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La cavalcata che attraversa i luoghi più spettacolari del pianeta

Siete abbastanza coraggiosi da affrontare la cavalcata più indimenticabile, intrepida ed emozionante del pianeta? Se sì, allacciate le cinture per vivere un’esperienza imperdibile! Il suo nome è  Gaucho Derby ed è una gara di otto giorni che si svolge ogni anno nella splendida Patagonia, un’avventura che ogni anima dal cuore selvaggio dovrebbe vivere. Questo evento argentino non si limita ad essere uno dei più veloci, ma metterà alla prova la vostra abilità, il vostro coraggio e vi spingerà a superare i vostri limiti.

La gara si svolge nella seconda metà di febbraio su un percorso di 500 chilometri nel quale partecipano cavalli e horse rider professionisti provenienti da tutto il mondo, un evento che porta in scena anche spettacoli di equitazione e giochi tradizionali.

Rispetto alle classiche competizioni equestri, la gara si svolge nei paesaggi estremi e selvaggi dell’Argentina, tra le montagne e le distese verdi dei prati a dir poco mozzafiato. Qui, i partecipanti devono dimostrare non solo la loro abilità equestre, ma anche la loro resistenza fisica e mentale. È una sfida impegnativa, piena di ostacoli naturali come fiumi, scogliere e terreni accidentati, in cui affrontare la sabbia profonda, cadute pericolose e salite ripide. Ma l’esperienza vale davvero la pena.

Adrenalina pura nella natura incontaminata dell’Argentina

Gli otto giorni di gara richiedono preparativi intensi e attenzione ai dettagli. Tutti gli atleti, gli organizzatori, il pubblico e gli appassionati aspettano con ansia questo evento. Per chi vuole partecipare alla competizione la preparazione è fondamentale per garantire un’esperienza di successo. Durante la gara, ogni squadra deve affrontare numerose sfide che mettono a dura prova l’abilità, la resistenza e la forza mentale.

Inoltre, durante il derby, è possibile scoprire e attraversare i panorami estremamente vari e i paesaggi di straordinaria bellezza, diversi da qualsiasi altro luogo del pianeta. Dai ghiacciai ai deserti, dalle foreste pluviali alle immense praterie, con le cime frastagliate delle sue montagne, la Patagonia merita sicuramente di essere visitata almeno una volta nella vita.

Inoltre, questa località ospita alcuni dei ghiacciai più grandi del pianeta, tra cui il ghiacciaio San Rafael e il ghiacciaio Viedma, situato vicino al pittoresco villaggio montano di El Chalten che, oltre ad essere il punto di arrivo della competizione, è anche una delle località più gettonate dai visitatori. Queste imponenti strutture di ghiaccio sono uniche e offrono uno spettacolo che lascia senza fiato.

La Patagonia offre molte opportunità per rilassarsi e godere delle sue straordinarie bellezze naturali. Dalle spiagge assolate ai tranquilli laghi di montagna, potrete immergervi in un’oasi di pace in cui ammirare l’ambiente circostante. Inoltre, durante il vostro viaggio, sarete accolti dalla gente del posto con calore e ospitalità, imparerete a cucinare cibi tradizionali su fuochi all’aperto e parteciperete ad attività di allevamento come la doma dei cavalli e l’allevamento del bestiame.

Un’esperienza unica, difficile da dimenticare

La Patagonia offre lo scenario perfetto per un’uscita adrenalinica, con viste mozzafiato sulle montagne e sulle distese erbose. È un’occasione per sperimentare qualcosa di diverso, un mix tra rodeo, polo e calcio, dove tradizioni secolari sono ancora vive in un unico incredibile evento. Inoltre, vi darà la possibilità di stabilire un legame più profondo con la natura, oltre che per costruire relazioni con le popolazioni locali e conoscere meglio la loro cultura e le loro tradizioni.

Se siete alla ricerca di un’avventura imperdibile in una delle regioni più belle del Sud America, vi consigliamo di trascorrere la vostra prossima vacanza galoppando sulle colline della Patagonia in sella ai cavalli. Non ve ne pentirete!

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Viaggio nella città più antica della Danimarca

La Danimarca è un luogo ricco di meraviglie, tra affascinanti città d’arte e piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato. Una delle mete più sorprendenti è il villaggio di Ribe, il più antico di tutto il Paese: fondato più di 1.300 anni fa, ha un passato che si riflette nel suo centro storico colmo di bellezze tutte da scoprire. Monumenti antichi, chiese suggestive e tanti piccoli negozi d’artigianato si alternano a casette a graticcio, offrendo ai turisti una cartolina spettacolare. Ecco cosa c’è da vedere a Ribe.

Ribe, una città ricca di sorprese

Ciò che più sorprende, a Ribe, è la sua ricchissima storia: il villaggio venne fondato nei primissimi anni del 700, e prese il nome dal fiume che lo attraversava, negli ultimi tratti prima di sfociare nel mare del Nord. Una delle prime testimonianze dell’esistenza di questo paese risale all’860, quando l’arcivescovo di Brema-Amburgo, con l’intenzione di portare il Cristianesimo nel Nord Europa, commissionò al Re di Danimarca la costruzione della prima cattedrale scandinava.

Fu proprio Ribe, all’epoca un importante polo economico danese, la città scelta per mettere le fondamenta di quello che è ancora oggi uno degli edifici più belli del centro storico. Stiamo parlando della Cattedrale di Nostra Signora, eretta attorno al 1100 sulle mura della prima chiesa di Ribe, seguendo i dettami dello stile romanico. Venne costruita principalmente in tufo calcareo estratto a Colonia, ma accanto alla facciata si può notare la presenza di numerose aggiunte in mattoni rossi, risalenti ad un periodo più tardo.

Al suo interno, tanti capolavori da ammirare: tra splendidi affreschi cinquecenteschi e il pulpito rinascimentale, i visitatori non possono che rimanere incantati. Sul fondo della chiesa, salendo una scala a chiocciola, si può giungere sino alla cima della torre campanaria: dall’alto dei suoi oltre 50 metri, si gode di un panorama mozzafiato su tuta la città e sulle paludi che la circondano.

Cosa vedere a Ribe, una vera bellezza

La Cattedrale di Ribe è solo una delle tante tappe da affrontare per conoscere davvero lo spirito più autentico di questo antichissimo villaggio della Danimarca. Molto affascinante è il vecchio municipio del paese, costruito alla fine del ‘400 e rimasto in funzione fino a pochissimi anni fa. Ancora oggi, al suo interno si celebrano moltissimi matrimoni e l’atmosfera è davvero suggestiva. Per i più curiosi, c’è persino una piccola collezione di armi medievali tutta da scoprire.

Numerosi sono poi i musei che la città ospita, e che offrono l’occasione perfetta per conoscere meglio il passato di questo luogo magnifico. Uno dei più belli è il Museet Ribet Vikinger, che in due ampie sale accoglie tante testimonianze della storia vichinga e di quella medievale, con installazioni e laboratori dedicati anche ai più piccini.

Un’altra meta assolutamente imperdibile a tema vichingo, per visitare il quale dobbiamo allontanarci appena dal centro storico, è poi il Ribe Vikingcenter: si tratta della ricostruzione di una città vichinga con tipiche case dell’epoca e tante testimonianze della cultura nordica (c’è persino la possibilità di assaggiare qualche prelibatezza storica).

Infine, per chi ama la natura, non resta che immergersi nella bellezza del Parco Nazionale del Mare dei Wadden, una delle più rigogliose aree protette della penisola dello Jutland, che racchiude un’ampia zona lagunare ricca di fauna. È l’ideale per una passeggiata a piedi o in bici, ma anche per fare birdwatching o per andare alla scoperta dell’isolotto di Mando, caratterizzato da alte dune di sabbia.

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Pozze cristalline e marionette in Lombardia

Cercate un Hiking&water rinfrescante e poco impegnativo in Lombardia? Scopriamo insieme come rinfrescarci!

L’itinerario parte dal grazioso paese di Erve (LC), situato alle pendici del Monte Resegone a ca 600 metri di altitudine, diviso longitudinalmente dal torrente Gallavesa, e caratterizzato da numerosi ponti che congiungono le case dell’una e dell’altra riva.

Le Marionette

Erve vi accoglierà con creatività: gli abitanti si sfidano con divertenti marionette fatte di vasi, che assemblano dandogli una forma antropomorfa, per poi dipingerli con i colori più sgargianti.

Le Marionette di Erve
Le Marionette di Erve

Un’idea nata per intrattenere i bambini del locale oratorio, poi trasformatasi in una tradizione locale.

Le Pozze

Prendete la stradina in salita subito dopo la rotonda finale della strada, oltre il parcheggio e, dopo pochi metri, noterete le prime pozze d’acqua cristallina. Le pozze sono poco profonde (ca 1-1,5 m) ma deliziose. Subito dopo e precisamente qui, 45.829418, 9.454888, vedrete di lontano una deliziosa spiaggetta di ghiaia.

La pozza con la spiaggetta di ghiaia
La pozza con la spiaggetta di ghiaia

Individuate a destra la deviazione dal sentiero principale che la raggiunge. La spiaggetta è di ghiaia e ciottoli, incantevole e comoda, ma se avete voglia di ronfare 💤, portatevi un tappetino tipo yoga, addolcirà le zone più sassose.

La piscina naturale è poco profonda, ma a dir poco incantevole e si forma in una pausa che il torrente si concede dopo un paio di salti dell’acqua: sarete costantemente accompagnati dal confortante gorgoglio dell’acqua. 

Se proseguite oltre potete scoprire una bella cascata (45.828306, 9.454444): prendete una seconda deviazione che si inoltra nel bosco e seguitela fino in fondo. La deviazione è in piano e non più lunga di 100 m, però è un po’ stretta ed esposta, perciò attenzione se siete con bambini: precedeteli in modo da verificarne di persona la fattibilità. La cascata è sempre in ombra ma non c’è molto spazio per fermarsi.

La cascata in ombra
La cascata in ombra

Proseguendo oltre, evitate la deviazione presso la nicchia votiva rosa e prendete la successiva per una nuova pozza rinfrescante. Questa deviazione, non più di 50 m, è fattibile ma presenta un breve tratto ripido e scivoloso alla fine, di nuovo attenzione se siete con bambini o persone non nel pieno delle forze.

Si tratta di un bel posto con una piscina naturale principale (45.829674, 9.455460), profonda fino a 1,5 m, alimentata da una bella cascata.

Pozza, spiaggetta e cascata!
Pozza, spiaggetta e cascata

Oltre alla pozza principale ve ne sono qui altre più in basso che potrete esplorare.

Più avanti superato un ponticello in legno, ci sono due pozze (45.831342, 9.456452) davvero poco profonde, ma adatte per un picnic.

L’Alpeggio

Il sentiero principale esce gradualmente dal bosco, e arriva nei pressi di un bellissimo alpeggio (45.835889, 9.455472): lo scenario cambia radicalmente per farsi più montano. E’ possibile vedere di lontano alcuni camosci pascolare nella parte alta dell’alpeggio. Qui c’è posto veramente per tutti: un grande prato montano ospita armoniosamente tutti i tipi di tovaglie da picnic e troverete certamente un posto per pucciare i piedi nell’acqua del torrente.

Il grande alpeggio alla fine del sentiero
Il grande alpeggio alla fine del sentiero

Perciò, se capitate in una giornata calda e affollata e la sveglia non ha suonato ⏰ non disperate, qui c’è posto anche per voi! 😎

Per chi vuole inforcare i piedi sotto a un tavolo, in alpeggio c’è anche un agriturismo solitamente aperto per pranzo.

Il sentiero principale è abbastanza semplice, non presenta particolari ostacoli e misura, dal parcheggio all’alpeggio, 1 km per un dislivello di 70 m. E’ adatto ai bambini e si fa in 15 minuti circa.

Da qui, per chi vuole continuare a camminare, si snodano vari sentieri che risalgono il Resegone.

Anche se non si nuota, per la relativa profondità delle pozze (1-1,5 m), questa gita è una buona alternativa al caldo estivo, e presenta angoli davvero incantevoli.

Parcheggio

Attraversate tutto il paese, la strada termina con un grande parcheggio gratuito (45.828306, 9.454444). Se non trovate qui, in paese ci sono almeno altri 2 parcheggi: non vi incaponite ad arrivare fino in fondo se vedete parecchio viavai, la strada è stretta ed è facile che si ingorghi. E’ molto più rilassante fare due passi in più che imbottigliarsi in un paese così grazioso che davvero non lo merita!

Piuttosto se è un fine settimana molto caldo, scegliete di arrivare la mattina presto e certamente non avrete problemi. Se invece è già tardi beh… non disperate, vi spiego perchè più avanti.

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San Romano in Garfagnana e la Fortezza delle Verrucole

Una lussureggiante valle nel territorio della Garfagnana custodisce nel suo cuore verde l’antico borgo di San Romano. Questo gioiello toscano e tutta la zona di notevole bellezza paesaggistica che lo circonda, sono meta prediletta di chi desidera immergersi nella natura e respirarla a pieni polmoni, con passeggiate e attività rigeneranti, ma anche scoprire tesori e segreti di un lontanissimo passato che ha lasciato tracce ancora oggi sorprendenti. Scopriamo cosa hanno in serbo per i visitatori questi luoghi, dominati da un’iconica fortezza.

San Romano in Garfagnana, ieri e oggi

Facendo un salto indietro nel Medioevo, troviamo il territorio di San Romano in Garfagnana governato a nord dai Gherardinghi che possiedono la Fortezza delle Verrucole, situata sulla collinetta dell’omonima frazione, e a sud dai conti di Bacciano, proprietari di un castello andato distrutto in epoca rinascimentale. Nel Cinquecento, dopo essere stato messo sotto assedio dai fiorentini, vive un brevissimo periodo di autonomia come libero comune per poi passare sotto la Repubblica di Lucca. Le lotte per contendersi queste terre proseguono, finché non passano sotto il dominio degli Estensi, sotto i quali restano fino all’Unità d’Italia.

Ed eccoci ai giorni nostri, con il borgo di San Romano in Garfagnana che si presenta come uno scrigno magico al cui interno preserva piccoli tesori preziosi. Tra i monumenti che catturano subito l’interesse dei visitatori c’è la chiesa barocca di San Romano Martire, che ospita il grande organo settecentesco sovrastato da una statua lignea del santo. Ci si imbatte, poi, nell’elegante Palazzo Pelliccioni-Marazzini, che con le sue tipiche terrazze ad arco rappresenta uno degli esempi più significativi di architettura locale. Al piano terra, ospita il Museo Archeologico del territorio della Garfagnana, dove si possono ammirare reperti provenienti dagli scavi effettuati presso la Fortezza delle Verrucole. Ed è quest’ultima, l’attrazione regina del borgo: tutta la storia dell’Alta Garfagnana – terra ricca di storia e tradizioni – è passata fra le sue mura.

La Fortezza delle Verrucole

Considerato uno degli esempi più belli di castello medievale toscano, la Fortezza delle Verrucole domina da circa 600 metri d’altezza le Alpi Apuane, capolavoro della natura nel cuore della Toscana, gli Appennini e gran parte del fondovalle. Il termine ‘Verrucole’, deriverebbe da ‘verruca’, che secondo Catone e Aulo Gellio significa ‘l’alta e aspra cima del monte’, a indicare la posizione, arroccata e pietrosa, su cui è stata costruita la fortificazione.

La sua storia inizia nel Medioevo con i Gherardinghi, che vi dimorano fino al 1285. Fino ad allora, il castello è formato da due strutture distinte, la Rocca Quadra e la Rocca Tonda. In seguito, viene ceduto alla Repubblica di Lucca, passare a Spinetta Malaspina dal 1328 al 1345, viene presa dai Fiorentini, nel 1430, da Lucca quattro anni dopo, e infine dagli Estensi, che dal 1446 impongono il loro dominio su San Romano e i suoi territori.

La Rocca Tonda rappresenta il nucleo più antico della fortezza, probabilmente risalente all’XI secolo, costituito da un imponente mastio di forma ottagonale, cui si accede per una ripida scala in pietra, ai cui piedi sorgeva la cappella di cui si ammirano ancora due colonne con capitelli scolpiti. La Rocca Quadra costituisce, invece, il nucleo militare del complesso, oggi totalmente scomparso e sostituito da due bastioni fatti innalzare dagli Estensi. Questa parte del castello è dotata di gallerie sotterranee di contromina, usate anche come polveriere. I due nuclei sono uniti da cortine murarie merlate, con al centro due torri a semicerchio, feritoie e camminamento di ronda, il tutto a formare la piazza d’armi dove erano collocati altri edifici. Il castello è oggi annoverato come la più importante vestigia medievale di tutta l’Alta Garfagnana.

L’Archeopark, un museo vivente

La splendida fortezza si può raggiungere dalla frazione delle Verrucole, attraverso un breve tragitto che si arrampica lungo le pendici del colle. Arrivati in cima, la vista rende l’idea della posizione privilegiata di cui gode il castello fin dalla sua creazione, svelando un paesaggio che fa brillare gli occhi. Se, dopo anni di abbandono, possiamo visitare e ammirare la struttura in tutta la sua bellezza scenografica lo si deve all’attento restauro che ne ha reso possibile la riapertura al pubblico.

Oltre a essere uno dei monumenti più rappresentativi della Garfagnana, questo gioiello è diventato il cuore del bellissimo progetto Fortezza Verrucole Archeopark. Un modo nuovo e originale per rivivere il passato, attraverso la ricostruzione della vita all’interno del castello trasformato in una sorta di museo vivente. Gli ambienti sono stati riallestiti come potevano presentarsi alla fine del XIII secolo e, insieme ai figuranti in abiti medievali, si scoprono i segreti celati tra queste mura con visite guidate e attività di laboratorio, indirizzate sia ai ragazzi che agli adulti. Un vero e proprio viaggio nel tempo di cui ci si sente protagonisti.

Cosa non perdere nei dintorni

A pochi passi dal borgo di San Romano in Garfagnana, si incontra il suggestivo Santuario della Madonna del Bosco. Un luogo di pellegrinaggio per tutta la comunità, che vi si riversa anche per la quiete quasi mistica in cui è immerso l’edificio. Qui, ogni anno viene organizzata una festa religiosa, in occasione della quale gli abitanti portano doni alla Madonna della Cintura come ringraziamento.

Poco distante dalla Fortezza delle Verrucole, ci si imbatte, invece, nel Parco Avventura “Selva del Buffardello”,  nel territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. Il luogo perfetto se desiderate trascorrere una giornata diversa nella natura, con percorsi per tutte le età e l’opportunità di praticare varie attività sportive e all’aperto, tra escursioni, trail running, percorsi acrobatici, uscite in bicicletta su E-MTB e molto altro.

Un’altra chicca imperdibile è il Parco dell’Orecchiella, splendida riserva naturale nel cuore della Garfagnana, che ha sede proprio a San Romano. Nel Centro Visitatori si possono ammirare il Museo Naturalistico e il Museo dei Rapaci, per conoscere da vicino le peculiarità di questo straordinario territorio, un incantevole Giardino dei fiori di montagna, dove inebriarsi dei profumi e colori delle specie montane, e i famosi recinti faunistici, dove ammirare e fotografare diversi animali, tra cui caprioli, mufloni e orsi. Il Parco è attraversato, inoltre, da tantissimi sentieri, tutti ben segnalati, che durano da meno di un’ora a intere giornate, e che soddisfano ogni tipo di escursionista, dalle famiglie con bambini fino ai trekker più esperti, consegnando allo sguardo scenari spettacolari.

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La suggestiva location italiana set della serie Tv “Citadel”

Otto anni fa, Citadel è caduta. L’agenzia indipendente di spionaggio internazionale, nata con lo scopo di difendere la sicurezza di tutti, è stata distrutta dagli agenti di una potente associazione chiamata Manticore che, nell’ombra, manipola il mondo.

Con la caduta di Citadel, tutti i ricordi degli agenti scelti Mason Kane (l’attore britannico Richard Madden) e Nadia Sinh (l’attrice e modella indiana Priyanka Chopra) sono stati cancellati, ma loro sono riusciti miracolosamente a salvarsi. Da allora, sono rimasti nascosti, costruendosi una nuova vita e una nuova identità, ignari del proprio passato. Fino a ora.

L’avvincente serie Tv di Amazon Prime Video “Citadel“, che vede tra i protagonisti anche Stanley Tucci, vincitore di due Golden Globe, e l’attrice Lesley Manville, è incentrata quindi su una missione che porta oi protagonisti in giro per il mondo. Con una tappa anche in Italia. I fratelli Russo, Anthony e Joe, produttori della spy-story “Citadel” si sono infatti innamorati di uno degli angoli più pittoreschi del nostro Paese: il Lago di Como.

Il set sul Lago di Como

Come tanti altri registi prima d’ora, anche quelli di “Citadel” sono rimasti incantati dai borghi affacciati sul Lario, dagli edifici storici e da quegli scorci così unici che hanno ispirato alcune scene.

Un treno futuristico, come fosse il mitico Lario Express, che corre però sulla sponda lecchese, sfreccia sulle sponde del Lago di Como, mostrando quei tipici paesaggi che noi italiani ben conosciamo. E poi c’è il meraviglioso borgo di Bellagio per cui gli stranieri vanno matti.

La perla del Lago di Como, nelle cui acque viene “ripescata” Priyanka Chopra, nonché cittadina amatissima dalle star internazionali, dove è facile avvistare molte celebrity, è celebre per la sua posizione geografica davvero esclusiva: il borgo si trova, infatti, sull’estremità settentrionale del Triangolo lariano, proprio nel punto in cui si dividono i due rami del lago. Sormontato dalle Alpi, questo incantevole Comune è uno dei luoghi più visitati del comasco.

A Bellagio sarebbe ubicato l’ospedale di “Citadel” che, in realtà, è quello del vicino Comune di Gravedona ed Uniti, un delizioso centro abitato con un castello, il centro storico, ricco di piazzette, abitazioni addossate le une alle altre, vicoletti e ripide e interminabili scalinate che si tuffano nel blu del lago.

Un set a cielo aperto

Da anni, ormai, il Lago di Como fa da sfondo a numerosi film e serie Tv. “Ocean’s twelve” è probabilmente il film che raccoglie il cast più spettacolare della storia americana. Con George Clooney a Brad Pitt e Julia Roberts, il film è in parte ambientato in due ville che si trovano proprio sul lago, Villa Erba a Cernobbio e Villa Oleandra a Laglio, della quale Clooney si è innamorato a tal punto da essersela comprata.

La Villa del Balbianello di Lenno fa da romantico sfondo al secondo episodio della famosa saga di “Guerre stellari – L’attacco dei cloni”. Alcune delle scene più belle sono state girate proprio qui, compreso il matrimonio clandestino tra Anakin Skywalker (interpretato da Hayden Christensen) e Padmé (Natalie Portman).

E ancora, uno dei tanti film di 007, “Casino Royale”, è stato girato in parte in questa splendida villa così come a Villa La Gaeta ad Acquaseria. Così come sul lago sono state ambientate alcune scene del film “House of Gucci” con Lady Gaga nel ruolo di Patrizia Reggiani e Adam Driver che interpreta Maurizio Gucci, e in particolare nel paesino di Ossuccio, affacciato sull’isola comacina, l’unica isola di tutto il lago.

Insomma, “Citadel” non è la prima né sarà l’ultima produzione a essereambientata sul Lago di Como. Alcune troupe sono lì anche adesso, ma non vogliamo spoilerarvi.

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Viaggio in Croazia: alla scoperta di Kvarner fra Natura, cultura e sport

Panorami mozzafiato, luoghi da scoprire e una bellezza che lascia senza parole: la regione del Kvarner, in Croazia, è una meta unica e straordinaria. Situata a nord del Mare Adriatico, a un’ora di auto dalla capitale Zagabria, offre una varietà di paesaggi, dalle montagne lussureggianti di Gorski kotar al mare cristallino, sino al cibo delizioso e alle avventure in città.

Esplora Opatija, fra giardini e mare

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Fonte: Proces_Media, TB Opatija

Opatija

Chiamata anche “città delle fiabe”, Opatija è caratterizzata da ville austro-ungariche, parchi e giardini, ma soprattutto da una notevole offerta culturale con concerti e mostre d’arte come il Festival del Cioccolato. Da vedere il parco e Villa Angiolina, luogo in cui Maria Anna, imperatrice austriaca, alloggiava quando visitava Opatija. Il parco è uno fra i più belli della Croazia, con un’estensione di 3,64 ettari e oltre 150 diverse piante, seguito da una passeggiata lungo il mare fino a Lovran. L’ideale per una passeggiata e una sosta in uno dei tanti ristoranti di pesce in Croazia.

Nuota con i delfini e pratica sport

Krk

Fonte: TB Krk

Krk

Kvarner vanta spiagge incontaminate, laghi, rovine antiche e una moltitudine di isole. Il nuoto è una fra le attività più popolari della regione, da praticare nelle acque cristalline che circondano le isole di Cres e Lošinj. In zona risiedono circa 200 delfini con la possibilità di entrare in contatto e conoscere queste creature splendide e intelligenti. L’isola di Rab invece è perfetta per una vacanza con tutta la famiglia.

Losinj

Fonte: Hrvoje Serdar

Lošinj

Qui si può prendere il sole, nuotare e praticare sport acquatici come il paddleboarding e il jet-ski. L’isola è una meta popolare anche per gli appassionati di ciclismo che adorano esplorare la natura su due ruote. Ci sono numerosi percorsi ciclabili che si snodano attraverso le lussureggianti foreste dell’isola e la pittoresca campagna con viste mozzafiato. Un’altra meta da non perdere a Kvarner è l’isola di Krk con le sue spiagge soleggiate, percorsi ciclabili e vigneti in cui assaggiare il vino locale, la žlahtina.

Avventurati a Gorski kotar

Risnjak

Fonte: I. Biočina, HTZ

Risnjak

Se ami la Natura il posto perfetto è Skrad con Zeleni vir e Vražji prolaz. Zeleni vir è una sorgente posizionata in fondo a una caverna ampia e poco profonda, protetta da imponenti rocce verticali alte 70 metri con una cascata. La sorgente prende il nome dal colore verde del lago che si trova all’interno della grotta. Ci sono numerosi sentieri escursionistici, uno dei quali porta a Vražji prolaz, un canyon lungo 800 metri per una vacanza piena di adrenalina. Chi ama lo sport potrà scegliere fra arrampicata libera nel Parco nazionale di Risnjak ma anche noleggiare una bicicletta. Al termine della giornata, poi, sarà un piacere provare il cibo locale, come lo spezzatino di cacciagione con la polenta o le zampe di rana. 

Visita Rijeka, capitale europea della cultura

Rijeka

Fonte: TB Rijeka

Rijeka

La capitale Rijeka è un gioiello da scoprire, partendo dal Castello di Trsat sino alla Cattedrale di San Vito e la vivace Korzo, la strada che non dorme mai. Fra i centri culturali più importanti della Croazia, Rijeka ha moltissimo da offrire ai suoi visitatori con musei, aree verdi e una scena notturna straordinaria a base di rock, eventi classici e musica jazz.

Vivi il relax sulla Riviera di Crikvenica – Vinodol

Biking, Crikvenica Vinodol Riviera

Fonte: Crikvenica Vinodol Riviera

Crikvenica Vinodol Riviera

Il viaggio continua verso la vivace Riviera di Crikvenica, che ospita una delle più belle spiagge sabbiose sull’Adriatico, e la fiabesca valle di Vinodol con la sua atmosfera rilassante, le ville rustiche e la natura incontaminata. Sino alla città costiera di Novi Vinodolski con vicoli di pietra e punti panoramici, dove il silenzio e una leggera brezza sono l’unica compagnia.

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Voli a prezzi bassissimi per viaggiare in Europa

La nuova offerta low cost di Ryanair è una di quelle da non farsi sfuggire. La compagnia aerea ha messo in vendita centinaia di biglietti aerei a partire da 24,99 euro per volare in tutta Europa nei mesi di maggio e di giugno.

L’importante è prenotare entro il 17 maggio. Inutile dire che, anche se c’è ancora tempo prima della scadenza, le mete migliori sono già quasi sold out.

Ma niente paura, perché abbiamo qualche consiglio da darvi, per trovare ancora biglietti disponibili per scoprire alcune destinazioni meravigliose ma poco note alla maggior parte dei turisti.

Visitare Aarhus, la seconda città danese

Una di queste è Aarhus, la seconda città della Danimarca dopo Copenhagen. Nel 2017 è stata Capitale europea della cultura ed è stata eletta anche Regione europea della gastronomia. Le premesse sono quindi ottime. Aarhus è famosa per via della sua ricchezza culturale e anche grazie alla sua posizione geografica. Infatti, si trova tra i boschi da una parte e spiagge e laghi dall’altra. Sulla costa ci sono dei fiordi che sono considerati tra i più romantici del mondo.

Aarhus natale

Fonte: iStock

Il centro storico di Aarhus in Danimarca

Qui la chiamano la “città dei sorrisi” in quanto si tratta di una città dalle atmosfere rilassate. La Città Vecchia è il cuore di Aarhus, dove si passa da antichi edifici e vicoli storici ad architetture avveniristiche sviluppate lungo il porto, fino ai quartieri dello shopping. Questa città offre l’opportunità di assaporare lo stile di vita danese green e rilassato, nonché l’ottima gastronomia nordica, con una varietà di esperienze per tutti i gusti, dai mercati di street food alla cucina gourmet e stellata.

Pafos, la Grecia fuori rotta

Anche questa splendida località sull’isola di Cipro è stata Capitale europea della cultura nel 2017. Si tratta infatti della più importante e antica città della costa occidentale dell’isola, nota in tutto il mondo per via del mito della dea Afrodite. Secondo l’antica leggenda, infatti, la dea dell’amore sarebbe nata proprio sul litorale dell’isola di Pafos, in prossimità della località di Capo Aspron, dove sorge uno scoglio, noto con il nome di “petra tou Romiou”, che avrebbe dato i natali alla divinità greca.

L’incanto arcaico della splendida dea vive ancora oggi in questa terra e su un litorale mozzafiato, che ogni estate attrae numerosissimi visitatori. Ma non nei mesi di maggio e giugno.

Petra Tou Romiou

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Lo scoglio di “petra tou Romiou” a Pafos, Cipro

La città di Pafos fu la Capitale di Cipro e il suo importante ruolo politico-amministrativo è visibile negli innumerevoli reperti archeologici sparsi lungo tutto il territorio. Il suo grandissimo e prestigioso passato, i suoi splendidi mosaici e i siti di grandissimo interesse culturale hanno fatto in modo che nel 1980 Pafos venisse iscritta nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità da parte dell’Unesco.

Faro, il Portogallo più selvaggio

La splendida Capitale della regione storica dell’Algarve, nel Portogallo meridionale, offre tantissime attrazioni affascinanti ricche di tradizioni e cultura. La città vanta anche un territorio con bellissime spiagge e paesaggi naturali di grande fascino che attraggono ogni anno migliaia di visitatori, come il Parco nazionale della Ria Formosa, oltre il quale si estendono le isole di Faro, famose per le loro spiagge incontaminate.

Faro

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La bellezza di Faro nel Sud del Portogallo

La Città Vecchia, chiamata anche Vila Adentro o Cidade Velha, delimitata dalla Ria Formosa e dalla Marina, è rimasta tale e quale e regala ai visitatori un luogo davvero affascinante che si visita facilmente a piedi. Circondata in parte da mura antiche, vi si accede attraverso una delle quattro porte medievali che portano al castello.

Al centro di Faro si erge la meravigliosa cattedrale del XIII secolo, restaurata dopo il terremoto del 1755 con ricostruzioni che fondono elementi rinascimentali e barocchi. Di grande interesse è il presbiterio rivestito di tipici azulejo, le ceramiche dipinte a mano della tradizione portoghese.

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Rurrenabaque, il cuore più selvaggio della Bolivia per una vacanza ecosostenibile

Oggi vi portiamo a scoprire una meta non facile da raggiungere ma che, nonostante le difficoltà, è in grado di regalare al visitatore emozioni uniche ed estremamente legate al contatto con la natura. Il posto in questione si chiama Rurrenabaque, una località della Bolivia che si affaccia sulle rive del fiume Beni. La sua principale fama turistica deriva dal fatto che è un facile punto di accesso per visitare il Parco Nazionale Madidi che prende vita proprio all’interno della foresta pluviale boliviana, così come la pampa circostante. Ma ora scopriamo insieme cosa può regale un viaggio a Rurrenabaque.

Rurrenabaque, informazioni utili

Rurrenabaque si trova nella provincia di José Ballivián nel dipartimento di Beni, in Bolivia. Chiamata affettuosamente anche Rurre, richiede molta pazienza per essere raggiunta, quasi come a fare un viaggio nel viaggio: ci si può arrivare in autobus in 18 ore partendo dalla straordinaria La Paz; in taxi a noleggio con circa 12 ore; o in aereo, il mezzo più veloce grazie ai suoi 45 minuti-1 ora, ma che è bene sapere che in alcune circostanze le nuvole basse che si formano sopra le montagne vicine possono ostacolare la visibilità degli aerei e, di conseguenza, impedirne l’atterraggio.

In alternativa è possibile atterrare presso l’aeroporto di Reyes che si trova a circa 32 chilometri di distanza e poi salire su un autobus per più o meno un’ora.

Cosa vedere

La Bolivia è senza ombra di dubbio una terra meravigliosa, ma viaggiare in direzione Rurrenabaque vuol dire scoprire un altro e inedito volto di questo Paese. Un posto che bisogna meritare anche se spesso accoglie con un caldo umido e soffocante. La stessa città in sé per sé non ha poi chissà quale eccezionale attrazione turistica, ma la forza di questa località è un’altra e davvero imperdibile: è il luogo ideale per dirigersi verso la pampa o nella selva. In loco sono infatti disponibili diverse agenzie che permettono di passare 3 giorni nella pampa e/o 3 giorni nella selva.

Grazie a delle barche in partenza da Rurrenabaque potranno essere raggiunti dei veri e propri lodge che prendono vita nel bel mezzo della foresta. Da qui si potranno fare varie attività giornaliere come andare alla scoperta dei piranha, passeggiare nella natura e avventurarsi in safari per avvistare i delfini rosa o le anaconde.

Fiume Beni bolivia

Fonte: iStock

Il Fiume Beni in Bolivia

Ma Rurrenabaque sorge anche a pochissima distanza dal Parco nazionale Madidi che è stato istituito, nell’ormai lontano 1995, con lo scopo di proteggere una zona ancora vergine che si estende dai bassopiani amazzonici fino ai picchi ricoperti di neve delle Ande. Da queste parti si possono fare dei veri e propri tour nella giungla che permettono di conoscere la popolazione locale e al contempo ammirare la fauna e imparare come usare le piante a scopi medicinali come le foglie di coca, un’erba che se non trattata aiuta il fisico a far fronte ai problemi relativi alle altitudini.

Altrettanto imperdibili esperienze le possono fare coloro che amano il trekking grazie ai numerosissimi sentieri che partono dalla città. Molto popolare tra i camminatori, per esempio, sono il Mirador de la Cruz e il sentiero dei Ponti Sospesi. Tragitti intensi che portano nel nella foresta amazzonica e che permettono anche di vivere un’avventura adrenalinica presso il Wizard’s Mountain Jungle Lodge dove svetta una zipline lunga 40 metri per volare sopra la foresta.

Rurrenabaque è un punto di partenza ideale anche per coloro che vogliono dedicarsi all’ecoturismo poiché nella zona si trovano alcuni eco-lodge attraverso cui correre a scoprire una grande biodiversità, paesaggi lussureggianti, culture indigene e una popolazione amichevole.

Parco nazionale Madidi

Il meraviglioso e importantissimo Parco nazionale Madidi si estende per circa 19.000 chilometri quadrati in cui sono presenti una varietà di ecosistemi che passano dalla prateria, alla savana, alla foresta tropicale fino ad arrivare agli ambienti aridi andini di alta montagna che spaziano dal livello del mare fino a circa 6000 metri di altitudine.

Vi basti pensare che stando a un recente censimento effettuato dal Servicio Nacional de Áreas Protegidas (SERNAP) in collaborazione con la Wildlife Conservation Society (WCS) che ha coperto appena un terzo del territorio, in questo eccezionale parco vivono ben 1.254 diverse specie di uccelli (vale a dire circa 14% del totale delle specie esistenti), 272 specie di mammiferi, 496 specie di pesci e oltre 213 specie di anfibi.

Il modo migliore per vivere questo spettacolo dalla natura è facendo un itinerario di 3-4 e più giorni partendo proprio dalla città di Rurrenabaque, un’avventura che sarà in grado di far sperimentare un viaggio unico, autentico e sicuro nel cuore della foresta.

Parco nazionale Madidi bolivia

Fonte: iStock

Uno scorcio del Parco nazionale Madidi

Ci si potrà imbattere in bradipi, vigogne, puma, orsi dagli occhiali, delfini di fiume, ma anche conoscere le tantissime piante medicinali dell’Amazzonia e gli usi tradizionali e sostenibili delle sue numerosissime risorse naturali.

A bordo di una crociera lungo ​​il fiume Tuichi, invece, si avrà a che fare con tartarughe, lontre di fiume giganti, capibara, are e persino scimmie. Disponibili sono anche le passeggiate notturne nel bel mezzo della natura per osservare le creature della notte che popolano questo parco.

In sostanza, fare un tour da queste parti vuol dire scoprire la più bella foresta tropicale della Bolivia, un mondo poco conosciuto da noi europei ma da approcciare assolutamente ed esclusivamente con l’ausilio di una guida.

Le destinazioni vicine più popolari

Dopo aver fatto questo vero e proprio bagno di natura vergine e autentica, il consiglio è quello di visitare alcune destinazioni popolari ma che si trovano ad alcuni chilometri di distanza.

È il caso di Coroico, una città situata a circa 90 chilometri da La Paz e in cima a una collina. Una località in grado di far innamorare poiché caratterizzata da una vegetazione subtropicale, cascate, ruscelli, fiumi balneabili e numerose piantagioni di caffè.

Poi ancora La Paz, la Capitale del Paese che è anche la più alta del mondo grazie ai suoi 3640 metri di altitudine. Tante le attrazioni da ammirare, ma più di altre vi consigliamo il mercato delle stregoneria, dove poter acquistare oggetti e sostanze utilizzate come rimedi naturali, e la Chiesa di San Francesco, il posto perfetto per staccare la spina dal notevole caos cittadino.

Infine, vale la pena fare un salto anche all‘Isola del Sole che si trova sul lato boliviano dell’affascinante Lago Titicaca. Un fazzoletto di terra particolarmente roccioso e caratterizzato da terrazzamenti costruiti dagli Inca che la popolavano in passato.

Insomma, fare un viaggio nel cuore selvaggio della Bolivia, ovvero Rurrenabaque, consente di scoprire meraviglie per noi poco note e assolutamente speciali.

Lago Titicaca isola del sole

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L’Isola del Sole sul Lago Titicaca
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Idee di Viaggio Viaggi

Il più grande edificio gotico del mondo era un tempo dimora dei Papi

Organizzare un viaggio in Provenza, in ogni periodo dell’anno è in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea. Lo è perché la regione francese, situata al confine con l’Italia, ospite alcune delle bellezze naturalistiche più suggestive del nostro continente.

I paesaggi che si aprono davanti allo sguardo di chi giunge fin qui lasciano senza fiato: da una parte le Alpi meridionali, dall’altra le sterminate pianure della Camargue. A queste, poi, si aggiungono i filari di vigneti lussureggianti, i boschi e le foreste, la suggestiva Costa Azzurra che ospita città eleganti e resort di lusso, e i campi di lavanda che si perdono all’orizzonte.

Ma in Provenza è possibile scoprire anche una delle meraviglie architettoniche più importanti del Paese, già Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Stiamo parlando del Palazzo dei Papi ad Avignone, il più grande edificio gotico medievale, d’Europa e del mondo, un tempo dimora dei Papi. Scopriamo insieme la sua storia.

Alla scoperta del patrimonio culturale di Avignone

Il nostro viaggio di oggi ci porta ad Avignone, la città della Provenza che sorge sulle rive del Rodano, un vero e proprio gioiello da scoprire e da vivere. Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime e tutte sono collegate al grandioso passato della città, un tempo Capitale della Cristianità.

Attraversando il centro storico, Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1995, avrete come la sensazione di ritrovarvi tra le pagine di un libro di storia incorniciate da fortificazioni medievali in pietra. La narrazione visiva della città culmina con la presenza ingombrante e affascinante dell’imponente Palazzo dei Papi, un gioiello architettonico che non solo è uno degli edifici gotici più importanti d’Europa e del mondo, ma anche l’emblema del potere della Chiesa del XIV secolo.

Dentro il Palazzo dei Papi

Una volta giunti nel centro storico di Avignone è impossibile non notare quell’imponente edificio che caratterizza in maniera straordinaria la scena urbana della città. Si tratta del Palazzo dei Papi, la testimonianza più preziosa della potenza della Chiesa Occidentale nel XIV secolo.

La costruzione dell’edificio, il più grande in stile gotico mai realizzato, è iniziata nel 1335 per volere di Papa Benedetto XI e successivamente di Clemente VI. Il palazzo, terminato in meno di 20 anni, divenne poi la residenza dei Papi che avevano già scelto di trasferirsi ad Avignone da Roma.

Non sono solo le sue dimensioni a incantare, il palazzo si estende su una superficie di 15.000 metri quadrati, ma anche le sue fattezze e i suoi dettagli. Gli esterni, così come gli interni riccamente decorati e affrescati, trasformano questa dimora in un capolavoro monumentale di inestimabile valore.

Il Palazzo dei Papi è una tappa irrinunciabile per chiunque giunga in Provenza, come dimostra il fatto che si tratta di uno dei 10 monumenti più visitati del Paese. Ogni anno, infatti, al cospetto della dimora si presentano oltre 500.000 visitatori.

Gli interni del Palazzo dei Papi sono accessibili al pubblico. Sono 25 le sale da esplorare e da contemplare, a queste si aggiungono anche i suggestivi giardini pontifici. È possibile anche prendere parte a un tour virtuale e immersivo che permette agli ospiti, grazie alla tecnologia in 3D e alla realtà aumentata, di fare un viaggio nel passato, di scoprire come è cambiato il palazzo nei secoli e di ripercorrere tutta la sua storia