Categorie
Borghi Catalogna Notizie Viaggi

In Catalogna è già primavera

Se vi state chiedendo quale sia il periodo migliore per visitare la Catalogna, la risposta è nel profumo dei peschi in fiore, nel sapore del fricandò e nell’incanto dell’arte da vivere a cielo aperto che regala la primavera. Nella splendida regione della Spagna nord-orientale, stretta tra le montagne dei Pirenei e il mar Mediterraneo, già si può avvertire l’arrivo di una delle stagioni più belle e fiorite, nei paesaggi che iniziano a tingersi di infinite sfumature di colori che spennellano di magia borghi, cittadine, colline e dolci rilievi, con le giornate che via via si allungano, rendendo ancora più piacevole la scoperta di una terra dagli spettacoli naturali indimenticabili. Se già ci state mettendo il pensiero, ecco alcune idee per un weekend o un ponte primaverile in stile catalano.

Ammirare i peschi in fiore

Meno nota delle fioriture dei tulipani in Olanda o dell’Hanami in Giappone, l’altrettanto suggestiva e stupefacente fioritura dei peschi del territorio di Aitona, a pochi chilometri da Lleida, nell’entroterra della Catalogna, è uno spettacolo imperdibile che toglie il fiato a chiunque ne sia spettatore o spettatrice. Una distesa rosa che sembra un vero e proprio capolavoro artistico, in cui perdersi.

Tutto il paesaggio intorno è talmente ricco di profumi e colori che è quasi impossibile riuscire a coglierli tutti in una sola fotografia. E poi sono tante le esperienze da fare ad Aitona, a piedi o in bicicletta, tra tour agricoli, un importante patrimonio culturale e un volo in mongolfiera, per ammirare anche dall’alto le spettacolari sfumature dei frutteti fioriti.

La magia di Barcellona in primavera

La primavera è il momento migliore per vivere la magia di Barcellona, capoluogo della Catalogna, con i suoi luoghi e monumenti imperdibili, tra cui La Rambla, La Sagrada Familia, Casa Milà, Parc Güell, per non parlare degli eventi che appagano tutti i gusti.

Dai festival musicali alla romantica Festa di Sant Jordi, che ricorre il 23 aprile – per la quale la tradizione vuole che gli innamorati si scambino rose e libri – grandi mostre di arte contemporanea e manifestazioni sportive: il tutto, reso ancora più piacevole dalle temperature primaverili.

Girona e Tarragona, tra storia e cultura all’aria aperta

Un weekend lungo a Girona, ‘piccola Firenze della Catalogna‘, può regalare una sorpresa dietro l’altra. Qui ci si perde nella bellezza del suo centro storico, gioiello di architettura medievale, dove non mancano edifici romanici e gotici. Passeggiando nel fitto intricarsi di stradine acciottolate, piazze e scale, ci si imbatte nel quartiere ebraico di El Call, uno dei più estesi e antichi d’Europa, mentre ad ogni passo si svelano le pittoresche e colorate case che si affacciano sul fiume Onyar. Prima di lasciare la città, cercate la Lleona, una statua raffigurante una leonessa che troneggia su una colonna nel quartiere Barri Vell: secondo la tradizione, toccarla o baciarle il fondoschiena porta fortuna.

Da non perdere anche Tarragona, capoluogo della Costa Dorada che si affaccia sul Mediterraneo. Una città che ammalia e intriga con il suo mix tra storia romana e atmosfere medievali, gli affascinanti siti inseriti nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, le spiagge assolate e una cultura gastronomica che riflette il suo glorioso passato. Il Carrer del Comte è un vero e proprio museo a cielo aperto di street art catalana, da vedere assolutamente.

Il fricandó, viaggio tra i sapori primaverili della Catalogna

Gli amanti dei tour gastronomici e non solo, potranno fare un viaggio nei sapori più antichi e autentici dell’entroterra catalano, racchiusi nella ricetta del fricandò, risalente al ‘700, pietanza tipicamente primaverile a base di vitella dei Pirenei catalani, insignita del marchio IGP, e di funghi moixernons, che crescono proprio in questo periodo dell’anno. Per assaporare fino in fonfo l’esperienza della primavera in Catalogna

Categorie
cicloturismo itinerari Vacanze natura vacanze romantiche Viaggi

In bicicletta lungo la strada di Giulietta e Romeo

È uno degli itinerari più romantici da fare, quello in bicicletta sulla strada di Giulietta e Romeo. L’itinerario, lungo 163 chilometri di livello medio, parte da Verona, la città che fa da sfondo alla tragedia shakespeariana, per concludersi a Vicenza.

L’itinerario romantico

La strada super romantica prende il via dalla celebre dimora di Giulietta, sotto il balcone degli innamorati, e si dirige a Sud della città, dove l’Adige si distende nella pianura compiendo ampie divagazioni. La campagna tutt’intorno è sapientemente coltivata a frutta e ortaggi.

Ci sono i meleti, di Zevio e Belfiore, località attraversate dall’itinerario. Dopo circa 30 km si giunge a Soave, la città murata che vanta origini longobarde. Le caratteristiche medievali di questo borgo sono rese evidenti dai numerosi palazzi storici del centro, dal maestoso castello, dalle mura e dalle torri scaligere che lo abbracciano.

verona-casa-giulietta

Fonte: 123rf

La casa di Giulietta a Verona

Circondata da vigneti coltivati per produrre il pregiato vino bianco Soave, la cittadina si fregia della presenza di numerose aziende agricole e vitivinicole ed eleganti osterie dove assaggiare vini e prodotti tipici.

I castelli di Giulietta e Romeo

Riprendendo il viaggio si attraversa Monteforte d’Alpone ai piedi dei Monti Lessini e si entra in territorio vicentino, nella piana che divide le Prealpi dai Colli Berici. Oltrepassato Montebello, svettano, l’uno a poca distanza dall’altro, due castelli conosciuti
come il castello di Giulietta, il Castello della Bellaguardia, e quello di Romeo, Castello della Villa, che si trovano uno di fronte all’altro a Montecchio Maggiore. Proprio in questi luoghi fu ambientata la leggenda che ispirò dapprima Luigi da Porto nella sua “Historia novellamente ritrovata” e poi William Shakespeare a scrivere la celebre tragedia.

castello-bellaguardia-giulietta

Fonte: 123rf

Il castello della Bellaguardia, anche detto di Giulietta

Dalle colline di Montecchio, e in particolar modo dal Castello di Giulietta, si può godere di una spettacolare vista panoramica a 360 gradi che può giungere, nelle limpide giornate di sole, fino alle Piccole Dolomiti.

Le Ville Venete

Il tratto di itinerario che porta a Vicenza si svolge lungo le strade che portano a Brendola, ai piedi dei Colli Berici. Il paesaggio si arricchisce di Ville Venete, preludio
dei capolavori palladiani custoditi nel capoluogo berico. Emergono isolate su
poggi ameni le ville Pisani Bonetti di Bagnolo di Andrea Palladio, in perfetto stato di conservazione e che si può visitare tutto l’anno, o la Rocca Pisana di Vincenzo Scamozzi, realizzata in stile palladiano sui resti di un’antica fortezza che si trova nei pressi di Lonigo, sopra una collina dalla quale domina la pianura vicentina.

villa-pisani-Bonetti

Fonte: 123rf

Villa Pisani Bonetti, progettata da Andrea Palladio

La strada poco trafficata a questo punto sale di quota fino a circa 200 metri. Questa fatica viene ricompensata da uno degli scorci più belli dell’itinerario: l’ingresso a Vicenza
dall’alto del Monte Berico. Nei pressi del famoso Santuario, si può cogliere una visione d’insieme della città stretta attorno alla Basilica palladiana, un edificio pubblico nato dalla riprogettazione da parte del Palladio del gotico Palazzo della Regione, da lui arricchito con logge in marmo bianco.

Arrivati nel centro storico, l’incanto continua con l’armonia delle proporzioni nelle “contrà”, con le piazze, i palazzi, le chiese e il Teatro Olimpico, il primo e più antico teatro stabile coperto dell’epoca moderna, anch’esso opera del Palladio.

Da Vicenza si può proseguire oltre per visitare altre zone di incredibile bellezza. La Rete escursionistica veneta comprende, infatti, ben 1200 km di ciclovie segnalate lungo le quali è possibile scoprire gli angoli più magici di una terra straordinariamente ricca di natura e di cultura.

vicenza

Fonte: 123rf

Panorama di Vicenza, dove spicca la Basilica palladiana
Categorie
Asia Campania crociere Giappone Msc Napoli Notizie Viaggi

MSC Crociere per la prima volta in Giappone, dove c’è un’altra Napoli

Probabilmente non tutti sanno che in Giappone, e quindi dall’altra parte del mondo, sorge un’altra Napoli, come prendono vita i tropici, la città più felice del mondo e molto altro ancora. Ad esserne assolutamente consapevole, però, è MSC Crociere che per la prima volta ha deciso di andare alla conquista di queste incredibili meraviglie dell’estremo Oriente.

Il nuovo itinerario di MSC Bellissima

Da aprile del 2023 e fino a novembre dello stesso anno, MSC Bellissima sarà protagonista di un nuovo itinerario che porterà i suoi ospiti a scoprire uno dei Paesi più affascinanti del mondo: il Giappone. Una splendida imbarcazione che navigherà nei mari dell’Asia toccando, oltre al Paese del Sol Levante, anche Corea del Sud e Taiwan.

In poche parole, a bordo della straordinaria MSC Bellissima sarà possibile fare un viaggio nel tempo attraverso culture millenarie, per scoprirne e apprezzarne l’arte, la storia e la tradizione, ma anche restare affascinati dalla connotazione futuristica delle metropoli che si contrappone all’assenza dello scorrere del tempo dei villaggi ancorati ad un’epoca mai passata. Non a caso, nel corso dell’itinerario in Giappone molte sono le meraviglie da ammirare.

Tutte le meraviglie del Giappone da ammirare a bordo di MSC Bellissima

Quest’anno, e per la prima volta, MSC Crociere posiziona una nave in Giappone e con itinerari estivi da 6 a 9 notti con sconfinamenti in Corea del Sud e Taiwan. Viaggi che condurranno dinnanzi ad antichi templi buddisti, vulcani, storia antica e cultura moderna dell’affascinante mondo giapponese (e non solo). Scopriamo insieme le tappe più incredibili.

Kagoshima, la Napoli d’Oriente

Come vi accennavamo in precedenza, in Giappone prende vita una vera e propria Napoli d’Oriente. Il suo nome è Kagoshima, una città in cui sorge un golfo bellissimo, un vulcano attivo dal nome Sakurajima, e caratterizzata da uno straordinario clima mediterraneo.

Kagoshima giappone

Fonte: iStock

Kagoshima, la Napoli d’Oriente

La somiglianza estetica con il capoluogo partenopeo è impressionante, tanto che le due città, separate alla nascita, dal 1960 hanno deciso di avvicinarsi con un gemellaggio che dura ancora oggi.

Isole Okinawa, i tropici giapponesi

Sono considerati i tropici giapponesi: le splendide isole Okinawa che fanno parte dell’arcipelago delle Ryūkyū. Il loro capoluogo è Naha, sede della residenza medievale della dinastia Ryūkyū, centro del governo e sede religiosa, uno dei nove patrimoni dell’umanità dell’UNESCO di Okinawa.

Ma qui c’è un altro sito dichiarato patrimonio dell’umanità: il Shikinaen Garden, dove si possono ammirare i tipici edifici di legno con i tetti di tegole rosse, che si affacciano su un laghetto artificiale e su una vegetazione, che inducono alla meditazione e alla pace.

Di grande impatto emotivo è senza ombra di dubbio il Peace Memorial Park innalzato in onore delle 200.000 persone, più della metà civili, venute a mancare verso la fine della Seconda Guerra Mondiale. Incredibile, infine, la scogliera del capo Manzamou che è una vera propria scultura naturale modellata dall’oceano: una parte di essa sembra la proboscide di un elefante.

Tokyo, la città che non dorme mai

Il viaggio in Giappone di MSC Bellissima continua con uno sbarco a Yokohama, una città accogliente al confine con Tokyo, la seconda del Giappone per numero di abitanti, nonché frizzante città portuale di livello internazionale.

Da qui in mezz’ora si raggiunge il centro di Tokyo, straordinaria megalopoli considerata la città che non dorme mai e che si rivela perfetta per gli amanti della frenesia come per quelli del buon cibo; per la gente in cerca di pace e bellezza o gli appassionati dell’urbanistica e dei videogiochi vintage.

tokyo crociera

Fonte: iStock

Veduta di Tokyo

Un luogo in cui  il moderno si fonde con l’antico in un binomio suggestivo che rende questa città unica. Templi, giardini, tradizione e buon cibo, fanno di Tokyo una città che non può essere descritta o racchiusa in una definizione, troppo poliedrica per essere stretta nei confini di pochi aggettivi.

Fukuoka, tra le città più felice del mondo

Altra tappa della crociera è Fukuoka, un luogo spensierato tanto da comparire in ogni lista dei migliori posti al mondo dove vivere. La felicità da queste parti è regalata dagli innumerevoli yatai rustici ai lati della strada, le tipiche bancarelle di cibo dove la gente del posto gusta contenta il ramen buttando giù birra, sake o ciò che preferisce.

Ma non solo: questa città è famosa anche per le sue feste e per l’artigianato popolare, i panorami stupendi che caratterizzano la parte più a sud che è anche ricca di templi e santuari.

Kobe, con la vista più bella del mondo e Kyoto, dove trovare l’essenz

L’itinerario di MSC Bellissima prevede una sosta anche sull’isola di Honshu, un vero e proprio incanto in cui sorge Kobe ai piedi del Monte Rokko, dalla cui cima la vista sulla città è spettacolare tanto da essere considerata una delle più belle vedute del mondo, e Kyoto, quella che è considerata l’esempio più tangibile, per architettura, cultura, storia, religione, dell’essenza nipponica.

Kyoto, giappone

Fonte: iStock

Un angolo di Kyoto

Non a caso per circa mille anni è stata la capitale del Giappone ed è attualmente celebre per i suoi santuari shintoisti, templi buddisti, per il complesso di giardini e palazzi imperiali e per le tipiche abitazioni in legno e i ciliegi in fiore in primavera, che trasformano la strade della città in posti incantati dai profili surreali.

A Hiroshima per un momento di raccoglimento

Non poteva mancare Hiroshima, purtroppo famosa in tutto il mondo per lo sgancio della prima bomba atomica della storia. Un posto in cui dedicarsi alla memoria e al raccoglimento anche perché, a ricordo di questo evento, sono stati creati il parco della memoria e il museo della pace.

Simbolo della città è l’A-Bomb Dome, uno dei pochi edifici rimasti in piedi dopo lo scoppio della bomba. La struttura è stata proclamata patrimonio dell’Unesco. Da vedere inoltre la vicina isola di Miyajima, famosa per il Torii rosso nelle acque dell’oceano.

MSC Bellissima in Corea del Sud e Taiwan

I nuovi itinerari di MSC bellissima sono così incredibili che toccano il Giappone per poi estendersi anche in Corea del Sud, dove Busan conquista i visitatori con le sue bianche spiagge e i suoi grattacieli illuminati, e per finire Taiwan.

Ampia la scelta nella programmazione con itinerari da 6, 8, 9 notti. Le partenze e i rientri saranno tutti dal porto di Yokohama.

Categorie
Fiume Vacanze natura Viaggi

Gola del fiume Uvac, spettacolo incredibile

C’è chi è pronto a giurare – commettendo un enorme errore – che la gola del fiume Uvac sia artificiale, frutto dell’ingegno umano e del suo lavoro. La verità, però, è che non è assolutamente così: lo spettacolo surreale che regala questo canyon è solo merito della natura, anche se di primo impatto è davvero difficile crederci.

Tutte le meraviglie della gola del fiume Uvac

Ci troviamo in Serbia e, più precisamente, tra le montagne Zlatar e Zlatibor e le città di Nova Varoš e Sjenica. Un angolo del Paese dove prendono vita delle meravigliose anse create dal fiume Uvac che sembrano essere troppo perfette ed eccessivamente complesse per essere vere. Invece è tutto merito della natura che nel corso degli anni qui ha deciso di dare il meglio di sé, regalandoci archi ad anello e profondi canyon con pareti che si innalzano fino ai 100 metri sopra le acque vorticose che, in alcuni punti, formano persino un angolo di 270 gradi.

Oltre che per la bellezza paesaggistica, la gola del fiume Uvac si distingue perché è una riserva naturale protetta per il suo famoso e raro abitante, il leggendario grifone, affascinante uccello che simboleggiano il potere e libertà.

Definita da molti il “Colorado serbo”, vanta un paesaggio impreziosito da questa specie rara di aquila-avvoltoio che ha un’apertura alare che arriva fino a 3 metri. Un volatile di una potenza inaudita, tanto che il suo volo è stato studiato da scienziati aeronautici e utilizzato nella costruzione di aerei.

Ma non solo, perché il grifone ha un ruolo nella catena alimentare nell’ecosistema che è unico e insostituibile: il suo cibo sono gli animali morti, che prevengono la diffusione delle infezioni e quindi rendono il “riciclaggio naturale”. Va da sé che, grazie alla presenza del grifone, la speciale riserva naturale Uvac è un patrimonio naturale di eccezionale importanza, vale a dire che è un bene naturale di 1° categoria.

gola fiume uvac

Fonte: iStock

Il paesaggio creato dal fiume Uvac

Come visitare il canyon Uvac

Il modo migliore per scoprire un capolavoro della natura come il canyon Uvac è a bordo di una barca o di un kayak. In questa maniera, infatti, è possibile osservare direttamente dal letto del fiume l’impressionante gola e seguire sopra le proprie teste il volo di molte specie di uccelli rare e protette, così come il loro decollo dalle scogliere circostanti.

Non mancano ovviamente i belvedere che offrono una magnifica vista sul serpeggiante fiume. Inoltre, sulle pendici della gola sono presenti numerose grotte; tra queste domina il cosiddetto Sistema di Ušac, che comprende le grotte di Ušac, Ledena, Bezdana, Tubić e Baždarska. A seconda del periodo dell’anno, è possibile persino raggiungere l’entrata di alcune delle caverne con una breve salita o entrando direttamente con la propria imbarcazione.

La gola del fiume Uvac è anche ricca di boschi di peccio di Serbia e betulle, e nei prati circostanti si possono trovare molti tipi di erbe officinali. Il periodo migliore per fare quanto vi abbiamo appena detto è la stagione estiva, ma è bene sapere che le visite sono consentite esclusivamente con l’assistenza di guide professionali che conducono alla scoperta del magico Uvac attraverso percorsi segnati di oltre 30 chilometri. U’esperienza che senza ombra di dubbio vale la pena di essere vissuta.

Canyon Uvac serbia

Fonte: iStock

La visita da uno dei belvedere del Canyon Uvac

Cos’altro fare assolutamente in Serbia a contatto con la natura

Questo angolo di Serbia è un vero capolavoro, ma il Paese ha davvero molto da offrire ai suoi visitatori quando si tratta di natura (e non solo). Una delle tappe imperdibili è la Città del Diavolo, o Đavolja Varoš, che si distingue per essere un sito caratterizzato da insolite formazioni rocciose che si trovano sul Monte Radan, a 700 metri sul livello del mare.

Si tratta di un tappeto di oltre 200 “sculture” di pietra che, secondo la tradizione locale, sarebbero che gli ospiti di un matrimonio che sono rimasti pietrificati dalla paura.

Se invece volete scoprire il cuore verde della Serbia non potete perdervi un viaggio sul treno della storica ferrovia Šarganska Osmica (Šargan 8) da Mokra Gora che permette di ammirare il paesaggio idilliaco della campagna del Paese.

La Serbia vanta anche diverse località termali e tra queste merita una menzione Sokobanja che sorge tra due montagne ricoperte di verdi boschi. Aria purissima e panorama incantevole accompagnano vari sentieri escursionistici assolutamente eccezionali.

Non meno straordinario è il Parco Nazionale di Tara dove scorre il Fiume Drina ,che col tempo ha scavato la roccia circostande creando un canyon dalla bellezza incredibile, tanto da essere il più profondo d’Europa. Uno spettacolo della natura che si è guadagnato un posto nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. Oltre al fiume ci sono anche due meravigliosi laghi: Perućac e di Zaovine, ideali per una nuotata o per un giro in kayak.

Parco Nazionale di Tara serbia

Fonte: iStock

Un angolo del Parco Nazionale di Tara

Occasioni interessanti ci sono anche per coloro che amano fare trekking: un sentiero conduce al punto panoramico di Banjska Stena. La salita fino a 1065 metri è sì impegnativa, ma dura solo 30 minuti e in cima si potrà godere di un panorama da sogno.

Zlatibor, dal canto suo, è una delle località di montagna più frequentate della Serbia. Una zona lambita dallo scintillante fiume Veliki Rzav, da sorgenti minerali, ripidi canyon e versanti boscosi. Ma non solo. Grazie alle sue caratteristiche naturali, è una meta molto richiesta del turismo rurale, sportivo e del benessere.

Infine, vale la pena fare un salto al Parco Nazionale di Đjerdap che prende vita in uno scenario naturale di rara bellezza e che è considerato il confine naturale tra Serbia e Romania. Da queste parti il Danubio raggiunge uno dei suoi punti più stretti: 150 metri di larghezza a fronte di una profondità di 82 metri.

Oltre alle bellezze naturalistiche, il parco ospita anche importanti resti archeologici, tra cui le vestigia del Ponte di Traiano, usato per le campagne di Dacia.

Insomma, la Serbia è un vero e proprio scrigno di bellezze create dalla natura. Dalla pianura del nord fino alle alte vette del sud, regala paesaggi che cambiano di angolo in angolo e abitati da molteplici specie che, in alcuni casi, sono persino scomparse dal resto d’Europa.

Parco Nazionale di Đjerdap serbia

Fonte: iStock

Il Parco Nazionale di Đjerdap, il confine naturale tra Serbia e Romania
Categorie
isole Notizie Viaggi

L’isola dell’amore è in vendita. Vuoi regalarla alla tua dolce metà?

Organizzare un viaggio per andare alla scoperta delle meraviglie che appartengono al nostro pianeta è sempre una splendida idea. Lo sanno bene tutti gli avventurieri che non perdono occasione per farlo, e per vivere e condividere esperienze straordinarie all’insegna della grande bellezza.

Che si tratti di San Valentino, dell’inizio di una nuova stagione o di una vacanza estiva, pianificare una fuga romantica dalla città, con la propria dolce metà, è un desiderio condiviso da tantissime persone. I luoghi da raggiungere e le cose da fare sono tantissime, e tutte sono destinate a sorprendere, ma se cercate un posto unico, esclusivo e romantico, allora quest’isola è quello che state cercando.

Non un’isola qualunque, intendiamoci, ma quella che è stata ribattezzata Isola dell’Amore. Il motivo di questo appellativo è facilmente intuibile e sta proprio nella forma di questo lembo di terra che rimanda, inevitabilmente, a quella di un cuore. Noi non abbiamo dubbi: è questo il posto più romantico da raggiungere per una fuga di coppia. E adesso è anche in vendita!

Benvenuti sull’isola dell’amore

Per raggiungere questo lembo di terra suggestivo, affascinante e romantico, non abbiamo bisogno di volare dall’altra parte del mondo, perché l’Isola dell’Amore si trova nel mare Adriatico, e più precisamente in Croazia.

Il suo nome è Galesnjak e da anni è diventata meta prediletta di vacanzieri che desiderano vivere esperienze esclusive e fiabesche. Del resto la sua forma, così come i suoi colori e i lineamenti, restituiscono un paesaggio davvero idilliaco, a metà tra una favola e un sogno.

Questo piccolo paradiso terrestre è così bello da non sembrare vero, e invece è reale e per questo ancora più straordinario. Per scoprirlo, attraversarlo e viverlo, dobbiamo recarci in Croazia, e più precisamente tra il canale di Pasman e quello di Zara. È proprio qui che emerge dalle acque turchesi e cristalline del mare Adriatico quella che è, con tutta probabilità, una delle isole più belle e affascinanti del mondo intero.

Non ci sono strade, negozi e auto: l’isola di Galesnjak, infatti, è disabitata. Ma è proprio il silenzio che avvolge questa terra a renderla estremamente suggestiva e romantica.

Ammirare i tramonti, nuotare tra le acque azzurre e cristalline e osservare lo splendido panorama dal promontorio dell’isola: queste sono le attività preferite di tutti i viaggiatori che giungono fin qui e che scelgono di vivere e condividere con la propria dolce metà la bellezza di questo lembo di terra.

L’isola a forma di cuore che ha fatto impazzire il mondo è in vendita: vuoi regalarla?

La scoperta dell’isola a forma di cuore risale a tanti anni fa, a quando il cartografo di Napoleone la descrisse per la prima volta. Da quel momento, e fino a oggi, questo lembo di terra è diventato meta ambita ditutti i viaggiatori, e anche delle celebrities.

L’Isola di Galesnjak, dicevamo, ha fatto impazzire il mondo intero. Pensate che proprio qui, Beyoncé che ha scelto di festeggiare il suo 39° compleanno. E non è l’unica star ad aver subito il fascino di questo luogo, anche Michael Jordan ha deciso di trascorrere qui alcuni momenti indimenticabili. Insomma si tratta di una vera e propria esperienza esclusiva che tutti dovremmo concederci almeno una volta nella vita.

Ma si può fare anche di più, adesso. E cioè diventare proprietari di un pezzo dell’isola. Ad annunciare la vendita di una parte dell’isola è stato Silvestro Kardum, rappresentante legale del proprietario di Galesnjak. Il costo è di 13 milioni di euro e le richieste pervenute sono tantissime! Insomma, se cercate un regalo davvero sbalorditivo per sorprendere la vostra dolce metà lo avete trovato.

Categorie
Genova Liguria luoghi romantici Notizie San Valentino Viaggi

San Valentino: a Genova i pinguini celebrano l’amore così

C’è qualcosa di magico che accade intorno a noi quando arriva il mese di febbraio. Quando i quartieri, le strade e le città che conosciamo si trasformano in maniera inedita e sorprendente con un unico obiettivo: celebrare l’amore in ogni sua forma. È questa l’occasione perfetta per mettersi in viaggio, per programmare avventure ed esperienze tutte da vivere e da condividere con la propria dolce metà.

Non che ci sia bisogno di un giorno specifico per ricordare l’importanza dell’amore, intendiamoci. Eppure nessuno può restare immune al fascino che sprigiona il giorno di San Valentino, proprio quello dedicato alle emozioni e ai sentimenti.

Insomma la stagione dell’amore è già cominciata ed è tutto pronto per i festeggiamenti. Lo sanno bene anche i pinguini Papua che vivono a Genova e che proprio in occasione del 14 febbraio hanno inaugurato i rituale di corteggiamento.

Genova: love is in the air

L’amore è nell’aria ovunque questo febbraio, anche e soprattutto nella città di Genova. All’interno del celebre acquario situato a Ponte Spinola, nel porto antico cittadino, i pinguini Papua hanno dato il via ai rituali di corteggiamento e alla costruzione dei nidi.

Proprio in concomitanza dell’arrivo di San Valentino, infatti, inizia per questi esemplari la fase riproduttiva non prima di aver costruito un confortevole e piccolo nido. La preparazione di questo segue in rituale ben preciso: le coppie di pinguini scelgono quella che è la zona più idonea, la femmina ci entra e il maschio sceglie e raccoglie ciottoli e sassolini da posizionare nel nido.

Si tratta di un vero e proprio corteggiamento di altri tempi. Il pinguino maschio, infatti, va in cerca del sassolino perfetto, come se fosse un pegno d’amore. Una volta scelto lo porge alla sua compagna con un inchino che viene ricambiato. Molto più di una promessa d’amore, quel sasso è un pezzo importante per la costruzione del nido.

Contemporaneamente inizia anche la fase del corteggiamento, quella che vede gli esemplari di pinguini Papua, maschi e femmine, intenti in danze, inchini e carezze. Dopo di che inizia la fase di accoppiamento vera e propria con tanto di fecondazione e deposizione delle uova.

 Celebrare il San Valentino insieme ai pinguini

Per questa occasione importante l’Acquario di Genova, meta imperdibile per tutti i viaggiatori che giungono in città, ha deciso di aprire al pubblico la zona dove vivono i pinguini per permettere alle persone di osservare la fase di corteggiamento e di entrare in punta di piedi nel loro magico mondo.

Nei giorni tra il 13 e il 17 febbraio, infatti, ci saranno tutta una serie di eventi e incontri quotidiani con gli esperti che lavorano all’interno dell’acquario per conoscere tantissime curiosità sugli esemplari di pinguini Papua. Non è tutto però, perché una visita qui si traduce in un’esperienza immersiva nel fantastico mondo delle specie marine.

Imperdibili sono la vasca degli squali e il Padiglione della Biodiversità che conserva e studia coralli tropicali e tartarughe marine. C’è anche la sala delle meduse, che permette di scoprire tutto ciò che riguarda la riproduzione di questi animali, e il Padiglione dei Cetacei per conoscere l’attività di ricerca in mare aperto promossa proprio dall’Acquario.

Insomma, quale occasione migliore se non questa per lasciarsi suggestionare dal mondo animale?

Categorie
Notizie Viaggi

Le nuove mete che possiamo raggiungere questa estate dall’Italia

L’estate 2023 si riempie di imperdibili possibilità per quanto riguarda i viaggi. Dopo avervi parlato delle nuove rotte di Vueling, è il momento di raccontarvi tutte le novità di ITA Aiways, compagnia di bandiera italiana che per la stagione calda prevede l’attuazione di nuovi collegamenti e un aumento non indifferente della sua flotta.

Dove ci porterò questa estate ITA

La parola d’ordine per il vettore tutto italiano per l’estate 2023 è: lungo raggio. La sua summer prevedere 68 destinazioni, di cui 22 nazionali, 36 internazionali e 10 intercontinentali. Tra le novità da poco annunciate c’è il volo Fiumicino-Washington-Dulles che opererà dal 2 giugno con 5 frequenze settimanali, mentre dal 1° agosto al 28 ottobre 2023 diventerà persino giornaliero.

L’estate 2023 darà il via anche alla Roma Fiumicino-San Francisco che solcherà i cieli dal 1° luglio al 30 luglio 2023 con 3 frequenze settimanali ogni martedì, sabato e domenica e che dal 2 agosto al 28 ottobre 2023 diverranno cinque.

Due nuove interessanti destinazioni intercontinentali che saranno operate su Washington con l’Airbus A330 e su San Francisco con l’Airbus A350.

A tornare saranno invece le mete del turismo balneare del Mediterraneo con voli in partenza da Roma Fiumicino e Milano Linate. Ciò vuol dire che sono stati confermati i voli diretti verso Ibiza, Palma de Maiorca, Minorca, Heraclion, Corfù e Rodi. Il Leonardo da Vinci, che da anni è uno dei migliori aeroporti del mondo, sarà collegato anche a Cefalonia e Spalato, mentre partiranno sia da Fiumicino che da Linate i voli diretti verso Lampedusa e Pantelleria.

La Flotta di ITA Airways

Le novità della compagnia aerea non sono finite qui: a disposizione ci sono anche 33 nuovi aeromobili, con consegne da fine febbraio a fine anno quando il 50% della flotta sarà così di nuovissima generazione.

Da non dimenticare, inoltre, è il lavoro che porterà all’intermodalità con il Gruppo Fs e che coinvolge anche Aeroporti di Roma. Un’interessante occasione che permetterà di acquistare con un unico biglietto sia un volo in aereo che un viaggio in treno. Per leggere il nostro approfondimento vi basa cliccare qui.

I prezzi per l’estate

Come sappiamo (e purtroppo) in questi ultimi mesi abbiamo visto i prezzi dei biglietti aerei crescere in maniera drammatica. Colpa delle perdite avute dal Covid e dell’aumento dei costi delle materie prime, è una condizione che sta colpendo tutte le compagnie aeree, low cost incluse.

Come si può leggere su L’agenzia di viaggi magazine, ITA ha intenzione di procedere con dei piccoli interventi, anche se sottolinea che il prezzo lo fa comunque fa il mercato. A tal proposito il vettore del nostro Paese sta cercando di indirizzare, tramite iniziative commerciali rivolte alle agenzie, gli utenti verso le prenotazioni anticipate per ottenere tariffe più convenienti e, in diversi casi, maggiore flessibilità.

Mentre una delle sfide più importanti della compagnia sembra essere la fidelizzazione: ad oggi il programma Volare conta 250mila iscritti, ma ITA stima di raggiungere il milione a marzo e per la fine dell’anno si attende l’ingresso di 25 nuovi partner.

Insomma, quella sta per arrivare è un’estate che ci consentirà di viaggiare a bordo di nuovi velivoli, verso mete da sogno e molto probabilmente a prezzi contenuti.

Categorie
cascate vacanze avventura Viaggi

L’incredibile ponte costruito dal diavolo, su una cascata mozzafiato

Ci sono luoghi sparsi per il mondo che sono poco conosciuti e che, in qualche maniera, preservano un fascino unico, talvolta legato a delle particolare leggende. È il caso di un incredibile ponte che pare essere stato costruito dal diavolo in persona. Una struttura che, in base alle condizioni atmosferiche, protegge una cascata mozzafiato.

Il mistico Ponte da Mizarela

Ci troviamo in Portogallo e più precisamente tra il villaggio di Ruivães e quello di Ferral, presso il distretto di Braga, nel Nord del Paese. Una zona in cui scorre il Rio Rabagão che per un tratto viene sormontato dal mistico Ponte da Mizarela.

Di origine medievale, vanta una storia di notevole importanza in quanto è stato usato persino all’inizio del XIX secolo dalle truppe francesi per fuggire dalle forze britanniche durante la Guerra Peninsulare.

Impossibile non rimanerne affascinati: è stato realizzato in una scarpata e si caratterizza per la presenza di un unico arco di 13 metri di altezza.

Ma non solo: ad emozionare il visitatore è la natura circostante impreziosita da alberi che strisciano giù per la collina fino a incontrare l’acqua e le rocce. Il momento migliore per visitarlo è dopo un periodo di pioggia, fase in cui prende vita un’affascinante cascata che si tuffa sui massi circostanti. In estate è persino possibile trovare un po’ di refrigerio facendo un bagno nel fiume che vi scorre sotto.

Ponte da Mizarela portogallo

Fonte: iStock

Il Ponte da Mizarela con la sua cascata

La leggenda del Ponte da Mizarela

Come vi accennavamo in precedenza, il Ponte da Mizarela è avvolto da una leggenda alquanto particolare. Pare, infatti, che sia stato costruito dall’entità soprannaturale più malvagia mai esistita: il diavolo.

Secondo la tradizione locale, un criminale aveva un disperato bisogno di un modo per attraversare il fiume mentre fuggiva dal vicino villaggio. Non sapendo come fare, decise di convocare il diavolo che gentilmente gli disse che lo avrebbe aiutato, ma al “piccolo” prezzo della sua anima.

Il delinquente, ormai disperato, decise di acconsentire e fu così che il diavolo creò un ponte temporaneo che svanì prima che potessero attraversarlo anche coloro che inseguivano il condannato.

Tuttavia, in seguito l’uomo si pentì della consegna della sua anima e per questo andò alla ricerca di un prete. Un virtuoso sacerdote ebbe pietà di lui e decise di usare il suo rosario con un po’ di acqua benedetta per scacciare il demonio: fu grazie a questo gesto che trasformò il ponte in una struttura permanente.

Come raggiungere il Ponte da Mizarela

Il Ponte da Mizarela è perciò un’opera molto antica ma anche intrisa di un fitto mistero. Uno di quei posti che vale la pena esplorare anche solo per il fascino mistico che emana.

Costruito in un luogo di notevole bellezza, è raggiungibile attraverso un circuito pedonale di 11 km molto ben segnalato. Per compierlo ci vogliono circa 3 ore e il percorso non presenta grandi difficoltà. Il sentiero inizia e termina da un parco giochi nel comune di Vila Nova e ripercorre parte dell’antico tragitto medievale.

Solcandolo scoprirete paesaggi sontuosi, con l’ulteriore vantaggio di inebriarvi in superbe viste panoramiche sui monti Gerês, Cabreira e Barroso, nonché sui fiumi Cávado, Cabril e Rabagã.

Ponte da Mizarela dove si trova

Fonte: iStock

La natura del Ponte da Mizarela

Le altre meraviglie del distretto di Braga

Visitare il Ponte da Mizarela e scoprire la sua curiosa leggenda è un’esperienza altamente interessante, ma la notizia ancora più bella è che il distretto in cui si trova, quello di Braga, ha davvero molto da offrire ai suoi visitatori.

La prima tappa da fare è senza ombra di dubbio la stessa Braga, la terza città più grande del Portogallo che è particolarmente rinomata per la sua architettura, i cimeli religiosi e i musei che conserva. Incastrata tra verdi colline e pittoresche montagne, protegge fiera il celebre Santuario di Bom Jesus di Monte con la sua una magnifica scalinata in stile barocco che regala persino una delle viste più belle della città. Imperdibile è anche la meravigliosa cattedrale con una splendida facciata in stile gotico.

Non molto distante, ecco svettare in tutto il suo fascino il  Castello di Guimarães, conosciuto anche come Castello di São Mamede o Castello della Fondazione. Situato a Oliveira do Castelo, è legato a importanti battaglie della storia portoghese.

Gli amanti del mare non possono perdersi Praia da Apúlia, un’ampia spiaggia di sabbia fine e dorata bagnata dalle fredde acque dell’Atlantico e puntellata da piccole barche da pesca. Sorgendo in una zona particolarmente ventosa, a rendere il paesaggio ancor più speciale c’è la presenza di numerosi mulini a vento.

Voliamo poi a Casa do Penedo che si distingue per essere uno degli edifici tra i più curiosi che siano mai stati costruiti: consiste in una sorta di tetris di massi giganteschi modellati sino a dar forma a una abitazione accogliente.

Casa do Penedo portogallo

Fonte: iStock – Ph: Luis Costa

La particolare Casa do Penedo

Altrettanto interessante è Barcelos, una cittadina legata a uno dei simboli più conosciuti del Portogallo: un gallo nero col corpo variopinto ed una cresta rossa che simboleggia la fede, la buona fortuna e la giustizia.

Poi ancora il Castelo da Dona Chica situato a Palmeira. Una struttura di cui è impossibile non innamorarsi poiché si sviluppa in quattro piani tutti conditi da una miscela di stili e materiali popolari. È circondato, inoltre, da una foresta che comprende diverse specie esotiche e specie nazionali, tutte visitabili con percorsi pedonali. Il sito conserva anche un laghetto con una grotta sorprendente.

Infine, da non perdere nel distretto di Braga è il Parco Nazionale Peneda-Gerês, luogo in cui sorge il cammino che conduce alla scoperta del Ponte da Mizarela.

Un vero e proprio incanto della natura che prende vita in una profonda valle tra due alti altopiani. Con i suoi 703 kmq, abbraccia quattro maestosi massicci di granito, cime disseminate di massi, valli scoscese e rigogliose foreste di querce e di pini profumati.

Vi sorgono, inoltre, oltre un centinaio di villaggi con case in granito in cui sembra che il tempo non sia mai trascorso. Istituito nel 1971, è il primo e unico parco nazionale del Portogallo ed è il posto perfetto per assicurarsi un autentico contatto con la natura insieme ai vecchi pastori portoghesi che ancora oggi sono fedeli alla pratica della transumanza del bestiame.

Insomma, questo angolo di Portogallo del Nord è un vero scrigno di tesori che non lasciano di certo indifferenti.

Parco Nazionale Peneda-Gerês portogallo

Fonte: iStock

Un angolo del Parco Nazionale Peneda-Gerês
Categorie
Notizie Viaggi viaggiare

A breve, molto probabilmente, diremo addio ai timbri sui passaporti

Sono molte le persone che amano davvero viaggiare in giro per il mondo, e che la pandemia ha solo fermato momentaneamente. Con la riapertura delle frontiere, la maggior parte dei turisti ha ripreso le proprie abitudini di viaggio. E i loro passaporti sono tornati ad arricchirsi di timbri che rappresentano un bellissimo ricordo di luoghi distanti e meravigliosi. Forse, però, non sarà più così: è infatti in previsione un cambiamento importante che vedrà l’Unione Europea rinunciare ad apporre il consueto timbro ai visitatori provenienti dai Paesi extra UE, a favore di un sistema che garantisce maggior sicurezza.

L’UE introduce il nuovo sistema di ingressi/uscite

Per capire cosa significa questa novità, dobbiamo fare un piccolo passo indietro. I Paesi dell’Unione Europea aderenti all’area Schengen (che da pochissime settimane include anche la Croazia) hanno eliminato le frontiere interne: i loro cittadini possono muoversi liberamente tra uno Stato e l’altro, senza alcun bisogno di passaporto. Ciò non vale, ovviamente, per i turisti provenienti da Paesi extra UE. In questo caso, il passaporto è un documento fondamentale e le autorità europee vi appongono un timbro al momento dell’ingresso.

Qualcosa sta però per cambiare: l’UE ha infatti deciso di adottare un nuovo sistema elettronico di ingressi/uscite (chiamato EES) che permetterà di avere un maggior controllo sui turisti in arrivo e, soprattutto, di verificare che i viaggiatori non si trattengano per un periodo superiore rispetto a quanto possibile. L’EES avrebbe dovuto entrare in vigore nel 2022, ma il suo lancio è stato rimandato una prima volta a maggio del nuovo anno e una seconda volta a novembre 2023. Inoltre dovrebbe essere applicato solamente ai turisti provenienti da quei Paesi extra UE per i quali non è necessario richiedere alcun tipo di visto.

Il nuovo sistema di ingressi/uscite prevede l’abolizione dei timbri sul passaporto: i visitatori in arrivo ad una delle frontiere esterne dell’Unione Europea dovranno scansionare il loro documento di viaggio presso i chioschi self-service che verranno installati. I dati registrati includeranno il nome, il tipo di documento, la data e il luogo d’ingresso e d’uscita e anche i dati biometrici (ovvero le impronte digitali e la scansione del volto). Questi rimarranno in archivio per 3 anni prima di essere cancellati. Se l’EES dovrebbe accelerare i tempi ai controlli di sicurezza, è possibile che in un primo momento crei un po’ di confusione.

Che cos’è l’ETIAS e come funziona

L’EES è solo parte di un programma più ampio che l’Unione Europea sta adottando per snellire le procedure d’ingresso dei viaggiatori stranieri. Presto entrerà in vigore anche l’ETIAS, uno strumento volto soprattutto a rafforzare i controlli alle frontiere e a diminuire il rischio della migrazione irregolare. I turisti provenienti da Paesi extra UE per i quali non è necessario un visto dovranno richiedere preventivamente un’autorizzazione elettronica che avrà una validità di tre anni e permetterà di rimanere sul territorio europeo per un massimo di 90 giorni consecutivi in un periodo di 180 giorni.

Rispetto al visto, la trafila burocratica sarà notevolmente ridotta: la richiesta si potrà compilare online e, in caso di esito positivo, si otterrà la documentazione in pochi minuti. L’ETIAS è infatti un sistema automatico che avrà un controllo manuale solamente se dovessero verificarsi problemi. E nel caso in cui la richiesta dovesse esitare in un rifiuto, sarà possibile presentare ricorso o compilare un nuovo modulo.

Categorie
isole Notizie Viaggi

AAA Vendesi isola: costa quanto un appartamento in città

Lasciare la città, trasferirsi su un’isola e ricominciare è un sogno condiviso da tantissime persone, o almeno da tutte quelle che desiderano un cambio radicale nella loro vita. Facile a dirsi, o a immaginarsi, ma come si fa a trasformare questo sogno in realtà?

Basta solo guardarsi intorno, e lasciarsi suggestionare da chi, prima di noi, ha scelto di vivere inseguendo i propri sogni. Sono finiti, infatti, i tempi in cui trasferirsi dall’altra parte del mondo, o viaggiare senza smettere di lavorare e viceversa, sembrava impossibile. I nomadi digitali, e tute le infinite possibilità che ogni giorno vengono offerte agli smart worker, ce lo confermano.

E se il desiderio è quello di lasciare per sempre la città, per abbracciare uno stile di vita autentico, rilassato e perennemente connesso con la natura, sappiate che la possibilità di cambiare vita, oggi, è più concreta che mai. Ci sono isole in vendita, infatti, che costano quanto un appartamento in una grande città. E sono quelle che possono diventare la vostra prossima dimora.

Comprare un’isola: il sogno che diventa realtà

Probabilmente nessuno ha mai pensato che fosse possibile vivere su un’isola deserta, fatta eccezione di Robinson Crusoe s’intende, figuriamoci comprarla. Eppure sono molti i lembi di terra messi in vendita a prezzi piuttosto accessibili per chi è disposto a fare un investimento a lungo termine.

Su Private Islands Online, per esempio, c’è un annuncio che ha catturato tutta la nostra attenzione. Il sito in questione ha messo in vendita un piccolo paradiso terrestre situato alle Bahamas. Il suo nome è Neptun Cay ed è un lembo di terra dalla bellezza mozzafiato.

I motivi per diventare proprietari di quest’isola privata, o di un’altra, sono tantissimi. Tra i quali la possibilità di vivere completamente immersi nella natura lussureggiante e rigogliosa, e avere accesso alla vista più bella del mondo, quella dell’oceano e delle sue acque turchesi e cristalline. Insomma, si tratta di un vero e proprio sogno proibito che però può diventare realtà.

Neptun Cay, tra l’altro, non è l’unica isola in vendita a un costo accessibile per chi è disposto a fare un investimento immobiliare. I costi, infatti, variano in base al luogo scelto e alle condizioni del territorio, ma le offerte sono tante e crediamo valga davvero la pena farci un pensierino.

Comprare un’isola alle Bahamas

Tra le tante offerte messe online per l’acquisto e l’affitto di isole, come anticipato, una più di tutte ci ha colpito. Si tratta di un piccolo lembo di terra facente parte dell’arcipelago corallino delle Bahamas che è in vendita adesso. Situata nel meraviglioso Oceano Atlantico, Neptune Cay è una delle oltre 700 isole che appartengono a questo straordinario territorio. E se un viaggio alle Bahamas rappresenta, da sempre, un’esperienza da fare almeno una volta nella vita, figuriamoci cosa può significare trasferirsi qui!

Neptune Cay, dicevamo, è una delle isole dell’arcipelago ed è situata proprio nel cuore delle Bahamas. Questa terra si snoda su una superficie di poco più di 2 ettari, ed è già dotata di una proprietà sulla terra ferma. Sull’isola sono presenti anche dei molti e una strada principale e asfaltata per spostarsi. Tutto intorno, invece, si snodano aree naturali lussureggianti e spiagge bianche bagnate dalle acque dell’oceano.

Non si tratta di un’isola propriamente sperduta e disabitata, Neptune Cay, si legge sull’annuncio, è situata nei pressi di Long Island, non lontano dal celebre resort Stella Maris e dall’aeroporto. Il costo è di soli 495000 dollari che corrispondo a circa 460000 euro. Se vi sembrano troppi, provate a dare un’occhiata ai prezzi degli appartamenti in una grande città: forse conviene davvero lasciare tutto e diventare proprietari di un’isola privata!