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Pioggia di stelle e danze tra pianeti: così il cielo celebra l’estate

L’arrivo di giugno porta con sé una gran voglia di vivere gli spazi aperti, di organizzare gite fuori porta e di pensare ai grandi viaggi da intraprendere. Del resto è questo il mese in cui viene inaugurata la stagione più attesa dell’anno.

Ed è proprio per celebrare l’arrivo dell’estate che il cielo ha pensato di trasformarsi nel palcoscenico di spettacoli affascinanti, suggestivi e straordinari, destinati a illuminare e a incantare le notti di giugno.

A rendere magico l’inizio dell’estate ci saranno la Luna delle Fragole, le danze dei pianeti e le piogge di stelle che popoleranno un calendario fitto di eventi tutti da ammirare a testa in su. Prendete nota e mettetevi comodi: lo show sta per cominciare.

Gli eventi del cielo di giugno

Sono tanti, affascinanti e suggestivi, gli eventi che si susseguiranno nel cielo questa estate, a partire già dal mese di giugno. Proprio per inaugurare e celebrare la stagione più attesa dell’anno, astri e pianeti si trasformeranno nei protagonisti di uno spettacolo magico da ammirare a testa in su.

Il consiglio, come sempre, è quello di raggiungere parchi urbani, spiagge lontane, boschi, foreste e, in generale, tutti luoghi privi di inquinamento luminoso. L’arrivo di giugno può trasformarsi così in una meravigliosa occasione per raggiungere le destinazioni più celebri dell’astroturismo.

A inaugurare il calendario celeste saranno le stelle cadenti. Nella notte tra il 3 e il 4 giugno, infatti, sarà possibile osservare le Omega Scorpidi, nel loro picco massimo, e sussurrare i desideri a ogni avvistamento. Si tratta di sciami meteorici poco luminosi, è vero, tuttavia anche questi possono regalare inedite sorprese.

Il giorno dopo, invece, toccherà alla splendida e candida Luna illuminare la nostra notte. Il 4 giugno, infatti, è previsto il primo plenilunio del mese, anche conosciuto come Luna piena delle Fragole. Il nome, decisamente evocativo, fu scelto secoli fa dai nativi americani in riferimento all’arrivo della stagione dell’abbondanza.

Una pioggia di stelle

La presenza della Luna piena potrebbe ostacolare la vista delle stelle cadenti di inizio mese, ma non mancherà l’occasione di fare nuovi e sorprendenti avvistamenti. Il 6 giugno, infatti, nuovi sciami meteorici attraverseranno il cielo. Si tratta delle Chi Scorpidi e le Gamma Sagittaridi, meteore che provengono entrambe dal radiante delle Scorpidi-Sagittaridi.

Tra l’11 e il 12 giugno, invece, sarà possibile avvistare le meteore scaturite dalla cometa Schwassman-Wachmann. Il consiglio è quello di puntare gli occhi al cielo in tarda notte, sarà quello il momento perfetto per fare avvistamenti anche a occhio nudo.

Gli appuntamenti non finiscono qui, però, perché per tutto il mese di giugno sarà possibile passeggiare sotto piogge di stelle. A metà del mese, infatti, le nostre notti saranno illuminate dalla presenza delle Liridi che si paleseranno nel cielo tra il 16 e il 17 giugno.

L’ultimo grande spettacolo sarà offerto proprio in concomitanza della fine del mese: il 30 giugno, infatti, le Tau Aquaridi raggiungeranno il loro picco massimo. Anche in questo caso, il consiglio è quello di puntare gli occhi al cielo in tarda notte.

La danza dei pianeti e il solstizio d’estate

Come vi abbiamo anticipato, il mese di giugno presenta un calendario fittissimo di eventi che passa anche per la danza dei pianeti. Diverse le congiunzioni attese, la prima delle quali coinvolgerà la Luna e Giove che si incontreranno nella costellazione dell’Ariete il 14 giugno. Il 16 del mese, invece, il nostro satellite naturale danzerà con Mercurio. L’appuntamento è previsto di sera e lo spettacolo si svolgerà nella costellazione del Toro.

Attesissimo è anche il solstizio d’estate che sancisce, ufficialmente, l’inizio della bella stagione. L’evento è previsto per il 21 giugno alle 16:58 (ora italiana) e ci permetterà di vivere il giorno più lungo e la notte più breve dell’anno.

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C’è un’altra Bora Bora nel mondo: è un paradiso in terra

Esistono alcuni luoghi che, da sempre, capeggiano le nostre travel wish list. Si tratta di posti dove la natura regna sovrana, dove la superficie è puntellata da foreste, boschi e praterie rigogliose. Territori in cui l’azzurro intenso delle acque si fonde con quello del cielo annullando tutti i confini visibili.

Paradisi terrestri, microcosmi delle meraviglie, luoghi che sembrano usciti da una fiaba o da un sogno, a che invece sono reali e per questo ancora più straordinari. Destinazioni da raggiungere almeno una volta nella vita, per fare incetta di bellezza e di meraviglia.

Ed è in uno di questi luoghi che vogliamo portarvi oggi, un paradiso in terra ancora poco conosciuto che ospita e conserva alcune delle più suggestive meraviglie paesaggistiche del mondo. Il suo nome è Raivavae ed è la piccola Bora Bora delle Isole Australi. Pronti a partire?

La piccola Bora Bora delle Isole Australi che non conosci

Il nome di questo piccolo paradiso terrestre non è altro che il preludio a un’esperienza unica e indimenticabile. Raivavae, infatti, è composta da due termini della lingua tahitiana: ra’i che vuol dire “cielo” e vavae che significa “liberare il sentiero”. La suggestione non sta solo nel suo nome, ma anche in tutti quei straordinari paesaggi che si aprono a ogni passo, che incantano la vista e coinvolgono i sensi uno a uno.

Situata a 630 km a sud-est di Tahiti, e raggiungibile in poco più di un’ora di volo, Raivavae è ancora una meta poco battuta dal turismo di massa, e questo la rende ancora più affascinante ed esclusiva. L’isola vanta 28 piccoli motu che si snodano tutto intorno e ospita una pittoresca laguna caratterizzata da acque di color smeraldo.

La natura, come abbiamo anticipato, è assoluta protagonista qui. L’isola è contraddistinta da una palette cromatica bicolor caratterizzata dal verde delle montagne che la circondano e dall’azzurro del mare che la bagna. A proteggere, e vegliare il territorio, ci sono il Monte Taraia e il Monte Hiro che con le loro altezze maestose, rispettivamente 309 e 438 metri di altitudine, svolgono il ruolo di guardiani silenziosi e gentili.

È possibile raggiungere le vette di questi due monti attraverso un trekking che passa per sentieri panoramici icorniciati da lamponi e abeti. Una volta giunti in cima aguzzate bene la vista: da qui è possibile avere un accesso privilegiato e totale sul paesaggio di Raivavae e sulle isole di Tahiti. La visione vi lascerà senza fiato.

Come raggiungere Raivavae

Popolata da poco più di 900 anime, questa isola di origine vulcanica è davvero il luogo perfetto da raggiungere per gli amanti della natura e per tutti coloro che sognano un’esperienza all’insegna del relax e della grande bellezza. Gli abitanti del posto, infatti, hanno scelto di mantenere l’isola incontaminata abbracciando il concetto di ecoturismo, motivo per il quale non troverete hotel a 5 stelle o resort di lusso, ma solo bungalow, chalet e pensioni in stile polinesiano.

Il territorio, che si snoda su una superficie di appena 17 chilometri quadrati, è un invito a scoprire il patrimonio culturale, storico e naturalistico che l’isola conserva e preserva. Da una parte le montagne e la natura lussureggiante, dall’altra le spiagge di sabbia bianca circondate da scogliere e da motu.

Raggiungere questo paradiso in terra, considerato la Bora Bora delle isole Australi, non è poi così complicato. Raivavae, infatti, ospita un piccolo aeroporto di scalo che consente di arrivare direttamente sull’isola partendo da Tahiti, Tubuai e Rurutu.

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La location da sogno della soap opera “La promessa”

È già stata soprannominata la “Downton Abbey” la soap opera intitolata “La promessa”, in onda su Canale 5, una costume drama ambientata mentre il Regno Unito si prepara alla Prima guerra mondiale, mentre la Spagna resta neutrale.

La soap è girata in ambienti splendidi, dove tutto è ricco, prezioso e curatissimo. Anche per le riprese in esterno sono state scelte scenografie incredibilmente sfarzose.

Le location della soap opera “La promessa”

Ma dove è stata girata “La promessa”? Le storie si sviluppano all’interno di Palazzo El Rincón, uno spettacolare edificio della fine del XIX secolo che si trova ad Aldea del Fresno, vicino a Madrid, e su due set di 3.000 metri quadrati, di cui uno è la fedele ricostruzione degli interni del palazzo.

El Rincón è una location per eventi molto amata dai madrileni, che viene affittata per celebrarvi ricevimenti e matrimoni. Un posto da favola, insomma, la cui struttura ricorda quella di un castello medievale, con una enorme parco pieno di statue e di fiori.

Mentre il mondo è sull’orlo dell’abisso, il palazzo è tra le poche oasi di pace, isolate dal conflitto, rimaste nella valle di Los Pedroches, in Spagna.

Los Pedroches si trova nel Sud della Spagna. È una zona interna dell’Andalusia, famosa per la produzione di una delle eccellenze gastronomiche spagnole a livello mondiale: il Pata Negra, un prosciutto pregiatissimo ottenuto da maiali di pura razza iberica nutriti con ghiande.

Ci troviamo nei pressi di Cordoba, nel bel mezzo della Sierra Morena, quella terra attraversata anche da Don Chisciotte della Mancia che lottava contro i mulini a vento. Si tratta di una zona dedita all’agricoltura e all’allevamento di animali, appunto, ma è anche una bella zona turistica, ricca di itinerari escursionistici tra ampi prati e boschi di lecci.

La prima stagione della soap, in onda in Spagna dallo scorso gennaio e in Italia dal 29 maggio, comprende 122 episodi e, visto il grande successo già ottenuto, è già stata confermata per una seconda stagione, composta da 119 episodi.

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Borobudur, il tempio colossale simbolo dell’Indonesia

L’isola indonesiana di Giava, da molti considerata il cuore del Paese, è una sorta di scrigno di bellezze naturali e misteriose aree archeologiche. Tra queste si guadagna un posto d’onore Borobudur, una struttura che fa parte del patrimonio mondiale dell’Unesco e che è anche il tempio buddhista più grande del mondo.

Tempio di Borobudur, informazioni utili

Il colossale Tempio di Borobudur sorge a circa 42 chilometri di distanza da Yogyakarta, una città dell’isola di Giava particolarmente nota per le sue arti tradizionali e il ricco patrimonio culturale.

Si tratta di un’opera magistrale creata dell’uomo che per le sue incredibili dimensioni è stata spesso oggetto di paragone con altre opere mastodontiche dell’antichità come, per esempio, le Piramidi di Giza. Vi basti sapere che possiede una base di 123 x 123 metri e un’altezza di 35 metri. Una meraviglia vera e propria che poggia su circa 1.600.000 blocchi di pietra e con pareti impreziosite da 2.672 bassorilievi, 1.400 dei quali raccontano storie riguardanti Buddha.

Vi sono persino 10 terrazze che rappresentano le altrettante fasi del cammino spirituale verso la perfezione. Un posto che deve essere visitato, perché nessuna parola sarà mai in grado di descrivere la sua infinita bellezza.

Borobudur cosa sapere

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Un angolo del Tempio di Borobudur

Come visitare il tempio più grande del mondo

Il Borobudur è stato edificato, in un periodo che va dal 750 e all’830 d.C, su una collinetta ben precisa poiché per le persone dell’epoca ricordava diversi luoghi per loro sacri: poco lontano dal tempio si sviluppa una confluenza di due fiumi che rimanda a quella dei fiumi Gange e Yumna, considerata sacra in molte culture; mentre sullo sfondo appare una catena montuosa che fa pensare al profilo dell’Himalaya, sacro anch’esso per molte culture.

È costituito di roccia lavica grigia che si fonde con i brillanti colori dell’entusiasmante panorama circostante. Visitarlo è fonte di incredibili emozioni: riproduce su scala gigantesca una geometria rituale che trasuda in ogni angolo di messaggi divini. Un luogo perciò altamente incredibile ma che per vivere a 360 gradi richiede di affrontare ripide scalinate in pietra. Tutto questo mentre si respirano atmosfere di rara bellezza che diventano ancora più magiche all’alba e al tramonto.

C’è da dire però che, essendo il monumento più visitato di tutta l’Indonesia, il momento migliore per dirigersi al suo cospetto è quello del sorgere del sole: in genere ci sono poche persone e la luce candida del mattino è la migliore per apprezzare la sua struttura e il suo simbolismo.

Un posto che va scoperto a passo lento e girando in senso orario. Magari toccando uno dei suoi 72 incredibili e sontuosi stupa perché, secondo la leggenda, accarezzare uno di essi è di buon auspicio per la fertilità.

Quando visitare Borobudur

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L’incanto di Borobudur all’alba

Cosa vedere a Giava

Visitare Giava vuol dire ritrovarsi su un’isola di grandi contrasti: oltre all’antichissimo e maestoso Tempio di Borobudur, qui sorgono palazzi futuristici che dominano su umili edifici.

Poi ci sono i vulcani, i panorami che fanno sognare, le spiagge che sono mozzafiato, foreste enormi in cui immergersi nella natura e piccoli villaggi da esplorare in quanto ricchi di tradizioni.

Sottovalutata rispetto alle vicine isole di Bali e Lombok, è la sede di molte delle culture più importanti dell’Indonesia. Tra le destinazioni da scoprire su quest’isola c’è il Parco Nazionale Bromo Tengger Semeru che si distingue per essere una sorta di mare di sabbia dove svetta l’affascinante Monte Bromo, una maestoso vulcano attivo. Il cratere è raggiungibile a piedi e regala una vista che sembra voler catapultare su un altro pianeta.

Gli amanti della natura troveranno pane per il loro denti presso Ranu Kumbolo, un lago di montagna perfettamente balneabile e che mette a disposizione dei più intrepidi viaggiatori diversi percorsi che si rivelano ideali per chi ama le lunghe passeggiate.

Poi ancora il Kawah Ijen, un complesso vulcanico che di notte regala uno spettacolo eccezionale: il buio permette di ammirare delle fiamme di mille sfumature blu che vengono emanate dal gas sulfureo che esce dalle fessure del cratere. Non a caso è necessaria anche una maschera antigas per non correre alcun pericolo.

C’è poi il Green Canyon, un gruppo di insenature dove il secolare lavoro dell’acqua ha dato la vita a un piccolo ecosistema puntellato di sorprendenti sfumature di verde. Il posto in cui fare un vero e proprio bagno di esperienze all’aria aperta, grazie alla possibilità di praticare rafting e tuffarsi dalle rocce per immergersi nelle chiare acque da cui è lambito.

A Giava sorge anche un altro tempio che fa parte dei siti patrimonio Unesco, il Prambanan, il tempio induista più grande al mondo. Dedicato alle principali divinità, Shiva, Brahma e Visnhu, si estende per diversi chilometri. Tra tutti quelli presenti nel complesso, il tempio generalmente più apprezzato è quello di Shiva che da molti visitatori è considerano il massimo monumento induista dell’Indonesia. Nonostante questo, anche gli altri presenti valgono assolutamente il viaggio.

Infine le spiagge dell’isola come quelle di Piangandaran, nella provincia di Giava Occidentale, o la spiaggia di Batu Karas a sud, che è perfetta gli animi sportivi ma anche per le famiglie con i bambini. Interessante è anche Kukup Beach che stupisce con la sua sabbia dorata e la sua alta scogliera che la ripara da vento. Meravigliosa è infine Parangtritis Beach dove si estendono dune e colline ricoperte di foresta tropicale. Un’area conosciuta per l’antica cerimonia del Labuhan, un rituale che riconcilia gli uomini e gli spiriti.

Parco Nazionale Bromo Tengger Semeru, Indonesia

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Un angolo del Parco Nazionale Bromo Tengger Semeru

Quando andare e come muoversi

Presso l’Isola di Giava, per fortuna, non è troppo complesso muoversi: è dotata di una rete ferroviaria che attraversa il suo territorio collegando le città principali. Non mancano i traghetti (o gli aerei) per spostarsi nelle paradisiache isole limitrofe e gli autobus per chi ama viaggiare su strada.

L’isola, tra le altre cose, è baciata da un clima tropicale umido con temperature medie che oscillano tra i 23°C e i 32°C. Il periodo che va da novembre a marzo è quello più piovoso, mentre, da aprile a ottobre la stagione è più secca.

Non resta che organizzare un viaggio a Giava per scoprire il suo monumentale tempio di Borobudur e tutte le sue altre irresistibili meraviglie.

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Le piscine naturali più belle di Tenerife

Splendida e selvaggia, l’isola di Tenerife è la più grande dell’arcipelago delle Canarie e forse quella che offre la maggior varietà di paesaggi naturali, dalle pendici incontaminate del vulcano Teide alle spiagge di sabbia nera, passando per villaggi colorati e città dal fascino unico al mondo. Per chi ama stare a bagno e rilassarsi, però, le acque dell’oceano Atlantico potrebbero essere un po’ troppo tumultuose. Se poi si viaggia con i bambini, forse questa non è proprio la meta adatta per stare in tranquillità. A meno di non provare le incantevoli piscine naturali di Tenerife, graziose pozze d’acqua placida (almeno nella maggior parte dei casi) dove anche i più piccini possono fare un tuffo in sicurezza. Ecco le più belle, assolutamente da scoprire.

Le piscine naturali di Tenerife

La costa di Tenerife è quasi ovunque frastagliata e caratterizzata da rocce che affiorano dall’acqua: poche sono le distese completamente sabbiose, vista l’origine vulcanica dell’isola. Ma è proprio questo ad aver creato, nel corso dei millenni, numerose piscine naturali protette dagli scogli, dove l’acqua dell’oceano Atlantico arriva solamente attraverso piccole aperture che “mitigano” la sua impetuosità. Queste pozze sono generalmente piuttosto basse, riparate dalle onde e spesso ideali anche per far giocare i bambini in tranquillità – purché ci sia sempre un adulto a tenerli d’occhio, ovviamente! Scopriamo alcune delle più suggestive piscine naturali di Tenerife.

Charco del Viento

Il Charco del Viento

Fonte: iStock

Charco del Viento

Una delle più conosciute, meta di tantissimi turisti che arrivano alle Canarie, è la piscina naturale di Charco del Viento. Si trova presso La Guancha, nel nord dell’isola, ed è formata da quattro piccole pozze cinte dalle rocce scure di origine vulcanica. Sono presenti persino delle splendide insenature caratterizzate dal fondale sabbioso, per chi non vuole rinunciate alla comodità – quella che le spiagge di sassi spesso non offrono. Questo luogo è molto affollato praticamente in ogni periodo dell’anno, per alcune delle sue particolarità.

Innanzitutto è molto semplice da raggiungere, grazie ad una lunga scalinata tenuta in perfette condizioni e ad un ampio parcheggio situato nelle vicinanze. E poi il panorama è unico: si può ammirare il profilo maestoso del vulcano Teide, ma anche i bananeti rigogliosi che si dipanano lungo la strada. Charco del Viento è una meta molto apprezzata anche dagli amanti dello snorkeling, visto che qui è possibile nuotare insieme ad una fauna marina spettacolare, senza dover affrontare le tormentate acque oceaniche.

Charco de la Laja

La piscina naturale di Charco de la Laja

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Charco de la Laja

A soli pochi chilometri di distanza, c’è una piscina naturale decisamente meno conosciuta – e quindi meno affollata -, ma non per questo meno affascinante. Si tratta di Charco de la Laja, a due passi dal pittoresco paesino di San Juan de la Rambla (che, a proposito, merita assolutamente una visita se siete nei paraggi). Questo angolo di paradiso è stato modellato da sedimenti di lava che hanno creato una pozza d’acqua separata dal resto dell’oceano Atlantico, regalando ai turisti il luogo ideale per un tuffo mozzafiato.

Oltre ad un comodo parcheggio, per arrivare alla piscina c’è una bella scalinata che offre già la prima sorpresa: dall’alto, infatti, il panorama su Charco de la Laja è semplicemente strepitoso, con l’acqua di mille sfumature che fa sembrare il paesaggio un dipinto. Una volta scesi, ci sono solo rocce e bagni freschi ad attendervi. Attenzione però alle mareggiate, che costituiscono un pericolo per chi vuole immergersi nelle acque di questa pozza. Se l’oceano è agitato, meglio rimanere in alto ad ammirare lo spettacolo naturale.

Charco de Garachico

Il Charco de Garachico

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Charco de Garachico

Sempre lungo la costa settentrionale di Tenerife, potete trovare un luogo incantevole dove portare anche i più piccini. Stiamo parlando del Charco de Garachico, un complesso di piscine naturali tra le più famose di tutta l’isola. La sua storia è decisamente particolare: le pozze si trovano a due passi dalla città di Garachico, che in passato era considerata la “porta d’ingresso” di Tenerife. Qui sorgeva il porto principale dell’isola (nonché uno dei più importanti dell’arcipelago delle Canarie). Il quale venne però distrutto, insieme a gran parte della cittadina, dall’eruzione del vulcano Trevejo nel 1706.

Fu un enorme disastro, che però contribuì inaspettatamente a creare quella che è oggi l’attrazione principale di Garachico. I sedimenti vulcanici, arrivando sino all’oceano e raffreddandosi, diedero vita alle splendide piscine naturali che attirano migliaia di turisti. Alcune pozze sono più alte e “pericolose”, adatte a chi è un po’ più temerario, mentre altre sono basse e caratterizzate da acque tranquille, l’ideale per le famiglie. Essendo praticamente in città, inoltre, offrono tantissimi servizi e ogni comodità immaginabile.

Piscine di Bajamar

Un’altra meta perfetta per i bambini si trova a Bajamar, deliziosa cittadina situata a poca distanza dal Parco Rurale di Anaga, una delle più grandi aree naturali dell’isola. Lungo la costa, potrete esplorare non solo una splendida spiaggia sabbiosa cinta dagli scogli (e quindi lambita da acque molto più tranquille), ma anche diverse piscine che, create dalla natura, sono state poi ulteriormente messe in sicurezza dall’uomo. Due di queste sono comunque caratterizzate da onde che, durante le mareggiate, ne movimentano le acque. Ce n’è poi una più piccina che è invece pensata proprio per i piccoli bagnanti.

Le piscine di Bajamar

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Le piscine di Bajamar

Charco de la Araña

Nei pressi del villaggio di Los Silos, dove la costa è frastagliata e l’oceano semplicemente meraviglioso, sorge un angolo di paradiso tutto da scoprire. Si tratta del Charco de la Araña, una piscina naturale che appare solamente durante la bassa marea – quando il livello dell’acqua si alza, l’oceano “inghiotte” di nuovo gli scogli che cingono la piccola pozza. Il panorama è bellissimo, caratterizzato dalle scogliere di La Culata che vengono spazzate dall’Atlantico. Meta perfetta per chi ama lo snorkeling, qui potrete persino vedere lo scheletro di una balena Rorcual Boreal.

Piscina di La Jaca

Il sud di Tenerife è mediamente più ventoso e caratterizzato da un’oceano più movimentato, ma anche qui ci sono piccole piscine naturali che meritano una visita. Una di esse è la piscina di La Jaca, situata nei pressi dell’omonima località, a pochi chilometri dalla località turistica di San Miguel de Tajao. Poco conosciuta, questa pozza è incastonata tra le rocce in modo da essere davvero protetta dalle impetuose onde dell’Atlantico, tanto che pare di stare davvero a bagno in una piscina.

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La “sfilata delle lucciole” è uno spettacolo magico che incanta

Luoghi iconici, monumenti artistici e architettonici che sono diventati il simbolo di città e Paesi interi e poi, ancora, aree archeologiche e naturali e borghi intrisi di storie e tradizioni: sono questi alcuni dei motivi che ci spingono ogni giorno a esplorare il globo in lungo e in largo.

E anche se le motivazioni sono differenti, e variano per preferenze ed esigenze personali, hanno tutte in comune il medesimo desiderio, quello di vivere e condividere esperienze uniche e incredibili destinate a restare per sempre nei ricordi.

Ed è proprio di un’esperienza straordinaria che vogliamo parlarvi oggi, una di quelle da vivere almeno una volta nella vita. Si tratta della possibilità di assistere a una sfilata di lucciole, da ammirare in estate, che si palesa davanti allo sguardo come uno spettacolo magico che incanta. Se siete pronti a partire, allora, non vi resta che preparare i bagagli. La nostra destinazione è, ancora una volta, il Giappone.

Lo spettacolo incantato in Giappone

Organizzare un viaggio in Giappone, in qualsiasi periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea. Il Paese del Sol Levante, infatti, ospita un patrimonio immenso che raccoglie meraviglie storiche, artistiche, culturali e naturalistiche che meritano di essere scoperte una ad una.

Le cose da fare e da vedere nel Paese sono tantissime, e non vi basterà un solo viaggio per scoprirne la metà. Ma se è un’esperienza unica e indelebile che volete vivere questa estate, allora, un biglietto con destinazione Giappone vi permetterà di vivere l’avventura più straordinaria di sempre.

In concomitanza con l’arrivo della bella stagione, infatti, nei parchi, nelle riserve e nei luoghi lontani dalle folle, va in scena uno spettacolo unico che si manifesta al calar del sole. Si tratta di una danza a intermittenza compiuta dalle lucciole parvule, insetti autoctoni del Paese.

Le fotografie che ritraggono questi esemplari, che si riuniscono di notte illuminando interi sentieri, hanno incantato il mondo intero. Lo scenario che restituiscono, infatti, sembra quasi surreale, degno di una scenografia fiabesca.

La sfilata delle lucciole: dove e quando vederla

È stato ribattezzato all’unanimità “Sfilata delle lucciole” quel fenomeno che si verifica d’estate quando centinaia e migliaia di insetti coleotteri si riuniscono tra le strade e i sentieri di foreste, boschi e parchi del Paese. Lo spettacolo è entrato a far parte ufficialmente della cultura giapponese, al punto tale che è possibile ritrovare riferimenti nella musica, nella letterature e anche nei film.

Le lucciole, che i giapponesi chiamano hotaru, si palesano quando il sole tramonta a partire da giugno. I più fortunati possono ammirare la loro sfilata anche nei parchi urbani, tuttavia è nelle zone rurali e più selvagge che è possibile garantirsi un posto speciale per assistere allo show.

Uno dei luoghi migliori da raggiungere è sicuramente la foresta situata tra le montagne di Shikoku Island, la stessa immortalata qualche anno fa dal fotografo Kei Nomiyama che, con la sfilata delle lucciole, si è aggiudicato il primo posto dei Sony World Photography Awards.

Anche nella Prefettura di Okama è possibile assistere allo spettacolo che illumina la scena notturna. Il consiglio è quello di raggiungere le rive del fiume Bitchu, considerate habitat naturale per le lucciole.

Se volete garantirvi un posto di tutto rispetto per lo show, allora, dovete raggiungere la prefettura di Aichi, anche questa famosa per essere la casa di migliaia di lucciole. Dalla fine di maggio, e per tutto giugno, è possibile prendere parte al Tokkawa Land of Fireflies, una manifestazione ricca di eventi dedicata proprio all’osservazione delle hotaru.

Ultima, ma non per importanza, troviamo anche la splendida città di Kyoto. A sole due ore di treno, infatti, è possibile raggiungere il Motosu Hotaru Firefly Park, uno dei luoghi più affascinanti del Paese. Una volta giunti fin qui mettetevi comodi e aguzzate la vista: lo show è incantato.

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Il borgo dei fiori sta per sbocciare: ecco quando ammirare lo show

C’è ancora tempo per ammirare le grandi esplosioni floristiche, quelle che durante la primavera ci hanno invitato a girare il mondo, e a esplorarlo in lungo e in largo, per incantare la vista e stordire i sensi. Questa volta, però, l’artefice del grande spettacolo non è Madre Natura, o almeno non è da sola.

In Italia, e più precisamente in provincia di Perugia, esistono migliaia di persone che lavorano silenziosamente tutto l’anno con l’obiettivo di realizzare quello che è lo spettacolo più grandioso, colorato e profumato del BelPaese. Si tratta di un evento attesissimo che porta in scena tutta la bellezza di Madre Natura, grazie al lavoro minuzioso e sapiente degli infioratori.

Sono loro, infatti, gli artefici di uno dei più importanti eventi previsti in giugno. Sono sempre loro, ogni anno, a permettere al borgo dei fiori di sbocciare, e rinascere in tutta la sua bellezza, grazie alle artistiche e suggestive infiorate di Spello. Pronti a partire?

Bentornati a Spello, nel borgo dei fiori

Esiste un luogo, nel BelPaese, che sembra uscito da una cartolina di viaggio, un piccolo borgo incastonato tra le suggestive valli dell’Umbria alla stregua di un tesoro prezioso. Si tratta di Spello, meglio conosciuto come borgo dei fiori, nonché annoverato tra i più belli d’Italia.

Situato ai piedi del Monte Subasio, il borgo attira ogni anno numerosi visitatori che desiderano scoprire la bellezza del territorio a ritmo lento. Scorci pittoreschi e stradine acciottolate sono la cornice perfetta di una vacanza indimenticabile. Ma c’è un altro motivo per cui Spello è conosciuto ai più, ed è legato a quel soprannome che ha portato la sua fama in giro per il mondo.

Si tratta dei fiori, colorati e profumati, che abbelliscono di meraviglia gli edifici, le case, le strade e le piazze, attirando così viaggiatori provenienti da ogni parte del globo. Da maggio ad agosto, infatti, esemplari di ogni genere si trasformano in oggetti decorativi che arricchiscono ogni angolo del borgo.

Ci sono fiori, piante ed esemplari di erbacee che spuntano dai vasi di terracotta, che adornano gli ingressi e scendono dai balconi e dalle finestre. Tutto merito della manifestazione Finestre, Balconi e Vicoli fioriti, una competizione gentile che coinvolge tutti gli abitanti del borgo e che è volta a celebrare il legame d’amore indissolubile che esiste tra questo e i fiori.

Ma non è l’unica testimonianza di questo rapporto. A Spello, infatti, ogni anno vengono organizzate le artistiche infiorate del Corpus Domini, che portano la firma dei maestri infioratori: sono loro a trasformare questo borgo in un luogo delle meraviglie.

Infiorate artistiche di Spello, la preparazione

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Infiorate artistiche di Spello, la preparazione

Le infiorate artistiche di Spello: gli appuntamenti del 2023

Come abbiamo anticipato gli infioratori spellani lavorano tutto l’anno affinché la grandiosità dello show sia assicurata. Ricerca e raccolta dei fiori, mondatura, selezione e conservazione dei petali sono gli step che portano alla realizzazione di quadri e tappeti che trasformano il borgo ogni anno.

La manifestazione affonda le radici in secoli lontani e coincide con la festa religiosa del Corpus Domini, di cui lo show è un omaggio. Grazie alle composizioni floreali, infatti, vengono ricreate, tra le tante raffigurazioni, anche scene relative alla natività.

Le infiorate artistiche di questo 2023 andranno in scena l’11 e il 12 giugno colorando piazze e strade del borgo per un percorso delle meraviglie di due chilometri. Durante la manifestazione, inoltre, i viaggiatori potranno prendere parte all’iniziativa “Infiorata dei turisti” e diventare infioratori per un giorno.

Infiorate artistiche di Spello, passate edizioni

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Infiorate artistiche di Spello, passate edizioni
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Spiaggia del Poetto a Cagliari: 8 km di meraviglie

Il capoluogo sardo affascina al primo sguardo: dalla storia millenaria, è ricco di monumenti, tradizioni, panorami incredibili e favolose spiagge lambite dal mare cristallino di Sardegna.

E, a questo proposito, come non raccontare l’iconica Spiaggia del Poetto, la spiaggia principale di Cagliari, 8 chilometri di meraviglie dove trascorrere una giornata balneare in assoluto relax oppure godersi il divertimento dell’intensa vita notturna tra discoteche, locali e bar?

Conosciamo meglio uno dei simboli cagliaritani.

Tutto il fascino della Spiaggia del Poetto, paradiso di sole e di mare

Anche se fino agli inizi del XX secolo i cagliaritani apprezzavano per lo più la zona occidentale del Golfo degli Angeli, piano piano la bellezza indiscussa del Poetto, con le sue graziose dune bianche, salì alla ribalta ospitando i primi stabilimenti, i primi chioschi, una colonia estiva e i tipici e colorati casotti, poi rimossi del tutto nel 1986.

E, così, da “meta poco considerata” a “spiaggia dei centomila” il passo è stato breve: oggi si tratta di un must per Cagliari e hinterland, una delle spiagge più gettonate e belle dell’isola, nonché una delle maggiori d’Europa.

Chiunque si trovi a Cagliari per le vacanze in qualsiasi periodo dell’anno, non può fare a meno di frequentarla, anche soltanto per un caffè o un piacevole aperitivo in un contesto idilliaco accarezzato dalla brezza marina.

A due passi dal centro e dal porto, la Spiaggia del Poetto si estende dall’appartato Margine Rosso, litorale bianco-dorato nel comune di Quartu Sant’Elena, fino alla Sella del Diavolo, l’inconfondibile promontorio al centro esatto del Golfo degli Angeli, che sovrasta dall’alto Marina Piccola: qui, la passeggiata fino al porticciolo è imperdibile come lo sono anche le occasioni di trekking che, oltre a un panorama unico, consentono di scoprire un tempio di epoca punica, forse intitolato ad Astarte (la Grande Madre fenicia e cananea), cisterne puniche e romane, la torre seicentesca di avvistamento spagnola e alcuni fortini risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.

Sul lato opposto della Sella, si aprono le deliziose e rinomate spiagge di Calamosca e Cala Fighera.

Tornando all’ampio arenile del Poetto, è bagnato da acque limpidissime e vanta un fondale basso e sabbioso per decine di metri, irresistibile per lunghe passeggiate e per i giochi dei bambini.

La spiaggia si divide in maniera equa tra i quasi quattro chilometri del comune di Quartu e gli altri quattro del capoluogo, suddivisa in “fermate” che derivano da quelle del tram, ora sostituito dagli autobus: la prima ha un fondale bassissimo, la seconda e la terza ospitano gli stabilimenti storici “D’Aquila” e “Lido”, mentre la quarta è sede di quelli delle forze dell’ordine.
Dalla quinta, dove svetta la torre spagnola, al capolinea si estende “sabbia libera”a perdita d’occhio.

Dal confine con il litorale di Quartu, la spiaggia libera si alterna con attrezzati e accoglienti stabilimenti.

Una stupenda vacanza balneare a Cagliari

Se la Spiaggia è il top per rilassarsi al sole, passeggiare in riva al mare e fare il pieno di giochi e divertimento, il modernissimo lungomare alle sue spalle è perfetto anche per biking, jogging, skateboard e rollerblade e per un pausa ristoro presso uno dei molteplici chioschetti a ridosso della sabbia.

I collegamenti sono efficienti così come i servizi che vanno dagli stabilimenti balneari alle scuole di vela, dall’affitto di natanti ai diving center, dalle escursioni in canoa ai campi da beach volley e tennis fino al luna park attivo tutto l’anno, ai fast food, ai ristoranti e ai negozi.

Ma non è ancora tutto: non mancano locali, discoteche, lezioni di ballo, musica dal vivo ed eventi di livello internazionale.

Inoltre, dalla Spiaggia del Poetto si raggiunge a piedi il Parco di Molentargius-Saline, area protetta ideale per escursioni in bici e a piedi, itinerari in battello e per fare la conoscenza di uno dei siti naturalistici più interessanti di Sardegna, dimora per eccellenza dei fenicotteri rosa che qui sostano e nidificano.

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Benvenuti a Sunny Beach, l’Ibiza dell’Est

Voglia di sole, mare e divertimento? L’Ibiza dell’Est è la meta perfetta per le vacanze estive dei giovani e di chiunque desideri trascorrere giornate in spiaggia all’insegna dello svago.

In Bulgaria, a 35 chilometri da Burgas, su una costa tranquilla, Sunny Beach è la località balneare più apprezzata e in voga della Bulgaria, un tempo villaggio di pescatori trasformato in polo turistico di altissimo livello.

Sunny Beach, il tempio del divertimento estivo

Lambita dal Mar Nero, Sunny Beach offre gli stessi divertimenti di destinazioni blasonate come Mykonos, Ibiza, Corfù e moltissime altre ma qui i prezzi sono decisamente low cost: spesso, un ingresso in discoteca si aggira sui 3 euro.

Si può visitare comodamente a piedi: la strada principale, di 2, 5 chilometri, è proprio il lungomare che pullula di negozi, bar sulla spiaggia, ristoranti e strutture ricettive per tutti i gusti. Anche il parco acquatico Action Park, altro simbolo di una vacanza spensierata tra giochi e tuffi, è a due passi.

Il fiore all’occhiello della località bulgara è poi la splendida spiaggia, oltre 5 chilometri di sabbia chiara, ideale anche per le famiglie con bambini e per rilassarsi al sole dopo lunghe notti di movida.

Le zone principali sono due: la cosiddetta “pay zone“, accanto alla riva, in cui occorre affittare un ombrellone, e la “zona franca“, subito dietro, dove è possibile sistemarsi liberamente con il proprio ombrellone.

Qui sono più di 800 gli hotel per oltre 300.000 posti letto e una trentina le discoteche frequentate, in particolare, dai giovani tra i 18 e i 25 anni: la musica è sempre di qualità e i palchi ospitano anche Dj di fama internazionale.

Insomma, stiamo parlando di una meta dove lo svago è al primo posto: basti pensare che, prima delle quattro del pomeriggio, è difficile trovare qualcuno in giro. Non a caso, Sunny Beach viene anche definita “Città Fantasma”: come a Ibiza, si fanno le ore piccole e alle 10 del mattino appare pressoché deserta.

Quando andare: la stagione turistica di Sunny Beach

A Sunny Beach la stagione turistica è suddivisa in tre periodi:

  • da inizio maggio a metà giugno e settembre è bassa stagione
  • da metà giugno a metà luglio e da metà agosto a inizio settembre è media stagione
  • da metà luglio a metà agosto è alta stagione

Low cost in ogni periodo dell’anno, per un risparmio ancora maggiore conviene optare per i mesi di maggio, giugno e settembre quando si possono trovare tariffe per l’alloggio a meno di 10 euro a persona.

Dove dormire

Come già accennato, la località balneare più famosa del Mar Nero è super attrezzata e vi è soltanto l’imbarazzo per dormire tra hotel, resort, bed and breakfast, appartamenti e campeggi, tutte strutture di qualità elevata.

Le zone migliori per alloggiare sono quelle vicino alla spiaggia: molti hotel, infatti, si trovano lungo la strada principale mentre i più “lontani” distano al massimo un chilometro per 10-15 minuti di passeggiata.

Come arrivare all’Ibiza dell’Est

L’aeroporto più vicino è quello della città di Burgas, a circa 25 chilometri. Da qui, per raggiungere Sunny Beach potete servirvi di un bus oppure noleggiare un’auto: le tariffe per il noleggio non sono elevate e, avere a disposizione un’auto, si rivela molto utile per gli spostamenti in piena autonomia.

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Questa estate puoi viaggiare in treno gratis ed essere pagato: ecco come

Viaggiare senza smettere di lavorare e viceversa: è questo il sogno condiviso di tutte le persone che hanno fatto dell’esplorazione una vera e propria missione di vita. Un desiderio che, come abbiamo visto, si è trasformato in realtà negli ultimi anni grazie e soprattutto alla diffusione dello smart working.

Ma c’è qualcosa di più che potrete fare questa estate, e che non si limita alla sola visita di luoghi lontani e sconosciuti con un laptop e una connessione sempre a portata di mano. Sì perché uno di voi potrà diventare un Night Train Tester, ed essere pagato per viaggiare in treno.

L’annuncio di lavoro arriva da Radical Storage, un network che offre un servizio di deposito bagagli in tutto il mondo. La società è alla ricerca di un Night Train Tester, ovvero di una persona disposta a viaggiare sui treni notturni, in tutta Europa, e raccontare la sua personale esperienza. Se l’idea vi affascina, continuate a leggere l’articolo per scoprire come candidarvi.

Il lavoro dei sogni per gli amanti dei viaggi in treno esiste: è questo

Molto più di una tendenza che ha spopolato negli ultimi anni, il viaggio in treno è una vera e propria esperienza da vivere in solitaria o da condividere con gli amici o la famiglia. Lo sanno bene tutte quelle persone che non rinunciano mai a un posto finestrino per andare alla scoperta del mondo che abitiamo.

Un modo di raggiungere nuove destinazioni, questo, che è sostenibile ed economico, e che permette al contempo di vivere nuove ed entusiasmanti avventure a bordo di carrozze moderne, futuristiche o più tradizionali.

Se subite il fascino dei treni, vi piacciono gli spostamenti notturni e amate viaggiare a ritmo lento, allora c’è una nuova e imperdibile opportunità lavorativa per voi. La società Radical Storage, infatti, ha recentemente avviato la ricerca per un Night Train Tester, ovvero una persona disposta a viaggiare in Europa, a bordo di un treno, per testare e raccontare l’esperienza.

Il candidato scelto riceverà un abbonamento interrail di un mese, per 7 viaggi in Europa, i biglietti per cinque diversi treni notturni, un mese di deposito bagagli in tutto il continente e un compenso di 500 sterline. In cambio è richiesto di raccontare la propria esperienza, attraverso video e fotografie, e recensire i depositi bagagli di Radical Storage.

Night Train Tester: come candidarsi

Per candidarsi al lavoro di Night Train Tester è necessario compilare un modulo presente sul sito web ufficiale di Radical Storage. Le candidature saranno accettate fino al 5 luglio, mentre il lavoro vero e proprio comincerà questa estate.

Per candidarsi all’annuncio di lavoro occorre essere maggiorenni, e avere dei documenti di viaggio validi per gli spostamenti in tutta Europa. È richiesta la capacità di saper scrivere in inglese, in quanto alla persona scelta verrà chiesto di raccontare la sua esperienza attraverso il blog di Radical Storage.

Il candidato ideale, inoltre, deve sapersi muovere in maniera indipendente e autonoma. Deve saper scattare fotografie e video in alta qualità per mostrare i dettagli della sua esperienza. Deve, inoltre, avere delle buone capacità organizzative, dato che toccherà a lui pianificare i viaggi e gli spostamenti.

Se pensate di avere tutti questi requisiti, allora, non vi resta che candidarvi come Night Train Tester e incrociare le dita. In bocca al lupo a tutti.