Sta per partire un’esperienza unica in Italia: l’incredibile e suggestiva possibilità di andare in mountain bike dentro una miniera, nel ventre della Terra, lungo la Galleria Gianna di Prali, scavata dai minatori della Val Germanasca per cercare il talco.
Si tratta di “Bike e Mine“, all’interno dell’antica miniera appartenente all’Ecomuseo delle Miniere di Talco della Val Germanasca: un’occasione che prenderà il via domenica 30 aprile e, poi, durante la stagione primaverile ed estiva, il 7, 13, 20 e 28 maggio, il 10 giugno, il 1 e 9 luglio, il 3 settembre.
È un percorso medio facile di circa 15 chilometri, in compagnia di un accompagnatore cicloturistico, percorribile sia con la propria mountain bike sia con l’e-bike e che può prevedere anche il pranzo: il ritrovo è per le ore 9 a Prali, si parte attraversando su due ruote la miniera Gianna, lunga circa due chilometri, una delle rare gallerie minerarie “one way”, ovvero si entra da una valle, quella di Prali (la stazione turistica più conosciuta) e si esce nella valle parallela, quella di Salza, bella e riservata, con offerte gastronomiche e curiosità di rilievo.
Si sbuca, poi, in località Antouard, a Salza di Pinerolo, per salire al Colle delle Fontane.
Un sogno diventato realtà
La proposta, nata dalla sinergia tra Consorzio Turistico Pinerolese e Valli ed Ecomuseo, è “un’esperienza unica a livello italiano sia per la tipologia di proposta sia per le caratteristiche della miniera” come ricorda Rossana Turina, presidente del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli.
Il sogno visionario di mantenere vive le Miniere di Talco della Val Germanasca, a Prali, si è concretizzato esattamente 25 anni fa con l’apertura dell’Ecomuseo Miniere di Talco della Val Germanasca e del Chisone, chiamato anche Scopriminiera, “nato per preservare uno dei simboli identitari del territorio” e che” accoglie ogni anno migliaia di studenti e di famiglie nel periodo da marzo a novembre» come sottolinea la presidente, Laura Sottovia.
Per i visitatori è una scoperta sorprendente e indimenticabile mentre per gli abitanti della valle è la memoria radicata di un riscatto sociale: la figura del contadino-minatore.
Oggi, la coinvolgente proposta di un tour in mountain bike lungo le gallerie scavate dai minatori del talco va ad aggiungere attrattiva e interesse a uno dei simboli di Prali, comune di 262 abitanti a 72 chilometri a sud-ovest di Torino.
La valorizzazione del patrimonio minerario
Le miniere di Prali rappresentano un unicum a livello storico e geologico: occorre, infatti, tornare a 260 milioni di anni fa, quando nacquero le Alpi dallo scontro delle due placche tettoniche dell’Africa e dell’Eurasia: la linea dei Margini Convergenti dell’impatto coinvolse proprio quel tratto di Alpi che rende oggi l’Ecomuseo una rarità geologica straordinaria.
“Scoprialpi” è la galleria che racchiude tale fenomeno (ancora poco conosciuto in Italia) che custodisce la prova materiale della linea di scontro delle due placche. La roccia della galleria, nel punto dove i margini si accartocciarono l’uno contro l’altro, spinti da forze immense, diverge completamente dalla roccia circostante: nella struttura, nella densità e in vari fenomeni marginali.
All’interno dell’Ecomuseo è possibile toccare con mano un avvenimento di simile portata e, al contempo, andare alla scoperta della vita e del lavoro dei minatori della Val Germanasca, adesso anche in sella alle due ruote.