infinite sfumature di azzurro.

E se è un tuffo nelle profondità degli abissi che volete fare, almeno idealmente, Abu Dhabi è il posto giusto da raggiungere questa estate perché proprio nella capitale è stato recentemente inaugurato il SeaWorld Yas Island, un parco tematico sulla vita marina della regione, e del mondo intero, che vi permetterà di perdervi e immergervi nel regno oceanico. Pronti a partire?

SeaWorld Yas Island

Tra gli eventi più attesi di questo 2023 c’era sicuramente l’inaugurazione del SeaWorld Yas Island di Abu Dhabi che si è tenuta il 23 maggio del 2023. In quell’occasione sono stati svelati gli interni del grande parco tematico e anticipate tutte le avventure che le persone di ogni età potranno vivere a partire da questa primavera.

Il parco, progettato da Miral in collaborazione con SeaWorld Parks & Entertainment, è il primo della catena SeaWorld al di fuori degli Stati Uniti, e si appresta a diventare un vero e proprio punto di riferimento per tutto il territorio degli Emirati Arabi Uniti.

L’area, che si snoda su una superficie di 183.000 metri quadrati, ospita una serie di attrazioni incredibili destinate a incantare lo sguardo e a meravigliare. L’obiettivo, infatti, è quello di accompagnare i visitatori in un viaggio di scoperta che coniuga l’apprendimento e la conoscenza del mondo marino, da una parte, e il divertimento dall’altra.

SeaWorld Abu Dhabi, infatti, è anche un centro di ricerca, salvataggio e riabilitazione degli animali. Chi entrerà all’interno di questo regno oceanico potrà anche fare incontri ravvicinati con gli esemplari che vivono qui. Il parco, inoltre, ospita tutta una serie di eventi e spettacoli di intrattenimento, aree adibite al divertimento, nonché esperienze di ristorazione e shopping esclusive. Insomma, un luogo unico e incredibile per vivere e condividere avventure indimenticabili con gli amici e con la famiglia.

SeaWorld Yas Island, Abu Dhabi

Fonte: Getty Images

SeaWorld Yas Island, Abu Dhabi

Benvenuti nel Regno Oceanico

Entrando nel SeaWorld Abu Dhabi, i visitatori saranno catapultati in un’atmosfera incantata e al di fuori dall’ordinario contraddistinta da ben 8 ambienti marini e oceanici. Si tratta di veri e propri regni che condurranno gli ospiti nelle profondità degli abissi e negli habitat esistenti in tutto il mondo.

Il regno One Ocean è il cuore del parco, in quest’area verranno organizzare esperienze coinvolgenti e immersive per scoprire e riscoprire tutto ciò che riguarda il meraviglioso mondo marino. Nella zona Abu Dhabi Ocean, come il nome stesso suggerisce, gli ospiti potranno scoprire la vita marina del Golfo Arabico.

Rocky Point, invece, ospita leoni marini e foche in una baia nascosta ispirata al Pacifico nord-occidentale degli Stati Uniti, mentre nel regno del Tropical Ocean è possibile esplorare una vivace e soleggiata foresta pluviale e attraversare una splendida laguna blu con delfini, fenicotteri, pesci e uccelli.

Nel regno MicroOcean, grandi e bambini potranno esplorare il mondo marino attraverso gli strumenti scientifici messi a disposizione, mentre l’area Endless Ocean catapulterà gli ospiti all’interno del più grande acquario marino multispecie del mondo. Non mancano, ovviamente, anche gli ambienti dedicati all’artico e all’antartico riuniti nel regno Polar Ocean.

SeaWorld Abu Dhabi, inoltre, organizzerà ogni giorno diversi incontri ravvicinati con gli animali e più di 100 esperienze interattive e immersive. Non manca, ovviamente, un’area dedicata al divertimento che ospita giostre e attrazioni per grandi e bambini.

Inaugurazione SeaWorld Yas Island, Abu Dhabi

Fonte: Ufficio Stampa

Inaugurazione SeaWorld Yas Island, Abu Dhabi
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Come sarà l’estate degli italiani: i trend di viaggio

A pochi mesi dalle partenze per le vacanze estive, sono in molti a fare ipotesi e previsioni di viaggio. Partiranno gli italiani? E se sì, dove andranno? Quando? Gli studi analizzano ogni aspetto dell’estate 2023 italiana, ma tutti confermano il fatto che alle vacanze non possiamo proprio rinunciare.

C’è chi parte prima, chi dopo, chi in pieno agosto, chi fa vacanze brevi, chi lunghe, chi è disposto a lavorare anche dalla località di villeggiatura (il famoso smart working), chi spenderà il minimo indispensabile e chi ha messo a budget una bella sommetta, ma alla fine si parte.

Italia o estero? Sembra che l’innamoramento del Belpaese stia un po’ scemando. Bella l’Italia, sì, ma all’estero si spende meno. Ecco allora cosa hanno scopertogli esperti di viaggi che hanno condotto studi specifici per scoprire quali sono i trend di viaggio degli italiani per l’estate che è alle porte.

Record di viaggi per l’estate 2023

Secondo l’Holiday Barometer di Europ Assistance, l’entusiasmo per i viaggi è in crescita: il 75% degli europei ha intenzione di viaggiare quest’estate, segnando il record dal 2011. Il 34% degli italiani, per esempio, ha già prenotato la vacanza e il 58% lo ha fatto con almeno due mesi di anticipo. Nonostante l’inflazione, il budget medio per una vacanza aumenta, anche se di poco (+2% rispetto al 2022).

Tornano anche i viaggi all’estero: il 44% degli italiani (+13% rispetto al 2022) prevede di partire per un Paese straniero. Sul podio delle destinazioni preferite ci sono al primo posto Spagna (15%), seguita a pari merito da Francia e Grecia (9%). Per quanto riguarda il tipo di vacnza, gli italiani preferiscono ancora il mare (63%), ma sale il numero di chi sceglie le città d’arte (26%, +5 rispetto al 2022).

Più vacanze di prima della pandemia

La conferma viene anche da un’indagine di Jetcost, secondo la quale l’estate 2023 non significherà solo la conferma della piena ripresa del turismo e della voglia di viaggiare in ogni parte del mondo (finalmente senza più restrizioni), ma segna anche un aumento dei viaggi rispetto al 2019, l’anno precedente alla pandemia.

Infatti, secondo questo studio, l’82% degli italiani ha intenzione di viaggiare durante le vacanze di quest’anno e le ricerche di voli sono anche aumentate del 63%, mentre quelle di hotel del 41% rispetto all’estate del 2022. Se la maggior parte (l’82%) è convinta di viaggiare almeno per qualche giorno, l’8% aspetterà l’ultimo minuto per decidere, in funzione soprattutto del proprio budget. Solo uno su dieci, invece, ha dichiarato di non andare da nessuna parte.

Per quanto riguarda i mesi preferiti per viaggiare, agosto è il più gettonato per andare in vacanza, con il 44% degli italiani che sceglierà questo mese e il 36% luglio. Giugno è un mese che sta diventando sempre più popolare: lo sceglierà l’11%, mentre solo il 9% viaggerà a settembre. Per quanto riguarda la durata del viaggio, il 27% prevede di viaggiare per un massimo di cinque giorni, il 29% per una settimana, il 33% per un tempo compreso tra gli otto e i 15 giorni, mentre solo l’11% per un periodo compreso tra 15 giorni e un mese. In termini di spesa, quella media per persona è stimata in circa 905 euro.

Italiani indecisi fino all’ultimo

Secondo quanto emerso dal primo Osservatorio di PiratinViaggio relativo all’estate 2023, invece sarà una stagione all’insegna dei ritardatari “organizzati”. Pare, infatti, che i 70% dei nostri connazionali non abbia ancora prenotato le vacanze estive: la motivazione principale, per oltre il 54% delle persone, è di non aver ancora deciso quale sarà la meta.

I trend di prenotazione e di organizzazione secondo questo studio è di essere un cosiddetto “early bird“, prenotando anche con tre-sei mesi di anticipo (lo fa soprattutto la Generazione Z), oppure un “latecomer” ovvero tra quelli che aspettano l’ultimo momento. Il mare si conferma la meta preferita da oltre il 50% rispetto alla città e alla montagna che hanno ottenuto rispettivamente il 34% e il 13% delle preferenze.

Un occhio al costo del viaggio

Un italiano su tre, inoltre, è disposto a lavorare anche in vacanza, pur di partire. È quanto è emerso dallo studio di Revolut, che rivela che per l’estate del 2023 gli italiani sceglieranno la destinazione in base al prezzo. Il driver di scelta per quasi otto italiani su dieci è, infatti, il costo del viaggio, seguito da salute/sicurezza e distanza della destinazione.

Le più preoccupate dai prezzi sono le donne. Il 76% – rispetto al 72% degli uomini – dichiara di essere preoccupata per i rincari delle vacanze, con il 24% del campione femminile che afferma di vedere il proprio budget per le ferie seriamente a rischio. Le donne, infatti, spenderanno meno degli uomini: il 61% stima una spesa tra i 250 e i mille euro per una settimana di viaggio, mentre il 59% degli uomini spenderà tra i 500 e 2000 euro. In media, per gli italiani, il budget per un viaggio di una settimana sarà inferiore ai 250 euro per il 7%, tra 250 e 500 per il 24%, tra 500 e 1000 per il 36% e tra 1000 e 2000 per il 17%. Solo il 5% pensa di spendere oltre i 2000 euro per sette giorni di vacanza.

Per quanto riguarda le mete, il sondaggio di Revolut ha rivelato che i vacanzieri italiani pensano che la Spagna sia la migliore destinazione estera per rapporto qualità-prezzo (indicata dall’8%), seguita dalla Grecia (7%) e dalla Croazia (5%).