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Picnic e barbecue nelle spiagge wild

Quale miglior sensazione di godervi una spiaggia libera, selvaggia e magari “disabitata” dove dimenticarvi del mondo e di tutte le sue frenesie? Vi lascerete volentieri sovrastare dalla natura incontaminata e dall’acqua cristallina delle spiagge, verrete bombardati da un’esplosione di colori e respirerete a pieni polmoni l’aria pulita delle spiagge … ma si sa, l’aria pura ristora i polmoni ma non la panza 😉 … che c’è di meglio se non godervi una giornata piena al torrente, e premiarvi con un ricco picnic?

Picnic

Per un picnic coi fiocchi é sicuramente utile un thermos, meglio se sotto forma di zaino termico porta vivande. Tenetelo freddo con il ghiaccio sintetico oppure fatene di vostri congelando bottigliette di plastica piene d’acqua: quando il ghiaccio tornerà acqua potrete berla, senza lo svantaggio di un peso doppio!

Nei comuni supermercati si trova tutto il necessario per un picnic coi fiocchi.

Mozzarella o altro formaggio (il secondo di norma si conserva più a lungo), affettati e pomodori per fare panini. Frutta e verdura: mele, pere, pesche, uva e carote.

Privilegiate i contenitori di plastica chiusi ermeticamente e, per i vegetali, contenitori di plastica rigidi in modo da proteggerli da urti che ne accelerano la decomposizione.

Per una giornata 2 litri d’acqua a persona dovrebbero essere sufficienti.

Il pane dura uno al massimo due giorni a meno non compriate alcune categorie in commercio in contenitori di plastica morbida che durano anche più giorni (es.: la Pagnotta Rustica del Mulino Bianco).

Le focacce alle verdure (es. pomodorini) sono una pratica alternativa che tagliano i tempi di produzione del panino e la lista della spesa. E potreste ricorrere a formaggi stagionati tipo parmigiano, facile da consumare, per supportare il pasto dal punto di vista proteico.

Non può mancare la frutta secca, sia a guscio che disidratata, che grazie alle sue peculiari componenti nutritive, è uno dei migliori alleati dell’attività fisica e del trekking, se consumata nelle giuste proporzioni. La frutta disidratata ha un buon contenuto di zuccheri semplici, quindi di riserve energetiche prontamente disponibili, e di potassio, fondamentale per la contrazione muscolare. Nella frutta a guscio, invece, in generale è elevato il contenuto di grassi, ma di quelli “buoni” ossia gli insaturi che dovrebbero prevalere nella nostra alimentazione.

Frutta secca a guscio e disidradata
Frutta secca a guscio e disidradata

Barbecue

Se volete godervi l’intera giornata al torrente senza rinunciare ad un pranzo da re, la soluzione può essere un barbecue in riva al torrente, ampiamente praticato dai bagnanti.

Presuppone un’attrezzatura più ingombrante ma se siete più persone potrete dividervi il peso.

In sostanza basta una griglia semplice che appoggerete in una struttura circolare in sassi che costruirete sul greto asciutto del fiume per circoscrivere il fuoco e le braci.

Struttura circolare in sassi per circoscrivere fuoco e braci
Struttura circolare in sassi per circoscrivere fuoco e braci

Tutto il necessario per accendere il fuoco, tra cui molto utile della diavolina che aiuta in caso di legna umida. Il fuoco va acceso sempre lontano dalla vegetazione, non solo quella a terra ma anche quella “aerea”, come ad esempio la chioma degli alberi. Assicuratevi che nel luogo scelto, l’accensione dei fuochi sia consentito dalla legge.

Non dovreste avere difficoltà a trovare legna sul posto, ma una confezione di carbonella per sicurezza non guasta. È poi sicuramente utile una pinza per braci ed una per le carni.

La carne naturalmente: se conservata con i metodi menzionati per il picnic, non dura più di una giornata ed è consigliabile comprarla non più di 3-4 ore dal consumo.

Patate e cipolle al cartoccio sono un contorno ottimo e facile da gestire nell’economia del barbecue. Si avvolgono nell’alluminio e si cuociono nella fase di preparazione della brace: si buttano cioè nella fiamma viva per 30-45 minuti.

Se volete un dolce “alla brace”, attendete che la brace si faccia cenere e ricopritene delle banane senza levargli la buccia. Lasciate dieci minuti in caldo, sbucciate e mangiate delle ottime “banane alla cenere”.

Non dimenticate coltello e salviette di carta per il picnic, ed un set più completo di posate nel caso del barbecue. Un coltellino svizzero è ideale per entrambi.

Qualsiasi sia la vostra scelta, ricordate che i corsi d’acqua e le spiagge wild sono posti liberi, il cui equilibrio ambientale non dipende da altri se non da voi: portatevi sempre una busta per la spazzatura e ripulite la zona di ogni detrito prodotto prima di andarvene.

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Corsica Idee di Viaggio Viaggi

Sartène, “la più corsa delle città corse”

È la meta ideale per immergersi nell’atmosfera più autentica della Corsica e conoscere il vero spirito dell’isola, custode assoluta delle tradizioni: Sartène, con il suo tipico aspetto di villaggio corso, austero e pittoresco, venne infatti definita dall’archeologo e scrittore francese Prosper Mérimée “la più corsa delle città corse“.

Arroccata sulle montagne a metà strada tra Bonifacio e Ajaccio, vanta un’immagine molto diversa da quella delle gettonate località costiere: la vita scorre seguendo il ritmo lento di un tempo che fu, le case in scuro granito svettano sui pendii collegate da stretti vicoletti e passerelle, il dedalo di stradine lastricate invita a scoprire uno scorcio della Corsica rurale.

Soprattutto in bassa stagione quando il turismo è lontano, Sartène emana un fascino unico, fondata dai Genovesi nel XVI secolo in un territorio abitato fin dalla Preistoria, come indicano i menhir e i dolmen presenti in zona.

Cosa vedere a Sartène, città corsa per eccellenza

Il centro storico di Sartène, la “città vecchia“, è una perla da non lasciarsi sfuggire, plasmato da ripide scalinate, maestose case in pietra, archi, vicoletti (alcuni talmente stretti da consentire il passaggio di una sola persona alla volta) e vedute impagabili sull’azzurro del mare in lontananza.

Una passeggiata di mezz’ora conduce alla scoperta del borgo, con le caratteristiche case di granito che svettano lungo due vie parallele e i punti di interesse da non perdere, a partire dall’antico forno del pane, dall’oratorio di una delle Confraternite, e dalla Rue del Votes, tra gli angoli più suggestivi, punteggiata da passaggi coperti.

A Scaledda” è l’antico ponte porta d’ingresso alla città: da qui, soffermatevi ad ammirare i bastioni, le fortificazioni, la torre d’angolo e l’Echauguette, torre genovese risalente al XVI secolo, edificata sulle fondamenta di una preesistente torre medievale.

Ancora, scoprite la Chiesa Sainte Marie, il cui campanile a tre piani si affaccia su Place de la Libération, punto di ritrovo e convivialità: all’interno dell’edificio religioso, sulla sinistra, ecco la croce e la pesante catena utilizzate durante la processione pasquale del Catenacciu, una delle più significative e spettacolari della Corsica.
Vicino alla Chiesa, cattura lo sguardo il Palais des Gouverneurs, il Municipio dichiarato “monumento nazionale”, che per secoli ebbe il ruolo di casa fortificata poiché custodiva il passaggio a volta da cui si accede al centro storico.

Ma non finisce qui: il Museo della Preistoria racchiude numerose testimonianze del passato di queste zone ed è il secondo museo archeologico più importante dell’isola.

Tutto il fascino dei dintorni

Se Sartène è un borgo unico che incanta, in particolare con l’antico quartiere di Petraghju dove le case sembrano sovrapporsi, unite da archi e separate da vicoli strettissimi, i dintorni non sono da meno.

Oltre alla possibilità di prenotare escursioni a cavallo presso i manieri e le fattorie della campagna tutt’intorno, da non perdere sono i due siti archeologici sull’altopiano di Cauria, che custodiscono i menhir e i dolmen più noti della Corsica, molti intarsiati e raffiguranti volti umani.
Il più celebre è il dolmen di Fontanaccia insieme al Cimitero dei Turchi, l’allineamento più grande del Mediterraneo.

Infine, chi ama le località balneari, dovrebbe fare tappa al borgo di Pianattoli-Cardarello nelle cui vicinanze si svelano alcune spiagge favolose quali Plage de Capineru, Plage de Chevanu e Plage de la Tour (con una torre genovese).

Il tratto di costa selvaggio offre anche la possibilità di una piacevole escursioni lungo il Sentiero dei Bruzzi, percorso circolare di un’ora e mezza circa adatto a tutti, dai panorami difficili da descrivere a parole.

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Turisti fastidiosi: se li conosci li eviti. E non li imiti

Il mondo che abitiamo è un posto meraviglioso. Lo sanno bene tutte quelle persone che hanno trasformato il viaggio in una vera e propria missione di vita e che non vedono l’ora di esplorare il globo in un lungo e in largo per scoprire tutte le sue bellezze.

Non solo visioni magiche e incantate, i viaggi che compiamo ci permettono anche di toccare con mano le culture, le tradizioni e le usanze di territori e popolazioni lontane. Per questo ogni avventura si trasforma in un’esperienza unica e irripetibile capace di arricchire il nostro bagaglio personale.

Tuttavia a volte, un po’ perché ci lasciamo trasportare dall’entusiasmo e un po’ perché non conosciamo bene il territorio, ci comportiamo in maniera non del tutto adeguata e rispettosa nei confronti di quella destinazione e delle sue usanze. È così che ci trasformiamo in turisti fastidiosi e mal visti, pur senza rendercene conto. Ecco perché sarebbe opportuno adottare dei piccoli accorgimenti per rendere l’avventura più piacevole, per noi ma soprattutto per i local.

Il “Galateo del viaggiatore”

È un vero e proprio “Galateo del viaggiatore” quello che vi proponiamo oggi e che contiene tutta una serie di regole, codici ed etichette che sarebbe opportuno rispettare sempre quando siamo in visita in un determinato territorio. Del resto si tratta di qualcosa che ci aspettiamo e che pretendiamo proprio quando i turisti provenienti da altre parti del mondo vengono a visitare le nostre città e più in generale il Paese.

Turisti fastidiosi: tutte le cose da non fare quando sei in viaggio

Come abbiamo anticipato, non ci mettiamo in viaggio solo per fotografare scorci mozzafiato o per raggiungere luoghi e monumenti iconici, ma anche e soprattutto per arricchire il nostro bagaglio personale, per conoscere le culture e le usanze dei territori.

Sono queste, infatti, il bene più prezioso che abbiamo, un vero e proprio patrimonio mondiale da conoscere, proteggere e preservare. Ecco perché sono nostri il diritto e il dovere di rispettarle e di non trasformarci in turisti fastidiosi. Scopriamo insieme tutte le cose da non fare durante un viaggio.

La lingua, questa sconosciuta

Uno degli errori che commettiamo più spesso, quando siamo in viaggio, è quello di dare per scontato che tutti parlino inglese. È vero, ci stiamo riferendo a una lingua universale, ma questo non vuol dire che tutti siano in grado di masticarla con abilità.

Il consiglio? Prima di partire imparate sempre qualche parola che appartiene alla lingua locale, anche un semplice saluto può andare bene. Questo dimostrerà il vostro interesse nel voler conoscere la storia e la cultura di un determinato territorio. Sarete sicuramente ben visti e accolti con tanto entusiasmo.

Quanto conoscete le usanze culturali?

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi e spesso scegliamo la destinazione della nostra prossima avventura lasciandoci ispirare solo da quello che i social network ci restituiscono. Così, però, perdiamo di vista l’obiettivo trasformando la nostra avventura in un album fotografico senza anima. Prima di partire, dunque, è sempre opportuno studiare approfonditamente il luogo che abbiamo intenzione di visitare, le sue storie e le tradizioni.

Ogni posto, infatti, è un microcosmo di meraviglie che svela la sua essenza solo agli osservatori più acuti. Conoscere e rispettare le usanze culturali è un diritto e un dovere per ogni viaggiatore, che renderà l’esperienza ancora più straordinaria, sia per chi arriva che per chi c’è già.

L’abito fa il monaco

Chi viaggia spesso sa bene che la moda può essere sacrificata per il comfort e per la praticità, soprattutto quando le vacanze hanno uno stampo avventuristico. Tuttavia non possiamo ignorare totalmente la scelta dei look, soprattutto in determinate destinazioni.

Ci sono luoghi, infatti, che necessitano di dresscode appropriati, basti pensare ai templi o alle chiese. Ricordatevi quindi di mettere in valigia, anche durante le stagioni più calde e afose, abiti lunghi e coprenti da indossare nei posti giusti. Anche questo vuol dire rispettare i popoli delle destinazioni che si visitano.

La mancia

Il discorso mancia merita un approfondimento perché sono così diverse le regole che troviamo di Paese in Paese che il rischio di fare brutte figure è sempre in agguato. Esistono alcuni luoghi nel mondo, infatti, dove lasciare la mancia in hotel o al ristorante non è solo un atto di cortesia, ma è quasi un obbligo.

Dall’alta parte del globo, però, esistono destinazioni dove questo gesto è considerato offensivo. Prima di partire date un’occhiata al nostro mini vademecum e tenetelo sempre a portata di mano. E ricordatevi che mai, per nessuna ragione al mondo, dovete mettere mano al portafoglio durante una vacanza in Giappone o in Cina. Le mance, qui, sono considerate delle vere e proprie mancanze di rispetto nei confronti del personale.

I monumenti

I monumenti non si toccano, né tanto meno si vandalizzano. Non solo perché si rischia di finire nei guai, ma anche e soprattutto perché questi rappresentano il patrimonio culturale, storico e artistico di una determinata destinazione, i simboli di città e Paesi interi.

Eppure, nonostante questa consapevolezza, sono migliaia i turisti che, durante i loro viaggi, importunano siti storici, archeologici e naturali per i motivi più futili, come quello di portare a casa la foto più sensazionale di sempre.

Anche se è forte la voglia di scattare un selfie a distanza ravvicinata ricordatevi sempre di rispettare sempre le regole: non siete a casa vostra. Meglio essere bene accolti dagli abitanti del posto che avere una bella foto sul feed di Instagram.

Niente critiche al cibo

Quella del cibo è una nota dolente per i viaggiatori affezionati alla cucina nostrana. Ma è bene ricordare che in ogni Paese ci sono ricette, usanze e menu che sono direttamente collegati alle tradizioni territoriali. Quale modo migliore, se non quello di sedersi a un ristorante, per scoprirle?

Dovete sempre mettere in conto, però, che i sapori del mondo sono tutti diversi tra loro, e non sempre incontrano le nostre preferenze in fatto di gusto. Ma anche quando non trovano la nostra approvazione non dobbiamo mai e poi mai criticare le loro pietanze. Del resto la gastronomia è direttamente collegata alla cultura di un popolo e al suo territorio. Non vogliamo mica offendere qualcuno?

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Asia Dubai Notizie Viaggi

A Dubai il più grande progetto di ripristino degli oceani al mondo

Si chiamerà Dubai Reefs e sarà il più grande progetto di ripristino degli oceani al mondo, un vero e proprio laboratorio galleggiante che, oltre alla ricerca, comprenderà anche delle strutture di accoglienza per promuovere l’ecoturismo.

Il progetto

Stiamo parlando di oltre 200 chilometri quadrati di barriera corallina artificiale stampata in 3D. L’obbiettivo principale del progetto è contrastare l’innalzamento dei mari, rigenerare l’ecosistema ed abbattere la CO2.

In sostanza sarà una vera e propria dimora per circa 1 miliardo di coralli e per oltre 100 milioni di alberi di mangrovie. Un piano di recupero della vita marina creata dal team di URB, leader globale nello sviluppo di città sostenibili e già noto per aver dato vita ai progetti di alcune tra le più futuristiche smart city ad impatto zero che esistano, come per esempio The Loop a Dubai.

Un lavoro essenziale perché, secondo le previsioni, entro la fine di questo secolo molte città dovranno affrontare la minaccia catastrofica dell’innalzamento dei mari con la conseguente – e probabile – completa sparizione.

Ma non solo: a causa del cambiamento climatico a rimetterci sarà anche la vita oceanica che, già adesso, è duramente messa alla prova dall’acidità delle acque che è in costante crescita. Le barriere coralline sono una fonte indispensabile nella filtrazione delle acque e, purtroppo, potrebbero arrivare alla completa estinzione entro la fine di questo secolo.

Consapevole di questi rischi drammatici, URB ha quindi deciso di far partire il progetto del Dubai Reefs: un ecosistema sottomarino artificiale in grado di ripristinare la biodiversità della zona. Tale ricchezza, infatti, è stata già danneggiata dai numerosi pozzi petroliferi che ci sono in questa specifica parte del nostro mondo.

Come funzionerà

Il progetto prevede 200 chilometri quadrati di barriera corallina artificiale che si rivelerà utile contro l’erosione costiera. Il Dubai Reefs si autofinanzierà tramite alcune strutture ricettive per l’ecoturismo, vale a dire eco-resort ed eco-lodge galleggianti che attireranno i turisti e che, contemporaneamente, faranno aumentare i posti di lavoro.

Allo stesso tempo il centro di ricerca, Marine Institute, farà in modo di trasmettere la conoscenza della vita sommersa oceanica. E lo farà dando vita a soluzioni a problemi urgenti come l’eliminazione di ben 5,25 miliardi di detriti plastici che sono ancora adesso dispersi nei fondali.

La barriera corallina artificiale verrà realizzata grazie alla stampa 3D che creerà forme e trame praticamente identiche a quelle dei paesaggi sottomarini naturali e perciò adatte a ospitare le specie oceaniche. Verrano utilizzati biomateriali, ovvero quegli stessi elementi che sono al centro degli studi del laboratorio di ricerca.

Il Dubai Reefs sarà alimentato unicamente con energia rinnovabile recuperata dal moto ondoso, dai pannelli fotovoltaici disposti sulle isole artificiali e da turbine sommerse che sfruttano le correnti sottomarine.

Al contempo le isole ospiteranno sistemi di acquacoltura dedicati alla coltivazione delle alghe che sono molto importanti per quanto riguarda la cattura della CO2 e il rilascio dell’ossigeno.

Infine, l’obiettivo di Dubai Reef è anche quello di promuovere benefici sociali, economici ed ambientali, provando a trasformare la stessa futuristica metropoli in una destinazione ecologica ed ecoturistica.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavori

Baharash Bagherian, CEO di URB, ha dichiarato che: “La salute delle nostre città è intrinsecamente legata alla salute degli oceani. L’oceano è la fonte della vita che controlla tutto. Dal momento che sul nostro Pianeta ogni cosa è connessa, un oceano sano è una città sana. Il nostro oceano sarà completamente diverso entro la fine del secolo se non agiamo oggi”.

I progettisti di URB hanno invece concluso: “Dato che quasi tutta la terra fertile del mondo è già in uso, ma i nostri oceani, che coprono più di tre quarti del pianeta, forniscono solo il 2% del nostro cibo, è tempo di spostare l’equilibrio verso una produzione alimentare più sostenibile”.

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La fiaba prende vita: dentro la torre dei fratelli Grimm

Quante volte dopo la visione di film e serie televisive abbiamo sentito l’impellente bisogno di raggiungere quei luoghi che hanno fatto da sfondo alle storie che ci hanno appassionati? Tante, troppe. Città, quartieri, piazze e monumenti, infatti, si sono trasformati in vere e proprie attrazioni turistiche, le stesse che ci permettono di diventare i protagonisti delle nostre pellicole preferite.

Il cineturismo, infatti, non è solo una semplice tendenza, ma un vero e proprio invito a mettersi in viaggio per scoprire tutte le bellezze del mondo che sono state trasformate in set cinematografici scelti da registi e sceneggiatori. Certo è che mai avremmo pensato che anche i luoghi che hanno fatto da sfondo alle favole della buonanotte fossero reali. E invece lo sono.

Posti che non solo per forme, lineamenti e colori, evocano tutti gli scenari incantati che hanno popolato la nostra infanzia, ma anche luoghi esistenti che hanno ispirato le favole più iconiche di sempre. Ed è proprio in uno di questi che vogliamo portarvi oggi, dentro la torre dei fratelli Grimm dove ha preso vita la fiaba di Rapunzel.

Dentro la torre di Rapunzel

Castelli, tavole rotonde, boschi fatati e laghi incantati: questi sono solo alcuni degli scenari che abbiamo sognato e immaginato mentre ascoltavamo a guardavamo le nostre favole preferite. Crescendo, e viaggiando, abbiamo scoperto che molti di questi luoghi sono reali ed è proprio a questi che gli scrittori si sono ispirati.

Il viaggio che vogliamo fare oggi ci conduce in una destinazione fatata, che non solo ci farà tornare bambini, ma ci permetterà di diventare i protagonisti di una delle favole più iconiche di sempre.

Ci troviamo a Trendelburg, la cittadina tedesca situata nel Land dell’Assia. Popolato da poco più di 5.000 abitanti, questo paesino è sicuramente fuori dai radar più turistici, eppure si tratta di una destinazione che ha molto da offrire. Il centro urbano, caratterizzato da pittoresche case a graticcio, è perfetto per chi vuole allontanarsi dal caos e dal disordine cittadino. Tutto intorno, poi, il paesaggio naturale invita i viaggiatori a intraprendere passeggiate e trekking all’insegna della bellezza.

Ma c’è un altro motivo per raggiungere Trendelburg, e a che fare direttamente con la magia. La cittadina tedesca, infatti, è una delle tappe imprescindibili dell’itinerario delle fiabe in Germania. Il motivo? Proprio qui si erge la torre di Rapunzel, l’edificio che divenne la prigione della protagonista della favola dei fratelli Grimm.

Vivere una fiaba

La torre di Rapunzel, il cui nome ufficiale è Rapunzelturm, domina maestosa il paesino di Trendelburg, impossibile non notarla. L’edificio svetta verso il cielo per 40 metri di altitudine mentre le pareti spesse e larghe ricordano la sua funzione di fortezza.

La struttura ospita al piano sotterraneo le antiche prigioni, mentre salendo è possibile arrivare alla terrazza panoramica. Una parte dell’edificio, invece, è stata ristrutturata e trasformata in un hotel incantato che permette ai viaggiatori di vivere un’esperienza fiabesca e indimenticabile.

Una volta dentro la torre, vi basterà percorrere 130 gradini per arrivare sulla cima, proprio quella dove la dolce Rapunzel scioglieva i suoi lunghissimi e scintillanti capelli biondi. Nonostante la tentazione, sconsigliamo a tutti di calarsi a terra utilizzando i capelli come fune. Piuttosto godetevi il panorama: la vista da qui è davvero straordinaria.

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Europa Islanda Lagune panorami Posti incredibili Viaggi

Il regno di Frozen esiste: è un paradiso di ghiaccio selvaggio e solitario

Sono pochi i luoghi in Islanda che possono eguagliare il senso di pace che trasmette Jökulsárlón, una laguna glaciale sulla costa sud del Paese in cui gli iceberg fluttuano alla deriva.

Con il suo ambiente selvaggio e surreale, Jökulsárlón è il luogo perfetto per tutti i viaggiatori in cerca di avventura e panorami mozzafiato. Dalla visita al lago glaciale più profondo del mondo all’avvistamento di simpatiche foche mentre si naviga nelle sue acque ghiacciate, questo incredibile luogo ha qualcosa di veramente speciale che merita di essere visto almeno una volta nella vita.

Quindi, se avete voglia di intraprendere un viaggio indimenticabile ricco di momenti magici, tirate fuori le valigie dall’armadio e preparatevi per un’avventura davvero imperdibile.

Jökulsárlón, la laguna glaciale più emozionante dell’Islanda

Iceberg Jokulsalon, Islanda

Fonte: iStock

Iceberg Jökulsárlón, Islanda

Jökulsárlón è una meraviglia naturale dell’Islanda, una tappa obbligatoria per chiunque voglia ammirare la bellezza del nostro pianeta. La laguna è circondata da ghiacciai e brilla con un blu così intenso che non passa inosservato. Non solo è un luogo dal fascino mozzafiato, ma è anche un importante habitat per diverse specie di animali, come i trichechi, le foche e gli uccelli marini. Vi consigliamo di non perdere l’occasione per visitare questo capolavoro naturale, un luogo che vi lascerà indubbiamente senza fiato.

Questo spettacolare lago glaciale offre, inoltre, molte attività per gli amanti della natura. Potrete cimentarvi in un’avventura adrenalinica e provare il kayak navigando tra i ghiacci fluttuanti e godendo di una vista impareggiabile sulla laguna. Oppure potreste optare per un’escursione guidata sul ghiacciaio più grande d’Europa, Vatnajökull, dove potrete ammirare paesaggi spettacolari composti da crepacci, dirupi e cascate.

Nelle vicinanze della laguna, dall’altra parte della Ring Road, si trova la nota Diamond Beach, la “Spiaggia dei diamanti”, che deve il suo nome agli iceberg che si addentrano nel fiume Jökulsá (il più breve dell’Islanda) prima di raggiungere il mare. Durante la bassa marea, gli iceberg si arenano sulla spiaggia, creando un’atmosfera surreale che restituisce giganteschi “diamanti di ghiaccio”. Passeggiare tra queste meraviglie naturali sarà un’esperienza unica, difficile da dimenticare.

Islanda, non solo la terra dei ghiacci

Ma l’Islanda non è solo la terra dagli incredibili ghiacciai. Con i suoi panorami vulcanici, la maestosa Aurora Boreale e i laghi che si colorano di mille sfumature, il Paese è davvero un luogo straordinario con attrazioni e attività sufficienti a riempire l’itinerario di qualsiasi viaggio.

La sua capitale Reykjavík è la città più grande del Paese, un vibrante centro di raffinatezza moderna sullo sfondo di una natura mozzafiato. Oltre alla cultura, i musei e la gastronomia locale, potrete godere di numerose attività ed escursioni nelle vicinanze come le visite al Cerchio d’Oro e allo Snæfellsnes, che si trovano nelle zone circostanti della città.

Per vivere un’esperienza davvero indimenticabile vi consigliamo, inoltre, di visitare la celebre Laguna Blu, una meraviglia geotermica con acque turchesi che vi farà immergere in un’atmosfera talmente rilassante da farvi dimenticare lo stress della vita quotidiana. Un’altra attrazione che merita di essere visitata è senza dubbio la Cascata di Gullfoss, che offre una vista mozzafiato sulle sue acque correnti. Potrete anche ammirare la sua energia e la sua potenza da vicino grazie a una piattaforma di osservazione che renderà la vostra visita ancora più memorabile.

Tra le attività più popolari che attraggono visitatori di tutto il mondo ci sono l’osservazione delle balene, le passeggiate a cavallo e le motoslitte, esperienze uniche che vi permetteranno di vedere i magnifici giganti del mare in azione attraversando i diversi paesaggi naturali in modo rilassante e piacevole. Provate, inoltre, il brivido dell’adrenalina con un’escursione in motoslitta esplorando le aree innevate ad alta velocità.

E per una vacanza al di fuori dei percorsi turistici tradizionali, il modo migliore per conoscere veramente la vita e la cultura è visitare i festival e i numerosi eventi che il Paese offre durante tutto l’anno. Approfittando della vita notturna locale, si possono scoprire diversi spettacoli di musica dal vivo che attirano una moltitudine di turisti da tutto il mondo. Quindi, non vi resta che fare le valigie e iniziare a pianificare la vostra fuga in Islanda: non ve ne pentirete.

Reykjavik, Islanda

Fonte: Getty Images

Nevicata nel centro di Reykjavik, Islanda
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Antichi insediamenti emergono dal deserto: la scoperta inattesa

Una scoperta sensazionale avvenuta per caso. Studiando alcune immagini satellitari provenienti da Google Earth, un ricercatore si è trovato dinanzi qualcosa di inatteso e sorprendente: tre antichi insediamenti romani, di cui nessuno era a conoscenza, celati tra le sabbie del deserto della Giordania.

Ecco cosa sappiamo finora.

La scoperta inaspettata emerge dal deserto

Michael Fradley, archeologo dell’Università di Oxford, mentre era impegnato nel progetto “Endangered Archaeology in the Middle East and North Africa” finalizzato a individuare e studiare a fondo i siti archeologici del Medio Oriente, si è imbattuto in una scoperta che non poteva aspettarsi.

Infatti, nell’esaminare le fotografie del deserto che si trova tra la Giordania e l’Arabia Saudita, il suo sguardo è caduto su una forma alquanto bizzarra: una sorta di “carta da gioco”, un “rettangolo” con gli angoli smussati dalla tipica forma degli accampamenti militari dei Romani.

Proseguendo nell’attenta analisi delle immagini, Fradley in poche ore ne ha rinvenuti altri due.

Si tratta di una scoperta unica poiché, fino a quel momento, tutti ne ignoravano l’esistenza. E, se è vero che sono molteplici le tracce di insediamenti romani disseminati in Europa, in Medio Oriente finora ne sono stati rinvenuti davvero pochi.

Collocati in una zona poco esplorata del deserto, gli accampamenti appena ritrovati non presentano tracce di altri edifici oppure mura: ciò che rimane sono soltanto i contorni dei campi militari, solcati da impronte di pneumatici a indicare il passaggio recente di persone che, tuttavia, non sono scienziati.

Infatti, nessun esperto ha finora visitato personalmente i siti custoditi dalla sabbia.

Il significato degli insediamenti della Giordania

Tale nuova scoperta, come tutte, può svelare molte informazioni utili che gli archeologi utilizzeranno per ricostruire un ulteriore tassello della storia romana in Medio Oriente.

Secondo le prime ipotesi, gli insediamenti rinvenuti risalirebbero al 160 d.C. e avrebbero un collegamento con la conquista romana del Regno dei Nabatei.

Con ogni probabilità i campi, perfettamente conservati e con ingressi opposti su ogni lato, vennero costruiti come stazioni temporanee di cui servirsi durante una campagna segreta nel deserto.

Se ciò fosse vero, andrebbe a riscrivere le attuali conoscenze su una vicenda che, finora, non presentava misteri: gli esperti hanno sempre pensato che il regno nabateo (sviluppatosi nell’attuale Giordania con capitale l’antica città di Petra) fosse passato in maniera pacifica sotto il dominio dei Romani alla morte del proprio re.

Tuttavia, il ritrovamento degli accampamenti militari fa ipotizzare che, in realtà, il passaggio non fu così “indolore”: ed è questa la teoria che Michael Fradley ha presentato nel suo studio pubblicato da Antiquity.

Ovviamente, molte domande sono tuttora senza risposta. Gli archeologi, infatti, sono rimasti stupiti dalla distanza tra i campi, compresa tra i 37 e i 44 chilometri: un tragitto troppo lungo per essere percorso dalla fanteria in un giorno soltanto.

Ciò, quindi, può suggerire che gli accampamenti siano stati ideati da un’unità di cavalleria che avrebbe potuto affrontare la distanza in poche ore grazie ai cammelli.

Per rispondere a questo e ad altri quesiti, gli archeologi hanno in programma di effettuare un sopralluogo nel deserto per ricercare ulteriori reperti che possano aiutare a fare chiarezza sull’importanza della nuova scoperta.

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In questa città è stata inaugurata una strada dedicata ai gatti

Come resistere al fascino dolce e misterioso dei nostri adorabili amici felini? Le loro espressioni imperturbabili, gli occhi penetranti e il loro comportamento enigmatico hanno ispirato da sempre gli artisti di ogni epoca. E le opere d’arte di cui vogliamo parlarvi oggi non fanno eccezione.

Il 4 maggio, infatti, in occasione del BFC Bund Art Festival, la città di Shanghai ha ribattezzato la Fangbingzhonglu come la “Strada di Gatti sul Bund”. Questa particolare iniziativa è stata possibile grazie alla passione di numerosi artisti di strada che hanno realizzato veri e propri capolavori dedicati a questi animali, tra i quali spiccano una serie di murales e disegni artistici che hanno reso l’area del Giardino Yuyuan affascinante e unica nel suo genere.

Un’esperienza di viaggio incredibile, non solo per gli appassionati dei felini, ma anche per coloro che desiderano esplorare Shanghai e scoprire le meraviglie che la Cina ha da offrire.

La “Strada dei gatti” trasforma Shanghai in un’opera d’arte

La "Strada dei gatti" a Shanghai, Cina

Fonte: Getty Images

Opera d’arte nella “Strada dei gatti” a Shanghai, Cina

La “Cat Street sul Bund” è diventata una tela per le diverse forme d’arte, ognuna unica per messaggio e significato, oltre a essere attualmente uno dei luoghi più pittoreschi della città. Qui i visitatori possono ammirare i numerosi murales che rappresentano i nostri amici a quattro zampe in varie pose e situazioni.

E se vi dicessimo che le opere d’arte possono prendere vita davanti ai vostri occhi? No, non è solo immaginazione, ma un’esperienza che potrete vivere davvero attraverso la realtà aumentata. Grazie a questa tecnologia gli spettatori, infatti, hanno la possibilità di interagire con in vari modi, vedendole e toccandole per percepire il loro fascino artistico in modo ancora più completo e coinvolgente.

Passeggiando per la “Cat Street sul Bund” di Shanghai, potrete ammirare tutte le opere d’arte dedicate ai gatti e conoscere interessanti curiosità su questi affascinanti animali. Le meraviglie artistiche e interattive di questa mostra vi faranno sentire parte del loro mondo quindi, se siete pronti a vivere un’avventura straordinaria e piena di creatività, non perdete l’occasione di visitare la mostra a tema felino più interessante del momento.

Un’avventura autentica ed indimenticabile a Shanghai

Se state pianificando un viaggio in Cina, il BFC Bund Art Festival è solo uno dei motivi per i quali questo affascinante Paese merita di essere visitato. In particolare, Shanghai è una città diversa da tutte le altre.

Dall’incredibile architettura all’appetitoso cibo di strada c’è molto da esplorare in questa vivace metropoli. Con l’apertura continua di nuove attrazioni, come parchi a tema ad alta quota e centri commerciali futuristici, scoprire qualcosa di nuovo qui non è troppo complicato. Che decidiate di viaggiare da soli o in compagnia, Shanghai potrà sorprendervi sempre con qualcosa di interessante.

Attraverso le sue vie affollate, potete esplorare la cultura cinese con i suoi mercati tradizionali e le imponenti pagode, ma anche la modernità con i suoi grattacieli ultramoderni. Non perdete l’opportunità di ammirare la bellezza del lungomare di Shanghai, dalle acque calme del fiume Huangpu alle scintillanti luci delle torri imponenti in lontananza.

Vi consigliamo, inoltre, di visitare il Giardino Yuyuan, uno splendido parco in stile cinese dove potrete rilassarvi e ammirare la bellezza dei vari elementi architettonici. Senza dimenticare la famosa via dello shopping, la Nanjing Road, che ospita numerose boutique e ristoranti, perfetta per vivere a pieno la vita notturna della città.

La “Strada dei gatti” diventa così  un’imperdibile occasione per riscoprire Shanghai, una città in rapida evoluzione che conserva ancora la sua cultura antica, nonché una delle destinazioni più attraenti della Cina.

"Cat Street del Bund" a Shanghai, Cina
Disegno artistico nella “Strada dei gatti” a Shanghai, Cina
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La Notte Europea dei Musei: quali non perdere in Italia

Nell’ormai lontano 2005, il Ministero della Cultura e della Comunicazione francese ha ideato la Notte Europea dei Musei, un’iniziativa che dal 2011 è stata estesa a tutta la comunità europea – con il patrocinio di Unesco, Consiglio d’Europa e ICOM – e con l’obiettivo di promuovere la conoscenza del patrimonio e dell’identità culturale nazionale ed europea.

Durante questa serata, quindi, la maggior parte dei musei aprono le loro porte oltre gli orari ordinari, con ingresso gratuito o al costo simbolico di 1 euro. In tutta Europa sono quasi 3.400 i musei che accoglieranno il pubblico di notte. Tantissime sono anche le strutture italiane che aderiscono all’iniziativa, e per questo abbiamo deciso di selezionare per voi i migliori musei da visitare in Italia in questa lunga notte di cultura.

La Notte dei Musei al Nord Italia

Iniziamo questo viaggio culturale dal Nord Italia e più precisamente dalla città di Bologna che mette a disposizione ben 17 i musei e spazi aderenti in cui è possibile accedere con ingresso gratuito o al costo di 1 euro (ma esclusivamente a partire dalla fascia di apertura straordinaria).

Sabato 13 maggio, quindi, dalle 19 alle 23 è possibile dirigersi verso il Museo Civico Archeologico di Bologna per una visita guidata al Lapidario del museo con l’aiuto di torce elettriche, per meglio apprezzare i segni tracciati dagli abili lapicidi e le parole cui fu affidato il ricordo delle tante persone che animarono le strade e le piazze di Bononia.

A Torino, invece, è possibile visitare i Musei Reali sabato 13 maggio dalle 19.30 alle 22.30 e accedere al costo di 1 euro ai seguenti musei:

  • Palazzo Reale;
  • Armeria Reale;
  • Galleria Sabauda;
  • Museo di Antichità;
  • Cappella della Sacra Sindone.
Notte dei Musei, Cappella della Sacra Sindone

Fonte: iStock – Ph: claudiodivizia

La Cappella della Sacra Sindone di Torino

Voliamo poi in Lombardia, e più precisamente a Mantova, dove in questa notte è possibile visitare il Palazzo Ducale e il Museo Archeologico Nazionale della città: aprono le loro porte fino alle ore 22.15 mettendo il pubblico nella condizione di poter effettuare un’indimenticabile passeggiata nella suggestiva cornice serale della monumentale reggia gonzaghesca. L’ingresso serale a 1 euro è previsto a partire dalle ore 18.40.

Interessanti iniziative anche a Vicenza dove il Teatro Olimpico, il Museo civico di Palazzo Chiericati, le Gallerie di Palazzo Thiene e il Museo Naturalistico Archeologico rimarranno aperti con orario continuato fino alle 22, e con accesso a biglietto ridotto dalle 17 in poi.

Si potranno anche visitare due mostre ad ingresso gratuito: alle Gallerie di Palazzo Thiene la mostra fotografica “Blank generation – il punk di New York all’ombra del Palladio” di Roberta Bayley e Godlis, e al Museo civico di Palazzo Chiericati “Gli amici della gaia gioventù. Arte e poesia a Vicenza dal 1930 al 1950″.

I migliori musei del Centro Italia

Tantissimi appuntamenti a cui poter andare anche in Centro Italia. In Toscana, per esempio, con la cifra simbolica di 1 euro si può visitare la Galleria degli Uffizi di Firenze dalle 18:30 alle 21:30. A partire dalle 19 e fino alle 22 saranno visitabili anche la Galleria dell’Accademia, culla del David di Michelangelo, e poi ancora le Cappelle Medicee e il Museo Nazionale del Bargello.

Nella nostra magica Capitale la sera del 13 maggio è quella perfetta per scoprire gli spazi del Sistema Musei di Roma Capitale, vale a dire:

  • Musei Capitolini;
  • Centrale Montemartini;
  • Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali;
  • Museo dell’Ara Pacis;
  • Museo di Roma;
  • Museo Napoleonico;
  • Museo di Roma in Trastevere;
  • Museo Pietro Canonica a Villa Borghese;
  • Musei di Villa Torlonia (Casina delle Civette, Casino Nobile, Serra Moresca);
  • Museo delle Mura;
  • Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese;
  • Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco;
  • Museo Civico di Zoologia;
  • Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina;
  • Galleria d’Arte Moderna;
  • Museo di Casal de’ Pazzi.
Notte dei musei, Casina delle Civette

Fonte: iStock – Ph: siete_vidas

La Casina delle Civette di Roma

Poi ancora nelle Marche dove la Rocca demaniale di Gradara, in provincia di Pesaro e Urbino, spalanca le sue porte con “Una notte a corte”, l’occasione ideale per scoprire le attività che animavano una corte rinascimentale, le occupazioni abituali di nobili e popolani e molto altro ancora.

I musei del Sud Italia

Voliamo poi a Napoli dove, tra un festeggiamento e l’altro per lo scudetto appena vinto, l’occasione è perfetta per visitare il Museo Duca di Martina – Villa Floridiana, dalle ore 18 alle 21, grazie alla visita guidata “Lucia Migliaccio e Placido de’ Sangro: le due anime del museo”.

Non meno interessante è la notte da vivere presso il Museo Nazionale di Matera dove nelle tre sedi, Ridola, Lanfranchi ed Ex Ospedale di San Rocco, ci sarà un’apertura straordinaria dalle 20:00 alle 23:00, con ingresso al costo simbolico di 1 euro. Durante la serata saranno organizzate delle visite guidate all’Ex Ospedale di San Rocco, con turni alle 20:00 e alle 21:30.

In Puglia, invece, da non perdere è l’apertura serale del MarTa, il museo archeologico di Taranto, dalle 20 alle 23. In questo orario i visitatori potranno ammirare la mostra Athenaion, allestita nella sala mostre del museo, e la mostra realizzata nel chiostro dal comitato organizzatore dei giochi del Mediterraneo – Taranto 2026.

La Notte dei Musei nelle Isole Italiane

Tanti appuntamenti anche a Palermo, in Sicilia, dove il Museo Riso e il Museo Salinas, visitabili dalle 19.00 a mezzanotte, aprono le porte per tutti i curiosi che vorranno partecipare ad alcune visite straordinarie particolarmente interessanti.

Infine la Sardegna con Sassari dove per l’occasione, dalle 18.00, la Pinacoteca Nazionale della città organizza un concerto itinerante tra le sale, in un intreccio tra arte visiva e musica popolare. Sarà perciò possibile passeggiare tra le opere dell’Ottocento e del Novecento al ritmo di canzoni della tradizione popolare sarda.

Alcune info utili

Va specificato che gli orari  di chiusura che trovate scritti in questo pezzo non corrispondono a quello dell’ultimo ingresso possibile, ma alla chiusura definitiva del museo. Inoltre, molte delle strutture suddette prevedono l’obbligatorietà di prenotazione. Vi invitiamo dunque e a verificare gli orari effettivi e le modalità di ingresso sul sito ufficiale del museo che desiderate visitare.

Per il resto la Notte europea dei Musei mette a disposizione dei turisti diverse ore da trascorre tra stelle, cultura, opere d’arte di pregio e divertimento. Quella di sabato 13 maggio è perciò un’imperdibile occasione per gli amanti della cultura e gli appassionati di arte e storia. Da Nord a Sud (e Isole comprese), sono davvero tantissimi e interessantissimi tutti gli appuntamenti a cui poter partecipare.

Visitare il Museo Nazionale di Matera

Fonte: iStock

Il bellissimo Museo Nazionale di Matera
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Giornate Nazionali dei Castelli 2023: i più belli da visitare in Italia

Il 13 e il 14 maggio, e poi ancora il 16, 17 e 23 settembre 2023, grandi città e piccoli centri del nostro Paese saranno animati da visite guidate gratuite, attività e trekking culturali, pranzi, cene e concerti a castello e non solo. Andrà infatti in scena la XXIV edizione delle Giornate Nazionali dei Castelli che prevede l’apertura di 37 tra manieri, cinte murarie, palazzi fortificati (spesso non accessibili al pubblico) in 19 regioni.

Contemporaneamente suggerisce altre 46 tra architetture ed itinerari a piedi, appositamente disegnati per queste giornate. Per la prima volta con una doppia serie di visite, ora a maggio e poi a settembre, i visitatori potranno sperimentare e ammirare le architetture fortificate italiane in ogni stato di conservazione.

Le giornate di maggio

Durante questo weekend di maggio che sta per arrivare, l’Istituto Italiano Castelli apre e illustra gratuitamente numerose meraviglie italiane sparse in tutto lo Stivale (Isole comprese) che generalmente non sono aperte al pubblico.

Delle vere e proprie occasioni perché i castelli italiani sono un tesoro composto di storia, di geografie sociali, di gesta di
donne e uomini che nei secoli hanno animato, popolato e guidato territori, economie, grazie alla cultura del saper fare nostrano.

I migliori siti da visitare nel Sud Italia

Iniziamo questo viaggio dalla spettacolare regione Abruzzo che nei fatti si distingue per essere un territorio ricco di castelli, cinte murarie e torri. La protagonista di domenica 14 maggio sarà la città di Teramo dove sono stati messi a punto la visita di un castello e tre itinerari gratuiti.

Sono l’ottocentesco Castello della Monica, unico in tutta Italia per la sua specificità progettuale, e il Duomo e Palazzo Melatino, signorile esempio di palazzo nobiliare del XIII secolo.

Il bellissimo Castello della Monica

Fonte: 123rf

Il Castello della Monica di Teramo

Non da meno è la bellissima Basilicata che invece metterà a disposizione i suoi tesori sia il 13 che il 14 maggio. In entrambe le giornate spalancherà le porte al pubblico Valsinni, castello di proprietà privata ottimamente conservato ed edificato dal X all’XI secolo che si erge sull’abitato in posizione dominante sul territorio circostante.

Valsinni, tra le altre cose, è anche uno dei primi parchi letterari d’Italia, con cui i membri dell’Istituto Italiano Castelli collaborano per realizzare un ricco programma durante le Giornate Nazionali dei Castelli.

La Calabria metterà sotto i suoi migliori riflettori la città di Crotone, una delle prime poleis greche fondata dagli esuli dell’Acaia
nell’VIII sec. a.C., attraverso un percorso gratuito di visita, conversazioni entro e attorno il celebre castello cittadino. Si tratta di un maniero che si è sviluppato sul sito dell’originaria acropoli e che domina ancora l’inter0 capoluogo.

Le visite guidate si terranno il 13 e il 14 maggio con quattro itinerari aggiuntivi che sono stati messi a punto dagli studiosi e dagli esperti dell’Istituto.

Il sito prescelto dalla regione Campania è il Castello Aragonese di Baia, in provincia di Napoli, che sarà possibile visitare nelle giornate del 13 e 14 maggio. Si aggiunge anche un itinerario archeologico da percorrere in autonomia, che suggerisce otto percorsi su terra e uno sommerso nei comuni di Cuma, Pozzuoli e Baia.

Eventi e visite collaterali si terranno in tutta la regione Campania: a Melito Irpino (Avelllino) sabato 13 maggio visita guidata al suggestivo borgo medievale abbandonato e ai resti del castello angioino-aragonese; nella stessa data visita guidata al borgo medievale di Agropoli, mentre domenica 14 maggio sarà protagonista Vairano Patenora (Caserta) con una visita guidata itinerante al borgo e al castello preceduta da una colazione nei giardini di un’antica villa nobiliare.

Poi ancora il Castello dell’Ettore ad Apice (Benevento), dove le visite, sia sabato 13 che domenica 14 maggio, saranno arricchite da figuranti in abiti medievali e artigianato.

Il Molise si prepara a visite guidate, convegni e presentazioni di libri e itinerari, sia per il 13 che il 14 maggio. L’architettura fortificata principale prescelta è il Castello di Civitacampomarano con il suo borgo che si trova su un masso di pietra arenaria a 520 metri di altitudine.

A spalancare le porte con visite speciali sono anche il Castello di Pescolanciano (IS) con i suoi meravigliosi ambienti interni che ospitano la mostra permanente sui castelli molisani (in forma gratuita), e sabato 13 maggio alle ore 21 una visita guidata a lume di candela.

Poi ancora il Castello di Macchiagodena (IS) – chiamato la “Terrazza sul Matese” perché tutto il paesaggio circostante è dominato dal massiccio del Matese, e  Il Castello/rocca di Riccia (CB) da poco restaurato.

Visita al Castello di Macchiagodena

Fonte: iStock – Ph: clodio

Il Castello di Macchiagodena

In Puglia è stato realizzato un itinerario inedito attraverso luoghi di solito inaccessibili sulle orme degli Acquaviva-Filomarino: sabato 13 maggio si andrà alla scoperta dei posti di questa dinastia, dalla tenuta di caccia al monastero e la visita di due chiese di enorme valore.

La giornata proseguirà e a Santa Maria dell’Isola, con visita e pranzo al Monastero. Il pomeriggio visita guidata del
Monastero Benedettino di San Benedetto e della Chiesa San Cosimo e Damiano.

Il meglio da visitare nel Nord Italia

Tanti siti interessanti aperti per le Giornate Nazionali dei Castelli anche in Emilia-Romagna. In particolare il Castello di Castellarano, e il relativo borgo fortificato, in entrambe le date di maggio. Si tratta di un bellissimo maniero che con la sua torre costituisce, probabilmente, l’edificio più antico dell’intero centro storico.

Una meraviglia che sorge nel borgo storico di Castellarano, in provincia di Reggio Emilia, che si erge sulle sponde del fiume Secchia. Saranno possibili anche due itinerari aggiuntivi: la visita guidata gratuita ai monumenti del borgo antico e il percorso mozzafiato Calanchi e Castelli.

In Friuli Venezia Giulia i protagonisti saranno i castelli di Meduno, Toppo e Solimbergo nella pedemontana pordenonese, e tutti domenica 14 maggio. Nei tre manieri sono previste visite guidate a cura di esperti nel campo della storia dell’architettura, della stratigrafia degli elevati e dell’archeologia ed esperienze in forma di narrazione, laboratorio ed esibizioni musicali.

Con una piacevole passeggiata si potranno raggiungere le tre architetture fortificate allo stato di rudere o optare per percorsi a più lunga percorrenza.

La Liguria ripropone, sabato 13 maggio, la visita a piedi del delizioso borgo di Bordighera e del Castello di Dolceacqua, oltre che dei Giardini Moreno, la chiesa dedicata a S. Ampelio, la chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena.

La Lombardia metterà a disposizione visite e programmi incentrati sui castelli di Brescia (sabato 13 maggio) e di Bergamo (domenica 14 maggio). Il Castello di Brescia è un’imponente struttura fortificata che domina la città., mentre il Castello di San Vigilio in Bergamo, nonostante la sua storia millenaria e i molti studi condotti fino a questo momento, pone ancora quesiti sul suo divenire nel tempo.

Visitare il Castello di Brescia

Fonte: iStock – Ph: Artem Bolshakov

Il Castello di Brescia

Spettacoli anche in Piemonte dove, nella giornata di sabato 13 maggio, sarà aperto alle visite guidate a piedi il Castello e il borgo di Ormea (CN). Suggerita poi la visita di altri due castelli della Val Tanaro (Bagnasco e Nucetto).

Il maniero di Ormea, con le sue imponenti strutture, si erge sull’abitato che conserva numerose testimonianze della sua origine bassomedievale.

Poi il Trentino Alto Adige che metterà a disposizione i Castelli di Fahlburg (Prissiano) e Leonburg (Lana). In particolare, Castel Fahlburg (BZ) nella giornata di sabato 13 maggio, oltre alle visite guidate, ospiterà una tavola rotonda sulla valorizzazione dei castelli privati in Alto Adige.

Infine il Veneto, e più precisamente Mestre (VE), dove il protagonista saranno  il Castelnuovo d il Castelvecchio, sia il 13 sia
il 14 maggio. Oltre alle visite dei siti e a un convegno, saranno disponibili anche due passeggiate patrimoniali che avranno la caratteristica dell’indagine archeologica sulle tracce dei castelli scomparsi.

Le meraviglie del Centro Italia

Voliamo poi nel Lazio dove, sia sabato che domenica, sarà possibile approfittare di visite guidate per scoprire Castel Sant’Angelo (Roma) dove sono conservate ragguardevoli collezioni di pittura, scultura, ceramiche e antiche armi.

A sfoggiare tesori saranno anche le Marche dove, dia sabato 13 che domenica 14 maggio,  sarà il bel borgo di Acquaviva Picena a mettersi in mostra con la sua ben conservata fortezza.

Si tratta di un piccolo centro che si erge su due verdi colli, nell’immediato entroterra di San Benedetto del Tronto, munito di ben otto torri poligonali e cilindriche con tre porte di ingresso al recinto ed un rotondo torrione detto “Fortezza verso mare”.

Domenica 14 maggio in particolare le visite guidate gratuite si estenderanno ad altri 10 tra palazzi chiese, torri e monumenti della cittadina e ad esse si aggiungerà una dimostrazione della lavorazione tradizionale delle pajarole.

In Toscana ad essere protagonista sarà la città di Firenze sabato 13 maggio con un’esplorazione guidata a piedi nel tessuto medievale di Piazza della Signoria.

L’Umbria propone il borgo fortificato di Monte del Lago con visite guidate il 13 maggio, un antico insediamento che ancora oggi
conserva l’impianto urbanistico medievale, caratterizzato da una ripida gradinata che taglia idealmente il paese in due parti.

Castel Sant’Angelo Umbria

Fonte: iStock – Ph: alxpin

Castel Sant’Angelo, Roma

Il top delle Isole Italiane

In Sardegna fari accesi sui ruderi del Castello di Medusa a Samugheo (OR) che sarà aperto alle visite sia il 13 che il 14 maggio. Una meraviglia che sorge su un alto e scosceso dirupo nel territorio di Samugheo, antico centro abitato del Mandrolisai.

Due sono invece le provincie della Sicilia protagoniste con architetture in diverso stato di conservazione, destinazione e fruizione: Catania con il Castello di Serravalle di Mineo, Messina con il castello Branciforti nel piccolo comune di Raccuja.

Il Castello di Serravalle di Mineo è ancora abitato ed è di proprietà privata: sarà aperto domenica 14 maggio, mentre il Castello Branciforti di Raccuja che domina dall’alto il piccolo paese sarà disponibile per tutto il weekend.