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Trovato un tesoro nascosto a Napoli, è sensazionale

Sotto terra si celano ancora tanti tesori preziosissimi, che purtroppo spesso non siamo in grado di individuare né di raggiungere: la tecnologia può però aiutarci quantomeno a fare luce su quello che si trova ben lontano dalla nostra vista. È proprio ciò che è accaduto a Napoli, dove la radiografia muonica (una tecnica impiegata nel campo della fisica) ha permesso di scoprire alcuni monumenti di inestimabile valore protetti da metri di terra.

Napoli, il tesoro nascosto (e irraggiungibile)

La città di Napoli vanta un incredibile patrimonio archeologico – basti pensare a ciò che resta di Pompei ed Ercolano, sommerse più di due millenni fa dalla lava del Vesuvio. Sappiamo però che ci sono ancora tesori da scoprire, che si nascondono nel sottosuolo. Si tratta delle vestigia dell’antica necropoli di Neapolis, costruita dai greci a cavallo tra il IV e il III secolo a.C.: secondo i numerosi studi degli esperti, si troverebbero in corrispondenza di quello che attualmente è conosciuto come il rione Sanità, a ben 10 metri di profondità rispetto al livello stradale.

Lavori di recupero per portare a galla questi monumenti preziosissimi non sono fattibili, quantomeno non in tempi brevi: “Purtroppo, l’altissima densità abitativa e le caratteristiche urbanistiche dell’area rendono molto difficile procedere con scavi sistematici, ma le ricerche archeologiche svolte, che avevano condotto anche al rinvenimento degli Ipogei dei Togati e dei Melograni, hanno portato i ricercatori a ipotizzare la presenza di ulteriori monumenti sconosciuti” – ha affermato l’INFN (Istituto Nazionale Fisica Nucleare), che ha contribuito ala scoperta.

Utilizzando la radiografia muonica, il cui funzionamento si basa sulle tecnologie adottate presso il Cern di Ginevra, gli esperti hanno individuato una camera funeraria sotterranea di cui è stata definita la posizione tridimensionale. La ricerca, pubblicata su Scientific Reports di Nature, rivela dettagli interessanti: gli scienziati hanno impiegato due rilevatori di muoni posizionati a circa 18 metri di profondità, i quali hanno raccolto dati per un mese intero ricostruendo l’immagine in tre dimensioni della camera funeraria.

Che cos’è la radiografia muonica

È dunque la fisica ad aiutare gli archeologi a fare luce sui misteri che si celano nel sottosuolo. La radiografia muonica è una tecnica che “utilizza i muoni, particelle prodotte nella cascata che segue l’interazione dei raggi cosmici con l’atmosfera terrestre, per ricostruire un’immagine della struttura interna di un oggetto” – ha spiegato l’INFN – “Per la sua natura non invasiva è particolarmente indicata in ambienti urbani dove non è pensabile applicare metodi di indagine attivi come la perforazione o le onde sismiche”.

Questa non è la prima volta che la radiografia muonica viene utilizzata in campo archeologico: da anni gli scienziati la impiegano per studiare le piramidi, non potendo abbattere pareti per cercare di scoprire che cosa nascondono. È così che, di recente, è stato scoperto un misterioso tunnel all’interno della Piramide di Cheope, un ritrovamento eccezionale che potrebbe fare la storia. Anche a Napoli questa tecnica si è rivelata particolarmente utile, dal momento che scavare in luoghi così densamente abitati non è possibile, se non con grandi sforzi e un impatto economico notevole. La camera funeraria è dunque irraggiungibile (almeno per il momento). Ma sappiamo dove si cela, ed è un enorme passo avanti per l’archeologia.

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L’offerta lampo per volare in Europa a prezzi scontati

C’è una nuova offerta Ryanair da cogliere al volo, che consente di acquistare un volo con il 20% di sconto. Si tratta di una promozione lampo, da accaparrarsi entro il 20 aprile 2023. Perfetta, quindi, se desiderate un viaggio low cost per raggiungere le vostre mete preferite, magari in occasione dei prossimi ponti in arrivo. Ecco tutti i dettagli.

L’offerta Ryanair per volare a prezzi scontati

Prenotando entro il 20 aprile sul sito di Ryainar, si può viaggiare fino al 31 maggio 2023 usufruendo del 20% di sconto sui voli verso numerose destinazioni europee. Chi, ad esempio, parte da Roma Fiumicino e sogna di andare a Copenaghen, può aggiudicarsi un biglietto a partire da 11,99 euro. L’anno giusto per visitare la Capitale mondiale dell’architettura 2023, una meravigliosa realtà, conosciuta anche come la città della Sirenetta, sempre più orientata su tematiche come sostenibilità e ambiente, e aperta alle innovazioni.

Da Milano Bergamo si può volare alla volta di Lussembrugo e Zara a partire da 10,39 euro, oppure viaggiare per Londra da 10,95 euro. La capitale inglese ha davvero tanto da offrire, dalla zona dei grattacieli, del business e del lusso, sino ai quartieri più tipici come Notting Hill o Soho con i suoi mercatini, oppure Chelsea o St. James. Attrazioni di ogni tipo, ristoranti, teatri e grandi eventi fanno sì che sia davvero impossibile annoiarsi: qui una guida per visitarla al meglio.

Se invece partite da Napoli, prenotando entro il 20 aprile, potreste aggiudicarvi il 20% di sconto su destinazioni da sogno come Malta, perfetta anche per una vacanza last minute in uno dei prossimi ponti. Lo splendido arcipelago nel cuore del Mar Mediterraneo riserva innumerevoli sorprese, offrendo ai visitatori l’opportunità di percorrere millenni attraverso una infinità di elementi da esplorare. Ovunque andiate, gli scenari e le architetture delle sue isole vi offriranno sempre uno sfondo spettacolare, tra colori, atmosfere e bellezze naturali inaspettate.

Offerte imperdibili anche per chi parte da Cagliari, con la possibilità di volare alla volta di Palma con biglietti a partire da 15, 16 euro. Il capoluogo dell’isola spagnola di Maiorca gode di un clima privilegiato durante tutto l’anno, e oltre ad essere conosciuto per il turismo balneare vanta anche un bellissimo centro storico, con tante attrazioni come la cattedrale, il palazzo dell’Almudaina, la Lonja e la piazza Mayor, incorniciato da un paesaggio costellato da cale, spiagge e scogliere.

Dallo scalo di Venezia Marco Polo si può volare per Vienna a partire da 11,83 euro, o alla volta di Norimberga da 12,94 euro. Se scegliete quest’ultima destinazione, non perdetevi un viaggio alla scoperta del caratteristico villaggio di Tüchersfeld, incastonato tra impressionanti giganti pietrificati. Chi viaggia da Catania, invece, potrebbe approfittare dell’offerta Ryanair per visitare Marsiglia, la città più antica e meno francese della Francia, a partire da 11,99 euro. Un luogo ricco di attrazioni che sa come entrare nel cuore di chi lo visita.

Come approfittare dell’offerta lampo

Per non lasciarvi scappare i voli scontati dell’ultima offerta Ryanair, non dovete fare altro che andare sul sito della compagnia low cost e prenotare il volo per la destinazione che desiderate raggiungere entro la mezzanotte del 20 aprile. Ricordate, però, che la promozione è disponibile solo per le prenotazioni effettuate su determinate tratte e che consente di viaggiare con il 20% di sconto solo dal 20 aprile al 31 maggio 2023.

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Londra come l’Olanda: il Festival dei Tulipani è un omaggio alla bellezza

Ampi giardini verdi, migliaia di tulipani colorati, i riflessi dell’acqua… state immaginando Amsterdam, non è vero? Invece ci troviamo a Londra, dove un atteso evento floreale che si ripete puntuale ogni anno, sta attirando l’attenzione di moltissimi turisti e appassionati: stiamo parlando del Festival dei Tulipani, un appuntamento assolutamente da non perdere.

Una location d’eccezione

Ci sono molte ragioni per cui il Festival dei Tulipani è un evento davvero imperdibile e una di queste è il luogo in cui si svolge, ovvero l’Hampton Court Palace. Questo edificio è uno dei luoghi più apprezzati della capitale d’Inghilterra, per via della sua storia e, naturalmente, per la sua bellezza. Realizzato per accogliere l’ordine religioso dei Cavalieri di Malta, è diventato nel 1528 una delle residenze di Enrico VIII.

Il Re vi portò per brevi periodi tutte e sei le sue mogli, cosa che ha contribuito ad alimentare la leggenda sulla presenza fra la struttura e i giardini del fantasma di una di loro. Fantasma o meno, la cosa più interessante è che l’intero palazzo mostra proprio l’impronta del sovrano, che ne modificò e ne ricostruì buona parte, aggiungendo per altro la Sala Grande e facendo costruire il campo da tennis, che oggi il più antico campo da tennis al mondo ancora in uso.

Il Festival dei Tulipani in un palazzo londinese

Ed è proprio fra il campo da tennis e gli ampi cortili che, ogni anno, vengono piantati i bulbi dei tulipani. A occuparsene sono giardinieri e floricoltori altamente specializzati, che oltre a far fiorire le varietà più note (singoli, doppi, a giglio, sfrangiati, screziati, botanici nani, Trionfo, Darwin, Rembrandt, Kaufmanniana, Fosteriana e Greigii), riescono a realizzare veri e propri capolavori perfettamente integrati all’architettura, come la “ciambella” di fiori che circonda la fontana Tudor.

La fioritura dei tulipani

In tutto, l’esposizione (la più grande del Regno Unito) si estende per quasi 25 acri e vede “esplodere” otre 110.000 bulbi organizzati per colore e specie. Secondo gli esperti dell’Hampton Court, il momento culmine dell’intera fioritura andrà dal 22 al 30 aprile. Addirittura, se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, si potrà assistere allo sboccio di alcune specie ibridate create appositamente per il Festival.

Londra, il Festival dei Tulipani all'Hampton Court Palace

L’idea alla base dell’evento è quello di celebrare la primavera nel modo più colorato possibile, ammirando anche degli ingegnosi allestimenti in grado di rendere l’esperienza ancora più suggestiva. Per esempio, attraversando i Giardini Reali e gettando uno sguardo lungo le grandi vasche collocate in mezzo al verde, si possono scorgere vasi galleggianti con varietà storiche. Anche intorno alla caffetteria sono inoltre collocate diverse “sculture” realizzate con vasi sospesi.

Come partecipare al Festival dei Tulipani

Per ammirare i tulipani londinesi basta semplicemente recarsi all’Hampton Court Palace, che si trova nel distretto di Richmond Upon Thames, dal mercoledì alla domenica dalle 11 alle 16 fino al 1 maggio. L’ingresso al Festival è compreso nel costo del biglietto che si paga per visitare il complesso, che va dai 33 euro per gli adulti ai 18 euro per i bambini.

Il biglietto in questione include l’accesso a tutte le aree pubbliche del palazzo reale, ai giardini, ai cortili e a due delle attrazioni più gettonate dell’Hampton Court: il labirinto, progettato intorno al 1700 da George London e Henry Wise su commissione di Guglielmo III d’Orange e noto per la sua estrema difficoltà (è ricco di curve e vicoli ciechi), e il Giardino Magico, un luogo pensato per i più piccoli, dove ci si può trovare faccia a faccia con animali misteriosi, esplorare grotte segreti e cimentarsi in assalti e assedi a torri e bastioni.

Londra, il Festival dei Tulipani all'Hampton Court Palace

 

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Le 10 cose da vedere in visita a Siena

Tra le morbide verdi pieghe del paesaggio della Toscana centrale, proprio in quella valle tra le famose colline del Chianti e le Crete Senesi, sorge Siena. Città universalmente nota per il suo palio, che si può scoprire con una visita guidata, dall’assetto urbano medievale, ogni anno attira milioni di turisti da ogni parte del globo: scopriamo insieme cosa la rende unica attraverso 10 cose da vedere a Siena.

Cosa vedere a Siena: la Piazza del Campo

Il meraviglioso borgo medievale di Siena, perfettamente conservato all’interno della rossa cinta muraria, è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 1995: quasi 30 anni fa si era, quindi, già compreso l’inestimabile valore in termini di conservazione di questo imperdibile capoluogo Toscano. Si può visitare Siena anche con un gioco a tema medievale, per scoprire tutte le sue storie e segreti in modo divertente.

Quel che colpisce di Siena è quanto, pur essendosi trasformata a tutti gli effetti in una città, abbia mantenuto integra la sua originalità; a Siena, infatti, non c’è stato uno sviluppo industriale tale da intaccare l’aspetto della cittadina che, vista dall’alto, sembra una cartolina di un’altra epoca: con i suoi edifici di mattoncini rossi su cui si posano le tegole dei tetti ordinati, come copricapi colorati.

Tra le cose da fare a Siena, la prima è ammirare il suo cuore: la piazza del Campo. Con la sua forma a conchiglia ripartita in nove spicchi, ogni anno dal 1200 circa, è il teatro dove si corre il celeberrimo Palio di Siena, durante il quale i fantini a rappresentazione delle varie contrade si sfidano in una competizione a cavallo.

La leggera inclinazione di cui gode la piazza, poi, la rende particolarmente comoda: non è strano incontrare turisti seduti a rifocillarsi osservando l’armonia dello spazio che li circonda..anzi è quasi una sosta obbligatoria in un giorno a Siena!

Il Palazzo Pubblico di Siena

Facendo un piccolo salto indietro nella storia di Siena, la cittadina visse il suo periodo di maggiore splendore sotto il cosiddetto Governo dei Nove: si tratta di una delle principali magistrature della Repubblica di Siena, al potere tra il 1287 e il 1355, anche nota come Buon Governo proprio a sottolineare la magnificenza del suo operato. Fu, infatti, durante questa epoca storia, sotto il Governo dei Nove, che vennero progettati e completati numerosi importanti edifici, tra cui anche il maestoso Palazzo Pubblico.

Tra le cose da vedere a Siena in un giorno, dunque, una visita nello storico palazzo, posto proprio sulla piazza del Campo, non può assolutamente mancare. All’esterno vi colpiranno: le finestre trifore, caratterizzate da tre archetti gotici appoggiati su colonnine, le carditoie – feritoie da cui venivano lanciati sassi durante le battaglie – e i caratteristici muri merlati ricamati come pizzo.

Anche l’interno, poi, non è da meno ospitando oltre al famosissimo “Allegoria ed effetti del buono e del cattivo governo” di Ambrogio Lorenzetti, moltissime opere di artisti del calibro di Simone Martini, Duccio di Buoninsegna, Sodoma e Beccafumi.

La Torre del Mangia

Proprio accanto al palazzo e a completarne l’armonia, un elemento architettonico non di poco rilievo: l’alta e snella Torre del Mangia è un must durante una visita di Siena in un giorno.

Sì ma, chi era il Mangia? Niente di meno che uno dei Nove, avvezzo alla buona cucina e per questo apostrofato con il nomignolo di Mangiaguadagni, accorciato in Mangia!

Con i suoi 88 metri, è la quattordicesima torre italiana per altezza.
La rossa torre civica merlata accoglie, inoltre, un orologio e una grande campana: può essere considerata un naturale parafulmine, per il quantitativo di ferro che contiene nei sostegni di essa!

Il Duomo di Siena

Cosa vedere a Siena? Beh, dopo questo colpo d’occhio sulla Piazza del Campo con annesso Palazzo Pubblico e Torre – elementi simbolo dell’architettura civile- è il caso di esplorare anche l’edificio religioso per eccellenza della città: il Duomo di Siena.

L’imponente Chiesa dedicata a Maria Assunta lascia a bocca aperta già di fronte alla sua maestosa facciata: in stile romanico-gotico italiano, con le tipiche decorazioni Toscane in marmo bianco, rosso di Siena e serpentino di Prato. È curioso osservare, poi, come sulla facciata sia possibile osservate una suddivisione temporale e artistica: la parte inferiore, risalente alla fine del 1200, è opera di Giovanni Pisano; la parte superiore – invece- è stata completata da un’altra mano e in un’altra epoca: Caimano di Crescentino nella prima metà del 1300.

All’interno impossibile non citare la splendida libreria Piccolomini affrescata dal Pinturicchio, da visitare in abbinamento al Duomo con biglietto prioritario, e la vicina cappella Piccolomini che, tra il 1501 e il 1504 vide all’opera tra i maestri che ne completarono la realizzazione, Michelangelo.

Il pavimento del Duomo di Siena

Se l’esterno è già di per sé una meraviglia, sarà però proprio l’interno del Duomo a lasciarvi senza parole. Parliamo, infatti, del pavimento unico nel suo genere, realizzato in graffito. Portato avanti per secoli  tra il 1300 e il 1800 da numerosi artisti senesi, è reso eccezionale dalla tecnica del commesso marmoreo che prevede che il pavimento sia ricoperto di, cosiddette, tarsie rappresentanti le più svariate figure.

Dalle Sibille, alla Lupa che allatta i gemelli, passando per l’Ermete Trismegisto: queste sono solo alcune delle figure intagliate nel pavimento del Duomo di Siena, che però non è sempre fruibile. A causa della sua estrema delicatezza è,  infatti, quasi integralmente protetto con una copertura, ma viene scoperto del tutto da Giugno ad Agosto e per qualche giorno durante il mese di Ottobre. È davvero una cosa da vedere Siena che vale la pena assicurarsi acquistando in anticipo il biglietto!

La porta del cielo

Il nome la dice lunga: a Siena in un giorno è tra le cose che non potete mancare. Si tratta di un percorso di visita sulla sommità della fabbrica del Duomo, che si snoda tra una serie di locali precedentemente inaccessibili, percorsi nei secoli solo dai Grandi Maestri che hanno contribuito alla realizzazione del Duomo. Letteralmente, una passeggiata al di sopra delle volte stellate della chiesa, dentro e fuori dal tempio sacro ammirando panorami suggestivi, scorci incredibili e viste mozzafiato

Il Facciatone del Duomo

Forse non tutti sanno che, intorno all’anno 1339, il Duomo di Siena si accingeva ad andare incontro a un progetto di ampliazione e, quella che oggi è l’attuale Cattedrale, sarebbe stata solo il transetto del Duomo Nuovo. I lavori iniziarono in pompa magna, ma purtroppo in sordina si interruppero a causa di un’epidemia di peste, prima, e per una forte instabilità politica ed economica, poi.

Dell’imponente disegno di ingrandimento, quel che resta quel che resta ad oggi sono solo la nuova navata destra – che attualmente ospita il Museo dell’Opera – e la parete che sarebbe dovuto diventare la nuova facciata del Duomo, il cosiddetto Facciatone.

Colossale, imponente, incompleto ma bellissimo: dall’altro lato del Facciatone – a cui si giunge salendo davvero molti e molti gradini – si gode di una vista mozzafiato su Siena e sulle campagne circostanti. Probabilmente uno dei luoghi privilegiati per guardare il tramonto tingere di rosso il panorama, il Facciatone rientra a pieno titolo tra i posti da visitare a Siena ancora poco conosciuti dalla massa.

Museo dell’Opera del Duomo di Siena

Proprio accanto all’imponente Chiesa, in quella che avrebbe potuto essere la nuova navata destra nel piano di ampliamento, si nasconde il Museo dell’Opera di Siena.

Al suo interno riposano protette dallo scorrere del tempo numerose opere provenienti dal Duomo e dalla Diocesi, frutto dell’ingegno, della passione e della mano di artisti come Jacopo della Rovere, Duccio di Buoninsegna, Giovanni Pisano e Pietro Lorenzetti: per gli appassionati di arte si tratta di una delle cose più importanti da vedere a Siena.

La Basilica Cateriniana di San Domenico

Poco fuori le mura del centro storico, ma comunque raggiungibile a piedi, si erge la grande Basilica Cateriniana di San Domenico.

Sebbene sia legata al culto di San Domenico, al suo interno ospita una cappella in nome di Santa Caterina che custodisce una delle sue reliquie più sacre: la testa della santa donna. Proprio tra le mura di questo luogo, infatti, si sono svolti i maggiori avvenimenti mistici della vita della Santa.

Non si tratta assolutamente di una chiesa sfarzosa e probabilmente l’esterno colpisce più che l’interno, spoglio, molto alto e con un’unica grande navata. Il punto di forza del luogo è la vista privilegiata che offre sull’intero borgo di Siena e i giochi dei riflessi della luce naturale del sole, che rendono il colore dei suoi mattoncini diverso col trascorrere delle ore.

Cose da fare a Siena: assaggiare i Ricciarelli

Ebbene: dopo tanto camminare, salire gradini, ammirare opere, ripercorrere la storia di una delle cittadine più interessanti d’Italia, anche la gola vuole la sua parte e perché non prendersi del tempo per prenotare un tour gastronomico? Visitando Siena in un giorno sarebbe un peccato capitale ripartire senza aver assaggiato almeno un ricciarello, ovvero un piccolo dolce tipico fatto di marzapane e farina di mandorle. Sebbene siano delle preparazioni che vengono tipicamente sfornate durante le feste natalizie, ormai si possono trovare nei negozi di Siena tutto l’anno.

Ma lo sapevate che i Ricciarelli di Siena, nell’ormai lontano 2010, sono stati il primo prodotto dolciario ad ottenere dall’Unione Europea il marchio IGP?

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Wizz Air lancia un abbonamento dedicato ai passeggeri italiani

Wizz Air ha annunciato il lancio di un piano di abbonamento unico nel suo genere in Europa, disponibile esclusivamente per i passeggeri che volano con la compagnia aerea low cost sulle rotte domestiche in Italia e sulle rotte internazionali da e per la Polonia, come parte della fase pilota di lancio. Scopriamo nello specifico di cosa si tratta e da quando sarà attivo.

Un piano di abbonamento unico in Europa

Si chiama WIZZ MultiPass ed è un abbonamento di 6 mesi. Funziona in questo modo: è suddiviso in sei pagamenti mensili fissi, e permetterà ai viaggiatori di ottenere un biglietto di sola andata o di andata e ritorno al mese. L’abbonamento sarà attivo da maggio, con la possibilità scegliere tra quattro diversi piani di sottoscrizione:

  • solo biglietto
  • biglietto e WIZZ priority
  • biglietto e un bagaglio in stiva da 20 kg
  • pacchetto completo, che include tutti i suddetti servizi

Come per un normale biglietto Wizz Air, i servizi aggiuntivi possono essere acquistati e aggiunti alla prenotazione prima del volo. I passeggeri avranno l’opportunità di prenotare un volo subito dopo la sottoscrizione dell’abbonamento e di effettuare il loro primo viaggio già cinque giorni dopo. Per fare un esempio, con un abbonamento che inizia il primo giorno del mese, i clienti potranno prendere un volo a partire dal sesto giorno del mese e per i successivi 30 o 31 giorni. L’abbonamento si rinnoverà ogni primo giorno del mese. Sul sito della compagnia si ricorda che sarà possibile prenotare viaggi solo fino a 5 giorni prima della partenza dei voli.

Usufruendo dello speciale Pass, i viaggiatori otterranno un prezzo fisso per i voli e i prodotti aggiuntivi per il periodo di abbonamento, anche in alta stagione. Un ottimo modo per esplorare alcune delle destinazioni italiane più amate dai turisti o per combinare viaggi d’affari e di piacere anche in piena estate. Un altro vantaggio offerto dall’abbonamento, è che non sarà necessario monitorare i prezzi e pianificare con largo anticipo per assicurarsi voli più economici. In questo modo, diventerà molto facile  patire per  una vacanza last-minute in Italia o per andare a un importante incontro di lavoro.

Le nuove rotte per l’estate 2023

All’inizio di quest’anno, Wizz Air ha annunciato un’ulteriore espansione nel nostro Paese, destinando tre dei suoi nuovi aeromobili Airbus A321neo alle sue basi italiane, due a Roma Fiumicino e uno a Milano Malpensa, per consentire il lancio di quattro nuove rotte, a partire dall’estate 2023, e l’aumento delle frequenze su due rotte.

Il numero di rotte della compagnia aerea da Roma salirà, così, ad un totale di 67 nell’estate 2023. Nello specifico, si potrà volare da Roma a Funchal (Portogallo) e Memmingen (Germania). Inoltre, la capacità aggiuntiva permetterà alla compagnia low cost di aumentare la frequenza dei voli dalla base di Roma verso Barcellona, Parigi Orly, Dortmund e Praga. Quest’estate, inoltre, il vettore ungherese lancerà una nuova rotta da Roma a Vilnius, splendida capitale della Lituania.

A partire da luglio 2023, Milano Malpensa riceverà un ulteriore aeromobile, diventando così una base con sette aerei, con l’introduzione di due nuove rotte verso Abu Dhabi e Madrid . Con questa espansione la compagnia aerea opererà un totale di 37 rotte dallo scalo milanese verso 22 Paesi in Europa e Medio Oriente.

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“Good Morning Londra”, il tour per scoprire incantevoli meraviglie del Regno Unito

Il Regno Unito, e in particolare Londra, è una delle mete più gettonate dai turisti di tutto il mondo. Quest’anno, grazie all’incoronazione di re Carlo, questa zona del nostro pianeta si vestirà dei suoi abiti e colori più belli, tanto che non c’è momento più adeguato per andarla a scoprire. La buona notizia è che esiste un tour, che porta il nome di “Good Morning Londra”, che tocca diversi luoghi del cuore della Famiglia Reale, ma anche tante altre località che da sole valgono il viaggio.

Buckingham Palace

Fonte: Caldana Europe Travel

Buckingham Palace

Il viaggio da fare assolutamente quest’anno

Caldana Europe Travel è un tour operator specializzato nell’organizzazione di viaggi guidati in Italia e in Europa per famiglie, coppie, single e grandi gruppi. Gli itinerari proposti sono tantissimi e uno più interessante dell’altro, ma oggi vogliamo concentrarci sulle meraviglie della Gran Bretagna che, in questo 2023, diventano più raggianti che mai.

Il tour operator organizza infatti “Good Morning Londra”, il tour che porta sì a scoprire gli angoli più suggestivi della città, ma anche le imponenti scogliere di Dover, la sconfinata campagna locale, le eleganze dell’universitaria Oxford e molto altro ancora (compresi alcuni luoghi particolarmente cari alla storia e alla cultura inglese).

“Good Morning Londra”, le tappe del tour

Con il tour “Good Morning Londra” di Caldana Europe Travel i viaggiatori avranno la fantastica occasione di scoprire le candide scogliere di Dover, capolavori della natura immortalate da poeti e cantanti, che si affacciano sull’affascinante Canale della Manica.

Si partirà poi alla volta di una delle città più amate del pianeta Terra: la raffinata Londra, dove si passerà dal visitare il famoso Big Ben, alla sontuosità di Trafalgar Square. Non mancheranno soste tra i colori sgargianti di Piccadilly Circus, le raffinatezze di Buckingham Palace per poi arrivare ad un vero e proprio capolavoro annoverato persino dall’Unesco nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità: l’Abbazia di Westminster, un posto che trasuda di storia come pochi altri luoghi al mondo.

Piccadilly Circus

Fonte: Caldana Europe Travel

Piccadilly Circus

Un’altra tappa di questo interessante tour sarà Oxford, rinomata cittadina universitaria che sfoggia anche la più antica biblioteca della Gran Bretagna. Da queste parti sarà d’obbligo una visita al Palazzo di Blenheim, casa natale e residenza di Sir Winston Churchill, che viene da molti considerata una sorta di Versailles inglese.

Università di Oxford

Fonte: Caldana Europe Travel

Università di Oxford

Ma prima di raggiungere questo angolo d’Inghilterra dai profili più che magici, si avrà l’occasione di attraversare la regione delle Cotswolds che, inevitabilmente, conquisterà il vostro cuore grazie ai suoi poetici paesaggi puntellati di villaggi con case in pietra e angoli altamente romantici.

Si ritornerà di nuovo a Londra per scoprire la sua fantastica Torre in cui sono custoditi i Gioielli della Corona che ancora oggi sono utilizzati per l’incoronazione di re e regine, tra cui antiche corone, scettri, spade, bracciali, anelli e diamanti.

Il giorno seguente si partirà alla volta di Canterbury, una delle città più antiche d’Inghilterra, nota per la sua superba cattedrale dove, nell’ormai lontanissimo 1170, fu assassinato l’Arcivescovo Thomas Becket per volere di Re Enrico II.

Subito dopo si viaggerà alla volta di Metz, un maestoso comune francese da cui si ripartirà per tornare a casa, facendo però una sosta presso Riquewihr, un delizioso villaggio alsaziano noto per essere il paese della “Bella e la Bestia”.

L’anno dell’incoronazione; i luoghi più rappresentativi

Fare questo splendido tour di 7 giorni quest’anno vuol dire poter toccare con mano la storia antica e attuale della Famiglia Reale. Sono numerosi i posti legati ai membri della Royal Family che si ammireranno durante l’itinerario e che da secoli rivestono un ruolo fondamentale nella loro vita.

Un esempio è la spettacolare Abbazia di Westminster, a Londra, dove il 74enne ex principe del Galles diventerà il nuovo sovrano d’Inghilterra. Qui, prima di lui e molto probabilmente anche dopo, dal lontano 1066 si svolgono tutte le incoronazioni della nazione e i funerali di stato, un luogo che senza ombra di dubbio permette di comprendere più a fondo la cultura e la storia di questo Paese.

Abbazia di Westminster

Fonte: Caldana Europe Travel

Abbazia di Westminster

Altrettanto speciale sarà la visita alla Torre di Londra, una splendida fortezza che si trova in centro città che nel corso degli anni è stata la residenza dei re e delle regine inglesi, ma anche armeria, fortezza e temibile prigione, un posto dove la storia non manca di certo e al cui interno è conservato un numero pressoché infinito di meraviglie, tra cui i Gioielli della Corona.

Torre di Londra

Fonte: Caldana Europe Travel

Torre di Londra

Inutile specificare che si tratta di una collezione mozzafiato di oggetti dal valore inestimabile. Alcuni dei preziosissimi diamanti, tra le altre cose, sono ancora regolarmente utilizzati in occasione di importanti cerimonie nazionali della Famiglia Reale come, per esempio, l’apertura del Parlamento.

Gioielli della Corona

Fonte: Caldana Europe Travel

Gioielli della Corona

Il tour “Good Morning Londra” di Caldana Europe Travel permette di scoprire uno spaccato d’Inghilterra eccezionale, luoghi dalla bellezza irresistibile e dove la storia si può respirare e toccare con mano in ogni angolo.

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37 chilometri tra muri di neve: il tetto del Giappone è spettacolare

La frenesia e i colori fluo di Shibuya, la vita notturna dei quartieri di Osaka, la spiritualità di Kyoto, la straordinaria delicatezza dei fiori di ciliegio: spesso, quando si pensa al Giappone, questo è (quasi) tutto ciò che si tende a immaginare. E se vi dicessimo che in realtà c’è di più, che esiste un luogo a un passo dal cielo in grado di far pensare a chi lo visita di essere stato teletrasportato nei più incontaminati paesaggi dell’Islanda o dell’Antartide?

No, non è un sogno e non è fantascienza: è il Tateyama Kurobe Alpine Route, un percorso turistico che dal 1971 attrae migliaia di persone e che offre a chi lo visita la possibilità di fare un’esperienza unica, toccando con mano alte pareti di neve, bevendo sake caldo e immergendosi in rigeneranti acque termali.

Le alte pareti e i sentieri

Chiamato anche “Tetto del Giappone“, il Tateyama Kurobe Alpine Route non è un luogo accessibile tutto l’anno. Nei mesi fra luglio e marzo resta rigorosamente chiuso al pubblico, cosa che permette all’ente che lo gestisce un corretto controllo delle abbondanti quantità di neve che cadono durante il periodo più freddo.

Proprio questo controllo, così accurato, ha portato alla creazione di una strada lunga in tutto 37 chilometri e contraddistinta da alte pareti di neve mista a roccia, ormai solidamente stratificata. Così, dal mese di aprile fino al mese di giugno il Tateyama Kurobe Alpine Route apre al pubblico in completa sicurezza.

Il Tateyama Kurobe Alpine Rout, chiamato anche "Tetto del Giappone"

Le pareti, che prendono il nome di Yukino-ōtani, si elevano da 15 a 20 metri di altezza e fiancheggiano buona parte del percorso e degli almeno ventisette sentieri che suddividono l’area in piccole zone. In alcuni casi sono state trasformate in veri e propri tunnel all’interno dei quali è possibile entrare, non troppo lunghi ma sicuramente incantevoli per via della luce cangiante e dei giochi di luce che i raggi di Sole creano in base all’ora del giorno.

Esplorare il “Tetto del Giappone”

Per chi fosse interessato a fare l’esperienza, giungere all’ingresso di questo luogo così suggestivo è molto facile: basta arrivare, in treno, alle stazioni di Ogizawa o Tateyama e prendere l’apposito bus. Una volta arrivati, basta non farsi sopraffare dalla bellezza del luogo e rimanere concentrati quel tanto che serve a decidere come esplorare l’area. I visitatori, infatti, possono scegliere di esplorare il percorso e l’area circostante in completa autonomia o di partecipare a escursioni, tour guidati e passeggiate a tema.

Una serie di indicazioni segnalano fin dove è possibile spingersi e guidano il cammino portando verso diverse destinazioni: si va dal tempio giapponese di Oyama, dove si può ricevere una speciale benedizione e bere un sake bollente, all’onsen di Tateyama, noto per i bagni sulfurei, passando per la zona commerciale di Murodo, dove si possono acquistare souvenir e ci si può ristorare con un buon ramen.

Uno scorcio del Tateyama Kurobe Alpine, detto anche Tetto del Giappone"

Durante il periodo di apertura del percorso si svolge anche il cosiddetto Yuki no Otani Festival [Festival del corridoio innevato ndr], che si divide in due macro-eventi: dal 15 aprile al 21 maggio si può visitare la parte più gelida e selvaggia del Tateyama Kurobe Alpine Route, mentre dal 22 maggio al 15 giugno, quando il clima è più caldo, ci si può spingere insieme alle guide verso il lago Mikurigaike, punteggiato di ghiaccio galleggiante, e partecipare alla “caccia” al gallo cedrone e alla pernice bianca.

L’avvistamento di questi due uccelli è raro, ma secondo le usanze del luogo cercarli è di buon auspicio e, qualora si dovessero avvistare, si dice che si venga premiati con un’enorme fortuna. Che sia verità o leggenda, tentar non nuoce!

Gli scorci del Tateyama Kurobe Alpine Route

Se ciò che abbiamo già detto non fosse un motivo sufficiente per pensare a un viaggio in questo luogo meraviglioso dove le regole dello spazio e del tempo sembrano non valere, l’area del Tateyama Kurobe Alpine Route ha anche altri notevoli pregi: degli scorci incontaminati, non segnati dall’impatto umano, visitabili in base alla settimana in cui lo si sta visitando. Un esempio straordinario è la pianura di Midagahara, una vasta distesa che comprende dei laghetti blu, talmente cristallini da potersi specchiare nelle loro acque (o nei loro ghiacci).

Un altro esempio sono le cascate Shōmyō (che, per altro, sono le più alte del Giappone), che oltre a essere raggiungibili facilmente grazie a un pendio non troppo difficile da percorrere, sono ammirabili grazie a un ponte di legno sospeso.

Il Tateyama Kurobe Alpine Rout, chiamato anche "Tetto del Giappone"

Se, alla fine, state pensando si visitare questo luogo incantevole, non dimenticate di indossare l’abbigliamento adatto. E non lasciate a casa gli occhiali da sole: il riverbero dei raggi solari sulla neve, infatti, è così abbagliante da richiedere anche una protezione per gli occhi. Buon viaggio!

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Barriere Coralline Notizie Viaggi

È stata scoperta una maestosa e incontaminata barriera corallina

La terraferma nasconde tantissimi tesori che devono ancora essere scoperti, ma a celarli altrettanti – e spesso più difficili da trovare – sono i fondali marini. Non a caso la nuova scoperta di cui vi stiamo per parlare è avvenuta nelle acque profonde di una riserva marina spettacolare, e si tratta di una maestosa e incontaminata barriera corallina.

La barriera corallina rinvenuta alle Galapagos

Al largo della Riserva Marina delle Galapagos è stata individuata una barriera corallina di cui, fino a questo memento, non si sapeva assolutamente nulla. Tale meraviglia della natura è infatti situata in cima a una montagna sottomarina che non era ancora mai stata esplorata.

Ciò che è emerso è una barriera corallina che vanta oltre il 50% della struttura costituita da corallo vivo, un dato eccezionale per le profondità in cui è stata rinvenuta.

La spedizione scientifica GalapagosDeep2023 si è infatti imbattuta nella prima barriera corallina al mondo totalmente incontaminata, con una lunghezza di più o meno 2 km e a circa 400 metri sulla cima di una montagna sottomarina.

Gli artefici della scoperta

A fare questa scoperta a dir poco straordinaria sono stati gli esperti di GalapagosDeep2023, ovvero un team di scienziati della Woods Hole Oceanographic Institution, dell’Università di Bristol, della Boise State University e dell’Università dell’Essex. Un lavoro certosino e che è avvenuto in collaborazione con la Direzione del Parco Nazionale delle Galapagos, la Fondazione Charles Darwin e l’Istituto Oceanografico e Antartico della Marina Militare Ecuadoriana.

Fino a non molto tempo fa si pensava che Wellington Reef, spettacolo della natura situato al largo della costa di Darwin, fosse l’unica barriera corallina sopravvissuta El Niño del 1982-1983, un fenomeno climatico periodico che ha provocato un forte riscaldamento delle acque dell’Oceano Pacifico Centro-Meridionale e Orientale e che, a sua volta, ha causato siccità, inondazioni e un numero indefinito di uragani: ha avuto un impatto economico globale  di oltre 8 miliardi di dollari

Ma grazie a questa nuova scoperta è possibile affermare che le comunità coralline in acque protette sopravvivono da secoli, e nonostante tutto, nelle profondità della Riserva Marina delle Galapagos.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavori

Come vi abbiamo accennato questo rinvenimento è assolutamente importantissimo tanto che José Dávalos, ministro dell’Ambiente, dell’Acqua e della Transizione Ecologica dell’Ecuador, ha scritto su Twitter: “Ancora una volta le Galapagos ci sorprendono! Una spedizione scientifica scopre la prima barriera corallina totalmente incontaminata, lunga circa 2 km, a circa 400 metri sulla cima di una montagna sottomarina, con abbondante vita marina”. Ha poi continuato sottolineando: “Questi spazi sono importanti perché rappresentano aree di rifugio e di alimentazione per le specie di acque profonde, sostenendo la vita di queste popolazioni diverse e potenzialmente uniche”.

Stuart Banks, ricercatore della Charles Darwin Foundation e anche uno dei partecipanti alla spedizione, ci ha invece tenuto a specificare che: “L’aspetto affascinante di queste barriere coralline è che sono antiche, indisturbate da secoli o migliaia di anni e sostanzialmente incontaminate, a differenza di quelle che si trovano in molte altre parti degli oceani del mondo. Nelle spedizioni moderne è stato esplorato meno del 5% delle acque aperte della Riserva Marina, quindi è possibile che ci siano altre barriere coralline come questa”.

E noi speriamo di scoprirlo presto.

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Ischia isole Posti incredibili Viaggi

A Ischia c’è un isolotto che somiglia ad un fungo

C’è un’isola nel nostro Paese che è un vero e proprio tripudio di colori e angoli che sono uno più bello dell’altro. Il posto in questione è la splendida Ischia, un lembo di terra appartenente alla regione Campania che, tra le sue acque cristalline, vede spuntare una specie di isolotto che assomiglia a un fungo.

Il Fungo di Ischia

Si chiama proprio il “Fungo di Ischia” ed è un considerevole masso di tufo che in passato si è staccato dal Monte Epomeo, la cima più alta di Ischia grazie ai suoi 789 metri di altitudine, e che si è rotolato in mare. Certo, non ha sempre avuto la forma bizzarra di un fungo, ma il lungo lavoro delle erosioni marine nel corso del tempo lo ha reso così particolare.

Oggigiorno è il simbolo di Lacco Ameno, il comune più piccolo di questo fazzoletto di terra, che sbuca fiero dai margini di una scogliera.

Un vero e proprio blocco tufaceo che ai suoi piedi cela anche una piccola spiaggetta in cui rilassarsi e godersi questa località. È quindi solo grazie a Madre Natura che oggi Ischia può vantare una formazione rocciosa così unica nel suo genere.

Ischia fungo

Fonte: iStock

Il “Fungo di Ischia”

Le leggende del Fungo di Lacco Ameno

Un posto così particolare non poteva di certo essere esente da curiose storie e leggende che hanno contribuito a renderlo ancor più interessante.

Una di queste è stata spiegata dal poeta ischiatano Giovan Giuseppe Cervera e narra che sotto alla superficie di questo fungo di roccia giacciono due giovani innamorati che sfortunatamente sono tragicamente annegati mentre cercavano di prendere il largo per realizzare il loro più intimo sogno d’amore. Il Fungo di Lacco Ameno sarebbe quindi un sepolcro, ma anche l’eterno simbolo di questa profonda unione.

La più antica di tutte racconta invece di Tifone, una divinità che rappresenta le straordinarie forze vulcaniche e che è anche il padre dei venti più forti che esistano, che fu colui che diede vita all’Isola di Ischia.

La leggenda narra infatti che la stessa Isola di Ischia sia nata a seguito della lotta tra  Titani e Giove. Quest’ultimo, particolarmente innervosito, decise di scagliare un monte che cadde in mare vicino alla spiaggia di Miseno contro il temibile Tifone.

E per gli ischitani Tifone non è una divinità di poco conto: le acque di Ischia sono un vero e proprio contenitore di tutta la sua forza, comprese le incredibili sorgenti termali.

Cosa visitare a Ischia oltre al Fungo di Lacco Ameno

Ischia, oltre alla pittoresca scultura a cielo aperto a forma di fungo, ha davvero una miriade di luoghi incantevoli e di attività da fare. Abbiamo selezionato alcuni dei posti da visitare assolutamente a partire dal suo maestoso Castello Aragonese che sembra plasmarsi con perfetta armonia con la roccia in cui sorge.

Le attrazioni imperdibili

Il Castello Aragonese di Ischia è raggiungibile solo tramite un ponte e regala un panorama a dir poco mozzafiato insieme ai resti della Cattedrale dell’Assunta, la chiesa dell’Immacolata e il cimitero delle suore Clarisse.

Il Castello Aragonese di Ischia

Fonte: iStock

Il bellissimo Castello Aragonese di Ischia

Molto interessante è anche il borgo di Sant’Angelo che è in grado di conquistare all’istante il cuore dei suoi visitatori grazie a una moltitudine di cassette colorate.

Poi ancora la Chiesetta del Soccorso a Forio che, oltre a essere a picco sul mare, si innalza nei cieli creando un magico contrasto grazie al bianco della sua muratura.

Imperdibili sono anche i Giardini La Mortella che sono persino stati premiato nel 2004 come “Giardino più bello d’Italia” dalla rivista Briggs&Stratton. Si tratta di un parco che custodisce gelosamente migliaia di piante mediterranee e tropicali e in cui, in alcuni periodo dell’anno, si svolgono anche concerti di musica classica e da camera. Degni di nota al suo interno sono senza ombra di dubbio il giardino delle Aloe, la roccia di Sir William, il Nymphaeum, il Tempio del sole, la cascata del coccodrillo e molto altro ancora.

Le terme di Ischia

Ischia è anche uno scrigno di sorgenti termali, molte delle quali prendono vita in contesti ambientali di una pregevolezza e bellezza che risulta persino difficile da descrivere.

Tra le varie non si possono non nominare i Giardini Termali Poseidon, i Giardini di Afrodite e le Terme di Castiglione, tutte meravigliose realtà che offrono piscine con acqua di diversa temperatura, cascate, saune e persino l’accesso al mare attraverso una spiaggia privata.

Da non dimenticare è anche la Baia di Sorgeto che vanta una caratteristica assolutamente irresistibile: si può fare il bagno in una sorgente di acqua calda che si mescola a quella fresca del mare. Seppur raggiungibile tramite 234 scalini, questo posto vale da solo il viaggio

Al mare a Ischia

È pressoché impossibile visitare Ischia e decidere di non concedersi qualche rilassante momento su una delle sue spiagge paradisiache.

Sono diverse e una più particolare dell’altra, ma se dobbiamo fare una selezione non possiamo non nominarvi la Chiaia a Forio, il posto perfetto da vivere anche in famiglia poiché è una delle distese più grandi e comode di tutta l’isola.

Simile, ma comunque diversa, è la Spiaggia di Barano d’Ischia che si estende per circa 3 chilometri. Si sviluppa tra il limpido mare e gli imponenti monti e, per non farsi mancare niente, nel suo ultimo tratto sconfina nel comune di Serrara Fontana dove poter ammirare il singolare fenomeno isolano delle fumarole.

A dir poco divina è la Baia di San Montano che regala acqua limpida dalle mille sfumature di verde e sabbia fine e dorata. Per chi vuole invece vivere la sensazioni di prendere il sole in quello che un tempo era un villaggio di pescatori è perfetta la Spiaggia di Sant’Angelo di Ischia che, oltre a sembrare una specie di isolotto a se, regala anche una piccola distesa di sabbia privata ricca di bar, ristoranti e tutto quello di cui si può aver bisogno.

Infine, vi consigliamo di fare un salto verso la Spiaggia di Cava dell’Isola che sorge tra due sontuosi promontori di roccia tufacee e che è molto amata dal turismo giovanile.

Insomma, Ischia con il suo meraviglioso isolotto a forma di fungo e con tutte le sue altre meraviglie da visitare deve necessariamente finire sulla vostra lista dei desideri dedicata ai viaggi.

spiagge di ischia

Fonte: iStock

La Spiaggia di Sant’Angelo di Ischia
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Idee di Viaggio Viaggi

In questa città puoi incontrare i netturbini samurai. Li conosci?

Non solo di favole della buonanotte e di cartoni della Walt Disney è stata popolata la nostra infanzia, ma anche di anime, opere di animazione di produzione giapponese che ci hanno tenuto compagnia sin da quando eravamo bambini.

La passione nei confronti dei film di animazione, intendiamoci, non è solo prerogativa dei più piccoli, ma al contrario raccoglie ancora oggi il consenso di tantissimi adulti un po’ perché non si smette mai di sognare, un po’ perché le vicende delle serie animate sanno essere davvero appassionanti.

Se siete amanti delle produzioni animate made in Giappone, allora, non potete non organizzare quanto prima un viaggio a Tokyo. Con i suoi numerosi concept store, e i Gomihiroi Samurai che si possono incontrare tra le strade, l’affollata capitale del Giappone si riconferma come la città pop per antonomasia. Ecco tutte le novità che vi attendono.

Bentornati a Tokyo

Organizzare un viaggio a Tokyo è sempre un’ottima idea. La straordinaria e cosmopolita capitale del Giappone, infatti, ospita tutta una serie di attrazioni incredibili da visitare almeno una volta nella vita. Qui il passato e il futuro si fondono dando vita a uno scenario urbano mozzafiato. Da una parte i futuristici grattacieli illuminati dalle luci al neon, dall’altra i templi storici, i musei e il patrimonio naturalistico che si snoda appena al di fuori dal nucleo urbano.

Le cose da fare e da vedere a Tokyo sono tantissime, e passano anche per la cultura e le tradizioni che da sempre appartengono al Paese del Sol levante e che, proprio tra le strade della capitale, trasudano in ogni dove. E se siete appassionati di anime, questo è certo, una volta arrivati in città vi sentirete proprio come i protagonisti delle vostre serie preferite.

Samurai netturbini e concept store dedicati agli anime

Anche una semplice passeggiata in città, nel Paese del Sol levante, può trasformarsi in un’incredibile e suggestiva esperienza. E questo è vero soprattutto a Tokyo, nella città dall’anima pop.

Tra le strade della capitale, infatti, è possibile incontrare dei samurai con tanto di kimono. Si tratta dei Gomihiroi Samurai, gli indomiti difensori della nettezza urbana. I netturbini della città, infatti, hanno abbracciato in tutto e per tutto l’anima pop della capitale, indossando gli abiti dei guerrieri per portare a termine una missione: garantire la pulizia degli spazi pubblici.

Goto Ikki, Keisuke e Kaz Kobayashi, sono i tre samurai della città, quelli che tra balzi e fendenti, che imitano in tutto e per tutto le coreografie di combattimento degli anime, tengono pulita la città. Si tratta di vere e star in città, conosciute anche nel resto del mondo. I loro profili social, infatti, sono raggiunti ogni giorno da migliaia di follower.

Ma non è l’unico aspetto pop che potete toccare con mano una volta giunti in città. Tokyo, infatti, pullula di concept store dedicati agli anime. Se siete appassionati di  opere di animazione di produzione giapponese, allora, non potete perdere la zona di Ikebukuro, una vero e proprio punto di riferimento per le tendenza della cultura pop.

Proprio qui, infatti, esiste Animate Ikebukuro, uno dei più importanti flagship shop, a livello mondiale, dedicato agli anime che ha come obiettivo proprio quello di diffondere e promuovere questa cultura nel Paese, e al di fuori di questo.