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Il tramonto che infiamma la valle dei templi è un sogno

La Valle dei templi di Bagan, in Birmania, è davvero uno spettacolo straordinario da ammirare. Con oltre 2.000 antichi templi buddisti sparsi per il paesaggio, è uno dei siti archeologici più significativi dell’Asia e una delle attrazioni turistiche più richieste.

Costruiti tra l’XI e il XIII secolo, i templi si ergono alti nelle aride pianure da centinaia di anni, creando uno straordinario panorama visivo che si è conservato nel tempo. Essendo uno dei principali centri religiosi della Birmania, offre ai visitatori una visione del patrimonio culturale del Paese e serve da promemoria delle sue forti radici buddiste.

Vale sicuramente la pena soffermarsi sui celebri tramonti della città, uno spettacolo davvero unico da vedere. Stando in cima a queste grandiose strutture, potrete assistere ad un incantevole quadro in cui i templi fanno da sfondo alle profonde sfumature rosse e arancioni del cielo.

Oltre alla splendida architettura degli edifici, Bagan ospita anche molti importanti siti archeologici che offrono uno sguardo sul passato della Birmania, nota anche per i suoi paesaggi mozzafiato e per la vista sul fiume Irrawaddy, che si può ammirare al meglio da una delle tante escursioni in mongolfiera offerti nella zona.

Definirlo con una sola parola non rende giustizia alla sua straordinaria bellezza: se state pianificando un viaggio in questa magica località, non perdete l’occasione di ammirare uno spettacolo architettonico così affascinante. Vi troverete di fronte a panorami spettacolari di antichi templi disseminati in un paesaggio senza tempo, respirando un’atmosfera quasi incantata. Che siate alla ricerca di una vacanza rilassante o di un’avventura, Bagan vi regalerà esperienze che vi rimarranno impresse per sempre.

I Templi di Bagan: lo splendore del Myanmar

Pagoda Shwezigon, Bagan

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Pagoda Shwezigon a Bagan, Myanmar

Tiziano Terzani ha parlato di Bagan come  uno di quei luoghi che “ti rende fiero di appartenere alla razza umana”. I suoi templi, infatti, sono una testimonianza dell’abilità e della dedizione degli antichi architetti birmani, che hanno lavorato instancabilmente per creare questo splendido complesso di monumenti, venerati dalle popolazioni per secoli.

Vi consigliamo di cominciare il vostro itinerario visitando Ananda Pahto, un antico tempio rimasto intatto nel tempo e, senza dubbio, uno dei suoi gioielli architettonici più suggestivi. L’imponente edificio si distingue dal resto della valle con la sua cima ricoperta di lamine dorate e all’interno, in uno straordinario spettacolo di simmetria, due Buddha riposano uno accanto all’altro seduti insieme come sentinelle gemelle

Proseguendo il vostro viaggio, non perdetevi lo spettacolare Tempio Dhammayangyi,  uno dei meglio conservati del Myanmar, che svetta sulle strutture vicine e domina l’ambiente circostante. Le sue imponenti proporzioni possono essere viste da qualsiasi angolazione dello skyline della città e le sue nicchie scintillanti sono uno spettacolo straordinario da ammirare.

In cima alla vasta valle di Bagan si trova una grandiosa opera architettonica: il Dhammayangyi Pahto. Questo antico monumento testimonia non solo le sue immense dimensioni e gli intricati dettagli, ma anche l’impressionante patrimonio culturale del territorio.

In netto contrasto, invece, con il possente Dhammayangyi Pahto, il piccolo Thatbyinnyu Pahto è il tempio più piccolo di Bagan. Il suo elemento distintivo? Una guglia dorata mozzafiato che brilla nell’ambiente antico.  Avvolta da uno stucco bianco, questa struttura in mattoni si distingue dalla tipica tonalità marrone della maggior parte degli edifici sacri, formando un paesaggio visivo sorprendente.

Nelle maestose pianure, si trova anche il Tempio di Shwesandaw, un antico monumento rinomato per il suo design pionieristico a cinque terrazze, che lo rende un punto di riferimento tra i numerosi templi di Bagan. Questa caratteristica unica simboleggia un’innovazione nella costruzione dei templi che ancora oggi affascina i turisti di tutto il mondo. Fino a qualche tempo fa era anche possibile salire su una scala a chiocciola per assistere ai suoi magnifici tramonti mozzafiato e ai suoi paesaggi incantevoli. Purtroppo, per motivi di sicurezza, l’accesso è stato vietato. Tuttavia, la sua bellezza rimane intatta e ipnotica.

Infine, merita di essere visitato Il Tempio Shwezigon, una meraviglia architettonica dell’antichità. Ricorda l’iconico Shwedagon di Yangon, la sua facciata dorata brilla sotto il sole di Bagan e cattura l’attenzione dei visitatori anche da lontano. Posizionato vicino a Nyaung-U, è una tappa obbligata per tutti i visitatori di questa incredibile città.

Esplorare Bagan: le esperienze da non perdere

Souvenir a Bagan

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Turista che acquista un souvenir a Bagan

Bagan è la destinazione perfetta per i viaggiatori in cerca di un’esperienza unica e memorabile. Dall’esplorazione dei numerosi templi ai tramonti mozzafiato, dalle vaste pianure ai villaggi tradizionali, questa antica città offre numerose attrazioni da esplorare.

Se avete voglia di visitare questo luogo incantato da un’altra prospettiva, non c’è modo migliore che fare un giro in mongolfiera al tramonto, un’esperienza unica che conserverete nei vostri ricordi per sempre e che vi lascerà senza fiato. Se siete particolarmente coraggiosi potrete, inoltre, imbarcatevi per una crociera fluviale lungo il fiume Irrawaddy; sulle sue rive potrete scorgere templi, monasteri e villaggi: un ottimo modo per farsi un’idea della vita quotidiana birmana. Porterete con voi ricordi che dureranno molto più a lungo di qualsiasi fotografia.

Per i viaggiatori più dinamici, Bagan ospita anche alcuni dei migliori percorsi di trekking e mountain bike del Myanmar. Avrete la possibilità di esplorare il terreno del Monte Popa e ammirare i panorami mozzafiato delle pianure sottostanti. Gli appassionati di mountain bike possono scegliere tra diversi percorsi che attraversano l’area, dalle piste facili a quelle più impegnative.

Vi consigliamo infine di visitare i mercati della città, pieni di attività e di cibo delizioso. Passeggiando tra le bancarelle scoprirete la varietà di souvenir e oggetti di artigianato locale. Potrete anche assaggiare la deliziosa cucina birmana e quella internazionale, apprezzata da locali e turisti. Godetevi a pieno l’ospitalità della gente del posto: Il Myanmar, infatti, è famoso per la sua ospitalità e il suo calore. Gli abitanti del luogo sono sempre desiderosi di mostrare ai visitatori i luoghi e le attrazioni fuori dai sentieri battuti. Non stupitevi, quindi, se verrete invitati a casa loro per un tè o un pasto improvvisato!

Bagan è sicuramente una destinazione da non perdere. I suoi templi mozzafiato, le viste panoramiche e la cordialità della gente del posto sono tutti elementi che contribuiscono a creare un’esperienza straordinaria da non lasciarsi sfuggire. Una città che si è davvero guadagnata il titolo di uno dei più grandi tesori archeologici del mondo, offrendo una visione impareggiabile della storia e della cultura birmana. Assicuratevi, inoltre, di pianificare in anticipo il vostro viaggio e di darvi il tempo necessario per assaporare tutto quello che questa terra affascinante ha da offrire: non ve ne pentirete!

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Dormire in un cane: l’alloggio stravagante per gli amanti degli animali

Ci mettiamo in movimento per tantissimi motivi, e anche se sono tutti diversi tra loro hanno in comune il medesimo desiderio, quello di vivere avventure straordinarie e indimenticabili. E se parliamo di esperienze di viaggio, questo è chiaro, non possiamo non menzionare gli alloggi, strutture ricettive che grazie ai servizi offerti, ai design ricercati e a posizioni strategiche sono in grado di trasformare in realtà i sogni degli esploratori.

Case sull’albero, baite nella foresta, vecchi vagoni del treno trasformati in suite e poi, ancora, hotel tematici e stanze che evocano cartoni animati o serie televisive, questi sono solo alcuni degli alloggi speciali che si snodano in tutto il mondo e che attirano ogni giorno migliaia di viaggiatori provenienti da ogni dove.

La scelta è davvero ampia, ma se è un’esperienza davvero unica e irripetibile che volete vivere e condividere con gli amici o con la famiglia non potete perdervi questo alloggio. Si tratta di una struttura ricettiva che imita in tutto e per tutto un gigantesco cane. Noi non abbiamo dubbi: è questa l’avventura più straordinaria per gli amanti degli animali.

Viaggio nell’Idaho, alla scoperta dell’alloggio più strano del mondo

In questi anni, insieme a voi, siamo andati alla scoperta degli hotel più stravaganti del mondo. Abbiamo dormito in un alloggio a forma di patata, in un nido d’ape, nella casa di Barbie e in cabine trasparenti a strapiombo sul mare. Certo è che mai avremmo pensato di farlo anche dentro un cane.

E invece, dall’altra parte del mondo, esiste un hotel che ha la forma di un Beagle e che è alto circa dieci metri. Gli abitanti locali lo hanno ribattezzato Sweet Willy e, ormai, lo considerano un vero e proprio punto di riferimento nel territorio.

Per scoprire questa bizzarra struttura, e prenotare un soggiorno al suo interno, dobbiamo recarci nell’Idaho, nella piccola contea di Cottonwood. Proprio qui, percorrendo la Route 95, è impossibile non notare la figura di un Beagle, con il suo cucciolo, che fa capolino sulla strada. Si tratta del Dog Bark Park Inn, il primo e forse unico hotel a forma di cane. Ma l’esperienza, ve lo anticipiamo, non si limita a un semplice soggiorno.

Dormire in un cane: un’esperienza da vivere

Raggiungere il Dog Bark Park Inn, ammirare la struttura dall’esterno e concedersi un po’ di relax nei suoi interni, è un’esperienza che tutti gli amanti degli animali dovrebbero vivere almeno una volta nella vita. Non solo per poter vantarsi di aver pernottato all’interno di uno degli hotel più stravaganti del mondo intero, ma anche per vivere un’avventura al di fuori dell’ordinario.

Progettato e costruito da Dennis Sullivan e Frances Conklin, e inaugurato nell’agosto del 2003, il Dog Bark Park Inn si è guadagnato il primato di Beagle più grande del mondo. La struttura, alta circa dieci metri, comprende un bed and breakfast, un negozio di souvenir e articoli da regalo e un centro visitatori. Nei pressi dell’edificio è presente anche una piccola galleria d’arte che ospita le opere dei costruttori dell’hotel, tra cui numerose sculture canine.

Il Dog Bark Park Inn, oltre a permettere di vivere un’esperienza assolutamente inedita, è il punto di partenza perfetto per andare alla scoperta delle meraviglie dell’Idaho. Pronti a partire?

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Trovati i resti di un antico edificio in Italia: la scoperta sensazionale

La Sicilia vanta un patrimonio archeologico incredibile, con tantissime testimonianze riemerse nel corso degli ultimi secoli: uno dei siti più importanti è quello della Valle dei Templi di Agrigento, che corrisponderebbe all’antica città di Akragas. Oggi, grazie alle nuove tecnologie, si è potuto esplorare alcune aree finora mai indagate. Ed è tornato alla luce qualcosa di incredibile: scopriamo di che cosa si tratta.

Valle dei Templi, scoperti i resti di un edificio

Lo splendido patrimonio archeologico della Valle dei Templi ora si arricchisce di una nuova scoperta: un team di ricercatori dell’Università di Catania, in collaborazione con alcuni esperti dell’Università di Bordeaux, ha trovato i resti di un antico edificio ancora ben celati sotto terra. Il rinvenimento è avvenuto in un’area a nord della Plateia I-L, che finora non era mai stata esplorata. Nelle scorse settimane, gli archeologi hanno dato il via ad alcune indagini geofisiche che hanno permesso di “sondare” il sottosuolo, senza bisogno di scavare.

Solo in seguito, dopo aver ottenuto risultati positivi, hanno avuto inizio i lavori per riportare a galla i resti. Si tratta di un muro formato da grossi blocchi di calcare, i quali poggiano parzialmente sulla roccia tagliata. Una delle peculiarità è l’orientamento delle rovine, molto diverso da quello degli edifici appartenenti al vicino quartiere ellenistico-romano. Secondo le prime analisi degli esperti, è possibile che i resti risalgano al periodo ellenistico o addirittura a quello classico. La struttura si trova vicino all’ingresso del santuario degli “altari circolari”, motivo per cui si pensa che possa avere un ruolo nella topografia religiosa dell’antica città di Akragas.

Le nuove tecnologie nella ricerca archeologica

La scoperta appena avvenuta presso la Valle dei Templi di Agrigento è stata possibile solamente grazie all’impiego di nuove tecnologie sempre più all’avanguardia. “Lo scavo è un’operazione lunga, complessa e costosa, che modifica in modo permanente il sottosuolo dopo la sua realizzazione” – ha spiegato il prof. Sebastiano Imposa, associato di Geofisica applicata e responsabile del Laboratorio dell’Università di Catania – “Pertanto le indagini di geofisica applicata, che consentono di raccogliere informazioni a priori in modo assolutamente non invasivo sulle aree da scavare, si rivelano una risorsa preziosissima per l’archeologo”.

Attorno al sito archeologico, ci sono numerose zone inesplorate, che potrebbero nascondere molti tesori ancora da scoprire. Per questo motivo, lo scorso anno ha avuto inizio la collaborazione con gli esperti dell’Università di Bordeaux, la quale è volta a studiare il fenomeno delle processioni nell’antichità facendo uso di indagini moderne. Non è la prima volta che la tecnologia permette di scoprire preziosissimi reperti ancora celati sotto terra. Di recente, attraverso la radiografia muonica, è stato possibile individuare le vestigia dell’antica necropoli di Neapolis, situata a circa 10 metri di profondità presso il rione Sanità di Napoli, un luogo così densamente abitato che non può essere scavato.

Le indagini muoniche, il cui funzionamento si basa sulla tecnologia impiegata presso il CERN di Ginevra, sono state utili anche in Egitto, per scoprire che cosa si cela all’interno della Piramide di Cheope, in un posto dove l’occhio umano non è mai potuto arrivare. È stato così che gli archeologi hanno individuato un tunnel segreto, che potrebbe addirittura condurre alla camera in cui riposa il sepolcro del faraone Cheope: tanto che gli esperti parlano già di “scoperta del secolo”.

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Avventure acquatiche in Toscana: il Ponte della Colombara

Un pieno sole primaverile splende nel cielo, quale miglior condizione per un nuovo itinerario acquatico? Sono in ritardo, afferro alla bell’e meglio quello che mi capita sotto tiro, monto in macchina e parto alla volta dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Sono in dirittura d’arrivo, gli abitati si diradano, lasciando il posto all’appennino con tutti i suoi colori. Attraverso un torrente cristallino e lo scrosciante canto dell’acqua mi fa venire una sete da pellegrino nel deserto. Solo qui mi accorgo dell’errore da scolaretto che nessun escursionista dovrebbe mai fare: sono uscito senz’acqua 🤪

Parcheggio, rovisto alla ricerca di qualcosa e trovo una bottiglia vuota in macchina. Mi avvio nella speranza di trovare l’acqua, con la stessa famelica sete dei ricercatori d’oro del Klondike: un cartello marrone mi indica di seguire la “Strada Lombarda”, che nel medioevo collegava la Pianura Padana e Lucca, attraversava l’Appennino Tosco-Emiliano, passando per il Passo del Cirone, ricongiungendosi poi con la Via Francigena a Groppodalosio. 

Dopo un tornante, mi viene in soccorso il rumore dell’acqua: è il fiume Magra che, verde, cristallino e circondato da una rigogliosa vegetazione, compie qui diversi salti dell’acqua.

Mi giro verso monte senza poter credere ai miei occhi, un ponte quattrocentesco fa da sfondo a due capisaldi della mia esistenza, una splendida donna, in una meravigliosa cascata.

Piscina bassa e Ponte quattrocentesco della Colombara 
Piscina bassa e Ponte quattrocentesco della Colombara

Come è finita con la bella donna … non ve lo posso dire! Ma non lesinerò dettagli sulla cascata e sul ponte 😉

Il Magra passa qui sotto al ponte in uno stretto canyon (non addentratevi, può essere pericoloso) per poi estendersi in una piscina naturale piccola ma deliziosa, profonda fino a 1,8 metri, prima di saltare in una piscina più grande, dove l’acqua è più alta.

Lo stretto canyon sotto al Ponte della Colombara
Lo stretto canyon sotto al Ponte della Colombara

Mi destreggio sui massi accanto alla cascata per arrivare alla piscina alta che, senza pensarci troppo, testo immediatamente con un tuffo

È come una vasca privata, piccola ma profonda, e decisamente rinfrescante: il corpo riprende una temperatura normale. Anzi ho voglia di sole ora: mi spiaggio sui massi lisci rosolandomi sulla pietra bollente. Sento il calore del sole, ma i quasi 700 metri di altitudine di questo paradiso danno una certa leggerezza all’aria.

Ponte della Colombara, un tuffo nella piscina alta
Ponte della Colombara, un tuffo nella piscina alta

Mi rilasso e mi asciugo … ho di nuovo voglia di un tuffo, è ora di provare la più grande piscina naturale creata dalla cascata e profonda fino a 2 metri … mi tuffo e mi rituffo, che spettacolo!

Ancora più in basso c’è un altro salto dell’acqua e dopo questo, dietro un grosso masso, c’è una terza piscina naturale – forse la più grande delle 3, profonda fino a 2 metri  – che, quando le altre due vanno in ombra a metà pomeriggio, rimane al sole. 

Il ponte romanico della Colombara, del XV secolo, era una infrastruttura strategica della Strada Lombarda, nonché unico accesso al borgo di Pracchiola fino al 1958, quando fu realizzata la nuova viabilità carrabile. Abbandonato a favore della nuova strada, un restauro del 2017 lo ha riportato all’antico splendore.

Ponte della Colombara
Ponte della Colombara

Perchè Ponte della Colombara?

In Lunigiana esistono diversi luoghi con questo o con nomi simili (Colombaia, ad esempio).

L’origine ovviamente è comune: in questa zona erano presenti molte colombaie, quelle piccole torri destinate all’allevamento dei colombi, utilizzati in epoca tardo medievale per la caccia, la pelletteria, l’agricoltura e il consumo delle loro carni.

Rinfrescato a dovere, riprendo il mio pellegrinaggio verso la vicina Pracchiola, piccolo borgo sperduto e affascinante, ibernato dal tempo, con i suoi edifici in pietra scura tipici della Lunigiana. E soprattutto dotato di una generosa fontanella: mi abbevero con foga finalmente e riempio la fida bottiglia. 

Pracchiola e le statue stele

Passeggiando per Pracchiola noto alcuni manufatti antropomorfi in pietra, sono riproduzioni delle statue stele, sculture preistoriche assurte a simbolo della Lunigiana, per i numerosi ritrovamenti registrati nel suo territorio. Le statue stele sono avvolte nel mistero: risalgono a un periodo che va dai 3000 ai 500 anni prima di Cristo, hanno caratteristiche diverse a seconda dell’epoca di realizzazione, ma non se ne conosce la vera e propria funzione.

Una statua stele
Una statua stele

In Lunigiana il primo ritrovamento è datato 1827, gli ultimi risalgono ai primi anni Duemila. Per saperne di più su questo mistero, non lontano da qui, a Pontremoli, potete visitare il Museo delle Statue Stele Lunigianesi.

Ma mi raccomando, non uscite mai senz’acqua!

Info Pratiche 

🚗Da Pontremoli (MS) dirigetevi verso Mignegno imboccando la SS62. Al primo tornante in salita, superata quest’ultima frazione, imboccate la strada che prosegue dritta, seguendo le indicazioni per Molinello. Qui giunti, al bivio proseguite a destra sulla SP42 e salite verso il paesino di Pracchiola. Poco prima di arrivare al borgo, in corrispondenza del ponte asfaltato sul Magra, parcheggiate nello spiazzo alla destra della strada (44.427566, 9.959849), senza intralciare la viabilità

🥾Ritornate quindi per un centinaio di metri camminando verso valle fino ad una strada campestre, in discesa, sulla vostra sinistra (44.427373, 9.959023, seguite il cartello marrone con l’indicazione “Strada Lombarda in Pracchiola…”): percorretela fino al fiume, ci vogliono meno di 5 minuti (Dislivello: 30 metri). Se volete invece andare al Ponte della Colombara, che permane in quella posizione da oltre 600 anni, lasciate dopo pochi passi la campestre per il sentiero a sinistra. 

Il borgo di Pracchiola dista poche centinaia di metri continuando sulla SP42.

Un itinerario adatto alle famiglie, se attrezzate e con bambini autonomi nella camminata.

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Torremaggiore, il borgo la cui storia è legata a un monastero

Nel cuore dell’Alto Tavoliere delle Puglie, in provincia di Foggia a soli sei chilometri da San Severo, ecco Torremaggiore, uno dei comuni più popolosi nonché importante centro agricolo di interesse storico e culturale, sorto attorno al Monastero Terra Maioris, complesso benedettino del XI secolo.

Si tratta di uno degli innumerevoli borghi affascinanti della Puglia, passato sotto il dominio dei Templari per poi divenire feudo della potente famiglia del Sangro.

Nonostante i due violenti terremoti che colpirono il colle sui cui svetta, rispettivamente nel 1627 e 1688, Torremaggiore conserva ancora l’impronta medievale e le vestigia più significative del suo passato.

Cosa vedere a Torremaggiore nell’atmosfera di un tempo che fu

scorcio torremaggiore puglia

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Vicolo di Torremaggiore

Come appena accennato, il borgo pugliese accoglie i visitatori in un’atmosfera ricca di sensazioni di un tempo passato, a partire dal suggestivo Castello ducale de Sangro con due torri circolari e quattro quadrate, la maestosa dimora settecentesca dell’omonima nobile famiglia, “monumento nazionale” dal 22 agosto 1902 e oggi sede del Museo Civico “Giacomo Negri” che conserva una notevole collezione di sculture dell’artista contemporaneo originario di qui e scomparso nel 1973.

Passeggiando per le vie del centro storico, lo sguardo viene catturato anche dagli svettanti campanili delle numerose chiese che si ergono tra le abitazioni, quali la Chiesa Matrice di San Nicola di Bari, risalente ai primi anni del XVII, con tre ingressi, la Chiesa della Madonna del Carmine o della Madonna Addolorata edificata nel 1730, dalla facciata barocca, la Chiesa conventuale di Santa Maria degli Angeli e il Santuario di Maria Santissima della Fontana, che trae origine dalla chiesa realizzata su volere dei benedettini nel X secolo laddove sorgeva una fontana pubblica, meta di pellegrinaggio e fede.

Sulla piazza adiacente alla chiesa, Piazza della Fontana, spicca il monumento alla Madonna della Fontana, realizzato al posto della Fontana monumentale: il 23 ottobre 1983, la statua di Maria Santissima venne incoronata Regina e la piazza, dopo la solenne cerimonia, ha preso il nome di “Piazza Incoronazione”.

Il sito archeologico di Castel Fiorentino, l’ultimo respiro di Federico II

A una decina di chilometri dall’abitato, da visitare assolutamente è il sito archeologico di Castel Fiorentino, o Torre Fiorentina, dove leggenda vuole che abbia trascorso gli ultimi giorni Federico II di Svevia nel 1250, provato dalle molteplici sconfitte in battaglia nel nord Italia e in Germania e dalla prigionia del figlio Enzo, ed esalato l’ultimo respiro, avverando la profezia dello scrivano di corte che gli predisse la fine in un luogo dal nome “legato a un fiore”.

Aldilà dell’aura leggendaria, il sito, ora sotto l’intendenza dei Beni Culturali, era una vera e propria cittadella, contraddistinta dalla zona urbana, dal Palazzo dell’Imperatore e dalla Cattedrale: punto di riferimento per la storia medievale e la figura dell’imperatore svevo, è aperto a visite guidate e ha conquistato, nel corso degli anni, l’interesse di archeologi e studiosi.

Tra natura e sapori

Immersi nella natura incontaminata, tra estesi campi di grano, questi sono luoghi che trasudano storia e bellezza, ideali per piacevoli passeggiate o tour in bicicletta.

Inoltre, sono molteplici le iniziative pensate per far conoscere il territorio di Torremaggiore con itinerari guidati sulle vie dei mercanti, dei pellegrini e dei briganti per riscoprire un passato che ha segnato in maniera profonda la Puglia.

Trovandosi in zona, non rimane poi che gustare i sapori tipici del territorio grazie a una cucina “povera” ma ricca di bontà.

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Il glicine più bello del mondo è fiorito: la visione è magica

Organizzare viaggi intorno al mondo, e in qualsiasi destinazione, ci permette di scoprire tutte le meraviglie che appartengono al nostro pianeta, di toccare con mano le culture di popoli lontani e di scoprire tradizioni, usanze e luoghi iconici che fanno parte del patrimonio dell’umanità. E se è vero che ogni avventura, si trasforma sempre in un’esperienza indimenticabile capace di arricchire il nostro bagaglio culturale, è vero anche che partire in primavera vuol dire concedersi la possibilità di ammirare il mondo abbigliato con il suo vestito più bello, quello fiorito.

Durante questa stagione, infatti, il risveglio della natura trasforma il pianeta nel palcoscenico di uno spettacolo incredibile che incanta la vista e inebria i sensi. Stiamo parlando delle fioriture, quelle che esplodono tra i parchi e i giardini, tra le strade, i quartieri e le piazze di tutto il mondo.

Alcune sono grandi, immense e straordinarie, altre così iconiche da muovere le masse, alcune sono più piccole, ma non per questo meno straordinarie. E poi c’è lei, la fioritura di un glicine sensazionale, forse il più bello del mondo, che è esplosa all’improvviso sulle pareti di un’università inglese. La visione è magica.

È fiorito il glicine del Jesus College dell’Università di Cambridge

È una bellezza senza tempo, quella che appartiene al glicine che cresce sulle pareti dell’edificio che ospita il Jesus College dell’Università di Cambridge, e che fiorisce da oltre un secolo. Per ammirare questa visione sublime, che ha già fatto il giro del mondo, dobbiamo recarci a Cambridge, nella città inglese affacciata sul fiume Cam e che è sede di una delle università più prestigiose del mondo.

Proprio qui esiste il Jesus College, un collegio appartenente all’Università di Cambridge e situato nella periferia della città, fondato all’interno di un monastero benedettino nel 1492 dal vescovo di Ely, John Alcock. Si tratta di una struttura affascinante e suggestiva, uno dei più antichi edifici universitari di tutto il Paese e forse del mondo intero.

Centinaia di migliaia di studenti, nel corso dei secoli, hanno passeggiato all’interno dei grandi cortili, hanno studiato dentro aule centenarie e si sono persi tra i corridoi della struttura. Ma soprattutto, da 120 anni a questa parte, hanno potuto godere di uno degli spettacoli più straordinari del mondo intero: la fioritura di un glicine bellissimo che occupa le pareti dell’edificio.

La cartolina più bella di questa primavera

Corre verso l’alto e poi si estende a destra e sinistra, inerpicandosi dolcemente su finestre e lampioni fino a occupare l’intero edificio. Il glicine del Jesus College dell’Università di Cambridge, che ha ben 120 anni, è la cornice magica e suggestiva che fa da sfondo alle giornate degli studenti trascorse all’università. Lo spettacolo, immortalato attraverso alcune istantanee di immensa bellezza, è diventato la cartolina più bella di questa primavera.

Se siete amanti dei fiori e della natura, dunque, dovete assolutamente inserire nella vostra travel wish list anche la città di Cambridge durante i mesi che vanno da aprile a maggio, periodo della massima fioritura. Oltre a visitare la città, il centro storico e le bellezze in questo custodite, potrete raggiungere il Jesus College e ammirare una delle più incredibili esplosioni floreali del mondo.

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Windsor, la destinazione britannica del 2023

Non solo Londra: nel Regno Unito, ci sono moltissime splendide località tutte da visitare, e il 2023 è l’anno giusto. Proprio in queste settimane primaverili, l’intero Paese è in fermento per quello che rientra a pieno titolo tra gli eventi più importanti del secolo. Stiamo parlando dell’incoronazione di Re Carlo III, che succede a sua madre, la Regina Elisabetta II, scomparsa improvvisamente lo scorso settembre. Uno dei luoghi simbolo della cerimonia che ha attirato milioni di turisti da tutto il mondo è la città di Windsor, che si è vestita a festa ospitando un concerto in onore di Sua Maestà. Andiamo a scoprire quali sono le tappe imperdibili di questa meta bellissima.

Windsor, il suggestivo castello e i suoi giardini

La città di Windsor è adagiata tra le campagne del Berkshire, a circa un’ora di viaggio da Londra. È qui che si svolge parte delle celebrazioni in occasione dell’incoronazione di Re Carlo III, in particolare l’attesissimo concerto che conclude i festeggiamenti per questo grande appuntamento con la storia. A fare da sfondo all’imperdibile evento è il Castello di Windsor, una delle attrazioni più celebri della città: splendido maniero vittoriano eretto nell’XI secolo per volere di Guglielmo il Conquistatore, è stato abitato sin dall’origine dai sovrani britannici. Per questo viene considerata la residenza reale più antica di tutta Europa, un vero gioiello da ammirare.

Il castello, circondato da immensi giardini curati alla perfezione, è stato anche uno dei luoghi preferiti della Regina Elisabetta II, che soleva trascorrervi la maggior parte dei suoi fine settimana. I turisti che vi arrivano non possono che rimanere sorpresi dalla maestosità del palazzo: sono disponibili diversi tour per visitare le sale interne, alcune delle quali sono accessibili al pubblico ormai da anni, e ammirare così gli eleganti arredi, i marmi preziosi e gli splendidi dipinti appesi alle pareti, tra cui alcune opere di Rubens e Van Dyck. Si può anche salire sulla torre più alta del castello, dove vi attenderanno ben 200 gradini: il premio è una vista meravigliosa sul parco, sul vicino Tamigi e, nelle giornate più limpide, persino sul profilo della città di Londra.

Castello di Windsor

Fonte: iStock | Ph. Vladislav Zolotov

Il Castello di Windsor

All’interno del Castello di Windsor si trova la Cappella di San Giorgio, costruita verso la fine del ‘400. Questo suggestivo edificio in stile gotico ha accolto alcune delle cerimonie più importanti di tutti i tempi: molti matrimoni vi sono stati celebrati, tra cui quello di Harry e Meghan Markle e, qualche mese dopo, quello della Principessa Eugenia di York e Jack Brooksbank. Nel 2005 Re Carlo III, all’epoca Principe di Galles, vi ha ottenuto la benedizione alle nozze civili con Camilla. La Cappella ospita anche alcune sepolture reali: la Regina Elisabetta II riposa presso il Memoriale di Re Giorgio VI, dove trova spazio anche la tomba di suo marito, il Principe Filippo, che vi è stata spostata solo dopo la morte della Sovrana.

Cosa vedere a Windsor

Oltre al bellissimo castello, la città di Windsor offre molte altre attrazioni da visitare, spesso legate alla Famiglia Reale. Come ad esempio il prestigioso Eton College, una delle scuole più antiche al mondo, fondata nel lontano ‘400 da Re Enrico VI. Il Principe William e suo fratello Harry lo hanno frequentato, prima di entrare nell’esercito il primo e di concedersi un anno sabbatico tra Africa e Australia il secondo. In estate, quando i suoi studenti sono in vacanza, il college apre i battenti al pubblico per concedere visite alla sua stupenda architettura. All’interno del campus è anche ospitato il Natural History Museum, suggestivo museo di storia naturale che raccoglie migliaia di esemplari.

Eton College

Fonte: iStock

L’Eton College

Nelle vicinanze del castello c’è poi Frogmore Cottage, un’altra graziosa residenza reale ormai da tempo vuota. Sono molti i personaggi che vi hanno abitato: di recente, è stata affittata a Harry e Meghan Markle, dove ha visto la luce il loro primogenito Archie. In seguito vi si sono stabiliti la Principessa Eugenia e la sua famiglia, ma anch’essi hanno lasciato la casa poco dopo. Attualmente non è possibile visitare Frogmore Cottage, ma dall’esterno fa comunque una bellissima impressione. Nei suoi rigogliosi giardini trovano spazio un orto, due aranceti e due edifici meravigliosi: il Mausoleo della Duchesa del Kent, dove riposa la madre della Regina Vittoria, e il Royal Mausoleum, che accoglie invece le sepolture della Regina Vittoria stessa e del consorte Alberto.

Legato alla Famiglia Reale è anche il Royal County of Berkshire Polo Club, uno dei più celebri club di polo di tutto il Regno Unito. È stato inaugurato nel 1985 da Re Carlo III, allora Principe di Galles, che ne è cofondatore e membro assieme a suo figlio William. Al suo interno sono presenti sei campi da polo, un’arena, una club house e una scuola di polo. Oltre a poterlo visitare, il club è aperto a chi vuole cimentarsi in un po’ di sport “reale”: i più avventurosi possono iscriversi a qualche lezione di polo, per apprendere le basi di questa attività su pony, in modo facile e sicuro. Solo in seguito si può scendere in campo e vivere una vera esperienza da re.

Appena al di fuori dei confini cittadini si stende l’immenso Windsor Great Park, quasi sempre aperto al pubblico dall’alba al tramonto: è il luogo ideale dove immergersi nella natura e ammirare la fauna tipica, tra cui splendidi cervi rossi. Il parco è collegato al Castello di Windsor da un lungo viale alberato chiamato The Long Walk, che con i suoi 4 km e mezzo giunge sino alla statua equestre di Re Giorgio III, situata su una collina da cui si gode di un panorama meraviglioso. Probabilmente alcuni suoi scorci vi sembreranno già visti: all’interno del parco sono state girate le riprese di molti film, tra cui alcuni dei capitoli della saga di Harry Potter e di quella dei Pirati dei Caraibi.

Infine, un po’ di puro divertimento: nei pressi del Great Park si trova Legoland Windsor Resort, il parco a tema Lego che fa impazzire grandi e piccini con le sue mille attrazioni. Quest’ultimo è stato costruito là dove un tempo sorgeva il Safari Park, che ha ospitato tantissimi animali tra cui leoni, tigri, orsi, ghepardi e babbuini, oltre ad avere un’area dedicata alle creature del Serengeti. Fino alla sua chiusura, avvenuta nel 1992, è stato uno dei luoghi di intrattenimento più suggestivi di tutta la regione, in grado di attirare milioni di turisti.

The Long Walk

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The Long Walk
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Panda Train: tutti a bordo del treno più dolce del mondo

Sono adrenaliniche, romantiche o rilassanti, suggestive e sensoriali, magiche e indimenticabili: sono le esperienze che viviamo quando viaggiamo. Avventure diverse, che assecondano le nostre esigenze e le personali preferenze, e che ci permettono di scoprire in maniera inedita e sorprendente tutta la meraviglia che appartiene al mondo che abitiamo.

Anche un viaggio in treno può trasformarsi in un’esperienza unica e straordinaria. Un’avventura che, attraverso il posto finestrino, permette di ammirare panorami incredibili, scenari incantati e scorci mozzafiato che si aprono, lentamente o velocemente, a ogni chilometro percorso.

Ma che succede quando, oltre ai paesaggi esterni, le carrozze stesse si trasformano in un’esperienza? Basti pensare alla suggestione dei vagoni dell’Orient Express, per esempio, o a quelli dei mezzi storici e a vapore che sono diventati celebri in tutto il mondo. Oppure a quelli del più recente Panda Train, un treno turistico completamente dedicato ai panda che permette ai viaggiatori di vivere un’esperienza dolcissima nel sud ovest della Cina. Pronti a salire a bordo?

Cina: benvenuti a bordo del Panda Train

Molto più di un semplice viaggio per raggiungere una destinazione, quella sul Panda Train è una vera e propria esperienza di dolcezza da vivere e da condividere con gli amici o con la famiglia.

Questo treno, il primo completamente dedicato all’animale simbolo della Cina, ha compiuto il suo viaggio inaugurale lo scorso anno partendo da Chengdu, e questo non è un caso. La città, capoluogo di Sichuan, è la sede di uno dei più importanti centri di ricerca e di conservazione dei panda: il Chengdu Research Base of Giant Panda Breeding. Proprio qui, infatti, ogni anno migliaia di viaggiatori e appassionati della natura si riuniscono per osservare gli esemplari giganti che vivono in un habitat naturale sapientemente ricreato.

Già dai primi istanti a bordo le persone hanno potuto immergersi in un’atmosfera magica e suggestiva grazie a un design ispirato all’esemplare in questione. Le carrozze principali, infatti, ospitano gigantografie e disegni dedicate al mondo animale, non mancano anche aree ludiche per i più piccoli, mascotte che attraversano i vagoni durante il viaggio e che accolgono gli ospiti, e pasticcini a forma di panda, naturalmente.

Gli interni delle carrozze del Panda Train

Fonte: ChinaImages / IPA

Gli interni delle carrozze del Panda Train

Un viaggio inedito nel fantastico mondo dei Panda

Considerato il simbolo della purezza, della forza e della tenacia, il panda è da secoli l’emblema nazionale della Cina. A lui sono dedicate mostre, installazioni urbane e monumenti, ed è stata istituita anche una giornata nazionale: il National Giant Panda Day.

L’ultimo omaggio a questi splendidi esemplari è proprio il Panda Train, il treno turistico cinese che permette ai viaggiatori di ogni età di vivere un’avventura incredibile con partenza dalla stazione di Chengdu, nella provincia del Sichuan.

Il treno, che può ospitare fino a un massimo di 252 persone, è composto da 12 carrozze, tra cui una ristorante e un’altra completamente dedicata all’intrattenimento. Non mancano, ovviamente, le cuccette notturne per viaggi più lunghi. Nel treno si può dormire, mangiare, cantare e giocare, partecipare al rito del te pomeridiano o divertirsi durante un cocktail party.

Le carrozze del Panda Train dedicate all'intrattenimento di grandi e bambini

Fonte: ChinaImages / IPA

Le carrozze del Panda Train dedicate all’intrattenimento di grandi e bambini
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Spaventoso e affascinante: l’Ossario di Brno. Chi ha paura di entrare?

Brno è una città vivace nel cuore della Repubblica Ceca. È una delle città più antiche dell’Europa orientale ed è stata per secoli un importante centro culturale, politico ed economico, ricco di storia da conoscere ed esplorare. La sua splendida architettura e la sua vibrante scena artistica vi faranno vivere una vacanza indimenticabile.

Tra le diverse attrazioni che offre questa località, vi consigliamo di non perdere la chiesa di San Giacomo a Brno, un luogo iconico di pellegrinaggio per coloro che desiderano vivere un viaggio spirituale unico. La chiesa ospita uno degli ossari più impressionanti del mondo, contenente migliaia di ossa umane (vittime della guerra e della peste), disposte in modo da formare intricati disegni e opere d’arte sulle pareti. I visitatori possono esplorare le sue stanze con una visita guidata e vedere da vicino le straordinarie opere d’arte.

Benvenuti all’Ossario di Brno

Ossario di Brno

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Ossario della Chiesa di San Giacomo, Brno

L’ossario si trova all’interno di una suggestiva chiesa in stile barocco, che lo rende ancora più imponente. Si pensa che molte delle ossa siano di soldati morti durante le battaglie tra Prussia e Austria e al suo interno potrete ammirare anche alcuni manufatti unici, tra cui monete antiche, ceramiche, croci di legno e persino gioielli appartenenti ai defunti. Potrete anche partecipare a una visita guidata dell’ossario per saperne di più sulla sua storia e vedere da vicino alcune delle opere artigianali esposte.

Inoltre, l’atmosfera solenne di queste catacombe è accentuata da una musica misteriosa e seducente. Nel corso del tempo, l’ossario è diventato un simbolo della ricca storia e cultura di Brno, nonché attrazione turistica raggiunta da migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo.

Brno, una città tutta da scoprire

Brno, Repubblica Ceca

Fonte: iStock

Brno vista dall’alto, Repubblica Ceca

Brno è un luogo fantastico da visitare. Situata nella regione della Moravia, questa città è diventata sempre più rinomata negli ultimi anni come destinazione turistica ideale. I visitatori possono sperimentare la ricca storia e la cultura che li circonda mentre esplorano tutto ciò che ha da offrire.

Una città ricca di storia, che vanta edifici antichi e manufatti unici dei secoli passati. L’imponente Cattedrale di San Pietro e Paolo funge da fulcro del centro storico, mentre Piazza della Libertà testimonia la sua architettura modernista. Il Castello di Spilberk, tappa obbligata nell’agenda di ogni viaggiatore, è un’impressionante testimonianza dei tempi passati, che lo rende una delle destinazioni più emozionanti d’Europa.

Con la sua rinomata cucina locale, la città offre qualcosa che stuzzicherà il vostro palato, mentre la sua vivace vita notturna è perfetta per farvi vivere una serata davvero memorabile. A cavallo tra passato e presente, Brno affascina i viaggiatori con il suo fascino unico. Le imponenti cattedrali gotiche rendono omaggio al tradizionale appellativo di “piccola Vienna”, mentre le vivaci attrazioni moderne le conferiscono un’energia gioiosa e affascinante.

L’ambiente accattivante di Brno non ha eguali, fondendo secoli di storia con la bellezza e il fascino della modernità per creare un’esperienza unica che rimarrà nella memoria per sempre. Visitare l’ossario è un ottimo modo per sperimentare l’antica cultura e le tradizioni di queste zone, ma è anche un inquietante promemoria di quanto la vita possa essere fugace. Sicuramente un’esperienza affascinante e intensa che non dimenticherete facilmente.

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Questo ponte supera la Tour Eiffel: è il più alto del mondo

L’India ha orgogliosamente raggiunto un nuovo record mondiale con il completamento del ponte Chenab, che svetta ad altezze vertiginose nel territorio del Kashmir, oltre 30 metri più in alto persino dell’iconica Torre Eiffel di Parigi. Costruito dalla Konkan Railway Corporation Limited (KRCL), il ponte si estende per cinque chilometri e si erge a ben 359 metri sopra il letto dell’omonimo fiume.

Questa orgogliosa impresa è uno dei tanti esempi che dimostrano come questa nazione stia costantemente superando i limiti quando si tratta di eccellenza ingegneristica. La bellezza architettonica e gli aspetti tecnici che stanno alla base della sua costruzione sono a dir poco incredibili, tanto da attirare l’attenzione di tutti.

Sicurezza, innovazione e un panorama mozzafiato

Questo monumentale ponte ad arco di 1.315 metri, costruito in acciaio e cemento, abbellirà presto lo skyline come una colossale torre di 85 piani e sarà inaugurato entro la fine dell’anno. La sua costruzione è stata un’impresa imponente, che ha visto al lavoro oltre 400 ingegneri e 3.000 operai impiegati per portare a termine il progetto. Ci sono voluti circa cinque anni per completarlo e presenta due livelli di binari: uno per i treni merci e uno per i treni passeggeri.

Il completamento di quest’opera architettonica sarà indispensabile per superare il grande divario tra i centri densamente popolati e le comunità più isolate. Il direttore esecutivo delle Ferrovie indiane settentrionali ha sottolineato che l’utilizzo dei binari al posto dell’autostrada riduce drasticamente il tempo di viaggio da sette ore a sole tre ore e mezza.

Inoltre, sarà potenziato con tecnologie all’avanguardia tra cui un sistema di monitoraggio e allarme online, un ascensore a fune e vari sensori. Il ponte è inoltre dotato di un sofisticato sistema di drenaggio e di avanzati sistemi di protezione antincendio. Ciò garantirà una rapida individuazione di eventuali malfunzionamenti per salvaguardare la sicurezza dei viaggiatori. Utilizzando tecniche intelligenti come la precompressione e l’analisi sismica avanzata, gli ingegneri sono stati in grado di creare un ponte abbastanza forte da sostenere carichi pesanti e così resistente da sopravvivere senza problemi a scosse e venti.

Tra le curiosità di questo progetto, va detto che uno dei sistemi di trasporto a fune più impressionanti al mondo è stato creato da un’azienda italiana la Seik di Trodena, nei pressi di Bolzano, specializzata in teleferiche e sistemi di trasporto in alta quota

È il ponte ferroviario più alto del mondo

Situato in una delle aree più aspre e remote dell’India, il ponte Chenab è una meraviglia dell’ingegneria moderna che sta per modificare in maniera definitiva lo skyline di questo territorio. Rappresenta un esempio di come possiamo usare la tecnologia per migliorare le nostre vite. Una vera e propria dimostrazione delle prodezze tecnologiche, ingegneristiche e costruttive dei ponti moderni. Ridefinisce la funzionalità di un ponte, che da semplice collegamento tra due punti diventa un’incredibile impresa a sé stante. Non solo simboleggia la sicurezza, ma anche il potere della collaborazione e l’importanza di investire nelle nostre infrastrutture.

Questo ponte è una grande testimonianza dell’ingegno umano, nonché un’opera straordinaria di un lavoro pensato in ogni minimo dettaglio. La sua presenza, inoltre, faciliterà gli spostamenti di innumerevoli persone ogni anno.