Categorie
hotel Posti incredibili Viaggi

Dormire tra le onde dell’oceano nell’hotel più piccolo del mondo

Le esperienze di viaggio, quelle uniche, straordinarie e indelebili, passano anche per gli alloggi. Stanze, strutture ricettive e case da affittare, infatti, non sono più soltanto i luoghi del riposo e del ristoro, ma veri e propri elementi caratterizzanti dell’intera avventura.

Lo abbiamo imparato alloggiando nelle case sugli alberi, nei glamping di lusso e nelle baite immerse nella natura. E poi, ancora, in tutte quelle strutture ricettive stravaganti, bizzarre e spettacolari. E oggi è proprio in uno di questi luoghi che vogliamo portarvi, una struttura solitaria e selvaggia che permette di dormire tra le onde dell’oceano e che è entrata nel Guinness World Records come l’hotel più piccolo del mondo. Pronti a vivere un’esperienza mozzafiato?

Dormire alle Canarie, nell’hotel più piccolo del mondo

Per vivere questa avventura al di fuori dall’ordinario dobbiamo recarci in uno dei posti più suggestivi e affascinanti del mondo. Stiamo parlando di El Hierro, la piccola e selvaggia isola delle Canarie. Organizzare un viaggio qui, in qualsiasi periodo dell’anno e in ogni stagione, è sempre un’ottima idea. Ad attendere i viaggiatori, infatti, ci sono paesaggi di una bellezza indescrivibile.

Scogliere frastagliate a strapiombo sul mare, paesaggi vulcanici e boschi di pini, piscine naturali e spiagge dorate bagnate dalle acque turchesi e cristalline dell’oceano, un patrimonio naturalistico immenso, quello che appartiene a quest’isola, che fa di El Hierro un vero e proprio paradiso terrestre tutto da scoprire.

E se tutto questo non dovesse bastarvi, sappiate che potete rendere ancora più straordinario il vostro viaggio a El Hierro alloggiando in un hotel davvero speciale. Non uno qualunque, ma quello entrato nel Guinness World Record come l’hotel più piccolo del mondo. Una struttura ricettiva solitaria e selvaggia posta in una posizione privilegiata che permette di dormire tra le onde dell’oceano. Trascorrere la notte qui, questo è chiaro, è un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita.

Dormire tra le onde dell’oceano

Ci troviamo al cospetto dell’Hotel Puntagrande, una struttura ricettiva adagiata su una lingua di roccia che si fonde con l’oceano selvaggio. L’edificio, dichiarato dal Governo dell’arcipelago spagnolo come bene di interesse culturale, ha una storia antichissima e affascinante.

Situata a La Frontera, nell’isola di El Hierro, la struttura è stata costruita nel 1830. Si trattava di una casa di circa 40 metri quadri, la prima e l’unica in questa zona dell’isola, che poi è stata ampliata e trasformata in un hotel a due piani, una delle strutture ricettive più esclusive e suggestive delle Isole Canarie e del mondo intero.

L’hotel in questi anni ha catturato l’attenzione di migliaia di viaggiatori, non solo per essere entrato nel Guinnes dei primati come l’hotel più piccolo del mondo nel 1989, ma anche per la sua posizione privilegiata e completamente immersa in uno dei paesaggi più spettacoli dell’isola.

L’hotel più piccolo del mondo è dotato di 5 stanze, 3 camere e una suite, costruite in pietra lavica e tutte affacciate direttamente sull’Oceano Atlantico, lontano da ogni insediamento urbano e industriale. Alloggiare qui, e risvegliarsi con il suono delle onde dell’oceano è un’esperienza unica, fatta di natura, bellezza e libertà.

Categorie
castelli Idee di Viaggio Viaggi

Marina di Miramare, un castello nell’area protetta

Miramare è un elegante quartiere del comune di Trieste che prende il nome da un sontuoso Castello che proprio qui è localizzato. Attorno ad esso si estende l’omonima riserva naturale marina che è davvero particolare e la cui bellezza, da qualsiasi angolo venga ammirata, non può che far innamorare chiunque.

La riserva marina di Miramare a Trieste

La meravigliosa riserva marina di Miramare a Trieste, oggi Area Marina Protetta, è stato il primo parco marino istituito in Italia nell’orami lontano 1986. Si tratta di una zona di protezione integrale che è formata da roccia calcarea tipica del Carso, territorio di cui il promontorio di Miramare rappresenta una piccola estensione del litorale.

Gestita da WWF Italia su delega del Ministero dell’Ambiente, vanta microambienti specifici che si possono suddividere in quattro zone differenti:

  • ambiente di marea;
  • ambiente detritico e di scogliera;
  • fondali sabbiosi e fangosi;
  • dominio pelagico.

È perciò un angolo del nostro Paese che rappresenta a tutti gli effetti un affascinante concentrato di biodiversità di habitat e di specie particolari.

riserva marina di Miramare

Fonte: iStock

Un angolo della riserva marina di Miramare

Per capire di cosa stiamo parlando, a disposizione del viaggiatore c’è il Museo Immersivo dell’Area Marina Protetta di Miramare (BioMa) che con i suoi due piani unisce uno spazio espositivo con un ampio laboratorio didattico pensato per i visitatori più piccoli.

Un luogo che riesce a far vivere un’esperienza immersiva negli ambienti che caratterizzano la costa, grazie a realistiche rappresentazioni e riproduzioni di numerose specie marine a grandezza naturale.

Ma senza ombra di dubbio il modo più indicato per conoscere a fondo la riserva marina di Miramare di Trieste è il seawatching: ogni anno, durante i mesi estivi, è possibile organizzare con lo staff del WWF delle immersioni nell’Area Marina Protetta in modo da osservare al meglio le centinaia di specie animali e vegetali che popolano queste limpide acque italiane.

Il Castello di Miramare

All’interno di questa spettacolare riserva svetta, in tutto il suo inquantificabile splendore, il Castello di Miramare. Affacciato sulle placide e cristalline acque del Mar Adriatico, si erge maestoso e circondato da un rigoglioso parco. La sua edificazione risale alla metà dell’Ottocento e per molti è in assoluto uno dei manieri più belli di tutto il nostro Paese.

Dal colore bianco-avorio, era la dimora dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo, fratello dell’imperatore Francesco Giuseppe, e della sua sposa, Carlotta di Sassonia Coburgo-Gotha, principessa del Belgio, mentre oggigiorno è una sintesi perfetta tra natura e arte, grazie anche alla presenza del mare.

Al suo interno prede vita un museo che conta più di ventidue sale tra cui le stanze di Massimiliano d’Asbugo e consorte, le camere per gli ospiti con gli arredi originali risalenti alla metà del XIX secolo e la sala del trono recentemente restaurata.

Castello di Miramare trieste

Fonte: iStock – Ph: 8020

Il bellissimo Castello di Miramare

Ma a livello generale quello che possiamo dire è che il piano terra presenta un carattere intimo e familiare, mentre il primo si contraddistingue per la sua tappezzeria di colore rosso con i simboli imperiali. All’esterno, invece, è possibile passeggiare su un balcone panoramico che permette di godere di una spettacolare vista su tutto il Golfo di Trieste.

La leggende del Castello

Anche questo Castello dai profili altamente romantici vanta alcune leggende che lo rendono ancora più interessante. Una di queste narra che lo spirito di Massimiliano d’Asburgo non abbia in realtà mai lasciato Trieste e che per questo il suo fantasma si aggiri ogni notte nel grande parco che abbraccia il maniero. Una storia che trova giustificazione nel fatto che l’arciduca non ne ha potuto godere in vita, ed ecco perché ancora oggi sentirebbe il bisogno di stare a contatto con le infinite specie di piante che si trovano qui e che sono state importate da ogni parte del mondo.

Una situazione che sembrerebbe abbastanza chiara per alcuni abitanti della città: ancora adesso cercano di evitare di aggirarsi di notte nei pressi di questa costruzione e, soprattutto, nessuno osa dormire una notte al suo interno per via di un’altra leggenda ben più nota.

La seconda leggenda è legata a una presunta maledizione lanciata da Carlotta di Sassonia Coburgo-Gotha. Stando alla tradizione, la principessa del Belgio voleva rivolgerla a tutte le teste coronate e ai capi militari sposati che in futuro vi avessero dimorato. E quanto pare i fatti accaduti nel corso del tempo danno credito a questo racconto: quasi tutti i personaggi illustri che hanno vissuto o soggiornato nel castello sembrano esser stati perseguitati da un terribile destino morendo prematuramente in tragiche circostanze e lontano dagli affetti familiari.

Per fare degli esempi, l’Arciduca d’Austria e Principe ereditario d’Austria, Ungheria e Boemia Rodolfo d’Asburgo-Lorena fu trovato morto suicida assieme alla giovane amante, la Baronessa Maria Vetsera. Stessa tragica fine per Giovanni Orth, cugino del Principe Rodolfo, che nel marzo del 1890 mentre era diretto in Cile, scomparve con la sua barca nei pressi di Capo Horn. Di lui, della moglie e di tutto l’equipaggio non si seppe più nulla e l’imbarcazione non fu mai ritrovata.

Il legame con la principessa Sissi

Certamente più nota a tutti è la principessa Sissi, il cui vero nome era Elisabetta Eugenia Amalia di Wittelsbach. La reale amava il Castello di Miramare così tanto che era solita alloggiarvi, ospitata dal cognato Massimiliano. Non a caso fu proprio la raffinata città di Trieste il luogo in cui Sissi vide per la prima volta le infinite bellezze del mare.

trieste mare

Fonte: iStock

Veduta aerea di Trieste

Tuttavia, anche la sua tragica sorte può essere ricondotta alla maledizione di Carlotta: l’Imperatrice d’Austria venne brutalmente assassinata sul Lago di Ginevra per mano di un anarchico. Una donna che era in cerca di pace e serenità, ma che purtroppo non ha mai trovato.

Il parco del Castello di Miramare

Oltre alle leggende, il Castello di Miramare è impreziosito da un parco che da solo vale il viaggio. Di circa 22 ettari, si caratterizza per la presenza di una vasta varietà di piante scelte dallo stesso arciduca durante i suoi viaggi attorno al mondo.

È opera di Carl Junker e del giardiniere boemo Anton Jelinek, e ancora oggi permette di respirare un’atmosfera unica, intrisa di significati strettamente legati al rapporto fra uomo e natura. Tra la vegetazione vi sono anche alcuni edifici destinati ad assolvere diverse funzioni: piccole strutture che ospitavano il personale in servizio; il Castelletto, residenza saltuaria di Massimiliano e Carlotta durante l’edificazione del Castello di Miramare; le Serre per attività di sperimentazione in campo botanico; l’edificio adibito a Kaffeehaus e le Scuderie, oggi sede per esposizioni temporanee.

La riserva marina di Miramare, con il possente Castello che si affaccia sulle acque dell’Adriatico e il suo rigoglioso parco, è un profondo e immenso capolavoro del nostro Paese.

Parco del Castello di Miramare trieste

Fonte: iStock – Ph: Baloncici

Il parco del Castello di Miramare
Categorie
Europa Grecia isole Luoghi da film Viaggi

L’isola della Grecia candidata all’Oscar

È candidato agli Oscar 2023 il film di Ruben Östlund “Triangle of Sadness” che vede tra i protagonisti anche l’attore Woody Harrelson. Ha ottenuto due nomination come “Miglior film” e “Migliore sceneggiatura originale, dopo aver vinto la Palma d’oro al 75º Festival di Cannes.

Senza spoilerare chi non l’ha visto, racconta di una coppia di influencer che viene invitata a una crociera di lusso su un super yacht per ricchi. Il viaggio inizia nel migliore dei modi, ma finisce male quando una violenta tempesta si abbatte sull’imbarcazione e lascia i sopravvissuti bloccati su un’isola deserta in lotta per la sopravvivenza.

La location del film

L’isola, inutile dirlo, è un paradiso, se si lascia da parte la disavventura dei protagonisti del film. Un luogo dove viene voglia di andare subito in vacanza, insomma.

L’isola dove è stato girato “Triangle of Sadness” è Evia (o Eubea), al largo della costa orientale della Grecia, la seconda isola più grande dopo Creta. È famosa per le splendide spiagge di sabbia bianca, per le imponenti montagne e le acque cristalline.

Scarsamente conosciuta e frequentata dai turisti stranieri, l’isola è una delle principali destinazioni turistiche per i greci, in particolare gli ateniesi che vi trascorrono il fine settimana o le vacanze estive. Ha ancora prezzi assolutamente convenienti rispetto alle altre isole greche.

Evia è collegata alla terraferma da un ponte stradale sullo Stretto di Euripo, che unisce la città di Calcide, capoluogo dell’isola, una città moderna punteggiata da bar, ristoranti e negozi, con le coste orientali della Grecia. Ma Calcide è anche una città con 3000 anni di storia. Qui si trova un interessante museo archeologico con diversi reperti provenienti da tutta l’isola, e le rovine di alcuni templi antichi, tra cui l’antica fortezza di Karababa, costruita dai Turchi nel XV secolo per proteggere la città dai veneziani.

A pochi minuti di auto si raggiunge Limni, una deliziosa cittadina che si affaccia su un porto naturale che collega Eubea alle restanti isole greche, contraddistinta da un centro urbano con le tipiche case bianche dai tetti rossi poste sul lungomare insieme a tante taverne e caffè caratteristici.

Eubea ha anche delle meravigliose spiagge, alcune delle quali con meravigliose distese di sabbia, mentre altre sono più piccole e appartate. Tra queste, Heliadou, tra le più selvagge e incontaminate, con molte taverne tradizionali e ristoranti di pesce fronte mare oppure Agia Anna nella parte settentrionale dell’isola, una spiaggia piuttosto ampia le cui acque blu attirano centinaia di turisti durante l’estate.  Molto bella è anche Rovies, scelta ideale per chiunque cerchi la tranquillità. Una delle poche distese di sabbia è Chiladou, ai piedi del Monte Dirfi, una strepitosa spiaggia di sabbia e ciottoli.

Il mega yacht del film

Un’altra curiosità riguarda lo yacht che p stato usato per le riprese, che non è uno qualunque. Si tratta infatti del famoso Christina O, appartenuto ad Aristotele Onassis, su cui hanno viaggiato anche i due grandi amori della sua vita, Maria Callas e Jacqueline Kennedy, e che oggi chiunque, con un budget da sei zeri, può noleggiare per una crociera privata.

Non è uno yacht moderno di quelli che si vedono attraccati nei porti più prestigiosi del mondo, bensì un’imbarcazione che ha una lunga storia da raccontare e per questo è unico.

Prima di appartenere al celebre armatore greco, era nato, nel 1943, come fregata per la Marina del Canada e si chiamava HMCS Stormont. Partecipò persino al D-Day e alla battaglia dell’Atlantico durante la Seconda guerra mondiale. Nel 1954 fu acquistato da Onassis per la cifra di 34mila dollari, per essere trasformato in yacht di lusso e ribattezzato Christina in onore della figlia. Per ammodernarlo, arredarlo e aggiungere la strumentazione più tecnologica dell’epoca spese circa quattro milioni di dollari rendendolo così lo yacht privato più elegante e più tecnologico del mondo.

Quanto a lusso, Onassis non si era fatto mancare nulla. Il mega panfilo aveva bagni con rubinetti d’oro e maniglie d’avorio, un caminetto tempestato di pietre preziose, lavandini in lapislazzulo e il bagno dell’armatore ha una vasca ispirata a quella del mitico Minosse, re di Creta. Era arredato con mobili stile Luigi XIV e quadri da museo, tra cui un Rubens, un El Greco, un Renoir. Gli sgabelli del bar davanti alla vetrata panoramica, dove il magnate amava offrire l’aperitivo ai suoi ospiti, sono rivestiti in pelle di balena.

La sala da pranzo può ospitare fino a 40 persone e ha tavoli rifiniti a mano e il pavimento di marmo. Sul ponte c’è una piscina con il pavimento di mosaico che, premendo un pulsante, si trasforma in pista da ballo, mentre un altro ha la piattaforma per l’elicottero.

Quando morì Onassis, la figlia lo donò al governo greco perché diventasse uno yacht di rappresentanza, ma di fatto non venne mai utilizzato, così fu venduto all’armatore greco John Paul Papanicolaou. Oggi noleggiare il Christina O costa tra i 45.000 e i 65.000 euro al giorno. Le 18 cabine portano tutte i nomi delle isole greche.

Categorie
Viaggi Wanderlust

Come dormire nella casa più pazza del mondo

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi e anche se sono diversi gli uni dagli altri, e cambiano in base alle esigenze e alle preferenze personali, hanno tutti in comune il medesimo obiettivo, quello di vivere esperienze incredibili e straordinarie.

E se è un’avventura unica che volete vivere, allora, abbiamo il posto che fa per voi. Si tratta di un edificio che, per forme, lineamenti e colori, non ha nulla a che vedere con tutto ciò che avete incontrato sul vostro cammino fino a questo momento. Una casa pazza, nel vero senso del termine, che ricorda l’architettura sinuosa di Gaudì, il surrealismo vorticoso di Dalì e quel pizzico di magia che da sempre caratterizza i castelli delle fiabe firmate Walt Disney.

Stiamo parlando della Crazy House di Da Lat, un capolavoro visivo firmato dall’architetta vietnamita Dang Viet Nga. Un tripudio di fantasia, creatività e follia che permette di vivere quella che è l’esperienza più incredibile e inspiegabile di sempre. La casa pazza non è solo visitabile, ma funziona anche da hotel e noi non abbiamo dubbi: è questo l’alloggio più folle del mondo.

Benvenuti nella Crazy House di Da Lat

Le fotografie che richiamano le forme sinuose e vorticose della Crazy House, precedono la fama di questa opera visiva e grandiosa, all’interno della quale si nascondono ambienti segreti tutti da scoprire e da comprendere. La casa più pazza del mondo si trova a Da Lat, capoluogo di Lam Dong nel Sud del Vietnam, ed è probabilmente l’attrazione più celebre della città e dei suoi dintorni.

L’edificio, realizzato dall’architetta visionaria Dang Viet Nga, stordisce a prima vista e invita gli ospiti a perdersi e immergersi in una rivisitazione strabiliante del mondo che abitiamo. L’intera struttura, infatti, è un omaggio al pianeta e a tutti gli esseri viventi che lo popolano.

Quando lo sguardo si posa sulla casa pazza, l’impressione è quella di trovarsi davanti a un gigantesco albero che sembra sfiorare il cielo. Avvicinandosi, però, è possibile scorgere nuovi e inediti dettagli che rendono la visione d’insieme ancora più straordinaria. Numerose sculture, infatti, si integrano con l’architettura arricchendola e definendola attraverso elementi che richiamano diversi esemplari di flora e di fauna mondiale. Sembra così di trovarsi davanti a una struttura organica che può prendere vita da un momento all’altro.

Sorprendente è anche il design degli interni, pensato minuziosamente e nei minimi dettagli. Il dialogo con la natura iniziato negli esterni continua qui con tutta una serie di raffigurazioni e metafore che simboleggiano la vita in ogni sua forma. Visitando gli ambienti della casa si ha come l’impressione di attraversare mondi paralleli e surreali: foreste, boschi, grotte e scenari marini invitano gli ospiti ad abbandonare la razionalità e a lasciarsi guidare solo dalla fantasia.

Crazy House, dicevamo, è probabilmente una delle attrazioni più celebri e frequentate di tutta Da Lat. Oltre a visitare i suoi interni, però, potete anche scegliere di dormire all’interno di una delle sue meravigliose stanze.

Dormire nella Crazy House di Da Lat

Fonte: 123rf

Dormire nella Crazy House di Da Lat

Dormire nella casa più pazza del mondo

Una sola visita potrebbe non bastare per comprendere l’universo variegato e strabiliante della Crazy House. Per questo motivo una parte dell’edificio è stato adibito ad hotel che oggi ospita ben 10 camere.

Gli alloggi riflettono in tutto e per tutto lo stile del folle edificio. Le stanze, infatti, sono ispirate agli animali e ai loro habitat, e sono arredate con mobili completamente fatti a mano. Tutto è pensato nei minimi dettagli per restituire la sensazione di trovarsi immersi in una natura in costante movimento.

Dormire nella casa più pazza del mondo, questo è chiaro, è un’esperienza che tutti dovremmo fare almeno una volta nella vita, e costa anche pochissimo. Con circa 30 euro a notte, infatti, potrete alloggiare qui e e vivere un’avventura mozzafiato.

Crazy House, dormire nella casa pazza di Da Lat

Fonte: 123rf

Crazy House, dormire nella casa pazza di Da Lat
Categorie
Africa Idee di Viaggio luoghi misteriosi Marocco Viaggi

Tafraoute: il villaggio magico che svela il volto inedito del Marocco

Il mondo che abitiamo non smette mai di sorprenderci, perché infinite sono le bellezze che gli appartengono. Lo sanno bene tutte quelle persone che hanno scelto di trasformare il viaggio in una vera e propria missione di vita per esplorare il globo, per indagare i patrimoni artistici, storici e naturalistici e per toccare con mano le usanze e le culture di popoli lontani.

E oggi è proprio in una destinazione lontana che vogliamo recarci insieme a voi, per conoscere un luogo ancora distante dai radar del turismo di massa, ma non per questo meno sorprendente. Per scoprirlo dobbiamo recarci in Marocco, tra le montagne dell’Anti Atlante nel sud del Paese.

È qui che, incastonato nella splendida valle di Ameln, esiste un villaggio magico che appare agli occhi dei visitatori come un miraggio e che svela il volto inedito e autentico del Marocco. Pronti a partire?

Benvenuti a Tafraoute, tra le montagne dell’Anti Atlante

È un viaggio diverso dai soliti, quello che facciamo oggi, e che ci porta alla scoperta di una piccola e sorprendente oasi nel Marocco che si apre davanti allo sguardo di tutti gli avventurieri che osano spingersi fin qua giù.

Ci troviamo nella valle di Ameln, in quel territorio costellato da tanti piccoli villaggi berberi che si snodano tra le montagne dell’Anti Atlante che infiammano il paesaggio. Percorrendo chilometri di strade tortuose è possibile scorgere un agglomerato di case che si snodano sotto una roccia dalla forma insolita. Si tratta di un piccolo e inaspettato villaggio ancora sconosciuto alla maggior parte dei turisti.

Il suo nome è Tafraoute, ed è un luogo magico incastonato tra le maestose montagne di granito rosso che al tramonto si tingono di rosa e che regalano spettacoli unici e mozzafiato. Un luogo idilliaco dove la vita scorre lenta e dove, a ogni ora del giorno e della notte, è possibile ammirare scorci mozzafiato su tutto il territorio circostante.

Tafraoute è situato a 1200 metri di altezza e il paesaggio in cui è immerso lo fa somigliare a un’oasi nel deserto. Lo scenario aspro e selvaggio, infatti, ospita filari di palme che si estendono all’orizzonte e mandorli che nella stagione primaverile esplodono in tutta la loro bellezza tingendo l’intero territorio. Tutto intorno, invece, montagne di granito rosso e rocce dipinte incorniciano il paesaggio rendendolo straordinario.

Il villaggio è il perfetto punto di partenza per andare a visitare le Paint Rocks che si sono trasformate nelle protagoniste assolute delle istantanee di viaggio di chi giunge fin qui. Si tratta di rocce dipinte negli anni ’90, di blu, di rosso e di verde, che fanno da contrasto ai colori della terra creando scenari davvero mozzafiato.

Il villaggio di Tafraoute

Fonte: iStock

Il villaggio di Tafraoute

Un villaggio-oasi nel sud del Marocco

È possibile raggiungere Tafraoute da Agadir, percorrendo circa 160 chilometri in auto. Le strade sono tortuose e polverose e circondate da paesaggi aridi e incontaminati. Ma è alla fine del percorso che, come per magia, appare davanti agli occhi dei viaggiatori questo villaggio-oasi incastonato tra le montagne dell’Anti Atlante.

Da qui è possibile scoprire i dintorni in bicicletta, per ammirare le bellezze della valle e per raggiungere i vicini villaggi berberi. Imperdibili sono le rocce dipinte che si snodano appena fuori dal villaggio e che creano uno scenario unico e sorprendente. Fermatevi ad ammirare il territorio: la vista da qui è meravigliosa.

Le rocce dipinte nei pressi del villaggio di Tafraoute

Fonte: iStock

Le rocce dipinte nei pressi del villaggio di Tafraoute
Categorie
Africa Egitto mete storiche Notizie siti archeologici Viaggi

È stata scoperta una sfinge che sorride

L’Egitto, terra di antiche testimonianze di una civiltà lontanissima da noi, continua a regalarci sorprese: nelle ultime settimane, gli archeologi hanno portato alla luce una struttura d’epoca romana che conteneva qualcosa di unico. All’interno di una vasca, infatti, è stata ritrovata una sfinge che sorride. Di che cosa si tratta?

La nuova scoperta in Egitto

Nei giorni scorsi si è parlato moltissimo del tunnel segreto individuato all’interno della Piramide di Cheope, una scoperta che potrebbe finalmente condurci verso la tanto cercata (e finora mai trovata) tomba del faraone. Ma questo non distoglie l’attenzione da altri siti archeologici, dove continuano ad emergere reperti davvero curiosi e interessanti. È il caso del recente ritrovamento avvenuto nei pressi di Dendera, un’antica città egiziana famosa per il suo tempio d’epoca greco-romana dedicato alla dea Hathor.

Proprio nell’area a est del tempio, una missione guidata dall’ex Ministro delle Antichità Egiziano Mamdouh El Damaty ha portato alla luce una struttura romana realizzata su due livelli, utilizzando pietra calcarea e malta. Le prime ipotesi sulla presenza di qualcosa ancora nascosto sotto terra erano state formulate all’inizio dell’anno, quando gli archeologi hanno effettuato delle scansioni radar e delle scansioni magnetiche nei pressi del tempio. Gli scavi hanno quindi permesso di scoprire di che cosa si trattava.

Se i resti della struttura hanno subito affascinato gli esperti, ad attirare l’attenzione è stata soprattutto la vasca trovata nel livello inferiore: doveva essere un bacino di stoccaggio dell’acqua, realizzato con mattoni rossi ricoperti di ardesia e dotato di una scala per accedervi più facilmente. Secondo le prime analisi, sarebbe risalente al periodo bizantino. La vera sorpresa, però, è un’altra. Durante le operazioni di pulizia, all’interno della vasca è riemersa una sfinge che sorride: è un reperto preziosissimo.

Trovata una sfinge che sorride

La statua, costruita in pietra calcarea, rappresenta una sfinge davvero particolare. I tratti del volto appartengono probabilmente a Claudio, il quarto imperatore romano che ha regnato fino al 54 d.C. A sorprendere maggiormente sono i dettagli: la sfinge è stata raffigurata con indosso il Nemes, ovvero il tipico copricapo egiziano indossato dai faraoni a simboleggiare il loro potere. Sulla fronte della statua, inoltre, spicca un Uraeus, una decorazione a forma di serpente, anch’essa simbolo di sovranità. La particolarità più affascinante? Il lieve sorriso che compare sul volto della sfinge.

La scoperta è stata minuziosamente descritta sui profili social del Ministero delle Antichità Egiziano: “L’ispezione preliminare del volto della sfinge suggerisce che quest’ultima rappresenti l’imperatore romano Claudio. La statua è davvero bella, il viso presenta elementi realistici raffigurati in modo molto preciso. L’imperatore è rappresentato con il sorriso e due fossette laterali“. Inoltre, sul volto sono state trovate tracce di colorante giallo e rosso, mentre al di sotto della statua è stato rinvenuto un dipinto romano con geroglifici.

Perché la sfinge è stata trovata sul fondo della vasca? Gli archeologi ipotizzano che la statua sia stata originariamente situata sull’edificio d’epoca romana, come omaggio al grande imperatore. In seguito, durante l’età cristiana, sarebbe poi stata gettata in acqua e ricoperta poi di terra, una volta che il bacino è caduto in disuso. Ora gli esperti continueranno a cercare nei dintorni della struttura, nella speranza di trovare nuove testimonianze risalenti allo stesso periodo.

Categorie
Borghi giardini Notizie vacanza natura Valeggio Sul Mincio Veneto Verona Viaggi

Riapre uno dei giardini più belli da visitare in Italia

Rose, tulipani, fiori di loto e ninfee, boschi di alberi antichissimi, come la Grande Quercia con oltre quattro secoli d’età, e giurassici risalenti all’era dei dinosauri, come il ginkgo biloba e la metasequoia, prati e giardini, come il Giardino delle piante officinali ma anche un labirinto in cui perdersi, un tempio, un castelletto, una grotta, un eremo, viali fioriti come il Viale delle rose e il Viale dei tronchi smeraldo e tanti scorci romantici tra giardini acquatici e laghetti fioriti e passeggiate panoramiche: è questo uno degli angoli verdi tra i più affascinanti d’Europa.

Ci troviamo nel Giardino di Sigurtà, un’oasi di 600.000 metri quadrati alle porte di Verona in uno dei borghi più belli d’Italia: Valeggio sul Mincio. Un parco storico da visitare nel modo che più aggrada: a piedi, in bicicletta, a bordo di un golf-cart, di uno shuttle o di un trenino panoramico.

Aperto al pubblico da più di 40 anni, riapre ora i cancelli per la stagione più bello che mai. Il Parco Sigurtà ha una doppia anima: una progettazione all’italiana caratterizzata da disegni geometrici che circoscrivono lo spazio e una all’inglese, che si basa sull’accostamento di elementi naturali e artificiali come grotte, alberi secolari, tempietti dove, chi passeggia, percepisce una natura ordinata anche quando assume un carattere più spontaneo.

parco sigurta

Fonte: Wikipedia/Giulia Balestrieri

Il Viale delle rose a Sigurtà

Tulipani a Sigurtà

Nel 2016 l’evento Tulipanomania che si tiene ogni anno nel parco Sigurtà ha vinto il premio per la “Fioritura più bella d’Italia” e nel 2019 la World Tulip Society ha conferito il premio “World Tulip Destination Worth Travelling For” per l’eccellenza nella promozione e nella celebrazione del tulipano, mentre nel 2022 il premio come “Miglior festival di tulipani 2022 al mondo”.

La fioritura stagionale dei tulipani del parco è la più importante del Sud Europa. Ogni primavera fioriscono oltre un milione di tulipani che, con muscari, giacinti e narcisi, colorano nei mesi di marzo e aprile i manti erbosi e i boschi del parco con spettacoli floreali sempre nuovi.

Fonte: Ufficio Stampa

Tulipanomania a Sigurtà

Non solo fiori e piante

Passeggiando tra i viali e percorrendo i boschi del Parco giardino Sigurtà, ci si può imbattere in diverse specie animali, dagli aironi cenerini che hanno un’apertura alare di quasi 2 metri agli scoiattoli, dalle tartarughe alle carpe koi giapponesi.

E, nella fattoria, ci sono gli animali da cortile come le galline, le anatre, i tacchini, le pecore della Lessinia e gli asini, ma anche le caprette tibetane e i daini.

All’interno del parco, nascosti tra la fitta vegetazione, ci sono anche dei deliziosi edifici. Uno di questi è il Castelletto, uno dei luoghi storici più importanti. Originariamente chiamato Castelletto di Nina, è stato realizzato alla fine del 1700 e utilizzato in passato come Sala d’Armi. Oggi vi sono custodite le memorie letterarie, come la raccolta della rivista “Lo Smeraldo” per cui ha collaborato anche Eugenio Montale, e scientifiche.

Un altro edificio è l’Eremo, in passato chiamato Eremo di Laura. Nascosto in un angolo di pace, questo edificio fu realizzato nel 1792. Ha una facciata ornata da una bifora e all’interno ospita una statua della Madonna. da qui si gode di una meravigliosa vista sul Grande Tappeto Erboso.

Nascosta agli occhi del visitatore è la Grotta di Gianna, circondata da querce e fitti boschi, è stata realizata con pietre e fossili incastonati. Dal 1942 è chiamata Grotta Votiva e Giuseppe Carlo Sigurtà, findatore del parco, dedicò questo angolo di pace alla Madonna di Lourdes.

Infine, nel bel mezzo del Grande Tappeto Erboso si erge il monumento di bronzo dedicato a Sigurtà, alto quasi 4 metri e visibile da differenti punti del parco.

giardino-sigurta

Fonte: 123rf

Il Parco giardino Sigurtà a Valeggio sul Mincio

La storia del parco

La storia del Parco risale al 1407, quando era un brolo cinto de mura ovvero terre coltivate con foraggi racchiuse all’interno di una muraglia. Nel corso dei secoli ha avuto diverse evoluzioni, come l’ampliamento della superficie e la possibilità di attingere l’acqua dal Mincio, per arrivare al 19 marzo 1978, quando Giuseppe Carlo Sigurtà aprì il Giardino al pubblico. Oggi, gli eredi continuano con dedizione a preservare e a far conoscere questo parco naturalistico, proseguendo il lavoro svolto dai loro antenati.

Dal 2007 è entrato a far parte dei Grandi Giardini Italiani, una rete che racchiude i più bei giardini visitabili d’Italia, mentre dal 2020 è stato inserito nel progetto della Garden Route Italia, volto a valorizzare i giardini italiani, promosso da APGI – Associazione Parchi e Giardini d’Italia.

parco-giardino-sigurta-labirinto

Fonte: @Parco giardino Sigurtà

Il labirinto del Parco giardino di Sigurtà

Info utili per visitare il parco

A partire dal 5 marzo e fino al 12 novembre 2023 il Parco giardino Sigurtà è aperto tutti i giorni (festivi inclusi) dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso alle 18). Nei mesi di marzo, ottobre e novembre l’ultimo ingresso è alle 17 con chiusura alle 18.

Il biglietto d’ingresso per gli adulti costa 16 euro, per i ragazzi tra i 5 e i 14 anni costa 9 euro mentre è gratuito fino ai 4 anni di età

Nei giorni 10 aprile (Pasquetta), 25 aprile e 1° maggio l’entrata al parco sarà limitata e possibile solo con l’acquisto dei biglietti online. In occasione della Festa della Donna, l’8 marzo l’entrata al giardino sarà gratuita per tutte le visitatrici.

sigurta-scultura

Fonte: 123rf

Il monumento di bronzo dedicato a Giuseppe Carlo Sigurtà
Categorie
Notizie Viaggi

Il prossimo autunno potrai dormire nel pub di un celebre telefilm

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, e spesso lo facciamo proprio per raggiungere tutti quei luoghi che ci hanno conquistati attraverso i racconti degli altri avventurieri, le fotografie che popolano i feed dei social network e i nostri film preferiti.

Sono moltissimi, infatti, i posti che sono stati trasformati in set cinematografici e che hanno fatto da sfondo alle vicende dei protagonisti di pellicole indimenticabili o di telefilm che ci hanno appassionato. Ed è proprio in uno di questi luoghi che oggi vogliamo portarvi, non solo per una semplice visita, ma per vivere un’avventura incredibile e indimenticabile.

Il prossimo autunno, infatti, ad alcuni viaggiatori sarà data l’opportunità di dormire all’interno di un pub storico nel cuore di Londra che ha fatto da sfondo alle avventure del celebre telefilm “Ted Lasso”, e che ora è prenotabile su Airbnb. Ecco come vivere un’avventura da film.

Viaggio a Londra, sulle tracce di Ted Lasso

Correva l’anno 2020 quando, per la prima volta, il mondo conosceva Ted Lasso, il protagonista dell’omonima serie televisiva statunitense creata da Bill Lawrence e Jason Sudeikis. Ambientata a Londra, la serie che ha appassionato tutti gli amanti del football americano, è ora giunta alla sua terza stagione, ed è proprio per celebrare questa attesa che Airbnb ha pensato bene di mettere a disposizione dei viaggiatori un’esperienza incredibile.

Chi ha già visto le prime due stagioni di Ted Lasso conosce già il pub The Crown & Anchor, gestito da Mae, un’adorabile signora che è grande tifosa dell’AFC Richmond, la squadra allenata proprio dal protagonista della serie. Il locale, che esiste davvero e si chiama The Prince’s Head, è un tradizionale pub inglese situato a Richmond, uno dei quartieri più belli di Londra. Il locale è un punto di riferimento per tutti i cittadini appassionati di calcio, ma è anche il luogo di ritrovo dei giocatori e del team AFC Richmond della serie televisiva.

In occasione del lancio della terza stagione, dicevamo, il pub aprirà le sue porte ai viaggiatori di tutto il mondo e non solo, si trasformerà in una struttura ricettiva in grado di ospitare tre soggiorni per permettere agli ospiti di vivere un’avventura in perfetto stile Ted Lasso.

Il pub di Ted Lasso

Fonte: Airbnb/Henry Woide

Il pub di Ted Lasso

Dormire nel pub di Ted Lasso: come prenotare l’esperienza

È un’occasione unica ed esclusiva, questa, che permetterà ai viaggiatori di dormire nello storico pub del quartiere di Richmond e di indossare i panni di un giocatore di football. Durante il soggiorno, infatti, gli ospiti potranno vivere esperienze uniche e autentiche che permetteranno di toccare con mano l’affascinante mondo del calcio in perfetto stile inglese.

Chi soggiornerà all’interno del pub The Prince’s Head avrà a disposizione una divisa ufficiale dell’AFC Richmond e potrà condividere con i frequentatori abituali del locale la propria passione per il calcio. Potrà ovviamente assaggiare i piatti caratteristici della cucina locale, giocare a freccette o a scacchi e partecipare al rito pomeridiano del tè inglese che Ted Lasso chiama “garbage water”.

L’esperienza sarà prenotabile a partire dal 21 marzo 2023 sulla piattaforma di Airbnb, proprio dopo la messa in onda del primo episodio della terza stagione. Il pub metterà a disposizione tre soggiorni per un massimo di 4 ospiti, per le date del 23, 24 e 25 ottobre a soli 11 sterline a notte, una tariffa simbolica che richiama il numero dei giocatori in campo.

Dormire nel pub di Ted Lasso il prossimo autunno

Fonte: Airbnb/Henry Woide

Puoi dormire nel pub di Ted Lasso il prossimo autunno
Categorie
crociere itinerari Notizie offerte Viaggi

75 crociere a prezzo speciale: costi e itinerari

Per i 75 anni di Costa Crociere, la compagnia di navigazione ha lanciato un’offerta per prenotare 75 crociere a prezzi speciali. Si può prenotare fino all’11 aprile per viaggiare nel Mediterraneo e nel Nord Europa per le partenze di primavera e autunno.

Era il 31 marzo 1948 quando da Genova partiva la prima nave passeggeri Costa crociere, la “Anna C”, diretta a Buenos Aires, con 768 passeggeri a bordo. Da allora, la compagnia ha portato in giro per il mondo milioni di ospiti.

Navi e itinerari

Le navi a bordo delle quali si festeggerà il 75° anniversario saranno la Costa Smeralda, la Costa Toscana, la Costa Diadema, la Costa Pacifica, la Costa Deliziosa, la Costa Fortuna, la Costa Fascinosa, la Costa Favolosa e Costa Firenze.

Le prime tre proporranno crociere di una settimana nel Mediterraneo occidentale, alla scoperta delle più belle destinazioni di Italia, Francia e Spagna. L’itinerario di Costa Toscana una delle ultime navi varate famosa per essere super green tocca Genova, Marsiglia, Barcellona, Cagliari, Napoli e Civitavecchia/Roma. La Costa Smeralda visiterà Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca (Ibiza d’estate), Palermo, Civitavecchia/Roma. Infine, la Costa Diadema navigherà verso Savona, Civitavecchia/Roma, Cagliari o Ajaccio (a seconda delle partenze), Palma di Maiorca, Valencia e Marsiglia.

Le altre tre navigheranno nel Mediterraneo orientale. Costa Deliziosa andrà alla scoperta di Marghera/Venezia, Katakolon/Olimpia (in Grecia), Mykonos, Santorini e Bari, mentre durante l’estate Costa Pacifica visiterà Taranto, Catania, Malta, Mykonos e Santorini. Entrambi gli itinerari sono di una settimana.

Sempre d’estate, Costa Fortuna proporrà un nuovo itinerario di due settimane tra le isole greche e le Isole Baleari, con Savona, Civitavecchia/Roma, Messina, Creta (con scalo a Iraklion), Rodi, Mykonos, Santorini, Cefalonia (con scalo ad Argostoli), Palma di Maiorca, nelle Baleari, e poi Barcellona e Marsiglia.

Da maggio a settembre partiranno le crociere nel Nord Europa a bordo della Costa Fascinosa che proporrà itinerari di 12 giorni verso Capo Nord o di nove giorni nelle più belle città del Baltico. La Costa Favolosa andrà invece in Islanda, alle Isole Lofoten, in Groenlandia – la grande novità dell’estate – oppure in Gran Bretagna e Irlanda. Infine, Costa Firenze proporrà crociere di una settimana tra i fiordi norvegesi.

Le minicrociere

Per chi ha poco tempo a disposizione ci saranno anche delle minicrociere in Francia e Spagna. Le crociere vanno dai tre ai cinque giorni e si navigherà a bordo della Costa Fascinosa, della Costa Pacifica e della Costa Fortuna.

Super crociere

Per chi invece non ha problemi di tempo, ci saranno anche delle crociere lunghe della durata di almeno due settimane a partire da primavera. Le navi Costa Diadema e Costa Fortuna toccheranno le Canarie, Costa Fortuna andrà in Turchia e nelle isole greche, Costa Pacifica arriverà addirittura in Israele e in Egitto.

Costa Firenze, Costa Favolosa e Costa Fascinosa a settembre faranno crociere in partenza dal Mediterraneo fino ad arrivare nel Nord Europa e viceversa. Ci saranno anche crociere di dieci giorni a Lisbona sulla Costa Fascinosa e di undici giorni in Marocco con la Costa Favolosa.

Infine, tra marzo e aprile partiranno anche le crociere transatlantiche dal Sud America e dai Caraibi all’Europa.

Festeggiamenti a bordo

L’esplorazione delle destinazioni raggiunte dalle crociere comincia già a bordo, con i piatti a firma di tre grandi chef: Bruno Barbieri, Hélène Darroze e Ángel León che interpretano i sapori delle località comprese negli itinerari.

Anche l’intrattenimento a bordo sarà dedicato all’anniversario di Costa con speciali spettacoli dal vivo, musica e feste a tema, anch’esso studiato in base agli itinerari.

I prezzi

Le crociere del 75° anniversario di Costa avranno prezzi scontati per l’occasione. Quelle della durata di otto giorni e sette notti partono da 499 euro a persona, mentre le crociere che durano 15 giorno partono da 1369 euro. Le minicrociere hanno prezzi a partire da 159 euro a passeggero per quelle di due giorni o 169 euro per tre giorni, 299 euro per cinque giorni. E le transoceaniche? I prezzi sono incredibili: si parte da 304 euro a passeggero per 15 giorni da Savona alla Guadalupa oppure si arriva a Rio de Janeiro con 469 euro. Ma le offerte sono davvero tantissime.

Categorie
Notizie Viaggi

Fare il passaporto in agenzia di viaggi è possibile o no? Verità e soluzioni

L’inizio di questo 2023, per quanto riguarda i viaggi, è stato caratterizzato da un problema non da poco: il caos dei passaporti. Tantissimi italiani hanno infatti segnalato enormi ritardi in varie città del Belpaese anche solo per prendere appuntamento. Ma visto che a rischio ci sono le vacanze degli italiani è stato necessario intervenire con alcuni provvedimenti. Un’iniziativa molto interessante l’ha messa in atto una città italiana, dove a breve sarà possibile ottenere informazioni su tale documento persino in agenzia di viaggi.

Padova: passaporto in agenzia di viaggi

Il mondo ha ripreso a viaggiare e, dopo due anni di fermo – soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti verso altri continenti -, tutto questo boom di viaggi ha originato nel territorio nazionale un incremento di richieste di rilascio di passaporti, con conseguenti criticità in praticamente tutte le questure italiane.

Per far fronte alle numerose prenotazioni, ed al fine di garantire maggior celerità, sono stati adottati diversi correttivi, tra i quali l’incremento di organico del locale ufficio passaporti e, ormai da mesi, l’apertura straordinaria degli sportelli per le urgenze anche al sabato mattina in alcune località.

Ma a Padova sta succedendo qualcosa in più: si è deciso di coinvolgere gli addetti al settore delle agenzie di viaggio e tour operator. Come riportato dai quotidiani locali, il questore di Padova Antonio Sbordone incontrerà nei prossimi giorni i rappresentanti di categoria delle agenzie di viaggio per attivare la collaborazione, fornendo loro gli strumenti utili a dare le corrette informazioni per consentire a ciascuno di poter viaggiare in serenità.

Ciò vuol dire che non si potrà fare il passaporto in agenzia di viaggi, ma che di sicuro l’accordo siglato tra aziende del settore e la questura può essere una soluzione per smaltire tanta richiesta.

Cosa sta succedendo nel resto d’Italia

La collaborazione tra agenzie e questure potrebbe smaltire il traffico per il rilascio del passaporto e non da poco, ma come vi abbiamo accennato a ricorrere a questa probabile soluzione è stata solo la città di Padova.

Stando agli ultimi aggiornamenti, la situazione nel resto d’Italia sembra davvero migliorare. La polizia di Stato ha infatti da poco annunciato di aver messo in campo un sforzo organizzativo per soddisfare le richieste di tali documenti. Nei primi due mesi dell’anno ne sono stati complessivamente rilasciati 412.385, e si prevede che nel corso del 2023 saranno circa 2 milioni e mezzo gli italiani che riceveranno i documenti di espatrio.

Tale piano straordinario prevede l’aggregazione di personale, l’organizzazione di task force dedicate (sia per l’acquisizione delle istanze che per la lavorazione), l’ampliamento dei giorni e degli orari di apertura al pubblico e gli open day nelle giornate di sabato e domenica. È stato inoltre avviato un monitoraggio quotidiano al fine di rimodulare quasi in tempo reale la disponibilità per l’appuntamento sull’agenda.

Ciò che risulta particolarmente necessario è aumentare la capacità di stampa dei passaporti. Per questo motivo la polizia di Stato ha fatto sapere che sono in corso riunioni con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per l’adozione di ogni iniziativa volta a incrementare la capacità produttiva.

Tenuto conto che risultano in corso di validità oltre 11 milioni di passaporti e che i documenti in scadenza al 31 dicembre sono circa 900.000, si ritiene che le misure straordinarie adottate dalle questure consentono di rassicurare i cittadini circa l’esito positivo, nei tempi previsti, di tutte le richieste, anche non connotate dall’urgenza.

E il passaporto italiano è un documento davvero importante: è il più potente di tutta Europa e il terzo nel mondo.