Viaggiare è sempre un’esperienza meravigliosa, ma nel corso degli ultimi mesi è diventato davvero costoso: i continui rincari hanno avuto un notevole impatto anche sui prezzi dei biglietti aerei, che nel giro di appena un anno sono aumentati di quasi il 70%. Ovvero molto di più rispetto al tasso d’inflazione nello stesso periodo di tempo. Che cosa sta succedendo, e quali sono le mete più costose per il 2023?
L’analisi sui prezzi dei biglietti aerei
Il Corriere della Sera ha condotto un’attenta analisi sui rincari subiti dai biglietti aerei, e i risultati sono allarmanti. Per l’indagine, si è tenuto in considerazione il prezzo medio di un biglietto in classe Economy venduto a marzo 2023 dai vettori low cost, ibridi e tradizionali , su tutte le oltre 1.200 rotte operate dall’Italia sia a livello nazionale che a livello europeo. Il costo così individuato tiene conto anche delle tasse e delle addizionali comunali, mentre esclude gli extra come il bagaglio in stiva e il sovrapprezzo per la scelta del posto.
La tariffa media per un biglietto aereo di sola andata su tratta intraeuropea è di 57 euro, mentre a marzo 2022 (nonostante l’inizio della guerra in Ucraina e la scia dell’emergenza Covid) il costo medio si aggirava attorno ai 34 euro. Ovvero un aumento del 68% in appena un anno, decisamente spropositato. Soprattutto se lo si paragona con il tasso di inflazione che, nello stesso periodo di tempo, è stato registrato nel nostro Paese: “solamente” il 7,6%. Come si spiega un incremento di tale portata? La responsabilità non può essere individuata solamente nei rincari che, ovviamente, affliggono anche il settore dei trasporti aerei.
Uno dei problemi alla base dell’aumento delle tariffe dei biglietti è la sproporzione tra domanda e offerta: con la pandemia ormai alle spalle, sono tantissimi gli italiani che vogliono tornare a viaggiare e ad andare alla scoperta del mondo. Ma le compagnie aeree non riescono a sopperire alla richiesta di posti, avendo un’offerta di voli piuttosto ridotta – per svariati motivi, tra cui anche la carenza di aeromobili. Tanto che, secondo diversi studi, l’estate 2023 sembra essere a rischio per molti turisti, che potrebbero rimanere a terra come accaduto lo scorso anno.
Le mete più costose del 2023
Secondo gli esperti, la situazione potrebbe perdurare ancora per diversi mesi: acquistare quindi un biglietto aereo per l’estate sarà piuttosto costoso – anche se, da quanto emerge dalle prenotazioni già effettuate, questo non sembra disincentivare i turisti italiani. Ma quali sono le destinazioni più care? Ci sono tratte in cui le tariffe aeree sono più che raddoppiate, e rappresentano proprio quelle solitamente più richieste dai nostri connazionali. È il caso dei voli per la Grecia, che a marzo hanno visto un incremento del 143% rispetto all’anno precedente.
Anche Cipro e Malta sono diventate mete particolarmente costose, avendo visto un raddoppio nelle tariffe dei voli diretti verso queste due isole. Per andare in Spagna (incluse le Canarie e le Baleari), oggi si spende l’87% in più, mentre il Portogallo segna un rincaro dell’86%. A seguire, ci sono gli spostamenti interni: si parla di un +80%. Più contenuti sono gli aumenti dei costi dei biglietti aerei per il Regno Unito (+40%) e per la Francia (+36%). Curiosamente, c’è una sola tratta che ha visto diminuire il proprio costo. Si tratta di Bratislava, in Slovacchia, una meta per cui si paga oggi il 9% in meno rispetto ad un anno fa.