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Riapre Villa Arconati, la piccola Versailles d’Italia

Il 26 marzo riapre le porte Villa Arconati, famosa per essere la “piccola Versailles” italiana. Il meraviglioso giardino della villa si risveglia con nuovi suoni, profumi e colori e le sale spalancano le finestre – 365, come i giorni dell’anno, secondo una leggenda locale – per far entrare la luce di una nuova primavera.

Villa Arconati ha mantenuto miracolosamente intatta la propria identità, senza essere inglobata nel tessuto urbano della vicina Milano, grazie al fatto di essere nel cuore verde del Parco delle Groane. Tra i più illustri esempi di villa di delizia del patriziato milanese, vanta un fascino senza tempo, arricchito da quattro secoli di storia.

La storia di Villa Arconati

Realizzata per volere di Galeazzo Arconati, la villa lombarda è uno degli esempi più belli di villa di delizia a Nord di Milano. L’edificio è circondato da un giardino di 12 ettari con statue, fontane e giochi d’acqua. All’interno del palazzo si trovano 70 sale, la più bella è senza dubbio la sala da ballo ornata con stucchi e dorature.

Troviamo, inoltre, la Sala dei ricevimenti, abbellita dagli affreschi dei Fratelli Galliari e la scultura di Tiberio sotto cui, secondo la leggenda, venne pugnalato Giulio Cesare. Villa Arconati è l’unica residenza del Nord Italia a poter vantare una statua romana originale in marmo di queste dimensioni (la scultura è alta quasi tre metri) all’interno delle proprie mura.

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Fonte: 123rf

Villa Arconati, uno splendido esempio di villa di delizia

Il progetto di ampliamento e ingentilimento della villa e del duo ampio parco, portò il “Castellazzo” a trasformarsi da semplice casamento di campagna in una delle più ricche e imponenti residenze nobiliari del patriziato, tanto da vantare l’appellativo di “regia villa” già nel Seicento, poiché poteva rivaleggiare in splendore con le residenze dei reali.

La villa del Settecento riapre le porte ai turisti e curiosi mostrandosi sempre più bella, grazie soprattutto ai recenti interventi di restauro non solo nelle sale interne del palazzo, ma anche nel giardino monumentale. I lavori hanno permesso di recuperare il parterre settecentesco alla francese e la topiatura delle “ballerine”, ma anche le sale del piano terra, fra cui la Sale degli Ovali, le sale dell’ala museale, la Sala della Caccia, che conserva 12 tele datate 1705 del Maestro Crivellone, firmate e datate, realizzate ad hoc per questa stanza.

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Fonte: 123rf

Dettagli della facciata di Villa Arconati

Il palazzo, privo degli antichi arredi, è ricchissimo di storia e delle “storie” narrate dalle sontuose decorazioni, frutto del più fine stile barocchetto lombardo. Oltre a una visita per godere degli imponenti affreschi a trompe l’oeil, degli stucchi e delle dorature, delle quadrature e degli sfondati prospettici che aprono su cieli sereni dipinti, è possibile vivere alcuni ambienti proprio come gli antichi ospiti della villa.

Il giardino di Villa Arconati

Punto forte di Villa Arconati è il suo giardino di 12 ettari che, a oggi, è uno dei pochissimi esempi di giardino all’italiana e alla francese conservati in tutta la Lombardia, non avendo subito un ammodernamento “all’inglese” nell’Ottocento, come invece accadde a moltissimi parchi della zona.

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Fonte: 123rf

Il maestoso giardino di Villa Arconati

Il giardino di Villa Arconati è un luogo incantato, con statue classiche, berceaux, fontane i cui giochi d’acqua sono stati realizzati partendo dallo studio diretto del “Codice Atlantico” di Leonardo da Vinci, che era un tempo di proprietà di Galeazzo Arconati, il quale lo donò nel 1637 alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, dove oggi è gelosamente conservato. Notevole è anche il grande parterre, il giardino alla francese sul fronte Sud che, grazie al recente restauro, è tornato all’elegante aspetto originale.

Info utili

Villa Arconati sarà aperta tutte le domeniche dal 26 marzo al 10 dicembre 2023. Vengono organizzate anche delle speciali visite guidate il lunedì mattina e il giovedì pomeriggio alla scoperta delle meraviglie del giardino di Villa Arconati. Sarà percorso di visita più ampio mai proposto dalla villa, che permetterà di visitare quasi tutti i 12 ettari del giardino, alla scoperta degli ambienti più ricchi dal punto di vista storico-artistico e architettonico del giardino all’italiana: i teatri dedicati ai miti classici, le fontane con i giochi d’acqua, i berceaux, ma anche ambienti meno conosciuti ma altrettanto suggestivi, come il laghetto, l’antica voliera e il labirinto, fino ad arrivare al parterre, uno dei pochissimi giardini alla francese della Lombardia.

I visitatori possono scegliere di effettuare una visita libera del complesso, supportati dalla mappa consegnata gratuitamente all’ingresso e dai pannelli esplicativi che si trovano negli ambienti più rappresentativi del palazzo e del giardino.

Gli orari d’apertura sono dalle 11 alle 19 (ultimo ingresso alle 18). Il biglietto intero costa 10 euro, il ridotto 7 per i ragazzi dagli 11 ai 17 anni e per le persone diversamente abili, mentre è gratuito per bambini fino ai 10 anni e per gli accompagnatori di persone diversamente abili. La visita guidata costa 6 euro oltre al costo del biglietto d’ingresso. È consigliata la prenotazione online.

 

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Adesso puoi scoprire il segreto della felicità prendendo lezioni in Finlandia

La Finlandia, si sa, è un posto meraviglioso e organizzare un viaggio nel Paese del Nord Europa, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea. Lo è perché infinite sono le bellezze che gli appartengono, quelle custodite nella capitale, Helsinki, e nelle altre città, negli sconfinati paesaggi naturali che si perdono all’orizzonte e in Lapponia, dove si va a caccia dell’aurora boreale.

Insomma, i motivi per organizzare un viaggio in Finlandia sono tantissimi, ma uno più di tutti attira da sempre i viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Sì perché questo è un luogo felice, il più felice del mondo. A confermarlo è il fatto che per 5 anni consecutivi il Paese ha vinto il World Happiness Report.

Sembra proprio, quindi, che il Paese abbia fatto suo il segreto della felicità, e questo ormai è risaputo. Quello che non tutti sanno, però, è che la Finlandia ha scelto di condividere questo segreto organizzando la prima Masterclass of Happiness. Partecipare è gratuito, e vi spieghiamo come fare!

La masterclass finlandese che ti insegna il segreto della felicità

4 giorni, 4 temi e 4 trainer: questa è la scommessa di Visit Finland per diffondere il segreto che ha reso la Finlandia il Paese più felice del mondo intero. Molto più di un corso, la prima Masterclass of Happiness è una vera e propria esperienza che parla di bellezza e di gioia.

Durante i 4 giorni di permanenza nel Paese, immerse in un paesaggio naturalistico e mozzafiato, le persone potranno entrare in contatto con lo stile di vita della nazione più felice del mondo grazie all’insegnamento di trainer professionisti. L’obiettivo è quello di mettere in contatto i partecipanti con i coach esperti per scoprire uno stile di vita equilibrano, ma soprattutto per appropriarsi della felicità dei finlandesi.

La prima Masterclass of Happiness, organizzata da Visit Finland, è completamente gratuita e si terrà dal 12 al 15 giugno 2023 presso il Kuru Resort, una struttura ricettiva situata nel comune di Rantasalmi che è una vera e propria oasi di pace e tranquillità. Incastonato nella natura finlandese, e affacciato sulla riva di uno splendido lago, questo resort è il luogo migliore per staccare da tutto e da tutti, e apprendere tutti i segreti della felicità che appartiene da anni al Paese.

La masterclass, come abbiamo anticipato, è gratuita. Visit Finland, infatti, si occuperà delle spese di viaggio e di pernottamento, ma a partecipare alle lezioni saranno solo 10 persone. Volete rientrare tra queste?

A lezione di felicità: come partecipare

Saranno 10 i fortunati ad avere le chiavi d’accesso al segreto della felicità prendendo parte a sessioni di coaching che si terranno a giugno, nella splendida cornice della regione dei laghi.

La masterclass si terrà dal 12 al 15 giugno del 2023 e sarà possibile candidarsi fino al 2 aprile compilando il modulo di iscrizione già presente sul sito ufficiale di Visit Finland. Per poter partecipare occorre solo aver compiuto già 18 anni ed essere in grado di sostenere conversazioni in inglese.

Le persone selezionate partiranno verso la Finlandia poco prima dell’inizio della stagione estiva per seguire le lezioni in un arco temporale di 4 giorni. Le spese di viaggio e alloggio durante il soggiorno saranno completamente coperte da Visit Finland. Non vi resta che incrociare le dita e prepararvi a scoprire il segreto della felicità.

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Adesso puoi scoprire il segreto della felicità prendendo lezioni in Filandia

La Finlandia, si sa, è un posto meraviglioso e organizzare un viaggio nel Paese del Nord Europa, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea. Lo è perché infinite sono le bellezze che gli appartengono, quelle custodite nella capitale, Helsinki, e nelle altre città, negli sconfinati paesaggi naturali che si perdono all’orizzonte e in Lapponia, dove si va a caccia dell’aurora boreale.

Insomma, i motivi per organizzare un viaggio in Finlandia sono tantissimi, ma uno più di tutti attira da sempre i viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Sì perché questo è un luogo felice, il più felice del mondo. A confermarlo è il fatto che per 5 anni consecutivi il Paese ha vinto il World Happiness Report.

Sembra proprio, quindi, che il Paese abbia fatto suo il segreto della felicità, e questo ormai è risaputo. Quello che non tutti sanno, però, è che la Finlandia ha scelto di condividere questo segreto organizzando la prima Masterclass of Happiness. Partecipare è gratuito, e vi spieghiamo come fare!

La masterclass finlandese che ti insegna il segreto della felicità

4 giorni, 4 temi e 4 trainer: questa è la scommessa di Visit Finland per diffondere il segreto che ha reso la Finlandia il Paese più felice del mondo intero. Molto più di un corso, la prima Masterclass of Happiness è una vera e propria esperienza che parla di bellezza e di gioia.

Durante i 4 giorni di permanenza nel Paese, immerse in un paesaggio naturalistico e mozzafiato, le persone potranno entrare in contatto con lo stile di vita della nazione più felice del mondo grazie all’insegnamento di trainer professionisti. L’obiettivo è quello di mettere in contatto i partecipanti con i coach esperti per scoprire uno stile di vita equilibrano, ma soprattutto per appropriarsi della felicità dei finlandesi.

La prima Masterclass of Happiness, organizzata da Visit Finland, è completamente gratuita e si terrà dal 12 al 15 giugno 2023 presso il Kuru Resort, una struttura ricettiva situata nel comune di Rantasalmi che è una vera e propria oasi di pace e tranquillità. Incastonato nella natura finlandese, e affacciato sulla riva di uno splendido lago, questo resort è il luogo migliore per staccare da tutto e da tutti, e apprendere tutti i segreti della felicità che appartiene da anni al Paese.

La masterclass, come abbiamo anticipato, è gratuita. Visit Finland, infatti, si occuperà delle spese di viaggio e di pernottamento, ma a partecipare alle lezioni saranno solo 10 persone. Volete rientrare tra queste?

A lezione di felicità: come partecipare

Saranno 10 i fortunati ad avere le chiavi d’accesso al segreto della felicità prendendo parte a sessioni di coaching che si terranno a giugno, nella splendida cornice della regione dei laghi.

La masterclass si terrà dal 12 al 15 giugno del 2023 e sarà possibile candidarsi fino al 2 aprile compilando il modulo di iscrizione già presente sul sito ufficiale di Visit Finland. Per poter partecipare occorre solo aver compiuto già 18 anni ed essere in grado di sostenere conversazioni in inglese.

Le persone selezionate partiranno verso la Finlandia poco prima dell’inizio della stagione estiva per seguire le lezioni in un arco temporale di 4 giorni. Le spese di viaggio e alloggio durante il soggiorno saranno completamente coperte da Visit Finland. Non vi resta che incrociare le dita e prepararvi a scoprire il segreto della felicità.

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Vacanze di Pasqua: dove andare per un weekend o più

Anche quest’anno le vacanze di Pasqua sono alle porte: uova di cioccolata, torte pasqualine, pastiere e casatielli iniziano a fare capolino nelle cucine degli amanti della tradizione. Pasqua con chi vuoi…e dove vuoi. In famiglia, in coppia o con gli amici, con le vacanze di Pasqua si ha un’occasione in più per prendersi una pausa dalla routine quotidiana e godersi le prime giornate di primavera.

L’anno prosegue spedito, e allora perché non staccare la spina e trascorrere un weekend rilassante nella natura o vedere posti nuovi? Come sempre il nostro ‘Bel Paese’ ci offre mete colorate e per tutti i gusti, da Nord a Sud isole comprese, raggiungibili comodamente in auto o in treno. Se hai a disposizione l’intero periodo delle feste pasquali e vuoi prenderti una piccola vacanza qui troverai alcune idee per decidere dove andare a Pasqua.

Vacanze di Pasqua in relax tra le Dolomiti

Se hai bisogno di allontanarti dai ritmi frenetici della città le Dolomiti sono la meta giusta per te. Qui il tempo sembra essersi fermato: montagne che dominano incontrastate, sentieri che si snodano tra gli alberi e piccoli paesini silenziosi che si schiudono nella vallata. Questi luoghi sono un incanto anche nel periodo primaverile, quando le temperature si fanno più miti e iniziano le prime fioriture tra gli animali in libertà.

Per i più desiderosi di un’esperienza mondana la meta perfetta è Cortina D’Ampezzo, pronta ad accogliervi con le sue vetrine internazionali e i locali alla moda. Qui tutti gli alberghi sono dotati di ottimi ristoranti per degustare i piatti tipici locali e di Spa di lusso. Per godersi ancora meglio questo spettacolo della natura dagli hotel è possibile partecipare a tour guidati di un giorno nelle valli delle Dolomiti.

Gita tra le colline verdi dell’Umbria

Anche il centro Italia ci offre diversi luoghi ricchi di natura, arte e cultura dove poter andare in vacanza a Pasqua. Le Cascate delle Marmore, il Lago Trasimeno, Perugia, Assisi e Spoleto sono solo alcune delle località umbre che vale la pena visitare. Grazie ai pochi chilometri che separano queste cittadine medievali è possibile organizzare facilmente una gita unica con diverse tappe tra oasi naturali, città storiche, buon cibo e divertimento.

Per gli sportivi è d’obbligo una corsa intorno al Lago Trasimeno prima (o dopo) Il pranzo di Pasqua, mentre per i più audaci sono tante le attività da fare sulle rapide delle Marmore, anche per i più piccini. Per tutti i Chocolate lovers… preparatevi, passeggiando per il centro di Perugia le botteghe offrono cioccolatini per tutti i gusti.

Weekend di Pasqua nel verde dell’antica Roma

Se sei un amante delle scampagnate ma non vuoi rinunciare alla cultura la capitale romana con i suoi numerosi parchi archeologici offre proprio questo connubio perfetto. Soggiornando in qualsiasi hotel al centro della città potrai facilmente raggiungere con la metro uno dei numerosi antichissimi spazi verdi: il parco degli Acquedotti, il Parco della Caffarella o quello di Villa Borghese sono tra i più ambiti per rigogliosità e magnificenza. In particolare a Villa Borghese, il più vasto dei tre, è possibile vedere monumenti, fontane e antichi edifici, e visitare uno dei più importanti musei della capitale.

Se sei amante delle due ruote potrai anche partecipare a tour organizzati in bicicletta su una delle più antiche strade romane, l’Appia Antica: chilometri di verde tra siti antichi siti archeologici unici al mondo.

Un assaggio d’estate: la Costiera Amalfitana

Se non hai ancora deciso dove andare a Pasqua e hai voglia di mare la Costiera Amalfitana ad aprile regala un assaggio d’estate. Non a caso è molto ambita anche dai vip: basta un raggio di sole ed ecco risplendere i mille colori scintillanti del mare e delle tipiche costruzioni a incastro. Da Salerno ad Amalfi passando per Cetara, Vietri sul Mare e dritti verso Positano: paesaggi naturali unici, e tra uno spostamento e l’altro è d’obbligo un assaggio del limoncello di Amalfi o della famosissima colatura di alici di Cetara. Anche qui le località sono raggiungibili comodamente in auto, e da Napoli sono organizzati tour di un giorno alla scoperta di Sorrento, Positano e Amalfi.

Ecco alcune idee per sfruttare al meglio il periodo delle vacanze pasquali e ricaricare le batterie in pochi giorni. Dopo le chiusure della pandemia e il post-Covid il piacere di viaggiare liberamente torna a farsi strada più forte di prima. E, anche se il periodo si preannuncia affollato, con un po’ di organizzazione anticipata si dimezzano i tempi di attesa e si ha più tempo per godersi le bellezze del luogo. Finito il viaggio si torna più rilassati alla routine quotidiana, magari con della cioccolata in più sulla scrivania e qualche souvenir per alleviare la nostalgia.

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crociere itinerari culturali Notizie Viaggi

Puoi scoprire il mondo in 5 mesi, a bordo di una nave

Il mondo che abitiamo è un luogo meraviglioso, è il custode di un patrimonio immenso fatto di natura, storia e cultura, di paesaggi mozzafiato, di arte e di tradizioni lontane tutte da scoprire. Lo sanno bene quelle persone che hanno fatto del viaggio una missione di vita, e che attraverso questo ogni giorno vanno alla scoperta del globo.

Oggi c’è un nuovo modo per farlo, inedito, sorprendente e unico, ed è quello che ci porta a scoprire il pianeta via mare, che attraversa 3 oceani e ben 41 Paesi. Si tratta di una crociera intercontinentale che promette di farci vivere l’avventura di una vita, un viaggio indimenticabile a bordo di una nave.

La compagnia di navi da crociere Regent Seven Seas Cruises ha infatti annunciato un nuovo itinerario, il più lungo della sua storia. Un’esperienza irripetibile chiamata The Sense of Adventure che condurrà gli avventurieri ai confini del mondo per 5 lunghi mesi. Chi vuole salire a bordo?

The Sense of Adventure: la crociera di una vita

Saranno 154 le notti da trascorrere a bordo della Seven Seas Mariner, la nave da crociera firmata Regent Seven Seas Cruises, le stesse che permetteranno di scoprire la bellezza del mondo che abitiamo e di spingerci dove non abbiamo mai osato farlo. I 77 porti di scalo, infatti, permetteranno di esplorare ben 41 paesi, mentre la lunghissima navigazione farà conoscere agli ospiti della nave le meravigliose acque di 3 oceani.

Tutti sono invitati a prenotare un posto su quella che sarà la crociera più lunga ed entusiasmante della compagnia, che salperà nel mese di gennaio del 2026. A bordo di questa sarà possibile scoprire l’America, il Pacifico Meridionale, l’Australia, l’Asia, l’Africa e l’Europa.

Tra i luoghi più suggestivi di questo viaggio intercontinentale ci sono anche le isole di Lifou e Maré, nell’arcipelago della Nuova Caledonia nel Pacifico meridionale e l’isola di Sumba, in Indonesia. Paradisi terrestri, questi, che si alterneranno a città d’arte, metropoli, isole e arcipelaghi e luoghi iconici che mai fino a questo momento abbiamo potuto ammirare con un solo viaggio.

Trascorrere 5 mesi in crociera: tutti i dettagli

Con i 154 giorni di navigazione, la crociera permetterà ai viaggiatori di vivere viaggiando per 5 mesi, un periodo di tempo che consentirà di esplorare molte delle bellezze naturalistiche, artistiche e culturali del mondo ancora sconosciute. Un’opportunità, questa, sicuramente imperdibile per tutti gli smart worker e i nomadi digitali che potranno vivere l’esperienza di una vita senza rinunciare a lavorare.

Ma cosa succederà a bordo della nave? Quello che sappiamo al momento è che la Seven Seas Mariner offrirà oltre 400 escursioni gratuite per permettere agli ospiti esplorare le destinazioni e di perdersi e immergersi totalmente queste. Il viaggio, inoltre, prevede anche 16 pernottamenti a terra in alcuni Paesi come Bora Bora, Darwin e Namibia.

La partenza è prevista il 10 gennaio del 2026 da Miami, in Florida. Le prenotazioni, invece, saranno aperte a partire dal 22 marzo del 2023. Ma quanto costa vivere per 5 mesi su una nave di lusso? Il costo, a persona, parte da 94.999 dollari, circa 89000 euro, ma per viaggiare intorno al mondo, forse, ne vale davvero la pena.

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Notizie Viaggi

Dove è stato girato il film “Everything Everywhere All at Once” che ha vinto l’Oscar

Si è aggiudicato sette Oscar, tra cui come miglior film, per migliore attrice (Michelle Yeoh) e migliori attori non protagonisti il film di Daniel Kwan “Everything Everywhere All at Once“. Racconta la storia di un’immigrata cinese trapiantata negli Stati Uniti che gestisce una lavanderia a gettoni insieme al marito. Fin qui la trama non sembra nulla di eccezionale, se non fosse che a un certo punto tutto cambia e si entra in un universo parallelo chiamato “Alphaverse”. O meglio, in più universi paralleli, in quanto ogni scelta fatta crea un nuovo universo.

Il film è ambientato fondamentalmente a Los Angeles, la metropoli americana dove molti immigrati cinesi hanno cercato fortuna. Tuttavia, molte scene sono state girate fuori città, in quartieri che potrebbero tranquillamente essere parte della grande Città degli angeli.

Dove si trova la lavanderia a gettoni di Evelyn

La lavanderia dove lavora la protagonista Evelyn esiste veramente: è la San Fernando Majers Coin Laundry che si trova nella cittadina di San Fernando, alle porte di L.A., una delle tante lavanderie automatiche che si trovano negli Stati Uniti e che d’ora in avanti sarà sicuramente presa d’assalto dai fan che vorranno scattarsi un selfie.

Le location fuori L.A.

Altre scene sono state girate a Simi Valley, nella contea di Ventura sempre in California, a Nord di L.A. Si tratta di una zona piuttosto residenziale, famosa solo perché ospita il Ronald W. Reagan Presidential Library and Museum. Questa zona è piena di uffici e di grandi magazzini. Alcune scende del film sono state girate al 400 della National Way a Simi Valley.

Ma sono soprattutto i parchi e i paesaggi naturali che incuriosiscono lo spettatore che guarda questo originalissimo film. Le scene sono state in parte girate nell’Anza-Borrego State Park, il più grande parco della California. Si tratta di una gigantesca zona desertica, fatta di colline dorate e ruscelli color sabbia che un tempo era ricoperto di mare salato, famosa per le incredibili fioriture che si possono ammirare a primavera. Un tripudio di colori, che vanno dal viola al giallo, passando per il rosa e il bianco di fiori selvatici che ogni anno regalano uno show mozzafiato.

Non lontano da Borrego si trova un altro paesaggio desertico e montuoso incredibile: Font’s Point, anche detto Grand Canyon della California. Anche questo è stato uno dei set di “Everything Everywhere”, noto tra gli appassionati di fotografia che qui vengono per scattare le più belle immagini dei tramonti o celle notti di plenilunio.

Le location a Los Angeles

Poiché la storia dovrebbe essere ambientata a Los Angeles, molte scene sono state girate davvero per le strade di L.A., non le più famose, sempre strade periferiche e popolari. Una di queste è la Mateo St & 7th St, nell’Arts District non molto lontano da Downtown. Questa zona un tempo era pieno di fabbriche, motivo per cui era detto Warehouse District, ma dagli Anni ’80 un’ordinanza chiamata “Artists in Residence” permise l’uso residenziale dei vecchi edifici industriali. Gli artisti tra l’altro già da tempo utilizzavano i loft per viverci e lavorarci, anche se illegalmente.

Un’altra zona di Los Angeles dove sono state ambientate delle scene del film che ha vinto sette statuette è Elysian Park, un quartiere popolare nato intorno a quello che è il parco più grande nonché il più antico della città, attraversato da strade e sottopassaggi chiamati Figueroa Street Tunnels.

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giardini botanici Idee di Viaggio Viaggi

Villa Carlotta, il giardino botanico di fronte a Bellagio da visitare in primavera

Quando inizia la fioritura dello splendido giardino botanico di Villa Carlotta, visitarlo è un’esperienza unica e indimenticabile. Il parco di Villa Carlotta è celebre per la stupefacente fioritura primaverile di più di 150 varietà di rododendri e di azalee. Antichi esemplari di camelie, cedri e sequoie secolari, grandi platani ed essenze esotiche attendono i visitatori in un alternarsi di ambientazioni create, nei secoli, dagli architetti di questi giardini.

Villa Carlotta, una delle più belle dimore storiche che si possono visitare in Italia, si trova a Tremezzo, in provincia di Como, e s’affaccia direttamente sul lago, con vista sul pittoresco borgo di Bellagio, da cui è raggiungibile in motonave. La vista dalla villa e dai giardini è meravigliosa e i colori della fioritura lasciano senza fiato. Non a caso, viene spesso scelta come location per matrimoni, anche per la terrazza panoramica che si affaccia sul lago. Villa Carlotta riapre per la stagione il 18 marzo.

Scoprire Villa Carlotta

Villa Carlotta accoglie i visitatori con il suo magnifico parco botanico e le sue sale ricche di capolavori d’arte: è un luogo di rara bellezza, qui capolavori della natura e dell’ingegno umano convivono armoniosamente in 70.000 mq tra giardini e strutture museali.

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Fonte: 123rf

Villa Carlotta, a Tremezzo

In una conca naturale, tra lago e montagne, il marchese Giorgio Clerici fece edificare, alla fine del 1600, una splendida dimora, imponente ma sobria, circondata da un giardino all’italiana, di fronte a uno scenario mozzafiato sulle Grigne e su Bellagio.

Con Gian Battista Sommariva, il successivo proprietario, la villa toccò il massimo dello splendore, arricchendosi di opere d’arte e divenendo meta irrinunciabile per una visita sul Lago di Como. Sommariva, che acquisì la proprietà agli inizi dell’Ottocento, volle che parte del giardino fosse trasformato in uno straordinario parco romantico e che la villa venisse impreziosita con capolavori di Canova, Thorvaldsen e Hayez.

Il parco di Villa Carlotta (circa 8 ettari visitabili) è luogo di grande fascino, non solo per la posizione panoramica particolarmente felice, ma anche per l’armonica convivenza di stili, la ricchezza di essenze, le suggestioni letterarie che ne fanno una meta imperdibile per chi giunge sul Lago di Como.

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Fonte: 123rf

La bellezza del giardino di Villa Carlotta a primavera

Le terrazze e il giardino all’italiana

Dell’età seicentesca resta l’ampio giardino all’italiana con alte siepi a taglio geometrico, parapetti a balaustrate, statue e giochi d’acqua; del periodo romantico è ancora percepibile la struttura del giardino all’inglese, ricco di alberi pregiati di proporzioni eccezionali e di scorci di grande suggestione; alla fine del XIX secolo risale invece la grande architettura vegetale delle imponenti masse di rododendri, azalee e di specie rare, che fanno del parco di villa Carlotta un vero e proprio giardino botanico.

Le cinque terrazze che fronteggiano la villa, sono animate da aiuole geometriche, piccole peschiere, nicchie e fontane. Raggiungibili attraverso la seicentesca scalinata a tenaglia, le terrazze offrono molte sorprese botaniche: le alti siepi di camelie, le piante di papiro, i grandi e rinomati tunnel di agrumi e le numerose rose che decorano le facciate, in molti casi antichi esemplari sopravvissuti nel corso degli anni. Questa fu la zona del giardino che il celebre scrittore francese Gustave Flaubert, durante il suo soggiorno sul Lago di Como nella primavera del 1845, apprezzò più di ogni altro con la sua “scalinata di pietra che scende fino nell’acqua per imbarcarsi, i grandi alberi, le rose che spuntano su una fontana”.

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Fonte: 123rf

Il giardino all’italiana di Villa Carlotta

Dalle terrazze si gode di una straordinaria vista del giardino all’italiana con la balaustra in pietra a 12 pilastri a bugnato che sorreggono altrettante statue di divinità mitologiche e figure allegoriche in marmo di Candoglia, risalenti ai primi anni del Settecento: Notte, Ercole, Dejanira, Zefiro, Flora, Apollo, America, Pomona, Vertumno, Galatea, Eco, Aurora in un crescendo di significati simbolici riconducono ai ritmi e ai piaceri della vita agreste. Al centro, la fontana settecentesca con vasca sagomata e la statua di Arione di Metimna, celebre cantore e suonatore di cetra, che venne miracolosamente salvato dai flutti grazie all’intervento di un delfino.

Le camelie

A giudicare dalle dimensioni raggiunte da numerosi esemplari, l’impiego della camelia a Villa Carlotta risale molto indietro nel tempo. Passeggiando tra i giardini se ne possono ammirare diverse varietà, alcune assai rare, dai colori più diversi. Il nucleo più imponente è senza dubbio quello che decora il cortile posteriore della villa, attorno alla grande nicchia a rocaille che un tempo ospitava la statua di Ercole e l’idra e oggi è rigogliosamente coperta dal capelvenere.

Le azalee

Ad aprile e maggio, il giardino di Villa Carlotta si trasforma in un autentico mare di azalee multicolori, disposte in alti cuscini arrotondati lungo i sentieri. L’effetto è straordinario, sia per la varietà cromatica sia per le dimensioni raggiunte dagli arbusti. Si tratta di un percorso fiorito di grande fascino e portata che in Italia conosce davvero pochi eguali. Qui è realmente possibile verificare in modo tangibile l’abilità di chi, dai paesaggisti della famiglia Sassonia-Meiningen ai giardinieri odierni, ha saputo ideare, realizzare e mantenere un percorso di tale portata, interpretando in chiave moderno gli obiettivi e le tecniche dell’antica arte topiaria. Per osservare ancora meglio la scena, un corto sentiero lungo le azalee conduce a un gazebo dal sapore romantico: da questo luogo si possono ammirare autentiche onde di meravigliose azalee.

Il bosco dei rododendri

La sapiente cura di un’unica specie di rododendro (Rhododendron arboreum) ha permesso di creare un ambiente che in natura trova riscontro solo sulle montagne himalayane: decine di esemplari ultracentenari, dai rami e dai tronchi contorti creano qui un’atmosfera unica. Caratterizzata da un tronco spesso non ramificato in basso, dal diametro di 30-60 cm e di un’altezza fino a 15 metri, il Rhododendron arboreum è un vero e proprio albero dalle foglie lanceolate od oblunghe e dalle infiorescenze ad ombrella con 15-20 fiori di un bel rosso cremisi nella specie tipo oppure rosata o perfino bianca in alcune sottospecie.

Il giardino dei bambù

Oltre 3000 metri quadrati ispirati ai principi e alle tecniche dell’arte dei giardini giapponesi qui ospitano ben 25 specie di bambù, alcune assai rare, in un contesto di grande armonia tra cascatelle, ruscelli e strutture di pietra. La scalinata di accesso al giardino è sovrastata dal portale Torii che segna l’ingresso alla parte del giardino più tipicamente orientale, una zona strutturata a stanza su due differenti livelli; quello più interno circondato da un boschetto di bambù giganti è un’oasi di tranquillità in cui si possono apprezzare appieno luci, forme, suoni e colori che nell’armonica unione tra acqua e bambù mutano nel corso delle ore della giornata.

La valle delle felci

L’abile mano del paesaggista ha saputo trasformare una comune forra naturale in un ambiente scenograficamente costruito al fine di destare stupore nel visitatore, mediante l’aggiunta di platani e tigli, ma soprattutto di piante esotiche come le grandi felci arborescenti e palmiformi originarie dell’Australia. Lo spettacolo, per chi si affaccia dal belvedere appositamente creato, è di sicuro effetto e di grande impatto.

Il giardino roccioso

Una parte del giardino ha una configurazione molto particolare, costituita da una corona superiore di arbusti di ottimo impianto ornamentale, sovrastanti un mosaico di erbacee a fioritura primaverile ed estiva, alternate a tipi di palme dalle più diverse provenienze. Nella zona più a Est, tra ampie nicchie scavate nel terreno scosceso e separate fra loro mediante rocce e sassi, è ospitato un considerevole gruppo di piante grasse, con specie provenienti da una quindicina di generi diversi, che vengono qui sistemate nella buona stagione e ritirate poi in serra con i primi freddi.

Info utili

Villa Carlotta è aperta tutti i giorni a partire dal 18 marzo 2023, dal lunedì alla domenica. Fino al 23 marzo, l’apertura ha orario 10 – 18 (chiusura della biglietteria alle 17 e del museo alle 17.30). A partire dal 24 marzo, l’orario viene esteso alle 19 (chiusura della biglietteria alle 18 e del museo alle 18.30).

Sono previsti alcuni appuntamenti imperdibili. Per il primo weekend di apertura, il 18 marzo sono previste visite e laboratori in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio 2023, mentre il 19 viene organizzata una passeggiata culturale e gastronomica per scoprire il rapporto tra la villa e il territorio in cui si trova.

Ad aprile vengono organizzate visite tematiche per scoprire il mondo delle camelie (1° aprile), una caccia al tesoro botanica il 10 e una workshop artistico per bambini il 15.

A maggio le protagoniste sono le rose con visite guidate il 6 e un laboratorio di biocosmetica il 13, mentre il 20 in occasione di Notte al museo la villa resterà aperta fino alle 22.

A giugno, infine, in occasione del tradizionale “Appuntamento in giardino” dell’APGI (Associazione Parchi e Giardini Italiani) che si tiene il 3 si andrà alla scoperta del bosco di bambù, mentre il 17 viene organizzato un pic-nic serale sotto le stelle.

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Fonte: 123rf

Le sale del museo di Villa Carlotta
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Camera con vista sulla laguna: l’esperienza da sogno

Le esperienze di viaggio, ormai lo sappiamo, passano anche per gli alloggi. Le strutture ricettive, infatti, non rappresentano più solo il luogo del riposo, ma diventano parte integrante e caratterizzante di avventure inedite e mozzafiato destinate a creare i ricordi più belli e straordinari di sempre.

Case sull’albero, baite in montagna, glamping di lusso e hotel stravaganti e unici si sono trasformati col tempo in vere e proprie attrazioni turistiche che attirano migliaia di viaggiatori curiosi provenienti da ogni parte del mondo.

E oggi è proprio di una struttura ricettiva unica che vogliamo parlarvi. Di un hotel situato nella città più romantica del mondo che offre camere con vista laguna e che garantisce agli ospiti un’esperienza da sogno. Dove? A Venezia naturalmente!

Un’esperienza da sogno a Venezia

Organizzare un viaggio a Venezia, in qualsiasi periodo dell’anno e in ogni stagione, si trasforma sempre in un’esperienza sorprendente. Non è un caso che, migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo, raggiungano il capoluogo della regione Veneto ogni giorno. Lo fanno per ammirare le bellezze della laguna, per attraversare i canali, per raggiungere i palazzi rinascimentali e gotici che si riflettono sull’acqua, e per passeggiare in piazza San Marco. Lo fanno per toccare con mano l’immenso patrimonio culturale e storico che appartiene da sempre alla città.

Insomma, le cose da fare e da vedere a Venezia sono tantissime, e tutte sono destinate a incantare. Ma se è un’esperienza unica e incredibile che volete vivere durante un viaggio nel capoluogo veneto, allora, dovete sapere che esiste una struttura ricettiva in grado di trasformare la vostra permanenza in città in un sogno a occhi aperti.

Affacciato sul Canal Grande, e situato nel cuore di Venezia, esiste un palazzo antico e affascinante che è stato trasformato in un hotel e che offre la possibilità agli ospiti di dormire in una camera con vista sulla laguna. L’esperienza è magica.

La camera con vista sulla Laguna di Venezia

Ci troviamo nel sestiere di Cannaregio, nel cuore pulsante della città, quello dove gli edifici rinascimentali e gotici incorniciano un paesaggio bellissimo attraversato dal Canal Grande. È proprio qui che esiste un palazzo di origini veneziane ristrutturato nel XVII secolo e trasformato oggi in una struttura ricettiva che affaccia direttamente sul canale.

Stiamo parlando del Palazzo Gritti, una dimora nobiliare eretta nel 1475, oggi diventata un hotel di lusso situato in una posizione privilegiata in grado di offrire una delle viste più strabilianti della città. Dalle camere e dalle suite della struttura, infatti, è possibile ammirare la suggestiva isola di San Giorgio Maggiore, il museo Peggy Guggenheim Collection e poi, ancora, Punta della Dogana e la Basilica di Santa Maria della Salute. Uno sguardo diretto sulla laguna, a ogni ora del giorno e della notte, restituisce agli ospiti paesaggi di incredibile bellezza.

Gli interni della struttura, poi, sono stati sapientemente pensati per far immergere i viaggiatori in un’atmosfera senza tempo che richiama il patrimonio culturale e artistico della città, lo stesso che l’ha resa eterna.

Il Gritti Palace, inoltre, è dotato anche di una terrazza di lusso che offre splendide vedute su tutto il Canal Grande. Aguzzate bene la vista perché da qui il panorama è bellissimo.

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I fiori sbocciano nel deserto: il miracolo della natura è iniziato

È magico, straordinario e mozzafiato: è lo spettacolo che Madre Natura, con il suo risveglio, sta portando in scena in questi giorni in tutto il mondo. Con l’arrivo di marzo, e della primavera, le città, i quartieri e le destinazioni che conosciamo si stanno tingendo di meraviglia, tutto merito delle fioriture straordinarie che incantano la vista e inebriano i sensi.

È questo il momento migliore per organizzare un viaggio intorno al globo, per andare alla scoperta dei colori e dei profumi dei fiori che stanno colorando il pianeta. Tulipani, mimose, narcisi, papaveri e alberi di ciliegi, gli show naturali sono tantissimi e tutti sono destinati a incantare.

Ma se è un miracolo della natura che volete toccare con mano questa primavera, allora, il consiglio è quello di raggiungere la California. Proprio qui, infatti in un’area desertica e sconfinata, i fiori selvatici stanno sbocciando. Il paesaggio è un sogno a occhi aperti.

Raggiungere la California in primavera

Organizzare un viaggio in primavera è sempre un’ottima idea. È questo il periodo in cui possiamo andare alla scoperta di tutti quei luoghi che, in occasione dell’arrivo della bella stagione, indossano il loro abito più bello, quello cucito per loro da Madre Natura.

Non è un caso che le grandi fioriture si siano trasformate in vere e proprie attrazioni turistiche il cui richiamo smuove ogni anno viaggiatori provenienti da ogni dove. Ne sono un esempio quella dei tulipani, che colorano l’Olanda, o quella dei ciliegi che invita a praticare l’Hanami.

Oltre a queste, però, ci sono altre fioriture che forse sono meno conosciute, ma non per questo altrettanto straordinarie. E oggi è proprio di una di queste che vogliamo parlarvi, un tripudio di colori che illumina un’area desertica nel sud della California.

Per ammirarla da vicino dobbiamo raggiungere il Parco Statale del deserto di Anza-Borrego, un’area desertica immensa situata nella parte meridionale del Paese. Su un terreno di oltre 200000 ettari, che rende il parco il più grande della California, si snodano paesaggi meravigliosi dove si alternano palme, calanchi, canyon e colline.

È un luogo bellissimo, Anza-Borrego, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Tuttavia è in primavera che è possibile assistere a uno spettacolo unico e mozzafiato: l’esplosione magica e incantata dei fiori selvatici nel deserto.

I fiori selvatici nel deserto di Anza-Borrego

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I fiori selvatici nel deserto di Anza-Borrego

I fiori selvatici tingono il deserto: lo show è imperdibile

Se avete in mente di organizzare un viaggio in California in primavera, non potete non inserire nel vostro itinerario di viaggio anche una visita al deserto di Anza-Borrego. In questo periodo, infatti, i fiori selvatici stanno esplodendo in tutta la loro bellezza, tingendo di meraviglia l’intera area e creando un paesaggio incantato che sembra uscito da un sogno.

Un tripudio di colori, che vanno dal viola al giallo, passando per il rosa e il bianco, ha interamente ricoperto le distese sconfinate di deserto che si perdono all’orizzonte e che si sono trasformate nel palcoscenico di uno spettacolo mozzafiato.

A tenere traccia delle fioriture, e a mapparle tutte, ci pensa la Fondazione Anza-Borrego, che ogni anno mette a disposizione dei visitatori tutti gli aggiornamenti relativi ai fiori selvatici, consigliando il periodo migliore per avvistarli e i luoghi da raggiungere.

California: la fioritura nel deserto

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California: la fioritura nel deserto
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L’incredibile parco che ha vinto un premio prestigiosissimo

C’è un parco bellissimo, istituito nell’ormai lontano 1965, che è appena stato insignito di un prestigioso premio grazie alla sua incredibile biodiversità, ma anche per i suoi servizi ecosistemici a beneficio della popolazione. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Il Parco Nazionale Tingo María in Perù

A vincere il premio come Green Destinations Story Award all’ITB di Berlino nella categoria “comunità fiorenti”, è il Parco Nazionale Tingo María in Perù che ha meritato questo riconoscimento per le sue testimonianze stimolanti e come modello di destinazione sostenibile.

Un luogo meraviglioso e importantissimo dove si punta alla conservazione della biodiversità, ma anche alla possibilità di far usufruire di servizi ecosistemici tutta la popolazione. Non a caso sono state identificate e sviluppate tre nuove opportunità commerciali, e tutte attraverso l’attuazione di pratiche sostenibili.

Uno di questi è il ricorso sostenibile alla farfalla come risorsa naturale per la produzione di artigianato, souvenir e accessori. Sono stati poi individuati protocolli per l’allevamento e la raccolta di api melipone per la produzione di miele e polline con proprietà medicinali e la loro vendita in eco-botteghe.

Infine, sono stati impiegati prodotti locali come caffè, cacao, banane, frutti della passione, camu camu e limoni per la produzione di gelato artigianale, creando così un legame tra i prodotti agricoli e il settore turistico.

Tutto ciò potrebbe sembrare di poco conto, ma la verità è che in questo modo sono state realizzate partnership strategiche con le popolazioni locali al fine di garantire standard di vita qualitativamente elevati e di generare reddito in modo sostenibile, mitigando l’impatto negativo sull’ambiente.

Il Parco Nazionale Tingo María ha primeggiato su altre destinazioni sostenibili come Thailandia, Filippine, Italia ed Estonia. Green Destinations è un’organizzazione globale senza scopo di lucro il cui obiettivo è quello di favorire la sostenibilità delle destinazioni, delle loro imprese e delle loro comunità.

Cosa sono nello specifico i Green Destination Story Awards

Per capire meglio l’importanza di questo premio è necessario comprendere più a fondo cosa sono i Green Destination Story Awards. Essi illustrano le iniziative più promettenti per lo sviluppo del turismo sostenibile e premiano 6 categorie basate sulle proposte presentate al concorso annuale Green Destinations Top 100 Stories 2022, in cui il Perù ha ottenuto 9 riconoscimenti.

Le destinazioni peruviane incluse nella top 100 sono: il Parco Nazionale Bahuaja Sonene, il Parco Nazionale Manu, la Riserva Nazionale Paracas, il Parco Nazionale Tingo María, la Valle del Colca, la Riserva Nazionale Pacaya Samiria, la Riserva Nazionale Tambopata, il Santuario Storico della Foresta di Pómac e l’Alto Mayo Tarapoto. Il Santuario Storico della Foresta di Pómac a Lambayeque è stato inoltre nominato ai Green Destination Story Awards nella categoria governance, conservazione e recupero.

Perù come destinazione sostenibile

Il Perù, nel corso di questi anni, ha preso sempre di più le sembianze di una destinazione sostenibile. Un esempio è appunto il Parco nazionale di Tingo María che si trova a 6 chilometri a sud-ovest della città di Tingo María, nei distretti di Mariano Dámaso Beraún e Rupa Rupa, nella Regione di Huánuco.

È una delle aree naturali protette più antiche del Perù, costituita dalla catena montuosa della Bella Durmiente. Come vi abbiamo accennato prima, ha sviluppato importanti strategie per integrare peculiarità dell’area e conservazione delle sue risorse naturali.

Il turismo è un’attività produttiva di grande impatto sull’economia del Perù, con una variegata offerta di esperienze uniche dedicate ai visitatori. La destinazione è impegnata nella promozione di un turismo responsabile nei confronti del clima, è attenta alla conservazione dell’ambiente e allo sviluppo economico e sociale del Paese.