Categorie
Asia Dubai Idee di Viaggio Viaggi

Le 10 cose da vedere assolutamente a Dubai

Se per il tuo prossimo viaggio hai voglia di qualcosa di insolito e stravagante, e che sia totalmente diverso da tutto ciò che hai visto finora, prepara la valigia e parti subito per Dubai. Tra le città più in voga del momento per gli scenari tecnologici e il design glamour, è da molti definita la città dove tutto è possibile.

Se ancora non conosci i posti da visitare a Dubai sappi che qui la parola d’ordine è “esagerare”, non a caso troverai alcuni luoghi che hanno scalato velocemente la classifica del Guinness dei Primati: centri commerciali grandi quasi come città, alberghi a 7 stelle, yacht smisuratamente lussuosi e molto altro. A Dubai anche la cultura e la tradizione hanno il proprio spazio negli angoli della città vecchia, da una parte all’altra del Khor Dubai, il torrente. Ecco 10 posti da visitare a Dubai in 5 giorni, per preparare in anticipo il tuo itinerario di viaggio e non perderti nulla di questa vacanza.

Downtown Dubai: il Burj Khalifa, il Dubai Mall e la Dubai Fountain

Se sei appena atterrato a Dubai ti consiglio di iniziare la visita della città dal quartiere Downtown, che si trova a circa 15 km dall’aeroporto internazionale. Sarai nella parte più moderna della città, dove si trovano alcune tra le principali attrazioni. Preparati per una vera e propria carrellata di eccessi!

Iniziamo dal Burj Khalifa, un grattacielo di oltre 800 metri dall’accattivante architettura ingegneristica a punta. Il Burj Khalifa è ad oggi il grattacielo più alto del mondo, e offre la possibilità di bere un cocktail o cenare davanti allo skyline della città. Acquistando un biglietto potrai salire At The Top, sulle terrazze situate al 124° e al 125° piano, e goderti il panorama della città dal punto di osservazione più alto del mondo.

Accanto al Burj Khalifa è situato il Dubai Mall, il centro commerciale più grande per numero di negozi e con il più alto numero di visitatori al mondo. Il motivo è presto detto: oltre ai lussuosi negozi per lo shopping è l’unico centro commerciale con al proprio interno un parco acquatico e uno zoo, visitabili con l’acquisto di un biglietto, e una vera e propria pista da sci ! Hai mai visto niente di simile?

Sempre nella stessa area, tra il Burj Khalifa e il Dubai Mall, troverai la Dubai Fountain, una gigantesca fontana coreografica che si muove a ritmo delle musiche pop di Michael Jackson e Adele o di quelle più arabeggianti dei cantanti del luogo, alternando dolci movimenti a scrosci d’acqua impetuosi che raggiungono un’altezza di quasi 200 metri. Lo spettacolo inizia circa ogni 30 minuti proprio sul Burj Lake, è gratuito e molto suggestivo.

Se vuoi proseguire la serata anche a giornata finita i locali sui boulevard di Downtown Dubai offrono tante possibilità di divertimento fino a tarda notte, colorando le serate di una città che non dorme mai.

Dubai Marina: un angolo dorato sul Golfo Persico

Dubai Marina è conosciuta in tutto il mondo per l’eleganza dei lussuosi grattacieli che si affacciano sulle sabbie dorate del Golfo Persico, ed è tra le zone più turistiche della città. È una ricca zona sia residenziale che balneare con un’ampia spiaggia, The Beach, dotata di ogni comfort, due lunghe promenade da percorrere a piedi, facendo jogging o su due ruote, e il porto turistico più grande del mondo. Qui è possibile godersi una splendida giornata di relax tra gli hotel di lusso, gli sport acquatici e i numerosi ristoranti.

Questa zona è di recentissima costruzione: nasce infatti negli anni 2000, per offrire un angolo esotico all’interno del moderno paesaggio urbano della città. Vedere Dubai Marina con i “piedi per terra” non è l’unica possibilità. Se preferisci un’esperienza più avventurosa puoi addirittura vederla dall’alto su una teleferica, volando alla velocità di 80 km/h per più di un km! Tra i posti da visitare a Dubai in 5 giorni, Dubai Marina non può mancare sul tuo itinerario!

La vela di Dubai: il Burj Al Arab Hotel

Si tratta dello sfarzoso edifico dalla pancia gonfia alto 300 metri, chiamato appunto “la vela”, che trionfa su un isolotto tutto suo sul Golfo Persico.  Difficile non notarlo: è lui la star di Dubai, il simbolo iconico della città.

Dagli anni ’70 ad oggi grazie alle sue risorse petrolifere Dubai ha iniziato a prosperare economicamente, incrementando la popolazione urbana e progettando attrazioni che potessero attirare il maggior numeri di turisti possibile. Il turismo di lusso rappresenta una delle principali fonti di accrescimento economico, e il Burj Al Arab Hotel ne è una rappresentazione più che evidente.

Venne inaugurato nel 1999 come l’hotel dei VIP, proprio perché inimitabile per le suite di lusso dai prezzi stellari con affacci mozzafiato sul Golfo. I prezzi delle camere sono infatti poco accessibili, e variano da un minimo di 1000 euro a notte in su, ma fortunatamente soggiornarci non è l’unico modo per visitarlo. Puoi accedere all’edificio anche solo per goderti un aperitivo nei ristoranti a disposizione, o partecipare a un tour guidato alla scoperta delle suite più famose del mondo.

Tecnologia e innovazione nel Museo del Futuro

Se vuoi sapere come sarà il futuro tra 50 anni prenota una visita nel Museum of the Future di Dubai. Qui potrai scoprire come le innovazioni hi-tech e l’intelligenza artificiale potrebbero migliorare le qualità delle nostre vite in un futuro più che prossimo. Grazie anche alla particolarissima forma “a toro” costruita in acciaio e vetro e ricoperta di scritte arabe, secondo il National Geographic questo museo si è guadagnato un posto tra i 14 musei più belli del mondo.

I visitatori potranno immergersi nelle diverse aree tematiche a disposizione. Alcune sono dedicate alla natura, altre ancora alla scienza, al benessere e alla spiritualità, ed è possibile partecipare alle esperienze immersive attraverso una tecnologia all’avanguardia. È senza dubbio un luogo fuori dal comune, proprio nella città dove il futuro sembra fondersi con il presente.

La città vecchia: Bur Dubai, Deira e il suq

Dubai oggi è una modernissima metropoli dotata di tutti i mezzi di trasporto necessari. Pulizia, velocità e ricchezza sono all’ordine del giorno, ma non tutto è sempre stato così, e la città ha volti diversi. Per vederne il volto più tradizionale e umano tra i posti da visitare a Dubai c’è anche la città vecchia, dove troviamo le radici di un luogo che un tempo era un antico villaggio di pescatori e di gente umile. Qui il contrasto con la Downtown si fa davvero notevole, due volti della stessa città che convivono a pochi km di distanza.

Bur Dubai è il quartiere storico della città che si affaccia sul lato occidentale del Creek, il braccio di mare che attraversa Dubai. Anche qui ci sono numerosi appartamenti e zone residenziali, ma anche negozi, moschee e strade piene di vita. Qui troverai anche uno dei caratteristici suq, i mercatini locali pieni di spezie e tessuti dove potersi immergere nella cultura locale e assaggiare i sapori arabi. Approfittare di un tour guidato del suk è l’esperienza migliore per vivere a 360 gradi l’atmosfera della città.

Dall’altra parte del Creek troviamo invece Deira, un’altra zona storica e culturale della città raggiungibile con la metro cittadina, piena di musei, spiagge e luoghi per lo shopping. Anche qui numerosi suq tradizionali che offrono la vendita di verdure, carne e pesce caratterizzano la zona e sono una meta fondamentale per entrare nel vero clima della città.

 Cosa vedere a Dubai: ultima tappa, il deserto

I posti da visitare a Dubai non sono ancora finiti. Manca l’ultima tappa, forse la più suggestiva: si tratta del deserto di Rub-al-Khali, uno dei paesaggi naturali più affascinanti degli Emirati Arabi Uniti. Si trova a meno di un’ora di auto dalla città, ed è racchiuso in un’area di 225 chilometri quadrati. Dall’alba al tramonto è possibile organizzarsi con diversi tour guidati alla scoperta di questo meraviglioso luogo pieno di magia, e perdersi nel mare di sabbia e dune che cambiano forma a seconda del vento.

L’unica raccomandazione è quella di coprirsi il capo e la pelle con indumenti leggeri di lino e cotone, per affrontare al meglio le alte temperature. Di attività nel deserto ce ne sono per tutti i gusti: tour in mongolfiera, in quad o sul cammello, sandboarding e grigliate tra falchi e spettacoli di danza. Anche dopo il tramonto con un tour organizzato è possibile rilassarsi sotto le stelle e gustare una buona cena in compagnia.

Ecco le 10 tappe fondamentali per arrivare preparati alla scoperta di questo affascinante spazio negli EAU. È un luogo tutto da esplorare, in cui si alternano un’avanzata tecnologia, una spropositata ricchezza e il fascino di una cultura senza tempo. Nonostante le apparenze, Dubai non è un luogo dove la disponibilità economica fa sempre la differenza; le attrazioni turistiche sono alla portata di tutti, così come gli alberghi, che spaziano da prezzi economici a quelli più costosi. Se ancora non hai deciso cosa fare a Dubai una cosa è certa: non ci sarà spazio per la noia!

Categorie
Asia Israele Viaggi Wanderlust

Puoi camminare sulle acque: succede nel Mar Morto una volta l’anno

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, e anche se sono diversi tra loro, per esigenze e preferenze, tutti sono accomunati dal medesimo desiderio di vivere e condividere esperienze uniche e straordinarie.

Pernottare in alloggi stravaganti, per esempio, o intraprendere missioni adrenaliniche. E poi, ancora, raggiungere destinazioni remote e solitarie, visitare borghi fantasma e dormire sotto i cieli stellati sfavillanti. Queste sono solo alcune delle esperienze che ci invitano ogni giorno ad attraversare il globo il lungo e in largo.

Ma se è un’avventura unica e irripetibile che volete vivere, allora c’è solo un luogo da raggiungere, un posto dove una volta all’anno uomini, donne e persone di ogni età possono camminare, o meglio correre, sulle acque del Mar Morto. L’esperienza è davvero unica.

Cos’è la Dead Sea Marathon e perché dovresti partecipare almeno una volta nella vita

Per vivere quella che è una delle esperienze più sensazionali e suggestive di una vita intera, dobbiamo recarci a Israele in un preciso periodo dell’anno. È qui, tra le sponde del Mar Morto, che le persone possono compiere il loro personale miracolo, quello di camminare o correre sulle acque e attraversare uno dei paesaggi più mozzafiato del globo.

L’esperienza, che vanta una fama mondiale, è legata alla Dead Sea Marathon, la corsa più bassa del mondo. La maratona, infatti, permette alle persone di correre su un lembo di terra situato a 420 metri sotto il livello del mare, questo vuol dire che c’è la possibilità di attraversare, letteralmente, il Mar Morto e lo scenario unico che lo caratterizza.

Da una parte il deserto, dall’altra le oasi in lontananza. Tutto intorno, invece, il mare più salato del mondo che si allunga verso il cielo e in quello sembra sparire: la corsa è un sogno a occhi aperti che si avvera chilometro dopo chilometro.

Non si tratta di un’esperienza riservata ai soli runner esperti. Ogni anno, la prima settimana di febbraio, corridori, sportivi, famiglie e ragazzi si riuniscono qui per attraversare il mare e per vivere un’esperienza surreale, unica e irripetibile.

Correre sulle acque: l’esperienza da sogno

Non è un miracolo, ma una vera e propria opportunità che viene concessa a persone di tutto il mondo una volta l’anno. La Dead Sea Marathon si tiene, solitamente, nei primi giorni di febbraio e questa è l’unica possibilità che si ha per attraversare il mare, camminando su una superficie pianeggiante che lo attraversa. Questo lembo di terra, infatti, è di proprietà della Dead Sea Works che permette l’accesso solo in occasione della maratona sportiva.

L’appuntamento, dicevamo, è annuale ed è previsto solitamente durante la prima settimana del mese di febbraio. Il punto di partenza è Ein Bokek, la celebre località israeliana situata sulle rive del Mar Morto, nonché punto di riferimento di tutti i vacanzieri che giungono fin qui.

Come abbiamo anticipato, questo appuntamento sportivo non è destinato solo ai più esperti. Insieme ai runner, infatti, ci sono anche le famiglie, i giovanissimi e i viaggiatori che desiderano attraversare lo straordinario palcoscenico che attraversa l’acqua cristallina e turchese. Non una semplice corsa, la Dead Sea Marathon è una vera e propria esperienza straordinaria.

Categorie
Friuli Venezia-giulia Vacanze natura Viaggi

Paradiso dei tuffi, un eden selvaggio alla portata di tutti

Amanti dei tuffi? 

Ho il posto per voi, si trova in Friuli, provincia di Udine, Torrente Arzino.

Ci arriviamo in 5 minuti, con un itinerario abbastanza semplice (vedi Info Pratiche), che fin da subito ci rivela, attraverso improvvise finestre panoramiche, di che pasta è fatto questo sito: il fiume esce letteralmente dalla montagna, barcamenandosi in un fondale roccioso che sembra scolpito ad arte.

Paradiso dei tuffi: il torrente esce letteralmente dalla montagna
Paradiso dei tuffi: il torrente esce letteralmente dalla montagna

L’acqua, infatti, arriva qui dopo aver percorso un lungo canyon ombreggiato, spezzato da una prima, profondissima piscina naturale in ombra, per poi confluire in una splendida pozza verde acqua, super cristallina e sempre al sole. Qui un affluente di destra si riversa nell’Arzino. 

Due spiagge di ghiaia e sabbia circondano la piscina naturale principale, dalla quale il torrente prosegue la sua corsa scavando un altro canyon, ben più basso del precedente, e costellato di pittoresche rocce lisciate – anzi “bucherellate” – dal millenario scalpellio dell’acqua. Potrete notare qui una sorta di faraglione che fuoriesce dall’acqua.

Questo gioiello della natura è certamente ambito in estate, ma il tanto spazio e l’incredibile energia che qui si crea ne fanno piuttosto un sito di magnetica aggregazione tra le persone.

Potete concedervi lunghe nuotate nella zona delle piscine naturali, e addentrarvi così nel canyon ombreggiato, una vera meraviglia della natura. 

Ma questa zona è ideale anche per gli amanti dei tuffi: gente di tutte le età, approfittando del suo turno e delle momentanee luci della ribalta, si butta dalle pareti del canyon nella pozza, per poi nuotare nel verde più cristallino. 

I più arditi si arrampicano in destra orografica, dove ci si può tuffare nella piscina ombreggiata da 20 metri circa. Se è troppo per voi, salti di ca 4-5 metri si possono fare, dalla sinistra orografica, nella piscina soleggiata.

Il sito va in ombra verso le 17. Certo la temperatura dell’Arzino è sfidante, ma i suoi colori vi faranno scordare l’acqua fredda. 

Il verde cristallino del torrente Arzino
Il verde cristallino del torrente Arzino

Ritemprati dalle acque dell’Arzino non perdetevi una gita nella quiete di Pradis, e alle sue profondissime grotte verdi dove il sole non arriva mai. Caratterizzate da strettissimi canyon che piccoli torrenti continuano a scavare da millenni, qui, anche in piena estate, dovrete munirvi di maglioncino e giacca a vento.

Situate nel cuore delle Prealpi Carniche, sono formate dall’insieme di una profonda forra scavata nel calcare dal torrente Cosa, da tre caverne principali ad essa collegate, l’Andris di Gercie, l’Andri scur e l’Andri blanc e da centinaia di cavità di origine carsica. Per mezzo di sentieri in discesa e di numerosi gradini si riesce a scendere sino al livello del torrente, in uno scenario certamente suggestivo. 

È provato che le grotte di questa zona offrirono riparo agli ultimi cacciatori neandertaliani di orsi delle caverne, di cui un esemplare è ricostruito, in base ai resti ossei rinvenuti, nel vicino Museo della Grotta.

Le Grotte di Pradis
Le Grotte di Pradis

Info Pratiche

Ci sono due accessi al Paradiso dei tuffi (46.27172, 12.94544) – entrambi sulla Strada Provinciale 1 della provincia di Udine, che collega la pianura Friulana con Tolmezzo – il primo poco più lungo, ma meno pendente del secondo:

  • km 67,8 della SP1, prendete la strada campestre (46.270839, 12.947821) che si fa gradualmente sentiero e arriva sul greto del torrente in circa 7 minuti; 
  • km 68 della SP1, di fronte ad una svolta a sinistra (Via Battaias, dove potete lasciare la macchina), un’apertura nel guard rail (46.271162, 12.945593) dà accesso ad alcuni scalini che proseguono verso il sito attraverso un sentiero un po’ pendente (circa 5 minuti).

Le Grotte Verdi si trovano in Via Pradis di Sotto, in comune di Clauzetto (PN; 46.245572, 12.888144), mentre il Museo della Grotta nel vicino abitato di Pradis di Sotto. 

Categorie
Notizie Viaggi viaggiare

Italia: prevista un’estate di turismo da record

Quella che sta per arrivare si prospetta un’estate senza precedenti per il turismo all’aria aperta in Italia. Non solo: il 2023 potrebbe essere l’anno migliore da un decennio a questa parte, dietro solo al 2017. A dare la buona notizia sono i dati dell’Osservatorio del Turismo di Human Company, in collaborazione con Thrends, società specializzata in analisi e strategie nel settore Tourism & Hospitality. Ecco cosa è emerso.

L’estate dei numeri record in Italia

La stagione estiva 2023 promette davvero bene per il settore turistico italiano. Le previsioni snocciolano numeri record di presenze, tanto che si parla di 56,6 milioni di visitatori nei soli mesi di giugno, luglio, agosto e settembre. Dati in aumento del 2% rispetto al 2022 (55,5 milioni) e dell’1% rispetto al 2019 (55,9 milioni), nel pre-pandemia da Covid-19. Come detto, l’estate in arrivo sarà dietro solo a quella del 2017, quando si sono registrate 57,9 milioni di presenze.

Secondo il report dell’azienda dell’hospitality in Italia, specializzata nel turismo ‘open air’, questo sarà l’anno del consolidamento del recupero dei flussi turistici registrato nell’estate 2022. Se la pandemia, con il bisogno di fare esperienze all’aria aperta, a stretto contatto con la natura, ha dato un’accelerata al turismo outdoor in Italia, questa tendenza è rimasta ancora preponderante per i viaggiatori, sempre più in cerca di vacanze attive tra escursioni, trekking, passeggiate, itinerari in mountain bike, camping e glamping.

“Questa forma di ricettività è sempre più mainstream sia per gli italiani, per i quali non è più una necessità post-pandemica, sia per gli stranieri, che – da sempre amanti di questa tipologia di vacanza – ritornano nel Belpaese”, commenta Domenico Montano, direttore generale Human Company .  La componente estera risulta la più promettente, considerando che, stando alle stime, raggiungerà il 51% del mercato, diventando così quello trainante. Resta invece stabile quello italiano, che consiste ne restante 49%, risultando ancora in linea con il 2021 e il 2022.

Le regioni più ambite dai visitatori

Nel 2022 il settore outdoor ha registrato 66,1 milioni di presenze e l’Italia è stata il secondo mercato europeo, dopo la Francia. Il 59% della domanda del mercato italiano, riguardo ai viaggi all’aria aperta, è assorbita dalle prime cinque destinazioni nel 2022, che sono:

  • Toscana
  • Veneto
  • Emilia Romagna
  • Marche
  • Puglia

Per quanto riguarda il mercato estero, il 69% della domanda è assorbita dalle prime cinque destinazioni nel 2022, ossia:

  • Veneto
  • Toscana
  • Lombardia
  • Alto Adige
  • Piemonte

L’impatto degli aumenti e del cambiamento climatico sui viaggi

Per la definizione delle stime è stata fondamentale l’analisi dei fattori di impatto derivanti dal contesto macro-economico in cui ci troviamo attualmente. Il caro carburante, ad esempio, determina l’aumento dei prezzi anche per i mezzi di trasporto, rendendo più oneroso per le tasche dei viaggiatori la pianificazione degli spostamenti lunghi. Di conseguenza, ne risentono purtroppo le tariffe di aerei e treni per i periodi estivi.

A impattare sulla spesa dei viaggiatori, ma non sulla loro propensione al viaggio, sarà anche la crescita dei prezzi al consumo, di ogni categoria, oltre che il costo dell’energia e delle utenze dovute all’inflazione. L’aumento delle tariffe medie di tutti i comparti ricettivi, invece, può influenzare l’organizzazione delle vacanze riguardo alla soluzione scelta e alla durata del soggiorno.

Il cambiamento climatico, con l’innalzamento della temperatura, porta a una differente pianificazione delle vacanze, rendendo mesi come giugno e settembre maggiormente attrattivi. Meno impattanti invece il perdurare del conflitto in Ucraina rispetto a quanto visto nell’estate 2022. Infine, l’assenza quasi totale delle restrizioni imposte dalla pandemia nelle scorse estati fa tornare a programmare viaggi in destinazioni lontane.

Categorie
Europa Idee di Viaggio litorali mare Viaggi

Alla scoperta di una meravigliosa città europea con vista sull’oceano

Una città perfetta per passeggiare e divertirsi, animata giorno e notte, con vista sull’oceano e spiagge in pieno centro? Esiste ed è La Coruña, suggestiva località portuale della Galizia, nella Spagna nord-occidentale.

È una meta adatta a tutti, non ancora inflazionata dal turismo internazionale, dove crogiolarsi al sole, sperimentare il buon vivere caro agli abitanti, scoprire attrazioni uniche e assaporare la deliziosa cucina.

Ricchissima di chiese, musei, animazione, ristoranti ed eventi, antica eppure moderna e vivace, La Coruña sa davvero farsi ricordare.

Le tappe da non perdere a La Coruña

Dal centro storico al lungomare, i punti di interesse che offre la città galiziana sono innumerevoli, sufficienti per trascorrere un intenso weekend o anche di più.

Nel cuore de La Coruña, ecco Piazza dell’Obelisco dove immergersi nella vivacità della vita locale passeggiando lungo le vie per tradizione più legate al commercio, Rego de Auga e calles Real, che convergono nella suggestiva Piazza di Maria Pita, intitolata all’eroina che nel 1589 capeggiò la rivolta contro gli inglesi intenzionati a conquistare la città.

Principale piazza nonché gettonato luogo di ritrovo, si presenta con un aspetto signorile, fiancheggiata da eleganti palazzi tra cui spicca la Casa Consistorial (il Municipio) in stile modernista.

Da qui, si apre la città più antica dove fare un tuffo nella storia visitando la romanica Chiesa di Santiago del XII secolo, l’altrettanto affascinante e romantica Piazza di Azcárraga, ombreggiata da platani millenari, la Collegiata di Santa Maria del Campo di stile tardo-romanico, con all’interno il Museo di Arte Sacra custode di opere dal XII al XV secolo, e la Piazza e il Convento di Santa Barbara, che si fregiano del titolo di “Insieme Storico Artistico”.

Ma siamo appena all’inizio.

Vale la pena ricordare il Giardino di San Carlos, “Insieme Storico Artistico”, dove i muri della fortezza del 1843 ospitano la sede dell’Archivio del Reino de Galicia, la Chiesa delle Cappuccine con facciata in stile barocco compostelano, le chiese barocche di San Jorge e San Nicolás, il Convento di Santo Domingo dalla facciata settecentesca, la Casa-Museo Emilia Pardo Bazán, nobile dimora della scrittrice galiziana dell’Ottocento, la Casa-Museo Picasso dove il noto pittore visse dai 9 ai 13 anni e il quartiere dei Cantones, impreziosito da edifici con magnifiche vetrate in stile modernista.

Non dimentichiamo, inoltre, che per molti abitanti la città è il suo lungomare: il Paseo Marítimo è una bellissima via pedonale e ciclabile di 13 chilometri da percorrere al proprio ritmo che, dal porto, raggiunge le favolose spiagge e segue le curve della tortuosa costa della Galizia donando vedute indimenticabili sull’oceano, cuore pulsante di La Coruña.

Fiori all’occhiello qui sono il Castello di San Antón, sede del Museo Archeologico Provinciale, la Torre d’Ercole, faro alto 59 metri costruito dai Romani e tuttora funzionante, visitabile all’interno per una vista impagabile sulla città e sull’oceano, il Parco delle Sculture, museo a cielo aperto che ospita le opere di 18 artisti della regione, e l’Aquarium Finisterre, tra gli acquari più importanti di Spagna con sale espositive interattive legate al mare.

Per un’immagine da cartolina, ecco poi l’Avenida de la Marina, con le caratteristiche case con gallerie bianche con vetrate del XIX secolo che hanno valso a La Coruña il nome di “Città di Cristallo”.

Le spiagge ai piedi della città

La Coruña è anche sinonimo di incantevoli spiagge lambite dall’oceano, un autentico sogno balneare.

La più nota è Praia de Riazor, graziosa spiaggia di città comodamente raggiungibile dal centro storico percorrendo il lungomare: qui, lo sguardo rimane incantato dalle acque blu, dalla penisola del centro città e dallo skyline dei moderni edifici.

A est, si staglia invece per 600 metri la sabbiosa Praia de Orzán mentre più solitaria è Praia das Lapas, inserita in una baia remota tra l’Acquarium e la Torre d’Ercole.

Categorie
Posti incredibili treni Viaggi

Questo treno a vapore ti farà vivere un’esperienza slow e mozzafiato

Tecnologia e sviluppo hanno permesso di fare passi da gigante quando si parla di trasporti. In poche ore possiamo percorrere migliaia di chilometri o essere dall’altra parte del mondo. Tra i mezzi di trasporto che conservano ancora un fascino quasi immutato, nonostante i grandi progressi, il treno è uno di questi. Salire su una carrozza ha quasi un effetto rilassante e la Nilgiri Mountain Railway incarna tutto questo. Iniziata nel 1891 ci sono voluti 17 anni per completarla, ma a distanza di più di un secolo rimane ancora una delle tratte ferroviarie più belle dell’India nonostante per percorrere pochi chilometri impieghi circa cinque ore.

Un viaggio speciale immerso nella natura

Il trenino, come affettuosamente è chiamata la Nilgiri Mountain Railway dai locali, trae il suo nome dalla bellezza del paesaggio che la circonda. Infatti, Nilgiri, la catena montuosa della regione del Ghati occidentale nell’India del Sud, significa montagna blu e prende spunto dal colore che inonda la collina quando viene baciata dal sole.

Una volta saliti su questo treno in un attimo il tempo sembra fermarsi. Infatti, i passeggeri che decidono di percorrere questa tratta lo fanno per potersi rilassare e staccare dalla vita frenetica. Il mezzo per percorrere 46 chilometri impiega circa cinque ore, raggiungendo fino a 2.203 m di altitudine attraversando 16 tunnel, 250 ponti e 208 ripide curve sulla catena montuosa dei Ghati occidentali.

Una fermata della Nilgiri Mountain Railway

Fonte: Getty Images

Una suggestiva stazione della Nilgiri Mountain Railway

Il paesaggio che si può ammirare dai finestrini è mozzafiato, proprio il Ghati grazie alla sua biodiversità è considerato patrimonio mondiale dell’Unesco. Tenendo gli occhi ben aperti si può ammirare la curva naturale della collina, le cascate nate in seguito all’azione dei monsoni o animali tipici della zona. Lungo il percorso, infatti è possibile ammirare in lontananza il gaur randagio, meglio conosciuto come il bisonte indiano. Ma non è l’unico esemplare, gli animali possono essere osservati nel loro habitat naturale circondati dal verde.

Un tuffo nel passato

Un tempo sospeso, quasi irreale, accompagna tappa dopo tappa il viaggiatore. Non è solo la natura a rapire la vista, ma anche la storia raccontata dalle differenti stazioni. Ooty, ad esempio grazie alla sua altitudine in passato era la meta preferita dal Raj britannico quando voleva un po’ di refrigerio dal caldo estivo. Un’abitudine tramandata alla popolazione, infatti ancora oggi è il rifugio di molti indiani e il luogo perfetto per trascorrere la luna di miele.

La Nilgiri Mountain Railway immersa nella natura

Fonte: Getty Images

La Nilgiri Mountain Railway circondata dalla natura incontaminata

Affacciandosi al finestrino, poi, sembra che tutto sia rimasto come ai tempi della costruzione della ferrovia. Le piantagioni di tè si estendono a perdita d’occhio ed è ancora possibile vedere come una coltivazione così antica sia rimasta viva. Tutto merito delle persone del posto che ancora coltivano e lavorano nei campi.

La Nilgiri Mountain Railway non è l’unica ad essere ancora attiva in India, ce ne sono alte come la ferrovia himalayana di Darjeeling nel Bengala occidentale e la ferrovia di Kalka Shimla nell’Himachal Pradesh a nord del paese asiatico, che proprio per la loro struttura e storia sono diventate patrimonio mondiale dell’Unesco. È un riconoscimento più che meritato perché è difficile trovare in altre parti del mondo ferrovie con questa storia e queste caratteristiche.

Categorie
Curiosità itinerari culturali musei Viaggi

In questo museo puoi vivere un’esperienza “sottosopra”

L’arte è dinamica e in continuo movimento, nel corso dei secoli gli stili si sono susseguiti rispecchiando anche le esigenze del pubblico. Il luogo ideale per ammirare le grandi opere è senza dubbio il museo che a sua volta si è evoluto e ha cercato di rimanere al passo con i tempi trasformandosi. Accanto ai classici luoghi in cui ammirare i capolavori ci sono edifici che hanno abbracciato il concetto di arte sensoriale. Sì, perché ammirare un’opera vuol dire anche viverla in pieno e divertirsi e questo è il concetto che sta dietro al Museo del sottosopra a Yantai.

Il museo in cui tutto è sottosopra

In Cina, nella provincia dello Shandong e nello specifico nella città di Yantai gli amanti delle foto e dei selfie non vedranno l’ora di visitare il Museo del sottosopra. Ma di cosa si tratta? Il museo ha la caratteristica di avere al suo interno stanze con i mobili montati al contrario pronti a diventare i protagonisti di immagini bizzarre. Infatti basta scattare la foto, capovolgerla e in un attimo vi troverete a testa in giù o allungati sulle pareti per un effetto davvero realistico.

Yantai e il Museo del sottosopra

Fonte: Ipa

Uno scatto all’interno del Museo del sottosopra

Quello che caratterizza il museo è che si tratta della ricostruzione di un appartamento con le differenti stanze. Potete ad esempio reggervi in equilibrio con un dito sul letto, oppure passeggiare direttamente sul soffitto della camera da letto. I modi per realizzare foto divertenti e fuori dal comune non mancano, ad esempio potete far credere di stare per cadere nella tromba delle scale o essere provetti equilibristi rimanendo in bilico sulla bicicletta. Un’esperienza di sicuro curiosa e assolutamente da provare.

I musei fuori dal comune in giro per il mondo

Il Museo del sottosopra di Yantai non è l’unico al mondo di questo genere e non bisogna andare molto lontano per vivere un’esperienza simile. In Europa a pochi chilometri da noi, in Olanda ad Amsterdam ospita The Upside Down che ha lo stesso concept di quello di Yantai con qualche caratteristica in più. Qui le stanze oltre a rappresentare gli interni di una casa come la sala reale, offrono la possibilità di vivere un’esperienza immersiva nel vero senso della parola. All’interno di The Upside Down, c’è una piscina con palline di plastica trasparenti che si illuminano in base al colore preferito in cui immergersi e fare un tuffo particolare. Per chi sogna una vita da star e lo stile dei ricchi, invece, all’interno del museo c’è la riproduzione di un jet privato tutto rosa.

Museo del sottosopra a Yantai in Cina
Un divertente scatto all’interno del museo

Non solo sottosopra, i musei possono diventare un luogo in cui giocare e sperimentare illusioni ottiche e per farlo basta rimanere in Italia. A Roma, infatti, c’è il Museo delle Illusioni il luogo in cui è possibile fare nuove esperienze per tutte le età. Oltre alla Stanza del Sottosopra, ci si potrà liberare della forza di gravità all’interno della Stanza dell’Infinito o vivere un’esperienza divertente e insolita all’interno del Vortex Tunnel, in cui tutti i sensi verranno ingannati.

Di sicuro questi musei così particolari sono l’occasione giusta per concedersi qualche momento di svago e leggerezza e vivere l’arte a 360°.

Categorie
Campania itinerari culturali Notizie Salerno Viaggi

In una città italiana è avvenuta una scoperta che “cambierà la storia”

Nel 2019, lungo le mura di una meravigliosa e antica città italiana, è stato scoperto un sontuoso e prezioso santuario. Nel corso degli anni i lavori di ricerca sono continuati, e in questi gironi hanno riportato alla luce tesori di vero pregio.

Nuove scoperte nel tempietto di Paestum

Ci troviamo a Paestum, un’antica città della Magna Grecia in provincia di Salerno dove, grazie ai lavori messi in atto per riportare alle luce un santuario scoperto nel 2019, stanno emergendo incredibili sorprese.

In questi giorni, grazie al al lavoro di una squadra di archeologi coordinata da Francesco Mele, sono stati fatti molti ritrovamenti preziosi come un basamento in pietra con tanto di gradini d’accesso e la delimitazione della cella che ospitava la divinità. Poi ancora le decorazioni in terracotta colorata del tetto che presentano persino dei gocciolatoi a forma di leone.

Tantissimi sono anche gli ex voto che sono ritornati in superficie, ma a colpire più di altri è stato senza dubbio un eros a cavallo di un delfino, un’immagine che potrebbe rimandare al mitico Poseidone, il dio del mare che ha dato il nome a questa antica e magnifica città.

Ma non è finita qui, perché gli scavi hanno reso possibile il ritrovamento anche di una gorgone, di un’Afrodite e ben sette teste di toro. Se vi state chiedendo perché dal 2019 tutti questi tesori sono emersi solo oggi la risposta è molto semplice: questi lavori furono in realtà avvitati nel 2020, per poi essere bloccati dalla pandemia e quindi ripresi solo da qualche mese.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavori

Tiziana D’Angelo, direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia, ha dichiarato all’ANSA che questo è uno scavo che promette di “cambiare la storia conosciuta dell’antica Poseidonia”.

Una scoperta davvero unica e che “accende una luce molto interessante sulla vita religiosa antica”, come ha dichiaro dg musei Massimo Osanna ricordando che le ricerche archeologiche fatte a Paestum negli anni ’50 intorno ai templi maggiori non furono scientificamente documentate.

Mentre D’Angelo, sempre all’agenzia ANSA, ha sottolineato che: “Quello che oggi ci troviamo davanti è il momento in cui il santuario, per motivi ancora tutti da chiarire, viene abbandonato, tra la fine del II e l’inizio del I sec. a C”.

Cosa dimostrano le analisi

Le analisi condotte fino a questo momento hanno dimostrato che le decorazioni risalgono al primo quarto del V secolo a C., quando nella colonia greca erano già stati costruiti alcuni dei più importanti edifici come il tempio di Hera e quello di Atena.

In riferimento al tempietto, Gabriel Zuchtriegel, ex direttore di Paestum e oggi alla guida di Pompei, ha invece fatto sapere che: “È il più piccolo tempio periptero dorico che conosciamo prima dell’età ellenistica, il primo edificio che a Paestum esprime pienamente il canone dorico. Quasi un modello in piccolo del grande tempio di Nettuno“.

Assolutamente eccezionale però è anche la distesa di oggetti da poco rinvenuta: sono dei piccoli ma preziosi capolavori di artigianato. Insomma, come ha dichiarato la direttrice del parco sempre all’ANSA, Paestum è :”Ogni giorno una sorpresa”.

Categorie
Borghi luoghi misteriosi Puglia Salento Viaggi

Nel cuore del Salento esiste un borgo fantasma: lo conosci?

Dimenticato, surreale e spettrale, ma anche affascinante a suo modo. C’è una piccola frazione nel Salento che ha una storia incredibile e che rappresenta una meta imperdibile per chiunque voglia scoprire questa zona della Puglia a tutto tondo. Monteruga è nota anche come “borgo fantasma”, un vecchio villaggio rurale abbandonato e che oggi dà come l’impressione di trovarsi al centro di una tipica località del West americano. In realtà la frazione sorge in provincia di Lecce, a pochi chilometri dagli incantevoli luoghi della costa come Porto Cesareo e Torre Squillace. Ma cos’è che rende unica una visita nel borgo salentino?

La storia curiosa di Monteruga

La storia di Monteruga può essere fatta risalire al periodo fascista. La frazione venne infatti costituita nel 1928, l’esempio tipico di un villaggio rurale dell’epoca. Negli anni Cinquanta, poi, la SEBI (Società Elettrica per Bonifiche e Irrigazioni) acquistò i terreni e fece lavorare in zona moltissime persone. Negli anni Ottanta i terreni furono spartiti dopo la privatizzazione dell’azienda e non si è più riusciti a rivalutare il borgo, nonostante la volontà di creare uno stabilimento turistico, progetto mai andato in porto. Ancora oggi si possono ammirare i resti di vita vissuta di un passato che non è poi così lontano dai giorni nostri.

Gli alloggi sono ben riconoscibili, come anche la scuola rurale, la piazza, la chiesa in cui si festeggiava Sant’Antonio Abate ogni 17 gennaio con una spettacolare processione, la caserma e persino il campo per giocare a bocce. Pittoresca, poi, è la scritta che si legge sulle pareti del vecchio stabilimento vinicolo: “Chi beve vino campa più a lungo del medico che glielo proibisce”. I turisti che si avventurano in questa parte del Salento sono soprattutto curiosi di capire se si tratti di una leggenda oppure di qualcosa di reale. Purtroppo nel tempo si sono fatti spazio il degrado e l’incuria, facendo progressivamente dimenticare tutte quelle realtà che un tempo animavano il posto.

Gran parte degli edifici è in stato fatiscente, ma comunque ogni dettaglio di Monteruga potrebbe essere apprezzato meglio addentratosi negli interni: purtroppo non c’è alcun tipo di controllo e bisogna anche ricordare che negli anni non sono state effettuate attività di manutenzione. I rischi non mancano dunque e il consiglio è quello di limitarsi a una passeggiata per le vie ormai deserte. Ci si può fermare nella piazza centrale, immaginando come doveva essere una normale giornata in questa parte del Salento oppure una domenica di festa. Eppure il suo passato non può essere dimenticato così facilmente.

Gli anni d’oro del borgo fantasma

Nel suo momento di massimo splendore, Monteruga arrivò a contare 800 abitanti, tutti impegnati a lavorare nei campi o negli stabilimenti. Proprio queste attività erano particolarmente apprezzate e riconosciute in tutto il Salento: quando ci si doveva affidare al meglio della produzione di vino e tabacco per quel che riguarda questa zona della Puglia non si poteva non pensare all’attuale borgo fantasma. Di sicuro è un’esperienza fuori dal comune: quando si viaggia in territorio salentino si cercano magari altre località, ma Monteruga merita almeno di essere conosciuta per quello che è stato e quello che poteva diventare.

Categorie
Curiosità mare ristoranti Viaggi

Mangiare in una bolla vista mare: l’esperienza suggestiva

Chi l’ha detto che per andare a scoprire le bellezze della Thailandia bisogna percorrere tantissimi chilometri? Il viaggio può essere più breve del previsto se si decide di sperimentare un’esperienza unica, quella del Thai Boat. Il nome è quello di un ristorante che non sorge nel paese asiatico, ma a una distanza interessante da noi. È un locale unico nel suo genere e si trova in Svezia, per la precisione nella capitale Stoccolma. L’impressione è proprio quella di trovarsi in territorio thailandese, ma in realtà si tratta della Scandinavia. Pranzare o cenare in questo ristorante significa provare emozioni incredibili, da “gustare” almeno una volta nella vita.

Le graziose bolle-igloo del ristorante

Il Thai Boat si trova nel distretto-isola di Sodermalm e una delle sue caratteristiche principali è quella di vere e proprie bolle con vista mare in cui consumare i pasti in tutta tranquillità. È una sorta di magia: i clienti del ristorante hanno la possibilità di entrare all’interno di igloo riscaldati posizionati su un molo accanto alla struttura principale del locale. Quest’ultimo, infatti, non è altro che una nave caratteristica, con tanto di sabbia e palme per riprodurre in maniera perfetta l’atmosfera di un lido thailandese.

Ristorante Thai Boat Stoccarda

Fonte: Getty Images

Thai Boat a Stoccarda

Le temperature rigide della Svezia non sono affatto un problema. Nelle bolle-igloo, infatti, l’ambiente è piacevolmente riscaldato e si può rimanere all’interno per circa due e ore e mezza: il tempo vola di sicuro in un ambiente così spettacolare e l’esperienza è a dir poco emozionante. Il periodo che va da settembre ad aprile è l’ideale per provare gli igloo del Thai Boat che poi vengono smontati nel corso dell’estate. Ce ne sono davvero di ogni tipo, pensati per coppie, ma anche per gruppi più numerosi. Come già anticipato, sono i colori e le luci a fare la differenza, soprattutto quando si cena in strutture così particolari. La sensazione è quella di far parte di un piccolo mondo a sé stante, lontani dai rumori della città.

Ma non ci sono soltanto le bolle-igloo a rendere speciale l’esperienza. Da maggio ad agosto è possibile approfittare del ponte che è stato costruito per dare l’idea di essere su un molo autentico. Ci si può sedere all’aperto, al riparo dal sole grazie a grandi ombrelloni e soprattutto protetti dal vento. Nello stesso periodo è accessibile persino una piccola spiaggia artificiale per degustare drink e rilassarsi: il canale di questa zona di Stoccolma dà l’idea del mare e, seduti sul lettino, si ammira un panorama davvero piacevole.

Alla scoperta dell’isola di Sodermalm

La location di Thai Boat non è stata scelta a caso. Sodermalm è infatti la più grande isola in assoluto di tutta Stoccolma, una tappa imperdibile se si vuole apprezzare appieno la capitale svedese. È un luogo dal “carattere” vivace e alternativo, pieno di locali e di punti panoramici che rendono la visita ancora più suggestiva, a prescindere dalla stagione. La cena nella bolla-igloo è quindi la degna conclusione di una giornata dedicata alla scoperta di questa splendida isoletta, di sicuro uno dei momenti più indimenticabili dell’intero viaggio a Stoccolma.

Il caratteristico ristorante Thai Boat

Fonte: Getty Images

Il caratteristico ristorante Thai Boat a Stoccolma